L’ATP sulla PTPA di Djokovic: “Stanno dividendo i giocatori”
L’ATP, il principale organismo del tennis maschile del mondo, ha rilasciato una dichiarazione mercoledì per affrontare la recente nomini nella PTPA, fondata nell’agosto dello scorso anno da Novak Djokovic e Vasek Pospisil.
“Proteggere e promuovere gli interessi dei giocatori è stato un principio fondamentale dell’ATP fin dalla sua fondazione come associazione di giocatori nel 1972. Nel 1990, questo è stato ulteriormente rafforzato con la formazione dell’ATP Tour (circuito), una partnership paritaria tra giocatori e tornei. Con questo, i giocatori hanno ottenuto qualcosa di unico nello sport: una voce uguale in tutte le decisioni che riguardano il circuito”.
Nella nota si legge anche la critica alla formazione della PTPA. “Al contrario, la creazione di un’entità separata offre una chiara sovrapposizione, divide i giocatori e frammenta ulteriormente il tennis. La frammentazione è stata costantemente identificata come la più grande minaccia al potenziale di crescita del tennis dai maggiori esperti dentro e fuori questo sport, qualcosa che l’ATP sta attualmente lavorando per risolvere la questione”.
Questo comunicato arriva dopo che due giorni fa la PTPA ha annunciato la nomina di Adam Larry come direttore esecutivo, e di Carrie Gerlach Cecil come responsabile della comunicazione.
L’associazione ha mominato anche il proprio Advisory Board, un comitato consultivo che nelle organizzazioni non presenta il carattere formale del consiglio di amministrazione, e presenta indicazioni o pareri di natura non vincolante.
Per la PTPA, lo compongono Bill Ackman, Michael Hirshfeld, Rebecca Macdonald, Katarina Pijetlovic e Anton Rabie.
TAG: ATP, Novak Djokovic, PTPA
Grazie mister!
Nessuno dei 3 big ha problemi economici e viene penalizzato dall’organizzazione ATP, la differenza è che Roger e Rafa pensano a mantenere i propri privilegi (che coincidono con quelli dell’ATP) mentre Nole esce dal proprio giardinetto personale e tiene conto dei tennisti non di alta classifica che potrebbero migliorare la propria condizione/stabilità economica con un diverso utilizzo degli introiti. Quindi Nole, dopo aver sconvolto i poteri sul campo, si propone anche come critico nei confronti dei poteri economici e chiede rispetto e considerazione anche per chi non eccelle ma fa parte indispensabile del circuito, e che comunque garantisce sorprese, emozioni, battaglie generazionali etc. etc. non finendo penalizzato dal non avere alle spalle una famiglia benestante: il talento va aiutato e ci deve pensare l’organizzazione, e forse Nole ha ben presente in queste sue rivendicazioni i sacrifici della sua famiglia per supportarlo nel diventare il n.1. In tutto questo comunque Nole si ripropone come coraggioso elemento disturbatore dei privilegi omologati (con i rischi che questo comporta) e ha tutta la mia ammirazione e rispetto..la “porcata” degli USOpen? Mi viene in mente ogni volta (e sono state tante in un anno) che vedo scagliare davvero con rabbia palle per ogni dove,soprattutto a gioco fermo, e come i giudici si siano sempre, puntualmente, scansati o abbiano incassato senza fare una grinza..sicuramente nemmeno l’ombra di un pallido richiamo da parte del giudice di sedia..ma evidentemente Nole è consapevole dei meccanismi dominanti anche e soprattutto nel “ludico” sport ed è ormai rassegnato alla sfida a tutto tondo e, visti i risultati, ne è anche rafforzato
#NOALLAPTPA
NOVAX DJO…VUOLE DIVIDERE I DUE CIRCUITI. IN QUESTO MODO IL TENNIS PERDERÀ MOLTISSIMI FANS. DJOKOVIC VUOLE AMMAZZARE IL TENNIS
Ma fanno bene
Anche San Marino?
Ah Bara’ e cambia ogni tanto la tiritera!!
Evolviti…
Altrimenti stavolta salvo l’iscariota!
si ci sono differenze ovviamente, e non è il caso di entrare nei dettagli su un sìto di tennis, ma non è che UEFA e Fifa aiutino il calcio minore.
italiano vero, rispondevo a te, ma non mi fa quotare.. scusa
semplicemente i tennisti vogliono che sia loro destinata una percentuale maggiore del montepremi del torneo, a scapito dell’ATP che continua a prendere la maggior parte.
Inoltre si propongono di supportare maggiormente i tennisti sotto la posizione 100, perché il sistema attuale da tantissimo ai primi, ma le briciole agli altri.
Anche nel calcio è così, fanno passare il messaggio dei calciatori viziati che guadagnano troppo, così da nascondere che i burocrati di Fifa e UEFA incassano miliardi sfruttando il loro lavoro.
Si chiama economia estrattiva.
Ma i giudici di sedia lavorano per l’ATP…
Quando fecero l’infamata a Nola agli Us.Open, la PTPA era appena nata…
Dopo qualche giorno si vendicarono ….
adesso Nole rilancia…e io sono sicurissimo che proveranno a fargliela di nuovo sporca…aspetteranno un minimo minimissimo pretesto
A me pare che gli interessi dei tornei e dei giocatori di tennis professionisti non possano che coincidere.
Tornei ricchi e giocatori ricchi vanno di pari passo.
Durante la pandemia i più penalizzati sono stati i tornei, questo mi pare persino ovvio.
Speriamo, ma non ci credo. Il tennis non è il calcio in cui può bastare un rigore contro o un gol annullato.
Il punto e’ che Nole Berrettini e soci, fanno una battaglia per aiutare i tennisti di bassa classifica.
Nel Pugilato mondiale la torta se la spartiscono (purtroppo a scapito dello spettacolo) WBC, WBA, WBO,IBF,WBF,IBO… Ridicolo. (Questo vuol dire CAPETTI e FEDERALAS osannanti) Non vi dico sottotitoli e sottotitoletti apostrofati come incontri Mondiali. Vomitevole. Se il livello di politica si alza ulteriormente brutti tempi per la ATP, ma soprattutto brutti tempi per gli amanti del tennis.
Iscritti al ptpa noti (a parte djokovic e pospisil ) ?
La verità è che il tennis sono gli slam. Puoi fare tutte le leghe, le associazioni, i comitati, i tour che vuoi ma alla fine sono gli slam che comandano.
Hanno i soldi (tanti), il fascino, la storia, la visibilità e la notorietà. E stanno dentro l’ATP Tour. Fine della questione
Nole, sei tu il re del tennis. L’Italia è con te e la PTPA, senza se e senza ma.
Peccato che la PTPA, a differenza della superlega calcistica tende ad aiutare quelli più indietro in classifica, mentre la porcata della superleague, tendeva e voleva proteggere le più ricche e soprattutto le più indebitate
Mai detto che loro facciano beneficienza. Loro vogliono la fettona, e la PTPA vuole la sua fetta.
A me la politica fa … già per quanto mi riguarda direttamente, figurati nello sport, che dovrebbe essere un piacevole svago…
Wow, hai scoperto le Americhe.
Peraltro l’Atp, invece, è colma di santi senza macchia e vergini consacrate.
Io non sono molto informato a riguardo… Mi potresti dire quale siano le cause che cercano di difendere, e cos’è che sta facendo di male l’ATP? È forse per la questione legata alla restrizione dei montepremi durante questo anno di pandemia? Grazie per la risposta!;)
Intendevo a scopo di lucro per chi ci lavora. Non è un’associazione di beneficienza per difendere i poveri tennisti. È come quando ti rivolgi al sindacato: prima di darti una mano raccolgono tessere.
Ah come godo. Grande Nole
@ Tony_65 (#2851207)
Amicizia tra Nadal e Federer? Credi alle favole
Nole non ha nessun interesse economico (guadagni montepremi per circa 150 ml), e puo’ avere solo svantaggi sul campo.
Per me e’ un grande, soprattutto ora che si gioca il grande slam.
Cosa hanno fatto Federer e Nadal per i tennisti di bassa classifica?
@ Armonica (#2851322)
CASOMAI L’ ATP, che vuole la fetta piu’ grossa!
@ Armonica (#2851322)
Certo che ha scopi di lucro. Nasce per fare gli interessi dei tennisti professionisti. Il punto è se ha un senso oppure no. Per me ce l’ha, ed è stato dimostrato ampiamente durante la pandemia. L’Atp non può fare contemporaneamente gli interessi degli organizzatori e dei tennisti, e quanto la coperta è corta, ci rimettono i tennisti.
Ho come l’impressione che questa PTPA abbia scopi di lucro. Non a caso ha un responsabile della comunicazione che cercherà le finanze per pagare un po’ di stipendi.
Speriamo di no, mi pare lo abbiano fatto molti anni fa nella boxe riducendone l’interesse e la credibilità…
“La PTPA sta frammentando ulteriormente il tennis”
A parte che l’ulteriormente ha pochissimo senso logico e va contro la storia del tennis, Djokovic fa…. benissimo. Deve frammentare il tennis, dividerlo, scinderlo, creare caos, porre questioni, in poche parole deve avanzare come un membro credibile al tavolo di contrattazione in cui siedono Gaudenzi e i rappresentanti di tornei ( che votano insieme).
La favoletta del pari voto è buona per i bambini che frequentano i social.
Sono decenni che non si muove foglia nell’ATP con questo sistema fallimentare. Ben venga la PTPA a spezzare questo status quo. Anzi è addirittura indispensabile allargarla alla rappresentanza femminile. Nella WTA sono ancora più indietro.
Così facendo, magari riusciremo un domani a vedere anche incontri di tennis degni di questo nome e non le più bizzarre sedi scelte per i tornei. Quella scelta per l’appena creato a Berlino su erba è a dir poco ridicola, praticamente a 5 mt dal lago. Solo il master di Madrid con le sue palafitte è riuscito a fare peggio.
Per non parlare, ma si tratta di itf, dello Slam di Wimbledon che ha scavato e ricavato locali “sotto” i campi da gioco (poi non chiedetevi perché hanno uno staff che asciuga l’erba in giornate umide, e sarà costretto a inumidirla in giornate secche) ed ha in programma di aumentare gli stadi (ottimo) e di costruire terrazze (altre ancora?? ma anche no) per proseguire sull’idea del “English Garden”.
Se voglio vedere un giardino inglese, ho migliaia di immagini a cui far riferimento. Io però vorrei vedere il tennis. Immagino che se gli stessi architetti fossero in Italia avrebbero sviluppato il progetto “tennis fra gli aranceti/oliveti”. Magari con degustazione finale… (facepalm colossale). Vabbé, noi abbiamo i campi “fosse dei gladiatori” a Roma, mi sa che c’è un movimento avanguardistico internazionale che purtroppo non ha capito che il pubblico non va negli stadi per farsi il selfie. O forse va proprio per quello e siamo in pochi a pensare al gioco in campo.
@pensa
Tu non preoccuparti che Nole pepens anche a quello. E lo fa pure bene, direi ..
Sono d’accordo sul diritto di criticare e chiedere cambiamenti, ma non sullo spezzettamento del tennis; a meno che non vogliamo che il tennis diventi come la box, con le varie associazioni e federazioni…In tal caso ognuno giochi con chi crede ma non tenga i piedi su 2 staffe: rinunci a ciò che critica e vada verso ciò in cui crede.
Dopo gli US OPEN anche a Wimbledon lo butteranno fuori con la scusa che è extracomunitario e il visto è scaduto. Siamo seri.
stavo per usare la stessa analogia.
Dire che la PTPA divide i giocatori è come la UEFA che se la prende con la superlega perché sente il suo potere minacciato.
E in entrambi i casi per me avanzano rivendicazioni giustissime.
Ora, essere contro ATP e UEFA non vuol dire dare fiducia acritica e incondizionata a chi li combatte, ma finora hanno le mie simpatie e la speranza che concretizzino un cambio che è necessario quanto urgente.
Wimbledon è ITF, non ATP. Niente porcata, questo capitolo di fantascienza lo chiudiamo sul nascere.
PTPA? Il futuro del tennis mondiale.
Djokovic è sempre stato l’anti-Federer e Nadal nel tennis giocato. Ora lo è anche in quello non giocato….E non poteva essere diversamente, vista anche la grande amicizia tra lo spagnolo e lo svizzero. Questa storia mi fa pensare alla “superlega” calcistica…
Scommettiamo che adesso troveranno il modo per fregarlo e non fargli vincere wimbledon, esattamente come la porcata che gli hanno fatto agli us.open?
Il dilemma potrebbe essere di semplice soluzione: incompatibilità tra iscrizione ATP e quella PTPA… e ogni organizzazione si farà il proprio circuito, voglio proprio vedere cosa succederebbe…
caro Djokovic sei tu che stai dividendo i giocatori!!
@ Lina (#2851194)
Il commento più stupido che abbia mai letto, il più vincente di sempre non sa giocare a tennis, mah…
Djoko pensa a giocare a tennis ….