ATP Marsiglia: Medvedev troppo solido, Sinner troppi errori, il russo vince in due set (con il video della partita)
12/03/2021 18:06 
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Jannik Sinner
Jannik Sinner non supera l’esame Medvedev nei quarti dell’ATP 250 di Marsiglia. Daniil vince in due set, 6-3 6-4 lo score finale di un match giocato con coraggio dall’azzurro, ma condito da troppi errori contro la sostanza e qualità del russo, oggi obiettivamente più forte. Resta una partita importante per Jannik, per l’attitudine dimostrata durante tutta la partita.
Che l’incontro fosse molto difficile sul piano tattico lo si sapeva fin dall’inizio, perché le qualità del russo sono “perfette” per disinnescare il gioco dell’altoatesino (come del resto quello della maggior parte dei rivali). Sinner è dotato di un tennis molto aggressivo in spinta, ma al momento è “relativamente limitato”: cerca il winner in spinta e progressione, cerca di portare il rivale all’errore in spinta progressione. Quando non sfonda il rivale o lo porta a sbagliare (esattamente le migliori qualità di Medvedev…), a furia di rischiare in spinta l’errore prima o poi arriva, soprattutto col diritto, colpo assai potente ma ancora meno stabile e costante, soprattutto nella soluzione cross proprio per la sua meccanica esecutiva con il peso del corpo che ancora fa fatica a trasferire in avanti, restando un po’ “seduto” nella rotazione al momento dell’impatto. Per vincere contro un ottimo Medvedev devi essere o terribilmente offensivo, commettendo pochissimi errori e rubandogli il tempo di gioco costringendolo a velocizzare tutto; oppure un muro ancor più tosto e solido, a la Djokovic per dire. Sinner ha giocato una partita discreta per attitudine, c’ha provato senza mai tirare i remi in barca, ma con così tanti errori e con così poco aiuto dal servizio era davvero difficile mettere in difficoltà il russo, oggi in ottima giornata.
Medvedev al contrario è stato sereno, solido, praticamente perfetto con la prima di servizio tanto da risultare a tratti ingiocabile, soprattutto dopo essersi portato in vantaggio di un break. È riuscito a portare il match nella sua “palude”, dove sguiscia in totale sicurezza, stritolando l’azzurro difesa dopo difesa, palla dopo palla.
Sinner ci ha provato, ha spinto tantissimo per “sfondare” il rivale con una progressione a grandissima velocità, con i piedi vicini alla riga di fondo e via accelerazioni a tutta, ma il russo si è messo in modalità “muro”, ha incassato e sbagliato pochissimo, portando l’azzurro a forzare troppo e, dopo alcuni colpi, sbagliare. Oltre al rendimento dei colpi di inizio gioco (prima di servizio costante, risposte molto lunghe), la chiave del match è stata l’abilità del russo nel reggere sulla diagonale del diritto cross proponendo all’azzurro palle difensive lunghe e senza peso, che Jannik ha provato a spingere con slanci veloci assai aggressivi, ma senza riuscire a sfondare ha finito per commettere errori in spinta alla terza o quarta accelerazione. Inoltre Jannik non può prescindere da un miglior rendimento con la prima di servizio. Questa la foto tecnico-tattica dell’incontro, che resterà in ogni modo un’esperienza formativa per Sinner, per capire dove sono i suoi limiti, come arricchire il suo tennis per affrontare e mettere in difficoltà i migliori del mondo.
Ecco la cronaca dell’incontro.
Il match inizia alle 16.50 con Sinner alla battuta. Lungo scambio, Medvedev cambia ritmo con un bel rovescio cross e chiude in avanzamento. Jannik deve stare molto attento alle variazioni improvvise del russo, grazie a cui riesce a ribaltare gli scambi a suo favore. Con un pressing notevole, profondo e preciso, l’azzurro strappa i primi 15 del match, e con un Ace chiude il primo game, 1-0 avanti. Medvedev al servizio, prime precise e colpi fluidi, a 15 impatta 1 pari. Il primo punto del terzo game è il Manifesto del tennis di Jannik: una serie di rovesci cross in progressione, uno più lungo e potente dell’altro, fino a far accorciare il rivale e via in campo coi piedi ad anticipare e spingere a tutta col diritto chiudendo nell’angolo scoperto. Potente, preciso, vincente. Il diritto oggi sembra in palla, a zero Sinner si porta 2-1. Il set avanza spedito seguendo i turni di battuta, tennis verticale e veloce, fino al quinto game. Jannik non trova la prima, forza dal fondo ma arrivano i primi errori, 0-30. Il russo aumenta i decibel del suo “grugnito” per alzare la pressione, Sinner continua a spingere con potenza. Un’accelerazione vincente gli esce di un soffio, errore che lo porta 15-40, prime due chance di allungo per Daniil. Un altro diritto cross molto veloce fila via in corridoio, di pochi centimetri. Break Medvedev, 3-2 e servizio. Jannik troppo falloso, cercando di imporre il suo tennis. Il russo è molto centrato: serve bene, propone palle non così “pesanti” ma assai lunghe, che Jannik è in difficoltà a rigiocare in massima accelerazione. Anche il suo sguardo è molto concentrato, senza concedere niente consolida il vantaggio salendo 4-2. Daniil super aggressivo nel settimo game, cercando di “uccidere” il set; il servizio di nuovo non aiuta l’azzurro. Ai vantaggi, Medvedev strappa una palla del doppio break. Daniil dal centro governa i ritmi dello scambio, sballotta Jannik a destra e a manca ma è il primo a sbagliare con un diritto cross appena largo. Uno smash non facile tirato lungo da Sinner gli costa la seconda palla break del game. Medvedev è un muro, Sinner spinge ma sbaglia col rovescio, in rete. 5-2 Medvedev, a servire per il primo parziale. Il russo è una macchina alla battuta, addirittura un Ace di seconda al T sul 30-15, è doppio set point. Ok il secondo, ennesimo diritto lungo di Jannik in spinta. 6-2 Medvedev, un set dominato dal russo, troppo più preciso e continuo al servizio.
Secondo set, Jannik inizia di nuovo alla battuta. Nel terzo game va in difficoltà, un paio di errori gli costano lo 0-30. È bravo e coraggioso a portarsi avanti, chiudendo di volo con ottima mano sul 15-30. Un errore di rovescio dal centro però gli costa la prima palla break del secondo parziale. La cancella Jannik avanzando col diritto al centro, potente e preciso e quindi un’accelerazione strepitosa di rovescio dal centro, un inside out che pizzica la riga. 2-1 Sinner. Medvedev alla battuta è una macchina, non concede niente; Sinner va di nuovo in affanno nel quinto game, 15-30 e niente prima. Daniil si difende, Jannik spinge a tutta ma è il primo a sbagliare, ancora col diritto con i piedi in campo. Doppia palla break Medvedev. Costruisce il punto benissimo l’azzurro, ma la volee alta di rovescio in avanzamento (con il campo discretamente aperto) muore abbondantemente out. Break Medvedev, il match sembra ormai in totale controllo, avanti 3-2 e servizio. In sicurezza il russo consolida il vantaggio, 4-2, ma finalmente concede la prima palla break del match servendo sul 4-3, 30-40. Si scambia al centro, Sinner ci prova ma un drive aggressivo è appena lungo. Esatta foto del match: Jannik è volitivo, spinge, rischia, ma troppi errori. Si salva Medvedev col servizio, resta avanti 5-3. L’azzurro non molla sino alla fine, con un buon gioco al servizio e nessun errore in spinta resta in partita, sotto 4-5. Il russo va a servire per chiudere il match. E come serve… botte in tutti gli angoli, di fatto non si gioca. 40-0 e tre match point. Chiude al secondo, altra bordata con il servizio al centro.
Game Set Match Medvedev, una vittoria meritata che lo porta in semifinale a Marsiglia. Un match da cui Jannik potrà imparare molto.
Marco Mazzoni
[1] Daniil Medvedev 
vs [5] Jannik Sinner 
7 Ace 2
3 Doppi falli 0
3/5 Break point 0/1
0 Tiebreak vinti 0
24 Punti vinti in risposta 13
61 Punti vinti 45
12 Giochi vinti 6
5 N. max giochi vinti di fila 1
7 N. max punti vinti di fila 4
37 Punti vinti al servizio 32
9 Giochi vinti al servizio 6
TAG: ATP Marsiglia 2021, Daniil Medvedev, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Sinner
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@ Givaldo Barbosa (#2716956)
Musetti fa “sognare”?? Io lo adoro, ma questi termini riferiti ad un giovane che ha soprattutto bisogno di concretezza e di vincere mi sembra sviino i reali problemi su una dimensione “coccolona” e inconsistente che non serve e non aiuta.
@ Nuovo (#2717246)
Penso occhio e croce sia impossibile giocare a mille tutte le partite.. se deve scegliere quale torneo essere più in forma e giocare a mille credo che Roma ad oggi sia un obiettivo non impossibile.. Jannick è forte! Ma forte forte! Su questo spero che siamo tutti d’accordo, abbiamo già visto tanta roba.
@ Luca Martin (#2716792)
La crescita dell’ultimo anno porta ad ulteriori margini nei prossimi 2
Non so che partita hanno visto molti, o se hanno visto la partita.
Ma la differenza è stata solo i colpi di inizio gioco: risposta al servizio e servizio. Il gioco da fondo campo Sinner è stato superiore. Lo è stato sicuramente nei primi game dei due set, proprio perché non riuscendo ad avere punti sul servizio ogni punto lo ha ottenuto da fondo, e se non sei superiore da fondo è l’avversario che fa più punti e fa lui i game, non tu.
Poi alla fine del primo set sinner ha perso fiducia e a iniziato a soffrire anche da fondo, ma nel secondo set si è ripreso e il break lo ha subito perché sempre con il peso di dover superare da fondo campo Medvedev ha finito per fare un game pieno di errori gratuiti.
Certo, i colpi di inizio gioco sono importantissimi, e Djokovic ne sa qualcosa visto che grazie a essi ha vinto l’ultimo Australian Open. Ma Sinner ha la possibilità di migliorare tali colpi e se li migliora, tutto cambia.
Poi le volee è un altro elemento dolente, ma questo è un altro discorso.
Quello di Piatti, sui 150 match è come un mantra ma anche questo aspetto va approfondito.
Esempio, uno come Fognini potrebbe anche arrivare a giocare 1000 partite Atp che alla milleunesima continuerebbe a fare gli stessi errori di approccio a certi match.
Dipende dalla capacità di apprendimento. 150 e’ un numero esemplificativo. Bisogna vedere il giocatore come percepisce, assorbe e rende se stesso consapevole su certi match. Insomma bisogna essere ricettivi ed rendersi una spugna per assorbire tutte le esperienze e le informazioni che un match può dare.
Bisogna avere sempre fame, voglia di migliorarsi. Non basta il focus mentale, il dirsi consciamente che il tuo pensiero è solo li su quel campo. Dipende cosa ne pensa l’inconscio, dipende se tutte le parti del se sono integre e vanno in un’unica direzione.A mio modo di vedere la miglior dote di Jannick è l’umiltà e la serietà che lo hanno portato molto spesso ad essere sereno in campo. È la serenità dei forti, dei top, quella che ti permette di crescere
nel modo migliore, quello che hanno fatto al meglio Roger, Nole e Nadal.
Tutti gli altri non sono riusciti ad essere cosi ispirati a crearsi un know how to win. È un insieme di tanti piccoli dettagli che per loro hanno creato un mosaico quasi perfetto. Il comune denominatore di ognuno di loro è stata la profonda serenità d’animo, la forza mentale e spirituale, aiutati dalle esperienze della propria interiorità ma da un mondo esterno da cui sono stati protetti. Jannick per me nasce con quella stoffa li bisogna solo proteggerlo dal mondo esterno. Fondamentale che gli si diano gli strumenti perché capisca cosa è giusto per lui e cosa no. Faccio un esempio, quando lo staff Giorgi si voleva affidare a Lele Mora li ho capito che eravamo su binari senza sbocco.
Qui fortunatamente siamo su un altro staff ma bisogna vigilare sempre sull’aspetto “mentale” del ragazzo perché non è facile e si rischia di essere assorbiti dal mondo che ti circonda e che ti cerca, ti vuole ma che molto spesso non è il meglio per te.
Gattone Mecir Medveved è forte
Scrito per far capire agli esspertti, che non capiscono cosa vuol dire essere tra i primmii 50 nel moondo.
Il tennis lo gioochano oltre 5 millioonii di tesserati, piu i cinesi
Secondo la mia opinione sinner e il suo team si stanno focalizzando su altro non sulla vittoria e sul risultato a breve termine .
Dalla partita mi è parso di vedere un ragazzo che ha fatto sempre la scelta giusta pur consapevole che avrebbe perso perché sa che se vuole essere il più forte tra qualche anno deve giocare in un modo che oggi non gli dà sicurezza .
Giocare per vincere a tutti i costi e giocare per crescere sono due cose molto differenti per che non semrpe il risultato combacia ma per rendere il risultato una conseguenza del gioco espresso bisogna allenarsi in partite come queste e crescere .
Musetti ad esempio gioca le partite molto tatticamente per portarle a casa ma c è poca crescita di gioco poco rischio.esce poco dalla sua comfort zone cosa che invece sinner fa spesso e comunque anche quando non sente la palla ha un atteggiamento positivo .
Secondo me questo alla lunga pagherà .
La maturazzzioone di Sinnner, tennista, e stata scavalcata al maggioor parte di un procedimento regolare. Non ha provato ill tennis junioores mondiale. i suucessi nei futures lo hanno llanciato inpreeparatto al tennis in vertice. Tutto cio ha sodisfato il suuo team, ma lui ha in velocita ottenuto il massimoo dei suoi potenziali. Ora siamo a pagare la velocita non razionale. Dificile svilupparee la veloocita di colpi e spostamenti, se hai gia ragggiunto il massimo. Cosa vogliamo ? vogliiamo serviizi a 300 al ora. Vogliiamo bekend paralele a 3000 al ora.
Sinner giocha al massimo delle sue possibilita, nel tennis tutti vincono e perdono ogni settimana.
Perche e Italiano , dovrebe essere il migliore e unicco al mondo , immbatibile, gessu cristo, predestinato , extraterestre, santo ?
Sono d’accordo
Piatti continua a dire che è giusto incontrare giocatori come Medvedev che ti fanno crescere e questo mi può pure stare bene, ma se Jannik invece di incontrare ai quarti la tds n.1 avesse incontrato -che so- Herbert o TsiTsi forse -e dottinro comunque il forse- qualche punto in più lo avrebbe portato a casa. In parole povere: più sei alto in classifica e meno ostacoli pesanti trovi nei sorteggi.
Quando nelle feste di paese mettevano un recipiente pieno di fagioli e si doveva indovinarne il numero, se si sommava il quantitativo di fagioli indicati dai partecipanti al gioco, dividendolo per coloro che avevano partecipato al gioco, il risultato era estremamente vicino al reale quantitativo di fagioli del recipiente.
Questo mi fa credere che, sommando tutte le opinioni scritte, nei tanti commenti posti, mi faranno avere un idea più reale, di quale giocatore sia il nostro giovane Sinner.
Dimenticavo…gioca il doppio con hurkacz
Nel 2020 si erano sfidati, tralaltro nello stesso posto.
Lì, complice anche un Medvedev che nel primo set regalava veramente tutto (poco in forma quella settimana, avrebbe preso bagel da Simon), Sinner era andato avanti nel punteggio, poi ha pagato il “comeback” del russo.
Nel frattempo sono cresciuti entrambi (esponenzialmente il nostro, linearmente il russo). Però ieri Sinner devo dire che mi è piaciuto poco, veramente poche variazioni, se i colpi piatti non girano non riesce a trovare soluzioni, con un giocatore “unorthodox” come Medvedev che non ti da neanche il tempo di pensare, si fa durissima.
Forse qui Piatti dovrebbe lavorare, su una maggiore varietà dei colpi, sul gioco a rete … non sulle 150 partite andando a caccia di avversari scomodi (che poi, più “comodo” di Barrère al primo turno credo che c’era ben poco)
Uscito il tabellone di dubai.
Sinner bye poi bublik o nishioka
Veramente non capisco le critiche su Sinner, abbiamo un prospetto incredibile. Siamo già messi bene con Fognini e Berrettini,Sinner già adesso, a neanche 20 anni è al loro livello. Ma di che parliamo, male che vada starà lustri tra i primi 10. Fate ridere…….
Vero! Il rovescio lungolinea è un colpo difficile che JS non ha naturale e Piatti deve assolutamente convincerlo ad usare più spesso. Sono tutte cose che verranno col tempo, come il servizio ed una maggiore efficacia nella risposta. Le basi sono ottime, se saprà migliorare i vari aspetti del suo gioco lo ritroveremo a lottare per i traguardi più importanti
A 19 anni e’ già portentoso giocare con simili avversari senza sfigurare troppo,tutta esperienza per il suo cammino,il suo lato piu’debole pero’al momento mi sembra il servizio, troppo incostante e questa gente non te lo perdona, inoltre trovo che usi troppo poco il rovescio lungo linea,cercare di scambiare da fondo campo con questi MOSTRI è ancora troppo difficile,a mio parere dovrebbe provare a chiudere di piu con questo colpo che ha tra l’altro potentissimo.
Ma Fognini a quanti anni è diventato top ten? E la Pennetta e la Schiavone non sono diventate top player in età avanzata? Lascia perdere Nadal, Federer, Borg, Lendl, sono come Pelé e Maradona nel calcio, ne nasce uno ogni 50 anni.
Proprio così
Bellissima
Il Wyno fa male e si vede….
@ il capitano (#2717229)
Io sono fiduciosa capitano 🙂
Carte per cosa, non penso abbia molte possibilità di vincere a Roma, a Parigi ha giocato un grandissimo torneo, da top 8 anno scorso ma non è detto che quest anno sia altrettanto in forma, nei tornei ci sono miliardi di variabili
È tutto vero! Jannik ha avuto sprazzi di superiorità di gioco, ed è su questo che si deve insistere…
A ben vedere, il risultato (6-2 6-4) è identico a quello rimediato da Berrettini qualche settimana fa nella finale dell’AtpCup contro lo stesso avversario.
Eppure, la dinamica delle due partite mi è sembrata abbastanza differente. Matteo, sin dall’inizio, non sapeva che pesci prendere con Daniil, Jannik invece lo ha affrontato alla pari cedendo solo in determinate occasioni, senza più riuscire a riprendersi complice il fatto che Medeve con lui non ha sbagliato assolutamente nulla
Su Marte è ancora troppo presto.
Ma i Carton Atti Pres Enti sugli Sp Alti di Mar Silia li ha Procur Atti Sun Ing o Mor Atti?
Ma cosa pretendete da un ragazzo di 19 anni? Che batta in scioltezza il nr. 2 del mondo? A quell’età Medvedev vinceva i tornei futures! Se, come penso, JS migliorerà il servizio, abbasserà la % di gratuiti soprattutto sul dritto e si convincerà a chiudere a rete qualche punto quando spazza fuori dal campo l’avversario col rovescio, beh sono convinto che pochi riusciranno a tenergli testa.
Sul veloce Jannick deve migliorare il servizio e il resto viene da sè… sulla terra sarà vincente a poco.. A Roma deve giocarsi le sue carte..