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Australian Open: Craig Tiley preoccupato per il torneo “I giocatori non vogliono le restrizioni”

07/07/2021 15:49

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Craig Tiley nella foto

I giocatori rifiutano le restrizioni per l’Australian Open 2022? Questa è la conclusione che si può trarre ascoltando Craig Tiley, direttore dell’Australian Open, nella sua ultima intervista con una radio locale. A quanto pare, le restrizioni che sono in atto in questo momento a Melbourne potrebbero continuare nel prossimo gennaio, un pedaggio che i giocatori professionisti non sarebbero disposti a ripetere per un altro anno.

“Se le condizioni sono quelle attuali, potremmo non essere in grado di farle accettare ai giocatori. In questo momento, nelle nostre conversazioni iniziali con loro, la sensazione è che non sarebbero disposti ad accettarle, semplicemente perché questo non è quello che stanno facendo attualmente nel mondo“, ha detto Tiley.

TAG: Australian Open, Australian Open 2022, Craig Tiley

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Tre Italiani a Torino (Guest) 08-07-2021 16:52

Scritto da Onda89

Scritto da Tre Italiani a Torino
@ marvar (#2866345)
Matti siamo noi in Europa che non volendo seguire la strada che seguono in Oceania adottiamo mezze misure che stanno distruggendo le economie più fragili (tipo la nostra) e al contempo non ci permettono di salvare vite. Come se non bastasse poi stiamo vaccinando in maniera sbagliata rischiando che si creino varianti resistenti ai vaccini (che vorrebbe dire ripartire tutto da capo). In Oceania stanno semplicemente prendendo atto delle scelte scellerate del resto del Mondo e stanno cercando di limitare i danni.

Scusami ma non sono d’accordo. Questi non fanno mai più di 30 casi in un giorno in un Paese enorme. Lato nostro..non riusciamo a salvare vite?? Non so se li guardi i numeri da quando ci sono le vaccinazioni. Non sono calati i morti semplicemente perché calati i casi ma è ben più che proporzionale. E anche il rialzo dei casi successivo (come in UK) NON porta al rialzo dei morti in quanto le persone più fragili sono coperte. Chiaramente noi abbiamo più del 10% dei nostri over 70 non coperti e allora li sì che rischi ancora. Ma più che fare informazione poco si può e alla fine se vogliono rischiare non ci si può fare molto. Ma non diciamo cazzate sui numeri, anche economici

Sì, da quando la copertura vaccinale è diventata ampia i morti sono calati. Questo di sicuro. Mi riferivo a prima del vaccino in cui abbiamo lasciato morire un sacco di gente ma non per motivi economici (il che non avrebbe certo giustificato le nostre scelte ma almeno le avrebbe rese comprensibili), se avessimo tenuto alla nostra economia avremmo fatto un lockdown per portare la curva dei contagi a zero e poi riaperto facendo attenzione al minimo rialzo della curva (cioè al minimo rialzo un breve lockdown, anche locale, per contenere come fanno in altri paesi tipo l’Australia).
I risultati di queste politiche italiane ed europee sono che noi non abbiamo salvato vite, le nostre economie sono andate in netta sofferenza e rischiamo che i vaccini (non prodotti da noi per altro) siano inutili a breve a causa della somministrazione sbagliata che in questo modo sta favorendo la nascita di nuove varianti del virus resistenti ai vaccini.
Credo che i paesi dell’Oceania stiano semplicemente prendendo atto dei nostri errori (certo non possono dichiararci guerra) e continuano con le restrizioni non riuscendo a convincere le persone a vaccinarsi (le persone sanno molto bene che i vaccini a breve potrebbero essere inutili quindi non si vaccinano).

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