Stefan Edberg: “Roger Federer ha ancora voglia di imparare”
La leggenda svedese Stefan Edberg ha parlato di Roger Federer durante il programma Tennis Channel Podcast Network, tornando all’inizio della loro collaborazione ma anche sull’attualità più stretta. Ecco alcuni estratti del suo pensiero.
“Federer è un ragazzo straordinario, ama tantissimo il tennis. Nonostante i suoi 39 anni, Roger continua ad allenarsi duramente e cerca di migliorarsi per essere competitivo e vincere. La forza di Roger è lo stimolo a volersi migliorare, sempre, l’ho appreso lavorando con lui. Sono sicuro che in questo momento, mentre sta recuperando dall’operazione al ginocchio, sta lavorando molto duramente per tornare nel miglior modo possibile e poter lottare per i tornei più importanti nel 2021. Non ho dubbi che quando rientrerà se la giocherà con i migliori tennisti del circuito”.
Secondo Edberg, il cambio di racchetta nel 2013 fu la scossa di cui il campione elvetico aveva bisogno: “Il 2013 fu un’annata molto complicata per Roger. Soffriva di un problema molto serio alla schiena, e questo lo portò a perdere partite nelle quali era assai favorito e che non avrebbe mai dovuto perdere. In quel momento aveva bisogno di uno stimolo, di qualche cosa di diverso che lo portasse ad appassionarsi di nuovo al tennis. Decise di cambiare racchetta, e questo fu vitale per il continuo della sua carriera. Quando io entrai nel suo team nel 2014, Roger era di nuovo focalizzato al massimo nella propria carriera e mentalmente preparato a mettersi in gioco, imparare qualcosa di nuovo e migliorare come tennista. Già aveva in mente alcuni obiettivi in testa, e iniziammo a lavorare duramente per raggiungerli. Così iniziammo insieme, lavorando giorno dopo giorno con delle novità molto chiare da inserire nel suo gioco”.
Lo svedese crede che Roger stia lavorando adesso con lo stesso spirito di allora: “Come ho detto prima, Federer aveva bisogno di un rinnovamento. Allora era necessaria una svolta che lo portasse ad essere un tennista ancor più offensivo, non così lontano a quello che ero io alla mia epoca. Per arrivarci, Roger necessitava una nuova visione, nuove idee, e lavorare per metterle in pratica. Continuo a pensare che la chiave per elevare di nuovo il suo livello di gioco fu il cambio di attrezzo. Non fu facile all’inizio, gli è costato fatica e tanto lavoro per aggiustare il suo gioco, ma alla fine è riuscito ad adattarsi trovando grandi risultati. Perché un tennista cresca, è necessario anche appoggiarsi alle nuove tecnologie. Federer è un tennista di enorme talento, ma è anche un grandissimo lavoratore. Starà preparandosi al massimo ora, con una nuova ispirazione come in quell’epoca“.
Marco Mazzoni
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Quoto a piu non posso! Non a caso il relativismo nella sua teoria più erudita lo ha tirato fuori un certo Albert . A parte tutto…discorso validissimo..e basti pensare ai successi della prossima generazione..non avranno da fronteggiare i tre GOATs e quindi sarà relativamente piu facile per loro. Anzi in realtà nemmeno ora stanno affrontando le loro migliori versioni (in particolare RF 2007, RN 2010 e ND 2011). In quei periodi erano ancora piu inviolabili. Batterli adesso vale già meno
C’è l’università della terza età volendo
Stefan e Roger :lo Stile al Potere.
Diciamo che perde facilmente il colpo difensivo alto in top spin che spesso gli vola lungo. Questo aspetto è evidenziato dal passaggio a vuoto prolungato del secondo set in Bulgaria contro il Canadese. Dunque il dritto di quel tipo è si più aggressivo se rimane in campo ma la sua fallosità lo rende statisticamente-stocasticamente poco produttivo ai fini del punteggio. Si è in presenza di una scelta probabilistica di matrice “Sergio Giorgiana”!
Dubito che Federer possa ritornare a un livello top 20 dopo un anno di assenza e a 40 anni.
@ Markux se mi (#2660459)
In che senso era uno scherzo? Io, non scherzavo …e non solo io.
Se funzionava bene non ce n’era per nessuno (anche senza i ritocchi alle misure di cui dicevo poc’anzi); spesso, però, latitava.
Il dritto di Edberg era uno scherzo. Lo devo ricordare io?
Stefan Edberg: GOAT! (A dispetto del carattere e del dritto leggermente deficitari). Se col passaggio dal legno ai materiali più tecnologici avessero rivisto anche le misure del campo -o anche solo sollevato la rete di mezzo centimetro- questo qui non avrebbe vinto 6 Slam, avrebbe fatto 6 Grande Slam.
No, ma gli è servito per i risultati ottenuti successivamente. Inoltre ha fatto 2 finali a wimbledon e una a Flushing Meadows, però era già ben oltre la trentina e si è trovato davanti un Djokovic nel pieno della sua carriera…ci stava di perdere.
@ il capitano (#2660047)
Nadal e Djocovic non mi sembrano sul viale del tramonto.
E’ solo perchè è coinciso con il periodo del miglior Nole e della maturazione di Murray …nel tennis non conta quanto sei bravo in assoluto, ma conta solo essere un po’ più bravo di quello che sta dall’altra parte della rete.
Oddio, proprio buia non direi… Vero, nessuno slam (solo 3 finali) ma comunque 12 titoli e 14 finali (perse in gran parte con Djokovic), la Coppa Davis, n.2 in classifica a fine anno nel 2014 e n.3 nel 2015… Avercene!
@ Manego (#2660069)
Io sono un grande fan di Edberg, ma in effetti in quel periodo, Roger, non ha raccolto molto dalla loro collaborazione.
@ Barabba (#2660070)
Vero..andare a chiudere a rete in modo perentorio ” alla pospisil o alla nadal o alla federer”
@ Markux se mi (#2660087)
Ma tu l’hai mai visto in campo Stefan Edberg????
Se l’hai visto, t’inchino e stop!
Eh, mannaggia Stefan, te lo deve dire Markux..?
Edberg riduce il tennis alla racchetta dimenticando che c’è anche la pallina. Un giocatore migliora o peggiora in base alla pallina e non alla racchetta caro Stefan.
Sono come Fox Mulder in X-Files…I want to believe…Voglio crederci!
Sei un grande!!
Piatti, contatta Edberg e fallo entrare nel team Sinner. Il gioco aereo e le variazioni tattiche renderebbero il gioco di Jannik stellare.
2013-2016 zero slam, l’epoca buia di Roger, non mi sembra molto convincente Stefan.
IO SONO CARPIX1972 ANCHE SU FB
Ti dico solo questo e Ti prego credimi….DI SINNER NON STIAMO VEDENDO NEMMENO IL 50%…..lui riesce a giocare da 20 al mondo con la SPEED PRO, uno dei peggio telai del circuito ( la testa della racchetta iper profilata e quindi pesante, toglie maneggevolezza…..poi ci sarebbe da disquisire sul nuovo graphene).
JANNIK ha modificato tutti i colpi, accorciandoli ed anticipando la preparazione della testa della racchetta, ma ogni volta che gli viene richiesto un uso veloce della testa ( ad es colpo basso su diritto) perde la misura! CMQ E’ l’ unico che ci riesce (GAUFF RUSUUVUORI Verdasco Gaio TUTTI PEGGIORATI…..la palluna non va ed errori sotto rete o fuori di metri)
@ ItalyFirst (#2660053)
Stefan ha cambiato tre aspetti dell’ attrezzo al PIU’ grande FEDERER ( NON CI CIRINELLA): CORDE PIU’ LENTE, PIATTO CORDE MAGGIORATO MA AL CONTEMPO LEGGERO, PERCHE’ NON PROFILATO
CIAO ITALY…..NON scrivo quasi mai per dire ho ragione, per dire ovvietà, ma cerco di stuzzicare un dibattito su argomenti ed aspetti particolari! Poi per carita’ PUO’ darsi mi sbagli
Ma allora il tanto bistrattato e bullizzato Duccio aveva ragione!
Il telaio di una racchetta puo’ fare la fortuna (o la sfortuna) di un tennista…Non e’ che in realta’ il forumista Duccio altri non sia che lo Stefanello svedese ex coach di The King in incognito?
E Vivinaso chi sara’mai? Forse Binaghi che invidioso di Piatti, in pubblico elogia JS (a parte il servizio…ahahah !!), mentre dietro il nick misterioso rinfaccia a Sinner le vagonate di WC? Misteri del cyberspazio!
Viale del tramonto? E’ quello che si ripete ogni anno e non accade mai.
questa storia del cambio racchetta non va assolutamente detta all’utente carpix!
Roger ritorna con i giovani in stato di grazia. Saranno loro l’ostacolo principale, non tanto Nadal e Djokovic ormai anche loro sul viale del tramonto.