Masters 1000 Madrid: I risultati completi dei Quarti di Finale. Thiem, Zverev, Ruud e Berrettini sono i semifinalisti

Scritto da Barabba

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Grave sindrome ossessivo-compulsiva. E con l’età peggiora. Dopo il ritiro se ne sentiranno delle belle.

ha forse studiato il DOC sul DSM 1? le consiglio di ripassare il DSM 6.

Scritto da Onda89
Come mai isner sul servizio altrui ha delle occasioni oggi mentre ieri non giocava praticamente? Merito suo o demerito di thiem? Chiedo perché non posso vederla

Thiem non è al meglio, come non lo era nemmeno ieri dove ha faticato molto con De Minaur che su terra non è così insidioso

Scritto da gisva

Scritto da TPlayer
@ gisva (#2785795)
Va bene tutto ma se io dopo ogni punto ballo la macarena, il direttore di gara mi sbatte fuori al primo movimento di bacino…
Non credo sia corretto che i rivali debbano starsene ad aspettare a fondocampo il finire della cerimonia apotropaica.
E se poi dall’altra parte ritroviamo qualcuno con altrettanti gesti compulsivi?
Diamo vita ad una sessione di teatro Nõ?

Ci sono gli orologi per entrambi i giocatori.
Indubbiamente prima Nadal se ne approfittava un po’. Non mi pare che adesso sfori. Quindi tutto, lecito.

Non entro nel discorso su Nadal perché se ne é già parlato molto.

Per quanto riguarda gli orologi, é vero che esistono, l’eventuale problema é quando lo fa partire il giudice di sedia!!!

Questo Thiem è battibilissimo, farebbe bene a rientrare in forma per Parigi, se no perderà un bel po’ di punti.

Scritto da Poldi
Oggi il buon Matteo le busca

Finalmente un tuo commento positivo riguardo un italiano!

Scritto da Barabba

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Grave sindrome ossessivo-compulsiva. E con l’età peggiora. Dopo il ritiro se ne sentiranno delle belle.

Scritto da Ging
Il futuro del tennis è: servizio, colpo in uscita dal servizio potente e preciso e grandi spostamenti laterali per tenere lo scambio.
Per questo fisicamente è necessario un tennista ALMENO di 195 cm(si può partire invece da 186 cm se esso è mancino), magro, gambe possenti per aiutarlo negli spostamenti e braccia lunghe molto lunghe, il tennista dev’essere preferibilmente mancino in modo tare da poter comandare quasi sempre gli scambi e da poter generare slice al servizio, più ovviamente deve avere fluidità di movimenti al servizio e ottimo timing obbligatorio col dritto, se lo ha anche di rovescio è meglio.
Questo è il prototipo del tennista che vedremo vincente da qui in eterno e ve ne accorgerete quando i big Three si ritireranno, ovviamente ci potranno essere delle eccezioni non potranno vincere sempre ma negli Slam vedremo il loro dominio.
Purtroppo l’Italia non ha ancora quel tipo di tennista o meglio, lo ha in Berrettini a cui però mancano le gambe possenti che lo aiutino negli spostamenti laterali.
Sinner ha le gambe possenti che lo aiutano ma nel servizio e nel colpo in uscita dal servizio col dritto è… inesistente ed in Italia nessuno lo insegna il servizio: o hai da solo la fluidità di movimenti che aveva per esempio Berrettini o ti arrangi perché da noi ancora si pensa alla volée di Federer e non che 6 top ten sono big server con le caratteristiche fisiche che ho detto.

ALMENO di 195
preferibilmente mancino
Sinner ha le gambe possenti
da noi ancora si pensa alla volée di Federer

ma cos’è, il festival delle ca…te??

Scritto da jonny
ma ancora c’è qualcuno che consider asta cosa terra? questo è un torneo su cemento…per questo isner va avanti….a roma con la terra vera isner non fa un turno. berrrettini al massimo li ottavi. si scambia di più a wimbledon. torneo orrendo…e direi tennis orrendo. se non mettono un freno al dominio del servizio fra un paio d’anni con le tecniche di allenamento che ci sono ora e nuovi materiali non ci sarà più il “gioco” del tennis

Infatti Berrettini ha già fatto i quarti a Roma in due occasioni. Aggiungine un’altra dai.

Scritto da TPlayer
@ gisva (#2785795)
Va bene tutto ma se io dopo ogni punto ballo la macarena, il direttore di gara mi sbatte fuori al primo movimento di bacino…
Non credo sia corretto che i rivali debbano starsene ad aspettare a fondocampo il finire della cerimonia apotropaica.
E se poi dall’altra parte ritroviamo qualcuno con altrettanti gesti compulsivi?
Diamo vita ad una sessione di teatro Nõ?

Ci sono gli orologi per entrambi i giocatori.
Indubbiamente prima Nadal se ne approfittava un po’. Non mi pare che adesso sfori. Quindi tutto, lecito.

Scritto da jonny

Scritto da Ging
Il futuro del tennis è: servizio, colpo in uscita dal servizio potente e preciso e grandi spostamenti laterali per tenere lo scambio.
Per questo fisicamente è necessario un tennista ALMENO di 195 cm(si può partire invece da 186 cm se esso è mancino), magro, gambe possenti per aiutarlo negli spostamenti e braccia lunghe molto lunghe, il tennista dev’essere preferibilmente mancino in modo tare da poter comandare quasi sempre gli scambi e da poter generare slice al servizio, più ovviamente deve avere fluidità di movimenti al servizio e ottimo timing obbligatorio col dritto, se lo ha anche di rovescio è meglio.
Questo è il prototipo del tennista che vedremo vincente da qui in eterno e ve ne accorgerete quando i big Three si ritireranno, ovviamente ci potranno essere delle eccezioni non potranno vincere sempre ma negli Slam vedremo il loro dominio.
Purtroppo l’Italia non ha ancora quel tipo di tennista o meglio, lo ha in Berrettini a cui però mancano le gambe possenti che lo aiutino negli spostamenti laterali.
Sinner ha le gambe possenti che lo aiutano ma nel servizio e nel colpo in uscita dal servizio col dritto è… inesistente ed in Italia nessuno lo insegna il servizio: o hai da solo la fluidità di movimenti che aveva per esempio Berrettini o ti arrangi perché da noi ancora si pensa alla volée di Federer e non che 6 top ten sono big server con le caratteristiche fisiche che ho detto.

bello schifo di sport lasciami dire…una specie di baseball. bellissimo. io fossi l’tap comincerei a testare un solo servizio. giusto per vedere come vanno le cose. l’ho detto ieri, chiunque col fisico di berrettini e isner può fare i cento dell’atp. quando parti 30-0 sul tuo servizio sempre, anche se non tieni lo scambio contro il 500 del mondo hai una grande possibilità di vincere

Ma tu ancora parli dopo tutte le fesserie che hai detto su Berrettini dopo il match contro Fokina? Ma sbucate come grilli in continuazione, eh? Andate a guardarvi un po’ di calcio. Dai che Mourinho è tornato in Italia… Parlate un po’ di quello.

Un grazie spaziale oggi,va a te caro Thiem.

bene a casa il pilone americano…

Scritto da Ging
Il futuro del tennis è: servizio, colpo in uscita dal servizio potente e preciso e grandi spostamenti laterali per tenere lo scambio.
Per questo fisicamente è necessario un tennista ALMENO di 195 cm(si può partire invece da 186 cm se esso è mancino), magro, gambe possenti per aiutarlo negli spostamenti e braccia lunghe molto lunghe, il tennista dev’essere preferibilmente mancino in modo tare da poter comandare quasi sempre gli scambi e da poter generare slice al servizio, più ovviamente deve avere fluidità di movimenti al servizio e ottimo timing obbligatorio col dritto, se lo ha anche di rovescio è meglio.
Questo è il prototipo del tennista che vedremo vincente da qui in eterno e ve ne accorgerete quando i big Three si ritireranno, ovviamente ci potranno essere delle eccezioni non potranno vincere sempre ma negli Slam vedremo il loro dominio.
Purtroppo l’Italia non ha ancora quel tipo di tennista o meglio, lo ha in Berrettini a cui però mancano le gambe possenti che lo aiutino negli spostamenti laterali.
Sinner ha le gambe possenti che lo aiutano ma nel servizio e nel colpo in uscita dal servizio col dritto è… inesistente ed in Italia nessuno lo insegna il servizio: o hai da solo la fluidità di movimenti che aveva per esempio Berrettini o ti arrangi perché da noi ancora si pensa alla volée di Federer e non che 6 top ten sono big server con le caratteristiche fisiche che ho detto.

Secondo me le caratteristiche che elenchi sono più rilevanti nel tennis 2 su 3. 3 su 5 tennisti che sanno difendersi meglio e contrattaccare(pur non essendo deboli nelle caratteristiche che elenchi), riescono forse a trionfare.
Servizio inattaccabile, grande risposta, mobilità e resistenza possono superare le caratteristiche che hai evidenziato spesso valgono di più del colpo devastante in uscita dal servizio o del servizio stesso.
Per questo anche l’altezza non deve essere eccessiva.

Attualmente negli slam si vince così ed i segnali di cambio della guardia sembrano in una direzione che mantenga queste caratteristiche.

@ Ging (#2785849)

Quante cavolate hai scritto ! Allucinante. Complimenti.

Scritto da Ging
Il futuro del tennis è: servizio, colpo in uscita dal servizio potente e preciso e grandi spostamenti laterali per tenere lo scambio.
Per questo fisicamente è necessario un tennista ALMENO di 195 cm(si può partire invece da 186 cm se esso è mancino), magro, gambe possenti per aiutarlo negli spostamenti e braccia lunghe molto lunghe, il tennista dev’essere preferibilmente mancino in modo tare da poter comandare quasi sempre gli scambi e da poter generare slice al servizio, più ovviamente deve avere fluidità di movimenti al servizio e ottimo timing obbligatorio col dritto, se lo ha anche di rovescio è meglio.
Questo è il prototipo del tennista che vedremo vincente da qui in eterno e ve ne accorgerete quando i big Three si ritireranno, ovviamente ci potranno essere delle eccezioni non potranno vincere sempre ma negli Slam vedremo il loro dominio.
Purtroppo l’Italia non ha ancora quel tipo di tennista o meglio, lo ha in Berrettini a cui però mancano le gambe possenti che lo aiutino negli spostamenti laterali.
Sinner ha le gambe possenti che lo aiutano ma nel servizio e nel colpo in uscita dal servizio col dritto è… inesistente ed in Italia nessuno lo insegna il servizio: o hai da solo la fluidità di movimenti che aveva per esempio Berrettini o ti arrangi perché da noi ancora si pensa alla volée di Federer e non che 6 top ten sono big server con le caratteristiche fisiche che ho detto.

bello schifo di sport lasciami dire…una specie di baseball. bellissimo. io fossi l’tap comincerei a testare un solo servizio. giusto per vedere come vanno le cose. l’ho detto ieri, chiunque col fisico di berrettini e isner può fare i cento dell’atp. quando parti 30-0 sul tuo servizio sempre, anche se non tieni lo scambio contro il 500 del mondo hai una grande possibilità di vincere

Scritto da Carlos Primero

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Chissà se tutte le sue mosse gli vengono ormai automatiche o deve pensarci, quando le fa.
Ultimamente mi sono reso conto che le “procedure” prima del servizio non sono sempre uguali. Qualche toccata se la dimentica. Forse, quando ha fretta..

Nadal è un campione tutta natura. Non è vero che sono effetti collaterali di chissà quali prodotti.

ma ancora c’è qualcuno che consider asta cosa terra? questo è un torneo su cemento…per questo isner va avanti….a roma con la terra vera isner non fa un turno. berrrettini al massimo li ottavi. si scambia di più a wimbledon. torneo orrendo…e direi tennis orrendo. se non mettono un freno al dominio del servizio fra un paio d’anni con le tecniche di allenamento che ci sono ora e nuovi materiali non ci sarà più il “gioco” del tennis

Scritto da fisherman
Il cileno rispetto a Federico Delbonis,gioca con meno Topspin sui colpi di rimbalzo da fondo ,sicuramente molto meno ” carico” sul dritto,rispetto alll Argentino che fa dei ” topponi” a rimbalzo medio- alto una delle sue armi migliori.
Di contro,c è da dire che Cristian Garin ha un footwork molto migliore di Delbonis,maggior mobilità sia in orizzontale che in verticale ed è più solido sul rovescio ,quindi la sfida si presenta difficile,piena di insidie e va impostata nel modo giusto: abbreviare gli scambi evitando la diagonale di rovescio che( sebbene Matteo abbia palesato dei buoni miglioramenti col lavoro)lo vede inferiore al cileno.
Un Berrettini determinato, grintoso e concentrato può venire a capo del match..
Occorre continuità e affidabilità del servizio sugli standard abituali.
Forza Matt…

D’accordissimo.
Quest’anno mi sembra di vedere Berretto molto solido, direi come nel 2019.
E credo che debba ancora ritrovare la sua produzione standard di aces…. 🙂

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Chissà se tutte le sue mosse gli vengono ormai automatiche o deve pensarci, quando le fa.
Ultimamente mi sono reso conto che le “procedure” prima del servizio non sono sempre uguali. Qualche toccata se la dimentica. Forse, quando ha fretta.. 😉

Il futuro del tennis è: servizio, colpo in uscita dal servizio potente e preciso e grandi spostamenti laterali per tenere lo scambio.
Per questo fisicamente è necessario un tennista ALMENO di 195 cm(si può partire invece da 186 cm se esso è mancino), magro, gambe possenti per aiutarlo negli spostamenti e braccia lunghe molto lunghe, il tennista dev’essere preferibilmente mancino in modo tare da poter comandare quasi sempre gli scambi e da poter generare slice al servizio, più ovviamente deve avere fluidità di movimenti al servizio e ottimo timing obbligatorio col dritto, se lo ha anche di rovescio è meglio.
Questo è il prototipo del tennista che vedremo vincente da qui in eterno e ve ne accorgerete quando i big Three si ritireranno, ovviamente ci potranno essere delle eccezioni non potranno vincere sempre ma negli Slam vedremo il loro dominio.
Purtroppo l’Italia non ha ancora quel tipo di tennista o meglio, lo ha in Berrettini a cui però mancano le gambe possenti che lo aiutino negli spostamenti laterali.
Sinner ha le gambe possenti che lo aiutano ma nel servizio e nel colpo in uscita dal servizio col dritto è… inesistente ed in Italia nessuno lo insegna il servizio: o hai da solo la fluidità di movimenti che aveva per esempio Berrettini o ti arrangi perché da noi ancora si pensa alla volée di Federer e non che 6 top ten sono big server con le caratteristiche fisiche che ho detto.

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Grave sindrome ossessivo-compulsiva. E con l’età peggiora. Dopo il ritiro se ne sentiranno delle belle.

Scritto da Albcors84
C è gente che si lamenta di ISNER ed esalta Berrettini..Ma scusate, non vedo gran DIFFERENZE tra i 2 di gioco

Beh insomma, Isner l’altro giorno ha fatto quasi 30 aces.
Solo Opelka si avvicina ad Isner e infatti sono 2 giocatori che non amo assolutamente guardare

Scritto da Giulio

Scritto da MAURO

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Ma preoccupati di te, mica di Nadal con i suoi meccanismi. Io trovo poverino te, che stai ad osservarlo minuziosamente che non lui.

È evidente che nei movimenti di Nadal non traspare l’espressione di alcun disagio! Che siano studiati o che gli vengano fuori così non cambia niente: fanno parte del suo modo di stare in campo. Chi ha giocato anche a bassi livelli sa quanto sia difficile arrivare sempre allo stesso modo al servizio (che è il colpo che ti fai tu da solo). Avere un itinerario è essenziale.
Un mio maestro bravissimo mi aveva insegnato una microsequenza quando giocavo di più. Movimenti discreti anche l’uso di qualche parola o simili. Beh serve di brutto!! E più lo fai più serve. Infatti se ora facessi un torneo e lo usassi non sarebbe molto utile.
Nota a margine: queste cose sono forse le uniche che noi tennisti scalzacani possiamo copiare dai Champions perché la mia o la tua mente non è in sé meno dotata fi quella di un pro.
Salutoni

La mia sensazione è che siano un modo, molto personale, per trovare la giusta concentrazione, che nel caso di Rafa si può benissimo tradurre con “una ottimale trance agonistica “.
Rafa è e sarà sempre unico in questo, dunque forse dovremmo guardare ai suoi rituali con meno supponenza e invece grande ammirazione.
Lo stato di trance può venire indotta da movimenti ritualizzati e ripetuti, forse non si tratta di una semplice coincidenza

Come mai isner sul servizio altrui ha delle occasioni oggi mentre ieri non giocava praticamente? Merito suo o demerito di thiem? Chiedo perché non posso vederla

@ gisva (#2785795)

Va bene tutto ma se io dopo ogni punto ballo la macarena, il direttore di gara mi sbatte fuori al primo movimento di bacino…
Non credo sia corretto che i rivali debbano starsene ad aspettare a fondocampo il finire della cerimonia apotropaica.
E se poi dall’altra parte ritroviamo qualcuno con altrettanti gesti compulsivi?
Diamo vita ad una sessione di teatro Nõ?

Scritto da Cortomuso

Scritto da fisherman
La chiave del match Sara’proprio la capacità di Matteo nell abbreviare,il più possibile gli scambi ,con l uso ad esempio della palla corta che ha dimostrato sapientemente di saper eseguire e che gli fa risparmiare energie .
Un ” canovaccio” del match,basato su scambi lunghi e prolungati,viceversa,non farebbe altro che giovare a Garin mettendolo in palla e in condizioni di tessere il suo tennis fatto di ” regolarità ” .
Il cileno infatti, , appartiene alla categoria ” regolaristi”..
badate bene non ho detto “pallettari”, perché bisogna fare una distinzione..Garin è un incontrista dotato però di buone accelerazioni e variazioni allo stesso modo di un Bautista,ad esempio,ed è valido anche nelle chiusure a rete.
A differenza dei pallettari ” monocorde” che a velocità di palla non eccelse,e assenza di colpi definitivi fanno leva solo sull errore dell avversario.
Cristian Garin è un avversario difficile,giocatore completo, diventato anche competitivo più che discretamente sul duro,ma
sul rosso è veramente un giocatore di alto spessore,uno dei migliori del circuito .
Berrettini porterà a casa il match se saprà togliere ritmo al cileno cercando di essere aggressivo anche guadagnando più spesso la rete chiudendogli gli spazi.
Deve in sostanza imporre il suo gioco d impatto 1/2 servizio/ dritto e non lasciarsi condurre sul binario congeniale al cileno.
In tal modo può vincere il match.

Sono pienamente d’accordo. Analisi ineccepibile. Anzi no, forse consiglierei a Teo, sempre nell’ottica di non entrare nelle “ragnatele” del cileno, di venire di più a rete,specie dopo il primo colpo in uscita dal servizio- quando ne ha la possibilità, anche perchè non è poi messo così male lì sotto se prendiamo un Sinner, ad esempio(con tutto il rispetto per Jannik).

Speriamo che Berrettini legga livetennis, sennò rischia di impostare male la partita 🙄

Scritto da zedarioz
@ Armonica (#2785732)
In realtà i 17 palleggi di Djokovic prima del servizio, per esempio, tolgono reattività all’avversario. E’ matematico.
Immagina il semaforo della formula 1 o del motomondiale rosso, il verde arriva dopo 2/3 secondi circa. Sempre. Se arrivasse dopo 12 secondi di tensione, la reazione di molti piloti non sarebbe ottimale. Poi il gran premio dopo, dopo 10 secondi, quello successivo dopo 15.
Ci sarebbe molta differenza nella reattività dei piloti.
Certe cose sono studiate.

A me pare che le statistiche dei punti diretti col servizio non dimostrino tutta questa efficacia nello stordire gli avversari con fisime e palleggi…

Scritto da Annie
@ Givaldo Barbosa (#2785510)
Mi sono sempre chiesta come Nadal possa aver vinto così tanto in uno sport che richiede fra le priorità freddezza e padronanza nervosa..adesso si tocca persino il fiocco della fascia sulla testa, la pulizia della riga di fondo è ripetuta freneticamente più volte, le bottiglie e i passettini non parliamone, insomma trasmette ansia pure a me che sono tranquillamente seduta a casa mia…mah, caso clinico che si aggiunge ai misteri di questo sport

È un rituale compulsivo. Per affermare che si tratta di un franco disturbo ossessivo-compulsivo, bisognerebbe osservarlo nella realtà quotidiana, al di fuori del contesto tennistico.

Scritto da Spider 99

Scritto da Albcors84
C è gente che si lamenta di ISNER ed esalta Berrettini..Ma scusate, non vedo gran DIFFERENZE tra i 2 di gioco

No dai entrambi ottimi servitori ma isner molto di più. Berrettini è decisamente più forte sia tecnicamente sia nei fondamentali. Basta che confronti i risultati che isner ha ottenuto sul rosso in tutta la carriera e quelli ottenuti da Matteo fino ad oggi.

Vabbè che Madrid è un rosso per modo di dire, sappiamo tutti che è molto più veloce del resto dei campi

Scritto da Giulio

Scritto da MAURO

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Ma preoccupati di te, mica di Nadal con i suoi meccanismi. Io trovo poverino te, che stai ad osservarlo minuziosamente che non lui.

È evidente che nei movimenti di Nadal non traspare l’espressione di alcun disagio! Che siano studiati o che gli vengano fuori così non cambia niente: fanno parte del suo modo di stare in campo. Chi ha giocato anche a bassi livelli sa quanto sia difficile arrivare sempre allo stesso modo al servizio (che è il colpo che ti fai tu da solo). Avere un itinerario è essenziale.
Un mio maestro bravissimo mi aveva insegnato una microsequenza quando giocavo di più. Movimenti discreti anche l’uso di qualche parola o simili. Beh serve di brutto!! E più lo fai più serve. Infatti se ora facessi un torneo e lo usassi non sarebbe molto utile.
Nota a margine: queste cose sono forse le uniche che noi tennisti scalzacani possiamo copiare dai Champions perché la mia o la tua mente non è in sé meno dotata fi quella di un pro.
Salutoni

Beh tutto questo conferma quello che ogni tanto dico. Il tennis è uno sport maniacale da fissati. Che diventa un po’ ridicolo quando ne sono affetti i fenomeni del circolo. Detto senza malevolenza eh?

Scritto da Albcors84
C è gente che si lamenta di ISNER ed esalta Berrettini..Ma scusate, non vedo gran DIFFERENZE tra i 2 di gioco

E qua ci hai inquadrato le tue conoscenze tennistiche. Grazie. Ah mi raccomando invece..potrei dirti allora..continuate a denigrare rublev ed esaltare sinner. Entrambi sparapalline automatiche che non sanno cosa sia una variazione, da uno slice a un dropshot per non parlare del gioco a rete. sst. non lo dire a nessuno..son proprio cose che sa fare il berretta

Scritto da MAURO

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Ma preoccupati di te, mica di Nadal con i suoi meccanismi. Io trovo poverino te, che stai ad osservarlo minuziosamente che non lui.

È evidente che nei movimenti di Nadal non traspare l’espressione di alcun disagio! Che siano studiati o che gli vengano fuori così non cambia niente: fanno parte del suo modo di stare in campo. Chi ha giocato anche a bassi livelli sa quanto sia difficile arrivare sempre allo stesso modo al servizio (che è il colpo che ti fai tu da solo). Avere un itinerario è essenziale.
Un mio maestro bravissimo mi aveva insegnato una microsequenza quando giocavo di più. Movimenti discreti anche l’uso di qualche parola o simili. Beh serve di brutto!! E più lo fai più serve. Infatti se ora facessi un torneo e lo usassi non sarebbe molto utile.

Nota a margine: queste cose sono forse le uniche che noi tennisti scalzacani possiamo copiare dai Champions perché la mia o la tua mente non è in sé meno dotata fi quella di un pro.
Salutoni

@ Spider 99 (#2785791)

Guarda secondo me ISNER è ovviamente tanto servizio e dritto impressionante ma essendo anche 2.08 non si muove neanche tanto male. Lui RAONIC ANDERSON sono big server che non sono solo big server..considerando la stessa. Possono assolutamente non piacere esteticamente ma tant è..risultati ne hanno ottenuti eccome.

Scritto da Stefano Gaviglio
Sono contento per Isner spero che la possa vincere…è un giocatore molto simpatico..a Roma non avrebbe avuto chance contando le stanchezze di questi giorni e l’età che oramai è quella che è….sulla crisi del tennis usa non sono d’accordo Tiafoe, Fritz, Isner, Sandrgen, Korda(soprattutto), Giron e altri sono ottimi giocatori non hanno più il Sampras o l’Agassi ma penso sia questione di tempo col bacino che hanno loro non penso che dovranno aspettare molto…

Secondo me, uno che serve come lui, ed in risposta rischia spesso, si stanca molto poco.

cmq da inizio match Thiem ha fatto solo 4 punti su servizio di Long John

Scritto da Annie
@ Givaldo Barbosa (#2785510)
Mi sono sempre chiesta come Nadal possa aver vinto così tanto in uno sport che richiede fra le priorità freddezza e padronanza nervosa..adesso si tocca persino il fiocco della fascia sulla testa, la pulizia della riga di fondo è ripetuta freneticamente più volte, le bottiglie e i passettini non parliamone, insomma trasmette ansia pure a me che sono tranquillamente seduta a casa mia…mah, caso clinico che si aggiunge ai misteri di questo sport

L’ansia probabilmente la trasmette a te, ai suoi avversari ed in generale all’esterno. La sua routine serve proprio per esorcizzare le paure e scaricare la sua tensione.
Direi che funziona.

Scritto da Albcors84
C è gente che si lamenta di ISNER ed esalta Berrettini..Ma scusate, non vedo gran DIFFERENZE tra i 2 di gioco

No dai entrambi ottimi servitori ma isner molto di più. Berrettini è decisamente più forte sia tecnicamente sia nei fondamentali. Basta che confronti i risultati che isner ha ottenuto sul rosso in tutta la carriera e quelli ottenuti da Matteo fino ad oggi.

@ Stefano Gaviglio (#2785778)

tra l’altro isner se vince oggi si garantisce la testa di serie al roland garros..
SOnego a questo punto deve fare bene a Roma

Per adesso Isner spaventoso!!

Isner ingiocabile, mamma mia

@ Armonica (#2785732)

Scritto da Armonica

Scritto da Rare99

Scritto da Armonica

Scritto da Rare99

Scritto da Armonica

Scritto da Dr Ivo

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Qui ti sbagli Givaldo, quelle di Nadal sono routines mentali che ha sempre avuto, e gli psicologi del tennis sostengono che è bene averle, per non perdersi nei labirinti della mente pensando al punteggio o ad altre cose ansiogene. Altri che sono senza fisime e manifestano non-chalance, poi i raptus di pazzia li hanno mentre giocano il punto

O mentre disintegrano la racchetta… o lanciano palline intorno…

Farcire con dei movimenti monotoni tra un punto e un’altra e ai cambi di campo, affinché la mente non possa scorrazzare.Spesso è nei momenti di pausa che si vincono le partite

Certo che, se al servizio si desse una mossa, ci sarebbe meno percolo di pensare!

Ma è proprio quella la sua forza,ti fa attendere,ti fa pensare,ti innervosisce e ti distrae

Non la vedo così… come un tentativo di distrarre l’avversario, anche se questo è uno dei noti cavalli di battaglia dei suoi detrattori. Gioco a tennis e mi metto nei suoi panni. Più aspetto e più penso e poi mi incastro nei movimenti. E se dall’altra parte non mi lasciano tranquillo ad attendere qualche secondo perché servono rapidamente, mi faccio cogliere impreparato.

Non dico che in Nadal ci sia malizia,ma gli piace condurre la danze,sia al servizio che in risposta, solitamente gli avversari si adeguano

Sono contento per Isner spero che la possa vincere…è un giocatore molto simpatico..a Roma non avrebbe avuto chance contando le stanchezze di questi giorni e l’età che oramai è quella che è….sulla crisi del tennis usa non sono d’accordo Tiafoe, Fritz, Isner, Sandrgen, Korda(soprattutto), Giron e altri sono ottimi giocatori non hanno più il Sampras o l’Agassi ma penso sia questione di tempo col bacino che hanno loro non penso che dovranno aspettare molto…anche se guarduando il ranking qualche problema in effetti c’è…

@ Armonica (#2785732)

In realtà i 17 palleggi di Djokovic prima del servizio, per esempio, tolgono reattività all’avversario. E’ matematico.
Immagina il semaforo della formula 1 o del motomondiale rosso, il verde arriva dopo 2/3 secondi circa. Sempre. Se arrivasse dopo 12 secondi di tensione, la reazione di molti piloti non sarebbe ottimale. Poi il gran premio dopo, dopo 10 secondi, quello successivo dopo 15.
Ci sarebbe molta differenza nella reattività dei piloti.
Certe cose sono studiate.

Them mi sa che oggi non ha speranza contro Isner.

Oltre l’aspetto tattico e mentale dobbiamo tenere conto anche dell’altura. Garin è nato a Santiago del Cile che ha un’altitudine solo leggermente inferiore a quella di Madrid, quindi è abituato a giocare con questa condizione ambientale. C’è da dire che il discorso aria rarefatta, palla che viaggia con meno resistenza dell’aria potrebbe non sfavorire di certo Matteo anche se il punto é la conoscenza e l’abitudine a controllare la pallina in queste condizioni che alla lunga potrebbero favorire il Cileno.
Un altro punto importante è quello del dispendio fisico, alla lunga la fatica si fa sentire maggiormente rispetto a un torneo al livello del mare. E’ una partita molto complicata anche per questi aspetti, Matteo deve giocare al meglio per portarla a casa. Rispetto a quanto ho scritto sopra vedo o Matteo vincente in due set o Garin in tre.

Forse mi sbaglio, pero’ mi pare che anche Sinner abbia una routine, di allineamento, con le bottigliette.
La routine di Nadal, al servizio e’ orrenda.

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Ma preoccupati di te, mica di Nadal con i suoi meccanismi. Io trovo poverino te, che stai ad osservarlo minuziosamente che non lui.

4 interessanti partite. Sfide fra battitori e non. Vedremo chi la spunterà.

C è gente che si lamenta di ISNER ed esalta Berrettini..Ma scusate, non vedo gran DIFFERENZE tra i 2 di gioco

Scritto da Rare99

Scritto da Armonica

Scritto da Rare99

Scritto da Armonica

Scritto da Dr Ivo

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Qui ti sbagli Givaldo, quelle di Nadal sono routines mentali che ha sempre avuto, e gli psicologi del tennis sostengono che è bene averle, per non perdersi nei labirinti della mente pensando al punteggio o ad altre cose ansiogene. Altri che sono senza fisime e manifestano non-chalance, poi i raptus di pazzia li hanno mentre giocano il punto

O mentre disintegrano la racchetta… o lanciano palline intorno…

Farcire con dei movimenti monotoni tra un punto e un’altra e ai cambi di campo, affinché la mente non possa scorrazzare.Spesso è nei momenti di pausa che si vincono le partite

Certo che, se al servizio si desse una mossa, ci sarebbe meno percolo di pensare!

Ma è proprio quella la sua forza,ti fa attendere,ti fa pensare,ti innervosisce e ti distrae

Non la vedo così… come un tentativo di distrarre l’avversario, anche se questo è uno dei noti cavalli di battaglia dei suoi detrattori. Gioco a tennis e mi metto nei suoi panni. Più aspetto e più penso e poi mi incastro nei movimenti. E se dall’altra parte non mi lasciano tranquillo ad attendere qualche secondo perché servono rapidamente, mi faccio cogliere impreparato.

Sto guardando solo adesso Matteo in replica..beh, direi che ha rimesso a punto il suo dritto “schiaffeggiato” che aveva perso ultimamente precisione, quindi ha recuperato il suo punto di forza e la sicurezza e fiducia conseguenti (e sembra che sulla terra “dura” madrilena questo drittone rappresenti un bel vantaggio con tutti). Quanto al rovescio, valutato diversamente nei vari commenti, mi sembra che Matteo abbia sempre usato naturalmente, soprattutto su palle difficili e in fase difensiva, lo slice, che in termini di potenza ovviamente ha esiti di volta in volta diversi e comunque relativi ma, quando il dritto funziona e il nostro è in fiducia, anche il rovescio diventa più “convinto” ed efficace. Comunque, un Matteo che finalmente mi da l’impressione di avere le idee chiare su quello che è e su quello che vuole e che sta utilizzando al meglio le sue capacità, percorso che ha avuto nella vittoria su Karatsev il suo più evidente punto di (ri)partenza

Meno male che Berrettini gioca di sera, non potete immaginare che caldo fa oggi a Madrid.

Scritto da Armonica

Scritto da Rare99

Scritto da Armonica

Scritto da Dr Ivo

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Qui ti sbagli Givaldo, quelle di Nadal sono routines mentali che ha sempre avuto, e gli psicologi del tennis sostengono che è bene averle, per non perdersi nei labirinti della mente pensando al punteggio o ad altre cose ansiogene. Altri che sono senza fisime e manifestano non-chalance, poi i raptus di pazzia li hanno mentre giocano il punto

O mentre disintegrano la racchetta… o lanciano palline intorno…

Farcire con dei movimenti monotoni tra un punto e un’altra e ai cambi di campo, affinché la mente non possa scorrazzare.Spesso è nei momenti di pausa che si vincono le partite

Certo che, se al servizio si desse una mossa, ci sarebbe meno percolo di pensare!

Ma è proprio quella la sua forza,ti fa attendere,ti fa pensare,ti innervosisce e ti distrae

A che ora giocherà Berettini???
Mi sembra di avere visto che é
L ultimo dei quarti …
Andrá in notturna???

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Dimentichi di dire che, a parte scegliere la via più lunga per andare a sedersi in panchina, nel caso in cui per andarci debba passare davabti alla sedia dell’arbitro aspetta sempre che passi prima l’avversario (è capitato di vederlo sostare in attesaanche 6-7 secondi. Mi chiedo cosa succederebbe se mai affrontasse un avversario con la stessa mania: partita sospesa al primo cambio campo causa rifiuto dei giocatori ad abbandonare ña posizione attendista alla rete!

Garin è un giocatore che quando sta bene è veramente difficile da battere.
Ha caratteristiche tecniche da terra, ma un fisico potente, per cui quando è al top è devastante. Quando non è fisicamente a posto vale molto meno.
Per ora ha dimostrato il meglio in tornei minori, ma sta salendo di livello. Ha preparato bene questo 1000 e probabilmente lo vedremo al top anche a Parigi.
Le caratteristiche su terra sono simili, il cileno quando sta bene difende meglio, mentre il nostro ha gioco più vario.

Per entrambi sarà determinante il fattore tenuta fisica, nel senso che stanno bene, ma ora, giocando un turno al giorno, la fatica potrebbe farsi sentire.

Ricordiamoci del precedente, vinto da Garin dopo una bella lotta.
Se ci mettiamo anche il precedente con Ruud, si può dire che il tabellone di Matteo è possibile, ma sempre estremamente duro.

Intanto è un buon segno esserci.

@ Givaldo Barbosa (#2785510)

Mi sono sempre chiesta come Nadal possa aver vinto così tanto in uno sport che richiede fra le priorità freddezza e padronanza nervosa..adesso si tocca persino il fiocco della fascia sulla testa, la pulizia della riga di fondo è ripetuta freneticamente più volte, le bottiglie e i passettini non parliamone, insomma trasmette ansia pure a me che sono tranquillamente seduta a casa mia…mah, caso clinico che si aggiunge ai misteri di questo sport

Scritto da Armonica

Scritto da Rare99

Scritto da Armonica

Scritto da Dr Ivo

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Qui ti sbagli Givaldo, quelle di Nadal sono routines mentali che ha sempre avuto, e gli psicologi del tennis sostengono che è bene averle, per non perdersi nei labirinti della mente pensando al punteggio o ad altre cose ansiogene. Altri che sono senza fisime e manifestano non-chalance, poi i raptus di pazzia li hanno mentre giocano il punto

O mentre disintegrano la racchetta… o lanciano palline intorno…

Farcire con dei movimenti monotoni tra un punto e un’altra e ai cambi di campo, affinché la mente non possa scorrazzare.Spesso è nei momenti di pausa che si vincono le partite

Certo che, se al servizio si desse una mossa, ci sarebbe meno percolo di pensare!

E’ l’altro che è obbligato a pensare !!! Ed è terribile.

Ho notato che Tsisi, a Barcellona, ha adottato in risposta una contro-routine nadaliana, tiene il ritmo delle mosse del maiorchino (mutanda, naso oreccchio, naso orecchio ecc.) facendo una specie di danza avanti e indietro, sempre la stessa, per poi trovarsi in posizione di risposta al momento giusto, senza dover aspettare tutta la sequenza di Rafa.

Vorrei vedere vincere a berretto ma mi sa che il cileno sarà un osso duro….,

Scritto da fisherman
La chiave del match Sara’proprio la capacità di Matteo nell abbreviare,il più possibile gli scambi ,con l uso ad esempio della palla corta che ha dimostrato sapientemente di saper eseguire e che gli fa risparmiare energie .
Un ” canovaccio” del match,basato su scambi lunghi e prolungati,viceversa,non farebbe altro che giovare a Garin mettendolo in palla e in condizioni di tessere il suo tennis fatto di ” regolarità ” .
Il cileno infatti, , appartiene alla categoria ” regolaristi”..
badate bene non ho detto “pallettari”, perché bisogna fare una distinzione..Garin è un incontrista dotato però di buone accelerazioni e variazioni allo stesso modo di un Bautista,ad esempio,ed è valido anche nelle chiusure a rete.
A differenza dei pallettari ” monocorde” che a velocità di palla non eccelse,e assenza di colpi definitivi fanno leva solo sull errore dell avversario.
Cristian Garin è un avversario difficile,giocatore completo, diventato anche competitivo più che discretamente sul duro,ma
sul rosso è veramente un giocatore di alto spessore,uno dei migliori del circuito .
Berrettini porterà a casa il match se saprà togliere ritmo al cileno cercando di essere aggressivo anche guadagnando più spesso la rete chiudendogli gli spazi.
Deve in sostanza imporre il suo gioco d impatto 1/2 servizio/ dritto e non lasciarsi condurre sul binario congeniale al cileno.
In tal modo può vincere il match.

Sono pienamente d’accordo. Analisi ineccepibile. Anzi no, forse consiglierei a Teo, sempre nell’ottica di non entrare nelle “ragnatele” del cileno, di venire di più a rete,specie dopo il primo colpo in uscita dal servizio- quando ne ha la possibilità, anche perchè non è poi messo così male lì sotto se prendiamo un Sinner, ad esempio(con tutto il rispetto per Jannik).

Scritto da Perugino doc
Ricordo questo garin,era considerato meno di quinzi

Mi ricordavo che si fossero incontrati, sono andato a controllare e c’è un Garin-Quinzi 6-4 6-3 nelle quali di Wimbledon ’17.
Buon giocatore da terra, ma secondo me dalla classifica un pò gonfiata grazie a tornei “scelti bene”: vero che è comunque un merito vincerli, ma di fatto ha dimostrato di far bene solo in quelli. Prova ne è che non ha mai visto una seconda settimana di uno slam e se vincesse stasera sarebbe la sua prima semi in un mille. Il tennis è quasi impronosticabile, ma per me l’ultimo Berrettini è di un altro livello

Scritto da Rare99

Scritto da Armonica

Scritto da Dr Ivo

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Qui ti sbagli Givaldo, quelle di Nadal sono routines mentali che ha sempre avuto, e gli psicologi del tennis sostengono che è bene averle, per non perdersi nei labirinti della mente pensando al punteggio o ad altre cose ansiogene. Altri che sono senza fisime e manifestano non-chalance, poi i raptus di pazzia li hanno mentre giocano il punto

O mentre disintegrano la racchetta… o lanciano palline intorno…

Farcire con dei movimenti monotoni tra un punto e un’altra e ai cambi di campo, affinché la mente non possa scorrazzare.Spesso è nei momenti di pausa che si vincono le partite

Certo che, se al servizio si desse una mossa, ci sarebbe meno percolo di pensare!

Scritto da Mandrake.
In questo video di ieri, Federer si allena su terra rossa ( in Svizzera?)
https://twitter.com/atptour/status/1390277572164919296
Mobilità sciolta, come dev’essere su terra, ma ancora da affinare in quanto abbastanza distante dai suoi standard.
Tuttavia lo vedo migliorato rispetto all’allenamento che fece a Dubai prima di giocare a Doha.

Bene così quando sua maestà sarà finalmente pronta, si potrà sbloccare la classifica???

Scritto da Armonica

Scritto da Dr Ivo

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Qui ti sbagli Givaldo, quelle di Nadal sono routines mentali che ha sempre avuto, e gli psicologi del tennis sostengono che è bene averle, per non perdersi nei labirinti della mente pensando al punteggio o ad altre cose ansiogene. Altri che sono senza fisime e manifestano non-chalance, poi i raptus di pazzia li hanno mentre giocano il punto

O mentre disintegrano la racchetta… o lanciano palline intorno…

Farcire con dei movimenti monotoni tra un punto e un’altra e ai cambi di campo, affinché la mente non possa scorrazzare.Spesso è nei momenti di pausa che si vincono le partite

Garin è un pallettaro col servizio innocuo. Ha una buona pesantezza di palla nei fondamentali e basta. Matteo se non nevica o c’è un terremoto, passa con nonchalance.

Scritto da Dr Ivo

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Qui ti sbagli Givaldo, quelle di Nadal sono routines mentali che ha sempre avuto, e gli psicologi del tennis sostengono che è bene averle, per non perdersi nei labirinti della mente pensando al punteggio o ad altre cose ansiogene. Altri che sono senza fisime e manifestano non-chalance, poi i raptus di pazzia li hanno mentre giocano il punto

O mentre disintegrano la racchetta… o lanciano palline intorno…

Scritto da Poldi
Oggi il buon Matteo le busca

Sono pienamente d’accordo con te.

Garin è un signor avversario, contro il quale si può anche perdere (se Matteo non gioca vicino al suo miglior livello), però se guardiamo anche solo l’altra parte del tabellone, è un lusso averlo come avversario nei quarti di un 1.000 così come il vincitore di Ruud – Bublik per l’eventuale semifinale. Se avesse avuto come avversario Zverev, Thiem o addirittura Nadal, sarebbe stato un pelino peggio, o no ?

Forza Thiem. Il lungagnone proprio non lo reggo…

Ciao ragazzi, Nadal ha proprio rotto con tutti quei tic…..mamma miaaaaaa

Scritto da Poldi
Oggi il buon Matteo le busca

eccolo un altro. dai che a dirlo ogni giorno prima o poi ci azzecchi (o forse no come a belgrado 🙂 ) oppure vogliamo parlare di quel che hai detto su nadal vs alcaraz? ahahah vado avanti? meglio di no dai. vabbè ma sarai tra gli incompetenti che dice che matteo è solo servizio e dritto…meno male c’è Onda che in questi giorni vi fa il ripassino su cosa siano le variazioni del romano, dallo slice ai dropshot, aggiungendo il tocco di mano quantomeno buono e non certo tipico dei ragazzoni della sua stazza

Thiem
Nadal
Ruud
Berettini

Berettini deve giocare molto concentrato, Garin non va sottovalutato….

Zverev vittima sacrificale.

@ Perugino doc (#2785610)

Da chi? Dagli utenti di Livetennis? Beh, non mi sorprendo… 😀

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Il bello è che lui se ne fotte allegramente di farsi vedere così fissato. Come disse il grandissimo Bud Spencer: futtetenne! Mi perdonino gli amici napoletani se non si scrive così.

Ricordo questo garin,era considerato meno di quinzi

Oggi Matteo deve essere aggressivo e stare sulla linea di fondocampo tenendo Garin lontano senza fargli prendere l’iniziativa. Le palle corte riescono molto bene a Matteo, come si è visto anche ieri, e possono essere molto preziose anche oggi.

Se serve alla ISNER ha chance. Al contrario vince Garin in 2

Oggi il buon Matteo le busca

Per vincere questo master Rafa deve mettercela tutta. Se ci riuscirà salterà Roma e lo do’ favorito come vincitore del Roland Garros. In caso contrario mi sa che a Parigi avremmo qualche sorpresa fra i giovani.

@ Arrotino (#2785523)

Vero, vero..intendevo dire che Garin ha un servizio meno potente di Delbonis e quindi lo scambio oggi puo’ partire con piu’ facilita’ rispetto a ieri, quando l’argentino ha chiuso spesso il punto rapidamente grazie al dominio nello scambio con la battuta. Certamente lo scambio non deve prolungarsi troppo, altrimeniti il cileno potrebbe prevalere con piu’ facilita’, ma ieri e’ stato difficile brekkare Federico visto che nei suoi turni di battuta spesso si scambiava troppo poco per poter incidere con le qualita’ di potenze e tocco di Matteo.

@ GERULA.IT.IS (#2785516)

ahaha!
Grazie! Ma il resto ma così schifo?
Partita dura senza dubiio comunque…

Scritto da GERULA.IT.IS
@ ItalyFirst (#2785497)
Da Gazzetta Dello Sport i tuoi primi 5 righi…Candidò Cannavo’ti avrebbe subito assunto. Purtroppo temo che Berretto potrebbe faticare più del previsto.

Non penso proprio.
L’avrebbero bocciato in storia.
Gagarin a Cape Canaveral fa decisamente sorridere.

Proprio in disaccordo con chi paventa lo spauracchio Garin…
Mi pare corretto che i bookmaker indichino Berrettini favorito nel match odierno, il nostro ha avuto ragione del mostro Karatsev a Belgrado ed anche ieri ha dimostrato come si gioca nei momenti importanti.
Tatticamente impostato al meglio, con i suoi colpi che funzionano bene, fisicamente ci siamo perfettamente…comunque vada sarà un successo !!!

Scritto da Givaldo Barbosa
Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.
Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Qui ti sbagli Givaldo, quelle di Nadal sono routines mentali che ha sempre avuto, e gli psicologi del tennis sostengono che è bene averle, per non perdersi nei labirinti della mente pensando al punteggio o ad altre cose ansiogene. Altri che sono senza fisime e manifestano non-chalance, poi i raptus di pazzia li hanno mentre giocano il punto

In questo video di ieri, Federer si allena su terra rossa ( in Svizzera?)
https://twitter.com/atptour/status/1390277572164919296

Mobilità sciolta, come dev’essere su terra, ma ancora da affinare in quanto abbastanza distante dai suoi standard.
Tuttavia lo vedo migliorato rispetto all’allenamento che fece a Dubai prima di giocare a Doha.

La chiave del match Sara’proprio la capacità di Matteo nell abbreviare,il più possibile gli scambi ,con l uso ad esempio della palla corta che ha dimostrato sapientemente di saper eseguire e che gli fa risparmiare energie .
Un ” canovaccio” del match,basato su scambi lunghi e prolungati,viceversa,non farebbe altro che giovare a Garin mettendolo in palla e in condizioni di tessere il suo tennis fatto di ” regolarità ” .
Il cileno infatti, , appartiene alla categoria ” regolaristi”..
badate bene non ho detto “pallettari”, perché bisogna fare una distinzione..Garin è un incontrista dotato però di buone accelerazioni e variazioni allo stesso modo di un Bautista,ad esempio,ed è valido anche nelle chiusure a rete.
A differenza dei pallettari ” monocorde” che a velocità di palla non eccelse,e assenza di colpi definitivi fanno leva solo sull errore dell avversario.
Cristian Garin è un avversario difficile,giocatore completo, diventato anche competitivo più che discretamente sul duro,ma
sul rosso è veramente un giocatore di alto spessore,uno dei migliori del circuito .
Berrettini porterà a casa il match se saprà togliere ritmo al cileno cercando di essere aggressivo anche guadagnando più spesso la rete chiudendogli gli spazi.
Deve in sostanza imporre il suo gioco d impatto 1/2 servizio/ dritto e non lasciarsi condurre sul binario congeniale al cileno.
In tal modo può vincere il match.

@ Markuxo (#2785517)

appunto nella risposta c’è una chiara debolezza (vista anche ieri) che può fare la differenza a favore del cileno

@ GERULA.IT.IS (#2785516)

Berrettone ha le gambe un po’ imballate forse i 600 mt di h ?.
Come può contrastare il dinamismo del Garin ?. Stasera se vince è un impresa. E la smettano quelli che affermano che non c’è diokovich che non c’è Federer che non c’è Sampras e quindi il torneo è un 250 ! Ma che ragionamento è ?!. Garin è a un quarto di finale di un mille punto e basta . Lui ha i calzini intrisi di terra e sudore in un torneo da milioni di dollari e da 1000 punti che ti può far fare salti di decine di posizioni atp e attirare interesse di sponsor prestigiosi. In più oggi se aumentano i followers hai anche altribintroiti pubblicitari. Insomma nessuno snobba un mille. Ai quarti di fine ci sono senza se e senza ma i più forti 8 atp del momento su terra a 600 mt di altitudine punto e basta. Quindi BERRETTO è encomiabile. Siamo a un passo dall’ennesimo sabato atp infuocato con un probabile italiano in SF. Stasera il nostro bombardiere deve dare tutto. Puntare solo su potenza ? O altro. Chissa come sarà impostato tatticamente il match ?

@ Markuxo (#2785517)

peccato che Garin (pur scontando un servizio inferiore) sia superiore a Berrettini nel tenere lo scambio, fatto che rimane quasi sempre determinante sulla terra

@ Givaldo Barbosa (#2785510)

Credo che l’unica cosa prescrivibile per te sia invece il Maalox
E consiglio anche di farne scorta,perchè ancora c’è da patire…

Scritto da ItalyFirst
Berretto – Garin
Partita spaziale quella odierna, giocata com’è tra un astronauta prestato al tennis, Jurij Christian Gagarin, e Matteo Berrettini, dal cui braccio partono più missili che da Cape Canaveral. A parte gli scherzi, si preannuncia un match di ottima fattura tra due giocatori che stanno facendo veramente bene qui a Madrid, con il cileno specialista del rosso e Matteo specialista di tutto, mattone tritato compreso. Ieri Matteo ha incontrato qualche difficoltà con un Delbonis tirato a lucido soprattutto in risposta, tennista dal servizio potente e dal dritto mancino. Sono caratteristiche che Garin non possiede e quindi almeno da questo punto di vista i problemi dovrebbero essere minori: con il cileno al servizio in teoria si dovrebbe riuscire a scambiare più a lungo e Matteo potrebbe trovare con le sue accelerazioni e variazioni di cui è indiscusso maestro la via del punto con minori difficoltà rispetto a ieri. Riedizione sul rosso di quella sciagurata finale di Monaco del 2019 che probabilmente Matteo perse per poca lucidità dovuta alla stanchezza, avendo disputato la semifinale lo stesso giorno della finale, causa maltempo. La vendetta e’ un piatto che si gusta meglio freddo, son passati due anni ed ormai questo piatto sarà bello che gelato…è ora di fare una bella scorpacciata da leccarsi i baffi, caro Matteo, tanto la barbetta ce l’hai già…

Match molto duro, con un avversario ostico, in gran forma. Il Matteo visto ieri non basterà contro Garin, questo è sicuro!
Personalmente non penso sia una buona idea accettare troppo gli scambi con il cileno, Matteo dovrebbe cercare di ridurli, grazie anche alle palle corte come ha fatto ieri.
Ovviamente fondamentale il rendimento al servizio…
Buona fortuna Berretto!

del

Garin non ha il gioco per battere Matteo. Il servizio de Cileno è normale e Berrettini potrà aggredirlo in risposta, mentre nei suoi turni di servizio basterà avere una buona percentuale di prime per portarsi a casa il match.

@ ItalyFirst (#2785497)

Da Gazzetta Dello Sport i tuoi primi 5 righi…Candidò Cannavo’ti avrebbe subito assunto. Purtroppo temo che Berretto potrebbe faticare più del previsto.

Il cileno rispetto a Federico Delbonis,gioca con meno Topspin sui colpi di rimbalzo da fondo ,sicuramente molto meno ” carico” sul dritto,rispetto alll Argentino che fa dei ” topponi” a rimbalzo medio- alto una delle sue armi migliori.
Di contro,c è da dire che Cristian Garin ha un footwork molto migliore di Delbonis,maggior mobilità sia in orizzontale che in verticale ed è più solido sul rovescio ,quindi la sfida si presenta difficile,piena di insidie e va impostata nel modo giusto: abbreviare gli scambi evitando la diagonale di rovescio che( sebbene Matteo abbia palesato dei buoni miglioramenti col lavoro)lo vede inferiore al cileno.
Un Berrettini determinato, grintoso e concentrato può venire a capo del match..
Occorre continuità e affidabilità del servizio sugli standard abituali.
Forza Matt…

Guardando Nadal.
Poverino, peggiora che è una bellezza. Ora sta coi passaggi obbligati. A gioco fermo, cammina disegnando angoli di 90 gradi, vede percorsi immaginari, segue linee e incroci. È imprigionato in un labirinto.
Per andare a sedersi nella panchina sceglie la via più lunga, fateci caso. Punta la rete, gli va sotto e poi sterza verso la panchina. Pazzesco.

Io prescriverei 2 pasticche di Nervoben dopo i pasti e una compressa effervescente sciogli-ansia prima di coricarsi.

Nadal
Isner
Bublik
Berrettini

Berretto – Garin
Partita spaziale quella odierna, giocata com’è tra un astronauta prestato al tennis, Jurij Christian Gagarin, e Matteo Berrettini, dal cui braccio partono più missili che da Cape Canaveral. A parte gli scherzi, si preannuncia un match di ottima fattura tra due giocatori che stanno facendo veramente bene qui a Madrid, con il cileno specialista del rosso e Matteo specialista di tutto, mattone tritato compreso. Ieri Matteo ha incontrato qualche difficoltà con un Delbonis tirato a lucido soprattutto in risposta, tennista dal servizio potente e dal dritto mancino. Sono caratteristiche che Garin non possiede e quindi almeno da questo punto di vista i problemi dovrebbero essere minori: con il cileno al servizio in teoria si dovrebbe riuscire a scambiare più a lungo e Matteo potrebbe trovare con le sue accelerazioni e variazioni di cui è indiscusso maestro la via del punto con minori difficoltà rispetto a ieri. Riedizione sul rosso di quella sciagurata finale di Monaco del 2019 che probabilmente Matteo perse per poca lucidità dovuta alla stanchezza, avendo disputato la semifinale lo stesso giorno della finale, causa maltempo. La vendetta e’ un piatto che si gusta meglio freddo, son passati due anni ed ormai questo piatto sarà bello che gelato…è ora di fare una bella scorpacciata da leccarsi i baffi, caro Matteo, tanto la barbetta ce l’hai già…

Hey, Ostapenko in finale in un 1000! Sì, però è solo il doppio…