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Giovanni Torresi su Gianluigi Quinzi: “Quinzi ha smesso, perché non ha avuto a mio avviso, la mentalità giusta per affrontare nel momento decisivo questo sport”

29/03/2021 02:30 139 commenti
Gianluigi Quinzi nella foto
Gianluigi Quinzi nella foto

Dal sito VivereCamerino apprendiamo le parole del maestro di tennis Giovanni Torresi

“Quinzi ha smesso, perché non ha avuto a mio avviso, la mentalità giusta per affrontare nel momento decisivo questo sport. Lu ha vinto tanto da giovane e dava per scontato di arrivare in alto, cosa che a tennis te la devi guadagnare sul campo. Non è matematico che se tu vinci da giovane poi diventi forte per forza, anzi la maggior parte di quelli che vincono tanto da giovani poi non arrivano. Quindi, nel momento in cui ha iniziato a perdere non ha avuto la forza di rialzarsi.”


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W il tennis (Guest) 29-03-2021 13:03

Se come si capisce che stia studiando per diventare un coach o chissà cosa spero almeno che insegni ai suoi allievi a non ripetere i suoi errori la sua colpa fra le tante è non avere compiuto uno sviluppo fisico tecnico che anziché arricchire la sua classifica lo avrebbe fatto decollare verso altri lidi sempre in tempo per età per tornare e se sarà un quinzi bis che abbia un un’atteggiamento diverso verso il suo amato sport

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Chittammuorto (Guest) 29-03-2021 13:01

Troppo esaltato da stampa manageretti tuttofare, sponsors…dopo wimbledon junior sembrava un predestinato…gli errori con un ragazzino di 16-17 anni li fanno anche il contorno delle persone che lavorano con il ragazzo…fare sport ed insegnare sport sono due processi che vanno di pari passo..purtroppo quella di Quinzi è una sconfitta nata parecchio tempo fa… non è la prima e nemmeno l’ultima… spero solo si rigeneri come maestro e rimanga nel tennis con positività, o che trovi una altra strada soddisfacente per lui e lontana da riflettori angusti.

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Stefano (Guest) 29-03-2021 12:56

@ giorgio (#2734344)

Lorenzi è diventato un discreto giocatore (con best ranking 33) non solo “per la testa”, ma per capacità tecniche, abnegazione, spirito di sacrificio e tanta umiltà. Quinzi non ha nessuna di quelle componenti citate. Gli auguro per il suo futuro il meglio che la vita possa offrigli.

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+1: Marcus91, Gilgamesh
Tello (Guest) 29-03-2021 12:48

Concetti già a suo tempo espressi su vari giocatori, non solo italiani. In ogni caso , mi dispiace

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gisva 29-03-2021 12:44

Scritto da Markux
Torresi era il coach di Quinzi. Se il ragazzo si è perso la colpa è solo sua. È il coach che deve costruire mentalmente e tecnicamente un giocatore.

E’ stato con Torresi per pochi mesi e poi lo ha mollato.
La colpa è stata proprio di non voler lavorare per cercare di fare il massimo. Sarebbe stato arrivare nei 100? Fare una carriera da challenger?
Non si sa, ma le colpe non sono certo di Torresi.

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+1: il capitano, Marcus91, Gilgamesh
gene61 29-03-2021 12:44

Scritto da Brisbane
Sono sicuro che prima o poi la stessa cosa accadrà a qualche giovane ragazza iperpompata come lui, con la piccola differenza che ella non ha fatto gli stessi, grandi risultati da junior…

E te ci godi vero???

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+1: il capitano, Paperinik Sinner
Roberto (Guest) 29-03-2021 12:44

@ Bjorn borg (#2734343)

Diciamo pure 2001-2002.

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frafra (Guest) 29-03-2021 12:43

Ci potrebbe essere un altro tormentone : adesso cosa fa quinzi nella vita?

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+1: Lorenzo 66
gisva 29-03-2021 12:38

Scritto da Alex
Tre anni fa sembrava potesse essere L’anno giusto per entrare nel tennis che conta (top 100), il giocatore non valeva le aspettative che si erano create da ragazzino , ma un posto nei 100 si. Poi quell’estate arrivò la super bionda che ancora credo sia la sua ragazza , a quel punto si è perso , il tennis non è stata più la sua priorità .

Scritto da gene61
Ora leggo che per alcuni non avrebbe avuto i fondamentali, ma poi ricordo che a livello giovanile ha vinto tornei slam!!!
Io penso invece che i problemi di questo ragazzo siano stati a livello caratteriale e la mancanza di determinazione e purtroppo …

Scritto da Antilio
Chi lo seguiva sui social sapeva che non si allenava da mesi anche se avevo letto, non troppo tempo fa, che sarebbe ripartito dall’accademia di Sartori. Peccato perché quell’estate magica in cui vinse quei 2 challenger arrivò proprio ad un passo dai primi 100. Lui secondo me ci poteva stare nel giro dei 100, un po’ come Harrison, per fare un nome. Quel dritto ma soprattutto la mancanza di modestia l’hanno condannato ad arrendersi proprio al via.

Tanti commenti su questo tenore.

Giocatori che tecnicamente c’erano ma non hanno lavorato abbastanza per sfondare ne abbiamo avuti tanti in Italia (Trevisa, Allgauer per dirne due), il caso del marchigiano mi pare sia diverso.

Quinzi ha fatto molta fatica ad arrivare nei 150 ed a quel punto ci è arrivato giocando i tornei giusti (super preparazione per due tornei su terra che si giocavano in contemporanea con le quali e la prima settimana del Rolando).
Il suo livello non si è mai avvicinato ai top100.

Ovviamente se si parla di lacune tecniche, si confronta con giocatori di classifica analoga.
La sua palla non viaggiava, allenandosi al massimo il fisico, che tanto lo aveva aiutato da junior, gli consentiva al massimo di vincere un paio di turni nei challenger.

Avrebbe dovuto lavorare tecnicamente e fisicamente e non lo ha voluto/potuto fare.

Uno dei misteri sulla carriera di Quinzi è stato il fatto che dopo aver vinto Wimbledon Junior ed espresso un buon tennis sul duro, abbia poi giocato pochissimo fuori dalla terra.
Si è quasi fermato per la famosa maturità e poi si è limitato a giocare sulla meno stressante terra.
Si parlava di problemi di postura e di carriera compromessa, poi ha ricominciato a giocare con grandi attese, ma sempre con questa strana omissione.
Un giocatore che da junior ci aveva fatto dire che finalmente si vedeva un giocatore capace di giocar bene anche fuori dalla terra, poi si è limitato ai tornei italiani su terra.

Altra perplessità è stata legata al fatto che non ha mai tenuto un allenatore a lungo. Come se non ci credesse e non li volesse pagare. Per cui li teneva per il periodo di prova e li mollava.

Insomma, ci ha un po’ provato, senza troppa convinzione, poi la pandemia ed il fatto che sia sceso in classifica, lo avranno fatto definitivamente mollare.

Limiti motivazionali, può darsi, ma la distanza che lo separava dal tennis che conta era troppa.

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+1: Marcus91, drummer, Gilgamesh
luchador 29-03-2021 12:23

Premetto che non ho mai seguito Quinzi in modo particolare, però da una rapida lettura dei messaggi vedo che molti non aspettavano che questo momento…in alcuni si percepisce addirittura la goduria.
A me sinceramente spiace che un profilo promettente ( vincitore di wimbledon jr ) non sia riuscito ad emergere e a trovare una propria dimensione al punto da ritirarsi a 25 anni…

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IlCera (Guest) 29-03-2021 12:20

La fate troppo facile con la storia dei 10 piccoli africani (ci aveva già provato Agata Christie, con più successo). Non è tutto così meccanico, se no ci sarebbero milioni di campioni allo stesso identico livello.
Applaudo invece l’intervento di Pierre, equilibrato e storicamente preciso. Tutti siamo stati molto speranzosi riguardo a questo ragazzo. Io in particolare quando annientò sul veloce il norvegese Ruud mi dissi: ecco, ci siamo, adesso parte il salto di qualità definitivo.
Mi accodo a coloro che augurano comunque a Gianluigi un futuro diverso, magari facendo tutt’altro ma comunque sereno. Psicologicamente, trovarsi ad interpretare il ruolo del campionissimo in così giovane età, può essere molto destabilizzante. Chiedere a tanti altri, come ad esempio al golfista Manassero.

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+1: pibla
Asso (Guest) 29-03-2021 12:13

Scritto da Patoschi
Seguo Quinzi da quando, nel 2010, vinse gli Europei under 14 in una finale tutta italiana cobtro Baldi. I miei dubbi su GQ, da tifoso della prima ora, riguardavano non tanto i suoi limiti tecnici, quanto il fatto che non amasse giocare a tennis. Era un agonista, un fighter, il tennis era solo uno strumento per poter vincere. Detto questo, il Quinzimento è stata un’esperienza incredibile, quasi mistica. Tanta gente coinvolta (un immenso grazie al presidente Wafer), ore e ore di livescore, spesso in orari imoroponibili, telefonate a circoli sperduti, tutto assolutamente fantastico. Ora tutto sembra svanire, ma tiferò sempre GQ, che sia all’open di San Vito o a Temptation Island, sempre e comunque dalla sua parte. Daje!

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Lo Scriba 29-03-2021 12:13

Scritto da RF1900
@ Lo Scriba (#2734336)
Vero,però il problema è che siamo in Italia e poichè è da troppo tempo che aspettiamo il “Sinner” della situazione,se vinci a livello juniores le aspettative e le pressioni sul ragazzo diventano troppo alte.

Tutto vero, però se non sai reggere le pressioni non potrai mai diventare un campione.
Quinzi, per altro, oltre a questa caratteristica aveva anche delle lacune tecniche troppo importanti per poter diventare un campione.

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+1: Marcus91
Lupen (Guest) 29-03-2021 12:11

Dispiace per Quinzi ma nella vita ogni giorno e’ una storia nuova e si ricomincia a correre, lui non ne avuto ne la forza ne la fortuna. Detto questo i tifosi hanno avuto di gran lunga molta piu fortuna, Dio ci ha mandato un quartetto Berrettini, Sonego, Musetti e Sinner che e’ piu forte dei 4 grandi del passato che hanno fatto la storia del tennis italuani Panatta-Bertolucci-Barazzutti-Zugarelli !!!!!

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SuperSinner 29-03-2021 12:11

@ tacchino freddo (#2734360)

Grande analisi!
Complimenti!

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ilpallettaro (Guest) 29-03-2021 12:10

Scritto da Elio

Scritto da BB
In sintesi … “avrebbe avuto bisogno di un buon coach”.

No, di un bravo mental coach !

nessun mental coach ma solo questioni gestuali elementari.

correva l’anno 2017, il mio commento è il numero 20
http://www.livetennis.it/post/266186/challenger-quanzhou-thomas-fabbiano-batte-matteo-berrettini-e-festeggia-il-terzo-successo-in-carriera-nel-circuito-challenger-con-il-video-della-finale/comment-page-1/

la spiegazione tecnica per tutti comprensibile, la trovate nel mio commento n. 164 http://www.livetennis.it/post/262837/challenger-budapest-qualificazioni-arnaboldi-e-quinzi-sconfitti-al-turno-decisivo-fabbiano-posticipato-a-domani/

per un maggiore dettaglio, mio commento n. 23 http://www.livetennis.it/post/332818/italiani-e-italiane-nel-circuito-itf-i-risultati-di-giovedi-20-agosto/

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Mandrake. 29-03-2021 11:59

A conferma che i tifosi mettono la loro cieca fede nel livescore davanti alla competenza, davanti agli incontri sui campi di terra, di cemento, d’erba.
Verrebbe voglia di andare a cercare quei commenti e riportarli parola per parola agli stessi che scrivono ancora qui dentro, in questo stesso articolo, o a quelli che leggono e non scrivono più nel forum, non per biasimarli, ma per riportarli alla verità della loro condizione, perché ne prendano coscienza e ne traggano le dovute conseguenze: che il tennis non è il calcio, non conta vincere comunque, vincere brutte partite, fare risultato. La realtà vince sempre sui raccontini, le visioni deviate dai paraocchi con cui certuni guardano al tennis.

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Pier (Guest) 29-03-2021 11:58

Ricordo alcuni anni fa, in una rivista del settore, una serie di opinioni che lo incensavano come un predestinato, destinato certamente ad entrare nei dieci se non più in alto.
Tra questi mi stupì invece quello di Navarra, che lo conosceva bene, che ribadiva come l’essere un fenomeno è altra cosa ed in lui non vedeva nulla di simile. Avrebbe dovuto sudare, cadere e risalire mosso dalla passione. Purtroppo l’hanno messo su un piedistallo e molti coach, ahimè, illudono i genitori per risultati molto molto inferiori. Colpa di chi ci crede, vero, ma non ricordo professori dire “suo figlio arriverà al Nobel o guiderà una multinazionale”;se però ci dicono “ha 10 anni ma di certo giocherà in Serie A oppure tra i primi 100 ci entra ” Il genitore ci crede, sogna… E poi lo segue nel terza di San Qualcosa o nel torneo di calcetto della sagra (” Oh ragazzi, ho una punta che poteva giocare nella Juve! Lo porto?). la vita è cosi

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fedder 29-03-2021 11:52

Scritto da BB
In sintesi … “avrebbe avuto bisogno di un buon coach”.

ha avuto innumerevoli ottimi allenatori, come Ronnie Leitgeb (ex coach di Muster e Gaudenzi) e l’accademia di Bollettieri.
Ma non riusciva a tenere nessun allenatore più di qualche settimana

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fedder 29-03-2021 11:51
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No (Guest) 29-03-2021 11:50

Scritto da No
Un abbraccio fortissimo a Gianluigi e spero che possa raggiungere gli obiettivi che si è prefisso nella vita. Ad maiora.

Prefissato*

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Lupen (Guest) 29-03-2021 11:49

E’ un vero peccato, abbiamo speratoper anni , ma la realta’ e che nella vita ogni giorno e’ una storia che inizia alle 00,01

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fedder 29-03-2021 11:48

Scritto da Giorgione
Peccato, mi ricordo all’epoca di essere stato uno di quelli che si era illuso di aver trovato finalmente la nuova star del tennis italico. E non si possono nemmeno portare in causa gli infortuni, poiché praticamente non ne ha avuti. In bocca al lupo per il futuro.

beh, l’intortunio al polso quando stava iniziando a giocare tra i pro lo ha tenuto fermo per molti mesi in un momento cruciale della sua crescita come giocatore

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+1: Lalo
Alberto (Guest) 29-03-2021 11:47

Presente fin dai tempi del Quinzimento, è comunque un momento triste per i suoi tifosi

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No (Guest) 29-03-2021 11:45

Un abbraccio fortissimo a Gianluigi e spero che possa raggiungere gli obiettivi che si è prefisso nella vita. Ad maiora.

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Napol ti amo 29-03-2021 11:37

Scritto da Mithra
Redazione vi consiglio di scrivere il titolo con caratteri dorati in modo che tutti lo leggano così almeno molta gente smetterà di scrivere ogni giorno la solita domanda su Quinzi.

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Intenditore (Guest) 29-03-2021 11:33

@ Intenditore (#2734443)

Scusate ho scritto Venezia ma era Mestre naturalmente il secondo Challenger vinto.

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Spider 99 (Guest) 29-03-2021 11:32

Scritto da Pollicino
Povero ragazzo. Mi spiace tanto dal punto di vista umano! Forza gigino!

Ma perché povero ? Il ritiro è una sua libera scelta, due anni fa era nei 150, stava svoltando poi ha mollato. Vedrai che aprirà una accademia e farà il maestro di tennis, economicamente non ha problemi, ha una bella fidanzata e potrà dedicarsi all’insegnamento dello sport che amava. I poveri sono altri.

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+1: Ktulu, Marcus91
BOMBER9 (Guest) 29-03-2021 11:31

Dispiace, ci avevamo creduto dopo gli exploit junior, ci avevamo creduto dopo le belle prestazione alle finals delle next gen, l’ho seguito nei challenger, sembrava volessi spingerlo, crederci e tifarlo piu degli altri azzurri, come se ci si aspettasse che la svolta sarebbe arrivata. Ci ho creduto dopo quella vittoria ATP con Mathieu a Casablanca mi sembra,ora aver appreso questa notizia mi ha un pò rattristito. Dispiace tanto ma non mi sento di criticare, nello sport a livello professionistico subentrano tanti fattori. Mi dispiacerà soltanto non vederti e non poter sperare più su un tuo exploit. Grazie cmq Gigi, hai dato lo slancio dopo anni bui, per tutti i buoni giocatori azzurri che ci sono ora.

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+1: Patoschi, pibla
Fog (Guest) 29-03-2021 11:29

Secondo me la partita Quinzi si è giocata ai suoi 14 anni di età, quando Piatti ha detto a suo padre che avrebbe dovuto reimpostarlo completamente da un punto di vista tecnico, e ciò probabilmente avrebbe comportato il passare da un 90% ad un 40% di vittorie. Essendo anch’io un papà posso capire il rifiuto (pare che questa sia stata la causa della rottura del rapporto professionale con Piatti) del padre di Quinzi che all’epoca probabilmente ha temuto che, non essendo il figlio abituato alle sconfitte, ciò avrebbe potuto determinarne il ritiro dall’attività agonistica. Questo è un mio pensiero, non faccio parte dell’ambiente. Comunque non sapremo mai se questo lavoro sui fondamentali lo avrebbe portato a livelli alti. Il resto è storia, con la perdita di garra e fiducia dovuta alla frustrazione di tante partite in cui non riusciva a chiudere col dritto le palle rimandate dell’avversario a metà campo.

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Alex (Guest) 29-03-2021 11:29

Tre anni fa sembrava potesse essere L’anno giusto per entrare nel tennis che conta (top 100), il giocatore non valeva le aspettative che si erano create da ragazzino , ma un posto nei 100 si. Poi quell’estate arrivò la super bionda che ancora credo sia la sua ragazza , a quel punto si è perso , il tennis non è stata più la sua priorità .

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-1: chik67, Gualtiero
Intenditore (Guest) 29-03-2021 11:29

Anche io sono stato un suo grande tifoso, non della prima ora come il Presidente del Quinzimento Wafer o l’amico Spero in Quinzi, costretto dagli eventi a cambiare Nick, ma già da prima di Milano 2017 lo tenevo d’occhio, anche se non stava mantenendo le aspettative giovanili. A Milano, pur perdendo i 3 incontri, giocò davvero bene, da lì non mi sono perso un 15 in streming o livescore di Challenger e ITF. Mi ci sono a ad affezionato senza un motivo, non è neanche simpatico, bestemmia in campo, dichiara di non amare il tennis ed è poco incline al sacrificio, ma è come quando scegli una squadra del cuore, io sono per la Fiorentina che oggi è un po’ come Quinzi ma è inutile che chi tifa Juve, Inter o Milan mi rompa le palle, resto Viola e la seguivo anche in C2 dopo il fallimento. Per Quinzi idem, per me avevano più problemi psicologici coloro che erano infastiditi da noi che lo seguivamo e tifavamo, ma che vi frega passate oltre e tifare solo chi vince. Mi mancherà, se smetterà davvero, lo seguivo volentieri ed esultavo anche solo per un turno superato in un Future, peccato. Detto questo so che aveva insormontabile limiti tecnici, dritto e servizio assolutamente non competitivi, nullo a rete, e caratteriali, forse schiacciato e deluso dalle troppe aspettative. Non sono neanche sicuro potesse arrivare in top 100, l’estate di Francavilla e Venezia e della finale di Perugia giocava bene ma forse era il massimo che poteva dare a livello Pro, non credo avrebbe avuto la voglia di lottare e sacrificarsi per anni, alla Lorenzi, perché è lui che poteva ispirarlo, non certo Nadal come dichiarava. In ogni caso se ci ripensi e ti vorrai rimettere in carreggiata, anche in qualche ITF, ti seguirò e farò il tifo per te.

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+1: Patoschi, chik67, wafer, pibla
Andreas Seppi 29-03-2021 11:28

Grazie delle emozioni Gian

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+1: wafer, Lalo, pibla
Cancilla e Gaudo 29-03-2021 11:25

Nessun dramma, ma sono dispiaciuto. L’ho seguito e tifato, anche nelle disillusioni. Speravo che i riflettori del Next gen, dove pur perdendo non aveva demeritato, lo avesse sbloccato. Peccato ma pazienza. Ogni bene e in bocca al lupo, Gianluigi!

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+1: il capitano, chik67, SuperSinner, Patoschi, pibla
marco (Guest) 29-03-2021 11:25

IL MIGLIORE POST É STATO SCRITTO DA:

becu rules (Guest) 29-03-2021 09:57
Il grande equivoco su Quinzi nasce, ancora adesso leggendo tanti commenti, dal fatto che si parla di “talento sprecato”. No, talento tennistico, anche da junior, non ce n’era mica tanto, era solo più grande, più grosso e più alto dei sui coetanei (una specie di Alcaraz per intenderci, che però si vede ha molta più testa e si è già messo in mano ad un coach ed una scuola di livello), e vinceva semplicemente per via della stazza fisica, perhè era come se un peso massimo combattesse nei pesi piuma. Da pro non ha mai dato l’idea di poter raggiungere chissà quali vette, una striminzita top 100 era comunque il suo potenziale. Difficile da conciliare con le aspettative che si erano senza motivo create nei suoi confronti

AGGIUNGO : CON UN CARATTERE DIFFICILE DA GESTIRE

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Fantumazz 29-03-2021 11:23

Addirittura decine e decine di commenti su Quinzi: più che un thread sembra una Messa da Requiem

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Maga (Guest) 29-03-2021 11:19

Scritto da TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire)
Di Quinzi è pieno il mondo, in tutti gli sport. Non ne farei un dramma

Io la definirei: ” selezione naturale”

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Batman (Guest) 29-03-2021 11:17

Ricordo le parole del padre ai tempi, quando era ancora un ragazzino, che disse che top5 sarebbe andato bene, mentre top20 no. Quando lessi quelle parole ebbi un brutta sensazione.

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Luca Milano (Guest) 29-03-2021 11:15

Scritto da tacchino freddo

Scritto da Shrek Ulusevski
Ottimo giorno per Livetennis…
Qui alcuni lo avevan detto in tempi meno che sospetti… Era chiaro che fosse un giocatore artificiale giga-pluri-avvantaggiato dallo status socioeconomico rispetto ai suoi coetanei. Lo dissi ai tempi a mo’ di Poltrona Per Due: prendi 10 bimbetti africani/sudamericani/indiani/russi… agili, coordinati, con un fisico forte e una mente docile. Ricoprili di soldi pagando loro le migliori scuole tennistiche e facendo fare loro i professionisti quando gli altri fanno vita normale da studente e semplice agonista che si destreggia tra calcio sci tennis banchi di scuola e cartoni animati. Vedrai che di quei 10 cinque ottengono gli stessi risultati giovanili di Quinzi, 2 ne ottengono di migliori e 2 di peggiori. 1 molla prima. Non è questione talento (che in Quinzi era quasi-nullo, per il Tennis-in-sé). È questione di grana… amico mio… pah pah pah… grana e contesto sociale.
È pure questo il motivo per cui il Tennis pre era Open non esiste. Quattro signorotti figli di papà che non avevano voglia di lavorare e si sono dati al gioco del tennis facendo la bella vita… Grazie al pupazzo che uno minimamente più dotato di questi bamboccioni antelitteram diventa pluri-campione Slam… Il tennis serio, quello dei record e dei GOATs è altro. Il Tennis incomincia negli anni ’70. Prima chiamatelo in altro modo o mettetegli l’asterisco.

Il discorso dei 10 piccoli africani vale per quasi tutti gli sport. Prendi quei 10 bambini ed insegnali a giocare a golf (cito per primo il golf perché lo “sport per ricchi” per eccellenza) o mettili sugli sci a falli allenare tutti i giorni anche d’estate, o insegnali a guidare i Go Kart o le mini moto già ad 8 anni e poi offrigli i capitali per gareggiare in tutti i circuiti…ecc ecc.
Perché il calcio è lo sport più seguito del mondo? Lo è perché c’è sempre stata la storiella del giocatore che isava palloni di stracci o palleggiava con le arance (cit), perché davvero ci sono osservatori che vanno nei campetti di provincia a scovare il talento, per cui, oltre ad esserci il figlio di papà che ha la fortuna di poter scegliere uno sport ed essere seguito da tecnici a pagamento, ci saranno sempre quei ragazzini che inizoano a dare calci al pallone nel cortile di casa, all’oratorio ecc ecc.
Nel tennis non è così: se non c’è chi ti spiega come colpire la pallina affinché passi dall’altra parte della rete ed atterri nel limote delle linee, e se non c’è il campo regolare, non puoi imparare. I maestri sono cari ed i campi devi affittarli. Hai ragione a dire che un tempo il tennis era solo per “signorotti” però non è che dagli anni 70 sua cambiato così tanto. Agassi aveva in giardino una macchina spara palle con cui suo padre lo obnligava a colpire almeno 2000 palline al giorno. Tutti noi abbiamo un giardino sotto casa con un padre che può permettersi la macchina spara palle!! Leggete l’intervista allo stesso Sinner che ammette di essere un privilegiato per poter “soffrire” 5 ore su un campo da tennis, quando c’è gente che non può neppure permettersi la racchetta.
Certi discorsi valgono un po’ per tutti gli sport: per fare il ciclista ci vuole una bicicletta ed un padre che magari vada in giro in bici con te e che vedendoti certe capacità magari si prende la briga di farti fare un “provino”..nello sci devi o vivere in montagna o nascere ricco come Tomba (mio idolo sportivo assoluto, proprio perché pur nato ricco ha saputo allenarsi e sacrificarsi per quasi 20anni, vincendo contro 3 generazioni di sciatori)..
Quando avevo 16 anni giocavo nelle giovanili di una squadretta di calcio del quartiere e, pur avendo 2 pezzi di legno al posto dei piedi, ricevevo un “rimborso spese” di 200mila lire al mese, oltre il borsone, la tuta e le scarpe. Un mio coetaneo (comunque abbastanza benestante) giocava a tennis con ottimi risultati, ma, arrivato ad un certo punto, per fare il grande passo, avrebbe dovuto entrare in un club di tennis dove i suoi avrebbero dovuto sborsare circa 6-700mila lire al mese,con la prospettiva che le spese sarebbero poi sensibilmente aumentate negli anni a venire, se lui non fosse diventato un giocatore top gi6da subito. Il mio amico dovette rinunciare al tennis e non si saprà mai se magari avrebbe potuto avere una carriera “alla Lorenzi”…non ne ha avute le possibilità, pur essendo un “medio-borghese”. Invece io, avendo scelto il calcio, se avessi avuto un minimo di potenziale avrei potuto tranquillamente farmi una carriera in provincia, guadagnando più di un impiegato Fiat.
Il tennis è ancora uno sport “per privilegiati” come quasi tutti gli sport, anche se molto meno di un tempo.
Si parla tanto del talento immenso di Gulbis, ma se non fosse figlio di un miliardario, non avrebbe vinto neppure le partite del torneo del paese.
Quinzi non è arrivato ad essere ciò che si sperava semplicemente perché, pur avendo avuto tutti gli aiuti possibili non aveva un vero talento (mano educata, testa, capacità di mettersi in discussione…ecc ecc), cosa che sembrano avere Sinner e Musetti e che vede in Sonego la massima espressione di volontà e voglia di allenarsi e migliorarsi….ma se Lorenzo fosse stato figlio di un precario che faticava ad arrivare a fine mese, mai sarebbe arrivato dov’è.
In ogni caso auguro a Quinzi un gran bocca al lupo per il futuro.

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