Us Open: Gilles Simon costretto a dare forfait perchè non vaccinato dopo che il suo allenatore è risultato positivo al Covid-19
La vita in questo periodo non è facile per Giles Simon ed è peggiorata dopo che è stato costretto a ritirarsi dagli US Open a causa di un test positivo del suo allenatore per il Covid-19.
Il francese è costretto a scontare una quarantena di 10 giorni perché è un contatto a rischio e anche perché non è ancora vaccinato contro il virus. Simon ne ha parlato ed ha lasciato dichiarazioni controverse.
“Fondamentalmente non volevo farmi vaccinare. Non ho paura del Covid-19. La mia filosofia è: se hai paura del virus, ti vaccini, altrimenti non ti vaccini”, ha dichiarato.
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grande giles
Attenzione a non fare confusione :
L’antibiotico agisce sui Batteri e NON sui Virus, il punto e che la polmonite interstiziale causata dal Covid NON È CURABILE con gli antivirali usati per la cura della polmonite non causata dal Covid
Comunque per correttezza la notizia non è come riportata nel titolo e nel testo. La notizia corretta è “costretto a dare forfait perchè venuto a contatto con positivo e quindi soggetto a quarantena”.
Vaccinato o no è indifferente.
Nessuno perché hanno tralasciato di segnalare i problemi medici che aveva, altrimenti non l’avrebbero vaccinata.
Basta usare gli strumenti nel modo giusto. Se ti schianti con l’auto, non è colpa dell’auto.
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2912615)
scusa, è vero, sono i batteri sensibili agli antibiotici. Lapsus dovuto a un eccesso di rabbia nel leggere della malasanità tachipirinezzante. Il succo del discorso era sul fatto che cure specifiche ancora non esistono. I monoclonali forse, ma si sa già quanto sia complesso il processo di produzione, e quindi costoso e, purtroppo, già si deve dare per scontato che miliardi di persone non potranno averne accesso. Già con i farmaci contro l’hiv ci sono nazioni impossibilitate ad accedervi, causa costo. E il mondo occidentale è generoso solo se c’è una telecamera a riprenderne la filantropia. Di fatto non sappiamo quasi nulla di come il covid stia imperversando in Africa, in molte parti dell’America latina o Papuasia. Ma siccome il “we first” va di moda, perchè manca una visione di ecologia umana, con la sars Covid 2 si dovranno fare i conti per decenni, salvo che il virus declini spontaneamente come avvenuto per altre pandemie. Il terzo millennio si sta rivelando davvero un secolo di regresso, e soprattutto di stasi di pensiero. Poi perchè si consideri un abuso inaccettabile l’essere obbligati a fare un’iniezione è qualcosa che mi appare incomprensibile. I russi, i cittadini di Hong Kong, i turchi o gli afgani a questo punto si devono considerare prigionieri in un campo di concentramento nazionale? I no questo e quello scenderebbero mai in piazza per affermare il diritto dei terremotati a riavere una vita non disagiata? O, povere creature, il problema è solo che hanno fifa di perdere la loro imprescindibile vita nel caso, sia pur remoto, di un effetto collaterale mortale? Le persone con un’etica reale lottano per l’interesse collettivo, non solo per tenere bello lindo e pinto il loro orticello. Non si tratta di egoismo o di indifferenza, bensì di solipsismo cinico.
Hai ragione nel sottolineare che il vaccino non rende totalmente immuni dalla malattia e che nella fase attuale è necessario continuare con le precauzioni necessarie come la mascherina in ambienti chiusi. È evidente che però l’efficacia dei vaccini, sia in termini di protezione dall’infezione che, nel caso si venga comunque contagiati, di impedire sviluppi gravi della malattia. Se tutti si vaccinano rapidamente si crea una chance, che attualmente appare piuttosto elevata analizzando le statistiche, che il virus si indebolisca in maniera tale da non risultare più pericoloso e liberarci anche dalla fottuta antiestetica mascherina. Se invece una buona parte della popolazione non si vaccina questa chance sarà difficile coglierla e il virus continuerà a circolare e probabilmente a mutare rafforzandosi.
Per chi, come la maggior parte di noi, non ha competenze in materia di virologia, infettivologia, epidemiologia, non rimane che affidarsi alle linee guida dell’Oms senza troppa dietrologia. Le epidemie e le pandemie hanno sempre affiancato la storia dell’uomo nel corso dei secoli. I vaccini sono l’unica arma che abbiamo per far fronte a questa situazione. Chi non si vaccina siassume lensue responsabilità di fronte alla comunità nella quale vive…
Discorso tipico di chi non ha subito danni sulla propria pelle o su quella dei propri cari. Fino a che non viviamo le disgrazie tendiamo a minimizzarle “i decessi causa vaccino saranno qualche migliaio”.
Intanto ad oggi il numero di vaccinati in Italia è molto alto e crescerà sicuramente nelle prossime settimane raggiungendo il 70% che rapportato alla popolazione totale sarebbe un 80% visto che gli under 12 non sono inclusi nella campagna vaccinale. Ma intanto il numero dei ricoverati e dei pazienti in terapia intensiva è superiore a quello della scorsa estate. Fino a quando si riuscirà a dare la colpa ai non vaccinati?