Novak Djokovic ad un passo dall’immortalità sportiva: “giocherò come se fosse l’ultimo match della mia carriera”
Novak Djokovic : “So che vi piace parlare della storia e della leggenda. Sono consapevole che sono vicino a qualcosa di molto grande, ma ora penso solo a gestire al meglio il day-off. Ho la mia routine, ho le persone che mi seguono. Mi isolerò e radunerò tutta l’energia necessaria per la finale, che giocherò come se fosse l’ultimo match della mia carriera. Non so se è la partita più importante della mia carriera, sicuramente lo è relativamente a questa stagione.
Non è che mi dispiaccia rispondere alle vostre domande il punto è che non ho niente in più da dire rispetto a quanto ho già affermato in merito alla questione Grand Slam. Ricordo che quell’anno nel 2015 parlai con Serena, ricordo quanto fosse tesa e ora capisco quello che provava. Ognuno ha il suo modo di vivere le cose e gestire le situazioni. Nel caso, ne parleremo dopo la finale. Ora penso solo a prepararmi bene e a rispettare il mio prossimo avversario”.
“Questa è stata sicuramente la battaglia più dura di questo torneo. Sapevo che sarebbe stato così, Zverev arrivava in grande forma dopo aver vinto Olimpiade e Cincinnati. Ha iniziato molto bene e, anche se è stato un primo set equilibrato, alla fine lo ha vinto lui. Ma come è successo tutte le altre volte in questo torneo, poi ho iniziato a giocare molto bene.
Vincere il terzo set è stato fondamentale, verso la sua conclusione ci sono stati due-tre scambi molto lunghi… Poi però ho perso un momento la concentrazione nel quarto set e lui ha fatto il break. Quando Zverev ci riesce, nella maggior parte dei casi il set è andato, visto come serve. Ma poi sono riuscito a vincere lo stesso. Anche se probabilmente avrei potuto fare meglio”.
“Medvedev è in grande forma, quest’anno ha vinto molte partite sul cemento e farà di tutto per prendersi il primo Slam. Sono consapevole di quello che mi aspetta. Ora mi concentro sul recuperare le energie e sul ricalibrare le emozioni verso domenica. Eviterò qualsiasi tipo di distrazione e tutto ciò che può togliermi energia vitale”.
Novak poi cita “Kobe Bryant quando in un’occasione con i Lakers salì sul 3-1 nelle finali NBA disse: perché dovrei essere felice? Il lavoro non è ancora finito. Ecco, è così anche per me. C’è ancora una partita da vincere”.
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Sono forse gatti a pendolo ? … come i Vostri orologi a pendolo ?
Nessuno attribuisce a Wingfeld “invenzione” del tennis; Wingfeld pubblica un libro nel 1873 dove fissa delle regole gia’ esistenti.
Questo è il suo primo abbaglio.
Nel 1500 si età gia’ affermato sia in Francia e praticamente in contemporanea in Inghilterra (Maria Stuarda) il gioco con la racchetta, che non era la “pallacorda”.
Lei confonde la Pallacorda, senza racchette, e dice che veniva chiamata anche “real tennis”.
Qui l’ abbaglio sfocia nelle allucinazioni perche’ la dicitura “real tennis” verra’ coniata solo nel 1900 ma comunque per indicare il gioco con le racchette.
Nel 1500le diciture che si trovano sono Courte-Paume per il gioco con racchetta (punteggio 15-30-40…) e Lounge-paume per il gioco senza racchetta (oppure jeu de Paume) dove non risulta il punteggio 15-30-40…
Veda di focalizzarsi lei.
P.S. se le lei non ha mai scritto assurdita’ sull’ orologio a pendolo, perche’ si sente chiamato in causa sul punto ? Veda di focalizzarsi.
Quindi ?
Gli fanno un baffo è un tantino ottimistico.
Direi di si..anche migliore chef stellato e plurivincitore di premi Oscar come miglior regista
Già li vedo i futuri tennisti guardare l’orologio astronomico di Praga mentre giocano 🙂
A casa mia questi si chiamano gatti sugli specchi.
Wingfeld ha anche codificato delle regole già presenti, come quelle sul punteggio.
Queste regole erano però risalenti ad epoche dove il pendolo non esisteva od era francamente poco pratico ed illogico il suo uso.
La Pallacorda come altri giochi dell’epoca sono stati funzionali all’invenzione del tennis ed è un po’ come il rapporto che ci può essere tra il melodramma ed il rock.
Generi completamente diversi ma accomunati dalle note musicali, le quali non hanno origine con l’invenzione del rock.
@ luce nella notte (#2927363)
Vediamo domani notte se riderai ancora.
Il Suo contributo, per quanto interessante, aggiunge poco a quanto già detto e non confuta la mia tesi.
1. Io, a differenza del signor Kenobi, non ho mai sostenuto che fosse inverosimile la presenza di un orologio in campo. Ergo, le Sue curiose divagazioni in materia restano tali.
2. La corporazione non era di giocatori professionisti di tennis, bensì di pallacorda (chiamata jeu de paune in Francia, real tennis in Inghilterra e pallacorda in Italia). Il giuoco del tennis come lo conosciamo noi adesso (ovviamente con debiti adattamenti) è il lawn-tennis la cui invenzione è attribuita al maggiore Wingfeld sul finire dell’Ottocento. Lawn-tennis e real tennis sono specialità genealogicamente affini, ma diverse: è come, per azzardare un paragone, latino e lingue romanze. Stessa matrice, diverso esito.
(Consiglio non richiesto: confutare è assolutamente lecito e dà interesse alla discussione, ma per renderlo ancor più interessante consiglio di focalizzarsi bene in primis sulla propria tesi, vedere poi se è antitetica a quella altrui e quindi solo allora addurre argomentazioni).
@ Artur (#2927353)
Sì, un incrocio tra cellule umane e vegetali, quelle dell’albero della gomma
@ Geronimo (#2927240)
Gli altri campioni fino a 2 mesi fà c’erano al Rg, ma in assenza od in presenza gli fanno un baffo, guardati gli head to head prima di dire inesattezze
Purtroppo non penso che avrai ragione
Il grande slam è un traguardo importantissimo che può aggiungere al suo palmares e ai suoi record, anche perché per quanto si possa essere forti devono accadere tutta una serie di circostanze affinché avvenga, quindi è rarissimo.
Ma a un passo dall’immortalità sportiva proprio no. C’è già dentro assieme a tutti i vari supercampioni attuali e quelli passati. Poi se vince 21, 22, 23 ecc. slam ormai conta abbastanza poco, resterebbe comunque il più vincente come titoli importanti.
Cecchinato ha battuto Djokovic quindi è il più forte di tutti della storia del mondo del tennis e anche dello sport
@ Antonio (#2927162)
Salisbury ha vinto anche il doppio misto e si è portato a casa 740.000 dollari da n. 559!!!!
HA HA HA HA H AHA HA HA HA HA HA HA HA HA già domani vediamo quanto imbattibile il vecchiotto 34 enne contro il giovanotto freschissimo, in gran forma e già assai esperto essendo alla terza finale slam…
Fino a quando il il fisico glielo permetterà… fino a ieri quando visibilmente con Zverev era ultrastanchissimo (e l’ ha portata a casa con determinazione , maestria, freddezza pazzesche ) domani , 12 settembre 2021… il fisico non glielo permetterà più !
La composizione cellulare che costituisce la struttura portante del corpo di Nole è nettamente superiore a quella dei massimi esponenti della specie che ci rappresenta.
Domani se la gioca 50 a 50 contro Medvied. Io punto sul russo.
Carlo IX re di Francia crea una corporazione di giocatori professionisti di tennis nel 1571… è possibilissimo che orologi da muro venissero impiegati, spostando grandi e visibili lancette a mano per segnare il punteggio, … perché no ?
Altro ché gioco dell’ ottocento…
Mica dovevano essere necessariamente orologi a pendolo… c’ erano già da secoli sui campanili di mezza europa orologi di tutti i tipi !
L’ orologio meccanico delle cattedrali di Chartres e di Sens, in Francia risale a prima del 1300; l’ orologio meccanico di S. Eustorgio di Milano è del 1306 … NON erano a Pendolo !
Avevano dei pesi che agganciati ad un sistema “a scappamento” trasformava il moto continuo in moto alternato.
Si sviluppano congegni sempre più piccoli di dimensioni e già nel 1400 ci sono orologi domestici in Germania e “a lanterna” in Inghilterra.
Allora perché mai a fine 1500 non potevano essere usati orologi nei tornei nobiliari di tennis in Francia ?
E’ assolutamente verosimile che a fine 1500 in Francia si usassero orologi spostando l elancette a mano !!!
L’ orologio astronomico di Praga (con complicazioni che indicano la posizione della luna, il “corteo degli apostoli”, un quadrante dove scorrono i mesi…) è del 1410 nel suo nucleo essenziale; opera del maetro orologiaio Nikolas zu Kadan assieme al professore di matematica Jan Sindel dell’ università di Praga.
Tornando ai campi di tennis, una codificazione delle regole datata 1599 è firmata da un professionista del gioco che si chiamava “Forbet”. Altro ché gioco dell’ 880…
Fonte: “The Encyclopedia of Tennis” pag. 21
Un libro pubblicato in Inghilterra sul tennis rislae al 1873 (by Major Walter Clopton Wingfeld)
Di lì a poco nel 1877 si terrà la prima edizione di Wimbledon (campo di 27 piedi di larghezza = 8,2 metri e 78 di lunghezza = 23,8 metri) con il sistema consolidato di punteggio 15, 30, 40, game e due prove al servizio.
Djokovic sui 5 set è imbattibile.
E continuerà a giocare e vincere finché il fisico glielo permetterà (un altro lustro, almeno).
Mi dispiace per gli altri, ma ci sono sempre i master 1000 dove possono competere