Gianluigi Quinzi appende la racchetta al chiodo: “Entrare in campo era diventata una sofferenza”
Gianluigi Quinzi ha deciso ufficialmente di interrompere la propria carriera da tennista professionista: il venticinquenne marchigiano, capace di raggiungere la posizione n.142 del ranking ATP nell’aprile 2019 e conosciuto anche per aver vinto il torneo Juniores di Wimbledon nel 2013, ha comunicato la scelta nel corso di una recente intervista rilasciata a “La Nuova Sardegna“.
Fermo dal novembre 2020 (si ritirò al secondo turno del torneo ITF da $15.000 di Villena, Spagna, contro Carlos Lopez Montagud), in merito ad un suo possibile ritiro si era già espresso il maestro Giovanni Torresi nei mesi scorsi ma lo stesso Quinzi, assieme alla famiglia, smentì quelle dichiarazioni. “Entrare in campo era diventata una sofferenza, non c’erano più passione e divertimento. Quando mi sono reso conto che non sarei riuscito ad entrare in Top-100, ho detto a me stesso che avrei dovuto riflettere e capire cosa fare: avevo troppe aspettative, non riuscivo a gestire l’ansia, a resettare e ripartire con entusiasmo. Quando si perde dopo aver vinto tanto da giovane, è una tragedia: dopo 20 anni di sacrifici non ero più convinto dei miei obiettivi. Per mantenermi faccio l’allenatore“, ha commentato Quinzi, che in questo momento si trova in Sardegna per seguire l’Under 16 lombardo Federico Vita (classifica 2.5), con il quale ha cominciato a collaborare da oltre due mesi. Gianluigi, oltre ad iniziare il percorso da allenatore, in questi mesi sta anche frequentando il corso di laurea in Scienze Motorie con l’obiettivo di diventare un manager sportivo.
Nella sua carriera a livello professionistico ha vinto quattordici titoli in singolare, di cui due Challenger (nel 2018, a Francavilla e Mestre), e due in doppio (nel 2016, in Israele e Ungheria al fianco dell’austriaco Lucas Miedler). Quinzi, inoltre, ha vinto per tre volte contro tennisti classificati in Top-100 (nel 2016 superò Lacko e Bagnis in due appuntamenti Challenger, l’anno successivo eliminò Donskoy all’ATP 250 di Marrakech).
Per quanto concerne l’attività Under 18, vanta undici successi in singolare (oltre al già citato titolo a Wimbledon, si ricorda l’affermazione al Trofeo Bonfiglio nel 2012) e cinque in doppio, oltre al best ranking alla prima posizione mondiale.
TAG: Gianluigi Quinzi, Ritiro
A suo modo entrerà nella storia, è stato l’unico capace di far piovere 400 commenti su di una pagina dedicata ai futures.
Aveva un seguito incredibile per il valore che realmente aveva.
Speriamo che non capiti la stessa cosa a Nardi dato che noto verso di lui lo stesso livello di esaltazione che c’era per il giangi.
Arrivederci e buona fortuna.
Che tristezza, destinato a una grandissima carriera dopo aver vinto a Wimbledon juniores,le legge dello sport è a volte durissima.
@ sander (#2858791)
Io sono un amante della psicologia legata a qualsiasi sport: se tu non sei McEnroe o Messi, la testa fa la differenza più di qualsiasi gesto tecnico. Ecco perché penso che la sua passione potrebbe essere destinata ad altro.
Ricordo quando il suo Entourage dopo Wimbledon junior disse che non avrebbero firmato per una carriera alla Ferrer. Lo hanno rovinato con aspettative assurde. Poteva fare la sua onestà carriera a cavallo fra 100 e 200 con qualche puntatina nei 100 ma Non ha retto alla pressione non avendo una forte personalità. Quanto al futuro gli auguro ogni bene ma credo che economicamente sia abbastanza solido e quindi non abbia il problema di arrivare a fine mese ( che invece avrebbero molti tennisti qualora si ritirassero a 25 anni). In bocca al lupo GQ.
Il confronto con Sinner è improprio: Sinner ha già sfondato a livello di top 20 per cui una carriera di alto livello è alla sua portata. Quinzi non sfondò mai a livello di tennis ATP maggiore limitandosi a far bene a livello futures e challenger. Ogni approccio con il tennis che conta fu deludente a livello master 1000 o 500 che stanno vedendo Musetti con tante vittorie spettacolari. Slam da senior non pervenuti. Normale che senza risultati rilevanti si decida di fare qualcosa di più soddisfacente.
Me lo ricordo in Davis contro skoff 60 60 6 2 per l’Austria o, disastroso
Abbiamo gioito all’inizio carriera e poi sperato nel grande balzo verso il tennis dei big. Tra l’altro in un momento che il tennis italiano era in sofferenza di campioni. Gianluigi ha provato ad emergere ma purtroppo è andata male. Ora conduca la sua vita nel modo migliore ed auguri. Forza Giangi.
E dai… paragoni FOLLI !!!
Il Quinzi non ha MAI battuto un top 100 !!
Ha un incontro vinto un un tabellone ATP in otto anni (non riusciva mai a entrare nei tabelloni ATP e spesso nemmeno nei Challenger entrava in tabellone)
Ma cosa diavolo spinge a fare questi paragoni con personaggi IMMENSAMENTE diversi , un ragazzo ai vertici mondiali assoluti, come Sinner , 11′ nella “race” , con un tipo MAI entrato nei tabelloni, che non ha MAI battuto un top 100… (lungo 8 anni di “carriera”…)
Scelta personalissima più che rispettabile. Gli auguro di cuore che non abbia a pentirsene e che più ancora nessuno gliela rinfacci né ora né mai.
Buona fortuna quinzi
Ha fatto una scelta, ha scelto di non essere fra coloro che son sospesi. Rispetto massimo
Da Nargiso ci si aspettava tanto ma non come da Quinzi che sin da 13enne era definito il futuro dominatore del circuito. Inoltre Nargiso al confronto ha avuto una carrierona.
Ho sempre trovato Quinzi un ragazzo molto equilibrato, forse anche molto educato.
Gli eccessi probabilmente erano frutto della stupidità di troppe persone, che le sono state “accanto” (si fa per dire) e che gradualmente, quando la preda è diventata meno appetibile, si sono dileguate.
Sicuramente col senno di poi, non era un fenomeno, ma un ragazzo molto precoce, che con fisico, potenza colpi ha bruciato le tappe.
Questo evidentemente non è bastato.
Gli auguro solo di essere sereno, perchè il peso di tutti questi anni di sfrozi, fatiche e attese temo si possa far sentire, oggi ma soprattutto domani.
Di scegliere ciò che piace a lui e non agli altri, di accettarsi per quello che è, con quello che è stato e che poteva essere.
Il fatto che abbia intrapreso un percorso di studio certamente lo aiuterà molto.
Tutti quegli idioti che lo hanno montato, caricato di false aspettative se ne faranno una ragione.
Spero che questa deriva non coinvolga anche il povero Sinner, che per alcuni aspetti nella sua debolezza, mi ricorda Giangi.
Buona vita, col vento in poppa.
Gotiti tutti i momenti, divertiti e non pensare a quello che poteva essere, ma a quello che sarà.
CIAO GIANGI
@ AndreTNS (#2858805)
Kyrgios si diverte, non spreca
Auguri Quinzi, conosciuto in treno. Bravo ragazzo. Esaltato prima e detrattato poi da tristi leoni da tastiera. Non ti curar più di loro e vai per la tua strada quale che sia
Mi sembra uno che cambia idea spesso ..tra un paio di anni ci sarà il ritorno perché ha ritrovato le giuste motivazioni allenando i ragazzini
Dispiace per come si sia interrotta la sua carriera. In ogni caso, un grosso in bocca al lupo per tutto
Sono leggermente dubbioso…Uno dei compiti di un allenatore dovrebbe essere quello di accendere e alimentare il fuoco sacro per il tennis. Proprio quello che sta mancando a lui adesso…
Quello che mi fa impazzire è che il suo percorso da juniores lo ha visto vincere non contro degli scarsoni ma contro gente come Kyrgios, Coric, Garin, Djere, Zverev, Chung…
Anche Diego Nargiso vinse Wimbledon Juniores, poi ebbe una discreta carriera in singolare, e più che buona in doppio. Però tutti continuarono a quasi rinfacciargli quel successo junior, al grido di “ci si aspettava di più”.
Non avrà fatto la carriera sperata, forse alcune dichiarazioni avventate erano evitabili, ma gli do il merito di aver riportato entusiasmo agli appassionati dopo tanti anni.. e in fondo ha fatto un po’ da apripista ai nostri campioncini sbocciati negli anni successivi.. indimenticabili le serate dove si aspettavano notizie da tornei junior sperduti in america latina, spesso chiamando direttamente i circoli per sapere il risultato..
Per me ha comunque dato tanto a questo sport, buona fortuna e buona vita
p.s. aspettative deluse o no, non dimentichiamo mai che si parla di uno sportivo arrivato nei primi 150 al mondo, il rispetto rimane d’obbligo.
Carissimo Quinzi, ricarica le batterie !!!!!! poi ritorna da Gorietti ….. due anni e stai nei 100
IN BOCCA AL LUPO per tutto
Mai dimenticherò i titoloni dei giornali sportivi nazionali e internazionali :” il futuro numero 1 del tennis mondiale”…Direi che non ci è andato nemmeno lontanamente vicino.
Dispiace e credo che debba essere stato davvero dura crescere con la convinzione di diventare un top player e poi rendersi conto che la realtà è ben diversa da quello che credevi o che ti avevano fatto credere. Ricordo di esserlo andato a vedere un paio di volte nelle sue prime esibizioni pro in un future a Pozzuoli e al Garden a Roma. Prese due stese contro avversari esperti come Di Mauro e Pashanski e mi colpì molto mentre si svolgeva un match successivo al suo dialogare col tennista serbo alla ricerca di parallelismi; tipo tu a che numero sei arrivato da junior e che best ranking hai ottenuto da pro. Si evinceva già da allora una certa ansia sulle proprie aspettative perché evidentemente nella sua mente già si palesavano i primi dubbi sulle sue effettive potenzialità.
Una scelta degna di rispetto: il tennis è uno sport logorante, fisicamente e mentalmente, soprattutto quando i risultati attesi tardano ad arrivare.
Il ragionamento di Quinzi fila e va compreso.
Quando ti fanno credere che sarai un vincitore slam, con tante e altissime aspettative, è dura trovare gli stimoli in qualche ITF a lottare e sudare per un posto nei 200.
Detto ciò, fosse stato gestito meglio e con più regolarità, nei 100 avrebbe potuto cmq entrarci.
Insomma è comprensibile che uno che non ha mai avuto tante aspettative abbia la forza di lottare nei challenger e ITF mentre GQ no. Tutto è relativo, e se ti rendi conto che non c’è più spazio per progredire la scelta va rispettata.
Auguri per resto della vita!
Wimbledon juniores sarà sempre qualcosa da poter raccontare ai nipotini.
io l’ho visto giocare a Genova e si vedeva il talento. Purtroppo quello non è sufficiente; forse è stato gestito male, non ha avuto chi ha saputo farlo crescere anche caratterialmente. Peccato perché a 25 anni se vuoi hai ancora spazio per crescere (Lorenzi docet…). Sicuramente serve tanta convenzione e spirito di sacrificio, non tutti ce l’hanno e comunque va rispettato
Un affettuoso grazie per aver fatto scoprire a tantissimi il mondo del tennis junior e in seguito i primi tornei dove si affacciano i professionisti.
Grazie a te ho un sacco di amici virtuali, alcuni conosciuti di persona, e non nego che durante i primi anni mi(ci) siamo divertiti talmente tanto che alcune sere avevo le lacrime agli occhi dal ridere!
Ovviamente senza vedere nulla, si viaggiava con Livescore e telefonate fantozziane a circoli sperduti nel mondo….
Continuero’ a seguirti lo stesso.
:-))
Guardate Kyrgios quando parlate di spreco di talento cmq… Per Gianluigi obiettivamente il massimo poteva essere stare in top 100 magari tra i primi 70-80 massimo, quello poteva essere un obiettivo raggiungibile, però con il senno di poi..
Magari come allenatore avrai più successo trasmettendo agli altri la tua esperienza e non facendogli ripetere i tuoi errori un grosso in bocca al lupo è comunque un peccato ma se la testa te lo ha suggerito meglio non avere rimpianti.
E’ stato anche un po sfortunato secondo me, quando stava crescendo era l’unico prospetto di rilievo, ed al maschile a parte qualche exploit di Fogna c’era poco altro, quindi tutti si erano aggrappati a lui, psicologicamente se non sei una roccia era difficile reggere ed infatti non è andata bene, cmq è giusto augurargli maggiori fortune da allenatore, magari può fare piu strada in quel campo che da giocatore.
È stato bello … peccato.
Addio Campione!
Rimarrano i ricordi di tanti bei momenti!
Pensare che dove siamo ora e’ anche un po’ merito tuo non e’ sbagliato.
Fa il maestro per insegnare la tecnica. Col tuo metro di giudizio dovrebbe fare maestro di tennis solo Federer o pochi altri. Ha detto che vuole fare il manager sportivo perché tu gli vuoi fare fare l’insegnante di educazione fisica? Sei peggio di quei genitori che vogliono decidere la vita per i loro figli.
Lo vidi giocare in un challenger, 3 anni fa. Non mi impressionò, anzi, trovai il suo gioco molto molto monocorde, qualche graffiante rovescio ogni tano, ma poi poco altro. Non si vedevano margini di miglioramento, io non li vedevo, né nella velocità di palla né nella adozione di schemi diversi. Non si vedeva una spiccata personalità che potesse aiutarlo nel tennis, medio spirito agonistico, media capacità di concentrazione. Faccio il paragone con Moroni, che ai limiti tecnici affianca una grandissima forza caratteriale e “cattiveria”. Ha fatto bene a lasciare, soprattutto perché se non c’è passione, come ha detto lui, non si va da nessuna parte. Tanti continuano solo per quella, altrimenti si sarebbero ritirati da anni. Spero solo che si dia obiettivi meno ambiziosi nella sua vita, per non dover restare ugualmente deluso
@ zedarioz (#2858694)
Proprio nessuno! Il “circo” pullula di 25enni di modesta caratura che a 20 anni sono stato descritti come fenomeni in perenne ascesa, poi! Secondo la mia opinione, se non sei un fenomeno a 20 anni, non lo diventerai mai più, andrai ad aggiungerti ai 25enni di belle speranze
Hai aliementato la passioni di moltissimi spettatori se oggi nel tennis siamo diventati una realtà rispettabile e invidiabile da quasi tutte le principali forze mondiali… Un po’ di merito è pure di questo signore qui… Che ha stimolato moltissimi ragazzi oggi esplosi al dare sempre più il massimo…grazie giangi spero che i tuoi sogni extratennistici si possono realizzare tutti
D’accordissimo con te Luca, aggiungerei un altro organo che sta un po’ più sotto che può fare altrettanti danni.
Vedendo giocare Otte, mi sei venuto in mente…. Peccato Gianluigi, ma se sei felice così’ ti auguro il meglio, in bocca al lupo.
Mi rimane sempre il sospetto che gli argentini non gli abbiano fatto bene
A lui non interessava vivacchiare nei 150. La sua testa e il suo entourage erano anni che gli dicevano ” diventerai n.1 al mondo, sei un predestinato” Rimanere impantanato in quelle classifiche per lui apriva probabilmente una ferita da umiliazione troppo forte. Queste esperienze devono far capire che i giovani vanno trattati con molta cautela. Quando Quinzi ha vinto Wimbledon Junior ho visto un’ esultanza non sana da parte del suo staff e anche da li si poteva capire che c’era qualcosa che non andava, che non era in buone mani.
GQ ti auguro un grande futuro da allenatore !!!
Un grande rispetto per la sua decisione, meglio chiuderla qui invece difare come tanti campioni bolliti che continuano a trascinarsi senza risultati.
Lo sport moderno è tremendo, esalta solo chi vince, ma non tutti possono arrivare in alto.
Venti anni di sacrifici senza essere arrivati al top non deve deprimerti caro Gianluigi, aver lottato già è un successo, per me non contano solo quelli che vincono.
Tu in fondo Wimbledon lo hai vinto veramente.
Nella vita ci sono cose molto più importanti che le vittorie in un rettangolo di gioco.
Ti auguro un futuro felice e sereno.
Paradossalmente vincere Wimbledon junior si e’ rivelata una sconfitta !!!!
Non addosserei alcuna colpa all’entusiasmo dei tifosi. Siamo appassionati, spesso poco o per nulla competenti, diciamo “tienila su, spingi, gioca alto, entra sulla seconda” e poi nei tornei da amatori facciamo figuracce. Sono aspetti che l’atleta sa e quindi, di elogi e critiche provenienti dai tifosi, ci badano pochissimo se non nulla. Ciò che danneggia sono i tappeti rossi di tecnici della federazione “nei primi 10? Io lo vedo n. 1” (Non dico chi lo ha affermato ma conosco benino il tecnico nazionale che venne malvisto per aver detto “non è un fenomeno ma uno come tanti”), ti canali ufficiali che suonano tromboni spacciando come Messia un giovanissimo tennista immaturo( come non si può che essere a 17/18/19 anni). Questo fa male, l’aver modo di vedere gratuitamente del tennis (bene) commentato in modo aziendalista e privo di obiettività (non bene). E questo atteggiamento, ahimè, rischia di proseguire . In bocca al lupo al ragazzo, traguardi che ci sogniamo li ha, raggiunti e speriamo diventi un allenatore come si deve, che stimoli senza esaltare o illudere. Di quelli ce ne sono già troppi.
Una storia da cui possiamo imparare tutti qualcosa, tecnici, giornalisti e tifosi.
bene. Pietra Tombale sopra e andiamo avanti. la vita prosegue
Una lacrimuccia mi scende. Spiace tanto. Non dev’essere stato facile per lui…
Il fatto che questa notizia venga data proprio nel corso di Wimbledon mette ancora più amarezza (sportiva). Il ragazzo parla di sofferenza e ansia da prestazione, quindi se ora è sereno ha fatto benissimo.
@ MITGA (Make Italian Tennis Great Again) (#2858677)
È così difficile leggere tutto l’articolo? Sta seguendo come allenatore un ragazzo… E dai su
…e una Coppa Davis junior…
È stato un bel sogno.
In bocca al lupo!
Troppo ricco e viziato.
Non si è mai messo in discussione ma pensava fosse sempre colpa del coach per i suoi scarsi risultati.
Veramente pensoso !!!!
Quoto in tutto e per tutto… Non mi ero iscritto Quizimento ma l’ho seguito fino dai primi junior, appassionandomi e scoprendo un mondo nuovo. Grazie GQ e buona fortuna.
Dispiace ma era inevitabile. Sarà seguito da altre tenniste italiane troppo social e troppo vincenti nelle sconfitte…
Dopo la vittoria dei primi satelliti scrissi un posto tecnico analizzando il suo gioco e i grossi miglioramenti richiesti per replicare i successi juniores. Ci furono circa 200 post scandalizzati perché non capivo nulla di tennis e lui sarebbe sicuramente diventato già così un campione.
Triste epilogo (sportivo).
Magari l’inizio di una vita felice.
In bocca al lupo!
Per anni ho avuto il nickname Spero in Quinzi e la maggior parte dei miei commenti su questo forum erano in sua difesa. Ha avuto il merito di farmi appassionare al tennis junior che prima non seguivo per niente. Alla fine lo seguivo solo per affetto poi ho deciso di cambiare nick perchè non ci sperava più nemmeno lui
Ha fatto la scelta giusta giocatore molto sopravvalutato anche su queste pagine,meglio si dedichi ad altro.
L’ho visto giocare dal vivo e mi sembrò molto, molto valido.
Purtroppo abbiamo un organo dentro la scatola cranica che è ancora molto misterioso e che ahimè determina le sorti della nostra esistenza senza che a volte riusciamo a fare qualcosa.
Altro che andare su Marte…ci vorrebbe una NASA per comprendere l’universo mentale.
Sono dispiaciutissimo. Perché sono sicuro che avesse trovato la giusta guida avrebbe fatto altre scelte. Che spreco di talento!
Quando anche un ragazzo che dimostra di avere testa sulle spalle spiega bene e in maniera chiara e non vittimistica i motivi di UNA SUA LIBERA SCELTA, ecco ancora un sacco di gente che parla di mental coach, impegno, “ma io non capisco”.
Un tifo così da me nessuno mai prese
Non Sampras, non Federer, né Camporese
E mi tornano bene in mente
Quelle chiamate del Presidente
Ad uno sperduto club argentino
Per sapere il risultato del nostro beniamino
Perché dopo tante, troppe ore
Ci si era bloccato il livescore
Hai scritto la storia senza entrare nei primi cento
Perché grazie a te è nato il Quinzimento
Spiace che in campo non ti si veda più
In bocca al lupo per tutto, caro GQ!
Sinner è top 20 a 19 anni. Se fosse francese gli dedicherebbero la tour eiffel. Quando sei così forte da giovane, la pressione è fortissima ed inevitabile. Gasquet non l’ha retta, ma aveva anche una cilindrata molto inferiore a quella di Sinner ed un temperamento non proprio da fighter. E comunque ha fatto una bella carriera.
Sinner sta incontrando le prime difficoltà dopo due anni di salita ininterrotta dal n. 1000 al n. 20. Non esaltarsi per un percorso del genere è impossibile, ha fatto vedere cose incredibili per l’età. Solo i divanisti cantano il de profundis per qualche sconfitta. Chi capisce di tennis sa che Sinner farà il suo percorso di crescita e nessuno al mondo può sapere quanti successi otterrà.
Come fa a fare l’allenatore uno che ha ammesso di avere limiti psicologici? Io gli consiglierei di finire il suo corso di laurea e diventare un ottimo insegnante di educazione fisica: cosa che in Italia manca.
Auguro tanta serenità a questo ragazzo
Ti voglio ringraziare. Nei primi tempi, lontani quelli di Sinner e company, ci hai dato una speranza e ricordo quanto ti ho seguito.
Quando dopo la vittoria a wimbledon dichiarasti che se fosse andato male il tennis avresti seguito gli affari familiari immobiliari in Croazia,compresi che sarebbe andata male.
Ma l’importante è che la vita vada bene. Per il resto, ancora, grazieee!
Ti voglio ringraziare. Nei primi tempi, lontani quelli di Sinner e company, ci hai dato una speranza e ricordo quanto ti ho seguito.
Quando dopo la vittoria a wimbledon dichiarasti che se fosse andato male il tennis avresti seguito gli affari familiari immobiliari in Croazia,compresi che sarebbe andata male.
Ma l’importante è che la vita vada bene. Per il resto, ancora, grazieee!
Grazie comunque di averci fatto sognare e auguri per la nuova carriera
In bocca al lupo e grazie comunque per essere stato per anni un compagno involontario di questa vita tennistica fuori dal campo.
A volte un compagno un po’ bistrattato e me ne dispiaccio.
Tanta , tanta fortuna!
Buona fortuna Gianluigi, speriamo di non vederti troppo lontano dal mondo tennistico
Si dai,
Stacca la spina poi puoi sempre tornare più forte di prima
È finita la sponsorizzazione decennale firmata ai bei tempi. …,amen.
Dopo anni e anni di vacche magre Quinzi venne visto come il nuovo Messia e la sua vittoria a Wimbledon juniores venne accolta ,giustamente, come l’inizio di una carriera luminosa. Peccato..però anche io dico ,massima stima e rispetto per la scelta fatta, e che il futuro gli riservi le gioie che il tennis pro non ha saputo dargli
In bocca al lupo ad un giovane ragazzo che merita serenità nella vita, come tutti <3
È tutto spiegato nell’intervista. Basta leggere. Dopo aver vinto tanto da giovane (e aver capito che non riusciva a ripetersi da grande) non gli interessava una carriera tra i 150-200. Non aveva gli stimoli adatti né la passione per barcamenarsi in quelle posizioni. E se non hai passione né stimoli nei 150-200 non ci stai dentro
forse questa vicenda vi farà riflettere su quanto male state facendo a Sinner esaltandolo smisuratamente
Dispiace, molto…ma mi sembra di capire dalle poche righe che sia una scelta ragionata. Auguri per il futuro!!!
Mah…non sono d’accordo quando dice che quando ti rendi conto che non entrerai mai nei top 100 devi capire cosa fare…..lavorare di più e magari con un mental coatch..almeno provarci…che peccato,più determinazione.
L’importante è che tu sia felice. Fai la tua vita. Essere un agonista è solo una delle mille strade battibili, e forse non era la tua.
Auguri.
Peccato. Non era il crack che ci si aspettava ( e che lui e la sua famiglia aspettavano ), ma poteva ritagliarsi il suo spazio. E’ arrivato a n.142 atp e subito dopo e’ crollato. Ma vivere nella falsa convinzione di essere un predestinato non deve essere facile, così come vedere i ragazzi con cui competeva da junior arrivare nei piani alti atp, o ancora vedersi scavalcare nelle attenzioni ed in classifica dai Berrettini, Sinner, Musetti….
Scelta comprensibile e meritevole di rispetto, dopo una vita comunque di sacrifici e di impegno, senza essere ripagato in maniera adeguata….
Buon tutto.
@ MAXUBS (#2858621)
Magari potrà riprendere e senza troppe pressioni e una maggior maturità togliersi qualche soddisfazione. goditi la vita
Peccato, davvero. Speravo che l’esperienza austriaca potesse spingerlo verso una dimensione gladiatoria, e invece non ha retto la pressione delle aspettative, in primis le sue. Saluta in dissolvenza, mentre per nostra fortuna (di appassionati) altri talenti sono sbocciati all’improvviso. Resta il ricordo dell’affetto e della speranza con cui l’abbiamo seguito, fino a che ha potuto e voluto. Buona second life, Giangi
Allenatore?????
Se fosse stato gestito in maniera diversa, avrebbe tranquillamente fatto una carriera nei 50-100, senza problemi.
Gli hanno fatto credere chissà che cosa, lui probabilmente ci ha messo del suo ed ecco la fine di tutto.
Io l’ho visto giocare dal vivo a Francavilla quando vinse il challenger ed altre volte in streaming e di lui, tecnicamente, avevo sempre lo stesso giudizio… nonostante l’altezza, servizio non all’altezza, dritto che rimbalzava a centrocampo, buon rovescio e buona fisicità e garra, gioco a rete in pratica inesistente.
Non si è mai messo mano alle sue carenze tecniche, ci si è basati sul fatto che vincesse da giovane, vista la sua atleticita’ nei confronti dei coetanei, ed ora si ritira.
Gli auguro comunque il meglio per la vita.
Auguri per la sua nuova vita e carriera….se li merita! Ciao Gianlugi!
mi dispiace per il ragazzo, veramente, ci ha tutti fatto sognare… non l’ho mai visto giocare, da quello che si leggeva qui poteva essere un predestinato, il nuovo nadal… piú di 400 commenti per una giovane promessa che non ci è riuscito a far strada… magari tutti che commentiamo i nostri giovani e ci lamentiamo alla prima sconfitta o per un passo falso, spero che riflettessimo un pó di piú prima di criticare, magari lo facciamo solo per una schedina saltata o per la frustrazione personale… no so, forse questo ritiro é frutto anche da noi stessi…
Sì, si è caricato di tutte le aspettative tennistiche di un’intera nazione.
La famiglia non volendo, ovviamente, lo ha stimolato eccessivamente, spingendo anche il fratello minore del quale si parlava come di un altro potenzialmente straordinario.
Uno sport professionistico come il tennis è ferocemente selettivo e io porto il massimo rispetto verso chi prova a scalare qualsiasi montagna, che vi riesca o meno resta un eroe.
Spero che per i Quinzi sia possibile tornare a una sana “normalità” e auguro loro ogni fortuna.
Grazie comunque, Gianluigi.
Beh mei 100 ci poteva entrare non ci ha dato dentro fino in fondo quando ha vinto i 2 challenger consecutivi
Thats Life!
Keeponplaying!
@ MAXUBS (#2858621)
Non capisco questo ritiro . Era quasi arrivato tra i primi cento. Avrebbe potuto veleggiare entro i 200 fino a trenta anni. Mica esistono solo i campionissimi. Comunque in bocca al lupo
Mi dispiace veramente tanto. È comunque stato bello seguire tutta la sua parabola. Buona fortuna!
Clicca qui per visualizzarlo.
era ora
Nonostante non mi abbia mai rubato l’occhio come giocatore, al netto dei vari deliri che negli anni si leggevano su questo blog, mi spiace per il suo ritiro. Pur non essendo il crac che tutti si aspettavano dopo i successi da junior, a mio parere aveva i mezzi fisici e tecnici per una carriere fra i primi 100-150.
In bocca al lupo per tutto, Gianluigi
Sono dichiarazioni molto oneste e che meritano il massimo rispetto
beh, al di là di tutto, un grande in bocca al lupo per il suo futuro… magari diventerà un allenatore di campioni 🙂
Peccato, in un momento storico eccezionale per il tennis italiano, lui poteva benissimo ritagliarsi il posto che si meritava. Speriamo si svegli un giorno con la voglia di giocare e rientri alla grande! È ancora giovane!
Un vero peccato, gli auguro tutto il bene qualsiasi cosa deciderà di fare.
Stavolta è ufficiale o interviene di nuovo il padre a smentire ?
hai alimentato la passione,la speranza di moltissime persone che hanno creduto in te.
Ma non eri il campione desiderato.
Buona fortuna, buona vita.