Max Eisenbud critica l’eccessiva presenza della WTA in Cina ” Le strutture sono incredibili, ma i tifosi non ci sono”

@ Bibi (#2669380)

Assolutamente come scrivi; gli organizzatori di tornei discutono almeno un anno prima i contratti di sponsorizzazione e quelli televisivi per la messa in onda di un torneo.
La Cina, purtroppo, ha coperture televisive ed indici di ascolto che sopperiscono al pubblico sulle tribune, quindi garantiscono soldi e linfa economica al torneo, non solo, hanno aziende che veicolano i loro introiti con buoni margini e investono in infrastrutture sportive di primo ordine con costi minori che in altri Paesi come USA o Europa.
ecco le ragioni per i tanti investimenti ed eventi in questo Paese

Ha ragione. Il torneo di Lugano è un torneino e mal piazzato, eppure era pieno di gente, e se guardiamo molti tornei hanno un buon seguito od ottimo seguito. Penso dovrebbero tornare a fare una leg a settembre sulla terra rossa in Italia o Spagna o anche Francia come un tempo e poi fare un grosso evento o due (tokyo e pechino) con qualche piccolo torneo non di più E finali Wta in Europa o USA, magari con la finale al meglio dei 5 come si faceva negli anni 90

Scritto da cataflic
Ce ne siamo accorti, ma in fondo è uno spottone pubblicitario. Onestamente non so quanto “nazionalisti” siano i cinesi, ma credo che basti una qualsiasi giocatrice veramente competitiva per alzare l’attenzione. Poi però ci vogliono 10 anni perchè arrivi l’ondata.
Spero per la wta che qualcuno stia studiando la situazione in modo oggettivo, perchè di questi tempi, non vorrei che anche queste dichiarazioni siano frutto di questo nervosismo generale dove ognuno cerca di rinforzare lo steccato del proprio giardinetto.

Tu di “spottoni” ne sai qualcosa 😉

Il buon Eisenbud tira l’esempio della Cina, ma tolte alcune isole felici (USA su tutti, anche lì a causa della maggior competività delle tenniste statunitensi rispetto ai colleghi) la WTA gioca “in perdita” un po’ ovunque. Laddove il bilancio quadra e c’è un corrispettivo torneo maschile (e badate che i concetti sono quasi coincidenti) le cose vanno un po’ meglio. Purtroppo è il “prodotto” in se’ che arranca, perchè necessita di una figura di richiamo come poteva essere la Sharapova o la Williams stessa (ai tempi d’oro però) che attualmente non c’è o non è ancora un nome di tiro.
Negli uomini questo deficit non c’è, vuoi perchè ci sono tre mostri in giro la cui presenza di uno solo di loro richiama che è un piacere, vuoi che lo sport maschile in generale è più seguito e popolare del corrispettivo femminile.

in cina c’è lo stesso problema che da anni avviene in svezia: ovvero che ai giovani non interessa giocare a tennis.

se tirano fuori una giocatrice o un giocatore top, si apre un mercato enorme. la scommessa cinese della wta è stata di fatto obbligatoria.
il punto è che il tennis femminile è noioso e non ci sono personaggi.

Ce ne siamo accorti, ma in fondo è uno spottone pubblicitario. Onestamente non so quanto “nazionalisti” siano i cinesi, ma credo che basti una qualsiasi giocatrice veramente competitiva per alzare l’attenzione. Poi però ci vogliono 10 anni perchè arrivi l’ondata.
Spero per la wta che qualcuno stia studiando la situazione in modo oggettivo, perchè di questi tempi, non vorrei che anche queste dichiarazioni siano frutto di questo nervosismo generale dove ognuno cerca di rinforzare lo steccato del proprio giardinetto.