Binaghi e Barazzutti parlano della vittoria di Jannik Sinner. Binaghi ” Ora non ci si può sedere sugli allori, perché c’è tanto da migliorare, in particolare il servizio, ma è certo che siamo di fronte a un fenomeno ” e gli articoli di Gianni Clerici e Claudio Giua su “Repubblica”
Queste le dichiarazioni di Angelo Binaghi e Corrado Barazzutti sul successo di Jannik Sinner a Sofia.
Angelo Binaghi : “La vittoria di Jannik Sinner è la conferma del momento straordinario del nostro tennis a livello maschile. Lui è la punta di diamante di un movimento straordinario. E’ un risultato che conferma l’ottimo lavoro fatto dal ragazzo e dal suo team, Riccardo Piatti in testa. Ora non ci si può sedere sugli allori, perché c’è tanto da migliorare, in particolare il servizio, ma è certo che siamo di fronte a un fenomeno che può vincere tornei molto più grandi di quello portato a casa oggi.
Poi Jannik ha il grande vantaggio di poter migliorare con serenità perché può dividere le responsabilità di portare in alto il tennis italiano con altri giocatori azzurri che gli sono davanti in classifica come Matteo Berrettini, Fabio Fognini e Lorenzo Sonego e con un ragazzo più giovane di lui di un anno come Lorenzo Musetti che sta crescendo a vista d’occhio. Con loro nei prossimi anni vogliamo tornare a vincere la Coppa Davis”.
Corrado Barazzutti “Jannik ha dimostrato una volta di più le sue grandissime qualità. E’ un predestinato, un giocatore che non ha limiti e che presto vedremo al top. Ha una capacità straordinaria di stare in campo contro qualunque tipo di avversario, come dimostrato al Roland Garros con Nadal, nonostante la sua giovane età. Ha colpi di altissimo livello in tutti i fondamentali, ma allo stesso tempo grandissimi margini di miglioramento. Il futuro per lui e per la nostra nazionale di Davis è senz’altro roseo”.
Questo l’articolo apparso oggi su “Repubblica” a firma di Gianni Clerici sul successo di Jannik Sinner a Sofia
Scusate se parlo di me stesso, in un momento di gioia per il tennis italiano e per Jannik Sinner. Parlo di me stesso, e di tre momenti della mia vita che ritengo molto importanti. Uno riguarda la vittoria in Coppa Davis, l’unica, quella del 1976, e una volta che, telefonando al giornale per informarli che avevamo vinto l’Insalatiera in Cile (dove in tanti volevano che non si andasse, e tanto merito va a Nicola Pietrangeli) dopo alcuni tentativi passati e sfortunati di farcela, e qualcuno mi rispose che una fila di aggettivi così interminabili non si poteva pubblicare, per quanto in quel tempo non c’erano né le televisioni, né internet e né i social. Un altro momento, giusto per ‘medicare’ me stesso tennista fallito, fu quello in cui mi permisi di battere un Nicola Pietrangeli che non era ancora diventato il Pietrangeli capace di vincere due Roland Garros come poi fece, ma prometteva però già quanto il Jannik Sinner di oggi: perché ora hanno capito tutti cosa vale Sinner.
Ma, in una simile autocelebrazione, non posso dimenticare di aver insegnato il tennis a Riccardo Piatti. Che mi ha ringraziato il giorno del mio compleanno su Facebook (“Ti conosco da quando ero bambino e ancora una volta ti vorrei ringraziare per tutti i preziosi consigli che mi hai sempre dato“). Riccardo, mio antico figlioccio. Comasco come me e amico di famiglia, gli consigliai di recarsi a lavorare al campus di Bollettieri negli Stati Uniti, e lo fece e ci rimase per circa due mesi, non prima di aver letto Match Play and the Spin of the Ball, libro che aveva scritto, nel 1925, un signore di nome Bill Tilden e che io gli avevo prestato. Ma prima di tutte queste cose venne il giorno in cui il mio papà acquistò due palloni pressostatici a Como, affinché lo vi dirigessi gratuitamente una scuola di tennis che il presidente del club non voleva. Lì trovai i fratelli Piatti, che furono tra gli allievi maggiormente entusiasti, pur senza diventare grandi giocatori.
Ho letto cose di Sinner che fanno prevedere un grande futuro per lui. Io spero che le cose che leggo si verificheranno, come quelle di Nicola Pietrangeli e la Davis. Io ormai ho novant’anni, e questa di Sinner rimane tra le giornate migliori che abbia passato.
Questo l’articolo apparso oggi su “Repubblica” a firma di Claudio Giua sul successo di Jannik Sinner a Sofia
“Frank Herbert, l’autore di “Dune”, sosteneva che “non c’è un segreto dell’equilibrio. Bisogna solo sentire le onde”. Jannik Sinner sente le onde. Come lui, le sentono tanti insegnanti pazienti, contadini meticolosi, medici coraggiosi, artigiani geniali o poliziotti cortesi, che hanno lo stesso talento naturale e, dunque, lo stesso equilibrio. Per questo motivo il ragazzo rosso di San Candido, che ha vinto oggi il suo primo titolo ATP a 19 anni e tre mesi (Panatta ci riuscì a 21 anni e un mese, Berrettini a 22 e tre mesi), non è più speciale di Laura, la coetanea di Catania che l’estate scorsa ha deciso, dopo la maturità più anomala del dopoguerra, di dedicare la vita allo studio dei nuovi virus. Anche lei sente le onde provocate dalle passioni, dalle paure e dalle speranze di tante persone. Forse il nuovo numero 37 del ranking mondiale ha, su un campo da tennis, le stesse qualità che Federico, perito elettrotecnico di Isola Vicentina dimostrò, esattamente alla sua stessa età, alla Olivetti di Borgolombardo prima di trasferirsi in California e inventare i microprocessori commerciali a basso costo, cambiando la vita di ciascuno di noi (di cognome fa Faggin e a 78 anni continua a studiare onde di vario genere: leggete, se vi capita, la sua autobiografia, che s’intitola “Silicio”).
La differenza tra Jannik e tutti gli altri è che di lui s’occupano i media. Anch’io nell’ultimo anno e mezzo ho scritto spesso delle sue imprese e sconfitte, rendendomi conto che la straordinarietà non va cercata nella sequenza di risultati che lo hanno portato a pochi passi dal Gotha del tennis mondiale bensì nella normalità continuamente e pacatamente rivendicata: mentre oggi a Sofia teneva alzata a favore di telecamere la sua prima coppa conquistata in un torneo del circuito ATP ha espresso un solo concetto, oltre ai ringraziamenti di rito: il mio staff e io abbiamo lavorato tanto per arrivare fin qui ma sappiamo di avere un’enorme mole di altro lavoro da fare. Come dire: a contare è quel che verrà, il resto è solo passato.
Le vittorie sul campo e l’espressività fuori dal campo stanno trasformando Jannik in un punto di riferimento – un “benchmark”, nel linguaggio di pubblicitari e sociologi – per milioni di persone. È facile prevedere che s’affiancherà presto a Federica Pellegrini e a Valentino Rossi, per limitarci agli sportivi italiani in attività. E, come loro in passato, sta verificando che la visibilità mediatica ha pregi e difetti che sembra in grado di individuare sentendo distintamente il rumore delle onde che increspano il mare della società civile. Ciò comporta responsabilità ampliate dalla fase difficilissima che stiamo attraversando, perché qualsiasi sprazzo di felicità è più benvenuto adesso che in tempi meno travagliati.
Detto tutto questo, resta agli atti la progressione impressionante di un tennista che supera ogni ostacolo senza quasi darlo a vedere. È stato il primo della classe 2001 a vincere un Challenger, a superare un turno in un Masters 1000, ad approdare al tabellone principale di uno slam, a battere un Top Ten e adesso ad aggiudicarsi un Masters 250. Esattamente un anno fa si laureava migliore Under 21 del 2019 nelle Next Gen Finals di piazzale Lotto. Senza paragoni fuori luogo, mi limito a ricordare che quando Federer si prese, proprio a Milano a piazzale Lotto, il suo primo titolo ATP, aveva 19 anni e cinque mesi. Dal giorno della ripresa agonistica post lockdown Sinner ha battuto gente come Stefanos Tsitsipas, David Goffin, Alexander Zverev, Gilles Simon, Casper Ruud e, nell’ultima settimana, Marton Fucsovics, Alex De Minaur e Adrian Mannarino. Oggi ha dovuto lottare parecchio per avere la meglio sul canadese Vasek Pospisil, 30 anni, che ha confermato la propria ottima forma attuale (è il numero 74 del ranking mondiale). Controllato con scioltezza il primo set (6-4), l’altoatesino ha avuto un lungo black out nel secondo set (3-6) e resistito alle bordate dell’avversario nel terzo set, deciso da un perfetto tie break (7-3). Un match di notevoli intensità e incertezza, che giocatori molti più esperti non avrebbero saputo gestire. Bisogna prenderne atto e poi lasciare che il ragazzo e il suo gruppo, guidato dall’equilibratissimo Riccardo Piatti, continuino nel programma di crescita senza dare per scontato alcunché: il motto “non siamo a niente, signori” è il solo a funzionare sempre.”
TAG: ATP Sofia, ATP Sofia 2020, Italiani, Jannik Sinner
Anche mia mamma!
…minor cessat 🙂
E’ fondamentale che a Sinner non vengano mai fatte ascoltare le parole di Binaghi, Barazzutti e che sia tenuto più alla larga possibile da questi due personaggi.
Sono due dei tre grandi mali del tennis italiano ed anche solo una vicinanza causerebbe danni a Sinner.
Speriamo abbiano la decenza di non assumersi meriti che non hanno.
Ma il signor binaghi.. Che centra con il signor sinner?? Ha contribuito lui alla sua crescita. E il classico presidente che vuol salire sul carro dei vincitori. Che. Si vergogni e abbia il coraggio di farsi da parte.. Ci hai stancato. Cosa ha fatto in questi anni per il tennis italiano.. Un individuo
…….
@ quella che permette di riprendere palle impossibili e rispedirle indietro. (#2659350)
Può aiutare la somiglianza. Con la mascherina sono indistinguibili. I capelli sono uguali
CLERICI e GIUA: ottimi articoli
In taluni giornalisti emerge spesso la voglia di stupire:tipico esempio tale Giua di Repubblica, peraltro, mi pare, non una prima firma del giornale predetto.
Cosa c’entrano artigiani, poliziotti etc con tennisti, lo comprende solo lui ricollega do il tutto alle onde.
Suvvia non scherziamo!
Mettere nello stesso articolo Clerici e binaghi è blasfemia tennistica
Straquoto…quanto ci manca!
Hai ragione Annie,la penna di Gianni Clerici manca da morire anche a me. Ho riletto da poco “i gesti bianchi” ed è stato un piacevole rituffarsi in un tennis ed in un mondo che ahime paiono lontani anni luce
Magari! Uno che nomina un parente dirigente a Supertennis e che dimostra crassa ignoranza tennistica non lo rimpiangeremmo. Us open 2018, ero seduto una fila dietro a lui. Ad un cambio campo Palmieri gli parla di Francesca Di Lorenzo, con cui vi erano contatti in corso avendo entrambi i genitori italiani, e che aveva appena superato il primo turno nel torneo. Binaghi rispose “Chi?”: non aveva alcuna idea di chi fosse…
Suggerisco, al riguardo, di riascoltare con attenzione le di chiarazioni, e le precise parole usate da Sinner, nel corso dell’intervista rilasciata durante la cerimonia di premiazione di ieri a Sofia.
Tutti soloni adesso a pontificare su Sinner.
Che si lasci in pace perché è allenato al meglio e non ha alcun bisogno di consigli.
Lui in primis,ed il suo staff, sanno perfettamente cosa fare.
Che bello sarebbe stato sentir commentare Sinner dalla coppia Clerici e Tommasi , per me indimenticabili e unici, Viva Gianni , viva Rino
@ donato (#2659229)
Io, quando ho letto l’articolo pubblicato dalla redazion, ho pensato che, a 90 anni, il cervello dell’immenso Gianni Clerici fosse purtroppo partito: una sfilza melensa di banalità luogocomuniste e politicamente corrette, poi da lei scopro quale è il vero articolo di Gianni Clerici.
Le novanta primavere non hanno per nulla scalfito il suo cervello! Grandissimo come sempre!
Come tutti i grandi deve pensare a sé e pensando a sé farà il bene del movimento. Se diventerà un top fisso, ho detto se, darà una mano anche in Davis, se diventerà un campione, fatto imperscrutabile, la Davis lo cercherà.
Bello che le dichiarazioni fi binaghi e barazza suonino stonate. È una cartina di tornasole.
Complimenti,sei l’unico che ha colto l’essenza del complesso di Clerici che non ha saputo metabolizzare la delusione di non aver raggiunto il livello tennistico al pari della propria ambizione
E cmq il buon Musetti ha 7 mesi in meno di Jannik, non un anno!!!, quindi vediamo fra 7 mesi cosa avrà vinto e quale sarà il suo ranking.
Quanto a jannik ci pensa già da solo a stare coi piedi per terra. Basta guardare come esulta, il grandissimo rispetto per l’avversario e le parole che usa. Un esempio per tutti.
Grande Gianni!che coppia con Runi Tommasi. La classe, lo stile, ineguagliabili!
Uno dei soliti politicanti che stanno a Roma a capo di Federazioni sportive ma che con lo Sport non hanno niente a che fare e amministrato poi figuriamoci comunque e vero quanto detto uno dei ns i risultati si stanno vedendo da quando la Federazione è diventata parte attiva (era ora) nel collaborare e affiancare giocatori e coach
Spero che il grande Gianni, come im grande Rino, non ci lascino mai….ma se proprio deve accadere, spero succeda dopo che Jannik abbia vinto il suo primo Wimbledon.
Ubi Major, minus cessat.
Sarai contento tu. Io e Jannik puntiamo ben più in alto
Un paio d’anni fa nessuno avrebbe immaginato l’attuale “abbondanza” del nostro tennis mascile. Sinner é un predestinato, ma in buonissima compagnia. L’unica cosa che non mi piace (se quanto scrive il Corriere corrisponde alla realtà) é che Yannick abbia trasferito la residenza a Montecarlo. Come “orgoglio” Italiano non è proprio il massimo …
Ridicolo e incompetente
Meno male che gestisce team Piatti
Non c’è mai limite al peggio ..
Credo che al team Piatti mancassero proprio i consigli tecnici del presidente .. ma per piacere !
Il mitico Gianni Clerici ha 90 anni? Beh scrive ancora benissimo mi pare. Altri 10 e ci potrai raccontare di imprese ardite!
@ carpix1972 (#2659364)
Ma vai a dirglielo di persona
I tre grandi stanno iniziando a perdere qualche colpo e Slam e dietro ci sono i soliti 4-5 giovani leoni dove tra un paio di anni Sinner avrà la sua bella parte di gloria per la Davis si deve fare i conti con Canada Russia e fino a che c’è Nadal così Spagna
Bellissimo ah ah
@ andrewthefirst (#2659362)
Binaghi è un furbone, altro che grande…guardate cosa ha fatto con biglietti internazionali o rielezione…e il suo commento è proprio da contabile…sveglia…
Come dice Clerici (dio lo benedica per le sue telecronache, il tennis é bello la metá da quando non ci sono piú lui e Tommasi) abbiamo aspettato solo 54 anni per tornare a godere……
Trovo fantastico l’ invidia che trasuda da alcuni commenti. Il fatto che Piatti con Sinner e Tartarini con Musetti abbiano fatto due capolavori non va giù, e via a suggerire che bisogna cambiare coach sennò chissà che disastri combineranno, non hanno le capacità per portare i due campioni a vette più alte ecc ecc.
Tipico retaggio calcistico dove il cambio di allenatore è regola quotidiana. Nel tennis non funziona così. Bergelin sapeva poci o nulla di tennis e è arrivato Borg. Il padre delle sorelle Williams ha creato due fenomeni …leggendo un libro.
Agassi torna n,1 grazie ad un allenatore di football americano, il servizio di McEnroe sarebbe stato modificato da qualsiasi allenatore “quotato” mentre suo padre lo ha lasciato fare. Esempi così ne trovi a centinaia e sono la prova che conta il giocatore, il talento, il fisico, la volontà di sacrificarsi e un rapporto forte con il proprio coach. Quanto sia bravo a tennis quest’ultimo è irrilevante.
Unico paese del mondo in quella situazione imbarazzante….
Direi: unico paese del mondo emerso… Relativizziamo 😎
@ Rere (#2659268)
per 3 mesetti se non ricordo male
@ Luca Martin (#2659307)
Sono metà magnagati e metà crucco.
IO direi che JANNIK sta facendo un bel lavoro col team di Piatti, anzi gli sta proprio insegnando, perche’ alla fine Piatti, un grandissimo, non ha mai avuto a che fare con un giocatore di spessore come Jannik…..ecco perche’ continuero’ a scrivere sula KAZZATA atomica, decisa dal team di cambiare il telaio. INSOMMA VIETATO SBAGLIARE CON QUESTO GIOIELLO
bisogna dare atto a Binaghi di essere uno dei più grandi esperti al mondo, se non il migliore, di tennis da circolo. Anche in questa occasione, non si è lasciato scappare un bel commento da frequentatore di circolo. Sempre un grande.
Invito Binaghi a leggersi un paio di volte l’articolo di Giua, un capolavoro. Fa bene all’anima, fa bene al tennis.
@ ilpallettaro (#2659153)
Se i tennisti italiani vanno male è colpa di binaghi, se vanno bene è colpa di binaghi
@ Il Polpo Paul (#2659289)
Non è vero, facci caso, non risce mai a battere bene la prima palla per due volte di seguito. C’è stato un momento che Pospisil ha vinto 8 punti di seguito. Non è la prima volta che Sinner ha un calo di rendimento durante la partita. Per fortuna che si è ripreso nel terzo set. Adagio con gli entusiasmi, enzo
Può senz’altro migliorare il servizio come ha fatto Rublev.Il russo fino a qualche anno fa è solo una promessa. Gioca bene, ma non è costante, specie nella battuta. Oggiè notervolmente migliorato nella prima di servizio ed è diventato quasi imbattibile. Sinner ha le capacità di migliorare, deve farlo assolutamente se vuole entrare nell’Olimpo dei migliori al mondo. enzo
@ GOLD WRIST (#2659209)
Che mondo! …AZZZ
@ rhobs (#2659161)
E per tanti altri!
Ieri ha avuto un grave VUOTO nel secondo set. Cmq se fa i risultati di Coric già siamo contenti…
Ho cominciato a seguire questo sito nell’anno 2011 perché, conversando con mio fratello, notai che se finalmente il mio Napoli Calcio era riuscito ad emergere dallo squallore in cui era confinato da 20 anni, non era invece cambiata la sorte per quello che ritenevo l’altro scandalo sportivo italiano: nessun italiano nella top 10 atp da oltre 40 anni. Unico paese del mondo in quella situazione imbarazzante. Cliccai su Google “tennis promesse italiane” e scoprii su questo sito l’esistenza di un ragazzo prodigio, Gianluigi Quinzi, che iniziai a seguire in tutta la sua triste evoluzione. Poi ho riposto speranze in berrettini e ho gioito con lui. Poi in Musetti (nei primi passi da junior sembrava più avanti di Sinner) e oggi in Yannick. Devo dire che da sempre mi hanno lasciato esterrefatto i tantissimi commenti demenziali e livorosi contro i giovani tennisti nostrani. Gente che gode alle loro sconfitte, gente che “alla sua età Becker aveva vinto Wimbledon”, gente che “non diventerà mai il più forte di ogni tempo” (Come se avere in casa un Dimitrov un Korda un Nalbandian facesse schifo). Ma a questo giro l’impressione è che questi haters le prenderanno sulle orecchie… Ps se solo Sinner e Musetti facessero un giro da Fuentes come quel dopato…
Tra i tanti meriti di Piatti va annoverato anche quello di aver sapientemente tenuto Jannik lontano da Barazzutti.
Qualche merito a binaghi e alla federazione datelo pure.
Da quando hanno capito di unire e distribuire risorse tra pubblico e privato, in una sinergia funzionale, improvvisamente sono cominciati ad arrivare risultati.
Poi, non è che a me il presidente faccia impazzire, però, diamo un giudizio equo su tutto.
Quanto mi manca Gianni Clerici e le sue cronache originali che restituivano al tennis quel lato “umano” che spesso viene totalmente sacrificato alla rigida tecnica, anche questa spesso male e presuntuosamente interpretata. A novant’anni conserva una lucidità e una passione da grande “amante del tennis” e profondo intenditore che va oltre i numeri per riconoscere i valori importanti..e sicuramente ha colto in Sinner la sostanza e il messaggio che ha acceso il tennis italiano..e non solo
Sinner non mi pare proprio uno che si siede sugli allori
Con tutto il rispetto per Clerici, amico dei miei pomeriggi tennistici infantili e adolescenziali, ormai sono dieci anni e passa che parla esclusivamente di se stesso.
Anche qui, arriva a dire esplicitamente che i successi odierni di Sinner sono frutto di sue impareggiabili intuizioni di secoli fa.
Ma gli possiamo perdonare un po’ di delirio di onnipotenza, figuriamoci.
Mamma mia che dolore e tenerezza l’articolo di Gianni Clerici.
Sei veneto, capitano?
Ciacole lo diceva mia mamma, di Thiene/Vicenza.
Ho letto Gianni e ho gli occhi lucidi. Gianni e Rino,Rino e Gianni, momenti indimenticabili e notti insonni passati in loro compagnia sdraiato sul divano.Il migliore “doppio”che il tennis abbia mai visto.
Grazie,sempre nel mio cuore…
Come in tutte le italiane celebrazioni, la madre è sempre certa, il padre incerto, come dicevano i nostri saggi antenati. Arrivano tutti a intestarsi la paternità del successo, dopo.
Io mi ricordo anche di Quinzi quando vinse Wimbledon junior e in Italia già si parlava del nuovo Panatta ecc….
Auguro a Quinzi di ritrovare le motivazioni di qualche anno fa e auguro a Sinner di rimanere umile e con la testa sulle spalle come ora…….
Cmq abbiamo un movimento tennistico che mai avevo visto prima d’ora…….Forse avevamo visto qualcosa di simile con il tennis femminile e con le vittorie in fed cup di Pennetta Schiavone Errani e Vinci…..
Binaghi ridicolo. Ha servito anche bene ieri nel terzo set
Coach Riccardo, numero 1.
Qui ci ritrovo il grande Scriba!
L’altro prima non l’avevo neanche commentato, perché mi sembrava troppo infarcito di tematiche sociali e poco della sublime poetica del Nostro.
Mi sono detta, boh…sarà l’età! ☺
Sul Corriere della Sera online di oggi, all’interno di un articolo stilisticamente delizioso su Jannik a firma di Gaia Piccardi, estrapolo una dichiarazione di Riccardo Piatti, a mio avviso emblematica: “Non c’e’ palla che colpisca che non abbia un senso. E di quelle che sbaglia, il senso lo comprende subito dopo”.
Grandissimo, meno male che Markux c’è, grande
Chi sarebbero i fenomeni? Anch’io ricordo Dimitrov, solo numero 3 del mondo.
“Sultano del Tennis” e la più appropriata definizione di Angelino che io abbia mai sentito.
Binaghi chi…quello che alla cerimonia di premiazione di Jannik alle Next Gen diceva: ma non parliamo solo di tennis…perché non dobbiamo dimenticare i grandi successi del padel e del beach tennis…??!
Come direbbe Totò…ma ci faccia il piacere! ☺
Spero che il ricambio generazionale che stiamo vivendo con gioia nel tennis riguardi prima o poi anche la dirigenza e i suoi vertici.
Completamente d’accordo
I fenomeni sono altri! Mi ricordo per esempio Dimitrov…futuro Federer! plafonante
Binaghi ha creato Sinner. O forse Sinner ha creato Binaghi? Boh.
Concordo, il team Piatti sta facendo un ottimo lavoro. Qui si è letto che Jannik doveva lasciare tutto e cambiare “famiglia”, del resto, seduto sul divano, anch’io avrei fatto vincere a Sinner 2 slam, con le ciacole !!
Non bisognerebbe mai inserire un articolo del mitico Clerici nello stesso post in cui pontifica binaghi…
complimenti per la velocità con cui avete corretto il post!!!
questo è l’articolo integrale scritto da clerici
Scusate se parlo di me stesso, in un momento di gioia per il tennis italiano e per Jannik Sinner. Parlo di me stesso, e di tre momenti della mia vita che ritengo molto importanti. Uno riguarda la vittoria in Coppa Davis, l’unica, quella del 1976, e una volta che, telefonando al giornale per informarli che avevamo vinto l’Insalatiera in Cile (dove in tanti volevano che non si andasse, e tanto merito va a Nicola Pietrangeli) dopo alcuni tentativi passati e sfortunati di farcela, e qualcuno mi rispose che una fila di aggettivi così interminabili non si poteva pubblicare, per quanto in quel tempo non c’erano né le televisioni, né internet e né i social.
Un altro momento, giusto per ‘medicare’ me stesso tennista fallito, fu quello in cui mi permisi di battere un Nicola Pietrangeli che non era ancora diventato il Pietrangeli capace di vincere due Roland Garros come poi fece, ma prometteva però già quanto il Jannik Sinner di oggi, perché ora hanno capito tutti cosa vale Sinner, anche se che vinca un Roland Garros o nessuno nel futuro non è dato sapere.
Ma, in una simile autocelebrazione, non posso dimenticare di aver insegnato il tennis a Riccardo Piatti. Che mi ha ringraziato il giorno del mio compleanno su Facebook (“Ti conosco da quando ero bambino e ancora una volta ti vorrei ringraziare per tutti i preziosi consigli che mi hai sempre dato”). Riccardo, mio antico figlioccio. Comasco come me e amico di famiglia, gli consigliai di recarsi a lavorare al campus di Bollettieri negli Stati Uniti, e lo fece e ci rimase per circa due mesi, non prima di aver letto Match Play and the Spin of the Ball, libro che aveva scritto, nel 1925, un signore di nome Bill Tilden e che io gli avevo prestato. Ma prima di tutte queste cose venne il giorno in cui il mio papà acquistò due palloni pressostatici a Como, affinché io vi dirigessi gratuitamente una scuola di tennis che il presidente del club non voleva. Lì trovai i fratelli Piatti, che furono tra gli allievi maggiormente entusiasti, pur senza diventare grandi giocatori.
Ho letto cose di Sinner che fanno prevedere un grande futuro per lui. Io spero che le cose che leggo si verificheranno, come quelle di Nicola Pietrangeli e la Davis. Io ormai ho novant’anni, e questa di Sinner rimane tra le giornate migliori che abbia passato.
con tutto il rispetto per questa grande firma preferisco l’articolo di giua
Un’altra cosa impressionante di Sinner è come passi con estrema facilità da una superficie all’altra, dalla terra rossa alle superfici indoor. Deve migliorare un po’ tutto, ed è normale a 19 anni appena compiuti, ma questa sua duttilità è già un gran bel segno, la dimostrazione di possedere le basi di un tennis dominante su ogni superfice. Ed è cosa di pochi.
@ donato (#2659218)
Hai ragione! Abbiamo ora corretto con i due articoli.
Un abbraccio
Stupendo Clerici.
Il problema non è che questi dicano … o banalità ma che ci sono giornalisti che gli mettono il microfono davanti.
Purtroppo questi abbiamo..
Ma non si potrebbe avere come CT un tipo come Renzo Furlan o Omar Camporese (un pochetto più moderni) e sulla federazione un Gaudenzi per esempio?
Più che il servizio il dritto, anzi direi proprio le palle facili senza peso col dritto.
Se limitasse già questa mole di gratuiti, se la giocherebbe con tutti su cemento
Articolo da pulitzer sportivo,complimenti di cuore alla più eccellente del tennis,a binaghi dico di togliersi dalle scatole e di farsi all’ippica con tutto il rispetto per mondo equino!!!!
avviso per la redazione c è stata confusione per colpa del sito di repubblica,l’articolo da voi pubblicato è il seguente
Monday’s net Jannik, l’equilibrio e il talento
di Claudio Giua
@ GOLD WRIST (#2659214)
Bianchi = binaghi
@ Hoila Sinner (#2659163)
Perché dici questo di bianchi? Dove avrebbe mancato ? Puoi entrare nei dettagli ?…. sono molto curioso, non conosco questi retroscena. E se bianchi ha mancato in qualcosa…sono certo che avrà operato in buona fede.
bellissimo e intelligente articolo di Clerici, peccato una qualità rara sui quotidiani sportivi.
Adesso Binaghi si mette anche a fare il tecnico… Che personaggio.
Binaghi che si mette a dare indicazioni tecniche sui colpi che Sinner deve migliorare non si può sentire. Dovrebbe limitarsi a fare bene il suo lavoro di sultano del tennis perché mi sembra che abbia stabilito il suo potere vita natural durante e non fare analisi tecniche che non gli competono. Quindi invece di pensare al miglioramento del servizio di Sinner potrebbe pensare al miglioramento del”suo di servizio” quello verso gli utenti che ad esempio hanno pagato il biglietto di Roma senza avere il rimborso, sembra che sia l’unico torneo che abbia fatto questo cadeau ai tifosi paganti.
Altra cosa, sono consapevole che Barazzutti è un ottimo signor si per Binaghi però ci vorrebbero un po’ di energie nuovo come capitano di Coppa Davis, io vedrei benissimo un Paolino Lorenzi per dare una ventata di freschezza al nuovo team che si sta costituendo. Ultima cosa, leggere Gianni Clerici è sempre un piacere, esprime sempre la purezza della verità con grande classe e intelligenza, di Giannino in Giannino.
@ GOLD WRIST (#2659195)
Quando parlo di body guards, non lo faccio x delirio di onnipotenza, ma con cognizione di causa. Ricordo cosa accade a Monica seles e klitova, e poi sempre più super sportivi sono nel mirino di stalker e o bande di criminali che tentano avvicinamenti violenti x scommesse o tentativi di furto o sequestro lampo (spesso usando violenza). Emblematico il recentissimo caso di una squadra di calcio inglese di alta classifica con 3 giocatori derubati con brutale sequestro dei familiari, previa attività di studio delle abitudine da parte di bande criminali senza scrupoli. Insomma al minimo ( una scorta di forze dello stato ) per un ragazzo che a livello mondiale sta destando tanta ammirazione per l’italia, contribuendo a rimuovere il luogo comune di ‘ITALIANI FURBI E FANNULLONI”.
Beh, certo…glielo dovevano dire Barazza e Binaghi sennò Jannik si sarebbe sicuramente seduto sugli allori, è proprio il tipo! ☺
@ GOLD WRIST (#2659195)
Fra l’altro Federer allenandosi con Sinner potrebbe prolungare di un paio danni la carriera, giocando una decina di tornei x anno fra 1000 e slam.
Sempre una gran penna quella di Clerici.
Dispiace che lui e Tommasi abbiano narrato il tennis in TV in un epoca in cui il tennis italiano era da serie C.
IL tennis maschile azzurro sta vivendo una grande epoca, frutto di una commistione di aspetti… però non ci dobbiamo fermare…io, e come me tanto altri, sin da ragazzino mi sono innamorato di questo sport e ho sostenuto sempre i nostri ragazzi nonostante i risultati scadenti… credo che dopo anni di buio totale, è anche giusto che sia arrivato il nostro momento, dal Rolando del 2018 è veramente cambiato tutto. Direi che ce lo meritiamo anche 🙂
@ GOLD WRIST (#2659188)
Un fenomeno del genere e il suo team, necessitano di jet privato, body gards, etc etc. Ci si può continuare a divertire anche dentro un palazzo imperiale.
Articolo spettacolare!!!
Peccato che hai anche tu contribuito a far sparire quella Davis che adesso vorresti che i nostri andassero a vincere..
@ Serve&Volley (#2659162)
Lo staff di Federer passi al servizio di Sinner, con Federer stesso team manager. Grazie mille a piatti….ma federer porterebbe sponsor mostruosi che permetterebbe di contrastare qualunque top 30 per una decina di anni.
Bell’articolo dello Scriba. La pausa invernale viene utile per scaricare l’euforia, ricalibrare la testa, lavorare sul tanto da migliorare e ripartire quadrati in Australia per puntare a poste grosse.
Binaghi critica giustamente il servizio di Sinner e lo sgrida perché rischia di sedersi sugli allori. Poi ricorda che Jannik ha tantissimo da migliorare e non c’è tempo da perdere vista l’età. Grande Presidentissimo!!
Grazie per aver postato l’articolo di Clerici
non è gianni clerici!!!
Sono completamente d’accordo con te.
Caro Binaghi, è il futuro della Davis che non è tanto roseo, in mano a Kosmici cazzari..
Caro binaghi bello salire sul carro dei vincitori!
Peccato che se fosse stato per te a quest’ora jannick starebbe sciando e andando a funghi…
Grazie Piatti semmai!
Lo scriba è sempre lo scriba, anche a 90 anni.. chapeau
speriamo che questa vittoria di JS sia da sprone per Musetti e Nardi.
Binaghi, stai al tuo posto e lascia le valutazioni tecniche a chi è competente!! Personaggio .. insopportabile
binaghi con sinner centra come centro io: zero.