McEnroe: “2 su 3 negli Slam? No, un tiebreak a 10 al posto del quinto set”
John McEnroe è da sempre un personaggio che divide. Uno che fa discutere, che cavalca le epoche con carisma e idee a volte strampalate, altre interessanti. Durante una trasmissione su ESPN, il “genio” newyorkese ha detto la sua in merito all’infinito dibattito sulla lunghezza degli incontri negli Slam. Troppi 5 set? Match troppo lunghi? Portare tutto due su tre come nei tornei ATP? Per avvicinare più pubblico televisivo, da anni si parla di modifiche, incluso il format (discusso) provato alle NextGen Finals di Milano, con qualche argomento interessante ma anche molti dubbi.
Ecco che arriva la proposta di McEnroe, contrario a una rivoluzione negli Slam con match su tre set, ma favorevole ad una soluzione per accorciare la lunghezza degli incontri con un finale thrilling: un super tiebreak a 10 al posto del set decisivo.
“Ho sempre cercato una soluzione “nel mezzo”, ossia con partite al meglio di cinque set, ma con un tiebreak da 10 punti alla fine del quarto set. Questo sarebbe il mio compromesso, la soluzione che ritengo sia ideale. Non farei mai Slam due su tre, ma così sarebbe comunque diverso e più breve”.
Continua John, con la sua consueta irruenza verbale: “Ma vogliamo o no che questo sport cresca, per l’amor di Dio? Ci spariamo continuamente sui piedi, non lo capisco. Abbiamo questo sport incredibile, dovremmo cercare di renderlo il più accessibile, in modo che più persone possibile vogliano sintonizzarsi. Personalmente cedo che ottenere questo risultato sarebbe un gioco da ragazzi. Lo ripeto da 30 anni”.
Meno prorompente ma sulla stessa linea di pensiero anche la connazionale Chris Evert, ex campionessa e oggi apprezzata commentatrice negli States: “La soluzione del decider con tiebreak a 10 funziona. Guarate il circuito junior, è tutto quello che fanno, negli ITF. Ci sono ancora abbastanza punti in un tiebreak a 10 punti in modo che tu possa esprimere il tuo tennis, non è come un tiebreak classico a sette in cui ogni punto è decisivo, tanto che finisci per giocarlo quasi con terrore”.
Chissà se prima o poi si arriverà ad una innovazione, o secondo i punti di vista, ad una rivoluzione o involuzione…
Marco Mazzoni
TAG: Chris Evert, John McEnroe, lunghezza match, Marco Mazzoni, Match 3 su 5, proposte modifica tennis, tiebreak a 10
Sostituisca problematiche con sensibilità
Ma quale difesa della patria? Ma è in grado di leggere o no? Non mi faccia scappare la pazienza, usi il raziocinio! Ho scritto tre post (con questo quattro) sull’argomento: significa che mi sono posto il problema anche alla luce di problematiche moderne. Semplicemente difendo una posizione conservatrice in alcuni ambiti (glielo ribadisco, perché mi sembra sorda, oltreché arrogante: sono assolutamente favorevole al miglioramento della qualità del gioco mediante l’apporto tecnologico) del gioco, dato che per me (e non solo) hanno un valore simbolico ed etico importante. Cerchi di argomentare in maniera coerente ed opportuna e la finisca una buona volta di introdurre nel discorso elementi fuorvianti. Se non Le va bene come scrivo, non mi legga e vada a masturbarsi sui romanzi pseudo-calviniani o sulle biografie degli uomini d’affari moderni. Ne sono disponibili copiose quantità.
@ Annie (#2689970)
Dimenticavo : slam ed atp/wta 1000 SOLTANTO con 64 partecipanti, lo spettacolo ci guadagnerebbe enormemente e si risparmierebbe pure tanto tempo televisivo prezioso.
@ Annie (#2689970)
Il tennis è uno sport basato su match di lunga durata, è congegnato così ed ha avuto successo con questo format, fin qui non c’è ombra di dubbio.
Altra cosa è sostenere che nel corso dei match ci siano delle inutili lungaggini che vanno eliminate per rendere il match più interessante in modo tale da far emergere il talento tecnico, le capacità atletiche, la forza mentale e la carica agonistica (i sudamericani la chiamano “garra”).
Le capacità atletiche dei giocatori (specie dei maschi) coltivate da un grande lavoro in palestra fa si che per decidere il vincitore di un match fra due giocatori di livello più o meno simile occorrano diverse ore di gioco.
Il rischio di incontri più brevi è che le partite diventino TROPPO influenzate dalla casualità.
Mi spiego meglio : in un match si ripetono centinaia di dritti, rovesci, da 100 a 150 battute, decine di volee ed altri colpi; l’insieme di quanto sopra DA un responso ATTENDIBILE su chi dei due sia più capace e meriti la vittoria.
Basta leggere le statistiche delle partite per rendersi conto che la vittoria di uno o dell’altro è data dal ROMPERSI dell’equilibrio sulla
corretta esecuzione dei colpi medesimi.
Ad esempio : nel match fra TIZIO e CAIO, Tizio vince in quanto ha una percentuale di prime palle in battuta del 68% mentre Caio il 53%, mentre le percentuali degli altri colpi eseguiti bene si equivalgono.
E’ INDUBITABILE che nel lungo periodo il giocatore complessivamente più forte emerga sull’altro e quindi vinca il Match.
Per per conseguenza LOGICA (capisco che pensare agli amanti delle scorciatoie costi fatica) una partita di durata medio-lunga o addirittura lunga fa emergere il più bravo.
Poi concordo con l’evitare lungaggini, il “let” in battuta è tiro valido, solo un intervento medico per partita, 5 minuti di palleggio iniziale, abolire il tiebreak sul 6 pari ma disputare solo un altro game di spareggio (chi batte è avvantaggiato ma la regola è per tutti) , VIETEREI l’uso tra professionisti di racchette con ovale OLTRE 95 pollici quadrati per i maschi ed oltre i 100 per le femmine.
Il gioco si velocizzerebbe, i grandi superpallettari (vero inno alla noia) andrebbero a fare i challenger (forse), ci sarebbe molto più gioco a rete con match resi NATURALMENTE più rapidi.
Nelle partite di atp/wta 1000 e slam sia nel terzo set sia nel quinto set si decide il vincitore con il tradizionale vantaggio di 2 game.
Il tennis è sport di lunga durata , poi se a qualcuno piace che ci siano le partite modello “SVELTINA”…bohh, ognuno/a ha i suoi gusti.
@ Mefistofele (#2690022)
Guardi manca solo la difesa della patria, ha mica partecipato alla battaglia di Caporetto? E poi ribadisco per l’ennesima e ultima volta: se il problema è emerso, qualcuno l’ha evidenziato o no? Suvvia, fra il coltivare gli ideali del passato, una piccola dose di riflessione sull’attualita’ e il rapporto causa/effetto?
Nessuna teoria evoluzionistica mi spavento perché come Sisifo mi piego supino al cambiamento, nell’amara consapevolezza che nulla cambia realmente perché l’uomo è sempre il medesimo. Del resto non si ingannava Tomasi con la fatidica e insieme fatale frase ‘se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi’. Sancta verba! Di prosopopea nei miei commenti ce n’è ben poca (al massimo mi può accusare di epopea, ma questi sono Suoi crucci), anzi sono un amante dell’astratto antiretorico. Comunque sia, Lei faccia pure le sue valutazioni. Io non decido nulla, nè tantomeno pretendo di indovinare alla stregua di una sibilla infoiata i gusti del popolo maggioritario. Lascio a Lei ogni arte mantica e divinatoria. Io mi arrogo il solo diritto di rimanere fedele a quei valori con cui sono orgogliosamente cresciuto guardando questo sport. Se poi a Lei non aggrada il mio stile opulento, molta narrativa moderna potrà venirLe in soccorso.
@ Armonica (#2689019)
Ma perché? anzi, vediamone di più di partite e meno estenuanti, che non siano gare di resistenza ma dove vengano fuori le caratteristiche migliori del tennista, il sangue freddo negli scambi risolutivi, l’assenza di braccino nei momenti salienti, la capacità di chiudere in bellezza attingendo a qualche vincente tirato fuori dal cappello del prestigiatore…e tutto questo dopo ben 4 set, quindi minimo un 3 orette di gioco, ma di che stiamo parlando???
Guarda SlamdogMillionaire, sono quasi sempre d’accordo con te, ma su questo non riesco, e poi se fosse stato già così, ci saremmo persi alcune finali fra le più spettacolari, vedi anche solo l’ultimo Wimbledon, dove il mio pezzo di battaglia : 15-40 7-8 and just one more, non sarebbe mai esistito 😉 🙂
@ Mefistofele (#2689914)
Beh i suoi gusti tennistici riflettono il suo stile nei commenti: molta prosopopea e attaccamento ad uno stile retorico e opulento (vede che anch’io ho una certa padronanza del vocabolario italiano, e non me l’arrogo io, me lo diceva la mia insegnante di Lettere). La stessa velleità decisionale si ritrova nel pretendere che i suoi gusti siano quelli della maggioranza, ma piu’ umilmente dico che non credo che sia così, per il semplice fatto che il problema dei tempi troppo lunghi è stato posto..e nella speranza di ridimensionare le sue pretese elittarie le ricordo che “vox populi, vox dei” (e Mefistofele soccombe)..e che probabilmente neanche il tennis si sottrarra’ alle teorie evoluzionistiche che tanto la spaventano.
Per me il bello del tennis sta anche nelle lungaggini. Mi rendo conto che certi cambiamenti siano necessari. E su quelli che oggettivamente migliorano la qualità del gioco (occhio di falco, close call, shot clock, net etc.) non ho nulla da dire e anzi li apprezzo. Su altre circostanze che invece riguardano la tradizione e l’insieme di valori sotteso a questo sport invece espongo più di una remora. La richiesta viene fatta da una società smaniosa di velocità e di sveltine (non solo in ambito sessuale), la quale non si rende conto che certe discipline, non solo sportive, richiedono tempo. Il tempo è prezioso se vissuto autenticamente. Leggete Seneca, mehercule! È vecchio e impolverato, però qualcosa la insegna ancora. Il tempo è importante, nel tempo si concretano valori di lunga durata. Il tennis è una sorgente di valore tanto per i praticanti quanto per gli appassionati. È un cordone ombelicale che non si può recidere. E sul cordone fluttuano tutti i suddetti valori, di cui fa parte anche il sistema di punteggio (ovviamente non lo score in sè, ma ciò che rappresenta). Invece di correre sempre, anche nell’argomentare, provi, Lei come molti altri, a fermarsi un attimo e a riflettere sulla portata del cambiamento rispetto a ciò che esso rappresenta.
Guarda Slaxrikkkkkkmrk rrrm rrrm ijimrkrkrkrk. Rikrmr
Tutti questi problemi e queste voglie du cambiamenti nascono dal fatto che gli americani non hanno più un campione che faccia audience negli Usa. Mi sembra che in Spagna il tennis sia seguito più che mai,pur se danneggiato dal fatto di non poter essere visto sulla tv pubblica (trasmettono solo i 250)…in Italia, con l’ascesa di Berrettini, Sinner e compagnia bella il tennis è nuovamente seguitissimo, pur con le limitazioni dovute alla tv a pagamento. Vorreste forse dirmi che un’eventuale quarto di finale Slam tra Sinner e Nadal al quinto set dopo 5 ore di gioco non sarebbe seguito dal pubblico italico?
Successe la stessa cosa con lo sci begli anni 80; in Italia quasi più nessuno lo seguiva. Ricordo gli slalom trasmessi in rai con telecronache noiosissime, dove nei primi posti apparivano sempre i nomi di Girardelli, Stenmark o Phil Mahre…ricordo mia madre che diceva “ma che cos’è sta roba?”… Poi arrivò un certo Tomba!…nello slalom speciale di Kranjska Gora 1991 Alberto stava dominando la manche ma inforcò impercettibilmente e venne squalificato…mia.madre esclamò “ma no!! Non è inforcata!! Guarda bene, in realtà il palo è andato giù ma lo sci l’ha comunque aggirato! È uno scandalo!”… Mia madre non ha mai sciato in vita sua e, come detto prima, neppure sapeva cosa fossero le gare di sci.
Il tennis, come quasi tutti gli sport (eccetto il calcio) sarà sempre seguito di più nei paesi che vantano il campione, e molto meno negli altri paesi…eccezion fatta per i big3, che sono seguiti ovunque.
Puoi mettere il formato che vuoi, ma un’eventuale finale Slam tra Chardy e Monteiro in Italia, Spagna, Usa non sarebbe vista da nessuno, ma in Francia e Brasile verrebbe gli spettatori incollati al teleschermo per 5-6 ore, questo è sicuro!
Io sarei dell’idea di introdurre nuovamente i 5 set nelle finali dei 1000 e nelle finals.
Piuttosto dovrebbero pensare al tetto di protezione su almeno il 50% dei campi negli slam; sono le interruzioni per pioggia il vero problema.
@ Annie (#2689176)
P.s. e il tennis è pur sempre uno sport ludico, non un rito sacrificale dove la vittima immolata deve “sputare sangue”..eviterei certe rappresentazioni cruente di un pubblico assetato di sangue (da cui mi dissocio), che del resto confermano quanto saranno i tennisti stessi a rivendicare giustamente un format più snello e appassionante..e mi sembra anche classista e per fortuna superato relegare il tennis a retaggio delle classi più “altolocate”, questo sì sarebbe levargli coinvolgimento e destinarlo all’estinzione.
@ Mefistofele (#2689108)
Le impalcature sono strutture provvisorie che vanno rimosse…è la struttura che deve essere solida di per sé e stare in piedi autonomamente, se senza impalcatura scricchiola vuol dire che qualcosa non va e va rinforzata. E il tennis ha bisogno di ritmi diversi, la richiesta è questa, e mi sembra esagerato drammatizzare vedendo addirittura la “fine” di questo sport se nei 4 slam annuali, nel caso si arrivi al quinto, si abbrevia la liturgia e si decide con un tiebreak lungo..mi sembra il rimpianto e la disperazione per gli ingombranti e fallosi giudici di linea, quando il sensore ci sta eliminando interruzioni noiose e controproducenti per i tennisti. Il bello del tennis sta da un’altra parte, non cerchiamolo nelle lungaggini ma nelle emozioni di ogni singolo scambio
Concordo in 5 set più corto come per il volley
Dai era un esempio su. Il concetto è chiaro
@ Carl (#2689024)
Mi sembra che tu ragioni come se i grandi network televisivi avessero solo un canale a testa !
La Rai ha una decina di canali, Mediaset altrettanto, Sky pure ma anche altri network hanno più canali dove trasmettono.
Se una partita sfora o perchè inizia in ritardo o perchè dura molto il network sposta in tempo reale la trasmissione su un altro dei suoi canali, è capitato per altri sport migliaia di volte.
Penso che gli organizzatori vogliano RISPARMIARE sul costo necessario per prenotare almeno un paio di ore al giorno in più per fare tranquillamente fronte agli sbalzi imprevisti di orario. In fondo le reti televisive ti danno tutte le ore che vuoi, basta pagarle !
Lo spettacolo non c’entra nulla è solo una questione di soldi.
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2689044)
Barankis-Nagal hai ragione ma NON troppo, sicuramente i network gli dedicheranno 5 minuti MAI 5 ore come temi !
E poi , vuoi aumentare lo spettacolo ????????
Siiiiiii.
Io, Giorgio il mitico, la partita fra il n.139 e n.72 al mondo MAI e poi MAI l’avrei inserita in uno Slam, gli Slam DEVONO essere con 64 partecipanti ed un giorno di intervallo fra una partita e l’altra !!!
Alcune partite si trascinano stancamente ? Verissimo.
Con 64 partecipanti il livello è da vero Slam e lo spettacolo migliora in modo esponenziale.
Poi senza stravolgere tutto penso non ci sia nulla di strano a ritenere valido il “let”, a concedere soltanto UN INTERVENTO medico durante il match, a VIETARE l’uso di racchette con ovale max 95 per i maschi ed max 100 per le femmine, i grandi ribattitori (cioè i pallettari/e ed i superpallettari/e ) sparirebbero dalla circolazione restandogli soltanto il torneo sociale dove troverebbero il loro habitat naturale, sono i ribattitori che allungano di solito le partite.
Inoltre VIETEREI il tiebreak sul 6 pari e farei svolgere un altro GAME, chi lo vince si aggiudica il set, negli slam l’eventuale quinto set deve andare avanti ad oltranza con la classica regola dei 2 game di vantaggio.
Il gioco sarebbe velocizzato in modo RAZIONALE e non stravolto.
Capisco il punto di vista di John, anzi lo apprezzo perché di mostra voglioso di cambiamento e insieme attaccatto a quella tradizione che lui stesso ha vissuto e tramandato. Tuttavia proprio non ce la faccio ad accondiscendervi. È più forte di me… già ho fatto fatica quando i vari Slam hanno messo i tie-break nei quinti set, ora anche solo l’ipotesi mi fa rabbrividire. Io sono legato ad un’altra cultura di questo sport che amo alla follia, la cultura della lotta e del sacrificio. Ho sempre ammirato i tennisti per questo, perché riuscivano a farmi commuovere sputando l’anima in campo. Il quinto set lungo nel tennis non è un semplice momento di gioco, è un simbolo di valori, di quei valori che hanno reso questo sport quello che è. È uno sport nato per pochi (all’epoca la distinzione era di ceto) e probabilmente questo carattere esclusivo gli conferisce anche una certa bellezza, la stessa bellezza che invece verrebbe meno nel calcio qualora gli venisse tolto il tifo popolare. Insomma, tante cose non funzionano e tante altre invece sono latrici di sentimenti e sensazioni forti. Lo sport, nello specifico i due sport suddetti, per me sono tali, perché hanno delle impalcature solide cui si aggrappa ogni appassionato. Il quinto set, il quinto set tradizionale degli Slam, a mio modesto parere, fa parte di tali impalcature.
Infatti la gente guarda altro, gli sponsor se ne vanno e i tornei chiudono.
@ il capitano (#2688994)
Infatti il mondo del calcio è anni luce avanti al tennis !
Mac fa pure commenti televisivi quindi sta attento dove il padrone vuole che si attacchi il cavallo.
Il padrone vuole tante “sveltine” pensando di vendere di più e meglio ma alle volte anche i sommi capi sbagliano.
È un modo per tagliare corto. Se non piace questo sport tanto vale guardare altro, magari la pubblicità, come cara televisione vuole.
Quoto!
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2689044)
35 anni fa ci andava bene se vedevi 2 set fra McEnroe e Connors a Wimbledon, se davano per intero 5 set a Parigi fra Diego Perez e Arraya come proposta televisiva, ci saremmo posti già da allora questi problemi
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2689044)
Chi ti dice che ci debba essere una partita simile? Potevi scrivere di meglio.
Non è che fa schifo ma forse non te ne sei accorto ma il tennis ha bisogno di attrarre nuovi e sponsor e nuovi spettatori. Per far ciò servono formule più snelle e fruibili a un pubblico più vasto. Lo spettatore medio che segue il tennis ha 97 anni. Oltretutto nel giro di pochi anni smetteranno i big 3 e rimpiazzarli sarà difficile se non impossibile.
Gli slam li manterrei 3 su 5 solo dagli ottavi in poi. Sinceramente 5 ore di berankis nagal è uno spot perfetto per… il padel
D’accordo con il grande Mac
Ma fa così schifo lasciare tutto così com’è?
Direi di non scherzare, perche’ non sarebbe piu’ tennis.
Questa lo condivido in toto.
In effetti un grosso problema del tennis, specie come evento televisivo, non è tanto la durata dell’incontro in sè, è il fatto che il suo inizio è indefinito e variabile a dismisura, però mi sembra di difficile soluzione.
@ Dinamic (#2688935)
Infatti
Un tie-break, normale o super, PER DECIDERE il quinto set è cosa buona e saggia.
Un tie-break, normale o super, AL POSTO del quinto set è tutt’altra roba.
Nessuno ha più voglia di vedere le partite di tennis?
Fate come vi pare, ma poi non venitemi a chiedere soldi se cambiate i 5 set. Fateveli pagare dai giovani i biglietti e gli abbonamenti TV.
Hanno abolito nel calcio il golden goal ed il silver goal consapevoli della cazzata fatta, ora non facciamola nel tennis.
@ Dancas (#2688917)
Queste frasi lapidarie mi sembrano anacronistiche..se si parla di queste problematiche vuol dire che dal popolo si è levato un coro massiccio che esige tempi piu brevi, dove brevi non significa sminuiti di interesse ma più intensi, e emozioni più forti perché concentrate, oppure perché si sono registrati segnali di calo di partecipazione mediatica di spettatori o appassionati. Altrimenti il tennis sbiadisce come le vecchie foto, questo “noi che amiamo il tennis” sembra un motto dopolavoristico, perdonatemi, io che amo il tennis amo anche non stare 5 ore sul divano ..stanotte ho tribolato tre ore o giù di lì per un 2 su 3 di Nole/Zverev e ho fatto un pieno di emozioni più che sufficiente per le mie coronarie!!
Ragazzi trovatemi un altro sport dove si gioca alle 2 di notte perché le partite precedenti hanno tirato tardi. Se il tennis non cambia tra qualche anno sarà sorpassato dal padel. C’è bisogno di attirare nuovi sponsor e nuovi spettatori. E ridurre la durata delle partite è uno dei modi per farlo. Non vedete che i tornei minori sono in sofferenza cronica ormai? Bisogna dare una svecchiata. Dai dai dai!!
l’età media degli utenti favorevoli a lasciare tutto invariato è minimo 50anni..fatevene una ragione, serve accorciare la durata degli incontri.
Per me è ancora troppo poco, il tie break a 10 al posto del quinto set, ma è già qualcosa, un compromesso tra le next gen del tutto e subito e i romantici old style
Io invece di giocare il 5 set interromperei la partita e direi come si fa con i bambini al parco giochi, torniamo un’altra volta
@ pablox (#2688969)
Al massimo ti fa un rovescio e poi ti manda a casa!
Non so se sono d’accordo, ma per me SuperMac può dire quello che vuole e mai lo contraddirò (anche perché altrimenti mi mena )
Ah no, adesso le tolgo il pollice su…pensavo e speravo che la sua fosse una sacrosanta presa per i fondelli di chi se ne esce con queste scempiaggini per continuare a peggiorare questo gioco da noi tanto amato.
Continuare a peggiorare e non finire di rovinare perché al peggio mai c’è una fine.
Mac, si taccia che è meglio…
A me questa soluzione piacerebbe negli Slam femminili.
Nemmeno io sento il bisogno di cambiare nulla ma il bisogno di cambiare ce l’ha il tennis. I tempi sono cambiati e le partite di tennis durano troppo (per questi tempi e per l’entertainment moderno). Mi dispiace che c’è chi non lo capisce e mette dislike ma se vuole vedere il tennis crescere la strada è quella di accorciare le partite. Poi si può discutere sul modo ma le partite vanno mediamente accorciate. Su questo non ci piove.
Credo che molte delle battaglie più emozionanti che si ricordino fra le partite di slam si siano risolte al quinto set e vorrei conoscere personalmente questo fantomatico pubblico che avrebbe voglia di un veloce tie-break al posto di un normale set decisivo. Magari i format sperimentali possono andar bene durante l’anno, personalmente non mi dispiace neanche quello del Next Gen, potrebbero anche essere utili nel corso della stagione per preservare i tennisti da fatiche eccessive in modo da offrire al pubblico prestazioni più brillanti. Gli slam hanno già subito troppe modifiche caotiche a mio avviso.
@ Dancas (#2688917)
Molto divertente il tuo commento! Se qualche buontempone alla “pique” lo avesse fatto in passato, Starace, vanterebbe un ottavo di finale al Roland Garros. Ricordo il suo incontro con Safin, del 2004, al terzo turno. Era avanti 7-6 4-1. Riuscì a perdere al quinto set.
si mi trovo d’accordo invece del quinto un bel tybrekkone..sui punti direi qualcosina in più di 10, tipo a 12 o a 15 in modo che emerga chi lo merita…
D’ACCORDIIIIIIIIIISSIMO !!!!
@ TifosoDelGrandeNovakDjokovic(ex SlamdogMillionaire) (#2688890)
A parte gli scherzi anche io la considero una proposta sensata e penso che sarebbe meglio arrivare a 15. Anche se di base non sento il desiderio di cambiare nulla.
Mc Enroe spirito ribelle vuole modernizzare, capisce che anche il tennis deve adeguarsi ai tempi e alle next generation e trova una soluzione “di compromesso”, che ritengo da tenere in considerazione, personalmente mi trova perfettamente d’accordo!
Chi ama il tennis ama Il quinto set. Aboliamo il secondo set piuttosto.. 😉
Una sola domanda: perche’ ?
Concordo. Lasciate il tennis cosi com’è!!!
La soluzione è tra le meno peggio. Il problema però è: la “soluzione” a cosa, esattamente? Se una partita già durata 3 ore (primi 4 set) si allunga di altri 10 minuti anziché di altri 40, il tennis diventa più “accessibile”?? Si “sintonizzano” più persone??
Forse si potrebbe fare tiebreak a 10 sul 9-9 del quinto set. In fin dei conti gli US hanno il tiebreak a 7 sul 6-6 del quinto, Wimbledon sul 12-12 del quinto.
Oppure semplicente super tiebreak (a 10) sul 6-6bdel quinto.
A mio parere l’importante sarebbe arrivare almeno a 6 giochi del quinto, per dar comunque peso alle doti di resistenza, ed uniformarlo ai 4 Slam.
Un tiebreak a 10 al posto di un set lo considero uno stravoñgimento non necessario.
Lasciamo tutto cosi: già Pique ha rovinato la Coppa Davis, non facciano lo stesso con i tornei Slam.
Concordo (lo farei a 15 però). E negli altri tornei atp super tie break al terzo. L’età media dello spettatore di tennis è 90 anni. C’è bisogno di accorciare le partite. Così si avranno più tornei, più partite e più spettacolo. Vamoooosssss!
Secondo me non ha tutti i torti
Che sia a 10 o sia a 15, la cosa ha una sua logica.
Prima non c’era il TB, neanche il doppio negli slam si giocava in 3 set, poi Tb, ma non al quinto, poi TB anche al quinto tranne RG. Ora 4 set e Super TB al posto del quinto set. Allora facciamo 5 set di super TB ! RIDICOLI !
Peggio di cosi… Che grande cavolata !