La scelta di Jannik
La decisione di Jannik Sinner di non partecipare alle Olimpiadi ha diviso il mondo del tennis.
Come era prevedibile, in occasioni importanti come questa, addetti ai lavori e non, si chiedono se quella fatta dal tennista rappresenti la decisione più corretta.
Partiamo da un dato di fatto: Jannik ha giustificato la sua scelta di rinunciare alle Olimpiadi con la necessità di colmare alcune lacune del suo tennis e diventare un giocatore migliore. Se pensiamo a Wimbledon come a un esame non superato, possiamo comprendere meglio come concentrarsi sul lavoro possa aumentare le possibilità di superare l’esame successivamente. Se è questa la situazione, la domanda ulteriore che possiamo porci è come mai la débâcle di Wimbledon sia stata vissuta come un passaggio a vuoto tale da compromettere la partecipazione a un’ Olimpiade.
Se poi osserviamo l’entusiasmo con il quale l’altro enfant prodige del tennis italiano Musetti abbia accolto l’invito, allora un approfondimento maggiore risulta quasi doveroso. Sinner ha raggiunto risultati inaspettati anche alla più rosea delle previsioni: è a ridosso dei primi venti al mondo e nessun coetaneo in questo momento è posizionato meglio di lui in classifica. Eppure, si comincia a parlare di tennis monocorde, di necessità di migliorare le variazioni, o addirittura di involuzione. E così il torneo di Wimbledon, da cui iniziò la favola di Quinzi con l’epilogo che tutti conosciamo, in qualche modo ci fa rivivere, con le dovute proporzioni, lo spettro di un’altra delusione, un’altra idealizzazione, un’altra sopravvalutazione.
Seguendo questo filone di pensiero, la scelta di Jannik dovrebbe rassicurarci, visto che l’obiettivo dichiarato è quello di evitare, attraverso il lavoro, un ulteriore fallimento.
In ambito clinico, le persone che si trovano a dover fare i conti con la percezione di aver fallito, richiedono un intervento di supporto psicologico perché non si sentono in grado di affrontare l’insieme di sensazioni ed emozioni spiacevoli che il fallimento porta con sé, e la strategia che metteranno in atto, in maniera automatica e maladattiva, sarà proprio quella di evitare ulteriori situazioni percepite come minacciose. Se nei casi più gravi questa strategia ha il solo beneficio a breve termine di calmare l’ansia, nelle situazioni meno complesse può risultare una strategia di coping sufficiente per creare quell’intervallo temporale necessario per riconquistare la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, nonché la fiducia per affrontare e superare le avversità future. Quindi, se le risorse interne dell’individuo, e quelle ulteriori provenienti dalle nostre relazioni (coach, famiglia, amici) sono percepite come adeguate, la sfida successiva verrà affrontata con successo. In caso contrario, il vissuto di “fallimento percepito” si ripresenterà, e rientrare in campo diventerà “una sofferenza”, come dichiarato dallo stesso Quinzi nella sua ultima intervista. La passione e il divertimento verranno meno, e il risultato finale potrà essere, nei casi estremi, il ritiro dalle competizioni.
Nel caso di Sinner, dunque, l’evitamento dell’eventuale frustrazione derivante da uno scarso risultato all’Olimpiade potrebbe risultare utile, nel breve periodo, per ritrovare la fiducia in sè stesso e nei propri mezzi.
Ma se è così, perché allora questa decisione ha suscitato così tante polemiche?
La psicologia cognitiva ha dimostrato come la nostra mente, di fronte a informazioni insufficienti o incongruenti, cercherà comunque scorciatoie di pensiero per dare coerenza agli elementi che ha a disposizione.
E quale potrebbe essere in questo caso la distorsione di pensiero che possiamo mettere in atto per dare un senso di coerenza alla scelta di Sinner? Ad esempio, nella nostra mente, potrebbe balenarci il pensiero che Jannik, il cui nome è così poco poco utilizzato in Italia, che ha raccolto critiche per il suo italiano che per alcuni risulta perfettibile, abbia deciso di non partecipare alle Olimpiadi perché in fondo poco interessato a rappresentare i colori italiani.
E così improvvisamente ci dimentichiamo che Sinner ha già dichiarato e rassicurato i tifosi (qualora ce ne fosse bisogno) sulla sua italianità, ma soprattutto ha dimostrato di essere un professionista serio, dedito al lavoro e al sacrificio, senza i quali probabilmente non avrebbe mai raggiunto i grandi risultati ottenuti sinora.
E forse non consideriamo nemmeno che l’aver rimandato la partecipazione a un’ Olimpiade possa risultare utile per permetterne la giusta maturazione e la sua definitiva consacrazione.
In conclusione, di fronte a informazioni insufficienti, nel tentativo di mantenere ugualmente un senso di coerenza, il nostro pensiero potrebbe arrivare a conclusioni affrettate e semplificate, e molto spesso errate.
Sarà anche questo il caso?
Dott. Marco Caocci
Psicologo
TAG: Jannik Sinner
Vanno pesate da una parte una programmazione molto probabilmente problematica per tempi e logistica, che condurrebbe a perdere sostanzialmente più di un mese di abbrivio, nella pace social, con una programmazione di lavoro più accurata con cui cercare di sanare le crepe che si sono aperte ultimamente, prendendosi dell’infame dai social.
Per accedere al prossimo livello Jannik deve migliorare sensibilmente il servizio e solo con questo è nei 10 fisso, poi per salire ulteriormente deve imparare a variare attivamente e passivamente…ci vuole tanto lavoro, tanto!Lavora Jannik!
Se fosi al posto di Sinner cambierei la nazionalita´cosi´ potrebbe ´fare una carriera tranquilla e senza avere dei commentari di certi tifosi che si meriterebbero un livello della nazionale di palla a mano cioe´quarta classe
Non è legato all’ Italia come lo può essere un Berrettini o un Fognini. Sinner e’ nato al confine, è italiano e si sente italiano ma è freddo,
Non parla la nostra lingua correttamente e non ha quell’amore per la patria di Matteo o Fabio che andrebbero in nazionale anche zoppi. Scelta non sindacabile, ognuno per la propria carriera fa ciò che ritiene più giusto. Ma basta pensare a sinner, ne abbiamo uno più forte più simpatico più italiano che oggi gioca per fare la storia!!! Forza Matteo!!!!
@ Feffino (#2868235)
Dal film “italiano medio”. L’importante è vincere, il percorso non conta.
Ma secondo me Sinner è criticabile al massimo per la tempistica della scelta…Se c’era una olimpiade da saltare in maniera giustificata era proprio questa…solo che farlo tre settimane prima perché dici che sei in difficoltà di gioco fa storcere un po’ il naso. Probabilmente durante la stagione si era sperato di fare risultati migliori soprattutto su terra…qualche ko inatteso probabilmente ha fatto sì che si prendesse la decisione che non si poteva evitare rischi di sbagliare la tournée americana per un olimpiade e lui e/o il suo entourage hanno deciso questo…Comprensibile ma se fosse questo il punto non sarei d’accordo…Sinner è ancora giovane ha tutto il tempo davanti a sé per fare una carriera incredibile e questa fretta di fare risultato e di migliorare è positiva ma mi sembra in questo momento un po’ troppo affrettata o almeno non mi sembra tale da poter giustificare l’assenza ad un olimpiade…in sostanza gli contesto la giustificazione e la tempistica e non la decisione in sé…con questo da luglio in poi con la tournée americana la sua stagione entra nel clou con poi i tornei indoor di fine anno in cui se starà bene potrà giocarsi almeno la top ten a fine anno…ma anche se non avvenisse niente drammi e niente fretta spasmodica e ansiosa…
Un altro punto che secondo me è da sottolineare è il fatto che ho letto commenti di ex giocatori che mi sono parsi al limite del cinico nei suoi confronti (tipo a Miami ha buttato la finale o cose di questo tipo)….ad un 19enne non si può dire questo…l’impressione è che il fatto che sia staccato in parte dai tecnici federali con Piatti come quasi unico mentore lo renda vulnerabile e attaccabile da molti….anche se per esempio su supertennis questo non è mai avvenuto…Ricordiamoci prima di criticarlo dove si gioca la coppa davis e che il ragazzo obiettivamente se si vuole per lo meno fare bella figura penso che sia quasi essenziale (Sonego, Fognini e Musetti non danno le stesse garanzie sue sull’indoor anche se a livello di garra soprattutto Sonego può essere importante)….
Il fatto è che ha acquisito una marea di sponsor cui deve delle risposte principalmente con la massima visibilità possibile meglio se positiva in termini di risultati. Il punto è proprio questo ,i risultati latitano e Yannik se ne rende conto e quasi se ne vergogna tanto è vero che è scomparso dalla circolazione come avesse commesso delle malefatte. Gli errori sono stati commessi ma sono imputabili a Piatti ed al suo staff che sono riusciti in pochi mesi a distruggere un talento che due anni fa avrebbe rifilato 6 0-6 0 al tennista di oggi
Son d’accordo comunque. Hanno scelto davvero la via del pallettaro. Scambi da fondo sempre e comunque sfruttando il fatto che ha due fondamentali solidissimi. Insomma cercare un percorso alla Nole diciamo. Però è vero anche che così facendo le lacune non si colmano..considerando che di naturale talento nel tocco e nelle variazioni non ne ha, non so se possa essere la via giusta. O magari ritengono che siano difficilmente colmabili e quindi puntano tutto sul fondo campo. Questo non saprei..boh, vedremo
Ma per una convocazione rifiutata la Giorgi non fu crocifissa dalla fit.
Finora non ho mai commentato in nessuno dei miei post la decisione di Jannik
Tutte le decisioni vanno rispettate.e possibile pero’ essere in disCcordo. Per md sinnerr si sta un po perdendo
Se dici “forse ero” vuol dire che non sei un gran tifoso di Sinner ma solo un tifoso occasionale pronto a salire e scendere dal carro a seconda dei momenti
È anche questo il caso!
Informazioni insufficienti, non è possibile trarre alcuna conclusione
Sono in disaccordo con te anche se da tifoso comprendo la tua delusione.
1. La atp cup dà tanti punti, se ha rinunciato non è certo per scarso attaccamento alla bandiera ma perché evidentemente ha valutato con il suo team di non parteciparvi. Si è rivelato un errore, visto che hanno puntato su Melbourne e poi è uscito al primo turno;
2. Chiunque rinunci a questa ciofeca di Coppa Davis merita 500 punti ad honorem. Se la boicottassero tutti sarebbe un bene per questo sport;
3. Prossime rinunce non ce ne saranno, basta capire che per ora Jannik (il suo team) non ritengono utili per il suo percorso di crescita queste manifestazioni.
Che piaccia o meno.
Sinner ha talento e ha raggiunto risultati eccellenti per la sua età. Confrontarsi coi migliori e perdere aumenta la frustrazione e toglie certezze. Lo si vede dalla fretta con cui vuole chiudere lo scambio e il conseguente aumento dei non forzati. Davis e olimpiadi è chiaro che non gli interessano. Secondo me sbaglia sia per l’immagine (basta leggere i post) sia perché condividere questa fantastica esperienza con i suoi compagni e altre migliaia di atleti da tutto il mondo puo` farlo crescere e dargli nuovi stimoli (in più avrebbe giocato il doppio di cui ha un gran bisogno). Una settimana non gli avrebbe certo distrutto la carriera.
Correggo 4500 punti….
Ma Atlanta si trova negli Usa ed è un torneo di preparazione ad un 500 due 1000 e uno Slam che ti informo si giocano in America e danno 3500 punti complessivi. Infatti è pieno di giocatori Usa l’aereo per il giappone…a no? stanno a casa ad allenarsi? Strano…..
Ma davvero ancora parliamo della
rinuncia di Sinner alle Olimpiadi? Olimpiadi che si giocheranno a porte chiuse peraltro? Il problema non è che Sinner vi abbia rinunciato, quanto il fatto che si sia deciso di disputarle comunque, in un silenzio che sarà assordante. Dov’è la festa dello sport? Che tristezza. All
Fine, chi critica Sinner? Quelli che probabilmente al rientro dalle
Olimpiadi (o, peggio, durante) lo avrebbero distrutto perché il servizio non funziona, perché ha limiti tecnici. Se la motivazione è un fermo tecnico
ci sta. Non è Djokovic, non è un oro sicuro per l’Italia che non andrà nel
Medagliere. E smettetela con questo finto nazionalismo. Perché vi conosco tutti, quelli che parlano di nazionalismo sono i primi a mangiare sushi e a comprare macchine tedesche. La posta al dente con il pomodoro fresco dovete mangiare e con l’utilitaria prodotta a Pomigliano d’Arco dovete andare in giro, e guai a voi se prendere la ibrida! Oltretutto siete i primi a dire che Sinner non vi piace perché non è italiano ma altoatesino, quindi si considera austriaco, che bruciò il bastone che picchiò il cane che morse il gatto che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò!
Non ha mai rinunciato a giocare all’ATP CUP, semplicemente non aveva la classifica , all’ATP CUP ci vanno i due migliori per nazioni in termini di classifica, ad inizio 2021 i primi due italiani erano Berrettini e Fognini.
……
Be intanto a tante settimane quindi non ne sarei cosí certo
Si gioca sul cemento anche a Tokyo, nella stessa settimana di Atlanta
Se non si sentiva di andare ha fatto benissimo a declinare l’invito, dicendo la verta’ con grande onesta’ . BRAVO JANNIK
@ sander (#2868033)
C’è una bella intervista della mental coach di Iga Swiatek che parla proprio dell’importanza di curare le relazioni che ruotano intorno al giocatore o alla giocatrice. Spesso il segreto del successo, a parità di mezzi tecnici è proprio lì.
in ATP Cup Sinner avrebbe dovuto fare la panchina perché lì conta la classifica, e si sarebbero dovuti accordare i 3 singolaristi per fare i turni, diminuendo i punti disponibili per ognuno. La domanda non è perché ha rinunciato, ma perché sarebbe dovuto andare, visto che è a tutti gli effetti un torneo ATP
Finalmente qualcuno che centra il problema. Il contratto con Piatti. Che Malagò, Biraghi,Panatta,Barazzutti,Volandri non dicano niente su Piatti e vanno diretti sul povero Sinner mi sembra strano e cieco. E Piatti ne esce pulito! Con il Nelsen del sistema!
Io penso che la decisione di Sinner in realtà sia la decisione del suo staff. E credo che sia stata una decisione disastrosa che ha reso Jannik bersaglio di una quantità di critiche alle quali nessun atleta dovrebbe essere esposto, soprattutto se così giovane. Non entro nemmeno nel merito se la decisione tecnica sia corretta o sbagliata, mi chiedo invece come abbia potuto Piatti (o chi per lui) non rendersi conto di quello che sarebbe successo e ancor più di quello che succederà alla prossima sconfitta o, ancor peggio, alla prima rinuncia motivata a una convocazione in nazionale. Un errore che nemmeno il più mediocre dei manager avrebbe commesso e che sarà difficile da cancellare. Damnatio memoriae per chi ha fatto questa scta.
Sei stato esemplare…noi italiani siamo un bel popolo…ma molto confuso..passiamo dall euforia alla deportazione,troppo facilmente…la risposta a tutti quelli che lo criticano.. è molto semplice…non si sentiva di essere all altezza di rappresentare il suo paese,in questo momento….a tutti coloro che lo hanno massacrato per questo… dico di non permettersi di gioire, quando diventerà il numero 1… ancora complimenti all autore dell’ articolo
Non sono d’accordo con quanto scritto nell’ articolo . Non c’entra la nazionalità italiana ne tanto meno lo scarso attaccamento alla bandiera italiana. Secondo me non ha ,per adesso, interesse per le competizioni a squadre nazionali. Non mi sembra un delitto. Meglio così che averlo a giocare controvoglia. Quando capira’ l’ importanza dei giochi olimpici, che portano atleti a partecipare a qualsiasi prezzo, sarà anche lui della partita. Niente di più, niente di meno
Nadal ha appena rinunciato a Wimbledon… migliaia di giocatori hanno rinunciato perche’ non erano in forma e preferivano allenarsi… ma in che mondo vivi ?
E Musetti ???
Il mondo web raccoglie il peggio del peggio, concordo che va ignorato.
Unica cosa che proprio mi ha dato fastidio, in questa circostanza, è stata la posizione della federazione che, per mezzo di svariati personaggi che ci gravitano intorno, ha espresso il proprio disappunto. Una mossa deleteria ed autolesionista.
Io credo che la decisione di Sinner, oltre che da rispettare (come tutte le scelte individuali), sia anche giusta. Rovinare la stagione sul cemento per andare a Tokyo, con scarse mobilità di medaglia, non aveva senso. Condivido anche di non iscriversi ai tornei in terra rossa post Wimbledon. Va negli Stati Uniti, va ad Atlanta, a preparare la stagione sul cemento, che per lui è la più importante. E li che deve ottenere il massimo, lì è nella stagione indoor
Sono (o forse ero) un grande tifoso di JS.
Quest’estate rinuncerà a difendere i colori dell’Italia all’Olimpiade perché è fuori forma.
All’inizio dell’anno ha rinunciato a giocare nella squadra italiana all’ATP Cup, non mi ricordo per quale motivo.
L’anno scorso ha rinunciato a partecipare, per l’Italia, alla Coppa Davis, perché sarebbe stato riserva e ha preferito allenarsi a casa.
La prossima rinuncia, per quale motivo sarà?
Esatto, molto semplice.
Non scomodiamo le teorie cognitive. Altrimenti mi metto a parlare di Maslow.
Quindi Sinner non è un vero atleta. Bene dai
Sì appunto, Sinner sarebbe cmq stato uno con possibilità di andare a medaglia. Poi sono proprio le olimpiadi la manifestazione dove l’importante è partecipare…
Basta ignorarli e pufff
Scompaiono
Sapete
Come mai non gioca questa settimana
Si allena nel cortile della sua villa voi che sapere tutto
La mia opinione e’ che il team Piatti e Jannik sono stati nell’ esporre le motivazioni molto ingenui.
Dovevano dire, ed era la verita’….sto giocando male e toglierei il posto ad un giocatore come Musetti, piu’ in forma ed in fiducia di me.
BASILARE E’ che capiscano che dal gennaio 2019 (tolto febbraio, in cui erano ritornati sui loro passi, dimostrando quantomeno insicurezza nella scelta fatta) hanno intrapreso una strada contraria alle caratteristiche tecniche del giocatore, la strada della REGOLARITA’+ TATTICISMO.
RIPETO Jannik non riesce piu’ a spingere come prima, fluido semplice elastico potente.
E chi se ne frega delle olimpiadi! Bravo Jannik a pensare alla sua carriera! Stop
Le scelte sono le sue e bisogna rispettarle.. ma sicuramente non colmerà le sue lacune non andando alle olimpiadi..
C’è poco da commentare su una decisione del genere…per un vero atleta le olimpiadi sono un sogno difficile da raggiungere…
@ Giampi (#2867968)
Bravo. Cosa giusta. Vai però anche su livetennis Austria a commentare. Fa la cosa giusta
Io non parlo di invulizoni o di psiche, dico che Jannik ha sbagliato come sbagliò per la Coppa Davis. Punto
Ci sono però due cose che dice il dott.: LACUNE tecniche e aspettative fuori dalla realta’…
@ Giorgio il mitico (#2867938)
Avrà ragionato anche con la propria testa ( consigliato da chi gli sta vicino) ma ha ragionato male. Non mi interessano motivazioni tecniche o paura del fallimento: nessuno gli chiedeva l’oro e per colmare le sue lacune c’era tutto il tempo….è giovane e non è che si sbandiera la gioventù solo quando fa comodo. Fra 3 anni magari non sarà nemmeno convocato perché avrà davanti altri giocatori, chi lo sa? E si pentirà di avere rifiutato la maglia azzurra che per me è una cosa di una gravità assoluta e di una mancanza di rispetto enorme. Certo, il tennis è sport individuale e la sua decisione lo conferma nel modo peggiore. Ma ogni tanto è bello ed entusiasmante anche per i singoli rappresentare la propria gente. Che poi dopo ogni vittoria è tutto un ringraziare i tifosi italiani….era l’occasione per ridare qualcosa a questi tifosi. E non sono un hater, sono solo deluso. Spero che Sinner diventi il numero 1 al mondo ma lasciatemi dire che gente come Berrettini Seppi Sonego o l’ancor più giovane Musetti, a Tokyo ci andrebbero e ci vanno a piedi. È un onore e un privilegio è tutto sommato jannick ha perso da un quartofinalista, non da una wc locale
Giusto, ho già ribadito più volte che ha fatto bene a rinunciare per migliorare, anche perché sono solo 3 anni e non i soliti 4, durante i quali potrà crescere per andare a vincere una medaglia non per partecipare e basta come a Tokio…
Grazie LiveTennis, ottima disamina
Prize Money tornei del Grande Slam e Olimpiadi ? Dici che non incide ?
Personalmente, rispettando le scelte di Riccardo Piatti che è praticamente il tennis in formato coach, non credo che una settimana alle Olimpiadi, magari anche perdendo 60 60 ( cosa praticamente al limite dell’impossibilità per Sinner ), avrebbe danneggiato la crescita di Sinner.
Io l’avrei mandato lo stesso alle olimpiadi, ritengo questa un’esperienza oltre che sportiva anche di vita.
Facciamo i dovuti scongiuri, ma se Sinner poi veramente deludesse, e scenderebbe dietro i primi 5-6 italiani in classifica, giocando pure una carriera rispettosa, e non potesse più andarci alle olimpiadi.
Si mangerebbe le mani, ve lo dico io.
Speriamo non succeda, ovviamente, per lui.
Dovesse succedere, vuol dire che in Italia ci sarebbero 5-6 giocatori più forti di Sinner, quasi impossibile, visto che dovrebbero essere praticamente quasi tutti nei primi 30-40 posti del ranking mondiale.
Ma se succedesse, Sinner maledirebbe il giorno che ha preso questa decisione.
Poi chi conosce il tennis, sapeva benissimo che la crescita arrivata ad un livello altissimo, avrebbe avuto uno stop molto probabilmente.
Non sarebbe stato così, altro che ATP Finals a Torino. Avremmo avuto a fine anno Sinner nei primi 3 posti del ranking mondiale.
Infatti, era molto improbabile, anche se non impossibile.
Quest’anno è partito con finale a Miami, se non ricordo male vittorie nei tornei ATP 250, semifinali a Barcellona … se continuava così era un fenomeno veramente. E’ chiaro che una flessione arriva, non c’è nessuno che rende al 100 per 100 tutta un’annata intera, non a caso i più forti tendono a giocare il minor numero di tornei possibili, per evitare un crollo importante nei tornei importanti. ( cioè il maggior numero di tornri possibili, in pratica, visto che giocandone di più accuserebbero problemi di rendimento ).
Ma quale delusione in arrivo ?
Sinner ha un best ranking e dei piazzamenti già adesso che sono superiori a quelli delle carriere complete di giocatori come :
Caratti, Volandri, Starace, Bolelli, Bracciali, Pozzi, Sanguinetti, Gaudenzi, Furlan ( Top 20 ma mai in finale in un ATP 1000 ), Pistolesi, Pescosolido etc. etc.
Camporese vittoria a Milano quando era praticamente quasi un ATP 1000.
Non può deludere, un atleta che ha già raggiunto obiettivi e traguardi che altri non hanno mai raggiunto in un intera carriera.
Quindi già li parlare di delusioni o drammi sportivi, psicologici etc. etc. è fuori luogo.
Caso mai se ci fosse un problema, sarebbe di appagamento per sentirsi già arrivato, non certo quella di rischiare di fallire.
@ Andy.Fi (#2867986)
Chi ha un po’ di testa e conosce il tennis sa benissimo che è presto per parlare di involuzioni, crisi e amenità varie. Basti guardare quanto ci ha messo un talento come Shapo per arrivare alla sua prima semifinale slam. Purtroppo però Il mondo è diventato questo schifo qui, gli odiatori stanno avendo il sopravvento. Il tennis non poteva esserne immune.
Ci ha visto giusto, ai giapponesi di queste olimpiadi non frega nulla,ma i parucconi del cio per non perderci quattrini le fanno lo stesso a porte chiuse. Sono robe per magnaccioni come Malagò, le Olimpiadi sono desuete e superate dalla storia, visto che nove volte su dieci il paese che le organizza va in difficoltà economica.
Questo intervento dello psicologo, sicuramente interessante, lo trovo incompleto, mancano parti di analisi. Non esiste solo il ramo “cognitivo” della psicologia e non è stata trattata la parte degli stimoli che può dare una partecipazione alle olimpiadi. Il finale anche appare un poco tendenzioso. Mi piacerebbe leggere qualcosa di più approfondito anche se naturalmente l’intenzione della redazione è lodevole e va ringraziata per questa idea.
Le lacune le hanno tutti. Allora nemmeno Berrettini dovrebbe andare e restare a casa a lavorare sul rovescio bimane.
BRAVISSIMO!!!!
Correggerei solo un punto: le prossime Olimpiadi sono previste fre tre anni, non quattro.
Ha fatto bene e stop. Ha tutto il mio appoggio, a 20 anni si impara , più si cresce più diventa difficile. Se non si sente sicuro, o teme di diventarlo e lo ammette, significa che ha molta consapevolezza di sé e questo è di per sé stesso un pregio. Il resto è retorica, quella di Malago’ retorica da politico, burocrate pagato (giustamente).
Se fosse andato ed avesse perso nei primi turni tutti a recriminare perché non avesse lasciato il posto a Musetti che sembra stare meglio
Ma bastaaaaaaaa… Ma sto ragazzo potrà almeno andare in bagno senza che ci si debba scrivere un articolo?
@ Andre (#2868024)
Anche se fosse che non si sente italiano, si sentirebbe austriaco non tedesco. Sai, quella nazione con Vienna come capitale, la Sacher torte ecc. O pensi che lingua uguale vuol dire popoli uguali? Tipo Messi spagnolo? E Federer? Sarebbe tedesco o francese? Ti suggerisco di viaggiare, studiare e aprire la mente.
@ Giorgio il mitico (#2867938)
Cosa urli? Ma vai a vendere lupini!
Sinner non ha scelto e non fara’ alcuna scelta, da quando ha firmato (post 18) le scelte le fa Piatti per contratti. È anche vero che se fossero sue, disquisire sulle scelte filologiche o di bandiera di un ragazzino che ha sempre e solo corso dietro una pallina gialla è solo ed esclusivamente un esercizio di stile, gli si puo’chiedere di diritti e rovesci ma andare oltre è un metterlo in difficolta’ che gli possiamo e ci possiamo evitare.
Saluti
Aggiungo che nella giungla di questo problema di ossesivita’ potrebbe esserci dentro anche il suo coach ed è per questo che il mental coach dovrebbe ricoprire non solo la figura del tennista ma valutare le dinamiche e i rapporti quotidiani con lo stesso allenatore.
Sinner è un bravo ragazzo che ha preso in contropiede tutti gli appassionati di tennis. Cresceva in modo esponenziale ma poi il meccanismo si è rotto. Il suo entourage lo ha portato alle scelte note preservandolo da ulteriori magre figure, mettendolo a sgobbare ancora prima di affermarsi con continuità. Sinner, Musetti, berrettini, sonego e altri ancora sono il nostro patrimonio tennistico che abbisogna di cure e sostegni differenziati. Cresce il PIL del tennis!
Le olimpiadi hanno mostrato il loro lato di marciume quando intere federazioni hanno permesso ai loro atleti di gareggiare pur sapendo del doping dei loro atleti. L’atleta più veloce di tutti i tempi non è mai stato sfiorato dal sospetto, quando la sua squadra in toto è caduta nella rete dell’antidoping, donne che hanno le fattezze degli uomini e corrono quanto loro ecc … eccc….
E questa sarebbe la manifestazione simbolo per gli atleti con meno di 20 anni come dice Panettone …
Dico solo una cosa BASTA BASTA BASTA con questa assurda storia !!!!
Articolo pessimo pieno di inesattezze, falsità, faziosità, accostamenti surreali..
Mi meraviglio di voi Redazione che permettete queste cose !!!
Siate seri !!
La giusta sintesi è stata indicata all’ultimo. Non abbiamo sufficienti informazioni per dare un giudizio. Per quegli imput che ho avuto io Jannik dopo ogni sconfitta si “rintana” nel duro lavoro da fare da subito che di per sé potrebbe essere una cosa positiva ma se poi dopo enne risultati si vede qualitativamente che c’è qualcosa che non va (servizio, rovescio lungolinea, quadro tattico, predisposizione mentale) allora il volersi “buttarsi” nell’allenamento fine a se stesso può essere solo una sorta di terapia “calmante” riferibile a una forma di ossessivita’. Quindi il rischio è che l’allenamento fine a se stesso alla fin dei conti porti al risultato dell’appagamento dell’ego e nello specifico dell’ossessione deviando da quella che potrebbe essere la strada più giusta, ovvero quella della riflessione e del capire dove si sta andando e cosa si vuole veramente. Come ho già scritto in precedenza Jannik ha dimostrato spesso che odia perdere ma dovrà capire anche quanto ama vincere, sono due cose diverse, nella prima interviene la mente, nella seconda il cuore. Guardate i modi di esultare che aveva a Milano e guardate i modi di esultare che ha adesso, è diventato un giocatore molto più mentale mentre il suo vero talento era dare spazio all’anima e allo spirito.
Oddio no, mo rispuntano fuori quelli che ‘eh ma risiede a montecarlo’ (come il 90% dei tennisti da 40 anni, l’altro 10% si divide tra Svizzera e Andorra) quelli del ‘eh ma è altoatesino e odia l’ Italia’ (unico tra l’altro a esultare in Italiano in una marea di come on e vamos, 0 post in tedesco su instagram, se c’è qualcuno che dovrebbe essere incazzato sono proprio gli altoatesini) e quelli del ‘eh, ci ha danneggiato a livello sportivo’ quando con Musetti possiamo fare anche meglio. Quindi perché questo articolo su una notizia ormai vecchia?
Ma anche io.
Là lo coccolerebbero come se fosse un re
Allora eh.
26 giocatori dei primi top 60 hanno rinunciato.
Federer non sa più se ci va.
Shapovalov ha rinunciato proprio perché non gli sono piaciute le restrizioni.
Perché solo con Sinner si è fatto un casino?
Ma pensiamo a Berreto che giocherà per scrivere un nuovo capitolo di storia del tennis italiano, lasciamo stare Jannik e lasciamolo crescere come tennista e come uomo. Io lo aspetterò pazientemente perché credo in lui perché lo tifo non in base a come gioca ogni singola partita ma per come vive il tennis. E’ come “le Affinità Elettive” di Ghoete, una cosa che va al di là di tutto e tutti, altrimenti nel calcio saremmo tutti juventini… e invece sono Sandoriana!
@ Onda89 (#2867941)
Su questo ti dò ragione ahimè, però non serve prendersela con gli altri
Da tifoso di Jannick ripeterei tante cose già dette dai colleghi del forum. Da sportivo anche se non tennista dal primo momento che ho visto il Peccatore ho pensato in una sua grande carriera, per capirci, diversi anni in top 5 e qualche Slam vinto. Adesso che è in leggera involuzione, la penso comunque come prima, sicuramente non essendo un tecnico mi posso sbagliare ma i prossimi 2 anni saranno decisivi, e non avrà ancora compiuto 22 anni. Un grande in bocca al lupo al mitico Matteo
Esercizi per la metabolizzazione della sconfitta.
O dell’insuccesso.
O del processo mentale “della aspettativa frustrata”.
Gli auguro possa uscirne e avere un’evoluzione positiva.
Solo chi è in fiducia e crede in sè stesso può andare a mille e tentare la via del successo.
Ma basta con questa storia, in un momento nel quale altri giocatori, o per meglio dire un altro giocatore sta riscrivendo la storia del tennis italiano nel torneo più prestigioso del mondo, ma a chi interessa se Sinner gioca o non gioca alle Olimpiadi? È obbligatorio parlare sempre di lui qualsiasi cosa faccia? Non è possibile pensare al tennis vero, quello giocato e tralasciare il resto, che come in questo caso conta meno di niente?
Ora è arrivato anche Panatta ad aggiungersi al coro. Ce la mettiamo tutta per danneggiare il nostro miglior prospetto. Gli servirà per rafforzarsi. Fossi in Jannik chiederei la cittadinanza austriaca e quasi quasi la chiedo pure io….
Nel frattempo allenati pure tu. Col francese, visto che le prossime Olimpiadi si svolgeranno a Parigi….Tristesse, si scrive TRISTESSE, anche se la E finale, ça va sans dire, non la si pronuncia.
Domanda idiota: ma a Parigi giocheranno sulla terra del Roland Garros o realizzeranno campi in cemento ad hoc come per il masters di Bercy?
OTTIMA SCELTA Jannik…. andare in Giappone per un olimpiade farsa con una finta pandemia in corso… uno dei pochi con sale nella zucca
Ecco l’articolo su Sinner di cui si parla del niente ma almeno si fanno numeri mettendone il nome. E lasciatelo in pace sto ragazzo
Quand al Vis al g’à al capel, o ca pioev o ca fa bel!
LA SCELTA E’ DI PIATTI CARO PSICOLOGO. Ci spieghi cosa succede quando il maestro per sue posizione da isolato nel lavoro danneggia l’allievo succube. Questo è? Non è nemmeno vero che stava giocando malissimo visto che è uscito per le mani di Fucsovics giunto ai quarti. Avrebbe poi giocato sul suo terreno preferito. Non prendiamo un abbaglio sul nostro giovane campione. Soffermiamoci sul maestro Piatti, grande allenatori di grossi campioni che poi però lo hanno scaricato tutti. Troppo duro?Esigente? Ossessionato dal successo? dai soldi? Vorrei un bell’articolo su questo.
Hai ragione. Mi fa andare ai matti il disinteresse o poco interesse verso quello che sta facendo il nostro numero 1. Che in due anni sta riscrivendo pagine importanti della nostra storia tennistica. E viene snobbato dai piu
Sinner ha commesso il REATO PIU’ GRAVE che si possa compiere in Italia:
ha dimostrato di essere in possesso di un cervello e di saperlo usare.
Si rende conto di avere ancora delle importanti lacune per aspirare all’altissimo livello nell’interesse suo e del Tennis Italiano e vuole dedicare qualche settimana in più all’allenamento per portare avanti un percorso di miglioramento del proprio tennis.
Sinner è un SECCHIONE come carattere e quindi DEVE fare un’operazione del genere altrimenti giocherebbe con un peso dentro, con un qualcosa che gli impedirebbe fare bene ANCHE quelle cose (sono già tante) che già sa fare bene.
Elementare ! Non serve un “mental trainer” per capire una cosa così evidente !
La cosa grave è che chi fa le convocazioni per Tokio abbia dimostrato di NON capire le singole situazioni degli atleti da convocare.
Qualcuno ha visto che nelle classifiche ATP Sinner è il secondo degli italiani ed ha deciso : Tokio !
Questo qualcuno DIMENTICA una cosa : il Tennis è un gioco INDIVIDUALE.
Le classifiche vanno CONTESTUALIZZATE al momento che sta vivendo l’atleta da convocare !
Troppo facile prendere la classifica ATP, prendere i primi e dirgli di andare a Tokio, una cosa del genere ce la potevamo aspettare da persone inesperte, da persone alle prime armi.
Sinner, anzichè FINGERE di essere contento più che mai di fare una gita a Tokio (pagata da tutti noi) ha osato : MA COSA HA OSATO ? EBBENE SI, HA OSATO RAGIONARE CON LA PROPRIA TESTA commettendo il crimine più grave che si possa commettere in Italia !!!!!!!
Non sono in forma e quindi resto a casa a LAVORARE da buon professionista del Tennis. (In certi ambienti anche chi lavora è guardato con sospetto).
Ah, beata gioventù !
Prendi tutti quelli che vanno alle Olimpiadi con la maglia azzurra (mi limito)
Di qualsiasi disciplina
Seriamente, quanti pensano abbiano chance di vincere una medaglia?
E che c.. ci vanno a fare gli altri?
Io poi non capisco cosa si ostini il Sassuolo a giocare in A quando è chiaro che non vincerà mai il campionato
p.s. Ti consiglierei di leggere tale De Coubertin
La sua fidanzata è a Ibiza…
E chi lo ha detto ?
In 3 anni fai presto a diventare il quinto italiano
O magari a farti male proprio quando serve
Ecc ecc ecc
BERRETTINI,SONEGO sono in forma,FOGNINI ha l’esperienza dalla sua perciò lui cosa sarebbe venuto a fare se per sua stessa ammissione ha detto che deve migliorare il gioco e non si sente pronto?
Non si va alle olimpiadi, che sono la manifestazione sportiva più importante, a fare le comparse..
Basta vedere le sue ultime partite per capire dal suo atteggiamento che si sente scoraggiato dal suo gioco e finchè non migliorerà come dice lui perchè dovrebbe venire a dare uno scarso apporto? OGNUNO ha il suo carattere forse sarà troppo esigente e severo con se stesso,ma mal digerisce quando perde mentre Musetti in campo sa metabolizzare meglio le situazioni negative..
Per ora le sue scelte si stanno rivelando sbagliate. Parlano i fatti, non le chiacchiere.
Se riesce a non deragliare sarà per primo merito suo.
Ma anche se dovesse fallire non è lontanamente paragonabile a Quinzi. Ha delle carenze certo che nel peggiore dei casi lo faranno orbitare tra i top 50 , ma rimarrà uno dei best player italiani.
D’altronde gli auguro comunque il massimo e di aspirare a qualcosa di più.
Allora, visto che ne, complice il moltiplicarsi dei canali di comunicazione, ne ho sentite e lette di tutti i colori, dico anche io la mia:
1) Sono contento della scelta di Jannik? No: ma solo perché sono un suo grande tifoso, e avrei voluto vederlo in campo
2) Condivido la scelta di Jannik? Non spetta a me dirlo: il ragazzo è seguito con cura da uno staff esperto, sono certo che abbiano valutato assieme pro e contro, e che non sia stata una scelta facile
3) Porterò rancore e/o diffidenza verso Jannik? Assolutamente no: lo aspetterò con trepidazione, sostenendolo, in tutti i suoi impegni futuri
4) Barazzutti, ha poi chiesto scusa per l’improvvida dichiarazione con la quale aveva detto che Musetti non avrebbe potuto più sostituirlo? Se sì me ne compiaccio, altrimenti…mica è un tifoso da bar, eh
5) Un invito a tutti, me compreso: evitiamo di salire e scendere sui carri dei nostri alfieri a seconda del momento di forma. O se proprio non possiamo farne a meno, cerchiamo di contenere i nostri umori. Per rispetto nei loro, ma anche nei nostri, confronti.
6) Forza Jannik, forza Muso forza Matteo, forza Fogna, forza Lollo e…forza tutti!!! Ci state regalando un periodo di soddisfazioni che, per chi come me segue il tennis da 40 anni, non ci eravamo mai goduti. Quindi grazie, forza e…AVANTI COSÌ!!!
Strategia di coping…vabbè, continuiamo così, facciamoci del male
Tokyo è su cemento indoor. Le condizioni ideali per Jannik. Avrebbe avuto le carte in regola per fare bene.
Ma ci sono anche dei contro. Vero, giocare un’Olimpiade è il sogno di ogni 20enne ma questa non sarà un’olimpiade normale.
Chiusi in camera, nessuno so godrà il villaggio olimpico ma dovranno rimanere in totale isolamento.
In più adesso anche la notizia che si farà tutto senza tifosi, a porte chiuse. Che è la negazione dello spirito olimpico.
Probabilmente Jannik avrà pensato: vale la pena giocare le olimpiadi in queste condizioni, senza un minimo di pathos? Ho 20 anni e di olimpiadi ne potrò giocare anche 3 in futuro.
@ Onda89 (#2867903)
Capisco il tuo tifo per Matteo, però basta scagliarsi su sinner, è già stato sufficientemente massacrato
Thiem shapovalov dimitrov non vanno.tanti altri negli anni passati non sono andati.nel tennis contano poco.e poi tra 3 anni si gioca a Parigi
Teoria della dissonanza cognitiva. Leon Festinger.
Che pappardella per spiegare il nulla.
Semplicemente l’olimpiade, per giunta in Giappone, in un momento in cui ha perso un po’ di certezze, gli è sembrata meno importante di un lavoro specifico sul suo tennis. Per un tennista le olimpiadi non sono tutto come in altri sport. Nessuno ha mai rinunciato a Wimbledon o agli U.S. open per fare la preparazione atletica o perfezionare la tecnica.
Sarebbe stato più criticabile se avesse detto: dopo tanti mesi di gioco continuo e viaggi, preferisco fare le vacanze ad Ibiza con la fidanzata. Invece sta a casa a lavorare e a costruirsi la possibilità magari di vincere la prossima olimpiade.
Per giudicare bisogna vivere le situazione, altrimenti meglio prendere atto e tifare gli altri azzurri.
Yannik ha sicuramente delle buone motivazioni per questa rinuncia. E non sono sindacabili più di tanto, perché comprensibili. Non ritiene di poter fare un grande torneo e pertanto, consapevole di dover lavorare duro per migliorare, rinuncia. Si percepisce che il ragazzo non ama perdere e vuole competere al meglio. Apprezziamo quindi invece questa sua grande coerenza e voglia di lavorare duro per mgliorare. Non è certo per presunzione che molla l’Olimpiade. Ad maiora
Ohhhhh. Ora si. Vi è arrivato l’articolo da 300 commenti. Ora almeno siete contenti. TRISTESS. Io attendo quando invece ci mostrerà 5 volée, 5 dropshot, 5 smash e 5 slice. Possibilmente vincenti..Ca va sans dire