Da Milano: Il resoconto di giornata con il programma di domani. Malek Jaziri e l’entusiasmo di un 37enne
Nonostante 37 anni di età e un mucchio di problemi negli ultimi due, Malek Jaziri è ben deciso a tornare tra i migliori. “Vedo giocatori della mia età a quel livello e penso di potercela fare anch’io. Ringrazio Djokovic, che mi ha invitato ad allenarmi a Belgrado”. All’ASPRIA Tennis Cup ha interrotto una striscia di 6 sconfitte. L’Italia avrà un giocatore in più: Zeppieri si qualifica.
Soltanto due anni fa, Malek Jaziri festeggiava il best ranking. A 35 anni di età, aveva finalmente raggiunto il traguardo dei top-50 ATP. Poi è successo un po’ di tutto. “Prima ho commesso qualche errore, come andare a giocare in Sudamerica anziché in Medio Oriente, poi ho cambiato racchetta. Infine mi sono infortunato e ho perso la mia classifica. Nel 2020, come se non bastasse, è arrivata la pandemia”. Riprendere non è stato facile, ma si spiega (anche) così l’attuale posizione numero 286 nel ranking ATP. Il tunisino si è presentato all’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (44.820€, terra) reduce da sei sconfitte consecutive, per questo ha approcciato con un pizzico di preoccupazione il match contro Elliot Benchetrit, curioso derby maghrebino (Benchetrit è francese, ma ha scelto di giocare per il Marocco). Jaziri ha mostrato che i colpi sono ancora quelli, vincendo con un netto 6-4 6-1. A fine partita, deluso per la sua prestazione, Benchetrit ha discusso animatamente con il suo team. Normale, perché Jaziri lo ha messo in difficoltà con il suo tennis vario e talentuoso. Tecnicamente, un giocatore d’altra categoria. “Quando perdi spesso non hai fiducia e sei pieno di dubbi, inoltre nei Challenger non ci sono partite facili. Trovi giovani ed esperti, tutti motivati per giocare ad alti livelli – dice il tunisino – inoltre per me non è facile: mi trovo bene sulla terra, ma la mia superficie preferita è il cemento. Purtroppo non ci sono tornei sul cemento in questo periodo, soltanto negli Stati Uniti, ma è troppo lontano. Allora ho scelto di restare in Europa. Qui a Milano mi trovo benissimo, tutte le persone dello staff sono incredibilmente amichevoli e fanno il possibile per farci sentire a nostro agio, nonostante la situazione difficile”.
ALLENAMENTI A BELGRADO
Lui ha ricambiato con un’ottima prestazione, peraltro mostrando una condizione fisica più che buona, considerando il caldo e i 37 anni di età. “Sto lavorando duramente – dice – credo di poter tornare tra i primi 100, è un sogno e combatto per questo. La gente pensa che io sia a fine carriera, forse hanno ragione, perché non so quanto giocherò ancora. Spero il più a lungo possibile, anche perché nel tennis non c’è età. Ci sono giocatori sopra i 35 anni che ottengono grandi risultati, e questo mi convince che posso farcela. La prendo come una sfida personale. Sono motivato, ma per andare avanti devi apprezzare il tennis. Dalla mia ho l’esperienza ma devo migliorare tanti aspetti. Fisicamente sono migliorato, però ci sono ancora tante cose su cui lavorare, anche perché durante la pausa per il virus ho perso il ritmo. Ma ormai è acqua passata e penso soltanto al futuro”. Nonostante abbia vinto più di 100 partite nel circuito ATP e abbia infinita esperienza, Jaziri sorprende per la sua giovialità. Basta dargli un piccolo input, ed è un torrente di parole. Dallo scorso dicembre ha scelto il Novak Tennis Center di Belgrado come nuova base per gli allenamenti. “Gran bella esperienza: Djokovic ci ha invitato e mi è piaciuto molto. Lo rispetto, è un grande esempio e mi ha aiutato a mantenere alta la motivazione. Lui è incredibilmente motivato e spero di poter tornare in alto”. Nel frattempo, la Tunisia del tennis ride soprattutto grazie a Ons Jabeur, che giusto 24 ore prima aveva vinto il suo primo titolo WTA a Birmingham. “Da quando sono entrato tra i top-100 ATP, circa dieci anni fa, il tennis ha portato gioia nelle persone. Oggi è molto seguito e la situazione è in costante miglioramento. Conosco Ons sin da quando eravamo giovani e le voglio fare i complimenti: ha lavorato duramente e si merita questo successo, così come suo marito e Issam Jellali, che è nel suo staff dopo aver giocato con me in Coppa Davis”. Se non ci saranno sorprese, al secondo turno sfiderà il baby fenomeno Holger Rune, classe 2003, quasi vent’anni più giovane di lui. “Potrebbe essere mio figlio! – scherza Jaziri, che di figli veri ne ha già un paio, Malek jr. di 5 anni e Mayar di appena 3 mesi – ricordo quando avevo la sua età, ero motivato e con grandi sogni. Lui ha vinto tanto da junior, sicuramente ha grandi obiettivi e punta a diventare il più forte di tutti. Sarà una bella esperienza, preparerò il match nel migliore dei modi anche se non guardo troppo ai miei avversari: penso soprattutto a me stesso: tennis, fisico e mente”.
ZEPPIERI SI QUALIFICA, SEI ITALIANI IN TABELLONE
Il tabellone principale dell’ASPRIA Tennis Cup avrà un italiano in più: ai cinque già nel main draw si è aggiunto Giulio Zeppieri, autore di una buonissima partita contro Michael Vrbensky. Il laziale si è imposto 7-5 6-2 ma è piaciuto per l’atteggiamento umile, e il modo in cui è uscito dalle sabbie mobili del match. Subito avanti 4-1, si è fatto riprendere fino al 5-5, poi si è giocato un eterno undicesimo game in cui ha annullato quattro palle break che avrebbero potuto essere fatali, un paio in modo rocambolesco, con alcuni gran recuperi difensivi. Scampato il pericolo, ha strappato a sua volta il servizio a Vrbensky al quarto setpoint, poi ha dominato il secondo set. Adesso se la vedrà con l’ex top-50 Teymuraz Gabashvili, ex top-50 ATP e vincitore di questo torneo nel 2008, quando Zeppieri aveva sei anni. Sarà un martedì denso di incontri: si completerà il primo turno, con ben 12 match di singolare. In campo tutti gli italiani in gara. Il clou è certamente l’impegno di Riccardo Bonadio, opposto al favorito Federico Coria. Prima di lui, scenderanno in campo Andrea Arnaboldi, Raul Brancaccio, Gianmarco Moroni, Luca Vanni e lo stesso Zeppieri. Una giornata tutta da godere, in cui ci sarà l’ingresso gratuito (e sarà così fino a venerdì 25 compreso).
Centre Court – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)
1. [6] Tristan Lamasine vs Andrea Arnaboldi
2. [Q] Giulio Zeppieri vs [7] Teymuraz Gabashvili
3. Tung-Lin Wu vs [2] Holger Vitus Nodskov Rune
4. [1] Federico Coria vs Riccardo Bonadio (non prima ore: 17:00)
5. [1] Luis David Martinez / Rafael Matos vs Dustin Brown / Tristan-Samuel Weissborn
Grandstand – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)
1. [WC] Raul Brancaccio vs Pedro Cachin
2. [8/WC] Gian Marco Moroni vs [PR] Viktor Galovic
3. Jiri Lehecka vs [WC] Luca Vanni
4. [Q] Jonas Forejtek vs [5] Gastao Elias
5. [WC] Francesco Passaro / Luca Vanni vs [WC] Filippo Carpi / Leonardo Giuberti (non prima ore: 17:30)
Court 13 – Ora italiana: 10:30 (ora locale: 10:30 am)
1. Julian Lenz vs [Q] Duje Ajdukovic
2. [Q] Orlando Luz vs [Alt] Nino Serdarusic
3. [SE] Manuel Guinard vs Adrian Menendez-Maceiras
4. Mirza Basic vs Vit Kopriva
5. Karol Drzewiecki / Sergio Martos Gornes vs Fernando Romboli / Max Schnur (non prima ore: 17:30)
TAG: Challenger Milano, Challenger Milano 2021
6 commenti
si entra tranquillamente. e si sta pure comodi visto che sugli spalti siamo i soliti quattro gatti.
Forza Zeppo
Entri tranquillamente.
Gabashvili in questo momento è battibile.
Ma si potrà entrare o solo amici dei giocatori ?
Modifico : ho letto sulla gazzetta, capienza massima 25 per cento, considerato che negli anni precoronavirus i primi turni non erano stracolmi di gente, sopratutto nel pomeriggio, si dovrebbe riuscire ad entrare.
Speriamo che a Zeppieri la lezione del Garden sia servita e che l’atteggiamento di umiltà, indicato nell’articolo, diventi una nota caratteristica del giocatore. Sarebbe la svolta comportamentale, che insieme a una sana dose di fiducia potrebbe finalmente farlo decollare.