“L’obiettivo di Naomi Osaka nel 2021 sarà l’oro olimpico”
“L’obiettivo di Naomi Osaka nel 2021 sarà l’oro olimpico”. Parole e musica di Yutaka Nakamura, trainer della n.3 del ranking WTA. Del resto la possibilità di potersi giocare la vittoria alle Olimpiadi nella capitale del proprio paese è un’occasione unica nella carriera di uno sportivo. “Ho parlato con lei in diverse occasioni del grandissimo sogno che sarebbe vincere l’oro olimpico a Tokyo 2021”, dichiara Nakamura alla stampa nazionale, “non ci sono molte opportunità in una carriera professionale per ottenere grandi successi olimpici, è consapevole che potrebbe avere tre chance nella migliore delle ipotesi, al massimo della forma, alle Olimpiadi. Quindi ci assicureremo che sia ben preparata, al massimo delle sue possibilità”.
Alcuni osservatori criticano Osaka per il fatto di non giocare molti tornei, concedendosi delle pause. Proprio su questo tema, Nakamura approfondisce il suo punto di vista, spiegando come questi momenti “off” siano voluti e studiati: “Naomi ha capito di essere una persona che ha bisogno di prendersi delle pause, e di avere pazienza nell’attesa. Ci sono giocatori che hanno paura di rallentare la propria stagione razionalizzando gli sforzi temendo di perdere ritmo e fiducia, ma lei invece sa stare lontana dal tennis senza perdere di vista la sua condizione fisica e feeling con il gioco. Riesce a trovare l’equilibrio tra disconnessione mentale e mantenimento fisico. Questa è una qualità importante, non scontata, è qualcosa che di solito costa molto ai tennisti, quindi Naomi possiede un grande vantaggio. Così facendo potrà gestire al meglio gli sforzi fisici e mentali, e mantenere in equilibrio il suo corpo. Inoltre, è molto umile, sa ascoltare e vive la sua vita interessandosi a molti altri aspetti sociali oltre al tennis”.
Marco Mazzoni
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Sono sempre più incantato dall’immenso e implacabile impegno sociale della Osaka soprattutto quando cancella i suoi stessi commenti sui social in quanto immagina che qualche commento potrebbe forse adombrare qualche ripensamento di qualche azienda, bravissima continua sempre così.
Però non ti dimenticare delle tue colleghe professioniste di seconda fascia (101-500 WTA) che non hanno le risorse economiche per allenarsi come si dovrebbe per essere più competitive ad alto livello, ricorda tra un inderogabile proclama sul sociale ed un altrettanto inderogabile contratto pubblicitario che dovresti pure batterti per destinare un 7/8% delle entrate WTA nonchè sponsorizzazioni dei tornei WTA ad un fondo da ripartire tra le atlete di seconda fascia affinchè possano permettersi allenatori personali, trasferte e copertura spese fisse. Altrimenti anche tu, per quanto bravissima, hai il complesso di Erode.
Quando FARAI una cosa simile sarò il primo a congratularmi con te per questo CONCRETO impegno sociale.
Buon Anno.
Capisco perfettamente (e condivido) l’obiettivo che si è posta Naomi per questo nuovo anno; il titolo olimpico ha un grande valore in senso lato oltreché sportivo e sono convinto che anche nel mondo cinico e distaccato del tennis pro ci siano atleti per i quali gareggiare per il proprio paese al torneo pentacerchiato abbia un significato particolare; non ho dubbi che Naomi sia una di queste, come in precedenza lo sono state ad esempio Monica Puig e Maria Sharapova; quest’ultima ha addirittura pagato la fedeltà ai colori del proprio paese d’origine con una squalifica …
pofferbacco, questo mi era sfuggito.
bella.. prospettiva, Nevskij!!
Lo dicono i tifosi, ma non i diretti interessati. Sia Federer che Djokovic hanno dichiarato che sarebbero entusiasti di vincere la medaglia d’oro a Tokyo. Parliamo di Olimpiadi, non dei Giochi della Gioventù che ci facevano fare alle scuole elementari e medie negli anni che furono!!!
Il fatto che tu lo stia citando dà ragione alla mia tesi, se non avesse vinto 2 ori olimpici sarebbe ricordato a malapena, invece è ricordato da tutti per Atene.
Tu pensi che qualora Fognini vinca 1 pro Olimpico, fra 5 anni, in Italia o all’estero sarebbe ricordato per essere il vincitore di Montecarlo e delle Olimpiadi di Tokyo o il campione olimpico di Tokyo e anche vincitore di Montecarlo?
Il paragone con Kafelnikov è fuori luogo in quanto ho detto che nel tennis gli Slam vengono prima di tutto, ma ribadisco che nessun tennista che abbia un minimo di cultura sportiva possa barattare un 1000 con un oro olimpico, forse Roma per un italiano visto che sono secoli che non lo vinciamo, ma a livello internazionale l’oro olimpico ti fa ricordare da tutti gli appassionati di sport la Vittoria di un 1000 ti fa ricordare a malapena da pochi appassionati
@ 07Ancy (#2674174)
No!
E’ ovvio che contano, magari non quanto uno slam, poi dipende da quale tennista: la Puig lo slam non lo vincerà mai, però ha vinto l’oro olimpico. Se vinci l’oro alle olimpiadi lo sanno tutti, e vieni poi ricevuto dal presidente del tuo paese, se vinci uno slam o montecarlo lo sanno solo quelli che seguono il tennis.
Massu? Se lo fila qualcuno?
Kafelnikov pure mi pare non abbia vinto 1000, però è ricordato più per la vittoria al RG che non per l’oro olimpico.
Chiederei a Fognini se baratta Montecarlo con un oro olimpico. Credo di no.
@ Armonica (#2674127)
Secondo me è la cosa più bella quella di portare il proprio paese in paradiso con un oro.
Se fossi uno sportivo pro sarebbe la prima cosa per me,poi è un parere personale il mio.
Valgono, eccome se valgono, subito dopo gli Slam vengono le Olimpiadi, non esiste alcun tennista che verrebbe ricordato di più per la vittoria di un torneo 1000 rispetto ad un oro olimpico.
Off topic. Fossi la redazione guarderei l’ultimo scatto su Instagram di Corinna Dentoni. Sulla scia di Camila, direi che materiale per un articolo c’è….
Beh, è giapponese e le olimpiadi sono in Giappone…
Eppure dicono che le Olimpiadi per i tennisti non valgono gran che…
Tiferò per la Halep e l’Andreescu, la Osaka e la Barty puzzano da prime donne.