Naomi Osaka tiene di nuovo una conferenza stampa dopo tre mesi e piange due volte (Video)
La numero due del mondo Naomi Osaka è tornata in conferenza stampa lunedì per la prima volta dal WTA 1000 di Roma più di tre mesi fa, e le cose non sono andate affatto bene.
Dopo quattro domande (e risposte) tranquille, la 23enne giapponese è crollata in lacrime mentre rispondeva a una domanda di un giornalista di una pubblicazione locale di Cincinnati, che – con un tono un po’ aggressivo – ha messo in discussione l’incapacità di Osaka di trattare con i giornalisti nonostante i benefici dell’esposizione che la stampa le dà per essere, tra le altre cose, la sportiva più pagata al mondo.
“Ci dovrebbe essere una regola che ci permetta una volta o l’altra di rispondervi in modo diverso, senza dover venire qui. Anche noi abbiamo giornate no e non dovremmo essere multati per non fare conferenze stampa”, ha detto la giapponese, che ha finito per piangere e vedere la sua conferenza stampa interrotta. Più tardi, la giapponese si è commossa parlando della delicata situazione di Haiti, la terra di suo padre.
Stuart Duguid, l’agente di Naomi Osaka, ha reagito alla situazione, identificando il giornalista che le ha fatto la domanda – si tratta di Paul Daugherty, del ‘Cincinnati Enquire’ – e chiamandolo un bullo. “Aveva un comportamento davvero terribile. Tutti quelli che erano alla conferenza su zoom saranno d’accordo con questo. I rapporti tra giocatori e giornalisti sono tesi in questo momento a causa di domande come questa. Dire che il successo di Osaka fuori dal campo è legato alla stampa e non avere il senso della realtà”.
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Perché donare ad Haiti? Le catastrofi avvengono ovunque, Haiti è un paese che ha scelto di essere turpe e lugubre per l’indolenza dei suoi abitanti. Deforestazione indiscriminata, criminalità, incapacità di valorizzare un potenziale paradiso terrestre come lo è l’altra metà dell’isola. Cosa meritano gli haitiani?
Bravo, condivido tutto pienamente…
E’ ora di finirla di giustificare tutti ‘sti ragazzi talentuosi che cmq fanno ciò che adorano e si arricchiscono…. che provino anche loro ad andare a lavorare tutti i giorni al mattino presto, magari anche facendo il pendolare, per quattro soldi al mese…
credo che gli passerebbero tutte le seghe mentali da divi…
insomma, e vale per tutti gli atleti famosi ed esageratamente ricchi, o stai al gioco della notorietà vips con tutti gli annessi e connessi o te ne vai affanculo (scusate la licenza).
Non credo che l’utente sia milionario e di origine haitiana
@ robdes12 (#2902777)
Che menagramo
Forse giocando può sfruttare la sua visibilità per spingere anche altre persone a donare qualcosa, tu quanti soldi hai donato ad Haiti?
“Dove deve essere se stessa”; è come dire che generalmente lei risponde secondo un copione in cui viene sviluppato un suo alter-ego. E probabilmente hai centrato. Ho letto l’articolo su di lei del giornalista incriminato, che conclude, in fondo, quello che dici tu. L’hanno fatta muovere in un contesto che non è il suo, e lei sta perdendo orientamento. Anche lui rivela le contraddizioni di tante posizioni e ritiene che non sia nè adatta al ruolo di paladina, nè a quello di promoter di prodotti industriali; cavalcando due mondi opposti, quello dei valori e quello del mercato, finisce per essere un paradosso di persona. In fondo si può anche dire che vive in America, non essendo nè haitiana nè nipponica, non ha nessuna dei modus vivendi di quei popoli. Il mio timore, dandole troppo spazio mediatico, è che finiscano per creare un’altra Capriati, che ricordiamoci poi quante ne abbia passate. Perciò se si prendesse una pausa per trovare una strategia meno caotica ed estemporanea di affrontare le troppe cose in cui si è messa, o fatta mettere, forse sarebbe una cosa giusta per lei. Se poi vogliono che la gallina dalle uova d’oro diventi nevropatica, facciano pure. Mi domando la famiglia che peso abbia in queste decisioni. Dovrebbero proteggerla di più, o forse già lo fanno ma la frittata è già fatta. Speriamo bene…non vorrei che in futuro l’esempio, da me contestato, di Marylin poi si ritrovasse calzante.
Non puoi amare Dio e il mammone cara Osaka. Vuoi la ricchezza, la gloria, i privilegi ma non vuoi stare alle regole che li generano. E no… Vorrei credere alla tua buona fede e a quella dei super agenti che ti seguono ma non sono così ingenuo. Ritirati e troverai la pace, altrimenti rispondi a due domande su….
Gli esempi sono la Suarez,o tanta gente che ogni giorno lavora in campo sapendo che comunque non raggiungerà mai la fama che tu disprezzi. Sport illustred ti aspetta, tu abbi almeno la compiacenza di non affiggere col pianto di Reggio Mida
Niente mascherina col nome di un delinquente in overdose di Fentanyl che rapina donne incinte puntando loro la rivoltella sul pancione questa volta?
Sarò spietato, sarò sazio di anni ed anni di lagne studentesche in prossimità dei voti di profitto o dei loro crolli per le crisi sentimentali adolescenziali; sarò troppo viziato dai miei interessi letterari, ma, onestamente, a me tutta questa storia sa tanto di trama da romanzo gotico: mi sembra di leggere l’ennesima eroina tutta virtù e buoni sentimenti vittima di una società che la interdice. Hester Prynne de La lettera scarlatta. Gli ingredienti ci sono tutti, e non può non piacere a chi abbia gusti romantici. Salvando lo splendido libro di Hawthorne, per questo tipo di letteratura penso sia valida la definizione-lampo di J. Austen: – E’ drammatica e scadente.-
Perchè lo sospetto? Sbaglio o l’abbigliamento della conferenza è tutto un logo in bella vista? Quindi comparire alle interviste vale comunque qualcosa, anche per chi se ne lamenta? Rispettare un contratto non è una coercizione? Ma quella non crea problemi esistenziali? Forse sono troppo duro con lei, ma mi sembra meno matura della sua età. Sarebbe il caso di crescere, in quell’ambiente lo definirei necessario. Deve capire che le interviste sono una conseguenza dell’ambiente in cui ha scelto di stare, non può volerlo a sua immagine e somiglianza. La realtà va accettata, soprattutto se non è poi per nulla pericolosa. I draghi che lei vede sono solo fantasie. (se fossi nei giornalisti io farei una class action citandola per danni d’immagine).
Mi sembra che per nessuno dei quattro sia finita bene… Spero che la Osaka abbia una sorte diversa, ma a furia di frignare davanti ai microfoni temo fortemente per lei…
Non c’entra proprio nulla invece! Io sono sempre stato timidissimo eppure, siccome da ragazzo mi piaceva tantissimo cantare, con tutta la tremarella riuscivo a salire su un palco. Magari a lei piace fare la modella dove non deve dir niente, oppure recitare un copione dove anche qui non dice niente di suo, ma la imbarazza dover rispondere a delle domande dove deve essere se stessa
Come ho detto in passato la situazione della Osaka non può essere valutata da fuori. Certo le contraddizioni ci sono, articoli come questo possono anche provocare irritazione ma suggerisco un po’ di demagogia in meno. Valutare le problematiche psichiche di un atleta in base ai suoi guadagni è veramente penoso.. Un esempio? I giocatori di calcio, strapagati: quanti si sono dichiarati omosessuali? Nessuno. Perché? Perché esistono vincoli contrattuali, perché essere sé stessi in certi ambienti non è concesso, non si può. Sono situazioni che noi normali lavoratori non conosciamo e non possiamo valutare con sentenze al seguito.
Detto questo la ragazza dovrebbe avere una linea di condotta più regolare altrimenti certe critiche sono inevitabili.
@ Armonica (#2902529)
Lo ricordo, lo disse anche Eva Grimaldi in tv, una cretinata detta da una vera diva diventa cult anche se è una cretinata e quindi le Grimaldi di turno, con i loro problemi, devono citare fingendosi sagge.
I soldi non risolvono nessun tipo di problema. Anzi, al giorno d’oggi è proprio la carenza dei soldi che porta grandi successi nella vita e nella sport.
@ Il Verde (#2902251)
Questo non lo sapevo. Non sono un fan dei social, ma ti posso dire che questi canali non sono gestiti direttamente da loro.
Detto questo hai ragione, spero non sia tutta una recita. A vedere le interviste sembra una che ha grossi problemi mentali e relazionali.
Non li avesse allora caro Quentin Tarantino, hai la tua nuova musa.
Bella furbacchiona la Osaka