Us Open: Il sogno diventa realtà. Emma Raducanu da n.150 del mondo vince gli Us Open (con il video della finale)
Emma Raducanu ha realizzato un’impresa a dir poco straordinaria, vincendo gli US Open da numero 150 del ranking mondiale, partendo dalle qualificazioni (prima nell’era Open a riuscirci), e a soli 18 anni! Nella finale tra teenager, la britannica – la più giovane finalista di uno Slam dal 2004 – ha sconfitto la 19enne (da pochi giorni) Leylah Annie Fernandez (WTA 73), e lo ha fatto in due soli set (6-4 6-3) proprio come nelle nove precedenti partite sul cemento di New York.
Le due ragazze nel primo set si sono rubate a vicenda il servizio una prima volta nelle fasi iniziali del match, tra il secondo e il terzo game, dopodiché è stato un avvincente braccio di ferro fino al decimo gioco, dove Raducano ha trasformato la quarta palla break per far suo il primo set.
Anche il secondo è entrato presto nel vivo con il break di Fernandez al terzo gioco, ma poi è salita in cattedra Raducanu, che ha inanellato quattro game di fila, andando anche a conquistarsi due championship point sul servizio della canadese, nell’ottavo gioco. Nonostante il sussulto d’orgoglio di Fernandez, che con le spalle al muro ha offerto ancora una grande resistenza, la britannica ha concretizzato l’exploit nel game successivo con un ace sulla palla match. Riscrivendo la storia del tennis al femminile.
E. Raducanu vs L. Fernandez (non prima delle ore 22)
TAG: Emma Raducanu, Us Open, Us Open 2021
@ Alan (#2927569)
E basta con la storia della pochezza del tennis femminile. Tutti a ripetere come pappagalli questi luoghi comuni in cui sguazzano i boriosi telecronisti di Eurosport, che quando si tratta di svalutare il tennis femminile o di giudicare dal divanetto i tennisti (maschi e femmine) con frasi svalutanti e insensati come “non puoi sbagliare”, sempre a sminuire, a dire che l’altro sta sta regalando, sempre a trovare colpe e a giudicare con tono depresso/disgustato andante…
La Raducanu sembra una campionessa predestinata, è ha regalato spettacolo in una finale con una degna avversaria.
Masha sempre la migliore
@ Herbert (#2928018)
Ah è proprio la stessa cosa guarda!
@ Voglio uno slam (#2928143)
Esattamente!
@ Annie (#2928057)
Concordo, si sminuisce troppo in fretta il valore di una giocatrice straordinaria, quella che, nell’immaginario(la realtà è diversa) ha ridotto le distanze tra il tennis femminile e maschile. Trovo avvilente che la si ricordi per le sue proteste, i momenti di debolezza.È stata un’atleta fenomenale e non priva di debolezze ma queste non possono, e non devono, far passare in secondo piano una giocatrice così dominante.
Ma quel papá rumeno e quella mamma cinese anziché approdare in Inghilterra, non potevano decidere con qualche ambizione e sogno in meno stabilirsi in Italia?
In effetti la Raducanu potrebbe vincere lo stesso numero di slam di Djokovic senza vincere mai un torneo WTA, il discorso non fa una piega…
Visto che due righe dopo c’è scritto “ne esce male il tennis femminile”, una persona normodotata deduce ciò che ho dedotto io. Per cui: se vogliamo giocare a “chi vuol esser miliardario”, ha ragione lei, la Raducanu non ha mai vinto una partita WTA. Se invece vogliamo accendere i neuroni, interpretiamo lo scritto con granu salis.
Altrimenti, visto che come lei scrive, tutti i tornei Slam non sono WTA, se la Raducanu va direttamente agli Australian Open e vince, potremo dire “ha vinto una che non ha mai vinto una partita WTA, il tennis femminile ne esce molto male”
@ orso46 (#2927730)
E questo ragionamento che c’entra? Casomai dà manforte alle parole di “furborovescio” quando sostiene che il circuito femminile sia ad un livello molto basso; la qual cosa io non condivido, non perché mi piaccia vedere le prestazioni di chi abbia vinti i Tornei Maggiori femminili in questi ultimi anni (con l’eccezioni di Ashleigh Barty e Bianca Andreescu), ma perché è un discorso estetico ed io rispetto anche chi gioca in un modo che a me non piace: mi limito a non guardare.
“furborovescio” non fa alcun accenno diretto a Fernandez (sfido chi la ritenesse tra le favorite alla vigilia a farsi avanti); si limita a notare che Raducanu, a tuttoggi, manco un incontro in tornei WTA (che lui dà per scontato si considerino solo dalla vecchia categoria “internazionale”, oggi “250”, in su) ha vinto, e ciò non ostante prima fece gli 8vi di finale a Wimbledon e poi, dopo una cavalcata di 20 partite vinte su 20, in 10 incontri vinti, trionfò a Flushing Meadows. Non male davvero…
@ Brus79 (#2927821)
Ma lei conosce “furborovescio” così bene da saper interpretare quel che scrive, oltre la sola certezza, che è quello che scrisse?
O ha sempre la presunzione di interpretare i pensieri altrui secondo il suo?
Ricambio la cordialità.
Io credo che questa alternanza dei successi al femminile, che, se succede, vuol dire che è possibile, ormai frequente e quindi “normale”, dovrebbe far rivalutare una grandissima come Serena, che ha vinto 23 Slam, con una continuità e una resistenza incredibili, e una bravura tennistica a prova di avversarie diverse tra loro. Si fa presto, per antipatia o altro, liquidare una carriera di quasi 20 anni come scontata o comunque ridimensionata o messa in discussione..poi vediamo come nessuna delle altre vincitrici Slam non sia incappata in defaiance subito dopo, a dimostrazione di quante componenti siano necessarie per rimanere stabilmente al n.1. Del resto Nole stesso, che di continuità se ne intende, ha detto che nel tennis non è facile teorizzare la ricetta vincente, essendo un mix di fattori complicati che vanno aiutati ad intersecarsi tra di loro. Fra questi immagino ci possa essere l’esperienza, che per ora ovviamente manca alle giovanissime finaliste USopen..bella però l’affermazione di due outsider, comunque innovative in un periodo poco entusiasmante, più vivaci e simpatiche di molte colleghe; quanto più brave c’è lo faranno vedere loro, come nella normale evoluzione delle cose, personalmente, per quanto mi sono piaciute, spero che trovino la famosa ricetta, il mix di fattori che porti loro a emulare la grande Serena
Guardo solo la WTA che in questa stagione che va a conclusione è stata di grande interesse e con belle prospettive future, non sono un nostalgico e sono volto al presente e al futuro prossimo, i miti passano il tennis rimane, ho dimenticato anche Masha per la quale stravedevo e provo tenerezza, per essere politicamente corretto, quando inquadrano vecchie glorie e ne farei volentieri a meno, sto già abbandonato in parte anche qualche mia prediletta attuale che mi sta deludendo, bando a sentimentalismi piuttosto naif per non dire proprio bambineschi, viva le donne se giovani, belke e brave ancora grande spettacolo, vi lascio volentieri tutta l’ATP poi quando si tratta di incontri superiori alle due ore nemmeno sotto tortura
A mio modesto parere, è molto improbabile che la Fernandez arrivi nuovamente a questi livelli, non credo farà altre finali slam. C’è qualcosa che non mi convince, forse non ha un gran fisico….
95
@ Sgt.Pepper (#2927815)
Guarda che è’ successa la stessa cosa in atp con Alcaraz, classe 2003, che ha battuto il numero tre al mondo.Significa che il livello è basso?O vogliamo parlare di Hurcatz(semifinalista wimbledon) che si fa battere dal quasi quarantenne Seppi?
Io, dai molti post giubilanti che ho letto, ho dedotto che il pubblico ha bisogno di credere che ci sia qualcuno/a da idoleggiare, e come una nuova religione sperata appare eresia, fa l’apostata e passa al culto di qualcun altro. Prima che il re sia morto, cioè Nole, già si aspira alla sicurezza del successore degno, siano i Sinner, gli Alcaraz, i Rune. Nel tennis femminile è lo stesso. Sono almeno 3 anni che come appare un nome nuovo si fanno proclami di imbattibilità, di novità, di nuova linfa che fluisce in alberi rigogliosi che poi sei mesi dopo si rivelano piantine e vengono senza problemi lasciati a vivacchiare in qualche angolo. Dove sono finiti tutti quelli che scommettevano su Anisimova, su Andreescu, su Swiatek o Sabalenka-Yastremska? Dopo la vittoria a Cincinnati in tanti hanno scritto che la Barty riconciliava con il tennis, ora che sono arrivate in finale due improbabili finaliste, pare siano loro le profetesse di una nuova età dell’oro nel femminile. Ma anche per noi che commentiamo, l’esperienza non conta nulla? Ogni volta dobbiamo ripartire con la stessa visione ingenua come se “historia haud magistra vitae”. Mi pare che abbiamo tutti un po’ preso negli anni tante belle porte in faccia sulle nostre certezze, per cui se le tenniste non sono capaci di capitalizzare esperienza, forse è il caso che lo facciamo noi, che non siamo nè agonisti nè giovincelli. Io ho guardato la finale, sinceramente ho visto un buon livello di tennis nella norma di quello che esprimono nei loro momenti migliori le giocatrici brave, per cui mi sento in grado di affermare che sono state durante il torneo le due ragazze che hanno giocato meglio e con meno contro-prestazioni, per cui hanno meritato di vincere. Ma che il loro tasso tecnico sia superiore a questa o quella, non trovo nessun elemento che mi permetta di affermarlo. Parliamo anche dei loro difetti, che ci sono eccome e che potrebbero zavorrarle in futuro. Il servizio in entrambe è buono, ma non ha caratteristiche tali da costituire una sicurezza nei momenti no che prima o poi verranno. Il tennis di Raducanu è gradevole, ma anche lei in fase difensiva è poca cosa, e prima o poi le toccherà affrontare questa lacuna, se ne sarà in grado, soprattutto sulla terra battuta. Fernandez deve migliorare fisicamente e, soprattutto, capire quando deve essere lei ad attaccare, e non stare sempre lì al contrattacco, perchè questo tipo di gioco lo abbiamo visto da decenni, e prima o poi finisce imbrigliato da qualcuno che non ti lasci il tempo di impostare una tattica. Faccio poi presente che avendo giocato pochissimo l’una, e avendo perso spesso nei turni iniziali dei tornei l’altra (o non sarebbe partita dalla posizione 73) potrebbe anche darsi che le top player siano un po’ tutte sulle gambe e abbiano poche energie nervose (certi match li hanno pure persi con valanghe di gratuiti) mentre le due ragazzine sono ancora con le batterie cariche. Il risultato è importante, anzi, impressionante nelle sue dimensioni, ma ad oggi non sussistono elementi validi per affermare che siamo di fronte ad una nuova frontiera del tennis. Fra le prime 100 ci sono tantissime ventenni che magari non hanno ancora completato la loro crescita tecnico-atletica-caratteriale, per cui dare per certo che Raducanu divenga quasi imbattibile o che una Sabalenka rimanga eternamente incompiuta non vedo come si possa affermare. Per me non è stata una grande finale, come a suo tempo non lo furono certe vittorie di Serena lasciando le briciole a Sharapova. Il tennis vive di grandi rivalità, per creare attorno a sè magnetismo, e, per la sua complessità, è sempre stato uno sport per adulti. Nessun esordiente può avere un tennis stellare, non può averne il controllo che solo l’esperienza fornisce. Vedremo che faranno le due ragazze quando dovranno portarsi dietro il peso della responsabilità di essere grandi. Finora non avevano nulla da perdere e hanno potuto giocare a mente libera, dal prossimo torneo non sarà così. O dobbiamo ricominciare con gli scontri guelfi e ghibellini? Vincerà di più Alcaraz, Sinner, Musetti o Rune (l’ultimo citato poi è molto più prospetto e basta degli altri, visti gli acuti non a livello dei tre citati prima). Hanno riscritto la storia del tennis femminile? Si, ma per ora solo con un episodio. Vedremo se saranno capaci di caratterizzarne un’epoca.
Negli slam femminili si danno punti wta quindi discuti di lana caprina.
Beato te che hai voglia di polemizzare sul nulla.
Chiaramente è da qualche anno che le big della WTA non sono veramente tali e dunque la vittoria ha arriso a tante tenniste non quotate ma in fase di grande ascesa o nella settimana di grazia. Laddove non c’è un dominio reale conta trovare il periodo in cui si gioca meglio delle altre e si può anche andare a bersaglio! Nelle donne normalmente l’età porta a un certo rilassamento: in certi casi ti distrai per altre cose della vita e non sei completamente dedicata alla causa come una Navratilova o una Williams (soprattutto per strapotere fisico nel suo caso) e questo si nota!
Io sono il primo a sperare che diventino due top player ma ad oggi è presto per dirlo. Per chi si offende se diciamo che il Tennis femminile e’ di livello medio – basso perché può vincere pure la 150 wta allora diciamo che è in in fase di ripartenza con tante giovani 2000-2001-2002 promettenti e poche big di sicuro affidamento.
I paragoni sono sempre antipatici ma, per andare ancora più indietro nel tempo, ricordate cosa si diceva della Muguruza e, sopratutto, della Kvitova capace di ribaltare Sharapova a Wimbledon a 21 anni? Sono diventate ottime giocatrici ma nessuna delle due è diventata quella schiacciasassi che si prefigurava… sicuramente meglio la seconda con alti e bassi (2 slam e 28 titoli) anche se per lei ci possono essere valide giustificazioni… questo per dire che non ci si può fare incantare da una o due prestazioni eccezionali, la strada è lunga e la concorrenza agguerrita… Una nuova Serena al momento non è alle viste…
Sarebbe corretto se LT, nell’invitare i lettori a “guardare su youtube” la finale Raducanu-Fernandez, precisasse che si tratta di un brevissimo flash di meno di due minuti e mezzo.
O no?
Totalmente d’accordo con brus79 (#2927821)
No vabbè ma veramente hai scritto queste Fesserie? Furborovescio ha scritto che non aveva mai vinto un incontro WTA per sottolineare come si trattasse di una sconosciuta. Se ha passato 3 turni a Wimbledon, sconosciuta non è. Il resto è accademia della crusca. Cordialità
La Šarapova 17 anni, 2 mesi e 16 giorni.
@ Claudio (#2927767)
È noto che l’agonismo femminile nel tennis è piuttosto marcato e non solo a livello giovanile (mi sono sempre rifiutato di arbitrare due donne quando richiesto). Detto questo non ho visto né malizia nella Raducanu né una protesta scorretta della Fernandez per credo, o almeno mi auguro, fosse dettata dalla frustrazione di veder sospendere il match(correttamente) proprio nel momento in cui lo stava raddrizzando. Finale US Open, sei nella cronaca ma se vinci vai oltre, nella storia: ci sta che perdano un po’ le staffe no? Poi tutto si è ricomposto in fondo.
Ho capito che è politically correct dire che il livello del tennis femminile non è basso…
Ma invece a me pare ovvio che se Raducanu nei prossimi tornei non continua ad asfaltare tutte siamo di fronte all’ennesima casualità degli ultimi anni (es. Ostapenko, ingiocabile per 2 sole settimane della sua vita) che descrive il livello wta attuale. Non dimentichiamo poi la 40enne Williams che da 5 anni almeno cammina per il campo e arriva in fondo lo stesso spesso e volentieri, direi è indicativo.
Oppure, siamo costretti ad ammettere che nel wta non conta l’esperienza, non conta la tattica, cioè una Sakkari al suo 15esimo slam non ha nulla più di una che ha giocato 5 partite nel circuito maggiore, ma vi rendete conto? Sappiamo che non potrebbe mai accadere nel circuito maschile, punto.
Più lo seguo e meno lo riesco a capire il tennis femminile, per l’impossibilità di formulare un pronostico. Chiunque può ambire alla massima posta in palio, la Giorgi o la Teichmann che vincono e fanno finale in un 1000, due ragazze che si stanno affacciando or ora al circuito già si contendono uno Slam, un po’ come la Swiatek che il primo titolo vinto è stato uno Slam.
Tutto imperscrutabile.
@ massimo 72 (#2927553)
Maria Sharapova a Wimbledon