Marc Polmans: “Nadal ha colpi diversi da tutti gli altri”
Marc Polmans, un australiano che ha ottenuto la migliore stagione della sua carriera nel 2020, ha parlato martedì a ‘TennisHead’ di alcune delle sue esperienze più importanti degli ultimi mesi, tra cui gli allenamenti con Rafael Nadal.
“Rafael Nadal è incredibile. Ho avuto la possibilità di allenarmi un paio di volte con lui il giorno di riposo in alcuni tornei ed è stato sempre speciale. Abbiamo sempre avuto sessioni di più di due ore, colpendo sempre la palla con grande intensità. La sua palla quando arriva è totalmente diversa da tutti gli altri giocatori. Ha movimenti diversi da tutti gli altri. Mi ha affascinato vedere come analizzava tutto quello che faceva con i suoi allenatori. E il diritto, naturalmente, è stupefacente”, ha dichiarato il 23enne australiano, che è vicino a fare il suo debutto in top 100 ATP (attualmente al n.124).
TAG: Marc Polmans, Rafael Nadal
@ il capitano (#2669933)
Grazie ma ho semplicemente visto dal 2004 parecchie partite (fedele abbonata a Sky per seguire anche 1000 e Slam) e a forza di vedere e ascoltare qualcosa ho imparato, non trattandosi di complicate formule matematiche. Certo agli inizi mi deliziavano i maestri Tommasi e Clerici, adesso a parte Bertolucci e Pero spesso mi limito a guardare senza lo stucchevole commento, preferendo trarre da sola le mie considerazioni. Ciao Capitano!
Quoto, Annie è preparata sul tennis. Scrive degli ottimi post sugli incontri con buona anailisi.
Complimenti ad Annie per il suo elogio a Berdych, giocatore eccelso, capace di stare anni ai vertici, se in giornata ingiocabile. Ovvio contro quei tre alieni è normale spesso perdere. Nato in altri tempi come Del Potro, Wawrinka etc avrebbe potuto vincere di più. Unica pecca, giocatore un po’ troppo riservato con un carattere ed una espressività che in campo non scaldava il mio tifo sportivo.Per il resto Berdych tanta roba.
Federer ha finito sara solo un ricordo già a giugno non avrà più nessun record da difendere settimane N1 e slam gli altri 2 sono molto molto superiori se la giocheranno loro a 39 anni dovresti farti 2 seghe e lascia perde il tennis intanto non potrei evitare l’inevitabile cioè proteggere i tuoi miseri record che saranno superati di parecchio. Secondo me Nadal sarà il migliore di sempre lui gioca per passione, Djokovic e Federer invece per essere ricordati i migliori di sempre ma tutti e 2 lo prenderanno nel culo c’è una bella differenza tra amore per uno sport e giocare per fare il buffone e dire di essere il Goat
@ Annie (#2669697)
Nessuna antipatia verso Berdych. Ma quante volte l’ho visto col braccino quando era in vantaggio contro i migliori. Riguardo Nadal, a parte il braccio sinistro (e quando dico braccio non intendo solo il bicipite, ma tutto l’arto dalla spalla all’avambraccio) il suo fisico è perfettamente in linea per un tennista. La sua “palestratura” è più che altro un mito. Ha una gabbia toracica molto ampia che fa apparire il suo busto imponente (come anche Federer), ma ha pettorali piatti, trapezi e braccio destro normalissimi. Gli addominali obliqui sono molto sviluppati ma nella norma con uno sportivo che fa rotazioni del busto continue. Non so se hai mai notato gli obliqui della Pennetta! Guardati le foto a torso nudo di Nadal e quelle di un palestrato famoso e vedrai che non c’entrano un tubo.
Ok, grazie e brava.
Quindi, tutto sommato, sei una fan di Djokovic abbastanza recente…
Su Berdych concordo in pieno, gran giocatore che mi è sempre piaciuto, 330 settimane consecutive in top10, che ha sempre raggiunto i turni che gli competevano per ranking e molto spesso oltre (una cinquantina di semifinali!!!), sfortunato per i tanti guai fisici e la carriera tutto sommato breve (rispetto ad altri) e sfortunato ancora di più per essere contemporaneo ai Fab3 tutti insieme, altrimenti avrebbe vinto almeno il triplo di quanto ha vinto, compresi anche un po’ di slam…
…e detesto chi lo chiamava “Perdych”…
@ Armonica (#2669659)
Concordo sulla bellezza del rovescio di Djokovic, anzi per me, soprattutto in lungolinea, è uno dei suoi colpi più efficaci che mi sembra ultimamente abbia, purtroppo, utilizzato meno
In risposta a Giò: ho appena scritto di Berdych in maniera esaustiva, l’ho seguito con apprensione quasi “materna” dagli inizi al premio alla carriera prematuramente interrotta per i dolori recidivi dopo tante, tante partite giocate, con vittorie entusiasmanti e amare sconfitte e alti e bassi di un tennista comunque temuto, quando in giornata, anche dai big, e ho sempre fatto il tifo per lui, anche contro Nole, con cui comunque trovavo più affinità complessive rispetto a Nadal o Federer..e quando con mio dispiacere Tomas ha chiuso la carriera mi sono naturalmente interessata a Djokovic, perché mi era sempre rimasta impressa la dichiarazione di Nole dopo la finale con Tomas a Montecarlo vinta da Nole in tre set, che aveva riconosciuto Berdych “meritevole della vittoria tanto quanto lui”..la grande sportività e signorilità che ancora adesso mi fa stimare e apprezzare Nole, oltre alla sua forza tennistica, piu’ degli altri, senza iperboli fideistiche, eroiche, inginocchiamenti o forzature che non mi appartengono.
@ Armonica (#2669609)
Comunque lo sviluppo muscolare delle braccia di Rafa direi che è atipico tra i tennisti, come infatti unico è il gesto del suo dritto definito naturale poi in realtà frutto degli insegnamenti mirati di zio Toni poi addirittura personalizzato da Rafa, quindi direi molto plasmato per i fini sicuramente raggiunti, mettere in difficoltà l’avversario e una “specializzazione”sulla terra che probabilmente non avrà uguali nella storia del tennis..altro discorso per le ginocchia, spesso fasciate, punto debole di Rafa e causa dei suoi stop, del resto ho notato che Nadal è l’unico che adotta ancora oggi lo stesso modello di scarpe, probabilmente perché necessita di soletta ortopedica vista la deformazione evidente delle scarpe stesse, mentre tutti gli altri sono passati a modelli più leggeri e “agili”. Quanto a Berdych, oltre ad essere rimasto in top 10 per un sacco di anni, è uno dei pochi che comunque i big li ha battuti tutti: ha iniziato battendo Ljubo a 20 anni a Bercy con titolo, Nadal addirittura a Madrid, storico Wimbledon 2010 dove ha sconfitto Roger ai quarti e Nole in semi, a Miami ha battuto Roger con un passante di rovescio in risposta al servizio che ho ancora davanti agli occhi, Nole battuto a Roma credo 2013 e poi finale a Montecarlo con lo stesso Nole persa in 3 set sul filo di lana, ha una serie di vittorie su K. Anderson credo in doppia cifra, vittorie su Cilic, Delpo a Madrid terra blu, Dimitrov, Raonic su hard indoor dove ha collezionato più titoli, semi a Wimbledon recente dove ha infilato Ferrer, Thiem, prima di iniziare a risentire dei problemi alla schiena dopo una carriera praticamente senza assenze e infortuni e quindi tante partite giocate (2 Davis portate a casa)..insomma definirlo un “pulcino bagnato” mi sembra riduttivo e cattivello, ma ha sempre attirato un po’ di antipatia credo per la sua riservatezza, per me invece intoccabile per il suo gioco, per il suo stile, per la sua “eleganza” complessiva, mai rumoroso o inutilmente polemico, faceva sembrare i suoi colpi sempre facili anche quando piegavano il polso dell’avversario
vero.
il trasferimento di energia è la chiave.
la rotazione impressa serve ad aumentare le chance di successo e creare maggiore difficoltà per l’avversario per quando deve ribattere a sua volta.
@ jokopoko (#2669662)
Ciò che ho scritto si può constatare in centinaia e centinaia di partite. Riguardo al miglior colpo di sempre e altre balle simili non mi sono espresso e non lo farò, il discorso non mi interessa. Ma rimane una questione di pareri personali.
questa esaltazione del diritto di Nadal è un’esagerazione. non è lui il top di sempre.
quanto a diritto, dovremmo dare precedenza a Del Potro, Federer, Gonzales, Thiem…
@ Annie (#2669636)
È esatto, ognuno ha i suoi gusti. Il gesto del dritto di Nadal tra l’altro non è affatto costruito (a differenza del rovescio e del servizio su cui ha lavorato molto). Zio Toni ha raccontato in un’intervista che lui ha insegnato al nipote il gesto tradizionale del dritto in top. È stato poi il giovane Rafa a personalizzarlo con la chiusura verso l’alto. Ma se analizzato, è un gesto di perfetta coordinazione e decontrazione del braccio, molto più del dritto in adduzione di Djokovic per esempio, che accartoccia il braccio piegando il gomito quando non trova la distanza giusta dalla palla. Al contrario il serbo ha uno splendodo rovescio a 2 mani, sia nello stile che nella capacità di direzionare la palla, e con eccezionale scelta di tempo. Il dritto del serbo è oltretutto un colpo instabile, con cui patisce le variazioni, sintomo di non colpleta sensibilità. Al contrario del dritto di Nadal, che a detta di sedicenti esperti fra questi commenti, finirebbe sulla luna se portato in un altro modo. Qualunque pippone che abbia mai provato a buttare una pallina di la dalla rete con una racchetta sa che per controllare un dritto su un colpo in back o in avanzamento ci vuole sensibilità. Infatti Nadal sui rovesci in back e in avanzamento tira dei vincenti di dritto. Prendiamo ad esempio quel rovescio in back in accorciamento di Federer che rimbalza a metà campo, con cui lo svizzero ha intrappolato tante volte Andy Roddick. Su quel colpo insidioso Nadal tira vincenti col dritto. Altro esempio, il dritto a sventaglio in arrettamento. Quante volte Nadal ha giocato quel colpo mettendo un vincente nell’angolino apposto? Non è affatto facile colpire con forza e precisione col peso del corpo che va all’indietro.
@ Annie (#2669636)
P.s. vista l’ora alle specifiche curiosità di Giò rispondo domani..anzi no, più tardi..
@ Annie (#2669597)
Mi si contesta il fatto che ritengo il tennis di Berdych e Djokovic più fluido e quindi più piacevole da vedere (è implicito che esprimo sempre un mio metro di giudizio) di quello di Nadal, più costruito e lavorato e quindi con gesti che rivelano di più “lo sforzo” del maiorchino (che finisce ogni game visibilmente accaldato), supportata in questa mia personale preferenza dalle cronache tv dove soprattutto il diritto di Berdych era sempre elogiato per la sua facilità e scioltezza di esecuzione (non sempre ahimè per la precisione, purtroppo, condizionata da altri fattori). Sicuramente altri preferiranno lo stile Nadal, ma allora viene messo in discussione anche l’elogio estetico di un Federer che ha sempre sfoggiato a sua volta un tennis più armonico ed elegante rispetto al maiorchino..credo che anche nel tennis valga, soprattutto parlando di stili diversi, a prescindere dalle vittorie ottenute, il vecchio detto “de gustibus non est disputandum”, almeno questi che si possano esprimere liberamente..
Diciamo le cose con il suo nome: un campione assoluto.
@ Annie (#2669578)
Io ho una curiosità… Hai più e più volte affermato che il tuo “primo amore” tennistico è stato Berdych (che è sempre piaciuto anche a me, peraltro…), ma poi l’idolo è diventato Djokovic. Come mai? Dopotutto i due sono pressoché contemporanei, quasi coetanei, avversari per molti anni ed in moltissimi incontri (28, e 25 a 3 indovina per chi…).
Assonanza fonetica del cognome?
Similarità in campo e fuori? (e proprio non mi pare…)
Gelosia di una moglie troppo bella?
Progressiva riduzione di speranze di successi per l’uno e l’esatto opposto per l’altro?
Mi pare un “mmmhhh, questo non vincerà tanto… meglio tifare l’altro, che mi darà più soddisfazioni…”
Inoltre Berdych ha il maggior numero di sconfitte in carriera proprio con Djokovic, sarebbe quindi più comprensibile e naturale, se non un’avversione, almeno un po’ di antipatia per la nemesi del proprio beniamino…
Sembra il bambino che, nato e cresciuto granata, dopo l’ennesimo scudetto bianconero e stanco dei continui sfottò dei compagni, cambia sponda e si mette a tifare Juve…
Ma tu non sei una bambina…
Dicci, dicci…
Per far che? Va be, amen!
@ Annie (#2669597)
Ho citato Berdych per dire un giocatore muscoloso. Non so se hai notato i quadricipiti del ceco, e di certo non è nato così. Io a differenza tua trovo pregevoli i colpi in top-spin del maiorchino. Anche Berdych era bello da veder giocare, tranne quando si trovava ai punti decisivi contro i fab four e si trasformava, nonostante la stazz, in un pulcino bagnato…
@ Armonica (#2669599)
Hai perso un’occasione. Peccato
@ tacchino freddo (#2669525)
Si ma sono cinque, dieci, quindici anni che non vedo una pista innevata
Non esiste nessuna traiettoria dritta, se non su un servizio piatto a 230 kmh.
Nei colpi da fondo la traiettoria è sempre curva. Tranne alla playstation! Con quella sembrano tutti dritti!
Tic tac tic tac tic tac boooong…
@ Annie (#2669578)
P.s. tornando a Nadal, l’ho visto spesso finire per accorciare il tiro e per questo perdere partite soprattutto, ovviamente, sull’hard che non gli è mai stato congeniale..credo per esaurimento forze nel dover/volere sempre arrotare le palle, effetto evidente dal suo movimento del dritto mancino, che è diventata la sua caratteristica spesso efficace e sulla terra vincente ma che personalmente ho sempre giudicato meno pregevole esteticamente e piacevole alla vista rispetto, ripeto, alla fluidità e leggerezza di un Berdych o adesso di Djokovic, dei quali la potenza (e lo sforzo) rimaneva/rimane nel colpo ma non veniva/viene percepita da chi guarda il loro tennis
secondo te per avere più probabilità di passare la rete o far entrare la pallina nel rettangolo è meglio una traiettoria diritta o curva?
tic tac tic tac….
diciamo le cose con il loro nome. per buona parte della carriera è stato un arrotino/pallettaro, per poi evolversi verso un tennista più arrotino/tecnicamente completo.
@ tacchino freddo (#2669547)
Il senso era che non basta l’allenamento fisico a trasformarti in un campione o un fuoriclasse, è solo un’aggiunta. Attualmente è anzi una necessità, perché ora tutti i professionisti hanno preparatori atletici e un talento naturale non riesce ad esprimersi al massimo se non regge fisicamente.
@ Armonica (#2669535)
Premesso che ammiro chi ha praticato tennis agonistico e che io sono invece una umile appassionata, giocatrice vacanziera, che ha tratto qualche informazione tecnica dall’aver seguito dal 2004 praticamente tutte le partite giocate, avendo letto il nome di Berdych di cui non mi sono persa un 15 essendo (stato) il mio tennista preferito, trovo che il riferimento proprio a lui riguardo ad una muscolatura costruita e il suo accostamento a Nadal sia parzialmente discutibile: le braccia e il busto di Berdych non sono mai stati gonfiati da esercizi cui evidentemente ricorre Nadal..sicuramente Tomas lavorava sulle gambe come tutti i tennisti, lui di più per supportare la struttura naturalmente imponente, vista l’altezza, e incrementare la spinta del suo dritto tanto elegante e fluido quanto potente, ma citarlo come uno dei più “costruiti muscolarmente” e palestrati visto l’esempio utilizzato non mi sembra del tutto calzante..anche perché lui non arrotava proprio, sfidava sempre la rete con le sue rasoiate a filo net, quindi tennis diverso da Nadal e meno dispendioso rispetto alle braccia..le gambe dovevano correre e trasportare il suo metro e 96, struttura ossea non esile, quindi allenate allo scopo e al coordinamento nella spinta, dove brillava da fermo, meno ahimè arrivando in corsa.
@ Raul Ramirez (#2669506)
Come da te suggerito aggiungo: “al contrario sui campi veloci tale colpo è (molto poco) meno efficace, in alcuni casi controproducente e non porta ai risultati sperati….
Altrimenti non si capirebbe il palmares dell’Arrotino sui campi indoor veloci…
Tuttavia il fuoriclasse spagnolo, è stato capace di adattare il suo gioco fino a riuscire a conquistare 5 slam su cemento e 2 Wimbledon.”
Quoto!
Il grande Guilermo Vilas è stato l antesignano alla meta degli anni 70 di questo modo di colpire il dritto con spin esasperato..Per chi ha avuto la fortuna d,i vederlo giocare( io sono un ultracinquantenne e parlo a ragion veduta)ricorderà che Vilas che è stato uno dei più grandi degli anni 70 e inizio 80 ,giocava già così poi di quaranta anni fa.
Nadal si è ispirato a Vilas accentuando ancora di più la rotazione del polso.
Sono d’accordo con il tuo ragionamento, meno che sulla parte finale…o meglio, condivido ciò che vuoi dire, ma eviterei la frase “trasformare un asino in un cavallo di razza”, giacché è la tipica frase usata nei casi di doping.
Quanta ragione hai…, io con il rovescio ad una mano (spesso giocato slice) soffro tantissimo i grandi toppatori!
@ arrivodopo (#2669518)
Concetti imprecisi, oltre che fuoriluogo.
Nadal non ha rovinato nulla, a parte il fegato di qualche tifoso che la prende troppo sul serio. Ha solo giocato a tennis, che per quanto lo si voglia assimilare all’arte, rimane uno sport di destrezza, coordinazione, flessibilità articolare, rapidità, e Nadal in queste doti è maestro.
L’ipertrofia muscolare non è rapportata all’efficacia sul campo da tennis, altrimenti Berdych, tanto per dirne uno, avrebbe dovuto vincere 20 slam e Djokovic nemmeno uno.
Oggi la pesistica (che differisce dal bodybuilding) è ampiamente utilizzata nella preparazione atletica di innumerevoli discipline sportive, e comferisce oltre che forza anche flessibilità, coordinazione velocità, e per qualunque sportivo allenarsi duramente in palestra non è una colpa, ma casomai una virtù. Non a caso i protagonisti di discipline molto più artistiche come la ginnastica, il pattinaggio, il nuoto sincronizzato, hanno i fisici forgiati dall’allenamento coi pesi. Ma quello serve solo alla preparazione atletica appunto. Se non c’è il talento alla base non c’è palestra o preparazione atletica che possa trasformare un asino in un cavallo di razza.
ciao, tempo fa qui se ne è parlato:
http://www.livetennis.it/post/324275/federer-parla-di-sinner-tira-dritto-e-rovescio-alla-stessa-velocita-e-un-ragazzo-doro/
no, non è quella di Craig O’Shannessy, che scrive su atptour (e che non dice tra l’altro da quali tornei ha attinto i dati).
è un’analisi di tennistv su dati 2019 dei masters1000, master novembre e nextgen.
Io sono stato azzurro di sci!
Beh, è il segreto rivelato di Nadal, analizzare “tutto” quello che fa in campo. altrimenti non avrebbe potuto vincere così tanto al di fuori della terra.
analisi parziale, se è la stessa che ho letto io fatta da O’ Shannessy, l’esperto di statistiche che seguiva Djokovic negli anni passati, fatta su un campione ridotto di dati (soprattutto Slam e nemmeno su tutte le partite) che ne inficia i risultati.
Da quel che ho seguito quest’anno, e sui dati che vengono forniti, Ruud dovrebbe essere al top del topspin con oltre 60rps. Nessun’altro nella sua categoria.
Mi auguro che questi confronti possano essere fatti anche nella WTA grazie alla nuova partnership stabilita per l’elaborazione dei dati.
Nadal ha masse muscolari enormi e per anni è stato chiaccherato per questo. Ci vogliono quei muscoli per dare quelle rotazioni, ecco perchè gli altri non lo imitano. Ha rovinato il tennis facendolo divenire uno sport per palestrati mentre era un’arte minore.
Risposta quantomeno incompleta…”L’efficacia di questo colpo è (più) evidente sulla terra battuta”….DA AGGIUNGERE …”al contrario sui campi veloci tale colpo è molto poco efficace, in alcuni casi controproducente e non porta ai risultati sperati….
Altrimenti non si capirebbe il palmares dell’Arrotino sui campi indoor veloci…
ciao, tempo fa qui se ne è parlato:
http://www.livetennis.it/post/324275/federer-parla-di-sinner-tira-dritto-e-rovescio-alla-stessa-velocita-e-un-ragazzo-doro/
se interessa.
Ma effettivamente chi cxxxx è sto’ Polmans? Comunque ad occhio mi sento di dire che il dritto dello smutandato non è poi così male Bisogna ammetterlo!!
@ jokopoko (#2669462)
interessante
Ah si? Potresti spiegare tecnicamente la differenza senza sconfinare nell’astronomia?
Comunque i bar fanno solo asporto. Ecco perché son tutti qui.
invece è proprio così. è l’enorme differenza tra un colpo piatto e un top spin e sue possibili conseguenze sul rettangolino con la rete in mezzo.
a quest’ora i bar sono ancora aperti.
Nadal è un signor giocatore e se anche colpisse di piatto pulirebbe le righe. Ovviamente il suo gioco sarebbe meno efficace, ma considerarlo un pallettaro è profondamente sbagliato.
Non ha sicuramente un tennis spettacolare come lo svizzero ma di classe ne ha parecchia.
Basta vedere il suo gioco al volo, le sue smorzate e la capacità di gestire le palle vicine alla rete per rendersene conto.
Io comunque sto dalla parte di ⚰ Barabba. Il suo ragionamento non fa una piega.
Se Nadal è l’arrotino chi è l’ombrellaio?
Provo a risponderti da non esperto, ma da appassionato con interesse per la tecnica:
1- presumo di sì;
2- il colpo è più controllabile, perdendo in velocità. Ma se il top-spin è supportato da buona spinta, il rimbalzo è più profondo e alto, quindi il colpo risulta più pesante e difficile da gestire per chi sta dall’altra parte;
3- per arrivare ad un colpo così efficace ci vuole coordinazione, rapidità di braccio, mobilità della spalla, potenza, caricamento con le gambe. La palla va colpita con la testa della racchetta a salire verso l’alto, per far scorrere il piatto corde contro la palla. E soprattutto richiede tempo per caricare il movimento e abitudine a colpire così. L’efficacia di questo colpo è più evidente sulla terra battuta, perché la superficie aumenta l’effetto del rimbalzo e da il tempo al giocatore di caricare il movimento. Ma se non ha la giusta spinta diventa attaccabile da un buon ribattitore che anticipa il rimbalzo (colpendo la palla mentre sale).
Viene letto in modo da negativo dagli amanti dell’estetica vecchio stile e dai tifosi faziosi.
Ti spiego iooooo:
1) Si, l’arrotino da più top spin alla palla.
2) Il vantaggio è che la traiettoria, a parità di velocità, passerà più alta sulla rete rispetto al colpo piatto, abbassandosi bruscamente nell’ultimo tratto e riducendo così la possibilità sia di centrare la rete che di andare lunghi, e permettendo inoltre di trovare angoli maggiori. Se volete sapere perché la traiettoria curva guardate Superquark!
3) Gli altri non lo imitano perché non ne sono capaci. O meglio, tutti sanno colpire in top spin, ma lui tira anche delle mazzate della Madonna, ed è quello che fa la differenza, ma per i detrattori rimarrà sempre un misero”arrotino”…
in realtà, da un’interessante analisi di TennisTV del 2019, sul topspin diritto risulta Berrettini n.1 seguito a ruota da Ruud. su rovescio domina Sinner seguito sempre da Ruud.
si parla del topspin più “heavy” sia chiaro.
Se davvero hai giocato a tennis ad alto livello, potresti sforzati di scrivere cose diverse da commenti del bar.
Se sei anche stato tennista di alto livello, fare certi commenti approssimativi e superficiali è ancor più grave… peccato…
Beh,
io lo definisco un “affilatore”.
(può essere tollerato ?)
Io sono un ex B3 anni Novanta. Tu cosa sei o sei stato su un campo da tennis?
Con la differenza che se Federer colpisse di piatto centrerebbe l’incrocio righe; se Nadal colpisse di piatto centrerebbe la Luna.
Torna a seguire il rugby, dai.
Io non mi auto-definisco un grandissimo esperto di tennis ( e del resto in questo sito, ESPERTI lo saranno giusto 3/4 persone ) …
quello che non capisco:
1)Cosa significa esattamente ”arrotino”? Essere capace di dare piu rotazioni alla palla?
2)Che vantaggio si ottiene nel dare piu rotazioni alla palla?
3)Se Nadal dando queste rotazioni alla palla, riesce a vincere quello che riesce a vincere….perche anche gli altri non lo imitano?
Perche viene letto in modo ”negativo, uno stile di gioco, che ha portato Nadal ad essere il piu grande della storia ( a parita’ con altri 2 )??? non ha molto senso.
Magari qualche sedicente intenditore non sa nemmeno che dopo quello di Nadal, uno dei dritti più carichi di topspin del circuito è quello di Roger Federer, e che sia lo svizzero che lo spagnolo eseguono il colpo con abduzione del braccio, che secondo me è il gesto più elegante per colpire di dritto.
Ma io dico distruggere così anni e anni di lavoro all’italiana per convincere tutti che Rafael è uno scarsone…ma anche tu Polmans sei senza pietà proprio
Però tutti questi nomignoli sono simpatici, dal Santone Svizzero, al Robottino, all’arrotino od er mutanda. Diciamo che la fantasia non ci manca.
Evidentemente non hai mai verificato personalmente l’effetto di un colpo in topspin, nemmeno di un terza categoria. Io non mi ritengo un esperto di tennis, ma con te siamo in 2! 😀
Il termine “arrotino” non è affatto dispregiativo, è l’intento di chi lo chiama in quel modo ad essere “non apprezzativo” 😉
Eccolooo!
Nadal ha numeri e vittorie irripetibili pure dai futuri androidi
Colpi diversi dagli altri? Si, colpi da Gran Pallettaro.
La smutandata galattica
Avercene arrotini così. Secondo me, e qualcun altro, gioca a tennis da dio. Però il mondo è bello perché è avariato.
Secondo me è inoppugnabile che il GOAT sia Djokovic. Quanto espresso nell’intervista è, quindi, del tutto fuorviante. Nell’analisi dei colpi del maiorchino manca la controprova inerente alle stesse condizioni in assenza d’aria, e, dato che le critiche contro Nole sono scaturite da interviste alla luce del giorno, quindi soggette a radiazione UV, si dovrebbe tener conto della variante ABEL, relativa alle leve ergonomiche del dritto. Si evince dunque che il Serbo è il GOAT, e che domani pioverà.
PS – Forse anche oggi.
Non mi ero mai accorto che Nadal avesse dei colpi così.
Ringrazio il signor Polmans di avercelo fatto notare.Io ho visto centinaia di partite di Nadal, e solo ora sono stato “illuminato”.
Guardi signor Polmans che il rovescio di Gasquet lo conosciamo bene e non è una novità.
Qui a Livetennis è stato soprannominato “l’arrotino” che per me non è un dispregiativo, ma un suo modo di colpire la palla dandole un effetto particolare che solo lui ci riesce.
Polmans così, all’improvviso.