Da Barletta: Il primo successo nel circuito challenger per Giulio Zeppieri “Non sono riuscito a trattenere le lacrime”
Da un italiano all’altro. Il tricolore continua a sventolare sull’Open della Disfida di Barletta. Dopo il successo di Gianluca Mager nel 2019, è Giulio Zepperi il vincitore del Challenger Atp 2021, tornato sui campi del Circolo Tennis “Simmen” dopo l’anno di pausa, causato dalla pandemia. La 21esima edizione della competizione internazionale da 48.820 euro di montepremi, ha visto per la prima volta nella sua storia, una finale tutta italiana. Zeppieri ha superato, infatti, Flavio Cobolli al termine di un match bello e vibrante, conclusosi in tre set col punteggio 6/1, 3/6, 6/3. Una finale tra “next gen”, ovvero tra due 19enni talentuosi, che rappresentano il futuro del tennis italiano. Un derby che è risultato la naturale conclusione di una settimana di incontri, in cui i due italiani sono stati assoluti protagonisti.
Per Zeppieri, quella di Barletta è stata la prima vittoria di un Challenger Atp in carriera. “Non sono riuscito a trattenere le lacrime – ha detto il vincitore a fine partita -. Sono contentissimo per la finale e per la settimana di incontri disputati. E’ stata una partita molto combattuta, perché con Cobolli sono cresciuto e ci conosciamo molto bene. Nella precedente sfida ha vinto lui, a Barletta è toccata a me la vittoria. La dedica va tutta al mio staff e ai miei affetti più stretti che mi hanno seguito in Puglia dal primo all’ultimo giorno, sostenendomi in ogni circostanza. Il futuro? Continuare a crescere e migliorare tappa dopo tappa, cercando di chiudere ancora meglio questo 2021 molto importante per me”.
Bilancio positivo per la manifestazione che ha riportato il grande tennis in Puglia. “E’ stata una settimana intensa che ha messo a dura prova la macchina organizzativa in un periodo insolito per questo torneo – commenta il direttore tecnico Enzo Ormas -. Alla fine possiamo dire che il torneo di Barletta è tornato, e lo sport diventa ancora lo strumento per ritrovare quella normalità al cospetto di una pandemia che continua a limitare la nostra vita. Le normative anticovid hanno condizionato l’evoluzione della manifestazione, che comunque non ha perso il suo fascino e il suo seguito. Speriamo di ritrovare le date di aprile per l’anno prossimo, quelle tradizionali per il nostro challenger”.
Il torneo di Barletta si è confermato come la vetrina, all’interno della quale mettere in evidenza i giovani talenti italiani e internazionali. “Basta vedere i primi quattro classificati e si capisce come l’Open della Disfida resta il trampolino di lancio per le promesse del tennis – aggiunge il vice presidente nazionale della Fit, Isidoro Alvisi -. Oltre a Zepperi e Cobolli, non bisogna dimenticare anche il cinese di Taipei Tseng, e l’argentino Tirante. E’ stata una data insolita, molti tennisti erano iscritti ad altri tornei in giro per il mondo, ma Barletta resta una tappa imprescindibile per i giovani, con una rinnovata collaborazione con la Federazione”.
Esame superato a pieni voti anche per il Circolo Tennis “Simmen”. “Gli sforzi fatti sono stati ripagati alla grande – dice il presidente della struttura sportiva, Luciano Binetti -. Nonostante la situazione pandemica, il circolo ha retto l’impatto mettendo in mostra un tennis importante e di qualità, grazie all’instancabile lavoro degli organizzatori”.
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8 commenti
ancora sembra un ragazzino di faccia Cobolli, che invece nelle partite precedenti la finale ha mostrato una discreta maturità, quanto meno nella gestione dei punti delicati della partita.
un po’ meno nella finale.
ovviamente anche zeppieri ha meritato ha superato un piccolo ma importante step di crescita tennistica .
chi abbia dei due maggiori possibilità di arrivare in alto non possiamo dirlo, a me sembrano molto buoni entrambi, se non abbiamo la pretesa di considerarli “predestinati” o dei super talenti, quindi senza pretendere che arrivino ai vertici assoluti di questo sport, però secondo me possono arrivare comunque molto in alto, mi sembrano attrezzati bene.
fino allo scorso anno si parlava dei fondamentali di scarsa potenza di Musetti, che invece poi ha dimostrato, con l’attitudine a giocare a certi livelli (ed ovviamente anche con la sua gran classe) di scambiare alla pari con i più forti.
una curiosità statistica, che però forse ha anche un piccolo contenuto sempre in prospettiva: prima di questo torneo zeppieri come classifica di giocatori 2001 (o più piccoli) era grosso modo quindicesimo: ora è settimo/ottavo…
Le quali a Melbourne a mio avviso sono un obiettivo concreto e non un miraggio. Zeppieri è ora 251 atp, direi che è vicinissimo. Anche cobolli che è 281 può legittimamente aspirarci. Forza ragazzi avanti così.
Non è un miraggio. Sono entrambi già ampiamente tra i primi 200 nella race. Li vedremo in Australia.
Se continuano ad avere questo rendimento e a crescere sia tecnicamente che di testa le qualificazioni per l’Australian Open potrebbero anche non essere un miraggio, magari precedute da qualche qualificazione in 250-500
Ho visto entrambi i ragazzi giocare a Barletta. Ovviamente nella gestione del match devono migliorare, devono essere più continui, con meno momenti di nervosismo o irritazione per punti persi o colpi sbagliati. C’è anche l’avversario e magari ci sta la giornata storta. Fa parte dell’indole giovanile comunque, matureranno e capiranno che così facendo perdono solo energie psico fisiche. Sono entrambi in grande progresso dal punto di vista tecnico, stanno mettendo in cascina sempre più match ed hanno voglia di migliorarsi. Insomma ci daranno soddisfazioni.
O.T. Ho visto anche Luca Nardi dal vivo, aspettiamoci anche da lui grandi cose, davvero un grande talento.
Ricordiamoci che Cobolli è un calciatore mancato.
Zeppieri non trattiene le lacrime, Cobolli non trattiene la rabbia. Questi next gen italiani sono incontinenti…
Complimenti a Zeppieri, che anche caratterialmente sembra molto maturato dopo l’increscioso incidente di Roma. L’opposto per Cobolli, che mi sembra si sia già montato la testa. Peccato, mi piaceva come giocatore ma se continuerà con questa arroganza seguirò qualcun altro