Sinner: “Pensavano fossi irlandese. Tutti si aspettano titoli Slam, ma questo non mi disturba”
Jannik Sinner tornerà in campo la prossima settimana nell’ATP 250 di Marsiglia. Il quotidiano transalpino “L’Equipe” lo appena ha intervistato, presentando ai propri lettori uno dei talenti più cristallini del firmamento internazionale. Jannik ha parlato del suo presente e della sua formazione, con alcuni aneddoti curiosi. Riportiamo alcuni estratti dell’intervista.
“Tutti si aspettano che io vinca titoli Slam, ma questo pensiero non mi disturba. Ho solo 19 anni e sono consapevole che la strada per arrivare è lunga, e che la pressione più grande è quella che io metto su me stesso. Per vincere i grandi tornei è necessario prima imparare e perdere delle grandi partite, è una cosa che al momento fa male ma aiuta crescere, come successo all’Australian Open con la sconfitta contro Shapovalov. Ho parlato tanto con il mio team, vogliamo vincere, ma quando si è giovani è importante la sconfitta e imparare da queste. Non voglio mettermi fretta da solo, sono diventato professionista a 18 anni e vorrei giocare fino a 38!“.
“Mi considero fortunato ad aver iniziato a giocare nella stessa epoca di campioni come Novak, Rafa e Roger, i più grandi di sempre, perché questo non soltanto perché mi dà la possibilità di giocare contro di loro ma soprattutto di imparare da loro. Il match contro Nadal a Roland Garros è stato importantissimo per me, e quindi aver avuto la possibilutà di allenarmi con Rafael a Melbourne lo è stato ancora più. Credo che sia la cosa migliore che mi potesse capitare a 19 anni, è stata un’esperienza di vita che non scorderò mai”.
“La mia crescita? È diversa per ogni giocatore, per me il passaggio dalla posizione 500 del ranking alla 50 è stato veloce, così come quello dai Futures ai tornei ATP. Non ho giocato a livello juniores, ho preferito affrontare giocatori adulti nei Futures. Non ho giocato molti tornei Challenger, mi pare solo una decina, prima di affrontare l’ATP Tour. La scalata è stata rapida ma l’obiettivo è molto più avanti.Credo che i prossimi tre anni siano decisivi per la mia crescita. Dovrò allenarmi tanto, perderò delle partite e capire perché ho perso, quindi giocare più match possibili per crescere. Quando avrò fatto 200 partite a livello ATP inizierò a sapere meglio chi sono come tennista. Inoltre non è detto che continui come oggi, potrei rallentare o addirittura peggiorare se avessi un infortunio. Sono consapevole del mio percorso e di quello che ho scelto di essere come persona, il tennis è la cosa più importante per me”.
“Da piccolo ero molto più sciatore che tennista. A 13 anni ho iniziato a perdere nelle gare di sci perché non ero abbastanza forte sul piano fisico, proprio in quel periodo ho incominciato ad apprezzare di più il tennis perché è davvero un gioco. Amo lo sci ma come sport è diverso, fai una discesa di un minuto e mezzo e al primo errore è finita. Nel tennis invece puoi sbagliare ma la partita continua, anche altre due ore e mezza. A me piace giocare, avere la possibilità di esplorare soluzioni, accelerare la palla, rallentare, c’è tempo e tattica. Gli sci sono stati importanti per il mio gioco di piedi e per l’equilibrio, due aspetti fondamentali nel tennis. Quando sei rapido e hai equilibrio, non è indispensabile troppa potenza“.
“Sono italiano al 100% ma sono di una piccola valle nell’estremo nord del paese, la vita è un po’ diversa nel Sud Tirolo rispetto al resto del paese. Ci sentiamo italiani perché si è cresciuti in Italia, ma la mia prima lingua è il tedesco. Tanto che quando a 13 anni sono andato a vivere a Bordighera, ad oltre sei ore di auto da casa mia, per allenarmi alla struttura di Riccardo Piatti, è stato un momento difficile. Davvero capivo ben poco di quello che mi dicevano, posso dire di averlo imparato lì l’italiano. Adesso lo parlo abbastanza bene, ma sento che ancora non è perfetto…”.
“Non sono affatto freddo, il comportamento è una cosa di di famiglia. Sono uscito di casa molto giovane, ho dovuto crescere imparando a gestire me stesso, con la forza di tirarmi fuori da solo dalle difficoltà. Fino a quando avevo 15-16 anni dopo aver perso una partita chiamavo sempre mia mamma. Non mi mettevo a piangere o lagnarmi ero dispiaciuto e chiamavo per cercare un po’ di conforto, ma mia madre tagliava corto dicendomi che non aveva molto tempo per stare a telefono, dovendo lavorare. Lontano da casa ho dovuto prendermi le mie responsabiltà”.
“Quando ero ragazzino portavo i capelli lunghi sulle spalle perché non mi piaceva andare dal parrucchiere, tanto che mi chiedevano se per caso fossi irlandese! Rispondevo che ero italiano e restavano stupiti”.
Marco Mazzoni
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@ Renato (#2711289)
N. 11 del mondo, 1 500 vinto e 3 250, in meno di un anno e a 20 anni da meno di 2 mesi.
Magari lo ammetti che di tennis non capisci niente?
Ilsuo prossimo avversario, Barrere, occupa l’80ma posizione. Se non si mette di mezzo la schiena, dovrebbe farcela. enzo
Perché ti sei sentito chiamato in causa? Ho risposto ad altro utente e non ti ho mai nominato.
Sinner ha tante qualità e soprattutto una testa notevole. Ha però due limiti evidenti: uno tecnico (scarsa qualità nel gioco di volo e di tocco, variazioni incluse) e uno fisico (scarsa resistenza alla fatica muscolare e conseguente tendenza ad irrigidirsi muscolarmente, o addirittura ad infortunarsi, quando le partite si protraggono). Il primo limite è il meno preoccupante, in quanto superabile (almeno in parte) se l’atleta sarà supportato da uno staff tecnico adeguato (non necessariamente l’attuale). Il secondo limite, invece, è il più preoccupante. Perché Sinner mi sembra molto fragile fisicamente, pur avendo meno di vent’anni (il che non è necessariamente un’attenuante), e non è detto che il lavoro atletico, che immagino stia già facendo, possano dargli quel “talento” fisico che comunque bisogna avere se si mira ad essere il numero uno (o giù di lì). Essere numero 1 o competere per diventarlo significa infatti giocare molti tornei, arrivare sempre fino in fondo in tutti i tornei e pertanto giocare tantissime partite. Voglio ricordare che Nadal, Djokovic, Federer e Murray sono, o sono stati, (anche( fantastici atleti, con doti di resistenza e recupero fisico non comuni. Detto questo, in bocca al lupo Yannick Sinner.
@ pepe (#2711417)
Nessun nesso.
Era per passare il tempo.
Saluti
Però un po’ ha ragione. Anche se sinner ha vinto già 250,cosa non facile
Sei un grande.
è un articolo certo bello ma…qual’è il nesso con Sinner?
Genio.. Da come ragioni lo stato di San Marino non dovrebbe esistere e gli Istriani dovrebbero essere italiani e forse i napoletani metà francesi e metà spagnoli!
Ma dai..
Troppe aspettative e sinceramente un po’ sopravvalutato
@ gene61 (#2711167)
Sinner italiano al 100% come dice lui..non so…vai a farti un giro dalle sue parti
Sinner-Barrere 1t a Marsiglia, poi vincente Gaston-Novak, quindi Medvedev
@ Ging (#2711112)
Nessuno gli ha mai augurato una carriera alla Cane’.
Sono allucinazioni tue,personali, tipiche di chi ha bisogno dello scontro per sentirsi in vita e per esistere.
Del resto -e ne hai dato prova più volte- ti rispondi ai post da solo.
L’uomo che si rispondeva da solo.
Tu hai solo espresso un parere???
Ma fammi il piacere!
Tu sei solo un provocatore che si diverte con poco…
Non è che è corretto dire tutto quello che ti gira nella testa.
Sinner è italiano e fattene una ragione, al limite rosica ma non andare oltre
Ahhhhahhhhahhhj
Perché
Gioca sicuro a Marsiglia???…
Invece ha senso, Jannick è di madrelingua tedesca e non conosceva una parola di italiano fino a quando è andato alle scuole dell’obbligo, dove ha anche faticato per apprendere una nuova lingua. Dalle sue parti l’Italia è un paese lontano. Io rispetto le mie origini e questo ha molto senso.
Credo che in Italia gli appassionati vogliano ,dopo anni di buio, il campione che vinca, a prescindere dallo stile,dalle emozioni che trasmette,e anche dal saper essere personaggio. Sinner promette senza dubbio grandissime cose e probabilmente arriverà molto in alto. Se parliamo però di emozioni,adrenalina e capacità di coinvolgere il pubblico (nel bene come nel male) che sono poi le cose che piu contribuiscono a tenerci per ore davanti ad una televisione, Fognini e (per chi lo ha amato come me) Cane’ restano inimitabili
Clerici e Cane’..2 dei personaggi che più hanno contribuito a farmi innamorare fin da bambino allo “sport del Diavolo” ..grazie Givaldo!
@ Givaldo Barbosa (#2710858)
Oh beh se gli auguriamo una carriera alla Cané che era solo bello a vedersi ma non ha mai vinto nulla di importante, significa che ci accontentiamo di poco.
No, ovvio
L’intolleranza è un brutto male.
Tu hai detto una cosa senza senso…perché un’italiano dovrebbe portare sulle spalle una bandiera tedesca…
Non ha davvero senso
Io ho espresso un mio pensiero senza offendere nessuno ed educatamente e per questo mi vuoi fuori dal sito. Ho capito, cene sono molti che appena uno dice una parola che non gli va a genio vogliono eliminare il prossimo, tu sei uno di questi. Dovresti essere eliminato tu che non rispetti le idee del tutto pacifiche degli altri
Puo anche darsi che sia tutto un percorso per imparare a giocare in qualunque situazione
si puo dire che non ha il dna del fenomeno? sara un buon giocatore ma credo che dovremo aspettare anc ora anni
Vivinaso un commento ..ti prego!
@ Tennista da strapazzo (#2711028)
Credo,modestamente,che sia ancora consentito di esprimere la propria opinione soprattutto se fatta in maniera garbata.Magari a molti di voi piacerà l’idea del passaporto del pensiero,cosi come di quello vaccinale.Ma sono ad allora dovrete farcene una ragione,dal mio canto continuerò ad indovinare ogni pronostico e valutazione mai smentita dai fatti.
@ Carlos Primero (#2710999)
Hai ragione, sul campo inglese..in tedesco l’intervista con birgit nössing su servus tv
@ ColinDibley (#2710723)
No vabbè ma di tennis ne capisci qualcosa o sei un giocatore di briscola! No perché il tuo commento oltre ad essere un po’ acido è anche fuori luogo. Prendi in mano una racchetta da tennis così capisci bene cosa e come è il tennis!
*impestano il sito
Infatti!!!!! Troppa corda e questi proliferano e impostano…
@ Givaldo Barbosa (#2710858)
Si può anche fare un piccolo e improvvisato parallelismo con Musetti. Si pensi al passaggio sul potenziamento muscolare, al calcio sul cartellone pubblicitario (equivalente del lancio della racchetta), al talento, al rovescio.
Mediocre apparentemente ma efficacissimo come anche Sinner! 😉 Per il purista chitarrista anche The Edge è scarso ma se 4 scarsi sono al top tra vendite e storia del rock figuriamoci gli altri più tecnici e dotati che carriere da sfigati. E’ un discorso vecchio quello del tecnico geniale ma frustrato che se la prende con il meno dotato a cui è andata di lusso! La storia della musica pop rock di elite non si riduce ad una sfida spettacolare tra Steve Vai vs Ralph Macchio!
@ Rubinho (#2710954)
Appunto sembrava un ascesa iperbolica.questo ha tratto tutti in inganno. Adesso è in pausa. Speriamo di avere altre gradevoli sorprese dal Sinner punta di diamante di un gruppo tenuto e rispettato ( non come 2 anni fa quando si parlava solo di seppi e Fogna “che comunque abbiamo tutti ammirato”
Nell’esibizione a Berlino-Tempelhof, l’anno scorso, mi aspettavo che parlasse tedesco, ma lo intervistavano solo in inglese.
Nello sport e nella vita apprezzi qualcuno o qualcosa o sei sempre e solo negativo?
Non mi ricordo un tuo post positivo. Spero di sbagliarmi.
A me piace sempre di più, ragazzo con i piedi per terra, intelligente le auguro il meglio, so che mi regalerà delle belle emozioni.
@ Cicala (#2710881)
Esatto
@ Cicala (#2710881)
Quoto
@ Andy.Fi (#2710956)
Va bene, ma perché prendersela sempre con le femminucce?
Stamattina i francesi, stasera le femmine.
Domani a chi tocca?
@ Luca Martin (#2710738)
Molte volte si rischia di buttare tutto per la troppa fretta di arrivare, io preferisco una crescita graduale. Djokovic ha iniziato a dominare a 24 anni..
@ Bjorn borg (#2710828)
Semplice, non ce ne sono altri ahahah, ma questi non se ne rendono conto
@ f (#2710906)
Io ti voglio vedere fuori da questo sito.
A questo mica serve la visita oculistica, dai che scherzi?
Ci vuole una visita psichiatrica e soprattutto con uno molto bravo…
Ahhhhahhh ahhhhahhh
Ma vedi di andare a …..
Adoro Berrettini e Fognini, ma Jannick mi fa sognare, so che è ancora troppo presto, ma se il fisico lo sorregge ne vedremo delle belle. Come carattere, da cittadino ho sempre ammirato i montanari come lui, mi ricordo tanti anni fa, ai primi giorni di militare eravamo tutti a lamentarci, quando arriva un paesano di Jannick e ci dice che gli sembrava di essere in vacanza. Grande Sinner, no come quella femminuccia di Zverev
Ricordo agli scettici che il ragazzino ha vinto già due atp 250 da poco…vi dovrebbe bastare… pensateci..
beh forte è forte altrimenti a 19 anni non sarebbe tra i primi 30-40 giocatori..è già un ottimo piazzamento..naturalm tutti vogliono arrivare in cima ma ce ne vuole…per me il suo punto debole lo vedo nella mancanza di elasticità, nel fisico non del tutto armonico…la sua forza oltre a saper tirare è nella testa…boh vedremo…
@ gene61 (#2710768)
la prima che hai detto.
Impegnati di più dai quando fai flame, così ti so sgama subito!
Tu si che capisci di tennis…tutti i fenomeni che peraltro non citi hanno vinto 2 titoli atp a 19 anni “suonati”…
Anche, anche, tutte e due
@ f (#2710906)
Sarebbe meglio quella austriaca
@ SimonBolelliVamos (#2710901)
Concordo… pero’ mi manca il commento di vivinaso
Jannick io vorrei vederti vincere un torneo e presentarti alla premiazione con la bandiera tedesca addosso, sarebbe una bella risposta.
Odio ste venerazioni. Per fortuna sembra avere la testa sulle spalle.
Spero che Jannik cambi marcia nel 2021. Anche se ha vinto Melbourne 1 (o 2), ho visto una regressione rispetto allo scorso anno in termini di approccio,molto meno aggressivo e più attendista. Ha l’anticipo e il timing che potrebbe frullare quasi chiunque nel circuito e una risposta di alto livello da entrambi i lati. Deve far valere questi fondamentali e comandare sempre lo scambio prendendo a pallate gli avversari. È una caratteristica che ha già mostrato nella seconda parte del 2020 sulla quale poi innestare i miglioramenti sugli aspetti del suo gioco che sono ancora deficitari: la continuità del servizio, la verticalizzazione e il gioco di volo, la gestione delle mozzarelle basse a metà campo. Deve tornare però a tirare lavandini e non a fare il pallettaro.
Mahh, dando un’occhiatina alla Braccini..i gusti di Jannik non mi sembrano rivolti a donne angelicate!! Ma lasciatelo stare, è un ragazzo di oggi con le sue trasgressioni, in un mondo che gli da fama e disponibilità economiche e gli consente esperienze cui nessuno fra i giovani rinuncerebbe…poi, per carità, per papà e mamma amore e rispetto, si vede che è di buoni sentimenti ma credo che oggi abbia altre priorità e prospettive, e le sviolinate eccessivamente mielose mi sembrano fuori tempo e in contraddizione col Sinner che vogliamo e che vuole diventare, non l’eterno ragazzino ma sempre più tosto, determinato e pronto a fronteggiare i grandi del tennis (e a darsi nell’immediato futuro prospettive Slam)
@ ColinDibley (#2710723)
Ti ho prenotato l’oculista lunedì prossimo alle 17,00….. 😎 😎 😎
Batterista mediocrissimo come tutto il gruppo in cui suona.
Dai riprova e controlla, la prossima volta non potrai che far di meglio
Per chi volesse, qui c’è un bellissimo articolo di Clerici su Cane’, datato 1990.
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/02/07/per-favore-neurocane-conserva-il-furore.html
Con chi uscirà al primo turno il predestinato?
Uno dei più scarsi batteristi mai nati !
Ahahahah
Credo debba lavorare sul servizio, indispensabile per essere un top player, e sulle variazioni di gioco, ha tanto da migliorare ma già ora parte sfavorito solo coi primi otto del ranking. Forza JS!
Eccolo qua, l’immancabile…
Ci fai l’elenco dei tanti giovani tennisti di 19 anni che sono n.34 atp, vinto 2 atp, fatto QF slam, vinto 3 challenger e le next gen ?
Attendo fiducioso. Grazie
Ragazzi, ma non riconoscete i troll?
Lasciateli soli davanti alla tastiera senza alcuna risposta così si deprimono e ci lasciano in pace.
Non credo che il padre della Braccini non lo voglia come genero… insomma… poi tanto si sa che ogni coppia devono trovare il proprio equilibrio interno
@ pablito (#2710722)
Certo…tedesco e inglese
articolo inutile. La schiena piuttosto?
@ ColinDibley (#2710723)
Direi che un 19 enne top 100.. non è una promessa.. una promessa è un 15 enne 2.5…
lui è un PRO a tutti gli effetti… poi nessun sa davvero come andrà a finire..
una promessa era Quinzi.. non di certo Sinner…
Eccolo qua… Il super esperto mondiale del tennis…
Ma xmetti di seguirlo e fatti una vita
Irlandese…o russo fratello minore di Rublev?
😆 😆 😆
BTW Sinner vuol dire peccatore in inglese ma è un cognome tedesco e
in tedesco peccatore si dice Sünder.
Sinner viene invece da Sinn (= senso), parola da cui derivano aggettivi come sinnig (assennato), sinnvoll (sensato) ecc.
Potremmo dunque tradurre Jannik Sinner con Gian Nicola Sensi (o Sensini) e il Tolomei (l’illustre italianizzatore della toponomastica sudtirolese) penso sarebbe stato d’accordo 😉
Anzi chi sono?
Presenti in molti giovani tennisti? E dove sono tutti questi?
Noi cerchiamo il campione ma scopriamo che abbiamo un bravo ragazzo educato con il senso della famiglia e con obbiettivi precisi e se non li raggiungerà gli rimarrà quello che ha imparato dalla famiglia ovvero ovvero serietà e rispetto scusate se è poco.
@ Ging (#2710741)
Nessuno con la sua mentalità in Italia ovvio.
@ ColinDibley (#2710723
……a parte che non vedere i colpi di Sinner significa essere cieco, poi come ho detto lui è l’unico italiano che ha i colpi ed anche la mentalità, lui può fallire solo per il fisico.
Lo sai perché tante promesse italiane si sono perse negli anni(ed anche ora con Nardi ad esempio)? Perché non avevano testa, Sinner è un unicum in Italia perché ha capito che il tennis significa sacrifici a livelli estremi, non ci sarà mai più nessuno con la sua mentalità.
Per questo o lui o nessuno.
Adoro Jannik, è un giovane che ha dei valori. Sul fatto che abbia un tempo indefinito davanti a sé, glie l’hanno inculcato e NON sono d’accordo. Deve fare come i giganti di questo sport, e pensare di andarsi a prendere lo slam (come ha fatto la Swiatek… ascoltiamo le sue interviste sono un concentrato di psicologia vincente). Poi se non ci riesce la cosa si aggiusta o si ripara. Perché puntare su un vago futuro significa andare a mosche…Il futuro non è mai certo. È un errore clamoroso, come se a un razzo non si desse un target sicuro, si frantumerebbe da ‘qualche’ parte. Ma non LÌ dove dovrebbe.
ma che beatificazione d’egitto!. E’ una dele più grandi promesse del tennis mondiale, e se l’Equipe, che di certo non è molto tenero in genere con gli italiani, dedica una intervista, qualche ragione ci sarà. Se non riesci a vederla, bene, va dall’oculista!
Siamo alla beatificazione di un ragazzo si perbene,ma con mezzi tecnici assolutamente normali e presenti in tanti giovani tennisti.Mi sembra davvero stucchevole tutto questo pontificarlo;in fondo di promesse mancate sono lastricati i ground italiani.
Ma…
se vincesse in torneo in Germania, l’intervista dal campo la farebbe in tedesco ?
O lui o nessuno.
Se lui fallisce per qualsiasi motivo allora significa che Dio ha fatto gli italiani solo per essere bravi nello sci e nel nuoto ma non nel tennis e che semplicemente l’Italia non è fatta per il tennis.
Pensavano che fosse Larry Mullen JR!
L’intervista a tutto tondo di JS ci resituisce l’immagine fresca e pulita di un bravo ragazzo con le idee chiare che vuole fare strada nel mondo del tennis. Divertente e’ l’immagine di Jannik che chiama la mamma per essere confortato nella sconfitta e lei in tutta risposta gli dice di “non rompere” perche’ sta lavorando.. e questo secondo me la dice lunga anche in quale ambiente sia cresciuto il nostro ragazzo, non certo in una famiglia dove i genitori scendono in campo ed insultano l’arbitro di turno o che vivono attraverso i figli i loro sogni mai realizzati, oppure che li stressano a dismisura come alcuni che conosciamo bene. Insomma, JS è il ragazzo dal braccio e dal cuore d’oro che ogni papa’ vorrebbe come fidanzato della propria figliola, Braccini permettendo…
Teniamocelo stretto!!!!!! e ci farà gioire, soffrire, piangere di dolore,esultare, ci riempirà di ORGOLIO, VERO ORGOGLIO ITALIANO PER tanto tanto tempo!!! Il senso di partecipazione alla crescita umana e professionale che provo per questo ragazzo, mi correggo giovane uomo è unico
Il nostro ragazzo d’oro!