Zverev torna sulle accuse di violenza: “È falso. Coi social oggi puoi accusare chiunque di qualsiasi cosa”
25/01/2021 15:29 
22 commenti
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Alexander Zverev
Alexander Zverev ha passato un autunno assai turbolento, soprattutto per le durissime accuse di violenza privata ricevute dalla ex fidanzata Olya Sharypova. Una brutta pagina che ha fatto il giro del mondo, non solo sulla stampa specializzata. Da allora Zverev non aveva praticamente mai parlato della faccenda, escluso un breve comunicato. È tornato farlo sul magazine tedesco Bild, all’interno in una lunga intervista che si sofferma anche sul futuro e sulla stagione 2021 in procinto di iniziare in Australia. Ecco alcuni passaggi della intervista, proprio sulle accuse della ex, che Sasha respinge fermamente.
“Se il mio obiettivo per il 2021 è il primo titolo Slam o l’arrivo del primo figlio? Assolutamente la nascita del mio primo figlio. Questo è un avvenimento straordinario per qualsiasi persona al mondo. Brenda e io ce la caveremo molto bene, non importa come le cose si metteranno tra di noi. Quest’evento sarà il momento culminante della mia vita”.
“Maschio o femmina? Io già lo so, ma abbiamo deciso di non rivelarlo ancora. Se c’è di nuovo un futuro insieme per me e Brenda? Chi può dirlo… nessuno conosce il futuro”.
Ecco quindi il racconto della scoperta delle accuse di violenza da parte della ex Olya: “In quel momento ero la persona più felice del mondo dopo le due vittorie nei tornei ATP di Colonia. Mi trovavo a casa dei miei ad Amburgo, dove sono cresciuto da ragazzo con la famiglia, e stavo giocando ad un videogame di golf sulla Nintendo Wii col mio fratellone Mischa nella nostra stanzetta, proprio come facevamo da ragazzi. All’improvviso il mio cellulare ha iniziato a ricevere una valanga di messaggi, guardandoli mi sono seduto sul pavimento e ho urlato a Mischa “Guarda questa roba, non ci posso credere!?!?”.
Quindi conferma di aver sempre rigettato tutte le accuse, passando al contrattacco sulla diffusione massiva di queste informazioni: “Questo è il modo in cui oggi vanno le cose, non c’è niente da fare. La sfida di questi tempi, con la forza eccessiva dei social media, è che tu puoi accusare chiunque di qualsiasi cosa“.
“Perché non ho citato in giudizio Olya? Più se ne parla, più grande e più a lungo si trascinerebbe questa storia. Abbiamo quindi deciso di non farlo”.
“Non ho più parlato con lei dopo la nostra rottura nel 2019. Perché ha fatto tutto questo? Me lo sono chiesto tante volte. Se guardi il timing della intervista, noterai che è uscita con queste accuse appena dopo è divenuta pubblica la notizia che Brenda stava aspettando un figlio da me. Prima di questo, io e Olya non abbiamo avuto alcun contatto per un anno, nemmeno quando ha fatto un tentativo di tornare con me passando attraverso i miei genitori. Ma io non ho voluto in alcun modo, nemmeno parlaci. Credo che il timing con cui Olya ha esternato queste accuse parli da solo…”
Chiedono in conclusione a Zverev, come si sentiva a tornare in pubblico dopo esser stato investito da queste accuse. La risposta di Zverev: “Non è stato per niente facile. Pensi: come la gente mi guarderà? Cosa la gente penserà di me d’ora in poi? Soprattutto quelli che mi conoscono solo attraverso i media, quindi in modo superficiale. Allo stesso tempo, per fortuna molti miei amici e tante persone comuni anche sui social mi hanno sostenuto e incoraggiato. Questo è stato bello. Quindi ho ricominciato a concentrarmi di nuovo solo sul tennis, anche se non è stato facile”.
Una brutta faccenda, con molti lati oscuri, e al momento ancora nessuna denuncia penale né da parte di Sharypova per le supposte violenze, né da parte di Sasha per diffamazione. Senza esprimere alcun parere sull’orribile vicenda (sarà nel caso la giustizia a farlo), su un aspetto Zverev ha ragione: al tempo dello strapotere dei social nel condizionare l’opinione pubblica, sempre più “distratta” e meno propensa ad approfondire le presunte notizie con approfondimenti di qualità, è fin troppo comodo “gettare il sasso” cercando il titolone, il torbido, lo scoop, senza pensare alle conseguenze di queste azioni.
Marco Mazzoni
TAG: Alexander Zverev, Intervista, Marco Mazzoni, Olya Sharypova, Zverev accuse
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Caro Andrea
nessuno di noi due può sapere cosa sia realmente successo tra Zverev e la compagna
perché tu puoi dire che Zverev ha picchiato e io non posso dire che Olya ha detto bugie?
e poi lasciami dirti, se per queste stupidaggini ricorri alla polizia postale, non credi che ti sei solo rivelato per quello che sei?
@ Fede (#2683269)
Non hai la più pallida idea di quanto io sia rilassato; lo stesso non sembra si possa dire di te (di solito quello che comincia a dire agli altri di calmarsi è quello che sta perdendo il controllo dei propri nervi). Buona serata.
@ Andrea (#2683187)
è ovvio che non sai di cosa parli. tanto da non saper distinguere calunnia da diffamazione.
rilassati.
L’hai toccata piano, tanto al mucchio, vero?
@ Fede (#2683171)
Forse a ridere saranno i polli (ne deduco che tu non starai ridendo), ma ti assicuro che segnalare un commento potenzialmente calunnioso al sito PS costa 2 minuti (c’è un link apposito recentemente creato), e l’ho già fatto senza alcun problema indicando il mio nome e cognome reali. Sicuramente non ne faranno nulla (anche perché in mancanza di querela esplicita non si procede), ma prendo atto che qui non si fa altro che criticare chi calunnia sui social, e poi appena qualcuno fa una qualsiasi cosa per stroncare proprio questo schifo, arriva la “cavalleria” a cercare di fermarlo o di dissuaderlo. Ti informo comunque che ci sono già stati procedimenti per calunnie via web (googlare per credere), quasi sempre conclusisi anticipatamente per patteggiamento (ossia, il calunniatore ha preferito accordarsi per un risarcimento piuttosto che rischiare una vera e propria causa legale). Per concludere, credimi, non ho l’obiettivo di cambiare il mondo: a me è più che sufficiente se anche solo un leone da tastiera in più (e non mi riferisco a te) ha preso almeno in vaga considerazione il fatto che scrivere calunnie su internet potrebbe (per ora solo potrebbe) costargli davvero caro.
senza entrare nel merito del commento (ovvero chi ha ragione), dico solo all’utente Andrea di non far ridere i polli con questa frase “segnalo alla PS”.
primo la frase che tu vorresti segnalare non ha nessuna rilevanza penale.
secondo la PS ha ben altri argomenti seri a cui pensare.
segnala pure, che verrà cestinata al 101%.
Disse il giudice “angelo” che aveva tutte le prove che dimostrano che quelle di “oliva”sono al di là di ogni ragionevole dubbio “bugie”. Ecco, un’altra dimostrazione di dichiarazioni su internet false che andrebbero querelate e perseguite esattamente come quelle di oliva (se realmente false). Segnalo il commento alla PS.
Tanto nessuno riuscirà mai a provare se erano fandonie o verità.
Possono anche andare a processo e rimarrebbeeo sempre illazioni.
Di sicuro qualcosa che non va c’è nel clan Zverev, gli abbandoni di coach e agenzia non sono casuali…qualcuno lí in mezzo deve avere qualcosa che non va’…
@ Markux (#2682986)
Adesso è colpa di Zverev se oliva racconta bugie sui social
Si spiega eccome. Lancia la bomba, patteggia il malloppo e sparisci.
Forse perché pensava di non essere creduta nemmeno dalla forze dell’ordine? Basta leggere i commenti per rendersi conto in che società maschilista e misogina viviamo
Mi sembra giusto ricordare che la sua ex ragazza non ha solo scritto solo di quella sua presunta violenza sui social, ma ha rilasciato anche un’intervista con dei testimoni per certi dettagli…
Non si può provare nulla ne in un senso ne in un altro ma mi è sembrato giusto menzionare questo fatto
Non si spiega perche la ragazza non abbia sporto regolare denuncia. Ne ha solo parlato nei social ( o intervista, non ricordo )…una ragazza che subisce violenze prima di tutto passa dal tribunale, e poi espone anche sui social.
Invece subito dopo quell’esternazione, la ragazza e’ nemmeno mai piu tornata sull’argomento.
Si Zverev, adesso è colpa dei social se menavi Olya..
A sentire Sascha la Sharipova avrebbe prima provato a tornare insieme, poi non riuscendoci avrebbe provato a metterlo in cattiva luce sui social come forma di sfogo e ritorsione, spinta anche dalla notizia che la nuova compagna starebbe aspettando un figlio da lui.
In effetti detta così la cosa assume un senso. Dà quasi la sensazione di non voler infierire perché sensibile alle sofferenze di lei. In un certo sembra che voglia apparire troppo buono.
In tutta questa situazione non si è in grado di essere sicuri di nulla, né in un verso né nell’altro. Resta comunque il fatto che la colpevolezza va dimostrata a prescindere. Purtroppo viviamo in un’epoca in cui invece bisogna dimostrare la propria innocenza. Questo è orribile.
Su una cosa mi trovo assolutamente in disaccordo con Sasha: se uno ti diffama in tale maniera,devi necessariamente agire per vie legali per diffamazione,altrimenti vai incontro a due conseguenze:1-Dai adito a qualcuno di pensare che ciò di cui vieni accusato può essere vero:2-Dai la possibilità a chiunque in un futuro di poterti attaccare tranquillamente,a causa della tua non-reazione.
Sembra che per colpa di questa storia, l’agenzia Team 8 di Federer abbia spinto alla risoluzione del contratto in via bonaria tra le parti. Se così fosse, al di là delle violenze che spetterà al giudice stabilirne la veridicità, Zverev ha già subito un danno economico e di immagine. Ricordo che le esibizioni fatte con Roger nel 2019 in America latina sono state remunerative per il tedesco.
undoing
Quando sei ricco e famoso te la cavi sempre basti guardare Berlusconi
basta una accusa sparata sui media per disintegrare l’immagine di uno sportivo causando danni milionari.
Purtroppo i social hanno bisogno di un filtro.