Gilbert Versier (medico del Tour de France): “Operazione al piede per Nadal? Sarebbe la fine della carriera”
L’operazione al piede non è una opzione per risolvere i problemi di Rafa Nadal, anzi, in caso di intervento la sua carriera di fatto terminerebbe. Ad affermarlo Gilbert Versier, medico del Tour de France e chirurgo specializzato in ortopedia all’ospedale militare di Vincennes, in un’intervista al quotidiano francese L’Equipe. Il parere tranchant del luminare transalpino viene dalla sua esperienza maturata con moltissimi sportivi di alto livello.
Spiega il dottore: “La patologia chiamata sindrome di Muller-Weiss è una malattia congenita, che porta alla perdita della vascolarizzazione dell’osso che, non ricevendo sangue, alla fine muore, andando in necrosi. È congenita. Alcuni hanno i piedi piatti, altri hanno le arcate completamente collassate, con un piede valgo che favorisce questo tipo di patologia. Ha la tendenza a condensare e schiacciare la colonna dell’alluce, dove si ha il maggior sostegno. È un percorso molto lungo, che porta l’osso a degradare diventando sempre più doloroso per via dell’artrosi che sopraggiunge. È insolito per uno sportivo così giovane, la letteratura medica lo cataloga come problema che si riscontra soprattutto in donne ultra cinquantenni”
“L’operazione? Tecnicamente è un intervento fattibile, ma viene scelta soltanto come ultima opzione, quando chi ne soffre arriva ad uno stadio così avanzato che lo costringe a dolori atroci fino all’impossibilità di camminare normalmente, non sembra la situazione di Nadal che ha giocato fino pochi giorni fa. Tuttavia devo affermare che se Rafael sceglie di sottoporsi all’operazione, di fatto non potrebbe più giocare professionalmente perché dopo l’intervento il piede avrebbe enorme difficoltà ad adattarsi al suolo, quindi sarebbe impossibile correre. Esistono altre vie chirurgiche per quel problema, come sezionare una parte dell’osso o intervenire con un inserto di tessuto osseo, ma restiamo nel campo di opzioni che non consentono un recupero tale da permettere la pratica dell’attività agonistica di massimo livello”.
Pertanto secondo Versier, l’unica strada che permetterebbe a Nadal di continuare a giocare è evitare l’operazione continuando a curare il piede in modo conservativo. “Serve il riposo per calmare il dolore e permettere all’osso di ricevere sangue, è un trattamento conservativo che andrà incontro ad alti e bassi. Come sta facendo da anni, dovrà lavorare sulle suole, da rifare almeno due o tre volte l’anno a seconda dell’evoluzione della situazione”.
Nadal ha dichiarato di soffrire di questo problema fin dal 2005, è riuscito a gestirlo piuttosto bene visti gli incredibili successi e l’enorme stress a cui ha sottoposto tutto il suo fisico in carriera. Stavolta la situazione sembra un po’ più seria. Non ci resta che aspettare l’inizio del 2022 per ritrovarlo in campo e vedere se potrà di nuovo sprintare verso altri grandi successi.
Marco Mazzoni
TAG: Gilbert Versier, Marco Mazzoni, Nadal, Rafael Nadal, Sindrome di Müller-Weiss
Io ricordo una smorzata passata per millimetri non uno smash. Lo smash che ricordo è quello con cui ha fatto invasione anni fa.
Si il dibattito è senza senso. E il nostro approccio allo sport totalmente diverso per fortuna. Hai ragione, forse non ho capito il tuo concetto: per favore esprimilo brevemente. Infine, quando parlerai di un difetto di Djokovic fammi uno squillo, nok voglio mancare, sarà un evento unico e irripetibile.
@ Armonica (#2909857)
Esatte parole no, i capelli li hai aggiunti tu (mi viene da ridere)..ma continui ad analizzare banalmente le singole parole, anche travisandole, senza andare al concetto generale che volevo esprimere. E non credo che tu non abbia mai letto commenti di gente infastidita dai tic di Nadal, che prima di servire ci delizia con i suoi rituali, e mi riferivo in primis a questo quando ho parlato di “deontologia” del tennis (vai i controllare il significato della parola, perché dal tuo commento mi sembri fuori strada). E visto che ormai non ti rassegni al fatto che io sia una normalissima tifosa, nel senso di ammiratrice, del n.1 del mondo, di cui peraltro ho spesso e più di altri enunciato pregi, ad oggi preponderanti, e difetti, ad oggi evidentemente ininfluenti visti i risultati che fino ad ora, e sottolineo fino ad ora, e’ riuscito a concretizzare, consapevole che non è ne’ eterno né
a prova di bomba, concludo questo dibattito senza senso tenuto conto della nostra diversità di posizioni, di punti di vista e di approccio ai commenti in generale
@ Annie (#2909792)
Mi spiace che ritratti, ho riportato e commentato le esatte parole del tuo commento. Onestamente non so come tu intenda l'”immagine del più grande di tutti i tempi”, parole tue, ma è una cosa del tutto soggettiva. E comunque non pretendo che il mio giocatore preferito lo sia. Per anni sono stato fan sfegatato di Del Piero, senza pretendere che fosse meglio di Maradona o il più bravo di sempre. Come calciatore mi piaceva lui, e non altri, indipendente dal colore della maglia. Non mi serve che il mio preferito sia il più vincente di tutti o quello più elegante in campo. Quello che mi spinge a ribattere ai tuoi commenti e la divinizzazione in tutto e per tutto che fai del serbo, e la minuziosa ricerca ed enfatizzazione delle più insignificanti imperfezioni degli altri. Puoi considerare Djokovic il miglior uomo della storia dell’umanità, ma per idolatrarlo non c’è bisogno di dire che un altro campione di tennis non è all’altezza perché suda di più, tanto per fare un esempio.
@ Armonica (#2909706)
P.s. hai nominato lo smash..vai a rivedere quello con cui Nole al RG con Rafa nel terzo set sul 5 a 6 ha evitato il break e salvato il game, poi vinto, con un coraggio da leone..
@ Armonica (#2909706)
Hai aggiunto cose al mio commento che non ho detto, soprattutto non hai colto lo spirito! Guarda, in sintesi e,consentimi, da donna che nell’approccio all’atleta è anche più sensibile all’assetto generale e a come si presenta e a quello che ispira al di là dalle capacità atletiche (che sono immense in entrambi, stanno facendo la storia del tennis), Nadal si allontana per il suo comportamento dall’immagine che ho in testa del “più grande di tutti i tempi”, distintivo mica da poco che credo esiga più dignità in campo..e che diamine, potrò dire che ritengo Nole più presentabile e consono da questo punto di vista? Puoi dire la tua senza trascendere in questi toni eccessivi, ho espresso una mia constatazione specificando che era rivolta a componenti “accessorie” dell’immagine del tennista, ma visto che ormai l’immagine come canale di comunicazione è importante, con i dovuti limiti, anche nello sport, vedo Nole e sento il campione, la sua forza,il suo carisma..quello che a te invece evidentemente succede quando segui Rafa, tutto qui
Ma veramente? Ma veramente? La deontologia professionale tennistica… Una partita di tennis non è l’organizzazione di un matrimonio! È normale che uno sudi. Poi non ho capito la questione della correttezza, se uno suda e gli si arruffano i capelli in testa non è corretto? Ma veramente ti attacchi a delle cose che fanno ridere… Sei tu che scendi al livello dei bambini dell’asilo. Ci mancava solo un : Nole è più bello! Pappappero pappappa! Abbiamo capito che il tuo Djokovic ti offusca la vista. Atletismo dignitoso comuqnue è bellissima. Se c’è un giocatore ineccepibile nell’atletismo è proprio Nadal, che per lo meno non si scompone tutto ad ogni diritto e sa giocare lo smash.
Ps: forse non hai capito che la questione degli scontri diretti era una piccola provocazione. So benissimo che Djokovic è avanti nel totale, che è più forte di Nadal su tutte le superfici meno che la terra, che è un giocatore più completo, che ha più settimane da n. 1 di tutti, e ormai l’unico che può vincere più di 20 slam. Complimenti a lui! Nonostante questo non vedo il senso di mortificare dei giocatori come Nadal e Federer, oltretutto con critiche di infimo livello. La tua è una forma di tifo che non condivido. Solo alcuni paladini del federerismo sanno far peggio quando alludono a pratiche illegali per giustificare le vittorie degli altri 2.
@ Armonica (#2909432)
P.s. e ricordo bene il famoso 2010, perché Federer a Wimbledon non l’ha fatto fuori Rafa ma il mio adorato Berdych nei quarti, che in semi ha battuto addirittura Nole (non ancora al suo top). Al RG 2021 Nole in persona si è imposto sul plurivincitore, quindi più merito
@ Armonica (#2909432)
E allora (mi fate fare come i bambini dell’asilo che si fanno le ripicche) Nole nei h2h con Rafa è avanti 30 a 28 (e comanda anche su Roger). Ma che ognuno preferisca chi vuole, ognuno ha i propri gusti …certo, al di là dei risultati che comunque non lo vedono nel complesso prevalere, non si può dire che Rafa sia la distinzione fatta persona; oggi finalmente mi sono vista per intero la semifinale al RG: consentitemi, Rafa quando gioca diventa l’uomo primitivo ruspante, si gratta dappertutto, si abboffa sulle barrette di integratori, suda e non si cambia neanche la maglia, insomma, mi va a condizionare e a rendere più farraginosa anche la valenza della sua prestazione.. non amo certo lo snobismo a cifre dorate e mani curate di Roger ma la figura di Rafa nel suo complesso mi sembra proprio dimenticare totalmente un minimo di deontologia professionale tennistica! E allora fra i due estremi anche sotto questo profilo viva Nole, sempre fisicamente asciutto, ordinato, compatto, atletismo grintoso e dignitoso anche nel gesto tennistico più audace e improbabile..e quanto all’urlo, rivedetevi quelli di Rafa, antesignano dei gesti da macho forzuto e grossolano non certo da album della sportività e correttezza
È suonata la campana a morto
Bravo, hai evidenziato un altro articolo che nel corso degli anni si è (naturalmente e giustamente) evoluto,la scarpa. Quando si cerca a tutti i costi di stabilire chi sia stato il più grande di tutti i tempi ci si scorda troppo facilmente di quali scarpe,tutori,racchette, corde usassero ai loro tempi Borg,Mcenroe,Vilas,Connors etc etc, così come si tende a tralasciare l’evoluzione di allenamenti,terapie, alimentazione e tutto ciò che oggi può fare la differenza
Dai Rafa, non fare scherzi e operati che di te, Federer e Djokovic non ne possiamo più
Nole invece tra 2015 e 2016 di slam ne ha vinti 4 ….Wimbledon 2015 e Us open 2015 battendo sempre Federer in finale ….AO 2016 batte Federer in semi e batte A Murray al top della forma e nr,2 in finale…. come al RG si ritrova sempre Murray in finale sempre al top da nr.2 ….tra l’altro MAI nessuno nella storia può vantare quello che ha fatto Nole tra il 2015 16
Vero. In effetti solo i tornei INDOOR sono a lui indigesti.
GOAT : 1) FEDAL
2) BORG
3) DJOKOVIC
In realtà ha vinto Roland Garros, Wimbledon e US Open 2010.
Sì ma come è andato il torneo di golf?
E allora, se proprio dobbiamo rimarcare i meriti, ricordiamo pure che Rafa è in vantaggio negli scontri diretti allo US Open con Djokovic. E che, a differenza di quanto tu dici, nel 2010 Rafa ha proprio vinto tre Slam consecutivi su superfici diverse. A ognuno le sue piccole soddisfazioni. 😉
Rafa ha come obiettivo il RG 2022. Se sta bene se la gioca per vincere lo slam numero 21. Però non può stare fermo fino ad aprile, vediamo se riesce a recuperare per gicoare Gli AOpen. In ogni caso non tiferà per nole a New York…
@ il capitano (#2909258)
Zverev, che tra l’altro ho seguito, da quando ha iniziato ragazzino, sempre con interesse e sicuramente senza antipatia, potrà mettere il ditino sulla piaga quando avrà vinto 20 slam e 36 1000 e 4 o 5 Master..per ora credo che guardi a Nole come ad un campione da anche solo tentare di emulare, perché raggiungere i suoi traguardi la vedo difficile anche per l’ottimo Sasha. Quanto alla zitellaccia, si sarà anche sposata, ma la sua immagine ogni volta riproposta col ditino prepotente non credo le avrà portato onori e simpatie dei federiani, per come è stata pubblicamente smentita dalla fredda precisione di Nole e dalla titubanza di Roger (a proposito di gestione della pressione)
Rafa, seppur perdendendole, ha raggiunto inoltre la finale di 3 Wimbledon, 4 AO e 1 US Open, possiamo dire che ha giocato bene su tutte le superfici, è una leggenda metropolitana che è forte solo sulla terra.
@ giò (#2909264)
Ohhh, che esagerazione!!! Come ho già detto rispondendo ad Armonica, cito di Nole semplicemente quello che è riuscito a fare, senza chiamarlo Re o Dio come è stato fatto per altri…anzi, per me è umanissimo, ma un grande uomo di un coraggio unico prima che un grande tennista, io non so come abbia fatto alla sua età a infilare tre Slam e a battere Rafa, e lo dico con tutta la sincerità, la schiettezza e il realismo di una spettatrice che ama il tennis senza mai aver avuto la pretesa di sentenziare o pronosticare (e non mi troverai mai fra quelli che lo danno già per scontato vincitore degli US). Ma visto che c’è l’ha fatta, e ti assicuro che mai avrei sperato tanto, perché non dirlo? Sono fra i pochi che lo sostengono, e che devono sorbirsi senza fiatare le lodi rivolte agli altri..vuoi negargli qualche menzione almeno dalla Djokonda a fronte di quello che solo lui è riuscito a fare? Per me è doveroso..
@ Armonica (#2909330)
Niente che non vada..ma visto che sulla terra si gioca meno che sul cemento, sintetico ed erba, Nole e Roger hanno più ampia gamma di competenze. Se poi aggiungiamo che Nole è riuscito anche a battere Rafa sulla terra più famosa (senza levargli per carità i suoi 13, ma allora anche Rafa non ha mai fatto 3 slam consecutivi su tutte le superfici), consentimi, il più duttile ad oggi rimane Nole, ma non lo dico io, lo dicono i fatti e tutti gli sforzi che ha fatto Djokovic per arrivare a questi risultati, non vedo perché non rimarcarli oltre a dover tacitamente leggere gli sperticati elogi sempre propinati su Rafa e Roger
Se sei brutto ti tirano le pietre, se sei bello ti tirano le pietre, se sei competente non puoi esprimerti, se non sei competente non puoi esprimerti.
Tutti zitti e buoni
@ Pier (#2909247)
Non credo che il carbonio aiuti in questo. Le scarpe chiodate, benchè leggerissime, sono in realtà molto dure nella suola. Io col carbonio ho esperienza nel pattinaggio di velocità, gli scafi sono talmente rigidi che pare di avere le pinze intorno alle caviglie, neanche ti dico delle piaghe finchè la pelle non si rinforza. Per correre veloci non va bene avere scarpe ammortizzate. Pensa che un tempo, prima di farci correre con le chiodate, ci facevano allenare in calzini, per abituarci all’impatto col terreno senza niente ad attenuarlo. Credo che siano adottate proprio per questo, perchè facciano un tutt’uno con la pianta del piede e aumentino la sensibilità e reattività.
@ Armonica (#2909160)
E’ quello che penso anch’io. Per me il più grande è John Mc Enroe, uno che ha vinto così tanto senza allenamenti specifici, anzi, a quanto si sa senza allenarsi per niente. Tutto tennis personale, senza simulazioni al computer, software di analisi, staff fisiatrici infiniti, meraviglie della scienza dello sport e ammennicoli aggiungendo. Che uno sportivo sia nel guinness dei primati non mi dice nulla, così come sapere che pinco pallino ha vinto il Nobel. L’80% degli scrittori in quella lista sono di dubbia eccellenza, mentre mancano molti nomi che sono considerati universalmente autori imprescindibili. Non giudico il livello col pallottoliere.
Il che è un paradosso.
Quindi cemento e duro indoor non sono superfici favorevoli a Federer? Caspiterina, devo essermi perso qualcosa degli ultimi 17 anni di tennis. Eppure quello che ha vinto tanti AO, USO e ATP Finals mi sembrava proprio lo svizzero!
Non ho capito. Cosa non va nell’essere il più grande tennista della storia sulla terra rossa? Che tra l’altro non è la superficie meno utilizzata.
Almeno non fanno danni, nessuno si cura di loro.
Tokio non fa testo..faceva troppo caldo.
Hai ragione solo ignoranti e incompetenti possono esprimere pareri e ipotesi.
Eh no caro mio. Qui parliamo di fatti e numeri e non di bellezza estetica e cazzate varie. Quindi sicuramente con Federer non esiste nemmeno il discorso visto che Nadal ha vinto gli stessi Slam (più di tutti), molti più master 1000 (più di tutti anch’essi – secondo tipo di torneo più importante), l’oro olimpico ed è nettamente avanti negli H2H. That’s It. Non è opinabile, son numeri ossia fatti
“In principio era il Nole
e il Nole era presso Dio
e il Nole era Dio…”
(Djoannie 1,1)
Ma a Tokio Zverev ha messo il ditino sulla piaga “La pressione è un privilegio averla, so gestirla”, e anche le zitellacce si sono sposate.
Embè? Se ne giocano 3 all’anno su erba e cemento contro uno solo su terra. Devi tenere conto di questo
In effetti L’ erba non andrebbe nemmeno considerata, visto che si gioca un solo torneo importante. Comunque stop. Hai ragione tu. FEDERER numero 1
Il piede di Rafa è più bello di quello di Roger o di Nole? Visto che si fanno paragoni tra i tre almeno restiamo in tema con l’articolo per non ripetere sempre la stessa solfa.
Detto questo se pensiamo alle Superga con suola “buccia d’arancia” ,anni 60/70,rispetto a quelle di 30 anni fa (su cui hanno iniziato ad allenarsi i 3 big e molti altri) il progresso è enorme. Mi chiedo se l’eventuale lamina in carbonio, se n’è parlato per i velocisti alle Olimpiadi, possano migliorare le prestazioni e preservare i traumi da impatto.Forse arrivare a 40 anni sui campi non sarà un’eccezione.
Quello comunque meno forte su cemento e erba, ha comunque vinto 7 SLAM su queste 2 superfici. Mentre gli altri 2 messi insieme, hanno vinto solo 3 slam sulla loro superficie meno preferita.
Si sta facendo un gran cinema per niente. È evidente che fino ad oggi era un problema gestibile ed ora non lo è più, che non doveva essere così grave per poter allenarsi e giocare come ha fatto fino ad ora. Non c’è scritto sulla pietra che se hai un problema fisico deve essere doloroso nello stesso modo ogni giorno. Riposerà, farà controlli ed esami del caso e deciderà cosa fare l’anno prossimo. Se potrà giocare ancora bene, altrimenti ne farà a meno. Immagino che smettere di allenarsi ogni giorno a certi ritmi sarà già sufficiente a migliorare la sua patologia.
Perchè mettere insieme erba con cemento e indoor? La superficie favorevole a Federer è l’erba dove si gioca 1/10 della stagione. Altrimenti il tuo “ragionamento” si potrebbe ribaltare in:
(Parlando di Federer), Considerando il fatto che, solo un decimo di stagione si gioca sulla sua superficie preferita, mentre gli altri 9/10 su cemento, INDOOR o terra, superfici maggiormente favorevoli a DJOKOVIC e Nadal credo che ciò che hai scritto…
@ SpiderAce (#2909173)
Mitico!!!
Ho sempre notato che Nadal calzava scarpe più alte del normale, evidentemente rinforzate da solette ortopediche vista anche la deformazione; ho avuto quindi la conferma che i piedi di Rafa sono problematici, forse il motivo per cui da tempo afferma di non vedersi davanti una carriera protratta negli anni, e forse anche il suo “forzato” specializzarsi sulla terra, superficie più adatta ai suoi problemi fisici e comunque l’unica che negli anni ha scelto puntualmente come prioritaria. Non credo però che essere il più grande solo sulla terra, proprio per i pochi tornei che ormai si giocano su questa superficie e la minore diffusione, popolarità e modernità cui è sempre più destinata facendone quasi uno sport nello sport, facciano di Rafa il più grande dei tre big, tenuto conto anche del colpo inferto da Nole battendolo in semi all’ultimo RG, che bene o male ha reso meno limpida e assoluta la sua imbattibilita’ pure nel suo terreno fino ad allora esclusivo. Insomma, essere veramente “grandi” solo su una superficie, e quella meno utilizzata, può diventare un limite, soprattutto in uno sport dove l’imbattibilita’ non esiste, come Nole ha dimostrato al mondo ai poco realistici e ancora contrariati sostenitori di Rafa e Roger
Queste dichiarazioni significano anche, LETTERALMENTE, abnorme abbia questo problema alla sua eta’, ed abnorme che abbia convissuto col problema per 16 anni, vincendo tantissimo. QUINDI o dichiara il falso, o ci dica come ha tamponato il problema per 16 anni.
Non sono d’accordo. Se la gioca per la seconda posizione con federer e secondo me è avanti lui. È vero che ha meno settimane al n1 dello svizzero ma ha più big titles e inoltre è davanti negli scontri diretti.
Personalmente, visto anche che sono due amiconi, io metterei entrambi al secondo posto a parimerito così si mette d’accordo tutti.
Detto ciò bisogna dire che questi discorsi trovano il tempo che trovano. La grandezza di nadal, così come quella di federer, va oltre i semplici numeri. I numeri servono solo a stabilire chi è il più vincente e quindi il più forte (e su quello non c’è alcun dubbio) ma poi il tennis è fatto anche di altro e uno come nadal anche se non sarà stato il più forte ha fatto la storia di questo sport al pari dei più forti.
Essere fortissimi solo su una superficie e meno forti sulle altre è una colpa non una scusa. Allora uno come federer che ha nell’erba la sua superficie preferita oppure Djokovic che su tale superficie è il più forte cosa dovrebbero dire?
Non sono un paladino del politically correct e della privacy ad ogni costo, però un parere così “tranchant”, come definito nello stesso articolo, e pubblicato su un giornale importante, sulle condizioni di salute di un atleta che è anche una importante entità economica mi sembra scorretta, invasiva e tale da turbare il mercato (degli sponsors in primis).
Che sia clinicamente corretta o meno è, in quest’ottica, secondario.
I medici curanti di Nadal sono ovviamente tenuti ad un doveroso segreto professionale, trovo assurdo che invece un estraneo si permetta di esternare valutazioni di questo tipo, ed il fatto che sia un esperto del settore rende solo più grave la scorrettezza professionale.
Che queste ipotesi le facciamo noi tifosi o anche un giornalista del settore lascia il tempo che trova, che le faccia il professionista in questione è invece grave.
Scommettiamo che se si fosse trattato di un francese non si sarebbe espresso così?
Concluderebbe la carriera nello stesso momento di Federer.
La fine di un era irripetibile.
Anche altri hanno battezzato colpi, ben più storici, ma che danno molto fastidio ai seguaci del finto e ipocrita perbenismo: colpi sparati sotto 15-40, match point a sfavore, definiti da livorosi avversari “lucky shots with closed eyes”. Colpi similmente storici sono incroci che finiscono sulla riga e zittiscono attempate zitellacce che sino a un istante prima mostravano il ditino per dire “ancora uno, ancora uno!”.
Che brutto! 🙁
Spero si sbagli.
Parliamoci chiaro: anche se non lo dichiara apertamente come Nole, l’unico motivo per tornare per Rafa sarebbe essere il primo per numero di slam vinti… dipenderà molto da cosa succede a New York
Concluderebbe la carriera come quello che ha tenuto testa agli altri due, nonostante sulla sua superficie preferita si giochino il 30% dei tornei importanti, mentre l’altro 70% si gioca su superfici piú congeniali agli altri due. Per dire come le classifiche di questo tipo possano essere soggettive.
Considerando il fatto che, solo un terzo di stagione si gioca sulla sua superficie preferita, mentre gli altri 2/3 su cemento, INDOOR o erba, superfici maggiormente favorevoli a DJOKOVIC e Federer credo che ciò che hai scritto sia una grande cacata. Però ognuno e’ giusto che esprima il proprio giudizio, ci mancherebbe.
Anche se fosse il n. 4 o 5 della storia chi se ne importa? Rimarrà nella storia come il più forte di sempre sulla terra, come quello che ha spezzato l’imbattibilità di Federer e Wimbledon, per il suo stile molto personale, dei colpi quasi unici (quelli che i principiante definiscono di baseball o di clava…). Ha vinto slam quando Federer. What else?
Mi ricorda tanto quelle foto ricordo dalle quali si taglia via la testa dell’ex lasciando intatto tutto il resto…
Infatti, le diagnosi si fanno con le mani sul paziente e gli esami.
In ogni caso Nadal ha fatto una grande e lunga carriera, se per proseguire il gioco non vale più la candela, farà bene a smettere. Tanto, entro non molto, dovrà comunque.
@ Antonio (#2909121)
Ma sicuramente il più grande di tutti i tempi sulla terra, e il record dei RG imbattibile anche in futuro
In pratica un luminare che fa diagnosi a distanza, con tanti se e ma.
Mi domando se ha mai visto il piede di Nadal.
Io ero rimasto alla malattia di Kohler.
Ad oggi concluderebbe la carriera come il più grande tennista della storia al pari di Roger Federer
Già trovo strano definire il primo dei tre. Ma definire il terzo dei tre suona ancora più criminale.
@ Antonio (#2909121)
E allora? Sempre e solo questi criteri quantitativi? C’era arrivato persino Blaze Pascal, da eccelso matematico, che nella vita conta anche l’esprit de finesse, cioè un principio qualitativo. Il tennis di Nadal è stato sui generis, quello di Nole no. Catenacciaro per catenacciaro, preferisco l’iberico, che poi ha più mano del serbo. Ha pure battezzato un colpo, il gancio “alla Nadal”.
Questo dottore si è accorto di aver usato troppi condizionali per accreditare la sua diagnosi? “sarebbe impossibile”…sarà impossibile, sarebbe difficile, ok. Ma se qualcosa si qualifica come impossibile, vuol dire che E’! A quanto ho letto del suo referto dovrà essere Nadal a prendere una decisione, e in un caso o nell’altro quello che si arguisce è che comunque una risoluzione totale del problema, a lungo termine, non ci sarà a meno che non rinunci all’agonismo. Meglio vivere di ricordi che con un piede inutilizzabile per il resto della vita. Ha dato già moltissimo, non c’è nessun bisogno per affermarne la grandezza che continui a dimostrare quale sia il suo valore. E questo detto da un appassionato di questo sport che non ha mai apprezzato il tennis di Nadal. Ma, gusti personali a parte, un fuoriclasse è un fuoriclasse, anche se è stato tale secondo uno stile che a x garba poco. Attila sarà stato un sanguinario, ma non si può negare che sia stato straordinario, nel senso di fuori dal comune, magari con accezione negativa.
Concluderebbe la carriera da numero 3 della storia. Meno forte degli altri due e lo testimoniano il numero di settimane al numero 1 e di tornei importanti vinti. È pari nel numero degli slam ma credo che anche in quello verrà superato