Confermato dal TAS: I russi potranno essere presenti alle Olimpiadi di Tokyo solo con una bandiera neutra
La Russia è stata esclusa per due anni dalle principali competizioni sportive mondiali, tra cui i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 (2021), per mancato rispetto delle norme antidoping, lo ha annunciato questo giovedì la Corte Arbitrale dello Sport.
La decisione, che vieta anche la partecipazione della Russia alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, è la metà della sanzione proposta dall’Agenzia mondiale antidoping (AMA), che aveva chiesto quattro anni di sospensione.
Gli atleti russi che non sono mai stati sanzionati per il doping potranno, secondo la decisione, partecipare a competizioni internazionali, ma sotto una bandiera neutrale. Con questa decisione del TAS, alla Russia è anche vietato organizzare grandi eventi sportivi internazionali per i prossimi due anni.
Nel caso del tennis, Andrey Rublev e Karen Khachanov hanno già mostrato interesse a giocare l’evento sotto una bandiera neutrale, così come Elena Vesnina, che ha in programma di competere nuovamente per difendere il suo titolo olimpico a Rio de Janeiro nel 2016.
La Russia è stata una delle grandi potenze del tennis ai Giochi Olimpici: ha vinto tre medaglie d’oro (Elena Dementieva a Pechino 2008, Yevgeny Kafelnikov a Sydney 2000 e Elena Vesnina/Ekaterina Makarova a Rio 2016) e un totale di otto medaglie. Nell’era contemporanea (dal 1988) solo gli Stati Uniti (14) hanno fatto meglio.
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Qua nessuno ha messo in dubbio le colpe della federazione russa,ma il fatto che i russi siano stati puniti e altre federazioni ,che pure il doping lo hanno agevolato, NO.
Penso il riferimento sia a Paolo Canè e Raffaella Reggi.
Bisogna smettere di seguire gli sport.
Quello piu’ pulito ha intrallazzi paurosi. Ormai di “sportivo” non c’è niente. Se ti và bene trovi uno sport dove imbroglia il singolo,senno’ rischi di trovare vere e proprie associazioni mafiose ( vedi il Calcio, ciclismo, atletica, etc etc).
Nel tennis la “pulizia” l’ha fatta l’ATP che per almeno un decennio ha nascosto tutto sotto il tappeto… A iniziare dai top 3…
Non sono d’accordo con chi sostiene che non fa nessuna differenza tra gareggiare sotto l’egida del CIO piuttosto che con i colori del proprio paese; alle olimpiadi i simboli contano, specie per un popolo tendenzialmente nazionalista come quello russo; questa squalifica immagino appaia come del tutto immeritata agli occhi dei tennisti russi essendo questo sport risultato completamente estraneo ai maneggi del “doping di stato” denunciati dal famoso Rapporto Mclaren che ha invece pesantemente chiamato in causa altre discipline sportive (a cominciare dell’atletica leggera e pesante); è appena il caso di ricordare che il coinvolgimento dei tennisti russi è stato ripetutamente escluso a tutti i livelli, come ha riconosciuto anche la stessa ITF non più tardi di un anno fa; in questo caso quindi al danno si aggiunge anche la beffa; peraltro “l’innocenza” dei tennisti russi non è bastata per evitare che qualcuno(a) di essi sia comunque stato ritenuto responsabile della propria nazionalità e conseguentemente punito; ma questa è un’altra storia …
Tra Russia e Cina il migliore ha la rogna
O forse la Russia è punita perché la sua federazione ha favorito e coperto clamorosi e conclamati casi di doping (basti pensare alla marcia, dove pure Schwazer è passato al lato oscuro perché sapeva di competere con dopati fino al midollo). Ma pure qui evidentemente passa la favoletta della povera Russia di San Putin bistrattata dai politiconi intrallazzoni rettiliani del CIO.
Ma perché dare aria alla bocca senza uno straccio di argomentazione? Dove sarebbe la Cina regina del doping, che i cinesi primeggiano solo in discipine tecniche? O dici che tuffatori, tiratori e giocatori di ping pong sono dopati? L’unico cinese dopato che mi viene in mente in tempi recenti è il nuotatore Sun Yang, tutt’altro che il prototipo dell’atleta di regime. Dopo una fase sulfurea a metà anni 90 (quella delle mezzofondiste e delle “zuppe di tartaruga”) la Cina si è messa l’anima in pace ed ha abbandonato le discipline atletiche per investire sulle tecniche. Risorse, disciplina e il fatto che sono un miliardo hanno fatto il resto. Se vuoi andare a cercare nazioni regine del doping fatti un giro in Italia (in atletica, sci di fondo e ciclismo siamo stati pioneri della farmacologia)
Motivo in più per tifare robo-Medvedev, cyka blyaaaaaaat Rublev, indolenza Kachanov, Karatsev (vai ,menali tutti!) e compagnia cantante.
Con la Cina non so se possono farlo,immagino esclusivamente per il potere economico ormai acquisito dal celeste impero.
Lo sport non c’entra nulla,è una questione esclusivamente politica,cioè: la persona al comando della russia,e la sua cerchia, non è gradita al paese che attualmente ha più potere al mondo (gli stati uniti d’america).
Perciò la Russia viene colpita anche in ambito sportivo (a parte quello economico,mi pare ci siano delle sanzioni in atto).
Sic et simpliciter
chi non si scandalizza per l’impunità concessa, misteriosamente, agli USA
Intanto le olimpiadi non sono i campionati del mondo, quindi la base dei partecipanti di solito è più alta. Poi, in molti sport solo le federazioni possono sostenere gli alti costi delle trasferte e delle permanenze all’estero, non tutti gli sportivi navigano nell’oro. E naturalmente le partecipazioni sotto la bandiera del CIO saranno possibili solo per gli sport individuali e per un numero limitato di atleti. Tra l’altro, con quali criteri di selezione saranno scelti?
Khachanov, ti aspettiamo nel Team Italy!!!
Cambierà eccome: negli sport a squadre non ci saranno i russi. Per esempio il doppio del tennis, che tale è considerato.
Nel 1984 il tennis non era ancora stato reinserito come sport olimpico.
tra l’altro una punizione del piffero.
Gli atleti russi più forti ci saranno tutti..
Non cambierà nulla, bandiera e inno non contano nella competizione agonistica
Ma io vorrei capire? Perchè punire la Russia e non la Cina ( ma anche gli Usa, vedi scandali passati nell’atletica leggera ) che sono anche loro nazioni regine del doping?
Chi decide che il 1984 non appartiene all’epoca contemporanea e il 1988 si.
C’è un CTS (comitato tecnico sportivo) anche qui adesso?
🙄