La sfida di Camila
Quando penso al gioco di Camila Giorgi spesso mi torna in mente il famoso slogan di una pubblicità di pneumatici: la potenza è nulla senza controllo.
E osservando le partite della nostra tennista, non di rado accadeva che si percepisse la sensazione di un braccio di ferro esasperato con l’avversaria che irrimediabilmente portava a una serie di errori gratuiti e alla conseguente sconfitta.
E così quel grande potenziale tecnico-atletico si disperdeva in risultati non all’altezza.
Fino alla straordinaria vittoria del torneo di Montreal.
Come ha sottolineato anche Marco Mazzoni nel suo articolo, la domanda che un po’ tutti ci facciamo è se questa vittoria rappresenti un episodio isolato o l’inizio di un periodo nuovo per Camila. Proviamo a capirlo da alcuni segnali.
Chi ha seguito il match tra la Giorgi e la Sabalenka nei quarti di finale a Eastbourne, avrà notato una inconsueta tenuta mentale della giocatrice italiana soprattutto nei momenti salienti dell’incontro.
Per chi non lo ricorda, dopo un primo set tiratissimo conquistato al tie-break, la tennista italiana subì un secco 60. Nel set decisivo, dopo aver conquistato il break nel game di apertura, arrivarono due break consecutivi che la portarono sotto 3-1. Poteva essere il colpo del ko, ma sorprendentemente, dopo una grande lotta e continui capovolgimenti, porta a casa l’ultimo set per 64. Dal mio punto di vista, questo match potrebbe rappresentare un primo segnale di cambiamento, soprattutto nella percezione di sé della giocatrice e nella capacità di gestire i momenti importanti. E che si consoliderà successivamente nelle recenti olimpiadi svolte a Tokyo.
In un precedente articolo, ho parlato della flessibilità cognitiva e di come un cambio di contesto possa determinare l’abbandono di schemi routinari consolidati e favorirne la sperimentazione di nuovi.
Se pensiamo al percorso della Giorgi, durante queste ultime olimpiadi, potrebbe essere avvenuto proprio questo: cambia la competizione, cambia la guida tecnica, e di conseguenza cambia il modo di giocare. Ed emerge la possibilità per l’atleta di poter lasciare da parte i propri condizionamenti per sperimentare soluzioni tattiche diverse. Se pensiamo alla vittoria del master 1000 canadese, sarà balzato agli occhi di tanti la capacità nuova di Camila di non forzare tutti i punti, di non giocare a tutto braccio sempre e comunque. Non sappiamo se questo nuovo schema, che consiste nell’inibire la tendenza a concludere lo scambio alla prima occasione, e che probabilmente ha contribuito alla vittoria del prestigioso master, si consoliderà ulteriormente. Dipenderà da diversi fattori, come ad esempio il rinforzo positivo derivante da ulteriori successi. Qualcuno obietterà che si è trattato solo di coincidenze fortunate, che la differenza l’ha fatta il servizio, o che non si ripeterà più un evento del genere. Staremo a vedere, intanto godiamoci questo successo.
Dott. Marco Caocci
Psicologo
TAG: tennis e psiche
Dopo un vittoria tanto ⁵meritata quanto defadicante quale il torneo 1000, non doveva tornare subito in campo per il successivo, ma darsi il tempo di riflessione/recupero psico/fisico! Ma queste sono decisioni che prende avvedutamente un adeguato team. Camila ce l’ha?⁴
Questo tuo commento ti qualifica più di ogni altra cosa. Non occorre essere ping pong per capire chi sei, o meglio, cosa sei.
Hai detto bene:pseudo! Oggi filosoti, psicologi, ieri allenatori e da più di dieci anni avvocati (soprattutto difensori)
@ David (#2903083)
Guarda che chi ha precisato che Giorgi padre non è stato un professionista, sminuendone le capacità, sei stato tu. E le eccezioni sono moltissime: oltre al citato Velasco,Dan Peterson ad esempio ti pare sia stato un cestista? E se noti non sono esempi di allenatori di provincia ma di fior di tecnici che hanno usato il cervello, studiando, guardando e riguardando filmati.Se nessuno è andato da Giorgi forse è perché ha già un bell’impegno e, forse,al ritiro di Camila si metterà sul mercato.
Mah non mi risulta, anzi io ho commentato in ben due articoli scrivendo di una brutta partita. Potrei anche ribaltare la cosa: tu due giorni da non una parola sulla vittoria di un 1000, oggi qua a gonfiare il petto. Non mi pare sia molto diverso, no?
Ennesima conferma che le donne, quando e se vogliono, hanno, di massima, una marcia in più nella capacita di comprendere i rapporti umani.
@ tommaso (#2902833)
Io ho letto cose anche ben peggiori, di haters, che definire tali richiede enorme dose di autocontrollo, che l’hanno appellata pornostar per le foto che pubblica e i suoi interessi extra tennistici. Purtroppo di invidiosi è pieno il mondo
Ha vissuto a Parigi negli anni dell’adolescenza, per precisare… quindi immagino che abbia incamerato un lessico un po’ più che elementare
@ Brisbane (#2902782)
Premesso che non hai mai seguito la carriera di Camila, ha vissuto a Parigi per anni, dove nel ”tempo libero” tra gli allenamenti, ha ovviamente portato avanti la sua ”carriera” di studentessa! Avendo tu seguito solo la chiacchierata post finale, probabilmente non puoi sapere che Camila non parla volentieri in pubblico, anzi, non parla volentieri in generale! È una ragazza molto riservata, e con quelle risposte elementari, come le hai definite, voleva solo tagliar corto e togliersi d’impaccio!
@ Dylan96 (#2903091)
A Montreal non era da sola, nel suo angolo in tribuna hanno spesso inquadrato un signore un po’ calvo con la barba. Penso fosse Craig O’Shannessy, già consulente strategico di Djokovic oltre che della FIT.
Ah, ecco… era solo un allenamento. Anzichè farlo con lo sparring partner, ha preferito farlo con la Pegula!
Quesi trombettieri sono fantastici! 400 commenti due giorni fa… e oggi??? NESSUN cpmmentp sul doppio 2/6
Ma io aggiungerei anche Lanfranco Dettori. Non mi risulta che prima di diventare uno dei più grandi fantini del mondo, fosse un cavallo…
Se ieri ti fossi tagliato le unghie oggi cercando di arrampicarti sui vetri faresti meno rumore.
Stiamo parlando di eccezioni…
Leggo i vostri commenti con piacere ma non capisco niente…sembra di stare ad un raduno di pseudo-intellettuali-filosofi
@ Il glande ReSet Match (#2903076)
Con tutte le esibizioni intellettualistiche che vedi, tu irrompi
con uno sguaiato “seghe mentali”.
Dai ! almeno masturbazioni mentali.
Circo letto rosso è poesia!
Eccellente scambio ben giocato da entrambi.
Circoletto rosso.
Io temo che Camila continuerà per tutta la carriera ad alternare grandi vittorie a cocenti delusioni, però una condizione indispensabile affinché gli exploit continuino, a mio parere è anche il fatto che il padre non sia in tribuna durante le partite della figlia. Sergio Giorgi non trattiene affatto la sua emotività e il suo nervosismo in tribuna ed è inevitabile che Camila ne risenta. Sono convinto che se a Montreal ha retto meglio di nervi ed è stata più resiliente rispetto al passato in ogni partita, l’assenza di Sergio Giorgi sia stata decisiva.
Se Camila non può proprio fare a meno di continuare ad avere il padre come allenatore, almeno eviti di farlo stare in tribuna durante le sue partite!
L’impostazione tattica non si cambia in due settimane. Camila e Sergio lavorano insieme da una vita e i dettagli si limano negli anni.
Tu ad esempio di ricordi quando Camila cominciò a rispondere un metro dentro la linea di fondo? All’inizio tutti a gridare allo scandalo (poi Federer per qualche mese gioco la SABR – Sneaky Attack By Roger – in pratica un chip and charge estremizzato). Camila ha provocato diversi DF nelle avversarie con questa sua posizione così offensiva, alcuni (Pegula) in momenti decisivi di match decisivi per la vittoria finale. Frutto di cosa? Anni di lavoro su una “tattica” studiata col suo coach. Il rovescio lungo linea ad uscire dall’incrocio to che fa saltare sul divano da dove nasce? Da una settimana a Tokyo con la Garbin?
Dai su. Siate onesti intellettualmente… questa è la mia ipotesi nel caso te lo stessi chiedendo: il lavoro paga. Prima o poi, ma paga.
https://www.facebook.com/groups/360879714042193/?multi_permalinks=2115694675227346¬if_id=1629143867791143¬if_t=feedback_reaction_generic&ref=notif
…questa ve la regalo…Così vedete Camila che sorride…e che sa vincere…sapeva vincere e vincerà ancora
Non hai colto il punto.
Hai sostenuto che non si può essere buoni allenatori se non si è stati prima sportivi professionisti.
La tua affermazione è stata smentita con gli esempi citati (a cui si potrebbe anche aggiungere Velasco).
Il fatto che questi personaggi abbiano ottenuto i risultati eclatanti che citi contraddice, con le tue stesse parole, il tuo assunto iniziale.
Qui si confonde il ruolo di padre con quello di allenatore. Chiaro che Camila è grata a suo padre per averla sempre sostenuta e allenata, però é un fatto che nella settimana più importante della sua carriera Sergio non era presente e la ha allenata… per telefono, cosa abbastanza assurda. Quindi, o Camila si allena da sola, o avrà qualcun altro sul campo di allenamento che le dà consigli. Formalmente Sergio è sempre l’allenatore, ma la realtà dei fatti è che lui non era presente in Canada. La Garbin ha dato sicuramente consigli a Tokyo, ma a Montreal non c’era neanche lei.
E no, esimio professore, Camila Giorgi non è il Godot di Beckett che non arriva mai, ma è il Godeau di Balzac!
Godeau, a cui Beckett si è ispirato (notare la identica pronuncia), è il deus ex machina che in “Mercadet l’affarista” dopo essere stato invocato per tutta la pièce, e quando ormai tutti dubitano della sua stessa esistenza, alla fine arriva davvero e risolve in gloria tutti i problemi del protagonista!
Magari il paragone puo’ essere fatto con Zeman.. quello si…in virtu’ dell’ intensita’ del gioco…ma Zeman era Zeman, anche se poco vincente
Capirai…con sacchi si vinse subito o quasi e non un trofeo qualsiasi dopo dieci anni…con sacchi si conquisto’ il mondo…bel paragone…e alla accademia bollettieri andarono in tanti…era il numero uno…da sergio giorgi ancora non c’e’ andato nessuno, a parte sua figlia …
La potenza è niente senza controllo: copia e incolla con sinner
Sergio Giorgi è l’unico coach possibile per Camila, colui che ha creato per lei un tennis pugilato unico nel suo genere, colui per il quale lei vuole vincere. Insieme sono un team vincente, senza di lui semplicemente lei non sarebbe una tennista. Il problema è che la sua presenza in tribuna o sul campo è uno stress emotivo troppo forte da gestire e, benché Camila abbia vinto partite e tornei anche con lui in campo, Olimpiadi e Montreal dimostrano che con lui lontano gioca più libera di testa e di braccio. Il bellissimo post di ringraziamento, in spagnolo la lingua del cuore, scritto oggi da Camila e dedicato al padre va, a mio avviso, in questa direzione ossia quella di un sodalizio forte che però in campo si separerà. Credo che entrambi ne siano consapevoli. Ho amiche che non dicono ai genitori la data degli esami per non portarsi dietro il peso emotivo. Vedremo se sarà così.
Tante seghe mentali, quando la spiegazione è semplicemente soprattutto di natura tecnica, come ha detto leí stessa a Montreal.
Ha capito che può e deve giocare anche colpi attendisti, usando qualche rotazione e senza cercare sempre l’incrocio delle righe.
Questo la ha anche stabilizzata mentalmente, oltre al fatto che negli ultimi anni era stata penalizzata dagli infortuni
@ Vecchiogiovi (#2902996)
INGIUSTIFICATAMENTE ❓ 😆
@ David (#2902987)
Neppure Sacchi e Bollettieri se è per questo. Eppure…
Magari il dottor caocci dorme a mezzanotte…
… contenzioso con la FIT
@ Dott.Caocci (#2902935)
Caro Dott. Caocci, in base alle sue conoscenze, quanto può aver influito negativamente sulla condizione psicologica di Camila, negli anni passati, la triste vicenda del contenzioso con FIT?
@ Dott.Caocci (#2902935)
Caro Dott. Carocci, in base alle sue conoscenze, quanto può aver influito negativamente sulla condizione psicologica di Camila, negli anni passati, la triste vicenda del contenzioso con FIT?
@ tommaso (#2903008)
Vabbe’e’chiaro che ci sono sempre delle eccezioni…ma mancini mi sembra che abbia giocato al calcio..e l abbia fatto molto bene…come si fa a palleggiare poi e ad allenare con la racchetta se non si ha giocato?
Però è strano che l’allenatore di Camila sia rimasto assente dalla finale più importante della carriera di sua figlia. Se non è venuto perché aveva altri impegni, che allenatore è?
A Cincinnati neanche è presente, a quanto pare…. E questi sono fatti, tutte le giocatrici hanno l’allenatore sempre presente nel proprio box, anche perché lo pagano….
Sei ancora in errore.. il lavoro tecnico è stato ben visibile nel corso degli ultimi anni, ad esempio, come già detto, il braccio,che resta alzato più a lungo nel servizio, migliorando il caricamento delle spalle.
Insomma, si vede che tu non hai dimestichezza con il tennis giocato e con la tecnica, se ti danno un bambino e ti chiedono di farlo diventare forte, tu non sapresti da dove cominciare
@ Jam (#2903013)
Spiegaci tu allora che sei più bravo..io (come tutti penso coloro che amano il tennis e lo sport in generale) sono contentissimo quando vince un italiano. Ho solo espresso un mio pensiero personale..sicuramente opinabile. Io non ho ancora capito come mai una cosi’ grande,atleta con cosi’ grosse potenzialita’ dieci giorni fa fosse numero 70 al mondo..e prima ancora numero 80 e 90…dopo essere stata anni fa fra le prime 30 del mondo. Al di la’ degli infortuni ovvio..
È certamente la mano della Garbin che ha manovrato il joystick che ha guidato Camila al trionfo di Montreal. È esclusivamente merito suo. Peccato abbia deciso di farlo solo ora dato che la conosce da anni!
@ David (#2902988)
Ma cosa ne sai??
Se qua se là..se se se. ma fatevi i Cavoli vostri e lasciateci in pace. E intendo noi tifosi da sempre che siamo strafelici per Sergio e Camila.
Anche questa bellissima vittoria, questi impagabili momenti gli volete rovinare con ste polemiche assurde.
Avete rotto i marroni signori.
Forse il sig. Scipione era in Africa, impossibilitato a vedere i match di Camila.
Quindi per essere un fantino vincente, devi prima essere stato un cavallo?
Tommaso come fai ad essere così paziente e tollerante? Io imi sono dato una spiegazione: chi per anni ha detto peste e corna di Camila, difronte ad un mille, che dopo gli slam sono i tornei più prestigiosi, non può più toccare la ragazza, e allora cosa fa? Attacca il padre. Io la troncherei qui, diventa un dialogo tra sordi, chi ha offeso per anni ingiustificatamente Camila, non accetterà mai le cose come stanno, dovrebbe rimangiarsi anni ed anni di commenti per lo più beceri. L’ammissione di essersi sbagliati è cosa per uomini veri, non per leoni da tastiera.
In breve se camila si fosse fatta accompagnare nei tornei da un grande allenatore di fama int.le Montreal l avrebbe vinto minimo 5 anni fa. Minimo
@ tommaso (#2902918)
Io rispetto il signor Tommaso, che ha portato notizie rilevanti. E sicuramente e’piu’ aggiornato di noi, conoscendo la famiglia giorgi da vicino. Capisco la difesa del signor giorgi, sicuramente una persona positiva, genuina ed intelligente. E capisco la presa di posizione di camila, che difende a spada tratta suo padre. il loro e’ sicuramente un rapporto splendido( e poi anche se cosi’ non fosse, ma credo che lo sia, come farebbe la figlia ad attaccare suo padre?) Molti siamo daccordo sui meriti del padre, che ha portato camila a diventare un’ ottima tennista professionista, la numero 1 di Italia ( e qs non e’da poco, visto quante persone giocano a tennis in italia) e una delle migliori atlete in assoluto nel panorama internazionale. Detto questo Personalmente penso pero’ che quando si parla di sport e di tennis nello specifico sarebbe meglio che i figli si distaccassero dai propri genitori ( mi sembra che cobolli senior che non allena suo figlio la pensasse come me). E qs per il bene stesso dei figli, per motivi diversi che non sto qui a citare.oltretutto giorgi senior mi sembra che non abbia fatto di mestiere il tennista professionista. Al di la’ dei meriti di qs signore io penso in breve che se camila si fosse fatta accompagnare nei tornei da un coach di grande esperienza e levatura internazionale
Eccone un altro che da meriti a chi non ne ha.
Tralasciando di proposito che già dal torneo di Eastbourne Giorgi stava giocando benissimo tanto che ha battuto tra le altre Sabalenka e Pliskova. E questo succedeva un mese prima delle olimpiadi.
@ tommaso (#2902912)
Ho già scritto io che Cami avrebbe difeso a spada tratta il padre, succede anche nella vita quotidiana,se la figura del padre o della madre sono fondamentali si fa fatica ad ammettere che possano sbagliare…Ma la domanda è un’altra: É un buon allenatore un allenatore che non riesce a cambiare l’ impostazione tattica del proprio atleta? Cami ha migliorato qualche fondamentale in cui era scarsa? Ha cambiato preparazione fisica, é cambiata completamente fisicamente? Direi che tutte le risposte sono NO.Come lei stessa ammette non ci sono stati grandi cambiamenti ..se non quello tattico, su cui il padre pare c’entri come i cavoli a merenda.Non credo che l’influenza della Garbin possa essere stata così determinante, però è un ipotesi.Piú probabilmente ci sia arrivata da sola a 29 anni..Oppure fai una tua ipotesi.
Ecco un altro che ha capito tutto.
Se riguardi i match di semi e finale noterai che si copre il volto e muove le gambe. M a si copre il volto per 10 secondi e muove le gambe in maniera impercettibile….perchè lo stress per la partita c’è sempre e su quello c’è poco da fare ma lo saremmo tutti nervosi..o no?….la sensazione e che lei il padre non è che lo rifiuti e che lo vorrebbe più distaccato….ma sarebbe mai possibile??..io non credo ed è per quello che per il momento lui non dovrebbe esserci….lei deve imparare a combattere da sola…una volta superato sto steep nel suo angolo potrebbe sedersi anche il padreterno…..ma per ora sim<amo nel campo delle ipotesi…più avanti ne sapremo di più
@ BB (#2902862)
Caro Bb, la psicologia si occupa di analisi dei dati quando fa ricerca. Successivamente, vengono pubblicati i risultati di tali ricerche sulle riviste scientifiche e le riflessioni che ne derivano, anche in questa sede, partono da quelle pubblicazioni. Puoi trovare tanto materiale che riguarda l’influenza dell’ambiente sulla flessibilità cognitiva. Ti indico a seguire alcuni studi. Ti consiglio inoltre di cercare i lavori Di Sabine Doebel, trovi anche un interessante presentazione su Ted che parla di questo argomento. A presto
Doebel, S., Zelazo, P. D. (2015). A meta-analysis of the Dimensional Change Card Sort: Implications for developmental theories and the measurement of executive function in children. Developmental Review, 38, 241–268.
Buttelmann, F., and Karbach, J. (2017). Development and plasticity of cognitive flexibility in early and middle childhood.
Zeleznikow-Johnston, A., Burrows, E. L., Renoir, T., and Hannan, A. J. (2017). Environmental enrichment enhances cognitive flexibility in C57BL/6 mice on a touchscreen reversal learning task. Neuropharmacology 117, 219–226
Esatto, non si può sapere perché saremmo nel campo delle ipotesi. Io faccio dialettica: con un altro allenatore avrebbe vinto il Grande Slam. Oppure si sarebbe ritirata a 25 anni perché troppo stressata come la Barbieri, non so se se la ricorda, che nel frattempo era allenata da Galimberti prima e da Pistolesi poi quindi diciamo allenatori “veri”, non come il padre di Camila. Non si può sapere appunto. Quello che si sa è quello che abbiamo sotto gli occhi.
Suggerisco a tutti un bel thread su Twitter di Alessandro Nizegorodcew che i Giorgi li conosce bene.
Di certo aver giocato una grande Olimpiade con il supporto dovuto dai vertici nazionali le ha giovato, è in grande crescita…
Oh ragazzi, davvero. Più che farcelo dire da lei non so cosa vogliate.
Camila, intervista al corriere: «Papà sa tanto, è molto saggio. Io le critiche non le tollero, non le capisco: mi ha portata da zero a vincere un Master 1000, a mio padre dovrebbero fare un monumento. C’è tanta invidia in giro, la gente parla senza conoscerci e senza sapere. Ma io so quanto vale mio padre e questo mi basta».
Sempre Camila su Tuttosport: “È il frutto di tanto lavoro, sapevo che prima o poi ce l’avrei fatta. La dedica a mio padre che mi è stato sempre vicino, ho dedicato molte ore alla tattica. Il risultato si vede”.
Poi se volete farneticare di Sindrome di Stoccolma (ma sai cosa sia davvero?) per carità alzo le mani. Ma non è che poi puoi pretendere di essere preso sul serio in confronto alle parole che escono direttamente dalla bocca dell’oggetto della tua, chiamiamola così, analisi.
Non lo dice lui infatti. Lo dicono quei commenti che io ho quotato nell’altro post e di cui lui parla. Infatti non c’era un suo commento tra quelli del “collage”, forse non a caso. Lo so che ci sono due “piani” da scalare ma non è così difficile da capire.
Non ci ricasco proprio per niente e non devo “azzeccare” niente.
P.s.: non so come mai non si copre più il viso. Andrebbe chiesto a lei, non sono nella sua testa e non ho la pretesa, come tanti altri, di parare in vece sua.
@ Miocapitano (#2902847)
Vale pure per te: li fai troppo intelligenti.
@ tommaso (#2902815)
Che ti avevo detto?
Li fai troppo intelligenti.
@ Brisbane (#2902782)
Sul francese di Camila non è dello stesso parere il giornalista della “Presse” di Montréal (Marois) che riporta varie risposte della nostra tennista in perfetto francese e si sa che in Quebec si apprezza molto il francese classico (XVII, XVIII secolo)e conclude che il francese fluente non è l’ultimo atout di Camila che ha conquistato i ‘Québecois’.
Come al solito ci ricaschi. L’utente scrive: .. Io non so se questo cambiamento è dovuto alla non presenza più costante del papa di Camila però è lecito pensare che questo probabilmente ha fatto si che Camila si senta più responsabile e che quindi affronti le difficoltà e le ragioni, sul campo, solo con se stessa … Mi spieghi dove parla di cambio d’allenatore, se ti allena un altro sei da top 10. L’unica che hai azzeccata e quella di lasciare a casa il padre. Ti do un aiutino: mi spieghi come mai Camila dalle Olimpiadi in poi, quando si siede in panchina dopo un game non si copre più il viso e non fa vibrare le gambe?
Caro dottore, far durare gli scambi un colpo in più, la Giorgi si è convinta e questo ha “stabilizzato” il suo gioco.
Non mi permetto di criticare la sua professionalità però credo che l’arrivo della Garbin in Nazionale abbia contribuito all’adozione di una tattica di gioco più “matura”, sicuramente per il gioco della Giorgi è stato un “più” al già tanto che era nelle sue corde tecniche ed agonistiche.
La psicologia dicono sia una scienza e tutte le scienze si basano sull’analisi dei dati. Il peggior nemico di tutte le scienze è il preconcetto. Tutto qui quello che “balza agli occhi” leggendo l’articolo.
@ Kenobi (#2902787)
Ma sai, il bello dell’esegesi è proprio questo, non sei mai sicuro di aver trovato il bandolo della matassa, c’è sempre una partita nuova di uno stesso gioco infinito. Chi già mi conosce dal sito ufficiale, sa che io la recepisco non come tennista ma come fenomeno culturale complessivo, su cui ho riflettuto, dibattuto e analizzato per centinaia di ore. Ma lei è un enigma così deliziosamente sfuggente! Non c’è modo di inserirla in nessuna categoria sportiva precostituita. E quindi ha il fascino irresistibile di un cammino che non arriverà mai alla meta. E il Godot e il deserto dei Tartari fatti tennista. Di lei si dovrà sempre dire che “era diversa”. Se proprio devo dire a chi la rassomiglio, ecco, ad Angelica dell’Orlando Furioso, un principio assoluto di evanescenza.
@ tommaso (#2902815)
Oggettivamente…Ho letto anch’io i suoi commenti e in effetti non c’era niente di non benevolo nei confronti di tutto lo staff di Camila e a Camila stessa, anzi ha difeso sia le sue scelte e indirettamente quelle del padre, nonostante questo però, da più parti, sia i semplici appassionati che i commentatori più tecnici hanno notato un punto,Camila da qualche mese ha una tattica diversa di gioco,non parte battuta nemmeno se è stata pluribrekkata, senza per altro snaturare il suo gioco aggressivo.Mi sembra opinione comune che questo cambio strategico non possa essere da imputare al padre, probabilmente è nato da una sua maggior consapevolezza, forse anche da una maggiore tranquillità emotiva, chi lo sa? Però non è più un fatto sporadico, perché è un trend che é iniziato perlomeno ad Esstbourne.Ora…il punto é: Possibile che ci sia arrivata a 29 anni, possibile che il suo allenatore non sia mai riuscito a modificare quell’atteggiamento così inutilmente aggressivo? É un buon allenatore un allenatore che non ha sostanzialmente cambiato niente tecnicamente negli ultimi 8/9 anni ma non ha corretto quell’evidentissimo difetto? Cami gli sarà sempre riconoscente, ma a proposito di psicologia esiste la sindrome di Stoccolma e forse una cosa simile si può configurare.
@ king_scipion66 (#2902791)
Potrebbe essere tutto vero ma ci sono almeno tre però:
1) è ormai due o tre anni che Camila gioca serie di tornei senza essere accompagnata dal padre, assistita solo da sparring partner o da coach/consulenti, come Andrei Kozlov visto più volte nel suo box in Australia e a Miami. Quindi se questo “distacco” dal padre fosse così portentoso perché non ha dato i suoi frutti prima?
2) Garbin è capitana della nazionale e colloquia con Camila da fine 2016. Se il suo apporto è così importante perché gli effetti si manifestano solo dopo quasi 5 anni?
3) Camila Giorgi ha giocato ottimi tornei, come quello di Eastbourne dove si è ritirata per infortunio in semifinale subito dopo aver brekkato Kontaveit, con il padre presente in tribuna.
Quindi le chiedo signor Scipione: lei le vede le partite di Camila? E se le vede perché non ha notato questi tre piccoli particolari che a me, che seguo ogni singolo 15 di Camila Giorgi dal 2011, non sono sfuggiti?
Bravo
@ Hair49 (#2902790)
Unica foto nella quale ride in 10 anni e vuoi toglierla.?
Probabilmente sul modo posso essere d’accordo con lei. A volte qualcuno esagera nell’esposizione. Ma nella sostanza chi può dire che non possano avere qualche ragione? Si può pensare che magari con altro coach avrebbe potuto raggiungere prima quanto potenzialmente raggiunto solo ora? Camila è una persona intelligente, credo almeno, per cui mai si permetterà di accennare qualcosa di poco rispettoso nei confronti del padre, e giustamente ne tesse le lodi perchè è vero che se Camila è li , il merito va anche tanto al papà. Il dubbio che rimane e che con cosi tanto potenziale forse questo steep si poteva raggiungere prima. Ma non lo sapremo mai…saluti anche a lei.
Io mi ricordo ancora i titoli “Ma Camila Giorgi è ancora una tennista?” di prese per i fondelli qualche anno fa… eeeeeeh…
Ha giocato ieri in doppio, se non sbaglio ha anche vinto. La statunitense sta bene, questo torneo per Camila deve essere solo un buon allenamento verso New York…
Bravissimo!
concordo in pieno con quanto hai scritto!
potremmo parlarne per giorni e mesi, e ognuno potrebbe dire la sua. (più o meno giusta, fra l’altro).
ma non sarebbero che opinioni del tutto personali.
Forse neanche Camila si spiega tutto ciò. ha detto che sapeva che sarebbe successo… ha lavorato duramente e per tanti anni affinchè succedesse.
ma a volte le cose nascono senza un perchè.
A questo punto, penso che l’unica cosa che sia giusto fare è concentrarsi sul domani. e sperare che ieri abbia un continuo nel futuro.
Vai, suggeriscine una tu…
Buongiorno, credo si riferisca ad un mio collage di commenti. Quindi rispondo qua: nel collage non c’era commenti “non favorevoli”, bensì c’erano commenti quasi tutti del tenore “Camila, cambia allenatore, lascia a casa il papà, se ti allena un altro sei da top10”. Insomma, diciamo suggerimenti (a voler essere benevoli) dati indirettamente – e chiaramente con le migliori intenzioni – a Camila stessa.
Ho risposto in un articolo non casuale, bensì proprio quello delle dichiarazioni di Camila stessa sul suo rapporto con il padre, con l’allenatore, con la persona di cui si fida, per mettere ancora più in risalto il contrasto tra le parole e il pensiero di una persona (Camila appunto), e le parole e i pensieri di chi, a quella persona, vuole dare dei consigli – non richiesti.
Non ho raccolto collage altrove perché avrebbe avuto poco senso: volevo mettere in risalto in maniera “violenta” le parole e i consigli di chi non sa, con le parole e i pensieri di chi non solo SA, ma addirittura E’…
Cordialmente.
Mi sembra siamo in molti cche gli urlavano contro “lo spreco di talento” poiché quando partiva l’embolo la partita era persa!
Da qualche mese invece (qui creso si veda la mano della Garbin) ha imparato ad avere pazienza, aspettare, spostare l’avversaria e tragiggerla impietosamente!
La differenza tattica è abissale!
Camila ha battuto comunque 9 topo10 negli anni precedenti eh? Non è che si è svegliata ieri. Il livello c’è sempre stato, quello che mancava era la solidità prima di tutto fisica e un po’ di continuità. Forse anche un po’ di “voglia” di lottare ogni punto. Ha vinto il suo primo 1000 battendo sei giocatrici con una media del ranking di 21 il che, insomma, mi pare abbastanza degno di nota…
Penso che molti e anche lei firmerebbe per un quarto di finale Qui e una semifinale USOPEN…
In uno dei tanti articoli realizzati per l’impresa della Giorgi l’utente Tommaso ha raccolto una serie di interventi non favorevoli alla gestione Sergio come allenatore di Camila tacciandoli di diverse cose. Mi dispiace che il Signor Tommaso non abbia letto ma probabilmente è colpa mia che ho commentato per ultimo per cui sicuramente non lo avrà nemmeno visto. Adesso che parla lo psicologo metto quella risposta al Signor Tommaso, perchè un po di psicologia l’avevo fatta anche io, da povero ignorante quale sono, per cercare di spiegare, sempre da ignorante, cosa è cambiato nell’ultimo periodo…..
Signor Tommaso la leggo spesso sul forum e molte volte non sono d’accordo con Lei, come in questo caso. Mi pare di capire che quello che scrive Lei è vangelo e gli altri son diavoli. Gli utenti che lei ha raccolto in un bel collage potrebbero anche non dire dei sacrilegi. Sono semplici pensieri che probabilmente la bravura di Camila ha accentuato. Sa Tommaso se Camila fosse stata scarsa tutti sti discorsi su cosa avrebbe potuto fare Camila in tutti questi anni se al posto di tizio ci fosse stato caio non li avremmo mai letti. Ma chi se ne frega di chi l’avrebbe allenata…tanto è scarsa a prescindere…è d’accordo su questo Signor Tommaso??… Tutti hanno gli occhi per vedere, almeno lo spero…lei vede Sig. Tommaso?? Se vede spero che noti…di solito funziona cosi….se vedi… noti…succede anche a lei Tommaso?? I commenti da lei selezionati non lamentano una mancanza di capacità nel preparare fisicamente l’atleta…di preparalo tecnicamente…qua si parla di atteggiamenti. Inutile negarlo.. noi genitori spessissimo siamo la causa dei mali ( inteso solo ed esclusivamente in senso sportivo) dei nostri figli. Col nostro comportamento vorremmo dare a loro quello che portiamo dentro noi…tutte cose positive certamente che tradotte verso il figlio (quindi un altro corpo e soprattutto un’altra testa) invece hanno proprio il senso opposto. Io non so se questo cambiamento è dovuto alla non presenza più costante del papa di Camila però è lecito pensare che questo probabilmente ha fatto si che Camila si senta più responsabile e che quindi affronti le difficoltà e le ragioni, sul campo, solo con se stessa…solo cosi forse quello che diceva papà diventa un aiuto positivo, con la sua non presenza….e mi scuso in anticipo con lei se ho detto cavolate Signor Tommaso. Saluti
Togliete questa foto non è bella
Per me l’ha fatta la risposta, che crea incrinature in quello che è il punto di forza della maggior parte delle top 20. Sono quasi tutte alte e massicce (tranne Pliskova). Come Cami quando serviva male cortocircuitava tutto il resto, ossessionata dalla falsa concezione di non essere in grado di difendersi – una con quella mobilità – così loro finiscono per avere dubbi sull’elemento più deterrente del loro gioco, che, essendo poco mobili, in effetti costituisce molta parte della possibilità dei guadagnare punti. Potrebbero anche essere le sicurezze di servizio-risposta, più l’aver di molto attenuato il suo difetto di perdere spesso il controllo del dritto dopo varie sollecitazioni dello stesso. Se ci avete fatto caso, Pegula e Pliskova non hanno troppo insistito a servirle ad uscire sul dritto, dopo che hanno visto che cosa poteva tornare indietro. Non so se sarà un trand duraturo, anche se da quanto si è visto da Roma (per me è da lì) la voglia di non mollare mai sono mesi che la riversa nei suoi incontri. Insomma, pare proprio che adesso debbano batterla loro. Io sono fiducioso, sono speranzoso, l’ho sempre ammirata perchè credo nel talento, e un tennis così atleticamente corretto su un campo di gara non lo avevo mai visto. Talento fisico naturale, è giusto che riceva gli onori che merita.
A mio avviso cercare di spiegare questa ascesa resta solo una interessante speculazione , anche le disamine più approfondite non fanno altro che friggere l’acqua.
Ci possiamo basare su spunti, sensazioni, suggestioni, disamine di altri, nostre teorie personali , etc .. ma la verità non la saprà mai nessuno, poiché ciò che vediamo e capiamo sarà sempre una sua frazione.
Sono meccanismi mentali e tecnici che si intersecano fra loro in un turbinio di eventi che non conosciamo e che come fiori possiamo sfiorare con le nostre conoscenze ma senza poterli cogliere nonostante i mille tentativi.
9 anni fa si potevano leggere fior fior di articoli anche ben strutturati sulla Giorgi che poi immancabilmente verranno disattesi, così anni dopo altri verranno con la medesima fine.
Ora c’è trionfalismo e voglia di comprensione di un fatto così bello e rinasce la medesima voglia di farne parte .
Un po’ anche per sentirlo un po’ nostro.
Ovviamente ho letto con piacere l’articolo e mi trova su più punti d’accordo,ma so che alla fine si tratta più o meno di fede.
@ Giovanni150anni (#2902730)
Giovanni, premetto che io non offendo nessuno. Però, da laureato in lingue, posso dirti che il francese parlato da Camila a Montreal è davvero un tantino elementare… Ripeteva sempre le stesse parole, semplici semplici… Non l’ho mai sentita parlare in inglese, per cui non commento, mentre sullo spagnolo mi viene da pensare che, avendo un genitore argentino, forse è piuttosto scontato che lo parli bene
A mio parere, l’impresa che ha portato Camila ad agguantare il torneo più prestigioso della sua carriera (per ora) non è stato assolutamente un insieme di casi fortuiti o una settimana di grazia: è la tennista italiana che ho seguito di più, da sempre, perché esprime un gioco totalmente differente da tutte le altre sue colleghe. Le mancava solo una seconda di servizio più costante e un atteggiamento più “attendista”. La prima volta che ho visto qualche miglioramento è stato a Roma, quando perse contro la Tormo pur essendo avanti 4-0 nel terzo set. Da quel momento le uniche due lacune che le mancavano, mischiate a una voglia di vincere completamente diversa e più profonda degli scorsi anni, l’ha portata a questo splendido risultato. Ma in realtà, già da come aveva vinto contro la Mertens avevo pensato tra me e me che poteva fare semifinale. Anzi, credo che questo sia l’inizio di una serie di risultati che lascerà la bocca aperta a quelli che non conoscono il suo vero potenziale. Quando vinse domenica, dopo aver urlato “Evvaii” ho detto ” Era ora!”: Ha ancora qualche anno per togliersi grandissime soddisfazioni, anche a livello Major… Il suo posto non so trova tra le migliori 30, bensì tra le migliori 5!
Grazie maestro per le sue perle di saggezza
Ma vedi che l’obbiettivo deve essere gli US OPEN che è alle porte. E’ inutile che si crepa di battaglie ora per poi arrivare senza benzina a New York !!!
@ Chang Ma (#2902746)
speriamo bene,magari quell’acciacco alla gamba potrebbe dargli pià più noia stasera,ha un giorno in più di riposo non tanto
Camila spesso giocava bene anche prima ma solo a tratti e non sapeva gestire bene il match. Adesso camila ha più esperienza e maturita’e e di conseguenza sente di più i punti importanti. Sicuramente ha una voglia di vincere che prima non aveva e quando e’ al top della forma sono casini per tutte. Dipende tutto da lei il proseguo della sua carriera.Ricordiamoci che adesso nel settore femminile c’ molto equilibrio e le sorprese sono all’ ordine del giorno. Non c’e’ piu’ la Serena Williams al top della forma…tolta la barty, la più forte, in difficolta’ o infortunate altre, camila puo’ sfruttare il momento…sicuramente lei ci crede..
Concordo. Non so cosa sia cambiato a livello psicologico, ma sembra che finalmente Camila abbia voluto darsi una chance. Tecnica e fisico già li aveva. Aderire a nuovi metodi di allenamento impostati su una riduzione del rischio (gioca sempre forte e profondo ma più centrale) è uno dei motivi dei suoi ultimi successi. Anche secondo me il nuovo livello raggiunto lo manterrà nel futuro.
@ Lupen (#2902733)
condivido al 100% quello che hai detto …
stiamo sempre parlando di eccellenze nel MONDO …. e non certo del circolo mariuccia
grande Camila , continua così che ci regalerai sicuramente altre fantastiche emozioni !!!
diciamo che un po’ di fiducià ora l’ha,ragazzi non ne vedo attorno altrimenti avremmo già sentito qualcosa,dico questo perchè se non ha distrazioni è rimane concentrata potrebbe fare bene se non succedono …………..i soliti problemi.certo non avrei fatto questo torneo subito,però fin che se la sente che ci provi importante che stia bene
@ No Way (#2902748)
Apperò gli US Open, ti accontenti di poco…ma perché no a questo punto?
@ magilla (#2902720)
Buona idea.. per un po’ risparmiaci le tue perle di competenza in ogni campo..
“Cambia la guida tecnica”? Ma come i vari Tommaso dicono che è sempre il padre la guida!
VIVA CAMILA THE BEST
Mi accontenteri di un solo grandissimo exploit, nelle prime due settimane di settembre. Poi anche basta…
E stasera ore 23 italiane si riprova a sfiancare la Pegula.
Difficile vincere un master 1000 per fortunate coincidenze,può valere per una sola partita non per un torneo e perdipiù di questo tipo dove gioca il fior fiore del tennis mondiale,inoltre sono settimane che gioca nello stesso modo.Non pensiamo però che nel futuro anche immediato non possa perdere delle partite,cosa comune anche alle più grandi.
Potrebbero esserci vari fattori dietro, parlarne senza stare con Camila tutti i giorni è arduo, anzi è impossibile.
Di sicuro c’è stata una presa di coscienza, cosa che forse prima rifiutava di fare.
Per quanto riguarda il futuro… considerando quanto fosse in tensione, nel senso fisico e metafisico direi (verso un grande obiettivo), se non ha cambiato totalmente marcia rischia di potersi sciolgiere nel breve medio periodo, per appagamento. Vedremo.
Sicuramente gioca molti più colpi interlocutori che in passato, il suo tennis però rimane quello veloce e aggressivo, gli errori sono molti meno e la solidità mentale è sicuramente migliorata, vedremo se in questi 2 importanti tornei confermerà questo trend certo se al suo tennis inserisse qualche variazione come la palla corta (il tocco non le manca) diventerebbe quasi invincibile.Probabilmente sta raggiungendo quella maturazione sportiva che potrebbe consentirle da qui in avanti quel futuro da elite che gli occhi degli esperti hanno sempre pronosticato.
Da una che era finita per il tennis di vertice e da cui non ci si aspettava altro, aver ricevuto un regalo del genere, da tifoso e’ stato come rivincere gli europei di nuovo, tanto mi ha riempito di orgoglio. Se arriva altro sarebbe ulteriore goduria, altrimenti dovremmo sempre ringraziarla per tutto quello che ha fatto poco a tanto che sia !!!!
Io ho appena guardato
un intervista in spagnolo di Camila.
Giorni indietro una conferenza stampa parlare Lei in inglese,francese ed italiano …
Dove noi tutti italici facciamo figuracce a parlare lingue!!!
Pero’ incalliti ad offendere Lei e famiglia…
una cosa abbominevole.
Grande Giorgi tutta la famiglia!!!
Saluti
non contraddico anche lo psicologo…se no mi sto antipatico da solo…. 😆 😆 😆 ……spero di sbagliarmi ma mi sembra di rileggere gli articoli che si scrissero per cecchinato…..mi ritiro per un po’ dal tema Giorgi per avere piu dati……