ATP 500 Washington: Sinner soffre ma supera al terzo McDonald in una vera battaglia. È il primo titolo in un 500 per l’azzurro
Che cuore Jannik Sinner! L’azzurro corona la sua ottima settimana negli States superando in finale in tre lottatissimi set lo statunitense Mackenzie McDonald, 7-6 4-6 7-5 lo score conclusivo. È il primo titolo a livello “500” e terzo successo in carriera. Una vittoria meritata ma che fatica per l’azzurro, che ha giocato assai meno bene rispetto alle partite precedenti, anche per i meriti di un avversario assai veloce che gli ha proposto difficoltà tecniche e tattiche. Tanti errori per l’azzurro e una valanga di palle break non sfruttate, anche per bravura di un rivale “on fire” e mai domo. Una vittoria dolcissima, perché arrivata dopo una lotta feroce, fisica e mentale, quindi assai importante per Sinner, che domani salirà al n.15 del ranking ATP, suo miglior piazzamento. E pensare che molti dubitavano di lui la scorsa settimana… il campo, alla fine, è unico a parlare e dire la verità.
La prestazione di stanotte non è stata così buona per Sinner. Tanti errori, soprattutto col rovescio, colpo che invece l’aveva sostenuto magnificamente per tutta la settimana, brillando nei quarti e in semifinale. In parte è stato anche merito di McDonald, che ha disputato una finale incredibile per velocità e focus. Si è preso enormi rischi l’americano, consapevole che se avesse accettato il ritmo e la progressione di Sinner ne sarebbe uscito alla lunga con le ossa rotte. Ha scelto di giocarsela a viso aperto, saltando letteralmente su ogni palla come una molla, cercando grandi anticipi ed aprendo l’angolo appena possibile. Grazie ad una velocità in campo straordinaria, e sentendo bene la palla potente e piuttosto pulita dell’azzurro, è riuscito a controbattere il ritmo di Jannik trovando diversi vincenti, entrando sul rovescio dell’azzurro. Sinner si è un po’ spazientito per non riuscire ad imporre il proprio pressing, tanto da affrettare il tempo per l’affondo e perdere sicurezza. Oggi molto meglio col diritto, soprattutto nella botta incrociata, con il quale ha ricavato molti punti.
Ha sbagliato parecchio Jannik, non è riuscito a trasformare una valanga di palle break, anche se in molte l’americano ha servito benissimo ed è stato assai rapido nel correre avanti senza lasciare spazio alla manovra dell’azzurro. Molta dell’insicurezza di Sinner è venuta dal convulso finale di primo set, vinto ma con tante chance sprecate. Questo nervosismo è esploso quando non è riuscito poi ad allungare all’avvio del secondo, venendo breakkato e quindi superato. Nel terzo set si è giocato probabilmente il miglior livello, con buon spettacolo e scambi divertenti. Sinner spinge forte, scappa via, arriva a doppio match point ma non chiude! Serve sul 5-3, ma perde il servizio. Tutto da rifare, qua la partita poteva scappargli di mano, ma è stato bravo a restare focalizzato, a crederci e lottare, nonostante gli errori, un servizio non costante, un rivale tignoso e velocissimo.
Più di cuore e testa che di braccio, Sinner la porta a casa. Doveva forse verticalizzare di più, ricavare di più dal servizio, ma soprattutto giocare più libero per sbagliare di meno. È stata dura, ma ce l’ha fatta. Per questo è una vittoria importantissima, perché è arrivata vincendo “sporco”, con sofferenza, superando molti momenti difficili e dando un bel segnale anche dal punto di vista fisico, perché la partita è stata anche parecchio dura.
Bravo, bravissimo Sinner. Un successo che rilancia completamente le ambizioni dell’azzurro, cancella un periodo grigio e fa intravedere migliorie molto interessanti. Restano 2 Masters 1000 sul cemento e US Open. Ne vedremo delle belle…
Marco Mazzoni
La cronaca della finale.
La finale del 500 di Washington scatta alle 23:10 con Sinner alla battuta. Poche prime in campo, ma McDonald sbaglia un paio di risposte cercando di essere aggressivo. Il terzo errore di rovescio di Mackenzie porta a Jannik il punto del 1-0. McDonald alla battuta. Servizio al centro e via avanti. Chiara l’intenzione dello statunitense di “scappare” dallo scambio di ritmo e progressione, dove può pagare la maggior potenza dell’azzurro. Ma è anche bravo Mackenzie ad appoggiarsi sulla palla e trovare profondità. 1 pari. Nel terzo game Sinner trova il primo Ace del match, senza patemi controllando lo scambio dal centro del campo si porta 2-1. Nel quarto game arriva la prima scossa della partita. Mackenzie scatta sicuro 30-0, ma Jannik si difende, sprinta e forza ad un paio di errori il rivale. 30-40, è la prima palla break del match. Bravo McDonald a cancellarla col servizio, ma sbaglia per troppa fretta col diritto nel punto seguente. È la seconda chance per l’azzurro per scappare via. Letale Sinner, LETALE! Risponde profondo, comanda lo scambio rubando un pezzetto di campo con ogni colpo, sino alla chiusura col diritto cross. BREAK Sinner, avanti 3- e servizio. La progressione intensa e profonda di Jannik inizia pagare dividendi. Mackenzie è veloce di piedi, trova una grande risposta lungo linea e poi sprinta a rimettere una palla corta (non così corta…) di Sinner. Con tre punti di fila, McDonald si guadagna una chance per il contro break. Ottimo Jannik, ACE per ricacciare indietro il rivale, senza rischiare niente. Di nuovo rapidissimo l’americano, apre il campo e avanza con sicurezza. Si procura così la seconda palla break del game. Niente prima, ma la seconda è moooolto lavorata, salta così alta che la risposta impattata assai in alto vola via. Un gratuito di rovescio costa a Sinner la terza palla break, ma lavora bene col diritto e si salva di nuovo. È il game più lottato del match, buon livello in questo momento e massimo sforzo per Mackenzie. La quarta palla break è quella buona: spinge Sinner, ma McDonald è bravo a girarsi sul diritto e trovare un’accelerazione in salto lungo linea da destra imprendibile. Break McDonald, torna sotto 2-3 e servizio. Sinner ha pagato il primo momento “no” del match, non aiutato dalla prima di servizio, ma era 40-15 nel game. Immediata reazione dell’azzurro, prima una pallata a tutta, quindi un passante cross perfetto. 0-30 e quindi 0-40, di nuovo potente ed accurato in difesa. Tre palle per scappare avanti di nuovo. Sbaglia Mackenzie su di una risposta consistente. BREAK Sinner, 4-2 e servizio. Con un Ace sul 40-30 l’altoatesino consolida il vantaggio, portandosi 5-2. Jannik prova a chiuderla già nell’ottavo game, prendendosi bei rischi in risposta. Un paio di errori di rovescio però aiutano McDonald ad issarsi 3-5. Ora l’azzurro serve per vincere il primo set. Con un bel ritmo Jannik si porta 30-15. Regala però con un diritto banale, sparato in rete da metà campo (solo il secondo diritto sbagliato in tutto il primo set). 30 pari. Risponde molto stretto Mackenzie, è sorpreso l’azzurro. 30-40 e delicata palla break! Va prendersi il punto lo statunitense, da una risposta molto profonda e quindi un accelerazione che gli apre il campo, fino alla chiusura sotto rete. Contro Break, il peggior game del match per l’azzurro – due diritti sbagliati – che non riesce a chiudere e va in risposta, avanti 5-4. Come nel sesto game, Jannik cerca una immediata reazione. Con rabbia, strappa due punti per lo 0-30, quindi con una risposta micidiale cross da sinistra, si porta 15-40, Due Set Point per Sinner! Niente prima in campo… ma stecca un rovescio di scambio l’azzurro. 30-40, secondo Set Point. Trova una grande prima esterna, imprendibile. 40 pari. Dopo un quasi ace… Doppio fallo, il primo del match in un momento per lui orribile. Terzo Set Point Sinner. Rischia la risposta Jannik, ma Mackenzie trova un grande diritto impattando la palla in totale anticipo, ribaltando lo scambio a suo favore e chiudendolo da sinistra. C’è lotta, palla dopo palla. Un errore col diritto costa a McDonald il quarto Set Point del game. Niente, altro buon servizio del 26enne californiano, che ancora col servizio cancella anche un quinto Set Point. Di potenza, col diritto, Sinner entra in campo e strappa il sesto Set Point. Niente prima stavolta per Mackenzie… duro scambio, centrale, dritto per dritto, è l’azzurro il primo a sbagliare col rovescio, oggi il colpo stranamente meno sicuro (è stato il settimo errore da sinistra). Con un bel punto col diritto, finalmente McDonald vince un sofferissimo decimo game, impatta lo score a 5. Molte memorie negative per Jannik, ben 6 Set Point non trasformati. Dopo un game infinito, a zero Sinner sale 6-5. Dodicesimo game, e di nuovo Mackenzie in crisi al servizio. Forza bene Jannik, 0-30 e poi un errore costa allo yankee lo 0-40. Altri Tre Set Point per l’azzurro. Cancella il settimo complessivo con un Ace, il terzo del suo match. Ancora Ace, e ottavo SP annullato. Niente prima in campo sul nono… tenta un improvviso serve and volley, Jannik è forse sorpreso e la risposta va in rete. 40 pari, 9 set non trasformati. Esagera con la spinta l’americano, ecco il decimo Set Point per Sinner. Nemmeno fortunato l’azzurro, il nastro rallenta la palla, aggiustandola per la chiusura del rivale. Urla “c’mon” Jannik quando il diritto di Mackenzie muore in rete, 11esimo Set Point! ECCOLO! Muore in rete il rovescio di McDonald, all’undicesima chance Sinner chiude 7-5, 1h e 6 minuti di tennis, anzi, di lotta. 16 vincenti a 13 per l’americano, ma anche 23 errori a 11. Un set durissimo, in cui Mackenzie è stato bravo a prendersi rischi per uscire dalla morsa dell’azzurro, ma alla fine un set meritato per Jannik, nonostante più errori rispetto ai match dei giorni scorsi.
Secondo set, scatta Sinner alla battuta. Inizia bene, molto determinato e preciso nella spinta. 1-0 Sinner. Scatta bene anche il giocatore di casa, sembra aver già metabolizzato la delusione del set perso nella stretta finale. 1 pari. Terzo game, va fuori giri Jannik, bravo in difesa Mackenzie. Da 30-0 crolla 30-40, palla break per McDonald. Duro scambio, si difende con le unghie Mackenzie, ma alla fine sbaglia. Si salva l’azzurro, ma che fatica, è in difficoltà nello sfondare il rivale, velocissimo nel rimettere tutto. Stavolta sfonda davvero Sinner, due diritti portentosi. 2-1 avanti l’azzurro. Il set avanti spedito sui turni di servizio, grande spinta da parte di entrambi. Nel sesto game, con Jannik avanti 3-2, Mackenzie si imballa. Subisce la forza dell’azzurro e poi affretta malamente un rovescio. 0-30 e poi 15-40, regalissimo col diritto, per una volta scomposto coi piedi al momento della spinta. Due palle break per Sinner. Comanda lo scambio sulla prima l’azzurro, ma il rovescio lo tradisce di nuovo; serve bene l’americano sulla seconda. Parità. Non va il rovescio di Sinner, ora nemmeno in risposta. 3 pari. Il suo sguardo non cela un certo nervosismo, di sicuro infastidito per i troppi errori e per il non riuscire a “spaccare” lo scambio nonostante la spinta. McDonald trova nel settimo game un paio di giocate notevole, come il passante di rovescio in allungo che lo manda avanti 15-40, con due palle break per l’allungo. Un altro errore di rovescio costa a Sinner il Break. Dopo mezz’ora, McDonald è avanti 4-3 e servizio, brutto momento per l’azzurro, che invece di scappare via nel set, ora è costretto a rincorrere. In totale fiducia, il californiano consolida il vantaggio, 5-3. Di rabbia Sinner resta in scia. McDonald va a servire sul 5-4 per vincere il secondo parziale. Non trema Mackenzie, rapidissimo coi piedi avanza e chiude. 6-4. Migliore il rendimento dell’americano, ma peccato per Jannik che dopo non aver trasformato la chance per l’allungo è calato, ha lasciato troppo spazio a Mackenzie. La velocità dell’americano ha fatto la differenza. È il primo set perso da Jannik nell’intero torneo.
Terzo set, inizia l’azzurro alla battuta. La breve pausa sembra averlo rigenerato, spinge forte e preciso. senza patemi muove lo score sul 1-0. È più reattivo Sinner, spinge e viene avanti. 15-30 e poi 30-4o, con una bella chiusura sotto rete. È la prima palla break del set. Con coraggio Mackenzie scatta avanti e chiude, sempre rapidissimo e lucido nel leggere il momento massimizzando la situazione. Bel livello adesso, la palla corre rapidissima, entrambi sono pronti a verticalizzare il gioco e prendersi rischi. Evidente come Jannik voglia cercare la zampata per scappare avanti, spinge fortissimo ed il pressing frutta la seconda palla break del set (ne ha sfruttate 3 su 17 finora, poche poche). E il break arriva! Avanza McDonald, Sinner gli spara forte in pancia col rovescio, la volée è in rete. Urla Jannik, esterna una tensione accumulata in quel terribile finale di primo set, con le mille occasioni non trasformate. 2-0 Sinner, ora c’è da fare corsa di testa, servendo bene senza cali. Il californiano non molla, si prende rischi in risposta, ma sul 30 pari esagera, cercando di spingere una seconda molto carica di effetto. Un’altra ottima progressione con i piedi dentro al campo vale a Sinner il punto del 3-0. Perfetto sinora con la prima in campo nel terzo set Jannik, un dato questo importantissimo. McDonald non crolla, continua a saltare su ogni palla con grande vigore. Si porta 1-3 e anche in risposta martella col diritto sulla prima palla più corta dell’italiano. 15-30, momento cruciale. Doppio Fallo di Jannik! È il primo del match, figlio della tensione del momento. Due palle break per Mackenzie sul 15-40. Ottimo l’azzurro sulla prima, pressing preciso al centro, alla fine ingestibile; molto preciso anche sulla seconda, apre il campo col diritto, fa correre il rivale infila un bell’insider out. Si salva Sinner, ma con un attacco diretto dalla risposta Mackenzie strappa una terza chance del contro break. Non trema Sinner, servizio potente al T e via dentro col rovescio lungo linea. Con l’aiuto del servizio è tutto più facile… 4-1 Sinner, respinto l’assalto del rivale. Nel settimo game Mackenzie cerca un ultimo assalto, ci prova sino alla fine, ma l’allievo di Piatti (assente nel torneo) serve con potenza e chiude col diritto. Con l’ennesima seconda palla esterna da sinistra, estremamente carica di “kick”, manda in crisi la risposta di McDonald, gli vale il prezioso 15 del 5-2. La coppa è davvero ad un passo. Sente il profumo della vittoria l’azzurro, lascia scorrere il braccio a tutta, la palla prende una velocità ed effetto devastante, incontenibile. 15 pari e 15-30, a due punti dal match. Un’altra risposta molto profonda costa l’errore a McDonald, 15-40 e DUE MATCH POINT SINNER!!! Con un coraggioso affondo col diritto Mackenzie salva la prima PB. Aggressivo con servizio e diritto, si salva ancora l’americano. Davvero bravo “Mac” a giocarsi con freddezza e qualità ogni palla break da salvare. Resta in scia il californiano, 3-5. Ora Sinner va a servire per il titolo. Scambio duro sul primo punto, lo vince Jannik, fa il pugno al suo angolo. Troppa fretta nel secondo punto, il rovescio è sbagliato. 15 pari. Anche duro scambio, ma stavolta è l’azzurro a sbagliare per primo. 15-30, attenzione… Si prende un gran rischio col diritto cross Sinner, esce di poco. 15-40, due palle per tornare in vita nel match per l’americano. Vola via il rovescio di Jannik, clamorosamente McDonald strappa il game all’azzurro, un BREAK arrivato nel momento decisivo. Ora McDonald serve sotto 4-5. Prova a mettere grande pressione Sinner, ma sbaglia col rovescio prima e col diritto poi. Si va ai vantaggi, torna a due punti dal titolo l’azzurro, ora anche Mackenzie sente eccome la pressione. Arriva LO SCAMBIO più bello del match, succede di tutto sotto rete, lo chiude Jannik con un tocco stretto di rovescio. Alza il dito, con il rivale per terra. Il pubblico è in delirio. Nastro malandrino… devia lungo un passante di Sinner che sarebbe stato vincente. Con un gran diritto, McDonald impatta a 5, tutto da rifare per Sinner. Per fortuna l’azzurro non accusa il colpo della rimonta subita. A zero si porta avanti 6-5, assicurandosi il tiebreak. Si scambia duro anche nel 12esimo game. Si porta 15-30 l’azzurro, ma non riesce a piazzare la zampata definitiva. Si va ai vantaggi. Altro duro scambio, muore lungo il diritto di Mackenzie. Ecco il TERZO MATCH POINT per Sinner!!! Niente prima in campo……. SIIII! È in rete il rovescio di McDonald!!! GAME SET MATCH SINNER!!! Terzo torneo in carriera, tanto sofferto quanto meritato.
Bella vittoria per Sinner, ancor più dolce perché strappata non giocando al meglio, contro un avversario scomodo, arrivata con lotta, testa e cuore più che per una differenza tecnica. Bravissimo Jannik! La sua campagna 2021 sul “duro” USA prende una piega molto, molto interessante…
Marco Mazzoni
Mackenzie McDonald vs [5] Jannik Sinner
5 Aces 9
5 Double Faults 1
63% (79/125) 1st Serve 50% (54/107)
66% (52/79) 1st Serve Points Won 72% (39/54)
46% (21/46) 2nd Serve Points Won 51% (27/53)
76% (16/21) Break Points Saved 64% (7/11)
17 Service Games Played 17
28% (15/54) 1st Serve Return Points Won 34% (27/79)
49% (26/53) 2nd Serve Return Points Won 54% (25/46)
36% (4/11) Break Points Converted 24% (5/21)
17 Return Games Played 17
58% (73/125) Service Points Won 62% (66/107)
38% (41/107) Return Points Won 42% (52/125)
49% (114/232) Total Points Won 51% (118/232)
TAG: ATP Washington 2021, Jannik Sinner, Mackenzie McDonald, Marco Mazzoni, Sinner
Posso chiedere ai criticoni cosa facevano di così glorioso a 19 anni?
Intanto ha vinto! Sempre scontenti?
Sinner in questo momento vale la posizione che ha nella race. Dire che al momento non vale la 20 è fuori contesto. Chi la vale più di Sinner, Aliassime? De Minaur? Goffin? Monfils?
Complimenti a jannik settimana fantastica è normale che i miglioramenti dei giorni scorsi con la tensione siano evaporati a poco poco saranno assimilati definitivamente. Continuo a pensare che dopo la stagione sulla terra sarebbe stato meglio preparare le olimpiadi che poche volte in una carriera hai l’occasione di giocarle per l’erba c’era tempo l’anno prossimo e non avrebbe compromesso la stagione sul cemento. Forza jannik non vedo l’ora di seguirti nei prossimi tornei!
Bravo Jannick , primo italiano a vincere un torneo negli USA dal 2002 a quest aparte , e a 20 anni da compiere , numero 15 del mondo..
e pensare che tanti parlano di Seppi 2.0
Signore mio mio , il mondo e’ apero a tutti anche a chi nuon vuol vedere e ha gli occhi foderati di prosciutto… ma lasciamoli perdere nel loro brodo, forza Jannik e forza azzurri per i 1000 sul cemento americano nella speranza di risultati importanti.
…poi se agli utenti del blog interessa,mi piacerebbe far riflettere sui veri numeri della spedizione italiana a tokio2020….
….fatemi sapere se può essere un argomento di riflessione per tutti noi….
Col suo tennis “pieno di difetti” e’ il 15esimo ATP, non si capisce perche’ dovrebbe uscire dai 20, in base a quale teoria?????
Piuttosto, puo’ solo migliorare.
Giusta osservazione, grandi margini di miglioramento, ne vedremo delle belle! Forza Jannik!
Noto molta gente esigente, sembra che per un giocatore italiano è consuetudine vincere Washington. Non è obbligatorio fare commenti disfattisti
Questo post me lo segno, potresti diventare il nuovo Grandepaci.
…si è ovvio che deve migliorare ancora tanto,però ti faccio presente che ancora non ha compiuto 20 anni ed ha ancora tanto margine di crescita dalla sua ed ha un bravissimo coach come Piatti che sa dove mettere le mani…
…a mio giudizio può arrivare tra i primi 3(e soprattutto vincere gli slam) e già a fine anno sarà top 10!!!
Ma bastaaaaaaa!!!! in questo torneo c’era Nadal, De Minaur, FAA, Dimitrov, per cui bastaaaaaa sminuire la vittoria di Sinner!!!!!
@ Steve Darcis (#2894973)
Sì certo hai ragione:
Propongo una petizione per chiedere l’immediata restituzione del titolo e la non assegnazione per l’anno 2021 per “MANIFESTA MANCANZA DI AVVERSARI DI CERTA CARATURA” o in alternativa la ripetizione del torneo con OBBLIGO dei PRIMI 4 giocatori del ranking alla partecipazione…
Voi non siete in bolla…
@ Tifoso degli italiani (#2894853)
Solo per la precisione: Jannik è il primo e l’unico under 20 nella storia del tennis ad aver vinto un 500 … Ogni commento è davvero superfluo.
Bravo, questo è un elemento importante. Purtroppo anche per Volpini sono esperienze tutte nuove. L’esempio più eclatante è quello di Sergio Giorgi che è la medaglia d’oro degli allenatori che non gestiscono la tensione in modo eclatante. E anche questo fattore alla Giorgi ha fatto molto male.
@ Vincenzo (#2894914)
Anche perdesse tutte le partite da qui a sempre quello che ha fatto è già storia. Solo applausi per Sinner.
@ Bec_style (#2894909)
Sono d’accordissimo. Nulla a che vedere con il 250 di Umago dal livello stellare
A distanza di tempo è stato fuori luogo ancora andare a discutere sul discorso Olimpiadi Sinner. Non si sanno fino in fondo le vere ragioni della scelta di Sinner, quindi dopo che si è visto un Sinner ritrovato si doveva capire che forse quella di non andare a Tokio ma ritrovare se stesso e il proprio gioco con allenamenti mirati era la cosa più giusta, al netto del fatto che è dispiaciuto non vederlo a Tokio.
Ieri l’intervento di Panatta mi è sembrato quello di un elefante dentro una cristalleria ma in certe trasmissioni si punta all’ascolto e quindi figurati se non hanno voluta spararla bella forte e “toccarla piano”. Conoscendo Panatta e le modalità della conduttrice non mi aspettavo altro.
grande Jannik tanta testa e cuore
Le critiche di Panatta sono indegne, demenziali. Fermo restando che e’ stato un giocatore meraviglioso, inarrivabile, soprattutto contro Borg !
Bravo, ottima osservazione! Guardare solo la classifica degli avversari di Sinner e dire che non ha battuto nessuno a Washington non coglie nel segno. Ho visto solo la semi con il ventenne Brooksby che ha giocato in modo spettacolare, era alla sua prima vetrina importante in carriera ed era motivato a mille davanti al suo pubblico. A fine partita Jannik era raggiante, ma mi è parso neanche tanto per la sua vittoria ma per il fatto di aver dato vita – assieme ad un altro giovane – ad una gran bel festa del tennis e per questo si è complimentato vivacemente con Brooksby.
Cuore sportivo, avanti così, Jannik!
In effetti…
È un campione ma diciamo vale un top 10 basso. Al momento l’erba non l’ha interpretata bene, sulla terra qualche exploit ma fatica a tenere i livelli dei migliori, su cemento e indoor è molto forte e solido. Deve lavorare sul servizio che funziona a fasi alterne, imparare a variare di più il gioco e imparare il gioco a rete. Forza campione! Forse ambire ai top 10 dopo us open si può
Fondamentale continuare con una saggia programmazione ed allenamenti per miglioramenti e consolidamenti tecnici.
E’ appena stata abbandonata la traiettoria di carriera “Cecchiniana” con una ripetuta perduta al primo turno; andare in questi frangenti molto delicati fatti anche di equilibri sottili a Tokyo era la più: assoluta e scientifica STUPIDATA autolesionista.
Per fortuna che Sinner e il suo staff ragionano.
Adesso vinto un “250” di Washington, dopo avere perso al primo turno ad Atlanta se non prosegue nei miglioramenti tecnici nei 20 non ci rimane e per ora ci sono ancora analogie con Cecchinato, o con Giorgi
Correggera’ ancora il servizio ?
Migliorera’ al volo e sulle palle corte ?
Qualche variazione nelle rotazioni ?
Cosi’ e’ in miglioramento ma da top 20, NO
Avevano eliminato le tds davanti a Sinner. Poi uno ha perso nel 2021 una partita al mese, quindi significa che ha vinto tanti tornei, anche se non ATP, l’altro ha ripreso dopo un anno e mezzo di stop per infortunio. Poi americani nati e cresciuti sul cemento, con circuiti interni di grande valore, come quello universitario, sono sempre temibili a casa loro. Ma soprattutto conta come hanno giocato, hanno fatto fuori tutti. Tranne uno! JS!
Sinner ha fatto bene a non andare l’olimpiade. Le olimpiadi sono per il tennis poco più che un’esibizione. Il tennis è uno sport che non si basa sullo spirito olimpico. Come il calcio. E in più è uno sport dove le competizioni a squadre sono sempre più snobbate.
Hai un futuro nella politica, ma Fanfani non c’è più . Falso cerchiobottismo, e comunque anche Adriano ogni tanto ne spara, poche volte, ma capita.
Il Peccatore si è confessato al McDonald.
Ma contro che avversari ha vinto? Il più alto in classifica era il numero 100…
@ Sandra (#2894960)
Essere criticato da uno condannato per aver preso la “stecca” è un onore
Ottimo Sinner! Grande settimana e un atp500 in carniere. Non capisco però perché si debba sempre accostare Jannik ai top3. Lui avrà la sua carriera e sono sicuro che ha la tempra per lavorare bene sugli aspetti su cui migliorare e che potrà togliersi diverse soddisfazioni.
Il rammarico è non averlo visto al meglio della forma con Berrettini alle Olimpiadi. Quest’anno avrebbero potuto arrivare a medaglia.
Comunque bravo Jannik, continua così!
Tutti i detrattori sono stati zittiti. Bravo Jannik a 20 hai fatto un capolavoro e hai vinto il tuo primo 500 ne seguiranno altri e anche più prestigiosi.
ps.: hai fatto bene a non andare alle olimpiadi avrai anche tu le tue occasioni. Al contrario di qualche altro/a che non hanno fatto una bella figura anzi…….
vittoria importantissima a maggior ragione perché sofferta.
volendo rimanere sull’aspetto tecnico, e guardando in prospettiva, sembra anche a voi che Sinner rispetto al primo periodo di quando è esploso, sia meno veloce col movimento del dritto di incontro, specie quando arrivano palle vicine alla riga, mi ricordo che una dei pregi maggiori era il saper contrattaccare trasformando colpi difensivi in offensivi.
mi sembra che questa cosa gli viene un po’ meno bene (parlo del dritto). impressione solo mia?
p.s.: commento puramente tecnico, che non vuole né denigrare né esaltare troppo. do per scontato che sia un immenso privilegio per noi italiani avere un giovane di 20 anni al numero 15 del mondo
A 20 anni si è giovani gli errori si fanno, poi si impara e si migliora. Le critiche di Panatta devono essere stimolo di riflessione. Per crescere è meglio avere delle critiche esagerate piuttosto che una schiera di lecchini ai piedi.
Un altro tennista si sarebbe consegnato, ma lui pur non giocando bene come il giorno prima con il rovescio lungo linea che non ne voleva sapere di entrare è riuscito a portarla a casa perché riesce a resettare e a reagire come pochi sanno fare. Bravo Sinner è già un campione ed arrivarà ancora molto più lontano.
Federer 14
Djokovic 6
“Mi ha molto deluso la mancata partecipazione di Sinner, diventerà sicuramente uno fra i più forti del mondo, ma a 19 anni, se ti chiamano alle Olimpiadi, ci vai anche a piedi”. Così l’ex-tennista Adriano Panatta a ‘Il circolo degli anelli’ su Rai2. Panatta ha poi commentato la mancanza di ‘sensibilità olimpica’ nel mondo tennistico: “Il tennis non ha la cultura delle olimpiadi, non bisogna essere ipocriti. Fra uno slam e l’oro, chiunque sceglierebbe lo slam. Ci sono dei sentimenti che hai o non hai, chi non ce l’ha peggio per lui”.
Malgrado tutto BRAVO SINNER, ma soprattutto GRAZIE ADRIANO.
Grande Sinner, complimenti. Sembra tornato quello di qualche mese fa, il che lascia ben sperare per gli US Open
Grande Jannik!ha giocato peggio delle altre volte, abbandonato dal rovescio, la specialità della casa, e con una percentuale di prima di servizio inaccettabile, fallisco, forse teso, contro un sorprendente e mai domo McDonald, però le Finali non vanno giocate bene, vanno vinte e lui lo ha fatto. Vamos!!!!
Ho visto Volpini molto sofferente per tutto l’incontro, lo capisco, ma bisogna trasmettere ben altre sensazioni al giocatore in campo. Comunque grande Jannik, bel trofeo in cascina, un po’ di rinnovata fiducia e qualche sprazzo di gran tennis
Contro i gufi, il peccatore si carica. He is back
Vorrei spendere due parole per quei “poveracci” della Gazzetta dello Sport che fedeli alla loro battaglia “olimpica” contro Sinner non si degnano neanche di un trafiletto per ciò che stava facendo in un 500……..!!
Criticarlo è da troll, nella maggior parte dei casi. Che sia il giovane più promettente, a livello mondiale è indubbio. È l’aspetto provocatorio di certi commenti che infastidisce ma, diversamente, non avrebbero argomenti per essere letti. Forza Jannik
Stratosferico Jannik.
Gli odiatori del Meriggio messi a tacere anche a sto giro.
Tranquillo. Molti scenderanno già in Canada al prossimo passo falso per poi farsi spazio trafelati alla prima occasione buona…
Vittoria fondamentale per morale e bacheca. Per il resto un passo indietro rispetto alla settimana, con un primo set e mezzo più che sufficiente, al netto delle troppe occasioni sprecate, e una seconda parte di match da psicodramma. Capisco la tensione del giocare da strafavorito per un titolo importante e dopo tutte le polemiche seguite alla mancata partecipazione alle Olimpiadi, la cosa strano è che è peggiorato una volta in vantaggio invece di sciogliersi. I sintomi del suo netto calo sono stati la perdita del rovescio e ancor più vistoso la perdita del servizio, che è tornato una via di mezzo tra il nuovo e il vecchio movimento, con il risultato di non mettere più quasi una prima in campo. Pericolo scampato, spero che questo titolo, arrivato in maniera anche inaspettata e rocambolesca, gli tolga quei fantasmi che ancora aleggiano nella sua testa. Detto questo, prima dei 20 anni, ha messo in bacheca un ATP 500, primo per età da quando sono stati creati. Vai Jannik !
@ La Freddezza di Sinner (#2894929)
Come aveva detto Cavour nel 1880 circa l ´Italia e´fatta ora bisogna fare i tifosi Italiani!!!!
“…l’Italia chiamò SIIIIII!!!!!!!”
Per fortuna che non è andato a perdere tempo alle Olimpiadi!
X dovere di cronaca potremmo aggiungere che ” Il SEPPI più evoluto”, a 20 anni da compiere, ha già vinto gli stessi tornei, di cui uno più importante, del SEPPI nazionale.
Questo dato è molto interessante, ma, se è vero e considerato che ci sono stati, nella storia, under 20 che hanno vinto slam (l’ultimo è Rafa Nadal), temo diventi una curiosità, più che un dato rilevante tecnicamente. Se invece che alla storia ci riferiamo agli ultimi 10/15 anni e mi confermi che nessun under 20 abbia vinto più di un 250, fino a ieri, in questo periodo, allora diventa rilevante e dice, oltre al fatto che, ovviamente, Jannik sia fortissimo, che il livello tecnico si sia talmente alzato che è impensabile, oggi, che un ventenne possa essere competitivo ai massimi livelli.
Jannik c è…. Soffrendo, giocando maluccio rispetto ai tueni precedenti, vince la sua terza finale su 4. Battere 4 americani a casa loro non è facile, soprattutto se becchi giocatori on fire nella settimana della vita. Immenso JS, a 19.anni difficile sperare e chiedere di più 🙂
Appare evidente che Piatti è un lettore attento e fedele dei commenti di livetennis, a partire dai quali regola scelte e strategie: anche a partita in corso.
Welcome sul carretto Riccardino!
Ora sul carretto si sta veramente stretti, ma pazienza, accogliamo anche gli amici che mi invitavano a cambiare nickname.
Sarebbe fantastico che i tifosi italiani sostenessero i loro sportivi anche quando sono lontani dai riflettori, nei momenti oscuri di preparazione e allenamento, ma evidentemente per molti è impossibile. Jannik si è dovuto assentare per lavorare ancora più duramente (e anche per motivi personali che non ha voluto condividere), ed è stato criticato duramente per questo. Ora raccoglie i frutti della sua fatica, e un po’ li volete raccogliere anche voi. Va bene, stringiamci a coorte (e al carretto). Forza Jannik sempre!
Troppo facile vincere 61 60, vuol dire che hai incontrato un avversario che quel giorno era incapace di fare partita con te. Quello che conta è vincere contro avversari che possano anche batterti. E’ quello che Jannick ha fatto, ad un età in cui non è così semplice farlo. Vogliamo fare un raffronto? Le finali, numerose, perse da Aliassime. E’ il passaporto in cui c’è scritto nei dati: campione? Si, penso che lo sia, che non stia usurpando una qualifica che, di fatto, gli appartiene di diritto. La logica conseguenza è che fra qualche tempo, non si può dire quale sia con precisione, ci sarà scritto: vincitore slam. Bravo.
Ha vinto in una serata nera, e questo dice tutto della sua forza. Chi gioca a tennis sa cosa vuol dire fare una partita quando giochi esattamente il contrario di come verresti, tanti si sciolgono e imbarcano il classico 1-6’ 1-6. Mi pare che in Italia di gente che vince solo in condizione magica ne abbiamo avuta. Il pallettaro americano, vero ragioniere della racchetta, ha giocato sopra i suoi livelli, aiutato da Sinner che non trovava il filo del suo gioco, a partire dal servizio. Comunque Jannick deve lavorare ancora per dotarsi di un back d’attesa per recuperare campo e variare soprattutto i suoi colpi, troppo o regolari.
Fra una settimana festeggerà il 20 esimo compleanno da numero 15 Atp e ancora qlno si permette di criticarlo. Chiedo ai più esperti di ricordare quale era il ranking di Roger Federer l’8 agosto 2001 o anche quello di nole djiokovic il 22 maggio 2007. Non per fare paragoni ma solo per fare capire che questo ragazzo Merita solo applausi. Crescerà e migliorerà tanti aspetti del suo gioco ma criticarlo in qiesta posizione a neanche 20 anni è davvero patetico e da ignoranti.
Tutti a celebrare un sinner che in pratica come classifica dei suoi avversari ha giocato un challenger. Adesso gli tocca medvedev agli ottavi e li vedremo come mestamente il grande campione italico tornerà sulla terra
Mi sveglio e apprendo la buona novella Bravo Jannik Adesso è 14 nella classifica ATP e 10 nella race Torino è vicina anche perché a New York potrà dire la sua Sarà un US Open da fuochi d’artificio
500 molto modesto a essere onesti.
Vedremo in futuro, risultato che prendo con le pinze.
Bene ritornato alla grande
Andato a dormire 2 e trenta sveglia alle 4 per lavoro. Sarà dura ma almeno ha vinto… Bravo bravo
Alla fine importante è vincerla:cosa compiuta.Forse non sarà mai come i tre Fab ma una cosa fondamentale oggi c’è la insegnato:non arrendersi mai e lottare fino in fondo con tutte le forze anche sbagliando e lui questo lo ha sempre fatto fin dagli inizi della sua carriera tennistica.Veramente complimenti e tanta soddisfazione.
Davvero bravo Jannik a completare l’opera in questa finale. Partita difficile, giocata da favorito, vinta da campione.
I 20 anni sono alle porte cosi come un futuro ricco di soddisfazioni.
Solo applausi per Jannik.
Non è stato la migliore partita del torneo ma l’importante era portare a casa la vittoria. Non dimentichiamoci mai, che ha solo 19 anni e che è più che normale non essere freddo e lucido come un veterano in una finale ATP, dove chiunque sia l’avversario, di certo non ti regala la partita. Per Sinner parlano, parlano i numeri. Tre tornei ATP e una finale di un mille a 19 anni sono già un traguardo straordinario. Nessuno tennista italiano è mai arrivato a tanto a questa età. Per il futuro considerando la caparbia e la tigna del ragazzo non possono che esserci miglioramenti. Certo prima di raggiungere una certa solidità ci vorrà tempo e sicuramente non è oggi in grado di vincere uno Slam, ma ritrovarsi a soli 19 anni nella top 20 non può che farci sperare bene. Forza Jannick!
Il primo set 7-5 non 7-6
19 anni, dico solo questo
Gioia e tripudio!!!
E considerato che ce n’è da migliorare…credo che gioiremo ancora a lungo!
Ha vinto giocando male sbagliando tanto e questo è molto importante
“Quando scendi in campo non serve essere il migliore del mondo, basta essere meglio del tuo avversario”
Oggi Jannik ha sentito la tensione della finale.
Nei due set dove è andato a servire per il set e per il match, come da routine conclamata, ha perso il servizio.
Soprattutto dopo aver vinto il primo l’ho visto molto agitato, gli è presa la fretta, poca serenità. Quando Jannik non è tranquillo perde fiducia soprattutto nel servizio e nel lungolinea di rovescio che in quei momenti non gioca quasi mai rintanandosi sull’incrociato di rovescio. Tutto questo però lo rende più prevedibile. Un Jannik versione Broksby avrebbe vinto 6-3 6-4. Ultima cosa, deve imparare a giocare bene le palle break come quando gioca i punti interlocutori. È bello che diventi un piacere giocare al massimo le palle break in suo favore, invece spesso ha giocato corto, scentrando certe palle, si leggeva bene la tensione che lo attanagliava.
Detto questo, il torneo di Washington ci ha riconsegnato un Sinner più consapevole, fisicamente in buona condizione e tatticamente più libero di giocare il suo tennis a tratti devastante. Bene così, l’importante è essere lì, lottare sul campo, a essere tirati a lucido ci penseremo per il prossimo torneo di Toronto.
Oggi non avrà giocato il suo miglior tennis ma ha meritato di vincere il torneo. Ha battuto 4 americani in casa loro che sono sempre difficili da affrontare.
Bravissimo Jannik!
Ottimo Sinner per la storia e la valanga di cacca che ti è piovuta addosso per mesi.
Alla fine contano i fatti!
Ciao ciao Barazzutti
Continuiamo a volare bassi ma non sono molti a vincere 3 tornei prima del ventesimo compleanno.
Grande Jannik!
Bravo quoto in pieno e mi ha sorpreso Mc Donald forse la migliore prestazione in carriera, ha giocato sciolto si è preso molti rischi ed ha aggredito jannik è fortissimo in difesa. Una volta tanto fare i complimenti all’avversario che se è arrivato in finale battendo Paire kirgios Nishikori non era poi tanto male no????
Nello sport a parlare sono i risultati. Complimenti a JS che lavorando duro su alcuni aspetti del suo tennis può aspirare a grandi imprese.
Troppo contento per Jannik, uscito alla grande da un mese difficile, talento da coltivare con calma e da preservare dalle critiche di chi, anziché apprezzarne l’educazione e la volontà, se ne dimentica l’età, l’inesperienza e i grandi margini di miglioramento. Se proprio non possiamo rinunciare a giudicarlo, facciamolo con serenità e la benevolenza che merita un ragazzo capace di vincere 3 tornei e di salire a 15 del mondo a nemmeno 20 anni. Sosteniamolo con amore e fiducia, perché il meglio, se la fortuna lo e ci assisterà, deve ancora arrivare, e come per tanti big (Berretto compreso) potrebbe essere tra anni. Per il momento, direi che non ci possiamo lamentare.
E due mesi di servizio…
Bravo Jannik. Vittorie come questa, soffrendo fino alla fine, valgono tantissimo. Ancora bravo!
GODOOOOOOOOOOOOOOOOO ABBESTIA RIGODOOOOOO…….comunque non ce la facevo più.
Oggi peggio ma penso abbia pagato anche lo sforzo di due settimane in cui giocava anche il doppio
Bravo Jannik, bravissimo!!!
Oltre 400 commenti durante il match il 90% dei quali assurdi… leggo…” …oggi due passi indietro…” ehi, ha vinto! ” … troppa sofferenza…” ehi è una finale ATP 500… ehi ha vinto il torneo perdendo un solo set!!! Ma che scrivete ???? Seduti comodamente sul divano… vabbeh dai…
Giocare una finale ATP 500 non è mai facile, ovviamente l’avversario che ci arriva non è mai scarso!!!
Vittoria importantissima nonostante il 50% di prime in campo e molti gratuiti spesso commessi in momenti cruciali del match!!!
Il ragazzo si farà,come scrisse De Gregori, perché è seguito da gente seria e preparata, perché ha ancora ampi margini di miglioramento,perché è un ragazzo intelligente e mentalmente ben predisposto, perché la velocità di crociera della sua palla è devastante!!!
Bravo Jannik, molto bravo!!!
A Toronto sarà durissima…esordio contro il fortissimo specialista Americano Fritz…poi la testa di serie numero 1….ma questa è un altra storia…
Bravo Jannik
Spero sia l’inizio di un nuovo capitolo del tuo percorso di miglioramento.
Magari cercando di chiudere le partite al momento giusto quando si presentano le occasioni e non concedere troppo altrimenti devi sprecare tripla energia per recuperare le occasioni mancate.
Comunque bravissimo mi raccomando Ciao Yannick sei un orgoglio per noi italiani
Un Carissimo saluto affettuoso a Corrado Barazzutti e Simone Tartarini.
Forza Jannik fai scoppiare il fegato di tutti. Godo
Beh se mangia pesante può essere che di rovesci ne faccia molti
Complimenti a sinner prima di tutto….con questo non farei in questo momento troppi sogni.., è un giocatore ancora acerbo come è normale che sia….per puntare a qualcosa di più come un mille o uno Slam (mille con Djokovic e gli altri sia chiaro) secondo me dovrà chiaramente migliorare con tempi difficilmente prevedibili….l’impressione ad oggi è che Musetti forse abbia più margini di sinner nel medio lungo periodo….in ogni caso l’Italia ha la grande opportunità di avere due giovanissimi così forti come forse mai prima … Cosa che fa ben sperare per il futuro …
Ma che palle che siete!!!! La finale non si gioca bene SI VINCE!!!!!
Diventa,a 19anni,il più giovane in assoluto ad aver vinto un 500. Questo era il 146 torneo 500.
Per essere scarso ha già numeri, incontestabili, da paura.
Grazie Jannik.
Nonostante la vittoria, oggi due passi indietro. A partire dal secondo set ha perso nuovamente la prima,ed ha avuto troppa fretta nei momenti chiave cercando soluzioni troppo rischiose. Troppe poche variazioni perché non si sentiva a suo agio e persino il rovescio deludente. Non ha ancora giocato una finale Atp, ad eccezione del next gen, al livello che gli compete. Ma se con tutte queste note negative a neanche 20 anni è già 15 al mondo si può solo aver fiducia. Sempre forza Jannik!
Speriamo bene per il proseguimento di sta benedetta stagione americana. Oggi non è che abbia giocato poi così bene, cmq era importante vincere solo per riacquisire un po’ di fiducia.
Bravissimo Jannik, si è tolto lo sfizio di vincere un 500 prima di compiere 20 anni…
Terzo torneo per luibin carriera, il secondo della stagione. Numeri veramente importanti.
Clicca qui per visualizzarlo.
Ha vinto chi ha giocato meno peggio
A sinner farei fare un mese di rovesci… ne ha sbagliati una enormitá
Ad ogni modo a 19 ogni aspetto é migliorabile e quindi che si goda questa vittoria comunque meritata
Wikipedia è già stato aggiornato. Buonanotte a tutti.
È stata una sofferenza pazzesca ma alla fine ne è valsa la pena
Credo che stasera non alzerà solo la coppa, ma anche il morale!!
Fondamentale trovare fiducia per l’ultimo Slam dell’anno. È assurdo che sia quindicesimo al mondo senza avere nemmeno un punto da difendere in tre Slam su quattro!! Dajee
Primo under 20 di sempre a vincere un ATP 500.
Grandissimo……sofferenza… ma titolo steameritato!!!Stratadi
Perche’ non dovrebbe soffrire.un 500 non lo vinci facile 61 60
Grande Jannik! Veramente bravo a portarsi a casa una partita difficile, ora testa ai due master 1000
Pur non giocando il suo tennis migliore conquista Washington. Se non è un campione questo, non so chi lo sia.