Sebastian Korda: “La mia crescita? È tutta una questione di testa”
Il 2021 è appena iniziato, ma il treno di Sebastian Korda, partito allo scorso Roland Garros, pare non essersi mai fermato. Il giovane statunitense, figlio d’arte del grande talento ceko Petr, questa settimana sta impressionando a Delray Beach con un tennis consistente ed offensivo, ma soprattutto per il suo modo di stare in campo.
Ieri sul cemento della Florida ha sorpreso il gigante Isner, sconfitto in tre set. Korda è riuscito ad approfittare delle poche chance concesse dal servizio “bomba” del rivale, monetizzando a suo favore i frangenti favorevoli dell’incontro. Una vittoria che sottolinea come il tennis del 20enne figlio d’arte sia in netta crescita, sostenuto in particolare da una grande forza mentale.
Proprio di quest’aspetto Sebastian ha parlato a fine partita: “Sono davvero contento del modo in cui ho affrontato questo incontro. All’inizio ho capito che sarebbe stato molto difficile battere John su questo campo, piuttosto veloce, ma sono rimasto calmo, senza mai perdere il filo del gioco, e ho cercato soluzioni per contrastare il suo servizio e il suo gioco aggressivo. Quando sono in campo, il mio obiettivo principale è mantenere la mente lucida, essere positivo qualunque cosa accada, perché sono consapevole che solo in questo modo posso offrire il meglio di me stesso. In pochissime occasioni mi vedrete perdere la pazienza o mostrare le mie emozioni. Considero negativo per il mio gioco esternare troppo, ho lavorato a lungo sull’aspetto emotivo per controllare i miei nervi e il linguaggio del corpo in campo. Tutta la mia energia è canalizzata sul gioco, sull’essere positivo e pronto ad approfittare di ogni occasione“.
Considerazioni sagge, che spiegano la forte crescita del classe 2000 statunitense. Dopo l’esplosione allo scorso Roland Garros (sconfitto solo da Nadal negli ottavi dopo aver passato le “quali”, quindi con 6 vittorie, una contro Isner), Sebastian ha concluso il suo 2020 con i quarti nel Challenger tedesco di Ismaning e la vittoria a quello di Eckental (sempre in Germania), risultati che l’hanno portato a chiudere la stagione al n.119. Oggi scenderà in campo in semifinale a Delray Beach vs. Cameron Norrie. In caso di vittoria nel torneo, entrerà nella top100 ATP, ma continuando così l’appuntamento sarà comunque solo rimandato.
Nella scorsa off-season, giravano molto sui social le sue foto scattate dopo un allenamento con la “Agassi Family”, Andre e Steffi. Proprio Steffi ha impressionato particolarmente il giovane Sebastian: “È stato un privilegio potermi allenare insieme due leggende, hanno vinto oltre 30 Slam in totale! Di Steffi mi ha stupito il diritto, trova delle frustate cross che non leggi e filano via velocissime, quasi imprendibili (Steffi ha 51 anni! ndr), ma ancor più mi ha impressionato come lei, per puro divertimento ormai, approccia il campo e l’allenamento. Vedendola allenare, si capisce l’amore per il tennis e perché sia stata capace di una carriera incredibile”.
Marco Mazzoni
TAG: Agassi, ATP Delray Beach 2021, giovani emergenti, John Isner, Korda, Marco Mazzoni, Sebastian Korda, Steffi Graf
@ puertoescondido (#2679040)
Hai ragione,ora è meglio
E ci voleva tutto quel nick per scrivere questa frase?
Fisicamente ricorda molto il padre anche nel modo di camminare,ma lui è destro mentre papà Petr è mancino
@ I love tennis (#2678735)
*80, pardon
Tennis sempre più avviato verso il monopolio da parte dei nati sotto i ’90 e i’2000.Ma la generazione dei tennisti nati negli anni’90 ci ha regalato probabilmente i 3 fenomeni migliori e forti della storia, ovvero Roger, Rafa e Nole.Difficile ripetere un’epoca simile, che darà ancora qualcosina in termini di titoli a Rafa e Nole.
Ma che dici, Sinner e Korda sono degli incompetenti, mica lui.
anche io gioco, di questi tempi (tennis di oggi)..
Ma la palla non mi parte come vorrei con dritto e rovescio,
e il servizio per esempio, anche se sono convinto di metterci la massima concentrazione mentale, mi arriva a malapena a 100Km 🙁
..tanti.. non potranno essere più di cento 🙄
Korda ha preso lezioni dal nostro FrecciaRossa.
C’è chi preferisce il modello Zverev e chi preferisce il modello Tsonga
Com’è che parlano tutti di testa questi giovini, carissimo? Non dicevi che della testa, parlano solo gli incompetenti?
@ Italo (#2678459)
È uno spunto interessante. Non è tanto magrezza ma lunghe leve con elasticità. Lo svilupperò
Questa ce la segniamo, come quella su Sinner di due anni fa. Mai nei top 100.
Non gli manca nulla per arrivare in alto
Buon sangue non mente
Sembrano le parole di Berrettini a fine 2018 e per tutto il 2019, “facile” quando sei outsider e tutto quello che viene è grasso che cola (meritatissimo s’intende). Il difficile viene poi quando DEVI vincere contro certi avversari e confermarti a grandi livelli. Berrettini per ora non sembra reggere la pressione, Korda se crescerà ancora…vedremo, ma avesse un po’ della pazzia e imprevedibilità del padre non mi dispiacerebbe (Petr era un genio, matto, del tennis)!
@ Roberto (#2678456)
Sembra che la magrezza è la chiave per vincere: velocità negli spostamenti, resistenza sono sicuramente armi che hanno Medvedev, zverev, Sinner e Korda e non sicuramente Berrettini
Nel tennis di oggi, dove i migliori giocano in modo monotematico, la solidità mentale è la quale.
Tecnica e fisico contano relativamente..
Sinner e Korda ne sono l’esempio
buon giocatore da fondo, senza particolari talenti ma senza grandi pecche: servizio solito, gioco da fondo senza grandi fronzoli, in spinta appena possibile.
uno dei tanti giovani che gireranno nei top 100 nei prossimi anni
Sursum Korda
Bel giocatore, un po’ pavida la scelta di preferire i punti di un challenger travestito da 250 piuttosto che giocarsi le sue carte nelle quali degli AU…
Per uno che si chiama cosi’, e’ impossibile perdere il filo del gioco: al limite tirera’ troppo la Korda…
Comunque se dovesse tenere fede a quanto dichiarato nell’articolo, Sebastian promette di diventare una bella minaccia nel circuito: i geni sono quelli giusti e le frequentazioni altrettanto.