Da San Marino: Marco Cecchinato in semifinale (con il programma di domani)
Marco Cecchinato centra l’ingresso in semifinale agli Internazionali di Tennis San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 66.640 il montepremi). Dopo essersi aggiudicato i derby tricolore con Paolo Lorenzi e Luca Nardi, il 28enne di Palermo, n.86 del ranking mondiale e prima testa di serie nel torneo che lo ha lanciato nel 2013 (qui ha vinto il suo primo titolo importante), ha rispettato il pronostico superando 76(5) 63, in un’ora e 42 minuti, il russo Pavel Kotov, n.276 del ranking, ripescato in tabellone come lucky loser e spintosi fino ai quarti grazie alle affermazioni su Federico Gaio, n.155 ATP, e Roberto Marcora, n.216 ATP.
Davanti a un nutrito pubblico sul Centrale del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio, dopo aver mancato una chance di break nel quarto game, in quello successivo è stato il siciliano a dover annullare due palle-break consecutive prima di cogliere il 3-2. Turni di servizio regolari fino al 6-6, poi nel “gioco decisivo” alcuni errori della prima testa di serie hanno permesso di issarsi 4 a 1 al 22enne di Mosca (con tanto di warning a Cecchinato per aver scagliato una pallina fuori dall’impianto), che però da quel momento non ha più trovato il campo: Marco è salito 6 a 4 incamerando la frazione alla seconda opportunità dopo un’ora e 4 minuti. Sullo slancio in avvio di secondo set “Ceck” ha strappato il servizio all’avversario, allungando sul 3-1 e poi con un secondo break è volato 5-2. Kotov ha avuto un sussulto d’orgoglio recuperando uno dei due break, ma il palermitano ha chiuso strappando di nuovo la battuta al russo.
“E’ una sensazione speciale tornare qui dove tutto è cominciato – sottolinea Cecchinato -, nel luogo dove ho disputato la mia prima finale, contro un ex top 20 come Filippo Volandri, conquistando il primo titolo. E’ chiaro che sono venuto a San Marino con l’obiettivo di alzare di nuovo il trofeo, però ogni partita nasconde delle insidie, soprattutto perché i miei avversari non hanno nulla da perdere nell’affrontare il numero uno del tabellone, al contrario di quella che è la situazione per me. In ogni caso è un’occasione importante e sono determinato a fare bene sino in fondo”.
Sabato a contendere all’azzurro l’ingresso nel match clou troverà dall’altra parte della rete il 18enne danese Holger Rune, n.191 ATP, che nel primo incontro di giornata ha regolato per 60 75 il brasiliano Joao Menezes, n.233 della classifica mondiale. Dopo la sofferta affermazione in rimonta di giovedì sera contro Salvatore Caruso, n.113 ATP e terzo favorito del seeding, il Next Gen di Gentofte, vincitore a Biella in giugno del suo primo titolo challenger, ha dominato il primo parziale, però ha poi accusato un passaggio a vuoto nella seconda frazione, cedendo la battuta nell’ottavo game (3-5). Il sudamericano, reduce dalla maratona di giovedì per domare Francesco Forti annullando anche due match-point, quando è andato a servire per il set ha giocato un pessimo game, subendo il contro-break e, come per incanto, Rune ha rimesso le marce alte e ha chiuso il discorso dopo un’ora e 21 minuti.
“Mi trovo veramente bene qui, sia per le condizioni di gioco, con partite programmate nel tardo pomeriggio-sera che per il cibo e il calore degli appassionati. Dopo la durissima sfida contro Caruso di giovedì, in cui tutto il pubblico tifava per lui essendo italiano, ero un po’ affaticato oggi in campo, specie nel secondo set, ho cercato comunque di essere il più aggressivo possibile, riuscendo a recuperare e a portare a casa il successo”.
Si è guadagnato un posto tra i migliori quattro del torneo anche il boliviano Hugo Dellien, n.142 del ranking e quarta testa di serie, che ha sconfitto per 63 62, in un’ora e 22 minuti di gioco, il brasiliano Felipe Meligeni Rodrigues Alves, n.206 ATP. Sabato, in semifinale, il 28enne nato a Trinidad, reduce dai Giochi di Tokyo e lo scorso anno arrivato al 72esimo posto mondiale, affronterà il vincente dell’ultimo quarto di finale che vede impegnati l’altro brasiliano Orlando Luz, n.311 ATP, proveniente dalle qualificazioni, e il francese Maxime Janvier, n.235 del ranking mondiale, capace al secondo turno di sgambettare il connazionale Gilles Simon, n.106 ATP e secondo favorito del torneo.
Center Court – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 5:00 pm)
1. Evan King / Max Schnur OR Rafael Matos / Joao Menezes vs [4] Zdenek Kolar / Luis David Martinez
2. [1] Marco Cecchinato vs Holger Vitus Nodskov Rune (non prima ore: 19:00)
3. [4] Hugo Dellien vs [Q] Orlando Luz (non prima ore: 21:00)
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5 commenti
Vince Rune! È superiore a tutti i tennisti presenti qui… vabbè non ci vuole la laurea x capirlo…
Questo esempio di educazione, rispetto verso pubblico e avversari, sportività, pacatezza e simpatia.. Questo esempio di tennista che da ormai due anni a questa parte sta facendo sfaceli nel circuito, vincendo tornei in lungo e in largo sulla sua terra rossa superficie in cui è specialista (oltre a raggiungere risultati di tutto rispetto nelle altre superfici a lui meno congeniali)..
Giustamente fa notare, a tutti coloro che non lo avessero ancora fatto che è il numero 1 del tabellone di questo prestigioso torneo slam!
Ah non scusate è un master 1000 va beh…
Ah no scusate ancora è un ATP 500, cmq tanto prestigio…
Ah no scusate ancora è un ATP 250 con un lista di partecipanti di altissimo livello..
Ah no accidenti scusate ancora è il caldo, è un Challenger 100, il livello più prestigioso tra i Challenger, mica pizza e fichi!!!
Accidenti sorry, è un challenger 90…. Ok, stavolta ho azzeccato.. E’ la testa di serie numero uno di un Challenger 90 in cui la seconda testa di serie non è nemmeno in top 100…….
….Ops…..
Mi piacerebbe molto che almeno i nostri giocatori più quotati, come Cecchinato, iniziassero a vincere questi challenger.
Anche se il boliviano con i suoi urli dopo ogni colpo è disgustoso!!
Io spero proprio che Rune, che non ha “niente da perdere, al contrario” di Cecchinato, batta la sua presunzione.