Bentornato, Matteo. Quello “D.o.c” (di Marco Mazzoni)
1-4, 0-30. Sotto il sole di Melbourne, Matteo Berrettini è al servizio contro Gael Monfils, ma anche contro l’andamento del primo set, per lui in rosso. Un diritto gli è appena scappato via, troppa irruenza. Non è l’unico in questo inizio di partita nella seconda giornata dell’ATP Cup, contro i cugini francesi.
Berrettini guarda la palla intensamente. Fa una smorfia mentre sbuffa, per scuotersi e tirare fuori la rabbia del momento. Prepara il servizio lentamente, con attenzione. Controlla il tempo, ma controlla soprattutto se stesso, le proprie emozioni. La telecamera si sofferma sul suo sguardo, così intenso che potrebbe incenerire qualsiasi cosa nei paraggi. È solo una fase del primo parziale, ma è quella che cambia totalmente il suo incontro. Berrettini scaraventa una prima a tre quarti di velocità, precisa e difficilissima da rigiocare. Segue un diritto “bomba” dei suoi, quindi uno scambio sulla diagonale del rovescio, condotto dal francese ma ribaltato da Matteo grazie a qualche drive consistente, quindi dei tagli tattici a togliere ritmo all’avversario. Nel game giocherà anche una delle sue splendide “smorze”, seguita a rete e chiusa di prepotenza. Berrettini mostra il meglio del suo campionario, si salva, gira l’inerzia del match e scappa via, verso una vittoria importante.
Sì, importante. Berrettini aveva dato ottime sensazioni nel primo match dell’anno, vinto contro Thiem. La conferma di oggi è ancor più decisiva, perché a distanza di poche ore l’azzurro non solo ha disputato un altro ottimo incontro (seppur con qualche errore in più rispetto alla prestazione di ieri) ma soprattutto si è rivisto quel giocatore capace di imporre il proprio tennis contro i migliori, sostenuto da una buonissima condizione fisica.
Il 2020 era stata un’annata a dir poco sfortunata per Matteo dal punto di vista sportivo. Subito problemi fisici, quindi lo stop per la “maledetta” pandemia, Quindi un rientro con poche gioie. A Roma sprazzi di buon gioco, ma anche una condizione fisica non ottimale, a bloccare la fluidità e intensità del suo gioco. Poco, troppo poco rispetto a quella macchina da tennis devastante capace di vincere, convincere, esaltare e issarlo in semifinale a US Open e giocarsi con pieno merito le Finals a Londra.
In questi primi sprazzi della nuova stagione, è splendido ritrovare un buonissimo Berrettini, vicino a quello che ci ha esaltato e fatto sognare. Ancora l’intensità non è al massimo (e va benissimo), il diritto scappa un po’ via, la prima non è sempre continua. Ma è assai confortante ritrovare nel gioco del romano quella solidità sul lato sinistro che pareva un po’ scomparsa nel 2020, macchinoso e falloso. All’ATP Cup sta giocando discretamente bene di rovescio, è piuttosto solido nello scambio di ritmo sulla diagonale sinistra e, come nei momenti migliori, riesce a variare all’improvviso col taglio, per cambiare ritmo e proporre palle complicate all’avversario, spostandosi così da difesa a potenziale attacco. In questa fase tattica dello scambio, Matteo è tornato rapido con i piedi nel girarsi sul diritto sfruttando il tempo che gli regala il back lunghissimo e senza peso. Quando Berrettini riesce ad operare nello scambio questo movimento, diventa prepotente, aggressivo, sfonda letteralmente l’avversario con le sue bordate difficili da leggere. In pratica: può diventare ingestibile per quasi tutti i rivali, ancor più se il miglior servizio lo sostiene.
Sono primissime sensazioni, ma se l’esordio vincente vs. Thiem poteva esser figlio della grandissima voglia di giocare bene dopo tanto tempo (e, onestamente, anche grazie ad un Dominic un po’ nebuloso…), la conferma contro un tennista scomodo e indecifrabile come “LaMonf” è assai importante per l’azzurro. Buone sensazioni, ottima attitudine, tennis potente e ottima condizione fisica. Proprio quella che era totalmente mancata nello sfortunato 2020. L’abbiamo sempre sottolineato: il tennis di Berrettini è possente e potenzialmente ingestibile, ma per esplodere ha bisogno della miglior condizione atletica. Muovere con fluidità quel corpo così imponente non è uno scherzo, resterà per tutta la sua carriera l’aspetto più delicato e cruciale, insieme alla fiducia. Le due cose vanno di pari passo: quando sta bene, la fiducia sale, il braccio fila via fluido, il tennis scorre. Il nostro amatissimo sport resta un insieme di piccole cose da incastrare con precisione e nel corretto ordine. Non facile.
Berrettini, insieme al buon Fognini di stanotte, regala all’Italia il pass per le semifinali all’ATP Cup. È un ottimo inizio di stagione, perché l’adagio “vincere aiuta a vincere” non passa mai di moda. Questo Matteo in crescita, focalizzato, e soprattutto in buonissime condizioni fisiche, è il miglior modo di iniziare una stagione in cui abbiamo voglia non solo di sognare, ma anche di vincere.
Marco Mazzoni
TAG: analisi tecnica, ATP Cup 2021, Berrettini, Fabio Fognini, Giocatori Italiani, Marco Mazzoni, Matteo Berrettini
Ha postato or ora un selfie con Ajla su Instagram!
Il Berrettini della seconda metà del 2019 non sbagliava una volée.
Penso che Matteo Donati , in prospetttiva, sia il vero ritorno D.o.c. Vedremo.
L’anno scorso c’era chi lo equiparava a Cecchinato nella parabola discendente. Sciocchezze perchè Berrettini è un tennista che ha nella sua racchetta colpi di prim’ordine su tutte le superfici. Anche l’anno scorso, dove ha giocato poco, ha in fin dei conti perso contro tennisti di primo livello, Rubliov o Ruud o anche Opelka che sul veloce è cliente difficile se gli gira bene; l’unica bruttissima sconfitta è stata quella contro Altmeier al Rolando. Appena ritrova il suo miglior tennis è tennista che può stare nella top 10, anche perchè in grado di far punti su tutte le superfici.
Con lui e con Sinner entrambi al meglio, l’Italia può puntare a vincere la Davis, perchè, se continua la crescita dell’altoatesino, nessuna nazione avrebbe due singolaristi così forti al momento, a eccezione della Russia.
Non è l’unico Matteo che è tornato, c’è anche Matteo Donati e quell’altro Matteo toscano, quello che fa politica.
Articolo splendido, condivisibile in pieno….non ho mai dubitato delle qualità di Matteo, che non è solo servizio e diritto ma tanto altro, e l’anno scorso ho sofferto nel vederlo giocare sotto i suoi standard e perdere da giocatori privi del suo talento…
Leggi bene il suo post.
Sono ancora insieme, però durante la quarantena in Australia hanno dovuto stare on stanze separate.
Per questo allora è cosi in forma, temo che ora che possono stare nuovamente insieme sarà molto più scarico sul campo
Felicissimo di questo “ritrovato” Matteo, al di là di qualche cocciuto detrattore difficile non affermare che quando gioca così il tennis da top ten c’è eccome. Il rovescio sicuramente migliorato (speriamo definitivamente) probabilmente anche per una ritrovata efficienza fisicai ma soprattutto si è rivisto lo sguardo di “tigre” concentrato e sicuro che non l’ha mai abbandonato anche nelle difficoltà incontrate durante i match. Di questo ha bisogno: consapevolezza e sicurezza interiore.
@ Poldi (#2687247)
Sui tuoi pareri non discuto, ognuno vede le cose a modo suo. Solo un’osservazione. L’Atp cup, non è un torneo esibizione, come lo classifichi tu, ma un torneo Atp con punti atp, su per giù un 500,per la precisione. Se poi tranne gli slam son tutti tornei esibizione ok…
@ Giangi (#2687360)
Non ho detto che Matteo non vale la top10. Ho detto che era un giudizio comune su questo forum. E lo è ancora, solo che oggi i detrattori stanno zitti. Vedrai alla prima sconfitta.
@ gisva (#2687373)
Considerazioni ok !
Preparazione fisica e velocità di gambe risolvono molti problemi.
Spesso si dice che un tennista non è in fiducia o che ha limiti tecnici, invece il problema è che non arriva bene sulla palla e gli errori sono conseguenti.
Poi bisogna vedere quanta tenuta ha. Un conto essere brillante per un’ora, un altro è battagliare per tre.
Infine una considerazione sul rovescio di Matteo. Sul veloce bisogna spingere meno la palla e “basta” impattare nel modo giusto per sfruttare la forza della palla dell’avversario, se riesce ad essere posizionato bene, riesce a tirare fuori anche dei bei colpi.
Più complicato dare peso alla palla.
non ho ben capito. prima dici che non vale i top 10, poi invece che fa statistica da top 10.
Qualcuno ha notizie sulla sua relazione con Tomljianovic? Secondo me in questo suo rinnovato ardore c’entra anche quello. Probabilmente il tennis è tornato a rivestire il ruolo che rivestiva prima di incontrare l’australiana, o almeno si è creato un equilibrio tra le diverse priorità. Soprattutto in un giocatore come lui esserci con la testa è fondamentale.
C’è ne faremo una ragione
🙂 🙂
@ Poldi (#2687247)
Si capisce che non hai visto queste sue partite. Il rovescio sfoderato negli ultimi 2 giorni è imparagonabile a quello degli esordi. Comunque almeno hai il coraggio di esprimere oggi ciò che tanti altri sedicenti esperti del forum vanno dicendo da mesi. E cioè che Matteo non vale la top 10. Beati voi che avete delle certezze anche quando la realtà vi dice il contrario. Come scrivevo ieri, Matteo ha portato a casa 7 vittorie su 15 incontri contro i top 10. E questa è una statistica da top10.
Molto bene, credo sia questo il Berrettini più vicino a quello del 2019 e non la copia sbiadita (seppur non di molto) del 2020.
Il rovescio comunque è migliorato, ti devi sempre fare un segno della croce quando la pallina è nei pressi della rete, ma in tutti i casi va già molto meglio rispetto a qualche mese/anno fa.
Se rimane integro fisicamente nel 2021 veramente possiamo divertirci, mentalmente può migliorare l’approccio ad alcune gare (es. quella contro Bublik), ma se è “bello carico” è un leone in gabbia.
Se il buongiorno si vede dal mattino …
Classe 96, best ranking al numero 8
Solo 4 italiani nell’era open( ultimi 50 anni , te lo specifico perché non credo tu te intenda molto di tennis) sono riusciti ad entrare in top 10
Però poi ci sei tu, il classico esperto, che prima si dichiara non convinto del tennis Matteo poi spara una serie di sentenze allucinante.. culminata in Khachanov è più forte di lui, si sono incontrati 3 volte(stessa età) 7 set giocati 6 vinti da Matteo e uno da Karen.. 3-0 h2h
Però oh è più forte karen, su che basi non si sa..
poi ci hai pure messo il carico dicendo che questo torneo è un esibizione, ignaro che ci siano tutti i migliori del mondo e stia assegnando tantissimi punti atp
Berrettini ne ha già presi 100 con sole due partite per informazione.
Ripassa un po’ va
Boh. Mi sembri un troll… 😥
I quattro nomi che hai fatto sono di giocatori bravi e con ottime prospettive, ma che non hanno mai dimostrato una continuità a prova di bomba. Poi la pesantezza di palla del dritto di Matteo mi sembra un po’ superiore…
Te lo hanno già detto tra le righe ma mi aggiungo anche io…ci capisci poco oppure si vede non lo hai visto giocare ne nel 2019 ne in questi giorni. Poi dire che kachanov gli è superiore..e de minaur deve ancora capire cosa sia un campo da tennis non in cemento.
Qualcuno ha notizie di Quinzi?
@ Poldi (#2687247)
ma l hai vista la partita?a me sembra di no,Matteo è stato perfetto di rovescio,e monfils gli giocava sempre li,ma sopratutto è tornato in forma splendida ed è mobile come due anni fa e forse di piu’,dimagrito almeno tre kg e si vede benissimo,giocatore ritrovato che se gestisce lo sport con la fidanzata alla notte puo’ fare un grande anno tennistico.
Ma che esibizione, i punti vengono dati ahahah
@ Poldi (#2687247)
lui adora i pallettari spagnoli.
@ Poldi (#2687247)
Tu continua pure a perplimerti, noi ci godiamo il Matteo ritrovato! 😉
@ Poldi (#2687247)
Ma allora la partita con thiem non l’hai vista.. Berrettini ha fatto i suoi 9 vincenti di rovescio.. E poi dico il suo tennis non è di certo un tennis difensivo infatti quasi raramente ha bisogno di scatti importanti. Io dico finalmente abbiamo un italiano potente, che ha 24 anni è top ten ha fatto semifinale Slam ecc.. Ma godiamocelo
Non vedo l’ora di vedere questo Matteo contro sinner
Per fortuna che non sei un allenatore di tennis. Sai i tuoi allievi che disastro che sarebbero…
Mah…rimango sempre perplesso su Berrettini. Rovescio mai migliorato davvero (se gliene entrano 2 su 10 è già tanto),mobilità no comment e troppo dipendente dal servizio. Non credo che rimarrà in top 10, troppe lacune e alcuni avversari dietro di lui sono più forti(Shapovalov,Khacanov,Aliassime,De Minaur,ecc…) tenendo conto anche che questo “torneo” è un esebizione:quello vero inizierà tra qualche giorno. Detto questo gli auguro il meglio possibile x il proseguo della sua carriera…ragazzo serio,educato e con la testa sulle spalle ma come giocatore di tennis a me non piace
Mazzoni*
Che goduria leggere Mazzini 🙂
Bell’articolo !
Ottima analisi. È sempre un piacere leggere gli approfondimenti di Mazzoni
Sempre perfetta l’analisi di Marco Mazzoni, grazie!