Esclusiva – Fornell-Mestres: “Un’italiana nelle intercettazioni? Non la conosco, è un’invenzione della Guardia Civil”
Pubblichiamo oggi la seconda parte (clicca QUI per leggere le altre domande) dell’intervista esclusiva a Marc Fornell-Mestres, ex giocatore spagnolo arrestato nel 2018 perché ritenuto colpevole di essere a capo di un’organizzazione dedita alla combine di partite di tennis a livello Challenger e ITF. L’ex numero 236 ATP, ai microfoni di LiveTennis, ha parlato del possibile coinvolgimento di una tennista italiana (dalle intercettazioni telefoniche sarebbe emerso il nome di una giocatrice fuori dalla Top-500 WTA) e di tutte le conseguenze derivanti dal binomio, sempre più frequente, tra ITF e agenzie di scommesse.
Secondo gli investigatori, in una conversazione sarebbe emerso il nome di una tennista italiana fuori dalla Top-500 WTA. Che rapporto hai con lei? La conosci? Perché l’hai nominata?
“Non la conosco, ho avuto rapporti in campo con una persona vicina a lei ma questa ragazza non l’ho nemmeno mai vista nei tornei del circuito. Non ho mai fatto il suo nome: è stata un’altra invenzione della Guardia Civil“.
Cosa ne pensi delle scommesse nel mondo del tennis?
“Penso che a partire dal 2011 il tennis sia diventato un vero e proprio business di scommesse, sicuramente non è facile non pensare alle scommesse quando c’è un’agenzia a fare da sponsor ad ogni torneo o sport, penso ad esempio agli spazi occupati sulle magliette dei calciatori ma anche ai tornei di tennis sempre sponsorizzati da agenzie di scommesse. Le agenzie di scommesse usano il nome dei giocatori per fare soldi e trarre benefici, mentre ai tennisti migliora solo leggermente il premio in denaro: chi guadagna realmente non è il giocatore, ma l’ATP e l’ITF. A loro non importa da dove arrivino i soldi ma basta che ci siano, ci sono un sacco di famiglie distrutte per aver perso i soldi nelle scommesse. Le scommesse sono come la mafia: chi perde soldi continua a giocare finché non vince e a questo punto chiude velocemente l’account“.
Se le scommesse sono una mafia, perché hai praticato questa attività durante la tua carriera da Pro?
“Ho sempre scommesso in modo assolutamente legale pur sapendo che un giocatore non potrebbe farlo. Per puro divertimento ho piazzato diverse giocate su partite in cui ero coinvolto, scommettevo sui miei match così da ottenere un bonus in caso di successo da aggiungere al prize money. Tutto questo, comunque, non può giustificare il comportamento che la Guardia Civil ha tenuto nei miei confronti“.
Secondo le indagini, nell’organizzazione dedita alla combine delle partite sarebbero coinvolti anche degli armeni: cosa ci dici a riguardo?
“Questi armeni tratti in ballo dalla Guardia Civil erano amici di un allenatore che conosco. So che piazzavano scommesse in modo professionale, tutto ciò che è stato detto su di loro è risultato essere privo di fondamento“.
Pensi che nel circuito ci siano tanti giocatori coinvolti nel match-fixing? Ci sono alcuni tennisti, ad esempio, che “stabilmente” si ritirano a partita compromessa.
“Non credo ci siano giocatori di alto livello coinvolti in queste faccende, probabilmente a livello Futures il fenomeno è più ampio perché i tennisti di seconda fascia non hanno entrate a sufficienza dai tornei e dunque cercano modi alternativi per aumentare il proprio guadagno. In tornei di categoria inferiore, può capitare che ci siano giocatori che si interessano alle scommesse pur di ripagarsi il costo del viaggio o gli alloggi nelle varie sedi dei tornei: la colpa non è loro, ma di ATP e ITF che non fanno nulla per migliorare la situazione“.
A proposito di prize money, a livello Futures i guadagni sono veramente bassissimi…
“Assolutamente sì, in doppio può anche capitare di ottenere solo €50 dopo una vittoria mentre l’ITF guadagna quasi 10 milioni di euro nell’organizzazione dei tornei. In questo modo, diventa quasi normale che un tennista di seconda o terza fascia “venda” qualche gioco o set per riuscire a pagarsi l’albergo. Tra ITF e agenzie di scommesse ci sono affari clamorosi, per me possono tranquillamente andare al diavolo: il loro unico obiettivo è quello di distruggere, ogni anno, la vita di qualche povero tennista, specialmente tra la 200esima e la 1000esima posizione ATP, pur di dimostrare che è uno sport pulito“.
Sei mai stato avvicinato da scommettitori o presunti tali nei tornei disputati in Italia?
“No, nel vostro Paese ho giocato tantissimi tornei tra Challenger e Futures ma non mi è mai successo nulla di simile“.
Com’è il Marc Fornell-Mestres dei giorni nostri?
“Adesso sto allenando e faccio da sparring partner ad alcuni giocatori spagnoli. Spesso mi occupo anche di match analyst, poi guardo partite di tennis in televisione e continuo a scommettere. La giustizia spagnola ha capito che la Guardia Civil ha commesso una lunga serie di errori: io piazzavo solo scommesse legali, non ho mai fatto nulla di sbagliato“.
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gli itf sono tornei amatoriali sotto ogni punto di vista, vengono chiamati pro solo per consentire le scommesse.
detto questo, nessun giocatore è obbligato a iscriversi ad un torneo itf, percui c’è poco da accusare le strutture e gli organizzatori: se non hai i soldi per andarci, non ci vai. se decidi di andarci e non te lo puoi permettere, questo non è una giustificazione per truccare le partite.
Riassunto intervista: “io no conoscere italiani, no sapere nulla, tutto complotto”
In Spagna quel simbolo è sugli automezzi della Guardia Civil sia durante governi di centrosinistra che di centrodestra.
Questa intervista è l’ennesima dimostrazione di come ai giocatori/trici
fra la 101-500 al mondo vadano rimborsati dai 50.000 ai 100.000 dollari annui altrimenti il rischio di robacce sarà sempre altissimo.
Se io 250 al mondo faccio incontri combinati e mi SCOPRONO già so che sicuramente perderò il mio assegno di 100.000 dollari a fine anno.
Ciò è sempre un bel freno, così com’è conviene rischiare purtroppo questa è l’amara verità. Per me per uno che ne beccano ce ne sono 50 che la fanno franca, questa è la mia sensazione istintiva.
Ho già scritto pochi giorni fa che un finanziamento del genere che propongo costerebbe intorno ai 60 milioni ad ATP, WTA e ITF.
Però finanziare i giocatori di seconda fascia significa finanziare l’attività di potenziali nuovi concorrenti per i/le top 100.
I top hanno il complesso di Erode : a più giovani taglio le gambe (tennisticamente parlando) e più sono sicuro di rimanere top 100, “elementare Watson, elementare !”.
@ Sandrone (#2672169)
bè c’è un bel fascio littorio in evidenza, mi sembra chiaro a che ideologia si ispirino.
@ Shuzo (#2672324)
Si riferisce alla legge civile/penale non ai regolamenti itf/atp.@ Shuzo (#2672324)
Questo Fornell-Mestres è un po’ contradditorio quando dice di non aver fatto nulla di illegale pur sapendo che i giocatori non possono scommettere. Ciò non toglie che non sbaglia affatto quando asserisce che la causa principale per cui diversi giocatori scommettono e magari vendono i propri match, sia che i guadagni per i giocatori non di prima fascia sono decisamente troppo bassi.
@ Grimaldello (#2672230)
Ed infatti io ho scritto “è comunque un punto di partenza sbagliato” (significa “in ogni caso”).
La malavita subentrerebbe anche in quel caso.
“Prego, leggere meglio”, vale per te.
Il fascio littorio solo da noi è un simbolo vietato (storicamente adottato dal fascismo e quindi vituperato), ma ha una valenza antica ed è presente in stemmi e araldiche di molti stati, la Guardia Civil è solamente una delle tante formazioni che l’ha scelto come propria caratteristica distintiva.
Devo anche dirti che il rapporto “investimento” di una vita per arrivare lassù’.. e’ poco paragonabile ad altri sport .. dove i costi da juniores sono a carico delle società’.. e non delle famiglie…
@ Markux (#2672170)
Se non Avessero costi… ma i questo caso quei 50€ Basteranno a coprire metà della spesa giornaliera
Quindi non è cambiato granché, appunto.
A chi fa la bella vita
Ho detto che vanno abolite dai tornei minori, non che vanno abolite. Prego, leggere meglio.
50 euro che si guadagna x un match vinto nei futures è l’equivalente di una giornata nei campi in agricoltura in cui si prende circa 50 euro. Penso che sia un guadagno discreto.
Non ho mai capito il vero significato del simbolo della guardia civile spagnola, presente ovunque quando si va in Spagna. Siccome da noi parlarne è tabù, invito i curiosi a guardare su internet.
Vero anche questo. Mentre ora a chi sono in mano ?
@ Grimaldello (#2672148)
“Le scommesse vanno abolite” è comunque un punto di partenza sbagliato.
Le scommesse furono legalizzate perché erano in mano alla malavita e ci tornerebbero.
Le scommesse vanno abolite dai tornei minori, senza indugi. E i tornei minori ITF vanno rivisti, selezionandoli e utilizzandoli come quali dei challenger, inoltre riducendoli anche di numero ma aumentandone i prize money con sovvenzioni che vengano dagli slam ( anche loro ITF).
Per quanto ai tornei “seriali”, tipo Antalya, Sharm o Pula, per me possono anche restare così come sono, tanto sono inutili per costruirsi una carriera di tipo superiore: che i tennisti ricchi di famiglia paghino per i loro hobby.
Difficile commentare affermazioni che possono essere vere come no. Sicuramente vero è il tema dei bassissimi guadagni dei giocatori di fascia bassa, peraltro noto da tempo e difficilmente risolvibile. Credo che comunque sia un tema che riguarda anche molti altri sport, fatte le debite proporzioni su quella che è la “fascia bassa” di ciascuno, ma solo nel tennis questo costituisce una possibilità assolutoria accettata quasi unanimemente. Speriamo di poter parlare presto di tennis giocato.