Masters 1000 Miami: Sinner vola in semifinale! Supera Bublik rimontando in entrambi i set, con tennis e tanta testa
Jannik Sinner vola in semifinale al Masters 1000 di Miami, la sua prima in carriera, superando il kazako Alexander Bublik. 7-6 6-4 lo score di un match molto complicato, in cui l’azzurro è andato sotto in entrambi i parziali, soffrendo il tennis straordinariamente creativo e diverso del rivale, ma rimontando con grandissima freddezza e lucidità. La differenza è venuta dalla qualità di Sinner nel giocarsi alla grande i momenti chiave del match, i punti importanti. La qualità del campione, anche oggi venuta fuori di prepotenza, tanta quanto la sua spinta in progressione che a tratti ha devastato la resistenza di Bublik.
La partita era complessa, perché il kazako aveva messo l’azzurro in difficoltà poche settimane fa con le sue giocate improvvise, servizi bomba e niente ritmo, con un talento tecnico notevolissimo. Bublik infatti è un tennista unico, affascinante con la sua estrema diversità, quella lucida follia che accompagna un senso per la palla e capacità di accelerazione incredibili. Il classico “cavallo pazzo”, che può scapparti via nella prateria e diventare imprendibile, come bloccarsi di colpo, preda di un caos tattico a volte incomprensibile, forse anche per se stesso.
“Pazzo” ma sveglio. Contro un tennista che ama costruire come Sinner, Bublik ha applicato alla perfezione il suo miglior game plan: non giocare mai due palle uguali, tra spallate violentissime, tocchi improvvisi, attacchi fulminei alternati a palle alte e senza peso, smorzate e tagli estremi, il tutto pur di non dare ritmo all’azzurro e permettergli di imbastire la sua trama in progressione. All’inizio di ogni set la sua tattica ha funzionato, anche perché sostenuto dalla prima di servizio. Si è preso rischi, spesso eccessivi, ma è scappato via.
Qua è venuta fuori tutta la sostanza, classe e lucidità di Jannik. È stato paziente, non si è scomposto, non ha regalato niente. Come il “vecchio lupo di mare” che conosce i venti, sapeva che la bufera passa, che quando torna il sereno si deve esser pronti a cavalcare il vento e riprendere la rotta. Così ha fatto, ritrovando le giuste sensazioni in risposta (che all’avvio stentava), guadagnando campo appena possibile e iniziando a martellare il rivale. Ha messo grande pressione a Bublik, che si è “incartato” con troppe variazioni, e la pressione in risposta ha fatto calare la sua prima. Scacco matto. Jannik ha sbagliato qualcosa di troppo col diritto, ma prendendosi anche bei rischi. Dopo non aver sfruttato tre palle break nel quarto game (anche per merito di Bublik col servizio a dire il vero), è andato sotto ma ha aspettato, ha ritrovato le sensazioni giuste per piazzare la zampata nei momenti critici. È venuto fuori con la testa, con il fisico, con il braccio, alzando il livello e prendendosi rischi calcolati. Trovando le giocate più razionali per scardinare le fiammate del rivale. Soprattutto in risposta, la chiave grazie a cui ha strappato il servizio al kazako sotto 4-5 e poi sotto nel tiebreak del primo, quando ha spinto alla grande col diritto. Qualche errore iniziale, ma subito reset e via, a spingere di nuovo con più precisione e potenza per castigare un paio di attacchi un po’ spericolati del kazako. Senza frenesia per esser in svantaggio, ma costruendo la sua vittoria punto dopo punto. La capacità di Sinner di cancellare la memoria di un errore ed insistere come se niente fosse è pazzesca. Stesso copione nel secondo set: scivolata iniziale, sotto 0-3 e quindi rimonta. Granitico Sinner nei momenti importanti, sostanza e qualità. “Non sei umano” gli ha detto sorridendo Bublik alla stretta di mano. A noi piace tantissimo la genuina umanità e serietà di Jannik, pronto ad imparare moltissimo dopo ogni partita, crescere e farci sognare.
Ecco la cronaca della partita
Si inizia sotto un bel sole alle 21.10 ora italiana. Jannik serve e spara subito un diritto a tutta, pizzicando la riga in avanzamento. Molto deciso l’azzurro a non lasciare spazio alla creatività di Bublik, che può diventare pericolosissimo se non lo metti sotto pressione. 1-0 Sinner. Anche Alexander tiene agilmente il suo primo turno di battuta, solo prime palle, velocissime al centro. Nel terzo game, Bublik lascia correre il braccio alla prima palla più corta di Sinner, prontissimo il kazako a cambiare ritmo con strappi micidiali. Jannik va in difficoltà, non contiene la violenza e lunghezza delle accelerazioni improvvise di Alex, crolla 15-40 e prime due palle break dell’incontro. Sfonda col diritto sulla prima Jannik, con un brivido per un attacco non così deciso; è costretto a venire avanti su di un rovescio tagliato corto e “storto” di Bublik, ma non trova un approccio preciso e non può salvarsi di volo. Break Bublik, 2-1 e servizio. E la battuta lo sostiene, è una “macchina”, prontissimo a scattare avanti e toccare sotto rete, capitalizzando la prima poderosa o l’affondo immediato. Sul 40-0 regala due punti, con una sciagura sul terzo (tentativo di servizio da sotto sulla prima e poi seconda che quasi non arriva a rete). Sinner ringrazia, è super aggressivo in risposta e viene avanti di prepotenza. Strappa la palla del contro break. Bravo Bublik, piedi in campo a mettere negli angoli Jannik, si salva con grande velocità. Sinner è lucidissimo: intuisce la smorzata, avanza e tocca vincente di rovescio, c’è una seconda palla break. Serve bene Sasha e si salva, anche sulla terza palla break, quasi non si gioca, fa tutto lui col servizio nel bene e nel male. A fatica e con le sue solite giocate estemporanee con tagli improvvisi (inclusa una smorzata bellissima), si porta 3-1. Nel quarto game si è visto tutto il campionario dell'”ex russo”: fantasia al potere, velocità d’esecuzione clamorosa, caos mentale totale ma che talento e imprevedibilità. Il contrario esatto di Sinner, che con potenza e concretezza costruisce un bel game, non regala niente e resta in scia 2-3. Il sesto game si apre con un punto bellissimo, chiuso da Sinner con un passante indietreggiando difficilissimo. Però Jannik è in difficoltà in risposta, troppo preciso il kazako, che anche alla battuta varia moltissimo angolo e velocità, sempre per non dare alcun punto di riferimento all’azzurro. Bublik sarà anche un tennista creativo e umorale, ma per ora sta eseguendo il suo game plan alla perfezione. 4-2 Bublik. Jannik serve discretamente e si porta 3-4, ma il problema è rispondere al rivale per rientrare nel set. Purtroppo nei turni del kazako quasi non si gioca, a zero sale 5-3. Cerca di infastidire l’azzurro con pallate improvvise, giocate di puro braccio, che generano sorpresa e velocità altissime. Sinner non si scompone sul 15-30, con una buona prima si salva, ma si va ai vantaggi. Due buone prime gli valgono il 4-5. Finalmente Jannik trova una grande risposta nel primo punto, profonda e angolata. 0-15. Troppo corta la risposta da sinistra, Bublik non si fa pregare ed accelera a tutta. Fulminante la terza risposta di Sinner da destra, vincente sulla riga; e corre benissimo sulla smorzata, procurandosi il punto del 15-40, due palle break importantissime. Niente prima… Sinner risponde con potenza ed una certa rotazione in lungo linea, Alex arriva tardi e male. Break Sinner! 5 pari, bravo e fortunato a provarci in risposta, la chiave che era finora mancata nel suo match. Jannik parte bene nel game, ma dal 40-15 commette tre errori e arriva una palla break per Bublik. Ace! Il secondo del match, angolatissimo e veloce, che freddezza Jannik. E che lucidità, pressing dal centro, non “cade” nella palla lavorata del rivale, che aggredisce ed anticipa benissimo, chiudendo in avanzamento. Bravo Sinner, sorpasso da 4-5 a 6-5. Ora Jannik risponde più spesso (calato il rendimento della prima del rivale), si va ai vantaggi, a due punti dal set l’azzurro. E di nuovo seconda… Prova un serve and volley garibaldino sulla seconda Alex, ma una volée difficile gli muore sul nastro. Set Point Sinner! Una prima a 135 mph è ingiocabile, cancella la chance. Si va al tiebreak. Mini break immediato per Bublik, un diritto in spinta di Jannik muore in rete. Si prende molti rischi l’azzurro martellando col diritto inside out, l’ultimo gli esce di poco. 3-0 per il kazako. Esagera di nuovo in spinta col diritto Jannik, stavolta cross dal centro. 4-1 Bublik. Un doppio fallo regala un prezioso punticino all’azzurro, si gira 4-2. Grande pressing dell’altoatesino, governa i ritmi dello scambio, sbatte lontano dalla riga il rivale e chiude col diritto. 4-3. Stavolta è Sinner a sbagliare in scambio, un rovescio termina in rete. 5-4 Bublik, al servizio. Bravissimo Jannik a reagire ad un bel serve and volley, chiude l’angolo e trova un passante cross vincente. 5 pari. Stesso schema e stessa conclusione nel punto seguente, Sinner trafigge Bublik a rete ed è Set Point sul 6-5, col servizio. Jannik chiude il set forzando un errore di rovescio del rivale. 7-5, bravissimo l’azzurro a restare in scia, strappare il break nel momento decisivo, recuperare in un tiebreak iniziato male e vincere. Testa e qualità.
Secondo set, inizia il kazako alla battuta, ma ora Sinner ha trovato ritmo in risposta, e le prime di Alexander fanno meno male rispetto all’avvio. Si va subito ai vantaggi, nemmeno un tentativo di servizio dal basso ha successo. Dal centro sparacchia malamente un rovescio cross, palla break per Jannik. Spara uno smash difficilissimo il kazako, difficoltà tecnica inimmaginabile e in quel momento. Cancella un’altra palla break con un servizio velocissimo. A fatica, si salva Bublik, 1-0. Complicato anche il secondo game, qualche errore in spinta costa all’azzurro una palla break. Non chiude il primo smash, non così difficile, e sbaglia un po’ goffamente il secondo, indietreggiando. Un break un po’ regalato a Bublik, troppi errori di Jannik, forse un calo di tensione dopo il recupero nel primo parziale. 2-0 Bublik e quindi 3-0, grazie ad un bel game di servizio e un tocco di rete splendido. Sinner riprende a macinare il suo tennis, muove lo score nel set, e martella anche in risposta, portandosi 0-30. Bublik riesce per miracolo a tagliare sotto una volée scavalcando la rete di un niente, miracolo. Ma sul 30 pari Sinner risponde benissimo e passa il rivale. Il contro break arriva con una pallata in rete di Sasha, senza una logica, in pieno Bublik style. Sinner torna in vita nel set, 2-3 ma al servizio, però incappa in un brutto game: tre errori (incluso un doppio fallo) e 0-40. Le cancella con grande sostanza, soprattutto la terza, primo passante nei piedi e poi secondo vincente. Purtroppo l’azzurro incappa in un doppio fallo, e quarta chance di break nel game. Si salva di nuovo, ottimo pressing col rovescio cross. Cancella anche la quinta palla break, bell’attacco e volée stretta, molto deciso Jannik. Granitico l’azzurro nei punti importanti, impatta 3 pari. Nono game: un doppio fallo di Bublik e quindi una risposta cross perfetta che sorprende l’attacco del kazako valgono una palla break importantissima a Sinner. Doppio fallo Bublik! La seconda muore in rete su di un tentativo di serve and volley. Break Sinner, va a servire per il match sul 5-4, rimontando da 0-3. Il tutto senza Ace e servendo maluccio nel set. Spinge sul primo punto l’azzurro, un forcing che costa l’errore ad Alex; come nel terzo punto, sfonda Sinner di prepotenza. Con una prima al T vola 40-15 e doppio Match Point!!! Chiude spingendo col diritto in 1h e 40 minuti, regalandosi la prima semifinale in un Masters 1000. In rimonta, soffrendo contro un rivale unico.
“You are not human” dice Bublik all’azzurro alla stretta di mano. Sinner in realtà è terribilmente umano, a suo modo fragile, ma lavora, impara, cresce. E vince. Che testa e che campione Jannik!
Marco Mazzoni
[21] Jannik Sinner vs [32] Alexander Bublik (non prima delle 21:00)
2 Aces 7
3 Double Faults 5
64% (52/81) 1st Serve 59% (52/88)
63% (33/52) 1st Serve Points Won63%(33/52)
59% (17/29) 2nd Serve Points Won 67% (17/36)
78% (7/9) Break Points Saved 67% (6/9)
11 Service Games Played 11
37% (19/52) 1st Serve Return Points Won 37% (19/52)
53% (19/36) 2nd Serve Return Points Won 41% (12/29)
33% (3/9) Break Points Converted 22% (2/9)
11 Return Games Played 11
62% (50/81) Service Points Won 57% (50/88)
43% (38/88) Return Points Won 38% (31/81)
52% (88/169) Total Points Won 48% (81/169)
TAG: Alexander Bublik, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Masters 1000 Miami 2021, Sinner
A parte i nostri azzurri,seguiro’con piacere Bublik,che,oktre ad essere un Gran giocatore di Tennis,ha avuto un comportanento perfetto,riuscendo a ” sdrammatizzare la sua stessa sconfitta( peraltro avendo avuto,entrambi i sets in mano..)e delusione,riuscendo anche nel risultare ” Umano ” lui,in primis.
Complimenti ed auguri
Deve aver giocato bene Monfils questa settimana,ho visto che guadagnerà un posto…povera classifica
@ Marco (#2738572)
Purtroppo i bombardieri comandano nel tennis di oggi.sarà così anche su terra
Scusate il mio commento era rivolto a Bublick che è veramente un tennista estroso difficilmente da trovare in questo tennis di lancia sassi o spara bordate
@ tolotolo (#2738428)
Sono d’accordo l’estro e la fantasia sono merce rara
@ tolotolo (#2738428)
Sono d’accordo l’estro e la fantasia sono merce rara
Sto vedendo la replica su Supertennis. Il kazako è un vero talento: divertente e divertito, si vede che gli piace giocare a tennis!
Sarà anche un cavallo pazzo, ma lo adoro: una ventata di giovinezza senza il broncio di tanti altri e senza la maleducazione e aria di strafottenza di Kirghios a cui, come gioco, un po’assomoglia.
Sinner da lunedì sarà almeno n.24. Qualcuno di voi numerologi sa che classifica avrebbe, alla luce di questo Miami, senza il congelamento dei punti?
Da insider una frase di Piatti 4 anni fa:” uno così non ho avuto mai” …. di chì stava parlando?
Quoto
Ecco appunto!!!
“Nel secondo set dovevo breakkare prima, ma lui ha servito bene; forse su una palla break potevo rispondere meglio. E non dovevo prendere il break (sullo 0-1, ndr). Però la cosa importante è rimanere sempre lì, continuare a fare le mie cose – che credo di aver fatto oggi“ Questa dichiarazione di Sinner rende l’idea di quanto sia elevato il livello di lettura della partita e della comprensione del gioco che sta esprimendo, punto dopo punto. E’ vero il suo gioco è ancora acerbo, pur se devastante, stilisticamente non è il massimo, ma già si intravedono dei miglioramenti nel gioco di volo, il servizio potrebbe essere più determinante, ma nei punti importanti spesso l’aiuta ed in questo mi ricorda Djokovic che fa pochi ace ma sempre quando gli servono. Con giocatori che variano spesso il taglio da dare alla palla ovvero che escono dal suo ritmo di gioco va in difficoltà, Dimitrov-Fucsovics-Bublik-Meedvedev, ma non sbraca mai; con umiltà si mette lì ed accetta di soffrire, magari commette anche errori grossolani, ma a poco a poco tenta di ricominciare a macinare il suo gioco e pur se non riesce a sovvertire l’incontro fa sentire all’avversario che è li pronto a toglierti il pallino del gioco. Anch’io come diversi utenti del forum, seguo il tennis dai tempi di Borg e Mc Enroe, ho visto i vari campioni che hanno caratterizzato il mondo del tennis; gli inizi della carriera di Federer- Nadal – Djokovic che davano l’impressione , anche quando perdevano, di avere qualcosa in più, di diverso dagli altri. I vincenti si riconoscono, da subito, anche se sono solo in fase embrionale. Sinner lo è. Poi può succedere di tutto perchè è la vita che te lo insegna, ma che lui possa diventare un prossimo numero 1 è indubbio e non perchè è Italiano dobbiamo essere indotti a pensare che non può succedere. Difficile da credere per chi da sempre segue questo sport, con notti insonne nei tempi dei tempi a seguire l’imprese dei propri idoli stranieri, ma credo che oggi il fuoriclasse ce l’abbiamo in casa. Poi se a questo si aggiunge anche Musetti, che ha già tutto il bagaglio tecnico bello che pronto, meglio che mai. L’unica nota dolente è che arrivati ad una certa età seguire le gesta dei nostri alfieri si riflette negativamente, per le ore di sonno perse e lo stato di tensione che si accumula durante le partite, sulle proprie aspettative di vita che sono inversamente proporzionali ai loro successi. Ma l’accetto ben volentieri.
Grazie !
Anche su cemento outdoor ha acquisito una facilità nello scambio incredibile. Certo, il pallino del gioco deve, per facilitarne la vittoria del punto, rimanere a lui. Per questo dico che è sbagliato paragonarlo a dei superdifensori come Djokovic o Murray. E’ piu un Agassi, secondo me, con del fisico in più. L’unico rischio di non vederlo in top 3 negli anni a venire, è che cresca troppo in altezza, e il problema forse può esserci considerato che deve ancora compire 20 anni e i ragazzi crescono fino ad almeno 22, anche 23. Da questo punto di vista, Mazzoni, cosa ne pensi?
Anche la lunghezza delle leve conta! Parliamo comunque di ragazzi che viaggiano verso i due metri…
ce ne fossero molti di più di Bublik nel circuito…che la maggior parte sono tiralavandini
Cmq tanti errori per il nostro campioncino! Il dritto spesso manca di potenza o precisione, manca di variazioni! Servizio solo buono .. rovescio lungo linea scomparso!
La mia ricostruzione e` ancora diversa. Purtroppo non si sente cosa dica Bublik avvicinandosi alla rete, ma credo abbia detto lui per primo “You are not human”.
Poi, Jannik risponde (e da qua si sente): “I am human! YOU are not human”.
E Bublik conclude “What do you mean? YOU are not human (because) you’re like 15 years old and you play like this”.
Quindi lo dice Bublik, Jannik risponde a specchio e Bublik gli spiega perche` gliel’ha detto.
Di fatti poi uscendo il kazako lo ripete anche al tecnico nell’angolo di Sinner, non so il nome, quello che si mette quegli asciugamani in modi imbarazzanti in sti giorni. 😆
Ho riguardato attentamente la scena a fine partita dell Avbraccio fra i 2,Jannik e Alex Bublik e devo dire che è stato veramente un bel siparietto, molto divertente,edificante e uno grande Spot promozionale per il Tennis,dove in mondovisione il kazako fa atto di ammissione pubblica della superiorità del rivale,e questo gli fa un grandissimo onore .
Alex Bublik è un vero talento,se riuscira a prendere continuita’Fara’anch egli una carriera di alto livello e poi è un personaggio..per me la ” Palma d oro” per la simpatia nel circuito.
@ lesser (#2738221)
però diciamolo…kazako giusto per (convenienza) passaporto, Bublik è Russo, nato nell’Oblast di Leningrado
Bublik è il contrario di Fognini, che dovrebbere prendere esempio da lui per il comportamento in campo, anche se ormai è tardi. E si, Bublik con un pò più di testa potrebbe arrivare in alto, ma la carriera di tantissimi giocatori è piena di quei “potrebbe”, “se solo” etc.
@ Atibaia (#2737997)
Be’…..io è più di un anno che dico che entro la seconda metà del 2022 sarà già numero uno ….e se sbaglierò sarà solo per in nuovo modo di conteggiare i punti!
Grazie Giorgio, ottima spiegazione. Sei mitico 🙂
In pratica Jannik è come una supercar: pur avendo un motore molto più piccolo di quello di un camion ha la stessa potenza. La ottiene girando a dei regimi molto più elevati.
E questo è probabilmente il segreto di Apocalipse Sinner.
Ma qui interviene un’altra domanda: se il braccio va più veloce degli altri, per tutta la partita ( e alla fine è quasi sempre più lucido dell’avversario) dove la trova tutta l’energia extra che gli serve?
È un altro mistero. Però Jannik continua così!
@ gene61 (#2738187)
zverev non è mai stato costante,ad acapulco ha vinto il torneo giocando due partite in meno dehl’altri,non ha giocato la semifinale
il primo set se devo dire la verità un gran pobik che però ha voluto giocare con il fuoco è s’è bruciato.secondo set avanti 30 bravo sinner a non cedere mai anche se qualche doppio fallo in più,certo che pubik se rimaneva a fondo campo a scambiare lo vedevo meglio come giocava è forse un set lo poteva portare a casa,se migliorerà il kazako nella gestione della partita sarà uno dei favoriti assieme a sinner per la top ten,venire a rete pipib ogni volta ,servire da sotto o fare il giocoliere con sinner????lo beffi una volta due ma dopo non ci ricavi più nulla.certo sinner deve attacare la rete di più
@ Pallacorta (#2737895)
Già
Scusa ma Zverev è stato fatto fuori dal tennista (4U) che Jannik ha eliminato due turni fa…
La forza che cercavi cmq è il lavoro e le formule che hai detto sono della teoria dell’energia cinetica quindi penso vadano bene anche se con dati approssimativi, in ogni caso hai espresso benissimo secondo me il tutto e faccio un altro esempio io che non centra molto ma penso sia efficace, ci sono alcune persome che quando giocano a biliardino nonostante non abbiano grandi muscoli riescono a far ruotare tmente velocemente il polso che la pallina di biliardino diventa invisibile talmente tanto è veloce, quella vosa non si impara, è talento ed il nostro Jannik di talento ne ha da vendere forse l’unici con più talento degli ultimi anni sono Kyrgios e Shapovalov che però hanno altri problemi che Sinner non mostra
Sinner da amare, Bublik da tifare…corretto, sportivo, simpaticissimo, scanzonato…una specie di Dustin Brown meno capellone ma molto più forte.
Con un pizzico meno di follia, Sasha potrebbe arrivare molto in alto in classifica.
@ Giorgio il mitico (#2737993)
Giorgio ti prego…accresci il tuo mito e non smettere di spiegare agli appassionati del sollevamento pesi applicato alla pallacorda che il bicipite erculeo non accresce di per sè le possibilità di successo sul campo (magari fuori si ma in altri contesti 😉 )
Se vincesse il torneo (!!!) sarebbe nel ranking pari a Monfils che non vince da 1 anno…. che valore hanno queste classifiche???
@ Giorgio il mitico (#2737993)
Infatti non e’ detto che con piu’ muscolatura si acquista piu potenza. Nel tennis conta piu’ la velocita’di esecuzione.
E intanto la notte ci porta bautista
Credo che al nostro giovane e talentuoso virgulto manchi solo la verticalizzazione verso la rete. Tanto costruire senza mai andare a riscuotere è un peccato. Certamente supplisce bene con la mazzata da fondo, ma appena impara a chiudere a rete e migliora il servizio, diventerà il numero 1 al mondo!
Che bella analisi di Marco Mazzoni, capacita di trasformare in parole le emozioni, grazie!
Ottimo risultato, anche se quest’anno è anomalo per la mancanza di big. Nell’Atp live ranking Sinner è salito al nr.24 con la semifinale raggiunta.
Partita molto divertente per merito soprattutto di Bublik Christ Superstar che le ha tentate tutte per tirare scemo il nostro cyborg-tognino che si è sempre tirato fuori dalla fossa (con qualche piccolo aiutino……..). Se Jannik avesse perso secondo me ieri avrebbe tirato volentieri la racchetta in testa al kazo-russo. Sicuramente gli riconosce il talento ma credo che quel tipo di tennis lo consideri una bestemmia. Invece a noi guardoni va benissimo che ci siano uno, dieci, centomila Bublik che a differenza di quell’altro grande estroso di Kyrgios, risulta simpatico. Pensate ad una partita circense tra ‘sti due………
@ Koko (#2737984)
Mettiamo il titolo in bacheca e dimentichiamoci chi ha battuto. Ricordiamoci della battuta di Bublik e divertiamoci a vederlo vincere. ….. almeno finchè non ritorna a giocare in Europa e troverà Nadal e Djoko belli freschi e riposati
Ottima prova si sapeva che era una partita che si poteva vincere è l’occasioni vanno sfruttate brovo
È un bellissimo momento per il tennis italiano. Abbiamo due ragazzi così giovani che ci stanno facendo emozionare giorno dopo giorno. Sono convinto che i risultati dell’uno si tirino dietro anche l’altro. È ancora più emozionante pensare che per entrambi la carta d’identità ci indichi “19 anni”. E allora godiamoci questi momenti, godiamoci Sinner e Musetti nella speranza che entrambi possano entrare presto nell’olimpo del tennis. La certezza di questa mattina è che sicuramente entrambi, in modi diversi, ci faranno divertire !
Forza Italia!
Forza ragazzi !
Bello il paragone
@ Giorgio il mitico (#2737993)
Non tanto per la verità ma ci hai provato amico …
Jannik versione Atalanta, attacco a tutta forza e cazzimma a mille !
@ Mario C. (#2737960)
Sta migliorando anche lì, mi pare evidente ultimamente
@ NexGenItaly (#2737971)
Oddio, è vero..
Che poi Seppi una semifinale 1000 l’ha fatta, ad Amburgo nel 2008
Occhio a tsitsipas
Mi fai paura John Titor!
In senso buono haha
John Titor (Guest)259
Ma voi siete pazzi! Io vi dico che tra due anni Sinner sarà in semifinale di un 1.000! Mi sbilancio: Miami.
ReplicaQuota 0 31-03-2021 23:48
@ Carlos Primero (#2737878)
Ci provo anche se la mia esperienza di fisica si ferma al liceo scientifico ed userò termini non scientifici : la pallina da tennis pesa quasi 60 grammi (per semplicità mettiamo 60 grammi esatti).
Il braccio dell’atleta si muove ad una certa velocità nello svolgimento dell’azione di colpire ammettiamo che vada per poche frazioni di secondo a 54 km orari ( 15 metri al secondo), cosa significa ?????
Quella palla acquisterà una energia di 15 elevato al quadrato x 60/2 = 225 x 30 = 6.750 (l’unità di misura non ricordo più come si chiami ma è ininfluente).
Ebbene Sinner probabilmente (perdonatemi se sbaglio) ha una velocità di braccio fantastica, forse di 20 metri al secondo, cosa significa ?
20 elevato al quadrato x 60gr./2 = 400 x 30 = 12.000 !!!!!
Ecco perchè Sinner “fa male” , perchè il suo braccio relativamente non muscolato come quello di altri tennisti (es. Cilic) imprima una potenza al colpo che trae origine dala VELOCITA’ di braccio e NON da una supermuscolatura del medesimo.
I numeri che ho dato sono fatti solo per rendere bene l’idea, non so se hanno fatto calcoli precisi con delle videoanalisi ad hoc.
Spero di essermi spiegato bene.
Una semi master 1000 splendida ma sicuramente con un tabellone abbordabile per Sinner. Uno scalpo alla Rublev, alla Tsistipas, alla Zverev avebbe maggiormente impreziosito e dato lustro maggiore a questa indubbia impresa. La grandezza di un tennista da elite si apprezza solo a scalpo prestigiosissimo acquisito, con il parricidio tennistico del mito da sempre ritenuto inarrivabile. Queste vittorie fruttuose dunque sono appena le scuole superiori superate brillantemente per il nostro Jannik!