Australian Open nel caos: possibile slittamento a marzo o aprile
Arrivano notizie tutt’altro che rassicuranti dall’Australia. Secondo i media nazionali (tra cui l’affidabile news.com.au), le trattative tra governo del paese ed organizzatori del primo Slam stagionale sono in una fase di stallo, visto che le autorità non hanno alcuna intenzione di cedere sull’obbligo di quarantena “dura” per i giocatori in arrivo dal di fuori del paese, per proteggere la popolazione da una temutissima nuova ondata di Covid-19. Le politiche molto restrittive adottate nell’ultimo periodo hanno portato ad ottimi risultati (il numero di contagi e soprattutto decessi è infinitamente minore rispetto agli altri continenti), nessuno vuole prendersi la responsabilità di guastare lo status quo e rischiare di compromettere i risultati raggiunti.
Per questo le richieste avanzate da Craig Tiley e tutto lo staff di tennis Australia pare siano state respinte con fermezza. Questo è un problema enorme per il torneo, poiché di voli per l’Australia non ce ne sono moltissimi, ed i giocatori dovrebbero già iniziare a programmare il viaggio per arrivare in tempo per i primi di gennaio.
Il premier dello stato di Victoria Daniel Andrews ha affrontato la questione questa mattina (in Australia), è emerso un rapporto secondo il quale una decisione finale verrà presa nei prossimi tre giorni. Il rapporto dell’analista di tennis australiano Brett Phillips ha rivelato che l’Australian Open 2021 sarà ritardato fino a tre mesi, mentre i funzionari di Tennis Australia stanno cercando di trovare una soluzione con ATP e WTA per questo slittamento importante, che avrà ripercussioni significative sull’intera stagione 2021. Phillips ha dichiarato a SEN Radio a Sydney che l’evento sarà sicuramente ritardato, ma non è stata raggiunta una decisione finale in merito alla quantità del ritardo, settimane o addirittura mesi.
Phillips ha ammesso che “sono tempi incredibili per Tennis Australia. Non vorrei essere un amministratore sportivo in questo momento… L’anno prossimo non si tornerà alla normalità per tanti sport. La mia sensazione, proprio sulla situazione che è accaduta a Victoria negli ultimi sette o otto mesi, e sul nostro Premier, che ha ricevuto un bel po’ di critiche per la gestione delle quarantene all’inizio della pandemia, è che stiano adottando un approccio molto cauto. Ad oggi ho la sensazione che l’Australian Open sarà rinviato forse a marzo o aprile. Questo è sicuramente uno degli scenari che era sul tavolo, di cui si è parlato. Non c’è dubbio che gli Australian Open non si svolgeranno nella data prevista“.
È già stato annunciato che la versione junior degli Australian Open non si disputerà nel 2021 nel tentativo di ridurre il gruppo di 1500 giocatori, staff e funzionari che dovrebbero arrivare a Melbourne Park.
Ecco le ultimissime dichiarazioni del premier Daniel Andrews: “Il governo dello stato sta lavorando “a stretto contatto” con Tennis Australia, che “a sua volta” sta lavorando con gli sponsor, i broadcaster e i partner globali. Questo non è un problema semplice. Quello che era importante ieri era confermare che dal 7 dicembre potremo far tornare i voli a Melbourne e un sistema di quarantena in hotel sarà ripristinato. Non è una cosa semplice, però, ricevere molte centinaia o addirittura potenzialmente ben più di 1000 atleti e personale che li supportano, oltre ai media, essendo qui per un evento molto importante. Tutto deve essere fatto in sicurezza, deve essere fatto bene. Sono molto fiducioso che avremo un Aussie Open nella prima parte del prossimo anno, stiamo lavorando per questo, per noi è importante. La tempistica esatta, le disposizioni esatte che stiamo mettendo in atto, non sono ancora state stabilite e non appena saranno stabilite, sarò più che felice di condividerle con voi. Ma non leggerei troppo alcuni rapporti… Molte persone stanno parlando fin troppo di queste cose e mentre stanno parlando, stiamo andando avanti con il lavoro in modo da poter avere uno dei nostri eventi più importanti, non solo per il nostro stato ma anche per l’intera nazione. Viviamo tempi terribili con il Covid-19, ma cercheremo di far svolgere le nostre attività il più normale possibile, per quello che ci sarà consentito”.
Quindi un bel caos, tra quel che trapela da analisti e stampa, e la versione ufficiale del governo. Nessuno si sbilancia, ma è possibile che il ritardo nella programmazione dei tornei australiani possa essere collegato anche alla speranza che la prima diffusione dei vaccini contro il Covid-19 possa essere efficace e iniziare così il lungo percorso che dovrebbe portarci a sconfiggere il virus.
Su di una cosa stamattina possiamo essere certi: l’Australian Open 2021 si dovrebbe disputare nella prima parte dell’anno prossimo, ma non nelle date classiche a gennaio.
Continueremo a seguire la vicenda, che avrà una ripercussione enorme sul prossimo calendario ATP 2021.
Marco Mazzoni
TAG: 2021, Australian Open, Australian Open 2021, Calendario ATP, caos Australian Open, Craig Tiley, Marco Mazzoni, spostamento Australian Open, Tennis Australia
Penso sia una semplice questione di priorità. La pandemia è come una guerra. Un governo può dichiarare una guerra, figuriamoci se non può annullare un torneo di tennis o porre delle condizioni. Il tennis si deve adeguare, in silenzio, come è giusto che sia. E non il contrario ovviamente. Sarà opportuno organizzare dei tornei dove possibile, anche Europa indoor, in gennaio e febbraio…
@ Nicola M (#2663994)
Vai a vivere in cina ,nobel della libertà!
In realtà, la Pennetta diceva che a NY andava in città a mangiare, fare shopping esattamente come una qualsiasi turista
Con quello che sta succedendo in tutto il mondo, compresa l’Italia non riesco ad avere un’opinione sul fatto se si giocheranno o no gli AO. Spero che questa pandemia venga sconfitta al più presto, in modo che si possa arrivare ad una nuova normalità.
@ LunaDiamante (#2663645)
Si ok, sarà quello che dici, ma spiegami un po’, normalmente i giocatori girano normalmente a Melbourne o in qualunque posto insieme alla folla? Mi sembra proprio di no, se possono evitare i fan e stare tranquilli per il torneo sono al settimo cielo. I giocatori sono ultra controllati, come è successo a New York, poi vogliono fare quarantena e tamponi. Più di così cosa vuoi fare? Sono loro che non sono del tutto apposto. Se stessimo parlando di turisti sono completamente d’accordo, ma qui si parla di gente che starebbe chiusa in un luogo senza muoversi mai e non avendo la possibilità di contagiare nessuno del posto. Mi dispiace solo per chi vive di queste cose, e viene bloccato perché pensano che tutti sono ricchi come Djokovic, Federer e compagnia bella e non hanno bisogno di soldi.
Ti sfugge il nocciolo della questione perché non hai capito che le autorità australiane sono profondamente diverse da quelle americane e non vogliono far entrare gente proveniente da paesi in piena epidemia solo per giocare un torneo di tennis. Le autorità australiane non vogliono rischiare che si creino focolai (con il rischio di dover poi chiudere di nuovo con tutte le conseguenze economiche e sanitarie che ciò comporterebbe). Le autorità australiane non fanno rimpatriare nemmeno gli australiani sparsi per il mondo per evitare che portino il virus nel paese. Alle autorità australiane del AO non frega niente. L’Australia non è l’america. Te lo riscrivo in stampatello magari capisci meglio: LE AUTORITÀ AUSTRALIANE NON VOGLIONO CORRERE IL RISCHIO DI DOVER POI CHIUDERE TUTTO DI NUOVO SOLO PER GIOCARE UN TORNEO DI TENNIS.
Adesso ti è chiaro? Ecco perché non sarà per niente semplice far sì che si giochi.
Il punto è proprio che per le autorità australiane i tennisti vanno considerati come persone normali e soggetti alle stesse limitazioni: forse hanno anche qualche ragione, io della sicurezza di queste “bolle” non ne sarei così certo…
Se erano capaci tutti potevamo farlo anche noi; ah no, non potevano perché te non potevi rinunciare all’aperitivo. Sulla Cina spari cose a caso senza sapere di cosa parli: il lockdown duro è durato un mese circa (apparte l’hubei) poi già è stato possibile riprendere con le attività lavorative. le scuole sono state chiuse circa tre mesi. ora è tutto, leggi bene la parola TUTTO, aperto normalmente. allora, pensi ancora di essere il più furbo?
Eh-eh….già….
Nessuna quarantena per arrivare in Italia
“Secondo l’articolo 1 del DPCM del 7 agosto, comma i, agli atleti provenienti da paesi per i quali è prevista la quarantena, basterà effettuare, non prima di 48h dall’arrivo in Italia, un tampone che sia negativo”.
Questo per far capire che non tutti sono trattati allo stesso modo, non solo in Italia ma ovunque.
Ma perchè mi sfugge il nocciolo della questione? Ho perfettamente capito che la legislazione australiana al momento rende molto complicato rispettare la data d’inizio del torneo, ma, tu, come altri, tratti i tennisti che si cimenteranno in Australia come persone qualunque, invece non lo sono. Ti faccio un esempio: sono entrati in Italia da New York i tennisti dopo gli us open senza fare quarantena in Italia e questo non era previsto per i cittadini normali provenienti dagli USA, che invece erano costretti a farla. Anzi per i cittadini qualunque era proprio chiusa la tratta aerea, eppure i tennisti sono arrivati e non hanno fatto neanche la quarantena perchè avevano dei “visti” speciali.
Si troverà una soluzione anche per i tennisti in arrivo in Australia, a meno che abbiano copertura assicurativa per far saltare tutto come successo a Wimbledon.
Sempre in questo sito è stato pubblicato un altro articolo della federazione australiana che smentisce le date di marzo-aprile e afferma che sta contrattando con il Governo per trovare una soluzione.
Anche qui eravamo nella stessa situazione, poi qualche leggerezza estiva, che niente ha a che fare con lo sport e tanto meno con il mondo del tennis, e soprattutto la riapertura delle scuole che ha rimesso in circolazione milioni di persone, e siamo punto a capo. Per l’Australia il vero test sarà quando arriverà il loro autunno. Se non ci sarà il vaccino, vivranno una fisiologica seconda ondata, anche se spero per loro meno devastante della nostra. E’ anche evidente che il virus perde di aggressività in estate, mentre ritorna alla carica, come ogni virus simil influenzale, con i primi freddi. Prima del vaccino bisogna prendere i provvedimenti del caso, ma fermare tutto, e soprattutto uno sport che garantisce il pieno rispetto delle normative internazionali anticovid, a partire dal distanziamento, mi sembra un’esagerazione. D’altronde dal rientro all’attività agonistica a oggi i casi di tennisti contagiati dal coronavirus si contano sulla punta delle dita e sono, spiace scriverlo, spesso coloro che anche in campo mostrano non sempre un buon rapporto con le regole di buona condotta, vedasi Paire, Fognini o Moutet.
Tu puoi pensare quello che vuoi. Però ti sfugge il nocciolo della questione.
@ Tennista da strapazzo (#2663785)
Certo che un governo che vuole tutelare i propri abitanti a discapito di un torneo di tennis é scandaloso! Meno male che non governa in Italia…
Perfettamente concorde, messaggio da applausi.
Hai un’altra ricetta a portata di mano per sconfiggere il virus? Oppure sei un Salviniano che ne nega l’esistenza? Ma per favore…
Quello che certe persone evidentemente limitate non riescono proprio a capire è che, rispetto ai quattrini che costa un lockdown totale anche solo di una settimana, i quattrini legati a un Australian Open sono semplicemente e banalmente peanuts. Lapalissiano. Eppure di così difficile comprensione per certuni.
Certo che possono decidere di non far giocare i tornei per tutelare la popolazione. Basta che dicano ufficialmente che non si può giocare, chi organizza l’AO dichiara che non si farà il torneo, l’ATP cerca di organizzare qualcosa per tamponare ed i tennisti si organizzano.
Il problema è che non esce una decisione ufficiale e si prolunga l’attesa.
Anche a me non pare fuori luogo la loro gestione, ma leggendo i commenti mi sento una pecora nera. A me pare vogliano tutelare la loro popolazione anche a scapito degli interessi economici. Da dire che partono avvantaggiati dal fatto che hanno confini ben delimitati, ove non entra uno spillo senza permesso.
@ Ktulu (#2663681)
Secondo me l’atp poteva e doveva fare meglio. Noi comuni mortali lo sappiamo da un mese che in Australia ci sarebbero stati problemi di ingresso fino al 31 dicembre. Stanno giocando le semifinali dell’ultimo torneo dell’anno e nessuno
ha la più pallida idea di dove e quando si giocherà il primo torneo del 2021.
Finché non potranno rientrare in Australia tutti i cittadini australiani ancora oggi bloccati all’estero è scontato che non entreranno i tennisti ed i loro accompagnatori.
C’è un numero limitato di ingressi permessi alla settimana, poco più di 5000, che comporta mediamente 10000 persone in quarantena in strutture apposite, con le spese a loro carico.
Quando e se la coda degli aventi diritto sarà smaltita, e solo allora, tennisti ed altre persone potranno entrare, sicuramente non entro quest’anno.
Oggi come oggi nessuno può liberamente prenotare un volo per l’Australia, Tiley era riuscito a far avere ai giocatori top 100 un formulario per chiedere il permesso ma il governo dello stato di Victoria non l’ha autorizzato.
Un compromesso TA potrebbe ottenerlo riducendo al minimo gli ingressi, cancellando qualificazioni e doppio dagli AO, in fondo annullando de facto gli AO junior un passo in questa direzione l’hanno già fatto.
Il rinvio sarebbe una decisione alquanto stupida perché è ormai acclarato che questo virus si comporta come ogni virus influenzale, massimizzando la sua infettività con temperature basse e minimizzandola con temperature elevate. In Australia temperature più elevate che a fine gennaio è impossibile averne, quindi ogni rinvio sarebbe controproducente. La sola alternativa sensata allo svolgimento nelle date previste sarebbe la cancellazione.
Non c’è una programmazione di vita a sei mesi almeno…! Troppo facile dire tutti in galera!!
@ LunaDiamante (#2663645)
Ma certo ! Sono tutti capaci AD azzerare i contagi cosi!!! In cina hanno obbligato Tutti a NON MUOVERSI !! PARALISI TOTALE!! BRAVI PREMI NOBEL DELLA PANNOCCHIA!!
stanno contrattando. Anche in Francia e in Italia a lungo i tornei sono stati in bilico e poi hanno trovato l’accordo perchè c’erano tanti quattrini in ballo e l’impennata dei contagi attuale non l’hanno portata certo quei quattro gatti che disputano i tornei di tennis che sono super controllati.
Ma voi pensate davvero che, se non c’è il paracadute come a Wimbledon, non si disputerà il torneo? Ma non scherziamo! Già a Wimbledon hanno annunciato che, pandemia o meno, il torneo si disputerà nel 2021.
Ma guarda che per far disputare i tornei in Europa i Governi hanno fatto delle eccezioni, hanno trovato accordi con le federazioni. Al momento sono fermi gli sport dilettantistici, ma i professionisti vanno avanti per esempio. Pensare che in Australia sorvolino su questione economiche così importanti, perchè non entra al momento il turista qualunque significa non aver seguito fino a ora quello che sta accadendo per il mondo.
Scusa, é mio diritto dissentire oppure no? Gli australiani possono fare quello che vogliono, per me non fare entrare 1000 persone in piena estate in una “bolla”, che come anche scrive Mazzoni poco sopra ha fino a ora funzionato, è un’idiozia,ok? Anche perchè quelle 1000 persone si portano dietro interessi economici importanti. In ogni caso stai tranquillo che se gli australiani economicamente ci perderanno, si muoveranno per far disputare il torneo, come hanno fatto in Francia e negli USA. E’ sempre una questione di quattrini.
@ Alecon (#2663626)
Completamente d’accordo!!
I problemi sono due… Calendario e Ranking
Calendario. L unico continente che sembra “sicuro” è l’ Europa. Fortuna vuole che il 75% dei giocatori sia europeo. Probabilmente aumenteranno i tornei tappabuchi( tipo Sardegna ). Il problema è quando e in quale altro continente si puo’ andare.
Nord America potrebbe compattare tutto a fine estate. Spostando IW e Miami a Settembre.
Sud America e Asia potrebbe iniziare la stagione.
Credo che l’Australia per il 2021 sia persa. Uno Slam è importante, ma attualmente il gioco non vale la candela. Probabile che ATP e organizzatori la tireranno a lungo perche’ chi cancella paga. Quindi ATP non modifica il calendario fin quando gli organizzatori cancellano il torneo. Fin quando non arriva una decisione del governo australiano avremo uno stallo.
Tirando le somme, ATP non prenderà l iniziativa di cancellare e probabilmente si andrà avanti con “programmi” di 3 mesi in 3 mesi. Se Gaudenzi riuscisse in un lavoro miracoloso potrebbe modificare tutto il calendario. Ma vedo troppe parti interessate e una situazione troppo instabile. Oggi IW non si giocherebbe. A Marzo ? Impossibile saperlo. Sicuramente spostarlo a Settembre sarebbe meglio per tutti. Ma dubito che succeda.
Ranking. Una mezza frittata già è stata fatta. Federer quinto in classifica è un vero scandalo. La soluzione piu’ pratica, secondo me, sarebbe da Gennaio, iniziare a scalare percentualmente i punteggi piu’ antichi. Esempio : Punti fatti 18 mesi fà valgono il 60% del punteggio ottenunto, fatti 15 mesi fa valgono il 75% e cosi via fino al 100% dei risultati degli ultimi 12 mesi.
Credo sia la cosa piu’ giusta per tutti, di storia vivono i musei ( e Federer hihi )
La colpa non è dell’Australia ma della insulsa gestione del problema covid da parte di Europa e America
A me gli australiani sembrano un tantino esagerati..hanno Zero casi si va verso l estate, si sono disputati NEW York e Parigi in piena pandemia e con una marea di casi..E loro no spostano tutto ad Aprile?..maaaahhhhhh perplesso
Scritta così sembra più facile che li cancellino che altro
Non si può aspettare questi australiani che non hanno idee chiare.
I giocatori non possono stare lontani dai tornei più di un mese e mezzo..io sono favorevole al fatto di organizzare tornei indoor in Europa nel frattempo..
Quoto. Ma sono sicuro si giocherà anche a Melbourne.
Dobbiamo abituarci a vivere “alla giornata” anche per buona parte del 2021.
L’importante è che ci sia unità di intenti e voglia di fare, perché le Bolle hanno dimostrato, tutto sommato, di funzionare.
Se AO sarà spostato a marzo, ATP e WTA si muoveranno di conseguenza, magari con tornei indoor in Europa. Alla fine l’autunno ci ha regalato anche qualche sorpresa, come il 250 in Sardegna e quello di Colonia.
Il business e il gioco difficilmente si fermeranno a lungo di nuovo, visto che la ripartenza, anche se con qualche affanno, ha funzionato.
Speriamo che nel 2022 si possa tornare alla normalità, e anzi, magari qualcosa di nuovo introdotto nel 2021 potrebbe anche funzionare. Non è da tanto che si invocano novità nel calendario? A volte dai problemi, nascono opportunità.
Buone semifinali Masters a tutti
E di chi sarebbe la colpa?
@ Dancas (#2663671)
entro 72 ore sarà diramato un comunicato con date certe.
l’atp si sta già muovendo con le organizzazioni sportive che gestiscono i vari tornei per cercare di mettere in piedi un pacchetto di tornei.
la decisione del governo australiano è oscena, non si può lasciare un evento così importante in balia dell’ultimo bollettino sanitario.
Come dicevo ieri, la situazione è surreale. Non si può arrivare a fine novembre senza avere un calendario, e queste sono le conseguenze.
Qualora gli Australian Open slittassero o saltassero direttamente, a gennaio dove si andrebbe a giocare? O c’è anche il rischio che a gennaio non ci siano tornei?
Ma hai letto l’articolo o commenti per sentito dire? Le autorità australiane non vogliono far entrare 1000 persone provenienti da paesi in piena pandemia. Non fanno nemmeno rientrare gli australiani sparsi per il mondo figurati se hanno voglia di far entrare 1000 stranieri. Non gliene frega niente delle bolle. Non vogliono gente potenzialmente contagiata. Stop. Al momento è molto più facile che gli AO saltino. Tiley sta trattando come se non ci fosse un domani per farli disputare ma conoscendo gli australiani e le loro politiche protezionistiche non sarà facile.
@ Queever (#2663599)
Ma quale calendario forse non è chiaro un concetto con questa pandemia non c’è calendario che tenga quindi chi ti dice che ad aprile ci saranno i tornei che normalmente si giocano in quel mese?
Mah, per me o non si svolgeranno o verranno al massimo posticipati di 1 o 2 settimane. Non vedo alternative praticabili.
(forse un altro stato federale australiano meno intransigente potrebbe offrirsi ad ospitarle, ma è complicato anche questo)
Io penso che almeno fino a fine luglio verrà data priorità ai tre slam e ai 1000 europei(almeno madrid e roma, montecarlo più a rischio) che sono quelli più solidi economicamente e possono sopportare bolle e mancanza di pubblico ma che allo stesso tempo, soprattutto i tre major, non possono saltare per questioni anche di prestigio. I 2 1000 primaverili americani sia per luogo che per collocazione di calendario li vedo ancora a rischio. Per quanto riguarda i tornei minori invece penso che in sudamerica non si giocherà e per il resto dipenderà dai buchi di calendario e dalla solidità delle varie organizzazioni.
Ovviamente le mie sono solo supposizioni basate su ciò che è successo nel 2020 e perchè penso che nel 2021 almeno i primi mesi la situazione purtroppo sarà uguale.
@ Betafasan (#2663628)
Ma cosa vuoi programmare con questa pandemia? Si adeguano anche loro
Mah, col vaccino in arrivo agli americani non converrebbe affatto barattare marzo con gennaio, visto che potrebbero anche avere il pubblico.
Ancora, è il governo australiano che non vuole tennisti fino a gennaio nel paese, per poi chiuderli in casa 2 settimane, è ovvio che non si potrà disputare l’open a quel punto
@ Queever (#2663599)
Perché quest’anno non è stato rivoluzionato il calendario?
Il governo australiano esagera ad essere così rigido? Con la loro rigidità hanno praticamente sconfitto la pandemia nel loro continente. Cosa fareste se foste voi i cittadini australiani se per un torneo di sport venisse minata una tale sconfitta costata lacrime e sangue nei mesi scorsi (Victoria è stata in lockdown per ben 112 giorni!!!!)? Sareste felici di accogliere gente da tutto il mondo quando in tutto il resto del mondo la Pandemia è in pieno svolgimento?
Il problema è proprio che il governo non ha dato il permesso di farli arrivare a dicembre…
Il problema non è la quarantena… All’inizio era previsto che i tennisti arrivassero a metà dicembre in modo da poter fare tranquillamente la quarantena prima dei tornei, ma il governo ha negato la possibilità di farli arrivare prima di gennaio incasinando tutte le tempistiche
Infatti, è tutto assurdo. Evidentemente hanno come Wimbledon nel 2020 le spalle coperte per il prossimo anno. Se non fosse così, si giocherà e dovrebbero farlo in piena estate, per essere sicuri che non avranno contraccolpi negativi. E’ solo una questione economica. Si gioca dove non c’è il rimborso, non si gioca dove non c’è. abbiamo visto cosa è accaduto da agosto in avanti.
@ Alecon (#2663627)
praticamente certo ma non ancora ufficializzato.
A marzo ok ma gennaio e febbraio dove si gioca?indian wells e miami si giocano prima a febbraio e gennaio si fanno 4 settimane di indoor europei?
E’ così. Oltretutto, dopo medi d’inattività forzata, si poteva ridurre anche la pausa di dicembre. Basta andare in Australia tra due settimane e il problema è risolto. Si crea la bolla, si fanno i controlli, ed è tutto ok. a New York si è giocato un mese, i tennisti sono arrivati in anticipo, i contagiati sono stati pochissimi, se non il solo Paire, che, conoscendolo, probabilmente ci ha messo del suo.
E l’ATP CUP ?
Nel 2021 gli Australian Open salteranno, in aprile per loro è autunno stagione delle influenze, seconda ondata del covid 19. In Europa sta succedendo questo.
Ma rispetto per gli atleti? Devono programmare la stagione…!
Leggo che il tour sudamericano è stato cancellato, ma non mi risulta
I tornei australiani si disputano in piena estate, quando il virus risulta molto più gestibile. E’ sufficiente predisporre una bolla per quel migliaio di persone in arrivo. Se ci stanno bene, altrimenti arrivederci e grazie, ma affermare che i tornei non si possano disputare o che sia molto complicato farli disputare fa semplicemente ridere. Non so in Australia, ma in Europa attualmente si tengono le scuole aperte, che garantiscono assembramenti a go go e non si possono disputare dei tornei di uno sport individuale che garantisce come nessun altro il distanziamento?!
Siamo oramai scadendo nel ridicolo.
Io trovo corretta la scelta del governo australiano di prevedere la quarantena per i tennisti in arrivo.
Il problema non sono i tennisti… È il governo che non li vuole fare arrivare
@ Gianluca (#2663617)
quarantena, anche ‘dura’, prime due settimane di gennaio e australian open a febbraio.
la soluzione più logica, considerando la rigidità del governo australiano, sarebbe spostare gli australian open di un paio di settimane essendo libere a causa della cancellazione del tour sudamericano, per poi passare direttamente a doha-dubai per la wta e ad acapulco-dubai per l’atp.
mettere gli australian open a marzo, o addirittura ad aprlie quando è previsto il tour su terra, non è fattibile. anche perché iw e miami mai accetteranno di essere cancellati come nel 2020 e nemmeno di essere spostati (e quando?) con ripercussioni economiche non gestibili.
inoltre il tour deve tornare alla normalità entro marzo anche per una questione di gestione ranking.
De Sica, in uno dei suoi tanti cinepattoni, nel mezzo di una discussione piuttosto accesa,utilizza un espressione che si addica a questa situazione cossì ingarbugliata
“ao, e mo mi hai rotto li c..lioni”!
Che fa meglio possono fare. A a cambio con indiano Wells e miami
La stagione ciclistica 2020 è stata rivoluzionata, con gare disputate in periodi diversi, e con altre sovrapposte ad altri eventi importanti. Non è stato bello, ma non erano possibili altre vie. Ho molto apprezzato gli sforzi del mondo a due ruote per offrire lo spettacolo agli appassionati e l’ho voluto leggere come una sfida vinta nei confronti della pandemia. Spero che anche il tennis riesca a trovare la quadra in questo periodo così duro e dia anch’esso un segnale forte di resistenza alle difficoltà che tutto il mondo sta vivendo. Se ci fossero le condizioni per giocare, anche a Marzo, per me si deve giocare.
Anche la Florida ha la sua Melbourne. Si tratta di una cittadina di 80 mila abitanti,proprio sulla costa.
Che si giochi lì, sto torneo.
E lasciamo perde sti nazi Australiani dell’Illinois.
Così però va ridisegnata l’intera stagione, e non è certo un problema da poco.
Inoltre siamo proprio così sicuri che a marzo le autorità locali consentiranno ai giocatori di allenarsi durante le due settimane di quarantena? Perché senza questa autorizzazione non si gioca, è inutile girarci tanto intorno.
Che cosa ridicola , se i tennisti vogliono fare il torneo devono essere disposti a partire un mese prima altrimenti stiano a casa e non partecipino , cosa vuole dire fare il torneo a marzo o aprile?? Non ha senso
Mi sono accorto che ho scritto valuare invece di valutare nel commento 13
http://www.livetennis.it/post/337941
Pessima grammatica ma la logica e’sempre un baluardo.
Aprile ?!? Ma lo conoscete il calendario?!? Ho sempre più la sensazione che ormai si parli a ruota libera