US Open: Berrettini deve rubare tempo a Djokovic (di Marco Mazzoni)
Il countdown al big match di stanotte è iniziato. Davvero un peccato per gli appassionati italici che US Open abbia scelto il prime time newyorkese per questo match, relegandolo a notte fonda dalle nostre parti. Del resto gli organizzatori hanno per le mani un quarto di finale assai interessante, la rivincita della finale di Wimbledon 2021, con il pubblico statunitense molto intrigato da Matteo. Il romano piace, molto, e non solo negli USA. Incarna alla perfezione l’icona del ragazzo italiano e mediterraneo, bello e sorridente, uno che buca lo schermo e fa breccia facilmente nei cuori degli appassionati. Bello e forte, perché il suo tennis è divertente, è offensivo, è adrenalina a caccia del punto col servizio, con diritti al fulmicotone, con smorzate improvvise ed attacchi alla rete potenti. “The Hammer” lo chiamano i Brit, mai soprannome fu più azzeccato.
Il suo problema stanotte sarà “l’incudine” più dura e resistente che esista… mr. Novak “Nole” Djokovic, il più forte dell’era Open, a sole 3 vittorie dal completare quel Grande Slam che manca del 1969. Impresa mai riuscita ai più grandi: Borg (mai c’è andato vicino), Sampras (idem), Federer (gli è mancato il successo a RG nel 2004, 2006 e 2007, negli ultimi due sconfitto in finale), Nadal (mai andato vicino). Ce la farà Djokovic? Non sarà una passeggiata di salute, ma tutto lascia pensare che riuscirà nell’impresa, per vari motivi. È talmente vicino all’obiettivo supremo che darà il 1000% prima di cedere. Tutti sappiamo che razza di agonista sia, capace di soffrire come nessun altro in campo, immolandosi di fronte ogni ostacolo. I rivali rimasti in gara sono forti, ma nessuno dei giocatori ancora in tabellone ha mai vinto uno Slam. Zverev c’è arrivato molto vicino, proprio su questo campo l’anno scorso, ma ha perso. Sembra assai cresciuto ed ha battuto Djokovic a Tokyo, ma 2 su 3. Resta forse il più pericoloso rivale per Novak, e lo sfiderà eventualmente in semifinale. Medvedev è stato “scherzato ” da Nole nella finale di AO2021, il russo sembra in grandissima forma, molto leggero e concentrato, ma quel precedente durissimo non lo lascia affatto tranquillo. Felix Auger-Aliassime sta crescendo, ma onestamente non sembra aver l’intensità e le armi tecniche per impensierire un Djokovic lanciato verso la Leggenda. Harris sta servendo come un treno, ma sembra difficile che possa battere anche Zverev oggi, a meno che il tedesco non ci metta del suo con una prestazione mediocre.
Resta Matteo Berrettini, che lo sfiderà proprio stanotte, presumibilmente verso le 3. Ce la può fare l’azzurro? Niente è impossibile, scenderà in campo provando a fare del suo meglio, ma il pronostico purtroppo è nettamente a favore del serbo. Berrettini è arrivato a New York molto lontano dalla forma fisica strepitosa che aveva a Wimbledon. Nella quindicina londinese Matteo in campo volava, era preparato alla perfezione, velocissimo nel fare il primo passo verso la palla, in grandissima fiducia. Lo si è visto da che razza di torneo ha fatto, il miglior italiano di sempre ai Championship con la finale raggiunta e giocata piuttosto bene. Il Berrettini di questo US Open non è vicino al Berrettini di Wimbledon proprio dal punto di vista fisico. Ha pagato duramente il problema muscolare patito proprio a Londra che l’ha costretto a saltare le Olimpiadi e soprattutto ripartire dopo uno stop. La macchina possente del suo corpo ha bisogno di tempo e lavoro per esplodere in tutta la sua potenza. È poderosa ma delicata, resterà sempre il vero handicap dell’azzurro. Match dopo match Berrettini nel torneo è cresciuto, il servizio l’ha aiutato a superare i momenti critici, ma ancora siamo lontani dal 100%. Contro Djokovic, per giocarsela e provare a vincere, servirà il 100%.
Come deve giocare Matteo? Sarà costretto a produrre la partita perfetta, ricavando il massimo dal servizio. Tanti punti diretti, mantenendo una percentuale di prime superiori al 70%, altrimenti non ci sarà la minima chance perché Djokovic risponderà, spesso e bene. Dovrà cercare di essere intenso e non regalare pause, perché il “Djoker” non perdona, è lì sempre pronto ad entrare nei buchi dei rivale, mettere il pilota automatico e girare il match a suo favore, spostando gli scambi ai suoi ritmi e velocità.
Quest’ultima considerazione è la chiave. Djokovic è bravissimo a forzare il gioco degli altri sul proprio ritmo, veloce ma non velocissimo, talmente intenso che ti sfianca perché sfondarlo di potenza è roba che riescono a fare in pochissimi, prendendosi tanti di quei rischi che alla fine commetti troppi errori. Berrettini ha la potenza per sfondare Djokovic, lo si è visto anche Wimbledon, ma è un gioco che gli costa troppo dal punto di vista fisico e soprattutto lo porta a sbagliare spesso, facendo esattamente quel che vuole il rivale. Allora come lo sconfiggi Novak?
Sul cemento Djokovic, soprattuto negli Slam, è quasi imbattibile (non considerando il suo periodo nero dal 2017 alla primavera del 2018). Ha perso quando i rivali sono riusciti a imporre due tipi di tennis:
1) una battaglia fisica atroce, pallate violentissime e continue che l’hanno demolito fisicamente palla dopo palla. A-la-Nadal, per intenderci, o come riuscì clamorosamente Wawrinka proprio a NY2016, abbinando potenza, servizio, coraggio. Imprese epocali, rare e difficilissime.
2) rubando il tempo di gioco al serbo. A-la-Federer, giocando in estremo anticipo. Palle lunghe e varie, senza mai dare ritmo al serbo (perché se lo prende è nettamente il più forte di tutti), costringendolo a correre spesso in avanti e diagonale, forzando già dalla risposta per spostarlo dal centro del campo; e servendo così bene da contenerne la splendida risposta. Anche qua, serve un’impresa, perché giocare questo tipo di tennis è molto, molto difficile. Quasi impossibile farlo per oltre 3 ore.
Il Berrettini di questo US Open difficilmente potrà giocarsi la opzione 1, perché non sembra abbastanza forte fisicamente da farcela. Potrebbe tentare l’opzione 2, un match coraggioso, garibaldino, votato all’attacco con tempi di gioco brevissimi. Spingere dritto per dritto, prendendosi rischi indicibili pur di non farsi invischiare dal ritmo del rivale. Se Matteo è costretto a rincorrere le palle lavorate e angolate di Novak, non ha chance di vincere a meno che il rivale non conceda qualcosa con diversi errori. Tuttavia, se ripensiamo alla loro recente partita di Wimbledon, Berrettini per mettere in opera il “piano 2” dovrà rispondere assai meglio. Solo rispondendo tanto e benissimo potrà spostare subito Novak in un angolo o allontanarlo dalla riga di fondo, quindi tirare il secondo colpo ancor più forte e via a prendersi il punto in avanzamento. Di questo Djokovic è consapevole, non a caso ha inserito nel suo team Ivanisevic che l’ha migliorato in modo esponenziale al servizio. La clamorosa finale di Wimbledon 2019 vs. Federer l’ha vinta soprattutto grazie al netto miglioramento con la prima palla, grazie alla quale ha ricavato punti decisivi nei momenti chiave (vedi i tiebreak, dove è stato perfetto).
Berrettini non è al meglio ma si conferma tennista da Slam. Ha raggiunto almeno gli ottavi in ogni Major 2021, e se non si fosse ritirato a Melbourne la statistica sarebbe ancora migliore. Stanotte proverà l’impresa, rubare al n.1 la chance di fare il Grande Slam. Prova a rubargli il tempo Matteo, con coraggio e determinazione. Nello sport a volte accadono cose impensabili…
Marco Mazzoni
È possibile guardare in diretta streaming quest’evento da questo link
TAG: Marco Mazzoni, Matteo Berrettini, Novak Djokovic, Us Open 2021
il miglior Berrettini non potrà mai battere il miglior Djokovic e non scopro l’acqua calda a dirlo ma sono i fatti che parlano…concordo che deve prendersi rischi estremi soprattutto nei punti che contano non ha alternative…nel tennis i match non sono tutti uguali
La follia è che Federer prende bastonate da nole dal 2010.
Propone un modello che non funziona già nella versione originale.
Non molto sveglio
non è questione che Berrettini non possa vincere chi l’ha detto questo? io non intendo questo ma sulle tattiche da attuare che sembrano più da playstation che da altro…quando entri in campo hai sempre a che fare con un avversario che le tue tattiche te le può smontare pezzo per pezzo tanto alla fine da non capirci più nulla o quasi di cosa fare …guarda ad esempio l’altra sera Brooksby nel primo set prendeva tutto e con 1 solo errore non forzato gli ha rifilato un 6 1 storico quasi …un set perfetto e adesso spiegami perchè non ha continuato …in un match 3 / 5 c’e’ di tutto …bravo chi sopravvive
@ marco.mazzoni (#2924418)
“forse si è pure complicato la vita per vedere la sua capacità di reazione. Lo zar Lendl lo faceva scientificamente per prepararsi ai match più duri.”
Esimio Mazzoni, dissento da questa idea.
Ci può stare nei primi due turni dei Tornei Maggiori.
Già dal terzo la escluderei (sicuramente contro Niscicori che sarà anche bollito ma che Djokovic conosce, stima e teme).
Ma dalla seconda settimana, dagli ottavi in poi, si fa sul serio.
Per ciò mi sento di escludere che sia contro Musetti al RG che qui contro Brooksby abbia giocato al gatto col topo: la posta in palio era troppo alta, là per andare sotto di due partite per vedere poi di provare le proprie capacità di recupero, qui per perdere il sesto gioco della seconda partita non sapendo se poi l’avversario ne avesse per continuare a quel livello e rischiare di andare anche qui sotto zero partite a due con tutte le incognite del caso.
In tutt’e due i casi si è visto come il divario tra Djokovic attuale e giocatori di talento e vigore fisico non sia più incolmabile in assoluto, ma che questi ultimi per giocare alla pari debbano svuotarsi in modo tale che dopo circa 2 ore di sforzo tracollano all’improvviso.
E questo discorso vale per chiunque, da chi lo segue immediatamente in classifica (Medvedev a Melbourne neanche ci si avvicinò, ma Tsitsipas a Parigi sì e Berrettini a Wimbledon nì) fino a chi sta, bene o male, tra i 100 più forti (non si afferma sempre che le capacità medie dei primi 100-150 ormai sono livellate verso l’alto? Queste sono le prove);
è questo il fatto che atterrisce.
E, francamente, non si vede chi da qui a domenica possa sovvertire questo stato di cose.
@frate francescano
Le faccio i miei umili complimenti per i concetti, i modi, l’ uso della lingua. Grazie
PS come solito enorme disamina anche di Marco Mazzoni, che te lo dico a fare (cit)
@ Fauzo (#2924253)
Altre volte al 100% ha perso lo stesso. O secondo te ogni volta contro Federer o Nadal o con chi lo ha battuto lui era sempre in condizione relativa? Visto che ci sono stati vari nessuno, compreso Zverev, evidentemente c’è sempre qualcuno che possa farlo. E’ un ragionamento semplice, non ti pare, che si appoggia sui risultati pregressi della lunga carriera del serbo.
Continuo a vedere troppe pippe mentali. Berrettini può fare tutti i tipi di tennis che vuole ma se Nole è anche solo all’80-90% non servirà a niente. Al massimo a tirargli fuori qualche urlo animalesco come a Parigi. Questa è la verità.
@ GERULAIT.IS (#2924487)
NOLE odia che la pallina tocchi terra 2 volte nel suo campo, proprio ha un irrefrenabile istinto che deve impedire asaolutamente che la pallina speditagli dall’avversario si permetta di rimbalzare 2 volte nel suo regno.
E allora quando possibile Berretto gliela può sporcare non dico alla Bublick…ma tanto da portare al limite le leve serbiche…sperando in una contrattura in un risentimento o a un indurimento… insomma a una limitazione della sua mobilità un po’ come accaduto con il tedesco agli ottavi ! Che vili mezzucci che vado a pensare …… tutta robaccia consentita dai regolamenti ! Nolecodia il gioco di Berrettini. Sevizio potente, mancanza di riferimenti ( numerose le variazioni di gioco con smorzate, drittoni, rovesci piatti “talora di chiusura con botte lungolinea” e per lo più di interdizione alternati a rovesci in back con angoli e profondità imprevedibili, discese a rete, lob .
Ora che ci penso ci sarebbe pure un’altra tattica, presa in prestito dalla pubblicità di Nole con Sharapova. Un conto è ricevere una pallata di Maria, un conto una di Matteo proprio in quel punto lì. Quello farebbe cambiare gli equilibri della partita, e pure qualche altra caratteristica fisica di Nole. 😉
Scherzi a parte, io credo molto in Matteo, e sono sicuro che è solo questione di tempo perchè possa battere Nole. Nessuno è imbattibile, nessuno ha mai fatto una stagione senza perdere almeno una partita. O addirittura solo una partita (Mac mi pare 2 nell’84).
allora diciamo una contraddizione e non uno sproloquio ok? va meglio? fare il serve & volley non è una tattica da fare per chi ha poca benzina…sono scatti che devi fare non passeggiate e gli scatti li paghi eccome….Lei stesso ha scritto che dovrebbe andare frequentemente a rete e non certo io…per frequenti discese a rete per me vuol dire un punto si e l’altro quasi…facile dire che andare a rete non si spende ….siamo sul cemento non si dimentichi ….su erba si spende meno ma non troppo eh?
Non si tratta di essere esterofili! Si tratta di essere obbiettivi! Sei tu quello accecato dal tifo. Berrettini parte nettamente sfavorito!
Poi se vince fa uno dei più grandi miracoli sportivi del tennis italiano.
Nole se gioca come sa è 3 categorie sopra a zverev berrettini e Medvedev.
Quindi sulla carta non ci sta partita.
Berrettini non è del potro
potrebbe anche essere tirato come dici ma non credo al punto di farsela sotto …. potrebbe anche non essere sufficiente 1 mese di recupero non dimenticarti che a 34 anni non si recupera come a 24 soprattutto come da lui dichiarato per commentare la sconfitta a Tokyo ” mi sono sentito svuotato e stanco ” è andato “fuori giri ” quindi fuori condizione e ci credo fare in 2 mesi RG Wimbledon e Olimpiadi è da pazzi alla sua età…nel primo set l’altra sera contro l’americano non riusciva a tenere lo scambio di una certa intensità è questo è proprio indice di non essere in condizione della serie mi sono riposato ma non abbastanza…
@ GERULAIT.IS (#2924485)
Jack = Back
@ GERULAIT.IS (#2924479)
Poi c’è la “MODALITÀ OTTE” quinta strategia .
Giocare tagli,SMORZATE, Jack viscido e profondi, lob, diagonali e altre giocate non convenzionali cui far abboccare NOLE L’INGORDO fino a condurlo a risentimenti agli adduttori o flogosi tendinee !
@ GERULAIT.IS (#2924476)
E SINNER STAVA GIOCANDO UN TERZO SET SONTUOSO con Zverev che vivacchiava con il servizio bomba e qualche gratuito di Sinner. Xché metto Sinner dentro il match BERRETTO nole ? Xché Sinner ha dichiarato che solo un gioco offensivo con sortite frequenti a rete avrebbero fatto pendere il match dalla sua parte …… grande tattico Sinner .
@ GERULAIT.IS (#2924463)
SINNER ha perso il terzo set con un annichilito ZVEREV sparacchiando un dritto a bomba sul passante facile facile da smorzare o appoggiare con un becco un’elegante di dritto a morire o anche con un dritto comunque dentro il campo ! Comunque aveva aperto il campo sul rovescio di Zverev in modo magnifico e dunque chissà se si fosse avventato a rete invece di trotterellare a fondo campo ?
MA che du palline…
Concordo con quanto scrive. Il gioco a rete va assolutamente inquadrato in un sistema e senza dubbio se lo si vuol fare proficuamente non si può pensare di non prepararlo. Questo parlando appunto di una tattica a lunga durata. In un singolo match ci sono molte altre variabili. Lei dice bene (cioè ho avuto la stessa impressione per quel che ho visto) affermando che sin qui si è visto un Djokovic più teso che indietro di condizione. E forse, un po’ maliziosamente, si potrebbe pensare ad una gestione lendeliana delle partite. Va però considerato che Djokovic è in un’età sportivamente avanzata e ha spinto al massimo in questa stagione, giocando tutto l’anno ad un livello altissimo. È vero che ha fatto per lo più tornei dello Slam, ma questi sono terribili per chiunque sul piano fisico. 28 (più 4= 32) partite al meglio dei cinque le porti sul groppone per tutto l’anno. In ogni caso, sono anch’io convinto che sia più una questione di testa. E proprio per questo credo che Matteo possa mettere in crisi Nole giocando più in verticale: non perché Djokovic non sappia passare, lo sa fare benissimo, ma perché non è semplice passare sotto pressione. Consideri, come saprà benissimo, che già l’attacco a rete è una forma di pressione. Se poi ad essa si somma un’ovvia ansia da prestazione ecco che ogni passante, specie nelle fasi calde del match, pesa e diventa quattro volte più difficile. Ma tutto questo è pur sempre in linea teorica. Sono scenari, che molto probabilmente non saranno mai applicati.
@ Frate francescano in pensione (#2924439)
DEUCE ha ragione se BERRETTO SCENDE A VALANGA SU TUTTO ..deve farlo alla minima occasione ma non su tutto
Ciao dyoker, Harris sta facendo un ottimo torneo, ma un mese a Cincinnati perse contro Zverev. Il tedesco, secondo me, sta attraversando un buon periodo e non soffre il gioco del sudafricano.
1. Non mi sembra uno sproloquio, bensì un commento nello spazio messo a disposizione per me e per Lei.
2. Non è per niente facile e non dico debba farlo in ogni punto. Consideri però che nel passato e qualcuno ancora nel presente l’ha fatto. Ergo non è impossibile.
3. Giocare serve & volley è molto meno dispendioso che fare la spola da fondocampo. Risparmi molti metri di corsa perché copri più spazio e in meno tempo. Questo lo darei per assodato. Se per Lei non è così prendo nota.
4. La condizione fisica è inferiore a Wimbledon, ma non è poca. Se è poca non giochi ai quarti con Djokovic. Stia pur sicuro.
5. Non più che correre lateralmente e in avanti nello stesso scambio.
@ deuce (#2924377)
Ma infatti il frate col suo incipit conferma quanto più o meno tutti i nostri commenti (e, al netto della diplomazia, anche il pezzo originale che stiamo commentando) sostengono: non c’è modo per Berrettini di vincere. Io poi, in un mio commento, vado oltre ed affermo che non ce ne sarà anche in futuro. Naturalmente spero di dare un’ennesima prova della mia incompetenza, ma in tal caso sarò in compagnia presso che unanime!
Personalmente credo che l’ opzione 2) sia esattamente il gioco di Matteo. Prende grandi rischi con il servizio/dritto per chiudere subito il punto e varia spesso le traiettorie usando il back o la smorzata.
Per cui non credo debba modificare di molto il suo modo di giocare.
Il problema sono gli unforced.
Matteo, per giocare come fa, rischia molto e quindi, oltre a fare tanti vincenti, commette anche moltissimi errori gratuiti.
Nella finale di wimbledon Berrettini ha fatto 57 vincenti e 47 errori. Nole 31 vincenti e 21 errori.
Il saldo è lo stesso(+10 per entrambi), ma alla fine nel tennis moderno chi sbaglia meno prevale sempre su chi fa più punti.
Per questo l’ unica speranza di Matteo è di pescare una giornata di grazia in cui mantiene alto il numero di vincenti abbassando il numero degli errori al livello del serbo.
Chi giudica dall’alto della sedia è più difficile da colpire…dovrebbe prendere lezioni da Sciupovalov…
Uno dei miei più grossi godimenti tennistici di tutti i tempi!!
@ dyoker (#2924322)
Infatti, se harris ha resistito cosi bene al servizio di opelka, perche non dovrebbe farlo anche con sverev?, il match non e’ cosi scontato….
@ Frate francescano in pensione (#2924337)
Ti ringrazio per il commento, pacato ed equilibrato. Certo che trovare molte palle corte può essere una grande opzione, per spezzare il ritmo a Nole MA… Vanno fatte quando sei in una condizione di vantaggio, altrimenti l’altro ci arriva col bicchiere di Martini in mano e ti fa a pezzi.
Riguardo al gioco di volo, è verissimo in teoria. Nella pratica, Matteo vs. Djokovic ha un problema enorme: arrivarci – anche lì – in condizione di vantaggio perché l’altro ha passanti e lob superiori alla capacità di volo dell’azzurro. Recentemente ho parlato con un ex giocatore molto forte, anche lui mi parlava della necessità per Matteo di scendere di più a rete, ma il tutto va inquadrato in un Sistema di gioco, perché venire a rete contro il più forte ribattitore può essere deleterio se non inserito in un conesto adeguato.
Aggiungo che nella disamina non ho scritto di un Djokovic molto tirato. Sì, è molto tirato, ma x me più per la pressione immane che sente che per altri problemi fisici. Non ha giocato 1 mese, tempo abbondante per riposare e prepararsi. Sinora avrà tirato si e no al 50% delle sue possibilità, e forse si è pure complicato la vita per vedere la sua capacità di reazione. Lo zar Lendl lo faceva scientificamente per prepararsi ai match più duri.
Buona …nottata… a tutti
@ pipetennis (#2924271)
Panatta ha vinto il RG saltellando in discoteca e spupazzandosi la Berte’ batteva BORG e Vilas ” fanatici della perfezione ” . Nole è fortissimo fisicamente.. ma la mente ha un rivestimento meno ignifugo delle paratie di un grattacielo di Milano !
@ GERULAIT.IS (#2924397)
C’è una 4 ipotesi gioca alla Berrettini ” divertendosi” senza pressione senza sentirsi 600 milioni di occhi addosso e senza pensare di togliere sponsor a Federer e nadal o nole. Non deve pensare nesci soldi né ai giudizi esterni . Deve pensare alle ragazze a bordo campione ai loro urletti ammirati x la brutalità con cujnpotrebbe spazzare Nole se tutto girasse alla perfezione . Esaltarsi per destare ammirazione nel gentil sesso a bordo campo. Puerile si ….ma in fondo è un ragazzone poco più che ventenne carico di testosterone.
Allora testosterone adrenalina e ossigeno = ko Nole.
Niente, diokovic ridurrà matteo a cibo per gatti.
Il Matteo visto contro Otte, specie nel secondo set, é un buon giocatore , ma non batterà Nole… Mi spiace davvero
L’unica possibilità che ha Berrettini di fare partita con il serbo è battere al meglio e produrre tantissimo con il dritto, tenendo botta con il rovescio, insomma giocare al 100%, sperando che dall’altra parte non si faccia altrettanto. Le possibilità che questo accada sono scarse. Djoko potrebbe anche non perdere mai il servizio con il nostro, che a sua volta sarà costretto a fare altrettanto, il che, con la qualità del serbo alla risposta e nello scambio, appare davvero complicato. Una sconfitta onorevole in quattro set, sarebbe da salutare come una vittoria. Berretto il suo torneo lo ha già vinto approdando ai quarti, vista la deficitaria condizione di forma che lo ha visto ai nastri di partenza. A lui va anche a New York un grazie per aver portato ancora una volta il tennis italiano così in alto in un torneo dello slam, ma chiedergli l’impresa contro Djoko significa chiedergli al momento l’impossibile o quasi, a meno che il serbo non giochi con il mal di schiena o problemi simili.
Beh, con tutto il rispetto, questa volta, mi dispiace , ma lo do proprio per SPACCIATO !
BERRETTINI ha una grande occasione, puo’ servire da paura, lo sa fare e addirittura pensate a qualche diversivo, come scendere avrete in ‘back” e giocare palle corte…
Subito dopo ci saranno comunque Zverev e Medvedev… (Harris non credo…) troppo per Nole, e’ un uomo e ha 34 anni
@ GERULAIT.IS (#2924396)
Vinci grandissima doppista
@ GERULAIT.IS (#2924384)
Perpetuano una tradizione Italoamericana brecckare il sogno Slam di un numero 1.
La Vinci ha bloccato Serenona ….Matteo bloccherà Nole.
Guarda caso la Vinci gran doppiata scendeva a rete come un arpia e la Williams imbufalita tirava a destra e a manca fuori di testa indispettita dalla tracotanza della piccola italiana irrispettosa .
Sappiamo tutti come andò a finire.
Io ci aggiungerei anche una bella dose di PALLE CORTE… mi pare che ne’ Mazzoni ne la lucida disamina di questo post lo dichiarino apertis verbis
P.S. il tutto contro un giocatore che teme, eccome se lo teme
Mi allineo su questo pensiero. Ottimo commento. Realistico, equilibrato e propositivo
Vi siete dimenticati che Nole, questa volta (o al prossimo turno…) può PERDERE LUI, accusare un calo anziché prodursi negli sfolgoranti crescendo che hanno stupito affascinato e annichilito gli avversari… causa… TOKYO !
A fine stagione sperare di recuperare uno sfondone massacrante simile , a 34 anni …
La speranza (più concreta di quanto si potrebbe pensare, secondo me) è che l’occasione, per lui assolutamente unica e mai capitatagli, crei in Djokovic per la prima volta in carriera una pressione mentale off limits
@ Armonica (#2924343)
Frate francescano in pensione …. grande analisi
Si allarga il fronte della terza ipotesi …DISCESE A RETE .
Con la testa per carità con back lunghi e viscidi o con botte da orbi di servizio o con smorzate ben impostate “d’attacco” o dietro a drittacci alla Delpo con Nole indietreggiante .
Ma si chissenefrega 2 set almeno così.
Uno forse lo perdi … o xché deve assestarsi Berretto o xché si assesta NOLE. Ma se va bene il Serbo potrebbe uscire fuori di testa e far molti errori gratuiti x snaturare il proprio gioco .
Lui infatti impiglia nella sua rete appiccicosa di palleggi apparentemente cordiali gli incantati di turno, avviluppandoli in un morbido scambio cordiale … poi inizia il valzer delle diagonali e dei passanti sempre più angolati e con maggiore profondità. Come al solito con solo un paio di gratuiti a set finisce con lo stritolare i suoi topolini ! Tanto quando porta gli incontri oltre le 2 ore in 2 su 3 oppure oltre le 3 ore nei 3 set su 5 vince sempre lui. Se Berretto e il suo team si lasceranno ingannare dall’approccio cordiale del furbastro dagli occhi da Pitone dell’inizio dello scambio …. si scivolerà inesorabilmente verso l’ennesima disfatta.
si si proprio vero….senza troppa coerenza ma vero….
Frate francescano in pensione….cerca di essere un po coerente ….prima mi dici che Berrettini latiterebbe in condizione fisica precaria o quanto meno addirittura minore di Nole e poi dovrebbe andare ad attuare un tennis dispendioso cioè un punto si e pure l’altro alla ricerca della rete….ma per favore ma non ti sembra uno sproloquio questo? ti sembra tanto facile andare a rete tutti gli scambi ? con poca condizione fisica come hai rimarcato? fare scatti nel breve non ti cuociono prima ? e andiamo su…
telefonagli …o forse anche tu scambi il tennis reale con la playstation sei da ammirare mi commuovi ….veramente
Divertente il tennis di Berrettini? È proprio vero che ognuno ha i suoi gusti
anche per me ce la puo’ fare solamente se vince
comunque dal titolo pensavo fosse una fiaba….un po’ tipo la storia dell’orologiaio magico in Alice nel paese delle meraviglie….
Purtroppo temo che la tattica n. 2 suggerita da Mazzoni sia la meno adatta alle caratteristiche di Berrettini. Quella tattica tipica di Federer è più unica che rara. Penso che dovrà usare la sua e cioè servizio e potenza col dritto e rischiare qualcosa per uscire dalla diagonale di rovescio dove lo porterà Djokovic, poi se questi non giocherà al 100% Matteo potrà avere le sue chances e non dovrà sbagliare..
Complimenti, un commento di tennis, quello vero.
È vero. Serve l’aiuto di Djokovic.
meh…non credo, anche se le cose si dovessero mettere male per il serbo,lui andrà negli spogliatoi con la sua borsetta e ciao Berrettini. Solito copione insomma…
In linea di massima, mi allineo a questa considerazione, che integro con qualche osservazione a partire dall’articolo del sg. Mazzoni. I due canovacci tattici proposti dal giornalista mi sembrano del tutto irrealizzabili perché troppo vincolati ai nomi citati dallo stesso. L’intesità fisica e tennistica del miglior Nadal e del miglior Wawrinka ce l’hanno avuta solo loro e non parliamo dell’anticipo di Federer: un tennis insieme antichissimo e modernissimo che mai si è visto altrove. Federer ha una facilità di braccio tale da portarlo a tattiche estreme che, se provate dal altri meno dotati, generano un tennis pieno di errori e di stecche. Non ci resta che piangere? Sì e no. Sì perché Berrettini non dispone in questo torneo del requisito fondamentale per battere Djokovic: una pari o superiore condizione fisica. E questo per Matteo genera tante difficoltà: frequente timing errato sulla palla e enormi problemi ad arrivare sulla palla e a contenere in fase difensiva (questi problemi ci sono stati in tutti i match americani, solo che li ha mascherati bene grazie ai colpi di inizio gioco, che lo mettono quasi sempre in posizione di vantaggio). No perché ci sono altri canovacci tattici più praticabili e più in linea col gioco di Matteo. In primis, un ricorso ostinato e proficuo all’uno-due: difficilissimo e al massimo del rischio, ma non impossibile (rientra tra le tattiche della giornata di grazia). In secumdis, un uso sfrontato e assiduo della rete, che consiste nel chiudere più in fretta gli scambi mandando a rete in controtempo o rischiando volèe e demi-volèe complesse sulla linea del servizio. È un gioco difficile e non meno rischioso: senza dubbio servirà un momento di adattamento, perché non è abituato, ma alla lunga può pagare, perché Djokovic sa sì passare, ma non è abituato a farlo di continuo, e inoltre soffre i giocatori iper-aggressivi, mentre tutti gli altri in attacco gli fanno il solletico. Berrettini ha due belle armi per questo tipo di gioco: le volèe appunto, molto pulite e molto efficaci, e il back di rovescio, che consente, abbassando la velocità, di avere più tempo per posizionarsi a rete. Questo è ciò che penso. Ringrazio comunque il signor Mazzoni per aver parlato di tennis su questo sito, secondo me troppo incline al pettegolezzo e alla faziosità acritica.
Se con Djoko non servi al 100% ti fa 6-2 6-1 6-1 altro che gioco a Opelka.Quello faceva i vincenti in risposta al servizio da 210 di Matteo sull’erba, di che parliamo
Ma guardate che a Wimbledon Matteo era infortunato per questo non ha servito benissimo, mentre al RG se la avesse portata al quinto non so come sarebbe finita.
Secondo me la differenza non è così elevata come si vuole fare credere dai soliti esterofili .
Io ci credo, si parte da 0-0
Uhm, sia Stan che El Gigante avevamo il bazooka carico da ambo i lati del campo. Berretto sulla diagonale di sinistra è troppo inferiore al fuoriclasse serbo. Secondo me invece proverà a giocare più spesso il serve & volley, perchè l’arma dell’1-2 servizio-dritto, contro il miglior ribattitore di sempre, risulta spuntata.
Comunque per quanto riguarda lo Slam, su Borg la storia è un po’ più complessa.
Lui ha fatto parecchie volte la doppietta Parigi Wimbledon arrivava a Flushing Meadows e li succedeva sempre qualcosa. Finali perse, sfortuna, orari serali che lui pativa. Gli AUO erano poca roba, a volte non si disputavano nemmeno, probabilmente li avrebbe vinti se avesse conquistato quei maledetti US Open. Sono in mezzo al traffico, non ho potuto fornire dettagli e numeri precisi.
ciao capitano oggi Zverev esce harris sta giocando un tennis fantastico…
@ deuce (#2924300)
Il miglior berrettini non so se batte un djokovic al 80 %per caratteristiche tecniche che gli annullano i punti deboli.matteo deve prendere rischi estremi 70% di prime, ricavarne il 90 non accettare scambi ma cercare subito vincete con il dritto e/o smorzare.rispondere meglio di rovescio e aggredire in maniera estrema la seconda…..e forse non basta.speriamo
@ pipetennis (#2924271)
Pensi davvero gli abbia dato solo cioccolato…..
Oltre a qualche tipo di infortuni,Matteo può sempre contare
nella possibilità che Djoko venga squalificato !
Non dimenticate quello che gli hanno combinato anno scorso.
Se gli ruba anche le racchette è fatta!
fatti vedere da uno bravo ….se sono tutti e 2 al 100 per ciento TUTTA LA VITA NOLE non ci sarebbe partita svegliati che è giorno…e smettila di fare le partite di tennis alla playstation la realtà è un altra …deve fare non deve fare …al limite del ridicolo
calmati amico mai darlo per spacciato …con questi può anche vincere con un braccio ….non dimenticarti la classe del fuoriclasse che ne Berrettini ne Zvered e ne il russo possono MAI avere ….moderati
E poi probabile che la faccia Harris la “sorpresa “
berrettini, zverev e medvedev…se sarà grande slam, sarà grande slam meritato.
…comunque stiamo arrivando al redde rationem, ed io ho già preparato il completo a lutto con cui mi vestirò da domenica prossima…
@ robdes12 (#2924179)
…eh grazie… se mai accadrà, sarà quando Djokovic avrà già 40 anni, Berrettini 30/31 e nel frattempo tutti i ragazzini terribili che stanno irradiando i loro primi raggi avranno consolidato la loro condizione di “stelle”!
Si fa prima a dire che non accadrà e Mazzoni, pur con la diplomazia impostagli dal fatto di essere un giornalista italiano esperto di tennis che scrive di un giocatore italiano (per cui probabilmente stanotte tiferà) su un sito italiano, ha scritto questo pezzo proprio per ricordarcelo e riportarci coi piedi per terra.
Perché cader precipitando fa più male.
“Ogni momento di ogni giorno della mia vita è dedicato a restare il numero uno, quindi esiste solo la disciplina, non c’è spazio per altro. Quanta disciplina? Nel gennaio 2012, quando ho battuto Nadal in finale all’Australian Open, l’incontro è durato cinque ore e cinquantatré minuti: il più lungo nella storia degli Open d’Australia e la più lunga finale di singolo in uno Slam nell’era degli Open. Molti l’hanno definito il più grande incontro di tennis della storia. Dopo la vittoria sono andato a sedermi nello spogliatoio. Avevo un solo desiderio: sentire il sapore del cioccolato. Non ne mangiavo più dall’estate del 2010, allora Miljan mi ha portato una barretta. Ne ho staccato un quadratino – un solo, minuscolo quadratino – l’ho infilato in bocca e l’ho lasciato sciogliere sulla lingua. Non potevo concedermene di più. Ecco quanta disciplina ci vuole per diventare il numero uno”.
Simpatico o meno, è incredibile! Per batterlo, per me bisogna partire dalla sua mentalità
Ottimo articolo sicuramente !
Non ha voluto ricordare che a 34 anni, sfinirsi così, alla “inverosimile”, a fine luglio (31 luglio un CADAVERE in campo contro Carreno Busta…) e poi infliggersi un ‘ altra LEGNATA di JET-LAG (il peggiore che esista da Tokyo…) tutto si farà sentire SICURAMENTE.
Certo anche Matteo non è al 100% ma almeno non si è distrutto / sfinito in quella maniera assurda…
Sono proprio curioso di vedere il “crescendo” al 4 o al 5° set… a 34 anni…
In ogni caso , dovesse miracolosamente farcela con Matteo avrà poi Zverev e Medvedev…
Niente, doveva pensarci prima ed ascoltare il papà
Concordo pienamente con l’analisi e aggiungo che sulla carta esiste una terza via , un grande servitore , il tedesco e il russo lo sono con tenuta fisica e mentale , più il secondo del primo.Tornando a Matteo può giocare solo il modello Federer ma purtroppo risponde troppo male e non gli appartiene mentalmente. Comunque a Milano si dice insci aveghen
Come ben dice Mazzoni, Berrettini ha una sola chiave per vincere. Servire come un treno e fare buchi quando può tirare il dritto, senza commettere troppi errori e riducendo al minimo gli scambi prolungati. Se finisce nello scambio dovrà variare molto e girarsi sul dritto entro 3 o 4 colpi, non più. Purtroppo Novak lo martellerà sul rovescio. Fondamentale sarà che funzioni il back, alternarlo con il top, usarlo per cambiare diagonale per indirizzare lo scambio verso il suo dritto. Ma ahimè il rovescio di Matteo non ha grande affidabilità. Credo che l’unico che possa impensierire Djokovic sia uno Zverev formato cannone con la prima di servizio. Solo lui ha peso di palla e direzioni con dritto e rovescio per sopravvivere agli scambi che inevitabilmente ci saranno.
Il serbo è alla corda…ma darà l’impossibile…ci vuole uno che lo espone e lo costringa a giocare tutta la partita con intensità..per me hanno possibilità concrete tutti di poterlo battere, in particolare Zverev e Medvedev…un po’ meno Berrettini ma sicuramente ci può provare con un tipo di gioco rischioso e potente….
berrettini puo’ solo andare a lurdes contro nole , e lo dice chi pensa che lo slam lo vince medvedev figurati un po
Ma ti rendi conto di quello che scrivi?
Se Djokovic è al 100% non ce n’è sta per nessuno.
@ sabatom (#2924209)
Ahahhaah
Concordo solo in parte con il bell’articolo.
E’ verissimo che Berrettini parte quasi spacciato.
E’ verissimo che Berrettini deve accorciare gli scambi, non tanto per la condizione fisica ma proprio per il tipo di gioco di Berrettini.
E’ verissimo che per accorciare gli scambi quando serve il serbo deve rispondere meglio.
Tuttavia dall’analisi dell’articolo manca l’aspetto tie break, che non a caso è il game che ha dato a Berrettini i due set vinti contro Djokovic. Io farei dipendere la strategia proprio dal tie break.
In sostanza io direi che la tattica migliore è giocare alla Opelka. Ossia scordarsi di dare break a Djokovic, e quindi in risposta spararare sempre al massimo con il massimo dei rischi, con l’idea che se in un game di risposta le azzecca tutte, fa il break, altrimenti poco male.
Mentre nei giochi di servizio, deve assumere la strategia opposta, ossia tenere il rischio al minimo. Ad esempio se non è in giornata con la prima, diminuire la velocità ma aumentare lo slice e le angolazioni. Ad esempio se non è in giornata con il dritto non cercare il colpo vincente subito, ma limitarsi al colpo che gli fa tenere l’iniziativa e andare in progressione. Ad esempio non provare mai le palle corte che a Wimbledon erano tutti passaggi a Djokovic che ringraziava facendo punto. Ad esempio fare rovescio bassi e tagliati costantamente perché si è visto a wimbledon che Djokovic li soffre.
io credo che il cemento americano favorisca piu il serbo di Matteo di quanto non facesse l’erba londinese….il divario dello stato atleticò e non solo fra i due attualmente è aumentato a favore di Djoko……è lo stato psicologico che piu’ rende djoko inviolabile ,quello della grande impresa, una delle poche che gli manca….quindi io vedo zero possibilità per Matteo ma le palline sono rotonde e sperare non costa nulla…..alla faccia del luogo comune!
Bravissimo. Mi hai rubato le parole
Articolo abbastanza inutile.
Da Tifoso di Nole è evidente che non sia quello del 2011 o del 2016
Questo 2021 sembra il canto del cigno
Ma un canto strano… Nole fenomenale negli slam e inesistente nel resto
Fisicamente da la sensazione di stanchezza. Non di muro di gomma.
Rimane mentalmente il piu forte ma non è detto che possa bastare
Per me,a questo punto, Zverev è Medvedev( che avrebbe anche piu riposo in finale) sono favoriti
Poi si, dipende dalla giorata.
Ne mancano 3… per qualcosa che potra essere pareggiata ma non migliorata, per l Immortalità, per la storia
Una sconfitta di Nole può passare solo da una sua crisi di nervi. Così vicino al traguardo storico del grande slam potrebbe avvertire la tensione e perdere la testa come peraltro già avvenuto l’anno scorso qui e in parte a Tokyo. In certe situazioni Nole è l’unico avversario di se stesso. Dal punto di vista tecnico, invece, quello che potrebbe dargli maggiori grattacapi è Zverev ma 3 su 5 è un’impresa proibitiva anche per lui
Quoto!
Mazzoni hai scritto tanto di Berrettini su come possa battere Nole e sulle sue condizioni fisiche diciamo non al top per l’infortunio patito ma ti sei soffermato molto poco su Nole e sulle sue condizioni fisiche che di per se sono al limite visto che siamo praticamente a fine stagione…dici che tutto lascia supporre che riuscirà nell’impresa anche perchè quelli rimasti non hanno mai vinto uno slam …beh questo non vuol dire assolutamente nulla …neanche da 6 1 ..3 2 e servizio quindi ad un passo dalla vittoria visto che in finale avrebbe avuto un non impossibile Khachanov ha permesso a Nole di vincere le olimpiadi con un crollo che a pensarci bene non è poi tanto clamoroso …ok le temperature di NY non sono quelle soffocanti di Tokyo ma evidentemente in casa Djokovic qualcuno ha toppato sulla programmazione troppo semplicistica senza tener conto che un ormai 34 enne non può sobbarcarsi un RG Wimbledon molto ravvicinati quest’anno e molte volte con recupero da 0 2 quindi prosciugato di energie nervose e fisiche e presentarsi come niente fosse 10 giorni dopo nel caldo massacrante di Tokyo…un errore grossolano che Nole sta ancora patendo dopo un mese e dai clamorosi black out che durano anche dei set come si è visto nei match recenti…per Nole stanno arrivando i match verità dove non si può più “bleffare”…ma se non vincerà a NY il perchè è già scritto…
La speranza per matteo (ma questo vale anche per gli eventuali prossimi avversari del serbo) è che nole si faccia schiacciare dalla pressione a ci è sottoposto fin dal giorno in cui ha vinto il RG.
A wimbledon non ne ha sofferto. a tokio invece sì, a ny per il momento non ha avuto test probanti, ma ha viaggiato sempre con il pilota automatico.
Se Nole sarà mentalemnte centrato non vedo come questo matteo, inferiore a quello di londra, possa avere la meglio.
Lo riscrivo, l’unico che può fermare Djokovic è Zverev, se Novak va in finale con Medvedev ci sarà il replay degli Australian Open di quest’anno.
Pare che ieri abbia incrociato Alcaraz al bar e nel salutarlo lo spagnolo si è stirato l’inguine
Diciamo la verità, al netto di infortuni, Matteo non ha quasi possibilità di battere nole purtroppo. Io gli do un 10% di chances.
@ Malto Cortese (#2924198)
Grazie
@ Intrepido (#2924187)
Il nostro “vate” MAZZONI ha volutamente omesso l’opzione “discese a rete a go’ go'”.
Tattica che nessuno a parte evans è in grado di osare !
MAZZONI cosa aspetti a fare” RADIO LIVE TENNIS”
Siamo tantissimi a viaggiare o a stare ore e ore in coda con le auto.
Non l’ho mai detto perchè lo si da quasi per scontato qui, ma stavolta fatemelo dire: Bravo Marco Mazzoni! Leggere i tuoi pezzi sempre in perfetto equilibrio fra analisi tecnica, parti sapientemente evocative (che sono per il tennis, come direi per molte delle umane cose, l’origine della fascinazione) che pitturi attingendo dalla storia e dagli aneddoti di questo sport, e, tocchi di costume e società; è sempre un bel piacere. Grazie, visto che poi è anche for free!
Sì, ma Vito!
La cosa impressionante è ,purtroppo per Matteo, il divario tra il numero 1 al mondo (uno dei piu grandi di sempre) e il numero 7. In altre epoche i match tra 2 top 10 erano quasi sempre partite equilibrate che sfuggivano a pronostici,oggi guardando anche le quote dei bookmakers pare un match tra un campionissimo e il numero 150 del mondo
A mio avviso l’unica tattica è giocare alla Berrettini.
Al servizio non farlo fiatare e rendere almeno un 70-72% sulle prime.
In fase di risposta aspettare l’errore di Novak, sfondare con dritti e palle corte per spezzare il gioco.
Sperare di arrivare al quinto set poiché ho i miei dubbi che ne abbia così tanto il serbo.
Non farsi spaventare dalla sua resistenza perché anche lui è umano, si gioca sul duro, fa caldo e viene da Tokyo dove lo stress psico fisico ha già giocato molto.
Se Matteo giocherà il suo tennis quindi avrà più di una possibilità.
Berrettini ha la possibilità di battere Djokovic forse solo a tresette! E comunque forza Matteo!
Per vincere deve rubargli le scarpe e le racchette 🙂
Secondo me la questione è molto più semplice. Berretto non ha il tennis per battere Djokovic 3 su 5. L’unica possibilità è che trovi una giornata di grazia e che invece il serbo sia in giornata no. Tutto qua.
Sono d’accordo con i suggerimenti dell’articolo, lo penso anch’io che molte delle possibilità di vittoria, sulla carta, stiano nella capacità di Matteo di non dare al serbo occasione di tessere le sue ragnatele, seppur robuste. Se poi Nole dovesse essere a corto di benzina, e giocare corto come in alcune sconfitte dell’annata, i piani tattici cambiano, ma ci credo poco. Il servizio di Matteo sarà molto importante, subire break da 40-0 come con Otte non è consigliabile contro Nole. Però io rimango convinto che il miglior Berrettini possa battere il miglior Djokovic. Ci ha fatto partita già due volte nell’anno pur non essendo mai al massimo: ricordiamo sempre che veniva comunque da una fase di recupero rapido esattamente come questa volta. Le vere possibilità di Matteo con Nole si vedranno quando anche il romano avrà giocato una stagione regolare, senza stop da infortunio a confondere le carte.
Oggi come oggi, solo Darderi può battere Djokovic.
Per me può farcela solamente se:
Batte fortissimo
Entra sempre la prima
Non lo fa rispondere
Va al tie break
Si assicura di battere ancora più forte
….spera in qualche errore di Djokovic sulla sua battuta..
…deve mettere in conto di essere martellato sul rovescio e, se si gira di dritto, Joky lo infila sul lungo linea…
Insomma…. Non so se mi sono capito…
Battere da Dio è il minimo!
Ottima analisi, complimenti Mazzoni
Esatto, per battere djoko devo giocare come chi l’ha battuto sul duro, vale a dire wawrinka e anche del potro. Insomma, deve far andare il braccio il nostro matteo, senza fare calcoli, tirare e tirare per fare scambi corti che si devono risolvere in 3 o max 4 palleggi.