Günter Bresnik e lo scandalo del sistema ranking: “Quello che stanno facendo ai giocatori più giovani è uno scandalo”
Noto per essere molto diretto e pragmatico, Günter Bresnik, ex allenatore di Dominic Thiem e ora al lavoro con Gael Monfils, ha rilasciato un’intervista in cui è stato duramente critico per l’atteggiamento di alcuni giocatori. Per Gunter, non c’è posto per un certo tipo di lamentele nella fase che il mondo sta attraversando.
“Preferirei non vedere le persone che guardano i loro telefoni cellulari tutto il tempo. Tutto era meglio 20 anni fa. D’altra parte, è sempre bello visitare Monte Carlo, Buenos Aires o Cincinnati. La gente normale lavora tutto l’anno per passare due settimane di vacanza, ma i tennisti non l’hanno mai fatto, è dura. Ma non ho pazienza per i piagnistei di molti giocatori, non quando si vede la situazione di altre persone ogni giorno”.
Ma Bresnik è andato oltre e ha evidenziato alcune delle lamentele che non capisce. “Non si può soffrire perché si hanno pochi spettatori nello stadio, perché si gioca senza pubblico. Com’è possibile? Come si può pensare così quando ci sono famiglie che non hanno nemmeno il cibo da mettere in tavola. Al giorno d’oggi, la maggior parte dei giovani tennisti trascorrono il 90% del loro tempo libero su PlayStation, Instagram, Facebook e altre m…. È un loro diritto, ma non lamentatevi dopo”.
Bresnik ha lasciato dure critiche all’attuale sistema di ranking: “Quello che stanno facendo ai giocatori più giovani è uno scandalo”. Un titolo nei Futures è cambiato da 18 a 10 punti e non si contano più di 18 tornei. Se vinco 18 tornei non avrò abbastanza punti per essere nella top 300 e passare alla categoria successiva. È stupido. È come andare alle elementari per cinque anni e poi non puoi passare alle medie. Se qualcuno fa bene il suo lavoro, si evolve e non può avanzare, allora il sistema è un’idiozia”.
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E’ tutto conosciuto quanto scrivi, il problema è ben altro e si chiama CONFLITTO D’INTERESSI.
Se un top 10 ha un contratto con premi direttamente proporzionali alla sua classifica costui ha tutto l’interesse economico alla classifica bloccata o quasi.
I talenti emergenti e molti buoni giocatori sono evidentemente DANNEGGIATI economicamenti da questa specie di “tappo” che si crea ai vertici.
Se ci RAGIONATE il signor Paire che dice sinceramente che “tira a campare” non sbaglia, tanto le classifiche sono bloccate e tutto si può scrivere su Paire ma le classifiche non le ha bloccate lui !!!!!
Quindi se ne deduce che dobbiamo inc……ci con i super top ed i loro interessi economici !!!!!!!!
Con le classifiche normali vedevate Paire correre in campo più chiunque altro !!!!!
Come non condividere tali affermazioni!
Purtroppo il mondo sta andando in una direzione senza meta e direi che gli stessi giovani sono i primi ad adeguarsi… magari anche per il pessimo esempio che, nell’ultimo trentennio gli ha dato la nostra generazione.
Concordo pienamente, inoltre aggiungo che con i ranking semibloccati non puoi scalare se il tuo livello è alto, con facilità, poiché i punti nei Futures sono pochi e non puoi prendere parte a tornei più importanti .. apparte se ricevi WC a ogni torneo perché appartieni a una federazione importante che organizza molti tornei
Io gli orari me li aggiustavo da solo. Ero sempre in ritardo, con le bidelle che mi rincorrevano urlanti. Ma quando riuscivo finalmente a sistemarmi nel mio banco, udivo in lontananza il motorino scoppiato di un mio amico. Allora mi consolavo dicendomi: c’è chi fa di peggio! 🙂