Andrey Rublev su Fabio Fognini: “È sempre molto difficile giocare contro Fabio. E’ super talentuoso e sai quanto può giocare bene”
Prima del 2021, Fabio Fognini dominava la rivalità con Andrey Rublev. Ma il russo ha ribaltato il copione quest’anno, e oggi ha vinto il suo terzo match consecutivo contro l’azzurro.
Rublev ha superato Fognini per 7-6(4), 6-3 dopo aver messo a segno 13 aces e altri 13 vincenti ed ha raggiunto il terzo turno nel Masters 1000 di Toronto.
“È sempre molto difficile giocare contro Fabio. E’ super talentuoso e sai quanto può giocare bene. Ha battuto tanti grandi giocatori, quindi sapevo che sarebbe stata davvero dura, soprattutto perché era il mio primo match e lui aveva già giocato il primo turno, quindi si sentiva un po’ più a suo agio di me.
Ero un po’ teso, ma questo è normale. Poi a poco a poco durante la partita ho iniziato a giocare sempre meglio, ho iniziato a trovare fiducia, e alla fine sono felice di aver vinto in soli due set”.
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Fogna quando gioca mi sembra sempre un giocatore da circolo, nel senso che sembra impegnarsi il giusto, poi spara dei colpi da campione che in pochi al mondo sanno tirare, ma non ha continuità e quando sbaglia 2 colpi di fila parte a smadonnare e sbattere le racchette e… cala il sipario.
Ha giocato il primo set molto bene un tennis quasi perfetto.. Purtroppo in queste partite se ti perdi un attimo ti riprendono subito e sul 4-2 in suo favore fabio si è distratto cone spesso accade. Non so se è una mia sensazione ma con il coach Mancini a me dava l impressione che ci stava meglio con la testa in partita… Ora gioca sempre il tennis più spettacolare ma appena incontra una leggera difficoltà non riesce più a reagire e non regge la fatica mentale… È un problema che si porta dietro da sempre ma Mancini secondo me da questo punto di vista l aveva migliorato non poco
il Fogna quando si impegna è bello da vedere come pochi.
per altri sarebbe meglio lasciar perdere il tennis e sono la stragrande maggioranza
Ai giocatori viene insegnato oggi a essere diplomatici con la stampa e i mass media. Hanno capito che fare gli “spacconi” stile McEnroe o Nastase, non paga!
@ Lo smadonnatore di Taggia (#2897647)
Dissento: non si fa riferimento alle volgarità quando si critica Fognini, quantomeno non in quanto causa dei suoi problemi.
Sono solo il sintomo di un carattere poco capace di mantenere a lungo e con continuità concentrazione e mentalità vincente e quelle carenze sì che gli sono costate in passato parecchie sconfitte evitabili.
Certamente pochissimi hanno l’istinto assassino di Djokovic, ma tra i due estremi Fognini si è spesso collocato a quello opposto.
Che adesso perda comunque da Rublev anche facendo il “bravo ragazzo” è poco significativo: la differenza d’età è notevole e Rublev sta diventando sempre più forte. Quando Rublev era più acerbo e Fognini più giovane stavano 5 a 0 per il Ligure; adesso il tempo ha lasciata una traccia profonda e la continuerà sempre più a scavare.
Rublev ci ha messo tre anni di infortunio
edit doppio
In verità ieri Fabio ha scagliato più volte la racchetta, era lui come sempre nel bene e nel male. Peccato per quel primo set. Se avesse capitalizzato il break portando a casa il primo set, forse staremmo commentando un altro esito, perchè nello scambio ieri teneva molto bene testa al russo.
Tira + forte il russo del Fogna,e al servizio è più solido.
Ieri si erano letti elogi sul comportamento in campo del ligure,impeccabile eppure ha perso lo stesso.
Dimostrazione che non è il comportamento a determinare il risultato.
Chi dice che comportandosi diversamente avrebbe avuto un’altra carriera è servito. E non è la prima volta che accade.
Rublev ci ha messo almeno 3 anni di partite ad alto livello prima di diventare il giocatore che è ora, quindi Musetti e Sinner che hanno 5 o 6 anni meno di Rublev hanno ancora del tempo direi.
Sono d’accordo e penso che Fognini non abbia niente da rimproverarsi, anche i primi 10 ogni tanto prendono grosse legnate perfino da rankings molto inferiori, tanto più che Rublev e proprio uno dei primi dieci, ed ha molto talento. Quello che spererei e che gente come Sinner e Musetti arrivino ad avere una maggiore costanza all’interno di un singolo match, io credo che ci vuole una preparazione specifica da parte di forti allenatori.