ATP Antalya: Il programma di Domenica 10 Gennaio. Berrettini e Fognini alla caccia dei quarti di finale
Center Court – Ora italiana: 09:00 (ora locale: 11:00 am)
1. [3] Fabio Fognini vs Jeremy Chardy
2. [1] Matteo Berrettini vs [Q] Dimitar Kuzmanov
3. [1] Nikola Mektic / Mate Pavic vs Nikoloz Basilashvili / Andre Begemann
Court 1 – Ora italiana: 09:00 (ora locale: 11:00 am)
1. Tristan Lamasine vs [8] Alexander Bublik
2. Hugo Grenier vs [5] Jan-Lennard Struff
3. Alexander Bublik / Andrey Golubev vs [3] Jeremy Chardy / Fabrice Martin
Court 2 – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 12:00 pm)
1. Harri Heliovaara / Emil Ruusuvuori vs [2] Ivan Dodig / Filip Polasek
2. Salvatore Caruso / Andrea Vavassori vs Luca Margaroli / Florin Mergea
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Anche solo come scelta tattica efficace. È in buona sostanza l’esatto opposto di Berrettini, che da top 10 qual è il vincente lo cerca e lo trova con relativa facilità soprattutto col dritto. Inoltre, e per concludere la parte tecnica, un altro iato importante tra i due lo solca il servizio, che viaggia proprio su velocità (e quindi tattiche) diverse.
Venendo alla parte, ut dicam, scaramantica, è interessante sapere come la vittoria contro Pellegrino abbia interrotto un filotto di quattro sconfitte consecutive, peraltro negli ultimi quattro tornei disputati l’anno scorso (in ordine anticronologico l’ATP di Sofia, i Challenger di Parma, Marbella e Lisbona), contro tennisti italiani. Quindi, facendo degli opportuni riti apotropaici, si può dire che il buon Bulgaro non abbia nemmeno le stelle dalla sua domani.
Tutto considerato, soprattutto la parte tecnica, direi che Berrettini parte favorito, ma deve fare molta attenzione nella gestione del match, così come fatto contro la wc turca al primo turno.
Fognini-Chardy. Si rinnova una sfida il cui agone straborda oltre i confini del campo di gioco. I due pare non siano esattamente amici, Fognini non è stato esattamente amichevole qualche anno fa in quel di Indian Wells, ma a noi di questo importa fino ad un certo punto.
Conta infatti analizzare il momento dei due giocatori. Chardy è partito male contro Albot, ma, complice la maggiore esperienza e un calo vistoso del Moldavo, è riuscito quasi subito a recuperare e a chiudere in due parziali. L’anno scorso ha fatto molto peggio di Fognini, non passando spesso le qualificazioni al rientro dal lockdown (ma anche prima ha combinato ben poco) e decidendo, dopo la brutta e amara sconfitta contro Rodionov al primo turno del Roland Garros, di chiudere in anticipo la stagione. Che giocatore sia, chi è appassionato di tennis lo sa: molto atletico, solidi fondamentali, dritto molto potente e votato all’attacco (quando è in forma), rovescio più di rimessa, tanta tanta esperienza.
Fognini ha ottenuto qualcosa in più, ma, anche a causa della positività al covid, di fatto ha terminato la stagione con la brutta sconfitta contro Kukushkin all’esordio dello slam parigino. La partita contro Vrbensky ha dato ottime indicazioni soprattutto sul piano mentale, ma, ahinoi, con Fabio queste sono ben poco attendibili. Sicuramente se è concentrato ha i colpi per mettere in difficoltà il Francese, altrimenti, come già gli è accaduto, rischia di rimanere intrappolato nella rete di top che quasi certamente Chardy gli proporrà.
Berrettini-Kuzmanov. Sulla carta, cioè considerando le caratteristiche tecniche dei due giocatori, la partita dovrebbe essere a senso unico. Peccato che io creda poco, nel tennis (ma anche nella vita), ad un simile giudizio. Voglio quindi proporvi alcune curiosità in merito soprattutto a Kuzmanov, dopo aver detto però qualcosa sul piano tecnico. Il Bulgaro è sostanzialmente un pellettaro (è un termine che uso in senso neutro), cioè sta attaccato finchè può alla linea di fondo e da lì muove il gioco cercando di far sbagliare l’avversario e di prenderlo per sfinimento (con Pellegrino la cosa è riuscita a meraviglia), visto che dispone di un’ottima tenuta atletica (ha anche 27 anni). Il suo più grande limite è secondo me il peso di palla, molto più basso rispetto alla media del circuito maggiore (e non solo), e questo difetto, sempre a mio parere, gli impedisce tanto di trovare il vincente quanto di considerarlo
Ci sarà la rivincita del numero 100 tutta la vita?