Capri Sports, allarme impianti – Parla il Presidente Roberto Russo: “Il Capri Sports non ha la disponibilità dell’impianto coperto in caso di pioggia”
Diamo spazio ad un comunicato del Capri Sport Accademy, Campione d’Italia in carica.
Il Capri Sports Academy rischia di giocare i quarti di finale dei playoff scudetto della serie A1 di tennis lontano da Napoli. L’allarme lo lancia il presidente del club tre volte campione d’Italia e che ha vinto di più negli ultimi anni nello sport in Campania, Roberto Russo.
Domenica 22 novembre il Capri Sports giocherà l’ultima giornata del girone eliminatorio a Pistoia: in caso di vittoria per 6-0, gli isolani chiuderanno il girone al primo posto, con il Bassano (identici punti, 16, e identica differenza set). E sarà la Federtennis a decidere, con il lancio di una monetina, quale dei due club sarà primo e andrà direttamente alle Final Four (5-8 dicembre), e chi da secondo, dovrà giocare contro la terza dell’altro girone i quarti di finale (29 novembre), per qualificarsi alle Final Four. Il Capri Sports sarà comunque secondo nel girone se vincerà a Pistoia 5-1 o 4-2. In questo caso (o nel caso perdesse il sorteggio) il club campano avrà diritto di giocare in casa la sfida dei quarti di finale, come illustra il regolamento, contro la terza classificata dell’altro girone di qualificazione della serie A1.
E’ qui che scatta l’allarme: il Capri Sports gioca da due anni le sfide casalinghe al Tennis Club Napoli ma, in caso di pioggia, gli incontri sono solitamente spostati nella struttura coperta di Fuorigrotta, sui campi dell’Amar Club (fin dalla prima stagione in A1, nel 2006), dove si sviluppa anche l’attività del Comitato campano Tennis della Fit. Questa struttura non potrà essere più utilizzata dal Capri: la gestione dell’impianto è adesso del Rama Club che non affiliato alla Fit. A Napoli altri campi coperti in terra battuta non ci sono e il club tricolore sarebbe costretto a chiedere l’inversione di campo per la seconda volta e giocare così lontano dal suo pubblico.
Ecco la dichiarazione ufficiale del presidente Roberto Russo:
“Il Capri nel 2006 e nel 2007 ha giocato tutte le sue partite ufficiali sui campi del Centro Tecnico Federale Fit, usufruendo anche del campo coperto in caso di pioggia. Mai nessun problema, mai nessuna autorizzazione negata.
Nel 2008 il Capri cambia sede di gioco e trasferisce le proprie attività per lo svolgimento del Campionato di serie A1 al Tennis Club Napoli, ma usufruisce sempre del campo coperto, in caso di pioggia, del Centro Tecnico Federale Fit. Anche in questo caso mai nessun problema.
Quest’anno, con molta probabilità anche a seguito delle vertenze conflittuali con la Fit (parliamo del processo contro il Capri), cambia l’atteggiamento del Comitato Regionale Campano nei confronti del Capri.
Si richiedono autorizzazioni per usufruire del campo di riserva del Centro Tecnico Federale Campano, che devono essere indirizzate al gestore della struttura e non al Comitato Regionale Campano o alla Federazione Italiana Tennis, che ne sono, invece, proprietari.
Il Capri fa seguito a quanto comunicato dal Comitato Regionale Campano e chiede ufficialmente al gestore l’autorizzazione all’uso.
L’autorizzazione viene concessa dalla società AMAR, in presenza del Vice Presidente del Comitato Regionale Campano il 5 maggio 2009, ma alla prima partita in casa del Capri, la stessa verrà poi negata.
Il gestore chiedeva che la richiesta per l’autorizzazione all’uso dei campi, venisse effettuata alla società RAMA e non alla società AMAR.
Secondo il gestore, AMAR, a seguito anche di vertenze contrattuali in corso con la stessa Fit, autorizzando il Capri all’uso dei campi con la società AMAR, avrebbe infranto il contratto che vietava il sub affitto della società RAMA ad altre società.
RAMA era l’unico soggetto autorizzato alla gestione della struttura federale, cosa per cui il gestore avrebbe seriamente rischiato la decadenza contrattuale sub affittandola a terzi.
Il Comitato Regionale Campano, messo al corrente di quanto accadeva, comunicava al Capri, che RAMA non era una società affiliata alla Federazione, cosa per cui, da regolamenti, se il Capri usufruiva della concessione della società RAMA per giocare sui campi al coperto e sempre in caso di pioggia, perdeva automaticamente a tavolino 3-0 gli incontri!
Siamo stati costretti, immediatamente, a chiedere inversioni di campo, e cioè di giocare anziché in casa nostra, a casa dei nostri avversari per non imbatterci in penalizzazioni!
E’ umiliante tutto ciò…
Siamo l’unica società che negli ultimi tre anni ha portato scudetti tricolori alla Regione Campania e nonostante tutto ciò, siamo costretti a giocare lontano dai nostri confini.
Il 2006, il 2007, il 2008 il Capri giocava le partite ufficiali del Campionato Italiano di serie A1, sui campi del Comitato Regionale Campano.
Non essendo la società RAMA affiliata alla Federazione Italiana, il Capri come ha potuto giocare in quella struttura, senza avere alcun problema?
Perché solo oggi si nega al Capri di poter usufruire dei campi al coperto?
C’è una volontà di rendere complicato il cammino del Capri in questo Campionato…
Sarà un caso?
Abbiamo chiesto aiuto alle Autorità Regionali.
Stiamo ricevendo stima e collaborazione da parte della Regione Campania nelle persone del Governatore On. Antonio Bassolino e dell’Assessore allo Sport della Regione Campania, Dott.ssa De Felice.
Dalla Provincia di Napoli e dal Comune di Napoli, silenzio assoluto!”.
TAG: Campionato Serie A1, Capri, Roberto Russo
6 commenti
Che tragedia..
con quello che ti fanno pagare un panino mozzarella e pomodoro ed una coca cola…..dico per assurdo….non riescono ad adeguare l’impianto…..uno dei comuni più ricchi e nobili oltre ce turistici del centro italia?
ma per favore…..
Che dire…speriamo che non piova! 🙄
il capri risolverà anche questo problema e sono sicuro che vincerà il titolo
contro coloro che vogliono mettergli i bastoni tra le ruote e contro chi non guarda agli scandali che succedono attorno a questo club e a questo campionato…..(vedi olbia)
che pagliacciata
ne sono oltremodo dispiaciuto…