Wimbledon: Si ferma al secondo turno il cammino di Camila Giorgi

@ tommaso (#2859102)

Però chi dichiarava anni fa ai quattro venti che la figlia a breve sarebbe entrata in top ten, una dichiarazione che assolutamente non andava fatta, la verità è che il padre è un immaturo lo si nota anche sugli spalti che invece di dare tranquillità sprigiona insicurezza a iosa, caro tommaso.

Ma se doveva fare solo 2 turni a Londra, non sarebbe stato meglio continuare a Eastbourne e magari provare a vincerlo? Misteri della fede…

Peccato. Quando non ha i momenti di tilt ha un gioco da top 10

Oggi se non ci fossero stati i due momenti di vuoto di Camila non ci sarebbe stata partita. Linette appena sconfitta da .Giorgi ha battuto Svitolina. Un vero peccato perché se la poteva giocare con le top

Scritto da No Way
Finalmente qualcuno che serenamente e semplicemente dice in maniera essenziale la verità. Un’altra verità è che essendo bella e, a suo modo, un po’iconica ed enigmatica attira un certo tipo di tifo fanatico e piuttosto cringe.

Condivido.

Scritto da robdes12
@ Antonio (#2859207)
Che sarebbe che cosa il padre? Ancora con queste stupidaggini dei saluti? Ciò obbliga a ripetere fino alla nausea che il pubblico lo si ringrazia giocando una partita degna di essere vista, non quella roba che propina una Sorribes Tormo. Se ti hanno fatto assistere ad uno spettacolo deprimente, c’è poco da ricompensare salutando e sorridendo: un tempo certe partite si svolgevano e finivano col pubblico che sommergeva le pallettare di fischi. Ora siamo più educati, ci hanno fatto buttare via soldi ma ci accontentiamo di rispondere educatamente ai saluti che ci vengono fatti, mentre in molti casi ci vorrebbero genuflessioni con richiesta di scuse.

Ma quella in discussione è stata una partita non degna di essere vista? Per caso il pubblico ha fischiato le giocatrici?

MA TE LA SEI VISTA LA PARTITA O PARLI TANTO PER ? E POI TE LO SEI LETTO IL MIO MESSAGGIO AL QUALE HAI REPLICATO ?

Nessuna genuflessione, ma il saluto è ormai una prassi oltre che un segno di educazione, soprattutto se durante la partita sei stato/a sostenuto/a dal pubblico …

Gli atteggiamenti del padre di Camila mentre assiste alle partite della figlia ti sembrano quelli di una persona normalissima? Si? Beh, a me no! E fa fare pure una pessima figura alla figlia!

Scritto da marvar
Vedere il capellone andarsene sconsolato dalle tribune non ha prezzo.. E poi mica la Giorgi poteva vincere Wimbledon??a detta di qualcuno si

Ma tu colcosa di più gratificante non c’è l’hai da fare.
Sei messo veramente male
Contento te.

@ Mario (#2859456)

All’estero è amata, molto più di quanti tu pensi. Ma anche in Italia è molto più amata di tante tenniste. Perché lei a differenza di molti italiani non ha il classico comportamento lecca-lecca, e poi si comporta diversamente, è proprio la sua calma, il suo silenzio unita alla sua performance che fanno di lei una giocatrice molto amata a moltissimi. Il comportamento che vuoi tu è il classico comportamento ipocrita che si vede in giro. Se leggi altri commenti in inglese sotto alcuni video le nostre italiane sono prese di mira per i versi. La Giorgi mai, escluso qualche utente, che poi dal nome è ovviamente italiano, che la critica. Però qui la gelosia non ha mai fine

Scritto da Antonio
Quello che non condivido proprio, al di là dell’esito della partita, è il comportamento di riprendersi la propria roba e andarsene senza neppure accennare un saluto al pubblico dal quale Camila è stata pure sostenuta!
Questo l’ha fatto pochi giorni fa pure nel torneo inglese di Eastburne dopo essersi ritirata!
D’altronde è figlia al padre …

Ma sei serio ? Ma perché badi a queste cazzate senza senso .
Tu non hai neanche idea dei veri gesti che fanno comprendere se una persona realmente rispetta il prossimo .

@ Mario (#2859456)
Perché gli inglesi l’applaudono così tanto? In realtà è un esempio di eleganza, di buona educazione e di sportività, come ha riconosciuto anche l’autorevole Signora Murray.

@ etberit (#2858978)

Muchova è una delle tenniste più in forma del momento.
Se non ricordo male quest’anno ha già battuto sia Barty che Osaka.
Insomma avversaria altrettanto ostica della Sabalenka. Le imprese non riescono tutti i giorni…
Consoliamoci con Berrettissimo 🙂

@ Mario (#2859456)

😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀

@ marvar (#2858980)

Per un padre la figlia è quanto di più importante ci possa essere. Gioire nel vedere soffrire Sergio per la sconfitta della figlia è quindi un commento disgustoso. Se vivi per godere di queste cose fai pure, evidentemente non conosci le gioie che può offrire la vita e di ciò mi rammarico per te.

@ Antonio (#2859207)

Purtroppo sono questi suoi comportamenti che hanno fatto della Giorgi una tennista cui alla maggioranza degli appassionati (non solo italiani) non fa nessun dispiacere se esce sconfitta. Il tennis è anche educazione, quello che manca totalmente a questa tennista, ormai milionaria, senza aver vinto nulla d’importante.

@ robdes12 (#2859398)

non quella roba che propina una Sorribes Tormo.

perchè quello di Errani che gioco era???

Scritto da mipiacelariga
Brava. Ha giocato alla pari. La differenza l hanno fatta pochi punti. Ora avanti così.

Pochi punti??? 11 ace contro 1 > 1 DF contro 10 > 24 ERR contro 46 >
a favore ha solo i vincenti 36 contro 23 poi diciamo la verità saranno 15 anni? che gioca a tennis? e si ha vinto delle belle partite ma alla fine ha vinto solo 2 wta e anche non importanti. Se gioca ancora 2/3 anni può anche infilare lo Slam giusto ma finora…..

@ marvar (#2859137)

Ah, interessante. Se un insegnante ti dicesse che un compagno di classe di tuo figlio è geniale, mentre il tuo è nella norma che faresti? Gli augureresti la morte? Mi sembra un motivo piuttosto bizzarro. Lei ha sempre e solo dichiarato che voleva essere numero uno d’Italia, e c’è riuscita mi pare.

@ Gaz (#2859166Se@ Gaz (#2859166)

disciplinate chi? Masha e Sabalenka? Da quando? Diciamo che si fanno regolamenti che poi in parte vengono, secondo la classifica, un po’ annacquati. Tutte quelle urla selvagge e quei gesti sconclusionati secondo te non servono anche per creare disturbo? Che Barty sia disciplinata non ci piove, ma la maggior parte delle altre, che poi ricorrono a mto senza senso lo siano? Non hai risposto però alla domanda: che te ne viene a guardare e scrivere di una che non è la campionessa italiana che desideri? E’ come se io andassi a vedere e criticare sempre un concerto di qualcuno che considero un asino ragliante. Lei almeno, pur quando perde, guadagna qualcosa e, questo è innegabile, dà sempre tutto quello che ha in quel giorno. Non è mica Paire o il certe volte irritante Fognini, grandissimo giocatore, che in alcune occasioni è sembrato scendere in campo così, tanto per passare un’oretta senza fare assolutamente nulla.

@ Antonio (#2859207)

Che sarebbe che cosa il padre? Ancora con queste stupidaggini dei saluti? Ciò obbliga a ripetere fino alla nausea che il pubblico lo si ringrazia giocando una partita degna di essere vista, non quella roba che propina una Sorribes Tormo. Se ti hanno fatto assistere ad uno spettacolo deprimente, c’è poco da ricompensare salutando e sorridendo: un tempo certe partite si svolgevano e finivano col pubblico che sommergeva le pallettare di fischi. Ora siamo più educati, ci hanno fatto buttare via soldi ma ci accontentiamo di rispondere educatamente ai saluti che ci vengono fatti, mentre in molti casi ci vorrebbero genuflessioni con richiesta di scuse.

Brava. Ha giocato alla pari. La differenza l hanno fatta pochi punti. Ora avanti così.

becu rules (Guest) 01-07-2021 16:39
il saldo combinato aces + doppi falli eloquente e decisivo.
+ 18 per la ceca
Il resto sono sfumature nel match di oggi.
Giorgi conferma i miglioramenti generali.
Ora deve mantenere una minima costanza di rendimento perchè nelle

Amleto (Guest) 01-07-2021 16:52
Cosa ne è stati dei nuovi schemi e della tranquillità?top50 ci può stare comodamente

Condivido la constatazione di conferma dei miglioramenti generali.
Ciò riferito anche al servizio in quanto si appalesa chiaramente la sua ricerca degli incroci. Oggi purtroppo la precisione è stata
deficitaria a differenza di quanto avvenuto nelle recenti diverse
occasioni ed a differenza dell’avversaria che ha piazzato un
numero spropositato di aces e vincenti agli incroci centrali.
La sconfitta odierna è dovuta solamente a ciò e sono convinto
che lavorandoci duramente riuscirà a rendere meno ballerina la
prima di servizio, che, come ripeto da anni su questo sito, è
conseguenza ovvia dei doppi falli.
P.S. mi sembra di aver rilevato che oggi servisse con maggiore spinta rispetto ai precedenti recenti incontri. Se così fosse
è spiegata la scarsa precisione.

@ Hector (#2859155)

Come suol dirsi:” De gustibus non disputandum est”.

Scritto da tommaso

Scritto da marvar
@ Silio (#2859134)
Mi ricordo un intervista famosa fatta a Sergio la foro italico nella quale era sicuro che la figlia sarebbe arrivata al numero 1 del mondo…Da quel momento ho iniziato a tifare contro la Giorgi

“La giocatrice che alleno anela ad una carriera tra le 50 e le 100 del mondo. Non di più perché non vorremmo urtare la sensibilità di alcuni esperti di tennis, penso che si iscriverà solo a tornei international per non rischiare un exploit che la porterebbe tra le prime 30 al mondo”
Bastava così poco per averti tra le fila dei suoi tifosi, invece Sergio ha voluto esagerare e adesso Camila si ritrova uno che “tifa contro” (che pena).

Dal pollice verso ricevuto da Silio deduco che questa dichiarazione ipotetica di Sergio NON lo avrebbe convinto… e allora sentiamo, cosa dovrebbe dire un allenatore della sua giocatrice? Quale carriera deve prospettarle?

Scritto da Amleto
Cosa ne è stati dei nuovi schemi e della tranquillità?

Hai visto la partita?

Scritto da No Way

Scritto da marvar
Il livello del tennis femminile ormai è imbarazzante..Tutte possono vincere anche qualcosa di importante…Basta vedere chi ha vinto il Rolando garros..Eppure la Giorgi non è mai arrivata nelle top 20 e non ha mai vinto nulla a parte due tornei nel passato…Un motivo ci sarà…Oppure pensiamo che a 30 anni la Giorgi potrà ancora migliorare e vincere qualcosa???Eppure qui qualcuno pensava alla sua vittoria a Wimbledon…

La Giorgi è la dimostrazione vivente che puoi diventare bravo nel tuo lavoro ma se ti manca la passione non puoi eccellere. A lei piace la moda (lo ha dichiarato lei) e basta sbirciare il suo profilo onstagram per capire che del tennis non gliene importa molto. Probabilmente lo fa per senso del dovere, verso il padre e la famiglia, e perché guadagna comunque molti soldi. Ma non certamente per passione. E quindi non poteva fare molto di più di quanto ha fatto.

Finalmente qualcuno che serenamente e semplicemente dice in maniera essenziale la verità. Un’altra verità è che essendo bella e, a suo modo, un po’iconica ed enigmatica attira un certo tipo di tifo fanatico e piuttosto cringe.

Ma in finale con chi gioca?

@ becu rules (#2859257)

Tu ci hai capito veramente poco: aces e doppi falli non sono mele ed arance; non conta il loro saldo, quello che conta è QUANDO li fai.
Muchova ha avuto bisogno di 4 aces nell’ultimo game e li ha fatti.
Camila ha tenuto turni di battuta con due doppi falli e ne ha persi altri senza dd.ff.
Ma il secondo gioco del terzo set, avanti 40-0, lo ha perso per i due doppi falli: uno ha rimesso in partita la ceca e l’altro l’ha mandata a p.b.

Muchova che gioca profondissimamente un tennis quasi maschile, imbattibile oggi, e non credo che il ritiro preventivo ad Eastbourne fosse stata una scelta sciagurata

@ gbuttit (#2859148)

Non ti è chiaro il mio punto di vista.
Me ne farò una ragione.
Però ci provo: quel game à stato la classica “goccia di troppo”, se hai visto la partita.
A partire dal primo break del primo set, per comeè venuto.
Poi due volte serve per il secondo set e si impicca con doppi falli, finché deve fare TRE BREAK CONSECUTIVI alla n. 22 per vincere un set!
Il terzo set: non è che abbia perso QUEL secondo game e basta… era sotto 0-4 ed aveva perso male pure il rpimo game in risposta dove dopo due buone prime di Muchova, con due buone secondo si era portata 30-30 e sbaglia due risposte a seconde abbordabilissime.
Ma quante risposte alle seconde ha sbagliato! Vista pure una dove è andata nel corridoio a sinistra per colpire di dritto la seconda più lenta del torneo di Muchova (credo su 0-15) e mandarla fuori.
A parte tutto questo: ricordiamo sempre che partiamo dalla rinuncia a cercare di vincere (non “a vincere”, a “cercare di vincere” una SF 500 perché questo tabellone le è piaciuto; a lei, lei ha fatto quella scelta, e col senno di poi l’aveva pure indovinata. E poi te la giochi così?
Al secondo turno?

Cosa ne è stati dei nuovi schemi e della tranquillità?

il saldo combinato aces + doppi falli eloquente e decisivo.
+ 18 per la ceca
Il resto sono sfumature nel match di oggi.
Giorgi conferma i miglioramenti generali.
Ora deve mantenere una minima costanza di rendimento perchè nelle top50 ci può stare comodamente

Mucci, Mucci, che fa fuori Camillucci… 🙂

Scritto da Hector
Sliding doors…nel 2018 ero sul campo numero 18 per vedere il match di terzo turno con Siniakova…dal punteggio sembrano due match molto simili…ma dall’esito ahimè diverso. Primo set perso relativamente in fretta, secondo set vinto al tiebreak punto a punto salvando un match point sul 4-5, inizio del terzo set con Camila che perde il servizio dopo essere stata in vantaggio 40-0, e poi prende il sopravvento. Leggo di cinque match point annullati nel nono game, chissà cosa poteva succedere se avesse convertito l’unica palla break nello stesso game…sliding doors appunto.
E allora desidero fare un copia incolla del commento che postai di ritorno da Wimbledon tre anni fa, in modo che emerga tutta la differenza tra tifare per e tifare contro. Chi tifa contro in uno slam ha 127 possibilita su 128 di essere prima o poi accontentato, ma la sua soddisfazione non potrà mai essere paragonabile a quella di un sostenitore.
Vamos Camila alla prossima!
Di solito al mattino mi alzo presto. Oggi non fa eccezione, apro gli occhi un minuto prima che suoni la sveglia. Il tempo di fare doccia e colazione ed il taxi prenotato per Linate mi aspetta sotto casa. La giornata a Milano si prospetta con un cielo limpido, con scorci che la città sa regalare spesso alla faccia dei suoi molti detrattori. Purtroppo non posso godermi il panorama, lo smartphone ribolle già di mail a cui rispondere. Evado qualche incombenza lavorativa e sono già all’aeroporto, dove per la prima volta dopo anni non trovo coda ai controlli di sicurezza. Mi domando se ciò possa valere come auspicio per un comodo passaggio agli ottavi di finale, anche se in cuor mio immagino che sul campo 18 si vivrà un mezzogiorno e mezzo di fuoco, perlomeno facendo riferimento all’orario italiano. La gente si affolla con largo anticipo all’imbarco del volo, come se avesse paura di perdere un posto che è stato prenotato in anticipo. Tra i passeggeri spicca un gruppo di studenti in vacanza studio che mi fa fare un salto indietro nel tempo, a diversi anni fa quando le prime esperienze all’estero avevano per la mia generazione il sapore che oggi potrebbe avere per un adolescente la prospettiva di un viaggio nelle galassie. Il volo scorre rapido e l’arrivo a London city è il preludio per gettarsi nelle viscere di una città tentacolare, in cui non credo mi piacerebbe vivere. Noto che anche qui la maggior parte delle persone tiene il capo chino sullo smartphone, e non trovando grossi stimoli ripenso alle mie spedizioni precedenti, effettuate in solitaria (Stoccarda e Wimbledon) o in gruppo (Lugano) e mi sovviene che ancora non ho visto Camila trionfare dal vivo. Se non credessi fermamente che la superstizione è il metro dell’ignoranza (con qualche lodevole eccezione, come constaterò poi sui prati erbosi) mi sarei dovuto trattenere a Milano. Ho nel mio carniere dei match dal vivo due sconfitte in due set e una sospensione per maltempo dopo cinque games, non è un pedigree adeguato dopo sette anni di passione. L’arrivo a Church road non ha più il sapore della scoperta, l’esperienza dello scorso anno è stata una delle emozioni più grandi di una vita la cui durata si accorcia inesorabilmente giorno dopo giorno. Era mancato solo il risultato, come se avessi potuto gustare la ciliegina ma mi fosse stata negata la torta: considerando che non sono diabetico avevo percepito l’esito del match con la Ostapenko come una ingiustizia, perpetrata ai danni di Camila ma anche ai miei.
Il tempo di ritirare il ticket comprato online valido per il campo 3 che permette anche l’accesso al ground e sono di nuovo dentro il tempio. Un’ora prima dell’inizio del programma di gioco il Club brulica di appassionati: osservandoli mi pare di capire che i frequentatori di Wimbledon si possano dividere in due gruppi, gli appassionati di tennis ed i frequentatori dell’evento in quanto tradizione. I secondi a fine giornata faranno saltare gli etilometri. Un terzo gruppo, di dimensioni ben più contenute, è costituito da me e dall’amico che incontro all’ingresso del court 18. È evidente che l’unico motivo che ci ha spinti qui è il desiderio di rivivere emozioni che solo Camila può dare, con buona pace di chi si ostina a snocciolare statistiche su doppi falli e piani B, C e Z. Come la zeta di don Diego de la Vega, anche Camila ha il suo marchio di fabbrica: sul campo è dotata di una bellezza commovente che si estrinseca nel gesto tecnico e atletico, nel modo di porsi nei confronti del mondo che la circonda. Il court 18 fu teatro del mio esordio a Wimbledon da spettatore, il ricordo di Garcia-Brengle è nulla rispetto al trasporto con cui mi appresto ad affrontare il match in arrivo. Col mio socio prendo posto in largo anticipo all’altezza della linea di fondo campo, è una strategia penalizzante a livello visivo ma ci consente, quando Camila risponde da sinistra, di essere a tre metri da lei e di farle arrivare il nostro supporto in tutte le fasi del match. L’inizio è in salita, Camila è contratta e spreca alcune palle break, i games sono lottati ma va sotto 4-0. Qui inizia un nuovo match, Camila dà battaglia e Siniakova non è da meno: rispetto all’idea che mi ero fatto di lei mi ricredo, si tratta di una ribattitrice ma non certo di una pallettara, i suoi colpi spesso sfiorano la rete ed oltre ad appoggiarsi alla potenza di Camila cerca spesso il punto, oltre ad avere un servizio molto efficace con la pallina lanciata in avanti (una buona mezz’ora del match trascorrerà a causa degli errori commessi nell’impostazione del lancio) rispetto alla posizione del corpo. Camila sembra poter rientrare in partita ma il primo set si chiude a favore dell’avversaria, e anche l’inizio del secondo non pare autorizzare grande ottimismo. Il mio socio anela ad uscire ancora sul giornale a distanza di un anno ed esulta prima che il punto sia terminato, ma tutto si riduce ad un’occhiataccia da parte della ceca. Il tifo comunque è tutto (ca va sans dire) per Camila tranne uno sparuto gruppo di parenti e affini di Katerina. Siniakova è un break avanti ma si vede che Camila è attaccata con le unghie e con i denti al match, anche dopo uno stop per intervento medico richiesto dall’avversaria (che peraltro continua a muoversi molto e bene) è sempre centrata anche se non pare esprimere il suo miglior tennis. Si arriva sul 5-4 e qui Camila costruisce la sua personale sliding door: sul match point dell’avversaria serve benissimo la prima, la risposta di Siniakova passa giusto un filo sopra la rete e arriva un vincente che fa letteralmente venire giù lo stadio. Dopo avere tenuto il servizio l’inerzia sembra ancora dalla parte della ceca che sale 4-1 nel tie break: un po’ con pazienza e un po’ lasciando andare il braccio Camila risale la corrente negandole ulteriori match point. Sul 6-5 dopo uno scambio interminabile un dritto sul nastro le nega il set, ma il trionfo è solo rimandato di poco. Nei primi games del terzo set avviene la svolta del match: Camila sale 40-0 ma sbaglia clamorosamente uno schiaffo al volo e viene breakkata nel proseguio del primo game. Qui è bravissima a costruirsi punto su punto il controbreak e il fondamentale game del 2-1, che per la prima volta la proietta in vantaggio nel match. Da qui in poi, pur sudando su ogni palla, la strada è in discesa sino all’apoteosi. Due ore e trentotto minuti di match, una vittoria principalmente di testa dato che il gioco ha un po’ latitato, la conferma di una grande forza mentale che pochi divanisti le riconoscono ma senza la quale Camila non avrebbe potuto realizzare tutto quello che ha fatto. La gioia è incontenibile, circumnavighiamo il campo per intercettare Camila all’uscita del court 18, dove con un sorriso radioso si presta a beneficio degli astanti per selfie e autografi di rito. Due rapidi baci sulle guance con Camila accompagnati dai meritati complimenti a suggello di una grande impresa per le modalità con cui è maturata, e le strade col mio compagno si dividono: si ritroveranno a sera inoltrata davanti ad una birra. Vago da solo nel tempio per il resto del pomeriggio, osservo match come se fossi assente, anestetizzato dalle emozioni appena vissute. Vedo un giovane greco, possibile futuro abitante dell’olimpo tennistico, demolire con eleganza un connazionale, guardo navigati doppisti portare a casa un match al quinto in rimonta, osservo una sfida tra un tipo che ha un cognome da fast food ed uno che immagino giocare con una palla di pelle di pollo: come se fossi assente, mi astraggo dalla realtà e penso che quanto ho appena vissuto vada al di là di una semplice partita di tennis, credo di avere avuto il privilegio di assistere ad una rappresentazione della vita all’interno di un rettangolo erboso. Chi vince e chi perde, sofferenza e gioia, una vita che inizia ed una che finisce, la frustrazione per le cose che non ti riescono come vorresti e per cui ti sei comunque applicato a lungo con tutto te stesso, la possibilità di risorgere dopo una sconfitta o finire nella polvere dopo una vittoria, scendere a rete col rischio di subire un passante, il mondo fuori dal rettangolo sempre pronto a giudicarti senza avere la minima idea di tutte le variabili che possono intercorrere tra il trionfo e la disfatta. E allora mi chiedo cosa sarebbe accaduto se la risposta dell’avversaria di Camila sul match point anziché passare a pochi centimetri dal nastro non l’avesse intercettato facendo ricadere la palla in campo avverso. Mi domando come sarebbe cambiata la percezione dell’evento tra gli appassionati, tra gli addetti ai lavori, quanti fiumi di inutile inchiostro velenoso sarebbero stati versati sulla stampa e sui blog. Mi piacerebbe avere una risposta con lo stesso timing di Camila, non importa se di dritto o di rovescio, che possa aiutarmi a spiegare a me stesso tutto ciò. E mi assale la consapevolezza che questa risposta io non l’avrò mai, non mi sono mai allenato abbastanza per comprendere le insondabili pieghe dell’animo umano. E mentre ripenso a Camila sul rettangolo verde, comprendo che il tennis mi è sempre piaciuto in quanto metafora della vita. E da sette anni, grazie all’interpretazione che ne fornisce Camila, mi piace come mai era accaduto prima. Ed io non finirò mai di ringraziarla per questo.

Complimenti Hector, sei un narratore fantastico e il tuo racconto, chissà perché, ha aperto in me un vecchio ‘file’ di quando da ragazzo assistetti, nei corridoi di un palazzetto dello sport, al passaggio colmo di pathos di due pugili allora famosi: Dhuane Thomas (che aveva appena perso il mondiale contro Gianfranco Rosi) e Donald Curry detto il Cobra.

Scritto da marvar
@ Silio (#2859134)
Mi ricordo un intervista famosa fatta a Sergio la foro italico nella quale era sicuro che la figlia sarebbe arrivata al numero 1 del mondo…Da quel momento ho iniziato a tifare contro la Giorgi

“La giocatrice che alleno anela ad una carriera tra le 50 e le 100 del mondo. Non di più perché non vorremmo urtare la sensibilità di alcuni esperti di tennis, penso che si iscriverà solo a tornei international per non rischiare un exploit che la porterebbe tra le prime 30 al mondo”

Bastava così poco per averti tra le fila dei suoi tifosi, invece Sergio ha voluto esagerare e adesso Camila si ritrova uno che “tifa contro” (che pena).

@ Tennista da strapazzo (#2859094)

Perché non hai visto COME sia arrivata a 0-4!

Scritto da jhon
Purtroppo nei momenti importanti la fortuna non ha aiutato Camila, la Muchova gli girava bene solo il servizio vincendo la partita.
Peccato, comunque c’è ancora spazio per Camila.

Non è questione di fortuna…

” .. ma i sogni sono ancora sogni e l’avvenire è ormai quasi passato” (L.Tenco, 1966 cit.)

Quello che non condivido proprio, al di là dell’esito della partita, è il comportamento di riprendersi la propria roba e andarsene senza neppure accennare un saluto al pubblico dal quale Camila è stata pure sostenuta!

Questo l’ha fatto pochi giorni fa pure nel torneo inglese di Eastburne dopo essersi ritirata!

D’altronde è figlia al padre …

Scritto da Luis
Decisa dal servizio.

E 46 errori contro 24 no???

Purtroppo nei momenti importanti la fortuna non ha aiutato Camila, la Muchova gli girava bene solo il servizio vincendo la partita.
Peccato, comunque c’è ancora spazio per Camila.

Sto rileggendo i commenti di ieri. Ed effettivamente, come anche da me scritto, duole tanto dirlo, ma una vittoria al primo turno non può far testo. Oggi ne abbiamo credo ampia conferma. Poi, vabbè, lascio ai soliti soloni di questo forum, scrivere tutto e il contrario di tutto. Per me, Wimbledon continua….

@ Giacomo (#2859112)

Cerco per quanto possibile di non intromettermi mai nelle discussioni sui Giorgi per la fiele che scorre.
Però vorrei sommessamente far notare che se nessuno dei ragazzi (o delle ragazze, il discorso vale uguale) propone questo tipo di gioco è anche – e soprattutto – perchè non è efficace nè affidabile nè vincente. La carriera intera di Camila sta lì a dimostrarlo.

E il suo problema maggiore è proprio questo, puoi migliorare tutti i fondamentali, già peraltro complessivamente buoni, ma se il tuo gioco si limita a spararla di là, se la giornata è buona vinci, sennò perdi (e se è vera la statistica W/L negli slam proposta qui da un utente, in effetti potremmo paragonare le sue partite al lancio di una moneta).

Scritto da marvar
@ Silio (#2859134)
Mi ricordo un intervista famosa fatta a Sergio la foro italico nella quale era sicuro che la figlia sarebbe arrivata al numero 1 del mondo…Da quel momento ho iniziato a tifare contro la Giorgi

Non so se fosse la stessa in cui un incredulo giornalista chiedeva se potesse competere con le prime 50, 40, 20 e lui continuamente rilanciava che all’infuori di Serena quelle Camila le stracciava.

La differenza l’ha fatta il servizio.
Peccato perché Camila ha giocato bene e quest’anno Wimbledon era davvero alla sua portata.

Scritto da robdes12
@ Gaz (#2859024)
Posso chiederti di rispondere ad una mia curiosità: ma a te che cosa te ne viene quando lei o altri azzurri perdono? Saresti quindi contento anche che l’Italia finisse in bancarotta? A me le altre giocatrici attuali non interessano e non le guardo, ma mica mi diverto a ballare sui loro cadaveri. Mi limito a non seguirle trovandole scipite e clonate. Mica entro in ogni discussione affermando che Osaka è un’immatura cronica, che Sabalenka e Sakkari mi sembrano più figlie della provetta che dell’allenamento, che la Barty è espressiva come le patate dell’orto del mio vicino etc etc. Vero che ho 60 anni e quindi domino meglio di un tempo i miei impulsi, ma sinceramente crogiolarmi nell’astio per chi nemmeno conosco…mi pare paranoico.

Spero in primis in una grande campionessa italiana ma sono in fin dei conti un’appassionato di tennis e non un tifoso e le mie pupille sono tenniste che attraverso il tennis mi danno belle sensazioni,Muchova e Barty sono due,cosa vuoi che mi interessa delle espressioni,dei gemiti o altro,a parte che quelle citate sono disciplinate e mai avuto comportamenti da condanna.

Però la Giorgi è incredibile… ogni volta che azzecca due o tre partite mi dico “non ti fidare, non ti fidare”, poi ci rimango male lo stesso quando al match dopo perde alla sua maniera.
Comunque dignitosa sconfitta, contro una avversaria di valore, al di là di doppi falli ed errori con palle sparate a tutta inutilmente.

Sliding doors…nel 2018 ero sul campo numero 18 per vedere il match di terzo turno con Siniakova…dal punteggio sembrano due match molto simili…ma dall’esito ahimè diverso. Primo set perso relativamente in fretta, secondo set vinto al tiebreak punto a punto salvando un match point sul 4-5, inizio del terzo set con Camila che perde il servizio dopo essere stata in vantaggio 40-0, e poi prende il sopravvento. Leggo di cinque match point annullati nel nono game, chissà cosa poteva succedere se avesse convertito l’unica palla break nello stesso game…sliding doors appunto.
E allora desidero fare un copia incolla del commento che postai di ritorno da Wimbledon tre anni fa, in modo che emerga tutta la differenza tra tifare per e tifare contro. Chi tifa contro in uno slam ha 127 possibilita su 128 di essere prima o poi accontentato, ma la sua soddisfazione non potrà mai essere paragonabile a quella di un sostenitore.
Vamos Camila alla prossima!

Di solito al mattino mi alzo presto. Oggi non fa eccezione, apro gli occhi un minuto prima che suoni la sveglia. Il tempo di fare doccia e colazione ed il taxi prenotato per Linate mi aspetta sotto casa. La giornata a Milano si prospetta con un cielo limpido, con scorci che la città sa regalare spesso alla faccia dei suoi molti detrattori. Purtroppo non posso godermi il panorama, lo smartphone ribolle già di mail a cui rispondere. Evado qualche incombenza lavorativa e sono già all’aeroporto, dove per la prima volta dopo anni non trovo coda ai controlli di sicurezza. Mi domando se ciò possa valere come auspicio per un comodo passaggio agli ottavi di finale, anche se in cuor mio immagino che sul campo 18 si vivrà un mezzogiorno e mezzo di fuoco, perlomeno facendo riferimento all’orario italiano. La gente si affolla con largo anticipo all’imbarco del volo, come se avesse paura di perdere un posto che è stato prenotato in anticipo. Tra i passeggeri spicca un gruppo di studenti in vacanza studio che mi fa fare un salto indietro nel tempo, a diversi anni fa quando le prime esperienze all’estero avevano per la mia generazione il sapore che oggi potrebbe avere per un adolescente la prospettiva di un viaggio nelle galassie. Il volo scorre rapido e l’arrivo a London city è il preludio per gettarsi nelle viscere di una città tentacolare, in cui non credo mi piacerebbe vivere. Noto che anche qui la maggior parte delle persone tiene il capo chino sullo smartphone, e non trovando grossi stimoli ripenso alle mie spedizioni precedenti, effettuate in solitaria (Stoccarda e Wimbledon) o in gruppo (Lugano) e mi sovviene che ancora non ho visto Camila trionfare dal vivo. Se non credessi fermamente che la superstizione è il metro dell’ignoranza (con qualche lodevole eccezione, come constaterò poi sui prati erbosi) mi sarei dovuto trattenere a Milano. Ho nel mio carniere dei match dal vivo due sconfitte in due set e una sospensione per maltempo dopo cinque games, non è un pedigree adeguato dopo sette anni di passione. L’arrivo a Church road non ha più il sapore della scoperta, l’esperienza dello scorso anno è stata una delle emozioni più grandi di una vita la cui durata si accorcia inesorabilmente giorno dopo giorno. Era mancato solo il risultato, come se avessi potuto gustare la ciliegina ma mi fosse stata negata la torta: considerando che non sono diabetico avevo percepito l’esito del match con la Ostapenko come una ingiustizia, perpetrata ai danni di Camila ma anche ai miei.
Il tempo di ritirare il ticket comprato online valido per il campo 3 che permette anche l’accesso al ground e sono di nuovo dentro il tempio. Un’ora prima dell’inizio del programma di gioco il Club brulica di appassionati: osservandoli mi pare di capire che i frequentatori di Wimbledon si possano dividere in due gruppi, gli appassionati di tennis ed i frequentatori dell’evento in quanto tradizione. I secondi a fine giornata faranno saltare gli etilometri. Un terzo gruppo, di dimensioni ben più contenute, è costituito da me e dall’amico che incontro all’ingresso del court 18. È evidente che l’unico motivo che ci ha spinti qui è il desiderio di rivivere emozioni che solo Camila può dare, con buona pace di chi si ostina a snocciolare statistiche su doppi falli e piani B, C e Z. Come la zeta di don Diego de la Vega, anche Camila ha il suo marchio di fabbrica: sul campo è dotata di una bellezza commovente che si estrinseca nel gesto tecnico e atletico, nel modo di porsi nei confronti del mondo che la circonda. Il court 18 fu teatro del mio esordio a Wimbledon da spettatore, il ricordo di Garcia-Brengle è nulla rispetto al trasporto con cui mi appresto ad affrontare il match in arrivo. Col mio socio prendo posto in largo anticipo all’altezza della linea di fondo campo, è una strategia penalizzante a livello visivo ma ci consente, quando Camila risponde da sinistra, di essere a tre metri da lei e di farle arrivare il nostro supporto in tutte le fasi del match. L’inizio è in salita, Camila è contratta e spreca alcune palle break, i games sono lottati ma va sotto 4-0. Qui inizia un nuovo match, Camila dà battaglia e Siniakova non è da meno: rispetto all’idea che mi ero fatto di lei mi ricredo, si tratta di una ribattitrice ma non certo di una pallettara, i suoi colpi spesso sfiorano la rete ed oltre ad appoggiarsi alla potenza di Camila cerca spesso il punto, oltre ad avere un servizio molto efficace con la pallina lanciata in avanti (una buona mezz’ora del match trascorrerà a causa degli errori commessi nell’impostazione del lancio) rispetto alla posizione del corpo. Camila sembra poter rientrare in partita ma il primo set si chiude a favore dell’avversaria, e anche l’inizio del secondo non pare autorizzare grande ottimismo. Il mio socio anela ad uscire ancora sul giornale a distanza di un anno ed esulta prima che il punto sia terminato, ma tutto si riduce ad un’occhiataccia da parte della ceca. Il tifo comunque è tutto (ca va sans dire) per Camila tranne uno sparuto gruppo di parenti e affini di Katerina. Siniakova è un break avanti ma si vede che Camila è attaccata con le unghie e con i denti al match, anche dopo uno stop per intervento medico richiesto dall’avversaria (che peraltro continua a muoversi molto e bene) è sempre centrata anche se non pare esprimere il suo miglior tennis. Si arriva sul 5-4 e qui Camila costruisce la sua personale sliding door: sul match point dell’avversaria serve benissimo la prima, la risposta di Siniakova passa giusto un filo sopra la rete e arriva un vincente che fa letteralmente venire giù lo stadio. Dopo avere tenuto il servizio l’inerzia sembra ancora dalla parte della ceca che sale 4-1 nel tie break: un po’ con pazienza e un po’ lasciando andare il braccio Camila risale la corrente negandole ulteriori match point. Sul 6-5 dopo uno scambio interminabile un dritto sul nastro le nega il set, ma il trionfo è solo rimandato di poco. Nei primi games del terzo set avviene la svolta del match: Camila sale 40-0 ma sbaglia clamorosamente uno schiaffo al volo e viene breakkata nel proseguio del primo game. Qui è bravissima a costruirsi punto su punto il controbreak e il fondamentale game del 2-1, che per la prima volta la proietta in vantaggio nel match. Da qui in poi, pur sudando su ogni palla, la strada è in discesa sino all’apoteosi. Due ore e trentotto minuti di match, una vittoria principalmente di testa dato che il gioco ha un po’ latitato, la conferma di una grande forza mentale che pochi divanisti le riconoscono ma senza la quale Camila non avrebbe potuto realizzare tutto quello che ha fatto. La gioia è incontenibile, circumnavighiamo il campo per intercettare Camila all’uscita del court 18, dove con un sorriso radioso si presta a beneficio degli astanti per selfie e autografi di rito. Due rapidi baci sulle guance con Camila accompagnati dai meritati complimenti a suggello di una grande impresa per le modalità con cui è maturata, e le strade col mio compagno si dividono: si ritroveranno a sera inoltrata davanti ad una birra. Vago da solo nel tempio per il resto del pomeriggio, osservo match come se fossi assente, anestetizzato dalle emozioni appena vissute. Vedo un giovane greco, possibile futuro abitante dell’olimpo tennistico, demolire con eleganza un connazionale, guardo navigati doppisti portare a casa un match al quinto in rimonta, osservo una sfida tra un tipo che ha un cognome da fast food ed uno che immagino giocare con una palla di pelle di pollo: come se fossi assente, mi astraggo dalla realtà e penso che quanto ho appena vissuto vada al di là di una semplice partita di tennis, credo di avere avuto il privilegio di assistere ad una rappresentazione della vita all’interno di un rettangolo erboso. Chi vince e chi perde, sofferenza e gioia, una vita che inizia ed una che finisce, la frustrazione per le cose che non ti riescono come vorresti e per cui ti sei comunque applicato a lungo con tutto te stesso, la possibilità di risorgere dopo una sconfitta o finire nella polvere dopo una vittoria, scendere a rete col rischio di subire un passante, il mondo fuori dal rettangolo sempre pronto a giudicarti senza avere la minima idea di tutte le variabili che possono intercorrere tra il trionfo e la disfatta. E allora mi chiedo cosa sarebbe accaduto se la risposta dell’avversaria di Camila sul match point anziché passare a pochi centimetri dal nastro non l’avesse intercettato facendo ricadere la palla in campo avverso. Mi domando come sarebbe cambiata la percezione dell’evento tra gli appassionati, tra gli addetti ai lavori, quanti fiumi di inutile inchiostro velenoso sarebbero stati versati sulla stampa e sui blog. Mi piacerebbe avere una risposta con lo stesso timing di Camila, non importa se di dritto o di rovescio, che possa aiutarmi a spiegare a me stesso tutto ciò. E mi assale la consapevolezza che questa risposta io non l’avrò mai, non mi sono mai allenato abbastanza per comprendere le insondabili pieghe dell’animo umano. E mentre ripenso a Camila sul rettangolo verde, comprendo che il tennis mi è sempre piaciuto in quanto metafora della vita. E da sette anni, grazie all’interpretazione che ne fornisce Camila, mi piace come mai era accaduto prima. Ed io non finirò mai di ringraziarla per questo.

Scritto da Fabblack
Saranno contenti tutti coloro che ieri si erano fatti prendere per i fondelli dalla sua dichiarazione “Sono ordinata ultimamente e non faccio tattiche senza senso”: la solita supercazzola che si sono bevuti… come se il “cambiamento”, la “venuta a Canossa” fosse stato merito loro (“finalmente”, “meglio tardi che mai”, “se avesse cambiato allenatore prima”, ecc. ecc.)
La verità è che lei gioca sempre al solito modo; da sempre. Solo che sull’erba rende di più: se ha giocato 36 Slam ed ha vinto 36 partite, di cui 15 a Wimbledon e 21 negli altri tre (media di 7) ciò dovrebbe essere più che evidente anche al mediamente istruito… ma tant’è: c’è sempre quello che ci casca!
Il secondo game del terzo set, in pieno controllo da 40-0 e poi perso con due doppi falli è emblematico. Un altro allenatore? Un altro allenatore, l’avrebbe lasciata in campo da sola
Così come fu emblematica la risata che si fece alle vostre spalle dopo l’ultimo torneo vinto (dopo tre o quattro domande e risposte “standard”, scoppiò: “ho giocato malissimo, ma ho vinto”.
La palla corta? Ma se non sa nemmeno scivolare, sulla terra battuta!! QUESTO è l’ABC della terraiola: scivolare, non la palla corta.
@ Giacomo (#2858990)
Sbagliato: non merita di starci (e forse… non vuole starci)! Se no queste partite non le perdi. Non tutte, almeno! E delle circa 150 che ha perso (io ho perso il conto delle vinte e perse, non mi interessea, e forse nemmeno a lei interessa), la metà almeno le ha perse in questo modo indegno.

Non c’è niente di peggio di un tifoso deluso… incredibile, l’hai difesa sempre, spesso quando era indifendibile e l’attacchi ora quando non c’è nulla da attaccare… ha giocato un’ottima partita contro un’ottima giocatrice, certo ha buttato il secondo game del terzo set ma non è, non è mai stata e mai sarà una giocatrice continua neanche nell’ambito della stessa partita, un game buttato in una partita è il minimo che ti puoi aspettare da lei, ma non ha mollato fino all’ultimo punto come dimostra il sospiro di sollievo della Muchova a fine partita.
Poi se tu eri fra quelli che pensavano potesse vincere wimbledon o andarci vicino allora è colpa tua che eri fuori strada mica è colpa sua…

Ero a fare sport, invece di guardarlo e basta.
Ma dal punteggio mi pare che si sia ben comportata, pur perdendo, Giorgi.
Certo che se questa “consapevolezza dell’ordine” le fosse venuta quando il fisico era ancora quello esplosivo dei suoi 22-27 anni forse qualcosa di meglio in carriera si poteva ottenere. Non molto in verità perché le sarebbe sempre mancato il “piano b”, ossia la comprensione che, tranne rare e sciagurate eccezioni (Ostapenko al RG), tirando sempre ogni colpo come se non ci fosse futuro a tennis nulla di importante si vince.
D’altra parte Muchova mica è una scappata di casa: è forte.

@ robdes12 (#2859079)

Semplice, hanno perso tutte le sue pupille e non sa più contro chi scagliarsi. Fuori la Andreescu al primo turno 6-1 6-2,colei che si sarebbe dovuta ritirare nel torneo precedente perché non sarebbe mai riuscita a giocare 5 match consecutivi, quando in realtà è uscita senza volerlo per ben due volte da una Cornet qualsiasi. Ha perso la Noskova al primo turno di un torneo juniores, però lui non ci viene a dire nulla, fa finta di niente come al solito, con tutti gli errori che commette. Ma tranquillo che tra qualche giorno il messia ritornerà a dirci che lui era sicuro di quale potesse essere la vincitrice di Wimbledon, perché aveva scommesso su di lei!! Certo, ovviamente ce lo dirà dopo il torneo, o magari il girono stesso della finale giusto per avere un buon 50-50. Ah e ti ricordo che anche la MuchOVA è una sua pupilla. Non ho controllato la Fernandez, lei che sarebbe (secondo lui) una sua scoperta, che sembrava dai suoi soliti discorsi esaltati che sarebbe dovuta diventare subito una grandissima giocatrice, ma che per ora si è fermata nel limbo. Diventerà numero 1,chissà, certo è che ancora non lo è.

@ Silio (#2859134)

Mi ricordo un intervista famosa fatta a Sergio la foro italico nella quale era sicuro che la figlia sarebbe arrivata al numero 1 del mondo…Da quel momento ho iniziato a tifare contro la Giorgi

Scritto da kicks
Perché top 20? Non limitarti, n. 1 al mondo

Tu scherzi, ma efettivamente a inizio carriera il suo allenatore nonché genitore, considerava solo Serena Williams alla pari con la figlia

Scritto da marvar
Il livello del tennis femminile ormai è imbarazzante..Tutte possono vincere anche qualcosa di importante…Basta vedere chi ha vinto il Rolando garros..Eppure la Giorgi non è mai arrivata nelle top 20 e non ha mai vinto nulla a parte due tornei nel passato…Un motivo ci sarà…Oppure pensiamo che a 30 anni la Giorgi potrà ancora migliorare e vincere qualcosa???Eppure qui qualcuno pensava alla sua vittoria a Wimbledon…

È talmente imbarazzante che se andassi a giocare contro una giocatrice che perde al primo turno di quali 6-0 6-0 in un 15k contro un’altra giocatrice senza ranking non riusciresti a fare un game. E il nesso tra” possono vincere tutte” con “livello imbarazzante” è un collegamento che non ha alcun senso, che continuate a ripetere pensando di dire chissà quali novità ma in realtà state dicendo solo un mucchio di sciocchezze. In sostanza dicendo” lei è alta però allo stesso tempo è bassa” ha lo stesso significato della prima frase, quindi non ce l’ha. Chi ha un livello imbarazzante sono i vostri commenti, perché evidentemente qualcosa dentro di voi non funziona nel modo giusto, dopo 10 anni non sono ancora riuscito a trovare una risposta.

Scritto da marvar
Il livello del tennis femminile ormai è imbarazzante..Tutte possono vincere anche qualcosa di importante…Basta vedere chi ha vinto il Rolando garros..Eppure la Giorgi non è mai arrivata nelle top 20 e non ha mai vinto nulla a parte due tornei nel passato…Un motivo ci sarà…Oppure pensiamo che a 30 anni la Giorgi potrà ancora migliorare e vincere qualcosa???Eppure qui qualcuno pensava alla sua vittoria a Wimbledon…

La Giorgi è la dimostrazione vivente che puoi diventare bravo nel tuo lavoro ma se ti manca la passione non puoi eccellere. A lei piace la moda (lo ha dichiarato lei) e basta sbirciare il suo profilo onstagram per capire che del tennis non gliene importa molto. Probabilmente lo fa per senso del dovere, verso il padre e la famiglia, e perché guadagna comunque molti soldi. Ma non certamente per passione. E quindi non poteva fare molto di più di quanto ha fatto.

E’ ancora giovane sicuramente potrà crescere. Datele il tempo.
😆 😆 😆

@ troil (#2859067)

Non sei attento: io l’ho già scritto più di una volta che vi prende in…. giro.
Ma a voi piace essere presi per… in giro, evidentemente.
Come ho scritto più di una volta che nessun coach professionista la seguirebbe più di un torneo o due: solo un padre la può sopportare (io ho avuto una figlia che faceva sport e lo posso dire).
Ma sembra sappiate leggere a giorni alterni (più giorni no che giorni si, in verità).

Io tutta sta soddisfazione che hanno molti di voi nel veder perdere la Giorgi non la capisco, avrà tremila difetti,ma sul campo da tennis cerca di proporre un tennis che molti suoi colleghi maschi si sognano,poi naturalmente sbaglia,ma se non fosse così sarebbe numero uno al mondo,io mi accontento di vedere sprazzi di grande tennis di Camila,voi continuate a criticare.

Scritto da robdes12
@ sander (#2859020)
Hillaman la ascriverebbe fra i caratteri ninfici. In effetti nel mondo del tennis lei si è sempre mostrata elusiva; ma se pensi alle recenti uscite della Osaka, si può anche dire che tutto sommato ha retto la tensione, seppur non l’ha sovrastata. Fa effettivamente male vedere qualcuno che tecnicamente è superiore perdere partite che potrebbe, non dico facilmente, ma per lo meno massivamente vincere. Forse ci voleva un turno più facile prima di affrontare la Muchova, che le desse quel tanto di confidenza in più che le sarebbe bastato, o forse ci vuole solo che non debba sempre lanciarsi, fermarsi per infortunio, riprendere affrettatamente una progressione interrotta. Però è pur vero che una carriera dignitosa la sta facendo e che non è certo una giocatrice facile da dimenticare. In tutta sincerità, tu ti ricordi qualche volta di Wilander? O della Safina? Io no, a parte forse la noia mortale che provavo vedendo tante delle loro partite.

Il problema è che Wilander, Safina e Osaka hanno vinto e hanno dimostrato di tirare fuori il proprio potenziale, Camila Giorgi è lontana anni luce, prima ancora dall’ esprimere il suo miglior tennis, da esprimere se stessa, la sua essenza la sua persona, la sua umanità.

Scritto da fill

Scritto da Antonio
Camila ha fatto una partita a momenti strepitosa, ma nulla può chi usa prevalentemente la forza bruta contro chi usa soprattutto il cervello!!!
Camila tira forte, sbaglia e poi tira ancora più forte, programmata per l’errore, quasi come fosse un robot.
Ma io dico: dall’altra parte della rete c’è una donna e non Djokovic
Peccato, perché usando di più la testa la partita l’avrebbe probabilmente portata a casa, nonostante la fortissima avversaria che è stata oggi e che è di base la Muchova!

Scritto da Puffe
Ciuff Ciuff Come al solito il Treno è arrivato in stazione dopo un percorso breve. Molto Fumo e Poco Arrosto.

ma come c’è l’utente Mandrake che dice che la testa e la tecnica la sta usando. dall’alto della sua visione lo dice da mesi. anzi da anni.

Lei ha talento e molta più testa di quanto ne abbiate voi. A voi mancano tutte e due le qualità, so che brucia, riprova in un’altra vita 😉

@ Stefano Gaviglio (#2859055)

Sorteggio migliore di questo?
Dopo Muchova, Pavlyu e poi Linette ed era già nei QF!
Cosa ci poteva essere di meglio, sull’erba?

Scritto da Fabblack
(io ho perso il conto delle vinte e perse, non mi interessea, e forse nemmeno a lei interessa), la metà almeno le ha perse in questo modo indegno.

Non ti interessa però sai che la metà delle perse le ha perse così. Comunque guarda:

google
camila giorgi wta
clicchi il primo link

SBAM: 375/271 W/L

Scritto da marvar
Vedere il capellone andarsene sconsolato dalle tribune non ha prezzo.. E poi mica la Giorgi poteva vincere Wimbledon??a detta di qualcuno si

Son soddisfazioni eh vedere Sergio dispiaciuto per la sconfitta di sua figlia nel torneo più prestigioso del mondo. Meno male che ti ha regalato questa gioia, forse te la meritavi.

@ Fighter 90 (#2859041)

Ha sia il tennis che il fisico (quando sta bene): manca la testa del professionista vero.
Giocasse a basket, non sarebbe né nei Lakers né nei Celtics: sarebbe nei Globetrotters.

Magari se ci fosse scappata una Svitolina da affrontare, non sarebbe stato male. L’ukraina secondo me deve smetterla di fare il soffietto; un anno scheletrica, quello dopo un po’ rotondetta. Mi pare che questo su e giù col peso le stiano togliendo la regolarità che prima aveva. Anche lei deve cambiare allenatore? Oppure fidanzato? Oppure è il tennis che va così?

Due passi indietro dagli ultimi incontri, poche prime e parecchi doppi falli e la cosa che proprio non riesco a capire sono le risposte al servizio, se sulle prime ci può stare l’errore sulle seconde deve rispondere in campo tutta la vita, bravina Camila

@ Mauro72 (#2859034)

Wimbledon viene una volta l’anno (e nemmeno tutti gli anni), (e qualche volta è lei che non sta bene ed è come non ci fosse stato): le altre 50 settimane?

Partita più che dignitosa! Ho visto solo da quando ha cominciato a recuperare, nel terzo set, e devo dire che ci ha provato! In ogni caso partita veramente piacevole!!

Scritto da Fabblack
Saranno contenti tutti coloro che ieri si erano fatti prendere per i fondelli dalla sua dichiarazione “Sono ordinata ultimamente e non faccio tattiche senza senso”: la solita supercazzola che si sono bevuti… come se il “cambiamento”, la “venuta a Canossa” fosse stato merito loro (“finalmente”, “meglio tardi che mai”, “se avesse cambiato allenatore prima”, ecc. ecc.)
La verità è che lei gioca sempre al solito modo; da sempre. Solo che sull’erba rende di più: se ha giocato 36 Slam ed ha vinto 36 partite, di cui 15 a Wimbledon e 21 negli altri tre (media di 7) ciò dovrebbe essere più che evidente anche al mediamente istruito… ma tant’è: c’è sempre quello che ci casca!
Il secondo game del terzo set, in pieno controllo da 40-0 e poi perso con due doppi falli è emblematico. Un altro allenatore? Un altro allenatore, l’avrebbe lasciata in campo da sola
Così come fu emblematica la risata che si fece alle vostre spalle dopo l’ultimo torneo vinto (dopo tre o quattro domande e risposte “standard”, scoppiò: “ho giocato malissimo, ma ho vinto”.
La palla corta? Ma se non sa nemmeno scivolare, sulla terra battuta!! QUESTO è l’ABC della terraiola: scivolare, non la palla corta.
@ Giacomo (#2858990)
Sbagliato: non merita di starci (e forse… non vuole starci)! Se no queste partite non le perdi. Non tutte, almeno! E delle circa 150 che ha perso (io ho perso il conto delle vinte e perse, non mi interessea, e forse nemmeno a lei interessa), la metà almeno le ha perse in questo modo indegno.

Non capisco questo modo di scrivere con parole come modo indegno. Questo linguaggio lasciamolo al calcio.

@ Roberto (#2859023)

io problema è che per brevi tratti sembra una top 10…..per la maggior parte della partita fa errori che …..a malapena è tra le 100 .Media in classifica 55…..che è quello che piu o meno è ……

Il livello del tennis femminile ormai è imbarazzante..Tutte possono vincere anche qualcosa di importante…Basta vedere chi ha vinto il Rolando garros..Eppure la Giorgi non è mai arrivata nelle top 20 e non ha mai vinto nulla a parte due tornei nel passato…Un motivo ci sarà…Oppure pensiamo che a 30 anni la Giorgi potrà ancora migliorare e vincere qualcosa???Eppure qui qualcuno pensava alla sua vittoria a Wimbledon…

@ Gaz (#2859024)

Posso chiederti di rispondere ad una mia curiosità: ma a te che cosa te ne viene quando lei o altri azzurri perdono? Saresti quindi contento anche che l’Italia finisse in bancarotta? A me le altre giocatrici attuali non interessano e non le guardo, ma mica mi diverto a ballare sui loro cadaveri. Mi limito a non seguirle trovandole scipite e clonate. Mica entro in ogni discussione affermando che Osaka è un’immatura cronica, che Sabalenka e Sakkari mi sembrano più figlie della provetta che dell’allenamento, che la Barty è espressiva come le patate dell’orto del mio vicino etc etc. Vero che ho 60 anni e quindi domino meglio di un tempo i miei impulsi, ma sinceramente crogiolarmi nell’astio per chi nemmeno conosco…mi pare paranoico.

Peps26
Ti prego, spiegami cosa non ti convince del discorso.
A parole tue.

@ Paolo (#2859007)

Cioè… a perdere buttando via le partite?!
Non sei di aiuto.

Scritto da Fabblack
Saranno contenti tutti coloro che ieri si erano fatti prendere per i fondelli dalla sua dichiarazione “Sono ordinata ultimamente e non faccio tattiche senza senso”: la solita supercazzola che si sono bevuti… come se il “cambiamento”, la “venuta a Canossa” fosse stato merito loro (“finalmente”, “meglio tardi che mai”, “se avesse cambiato allenatore prima”, ecc. ecc.)
La verità è che lei gioca sempre al solito modo; da sempre. Solo che sull’erba rende di più: se ha giocato 36 Slam ed ha vinto 36 partite, di cui 15 a Wimbledon e 21 negli altri tre (media di 7) ciò dovrebbe essere più che evidente anche al mediamente istruito… ma tant’è: c’è sempre quello che ci casca!
Il secondo game del terzo set, in pieno controllo da 40-0 e poi perso con due doppi falli è emblematico. Un altro allenatore? Un altro allenatore, l’avrebbe lasciata in campo da sola
Così come fu emblematica la risata che si fece alle vostre spalle dopo l’ultimo torneo vinto (dopo tre o quattro domande e risposte “standard”, scoppiò: “ho giocato malissimo, ma ho vinto”.
La palla corta? Ma se non sa nemmeno scivolare, sulla terra battuta!! QUESTO è l’ABC della terraiola: scivolare, non la palla corta.
@ Giacomo (#2858990)
Sbagliato: non merita di starci (e forse… non vuole starci)! Se no queste partite non le perdi. Non tutte, almeno! E delle circa 150 che ha perso (io ho perso il conto delle vinte e perse, non mi interessea, e forse nemmeno a lei interessa), la metà almeno le ha perse in questo modo indegno.

un fan della Giorgi che dà della “contamusse” alla sua amata, e la ripudia, è proprio da ridere.

@ sander (#2859020)

Hillaman la ascriverebbe fra i caratteri ninfici. In effetti nel mondo del tennis lei si è sempre mostrata elusiva; ma se pensi alle recenti uscite della Osaka, si può anche dire che tutto sommato ha retto la tensione, seppur non l’ha sovrastata. Fa effettivamente male vedere qualcuno che tecnicamente è superiore perdere partite che potrebbe, non dico facilmente, ma per lo meno massivamente vincere. Forse ci voleva un turno più facile prima di affrontare la Muchova, che le desse quel tanto di confidenza in più che le sarebbe bastato, o forse ci vuole solo che non debba sempre lanciarsi, fermarsi per infortunio, riprendere affrettatamente una progressione interrotta. Però è pur vero che una carriera dignitosa la sta facendo e che non è certo una giocatrice facile da dimenticare. In tutta sincerità, tu ti ricordi qualche volta di Wilander? O della Safina? Io no, a parte forse la noia mortale che provavo vedendo tante delle loro partite.

Complimenti comunque alla Giorgi per questa stagione sull’erba…un sorteggio leggermente più benevolo gli avrebbe consentito di fare molta strada anche a Wimbledon ma così è andata…per paradosso era meglio addirittura forse giocare con la Barty che con la Muchova….speriamo che adesso continui così anche alle olimpiadi e sul veloce americano dove può anche lì fare molto bene con questo atteggiamento di gioco migliorato…

Scritto da Antonio
Camila ha fatto una partita a momenti strepitosa, ma nulla può chi usa prevalentemente la forza bruta contro chi usa soprattutto il cervello!!!
Camila tira forte, sbaglia e poi tira ancora più forte, programmata per l’errore, quasi come fosse un robot.
Ma io dico: dall’altra parte della rete c’è una donna e non Djokovic
Peccato, perché usando di più la testa la partita l’avrebbe probabilmente portata a casa, nonostante la fortissima avversaria che è stata oggi e che è di base la Muchova!

Scritto da Puffe
Ciuff Ciuff Come al solito il Treno è arrivato in stazione dopo un percorso breve. Molto Fumo e Poco Arrosto.

ma come c’è l’utente Mandrake che dice che la testa e la tecnica la sta usando. dall’alto della sua visione lo dice da mesi. anzi da anni.

Ma non doveva vincere Wimbledon secondo gli “esperti”?
Tra il dire e il fare ci sta di mezzo il mare.
La Giorgi non ha il tennis e il fisico per vincere uno slam.

C’erano tante aspettative su di lei per questo Wimbledon, partita combattuta, Camila è tornata competitiva dopo qualche anno un po’ spento.
Se ci crede può tornare almeno al suo best ranking e magari provare a migliorarsi.
Ha colpi e soluzioni che altre non hanno e anche la reattività.
L’erba valorizza meglio il suo tennis istintivo, non deve pensare e giocare il colpo in più.
E per il fisico esile che ha, tanta roba.
La Sabalenka – battuta a Eastburne – è 1.82 m per 80 kg.
Camila compete con una velocità di palla straordinaria con queste atlete.

Peccato, Wimbledon rappresenta il massimo, ma se non si scoraggia troppo può fare ancora bene nell’anno.

Per rifarmi ad un titolo sensazionalista di ieri…
Wimbledon:Giorgi deraglia come un treno.

Scritto da Giacomo
Per me comunque ottima partita di Camila,gli errori ci stanno ma la qualità del suo tennis deve assolutamente riportarla in una top venti dove merita di stare,PS peccato si poteva vincere.

Non è mai stata tra le prime 20

Come già scritto altre volte il padre è stato bravo a portarla a un livello fisico tecnico da top. Il problema è l’aspetto mentale. Si vedeva oggi che la Giorgi era bloccata dalla paura, soprattutto in determinati frangenti. Paura che genera tensione muscolare che porta a tutti quei doppi falli ed errori. Purtroppo dopo tanti anni di carriera la Giorgi si fa ancora sovrastare dagli eventi e dall’ambiente che la circonda. Purtroppo è sempre chiusa in se stessa. In bioenergetica è la ferita da rifiuto, quella del fuggitivo che si chiude nel suo guscio per i motivi più disparati. Un esempio evidente è stato per l’ennesima volta al saluto finale, per “salutare” l’avversaria invece che guardandola in viso era già girata verso il giudice di sedia,questo vuol direavere un blocco mentale che impedisce di esprimere la sua umanità. Tutto questo si riflette ovviamente anche sul campo da tennis. Non mi risulta abbia mai avuto un mental coach, proprio lei che ne avrebbe avuto bisogno come il pane, ma sono proprio queste persone, come in un caso diverso anche Fognini che li rifiutano perché non vogliono uscire dal loro guscio protettivo, dal loro male minore. Poi però la paura ti sovrasta e ti batte 6-0 6-0 e quello che avresti potuto fare non lo farai mai.

Saranno contenti tutti coloro che ieri si erano fatti prendere per i fondelli dalla sua dichiarazione “Sono ordinata ultimamente e non faccio tattiche senza senso”: la solita supercazzola che si sono bevuti… come se il “cambiamento”, la “venuta a Canossa” fosse stato merito loro (“finalmente”, “meglio tardi che mai”, “se avesse cambiato allenatore prima”, ecc. ecc.) 😀
La verità è che lei gioca sempre al solito modo; da sempre. Solo che sull’erba rende di più: se ha giocato 36 Slam ed ha vinto 36 partite, di cui 15 a Wimbledon e 21 negli altri tre (media di 7) ciò dovrebbe essere più che evidente anche al mediamente istruito… ma tant’è: c’è sempre quello che ci casca!
Il secondo game del terzo set, in pieno controllo da 40-0 e poi perso con due doppi falli è emblematico. Un altro allenatore? Un altro allenatore, l’avrebbe lasciata in campo da sola 💡
Così come fu emblematica la risata che si fece alle vostre spalle dopo l’ultimo torneo vinto (dopo tre o quattro domande e risposte “standard”, scoppiò: “ho giocato malissimo, ma ho vinto”.
La palla corta? Ma se non sa nemmeno scivolare, sulla terra battuta!! QUESTO è l’ABC della terraiola: scivolare, non la palla corta.

@ Giacomo (#2858990)
Sbagliato: non merita di starci (e forse… non vuole starci)! Se no queste partite non le perdi. Non tutte, almeno! E delle circa 150 che ha perso (io ho perso il conto delle vinte e perse, non mi interessea, e forse nemmeno a lei interessa), la metà almeno le ha perse in questo modo indegno.

Per lo meno ha ripreso un livello di gioco buono. Le prestazioni ci sono, adesso bisogna migliorare l’affidabilità. I suoi colpi sono straordinari, fanno ancora male a tutte, esplosività e velocità ci sono ancora ben visibili, occorre trovare un po’ di freddezza nei momenti giusti, che è sempre stato il suo limite. Resta comunque una delle giocatrici più emozionanti e personali, in un circuito livellato sulle dimensioni ciclopiche e sulla mera forza bruta.

@ Giacomo (#2858990)

Quando mai è stata top ?

Perché top 20? Non limitarti, n. 1 al mondo

Ciuff Ciuff Come al solito il Treno è arrivato in stazione dopo un percorso breve. Molto Fumo e Poco Arrosto.

Mi è piaciuta. Senza quei maledetti doppi falli avrebbe probabilmente vinto. Pazienza, l’importante è continuare così.

Ha dei colpi magici, ma come perde lei i game ed i set già vinti, nessuno al mondo lo fa!

Non ho visto la partita, sulla carta secondo turno non facile. Da quanto leggo diversi errori in momenti chiave, forse un peggioramento dopo la ultima striscia di incontri

Mi chiedo come fai a vincere se commetti ben 10 doppi falli e il servizio inesistente, insomma la solita Giorgi inaffidabile.

D’accordissimo con te Giacomo, però è peccato perdere le partite in questo modo !!!

Basti tener conto di come ha subìto il doppio break consecutivo nel terzo decisivo set.

L’eterna promessa del tennis femminile italiano ormai non conviene sperarci più.

Decisa dal servizio.

Partita dignitosa ,brava lo stesso

Per me comunque ottima partita di Camila,gli errori ci stanno ma la qualità del suo tennis deve assolutamente riportarla in una top venti dove merita di stare,PS peccato si poteva vincere.

Camila ha fatto una partita a momenti strepitosa, ma nulla può chi usa prevalentemente la forza bruta contro chi usa soprattutto il cervello!!!

Camila tira forte, sbaglia e poi tira ancora più forte, programmata per l’errore, quasi come fosse un robot.

Ma io dico: dall’altra parte della rete c’è una donna e non Djokovic 😯

Peccato, perché usando di più la testa la partita l’avrebbe probabilmente portata a casa, nonostante la fortissima avversaria che è stata oggi e che è di base la Muchova!

Vedere il capellone andarsene sconsolato dalle tribune non ha prezzo.. E poi mica la Giorgi poteva vincere Wimbledon??a detta di qualcuno si

Muchova più forte di Camila, oggi, ma comunque la conferma che la nostra è in un buono stato di forma e che sta migliorando la confidenza con la racchetta nuova. Sono fiducioso per il futuro, magari non vincerà uno slam, ma forse qualche soddisfazione ce la regalerà ancora.
Forza Camìla!

È già tanto che è riuscita a superare un turno