Zverev e il “modesto” premio in denaro raccolto nelle due vittorie a Colonia
Sono tempi di crisi senza precedenti nel mondo e il tennis si è dovuto adattare alla situazione riducendo notevolmente i premi in denaro da distribuire in ogni torneo.
L’assenza di pubblico in tribuna significa che i tennisti hanno avuto soprattutto per le fasi finali dei tornei la riduzione drastica dei guadagni sul campo, ma è sorprendente che la vittoria di due tornei ATP 250 a Colonia, otto partite consecutive, abbia portato ad Alexander Zverev solo 26.640 euro.
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Beh forse una pizza gliela portano a casa.
Nonostante la crisi, la cifra mi pare bassa. Chi ha pero al secondo turno quanto avrà preso? Ci saranno pur stati dei diritti TV. Sarei effettivamente curioso di conoscere il bliancio di un torneo. Il dubbio è che ai giocatori rimangano, in effetti solo le briciole (salvo chi arriva in fondo).
@ tinapica (#2641340)
Beh se non hai visto è inutile parlarne. Chiedi a chi ha visto e vedrai che da New York è uscito uno Zverev affranto e soprattutto “perdente”, da Colonia in un contesto di organizzazione osannante (di casa sua) lui sorridente e giustamente soddisfatto per la sua prestazione (lascia stare come ci è arrivato, si sa che quella che rimane impressa è la finale dove lui non ha battuto, ha quasi scherzato il tennista che ha battuto Nadal) insomma uno Zverev “vincente”..comunque diciamo che agli USO aveva dato segnali di risveglio ma anche i commenti qui erano ancora pochi e perplessi, a Colonia ha confermato le sue indubbie doti e nel forum è tornato a far parlare di sé, eccome, nel bene e nel male, ma con gli oggettivi apprezzamenti su quello che è riuscito a mostrare. Poi scusa, siamo sempre qui a parlare di numeri per eleggere il Goat, in un colpo solo è arrivato a 23 anni a 13 tornei vinti, tanti buoni tennisti non li raccolgono in tutta la carriera, le finali non fanno testo. Vediamo comunque gli sviluppi, personalmente da sua “non tifosa” ho solo seguito il caso tennistico e il suo ritorno anche mediatico.
@ Annie (#2641277)
Confesso di non averlo visto qui a Colonia ma ogni paragone fra una finale, intendo il fatto di esserci arrivato, a Flushing Meadows ed una o due vittorie in tornei inventati apposta per tappare dei buchi in calendario, credo proprio sia evidentemente improponibile. Di queste due vittorie a fine carriera non se ne vanterà certo, di aver fatto finale a Flushing Meadows sì.
Se invece si vuole mettere l’accento sulla qualità del gioco da lui espresso, che qui a Colonia ripeto non aver visto, ricordiamoci però anche della qualità degli avversari, della posta in palio e del fatto che là si giocava al meglio delle 5 e qui al meglio delle 3: tutti fattori che possono aver influito negativamente sul suo rendimento.
@ Ranuccio Tomassoni (#2641105)
Grazie, ma la prossima volta metti un link per favore.
@ tinapica (#2640985)
Con quella finale non aveva convinto nessuno, avendo nel merito giocato maluccio ed avendo finito il match stremato e con un linguaccio del corpo non certo entusiasmante. Altro gioco espresso a Colonia, perfetto, brillante, autoritario, altro sorriso, davvero una rinascita
Non capisco questi commenti sarcastici. Non mi pare che nella nota ci sia scritto che Zevrev si sia lamentato, ma si è semplicemente rilevato che la pandemia ha colpito tutto e tutti.
allora dite all’operaio di giocare a tennis pure lui.
che discorsi fate ?
Si.
Il loro compito è percepire i 600 €…
@ Farinacci (#2640813)
Quasi.
Djokovic non genera tanto interesse, solo se ad affrontarlo è un giocatore giovane o di interesse locale, ma tanto vince sempre lui quindi anche questa opzione sta calando.
I due che hanno veramente elevato l’interesse per il tennis a livello globale sono Federer e la sua spalla Nadal, senza Nadal non sarebbe stata la stessa cosa e probabilmente Federer si sarebbe trovato in una situazione simile a quella di Djokovic, un po’ meno perché il gioco di Federer comprende più “classicismi”. Ma durante il periodo di dominazione massima di Federer, il suo era prevalentemente un gioco da fondo campo con piallate di diritto e servizio, in quel momento stava diventando antipatico a non pochi appassionati.
Le regole NextGen vanno nella giusta direzione in parte, ma alcune cose sono contro senso.
Più che accorciare semplicemente e solo la durata della partita, è importante aumentare il numero di momenti di interesse e “suspense” in un dato lasso di tempo, diciamo per set.
Ora come ora all’interno di un set normale che dura magari circa 60 o 70 minuti o poco meno, ci sono solo più o meno 3 o 4 momenti topici, che sono uno o due set point e il momento del break.
Chiaro che in un set combattuto il numero sale, ma faccio l’esempio di un set che fila via liscio con un giocatore più forte dell’altro, tipico caso dei primi turni di un torneo, quindi la maggioranza delle partite.
Quindi bisogna aumentare questi circa 4 momenti di interesse per ora di partita, direi sarebbero da raddoppiare.
Questo può essere fatto con tre approcci simultanei
❗ 1-accorciando la durata intera della partita tagliando tutti tempi morti
❗ 2-accorciando la durata del set eliminando i primi due turni di servizio, ovvero i primi 4 games
❗ 3-aumentando il numero di momenti di interesse all’interno del set
le prime due cose da fare sono abbastanza chiare non c’è molto da specificare, l’importante è conservare l’essenza del tennis/lo spirito del gioco, Mouratoglou con la sua UTC è andato troppo oltre, quella non è la strada giusta.
I momenti morti da tagliare sono più o meno 6 o 7, già che ci sono e ho tempo da perdere li elenco:
➡ il riscaldamento in campo va eliminato (si fa un annuncio stile incontro di box, i giocatori escono da due lati diversi del campo, si lancia la moneta per decidere chi serve poi subito a fondo campo e si parte senza andare prima a sedersi stroncando la tensione creata all’inizio, il riscaldamento va fatto su due campi secondari, ognuno per conto suo, ovviamente sto parlando per incontri trasmessi in TV, non ai livelli inferiori a partire da certi challenger, a livello ricreativo poi ognuno fa proprio come gli pare, anche per tutto il resto che ora elenco)
➡ le pause pubblicità vanno dimezzate, quindi il primo cambio campo avviene passando dal lato opposto dell’arbitrio dove non ci sono le panchine dei giocatori come fa Serena Williams, non è possibile che dopo un game bisogna già mettersi a bere o a sistemare cose. Fino al 1999 addirittura si sedevano dopo il primo game, appunto per mandare la pubblicità in TV, è un andazzo introdotto negli anni settanta dalla TV americana, prima non ci si sedeva mai e non cerano le panchine, la regola infatti dice che il gioco deve essere continuo.
Dopo il terzo game cambio campo come nel tiebreak, si può passare alla propria panchina ma senza sedersi.
Cambio campo dopo il quinto game come ora, quindi normale “TV-change over” di circa un minuto e ci si può sedere.
Poi si va avanti con questo ritmo alternando i cambi di campo dove ci si può sedere a quelli come ora nel tiebreak dove non ci si può sedere e al massimo fare un sorso di integratore o un morso di banana…
Alla fine del set pausa un po’ più lunga dove ci si può far vedere dal fisioterapista
➡ Ma niente medical time out durante i set, se non durante il tempo del “TV-change over” il tempo della pausa però non cambia (se proprio non si può fare a meno di introdurre il coaching -io sono contrario, perché proprio l’assenza del coaching è parte essenziale del tennis e dell’abilità di risolvere problemi- allora se uno fa venire il fisioterapista per quel breve tempo che è la pausa, allora l’altro giocatore può andare dal suo coach a parlargli, così uno ci pensa due volte se gli conviene fare sceneggiate)
➡ Niente LET al servizio, lo stanno facendo già anche nei tornei junior dello slam, le prossime generazione saranno finalmente abituate. Questa del LET al servizio non è tanto per rispariamere tempo ma per rendere il tennis più fruibile a nuovi appassionati, ora come ora l’età media è di quasi 60 anni e non va bene.
➡ si gioca con una sola palla per game, che va cambiata con una nuova palla dopo ogni game. Se uno per caso tira un palla fuori dallo stadio (oltre al warning se lo ha fatto intenzionalmente) si prende una nuova palla se era il ribattitore, se era il servitore si prende una palla usata nei precedenti game, così si evita che uno fa il furbo per avere una palla nuova da servire. Il numero di palle necessarie con questo sistema non è di molto superiore a quello attuale, ma si tagliano tutti i momenti morti dove il giocatore si fa dare le palle dai raccattapalle e si mette a scegliere la palla da servire. Di norma il giocatore in ribattuta passa la palla al servitore, ad esempio a livello futures, a livello tour ovviamente lo fanno i raccattapalle. Quindi anche la seconda viene data dai raccattapalle, non è una cosa così strana, quando l’umidità è molto elevata già si fa, ad esempio è successo allo US Open, per evitare di tenere le palle in tasca dove assorbono l’umidità e diventano pesanti.
➡ utilizzo di HawkEye Live, perché con HEL è vero che si perde un momento di suspense, che è quello della chiamata del challenge, ma spesso non è poi sto gran spettacolo, è interessante solo se la palla è fuori di poco e questo lo si vede anche con il “close call” di HEL ma in tempi più rapidi.
Beh mi pare di aver elencato tutti i tempi morti da eliminare, ci sarebbe una cosa ulteriore che andrebbe fatta ma non è realistico introdurrla al momento, quando la top ten sarà piena di tipi alla Isner e Opelka arriverà anche il momento per
➡ lasciare la seconda di servizio solo nel tiebreak, in questo senso non va persa la “prima di servizio” che non sarebbe nell’ambito della cosa espressa in precedenza che è quella di conservare lo spirito del gioco, ace e servizio vincente fanno parte di questo e vanno quindi conservati.
Mentre cancellando la seconda di servizio totalmente in verità sparirebbe la prima di servizio e tutti servirebbero solo seconde, in oltre non è detto che questo svantaggi più di tanto i tipi alla Opelka 2.0 perché grazie alla loro altezza (che porta a vantaggi di geometria e traiettoria oltre che ad angoli di rimbalzo vantaggiosi) e alle loro lunghe leve anche la loro seconda di servizio sarà molto più forte di quella di giocatori magari tecnicamente più dotati ma meno alti che non possono più controbilanciare con una elevata percentuale di prime.
Conservando la prima nei tiebreak quindi si “salvano capre e cavoli”, si riducono i tempi morti attuali tra prima e seconda di servizio all’interno del set normale, ma si apre ad ace e servizi vincenti nel tiebreak e così facendo ace e servizio vincente tornano ad essere colpi straordinari e spettacolari come una volta, prima degli anni novanta.
Ma come detto per ora non è una cosa realistica, presumibilmente lo sarà però tra una decina d’anni quando la media di altezza avrà superato i 2 metri, per ora sono in pochi e molto pochi di questi sono veramente bravi a giocare.
Mentre tagliare i momenti morti non è molto difficile, è procedura più delicata aumentare il numero di momenti di suspence all’intento del set.
L’aumento di “numeri topici per ora di gioco” aumenta automaticamente riducendo i tempi morti e accorciando il set, ma per avere un aumento di momenti di interesse non solo “per ora di gioco” ma anche “per set” bisogna introdurre degli ulteriori cambiamenti, sempre facendo attenzione a conservare lo spirito del gioco.
Uno di questi cambiamenti passa per i vantaggi. Introducendo il NO-AD come alle “NextGen finals” giocando il punto decisivo al 40 pari non si aumenta il numero di momenti di suspense ma si accorcia solo la durata della partita, siccome è più importante aumentare il numero di momenti di interesse che accorciare i tempi, oltre quello fatto con i cambiamenti elencati già in precedenza (tanto già ora quasi mai si guarda una partita intera, con streaming e più canali è normale saltare avanti ed indietro tra più partite seguendo prevalentemente i momenti topici dei match) è importante evitare che ci siano game ai vantaggi che durano troppo e diventano noiosi.
Fino a 4 o 5 deuce/parità il game conserva l’attenzione dello spettatore, dopo spesso l’attenzione cala e non si vede l’ora che uno dei due giocatori vinca il game per andare avanti con la partita.
in questo senso la cosa migliore è
❗ ➡ introdurre un punto decisivo dopo il quarto o quinti deuce,
così facendo si hanno 4 o 5 momenti in più di attenzione di quanto si avrebbe con il semplice No-Ad, inoltre facendo in modo che la decisione di dove servire (serve to ad-court o deuce court) il punto decisivo spetti al giocatore che ha fatto il punto precedente al “deciding point” si crea un ulteriore momento di interesse.
❗ ➡ quindi se il punto per il quarto o quinto deuce viene fatto dal servitore sarà lui a scegliere la direzione del servizio, se invece questo ultimo pari viene fatto dal ribattitore sarà lui a scegliere dove rispondere, sembra complicato ma non lo è, l’arbitro crea un specie di escalation elencando i deuce:
40all,
deuce,
second deuce,
third deuce,
fourth deuce->deciding point: server (or returner) won the point and decides serve direction.
Invece di arrivare al quarto deuce si può arrivare anche al quinto deuce (questo è da sperimentare, ma non cambia molto), ma non oltre perché inevitabilmente si riduce l’attenzione e l’importanza dei punti giocati ai vantaggi in precedenza, perdendo nuovamente in numero di momenti topici, mentre l’intenzione è proprio quella di aumentarne il numero.
Per i tiebreak vale uno schema simile
❗ ➡ nel tiebreak punto decisivo al 20 pari, sempre con lo schema precedente per stabilire la direzione del servizio (un sistema simile era in uso alla Hopman cup, mi pare nell’ultima edizione quella vinta da Federer/Bencic)
❗ ➡ I tiebreak vanno giocati sul 4 pari e non sul 3 pari come alle NextGen, non sto ad entrare nei dettagli sul perché, ma ha a che fare con la conservazione della natura del gioco, l’alternanza del lato dove servire e la conservazione del punteggio originale (giocando il TB sul 4 pari basta aggiungere 2 game al punteggio per avere gli score di ora, un 4:2 diventa un 6:4, un 5:4 al tiebreak diventa un 7:6, un game lungo con break sul 4:3 risulta in 5:3 e diventa un 7:5, per conservare anche bagel e breadstick/fry basta non farlo per i game vinti a zero o a 1, ovvero aggiungere i 2 game “cosmetici” solo al vincitore del game, in questo modo un 4:0 diventa un 6:0, un 4:1 diventa un 6:1, per far capire che il match si è giocato con set brevi basta mettere un simbolo tra i due numeri, quindi al posto del trattino o dei due punti utilizzati normalmente si può utilizzare il ; o ~ o ː o ÷ o qualcosa del genere)
❗ ➡ Ovviamente le partite con i set corti vanno giocate al meglio dei 5 set, l’importante è giocare i prime 4 set in forma breve con tiebreak sul 4 pari, mentre il quinto set può essere anche giocato con tiebreak al 6 pari perché se si va al quinto set, il match normalmente è spettacolare e fin dai primi game del set i punti sono importanti e l’attenzione dello spettatore c’è fin da subito
❗ ➡ in questo senso è anche sensato giocare il tiebreak del quinto set in forma di super-tiebreak ai 10 punti invece dei normali 7, sempre con il punto decisivo sul 20 pari.
Si può anche variare la formula a seconda se si tratta di una finale di un torneo o di una partita di qualificazione, per la finale si può giocare il super-tiebreak sul 8 pari invece del 6 pari, per le partite di qualificazione invece si può sostituire il quinto set con un super-tiebreak (più meno la stessa idea che viene messa in uso alla Laver Cup, dove sostituiscono il terzo set con un tiebreak)
Con questa decina di modifiche si ha contemporaneamente una concentrazione ed un aumento dei numeri topici all’interno dei match ed una riduzione ragionevole della durata del match, più o meno simile alla durata di un match al meglio dei 3 set, ma con molto più spettacolo.
Un prodotto più telegenico che funziona anche per le generazioni future, ragazzi che non sono legati alla TV, un prodotto più moderno ma che conserva lo spirito del gioco/l’essenza del tennis.
Alcune cose sono già state introdotte come lo “shot clock” e l’abolizione dei “portatori di asciugamano”, cose che sembravano utopiche ma in verità non lo erano più di quello che ho elencato, si può fare quindi, magari per gradi e non tutto subito ma è questa la soluzione per conservare il tennis …e farlo crescere, chi non cresce regredisce.
LOL… esistono ancora i navigator?
@ Annie (#2640793)
Beh, insomma, risultati non brillanti…tra questi c’è la finale di Flushing Meadows che non sarà una vittoria ma è pur sempre un risultato che dà una qual certa brillantezza. Secondo me brilla di più quella finale delle due vittorie di Colonia.
@ bob (#2640841)
Boh, non so bene, ma immaginando che il rapporto premi-ingaggi pubblicitari sia 1 a 10, avendo tutti i tre fenomeni incassato più di 1.000.000.000 (#un miliardo#) ciascuno in carriera non mi sentirei di affermare che 100.000.000 (#cento milioni#) non siano “soldi veri”…
@ Ugus (#2640946)
500€€? Proprioproprio #cinquecento# ? Ma chi glielo fa fare?
Che discorso é? L’ operaio non sarà mai in grado di fare quello che fa Zverev.
Zverev è uno dei giocatori più gettonati sotto banco!due anni fa per un torneo 250 ha preso 500euro come ingaggio!!!
sono sempre 3000 euro a partita……diteglielo ad un un operaio
avranno scucito un premio extra penso
Povero Zverev ti conviene farti invitare da federer in qualche esibizione…in giro per il mondo..
i vari Federer, Nadal, Djoko, etc. i soldi veri li hanno fatti con gli sponsor
A Farinacciiii
Come sempre vale il detto milanese
Cent coo, cent crap, cent cuu, dusent ciapp
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Dialetto_milanese#:~:text=Cent%20coo%2C%20cent%20crap%2C%20cent,non%20hanno%20proprio%20buon%20senso.
Si e in fila poi Rafa, Nole e Thiem
🙂 🙂
Finiti Federer, Nadal e Djokovic, l’unica speranza e’ giocare con le regole dei NextGen. Ormai il tennis e’ troppo noioso, televisivamente parlando…
@ me-cir te no (#2640767)
22 milioni in campo se aggiungiamo gli introiti per gli sponsor arriviamo a cifre altissime spropositate per il talento che ha
Gli ha proposto un posto da bibitaro al San Paolo..Tanto poi si fa carriera, gli ha detto..
Da appassionata di tennis mi limito a godermi lo spettacolo, pur immaginando il “dietro le quinte” economico di questo sport, gli interessi che questo muove e il giro di soldi in termini di sponsorizzazioni (grazie a queste Federer è lo sportivo più ricco al mondo). Credo comunque che Zverev, con 2 vittorie a Colonia, seguite ad un periodo di risultati non brillanti, dove il suo nome incominciava a non avere più il lustro delle premesse, ha avuto un rilancio di visibilità e notorietà oltretutto in casa sua, in un torneo ottimamente organizzato, con una superficie che sembrava fatta apposta per fargli esprimere il meglio del suo gioco, con la novità della musica dal vivo, con i sensori per gli out, che hanno eliminato i tempi morti della richiesta di challenger, che sicuramente va a bilanciare i minori (almeno quelli ufficiali) introiti. Per un tennista è fondamentale essere presente all’attenzione della gente, la notorietà, i soldi vengono a ruota.
@ Lo smadonnatore di Taggia (#2640744)
Nel calcio i proventi derivanti dai biglietti rappresentano una minima parte dell’attivo: molto più “pesanti” sono tv e sponsor, e quelli ci sono comunque.
Poi non è vero che i calciatori (lavoratori dipendenti, ufficialmente) non abbiano perso niente, perché a marzo/aprile non sono stati pagati nemmeno loro, salvo poi recuperare le partite non giocate durante il lockdown nel tour de force di giugno/luglio, niente pausa e subito nuova stagione.
Infine, i soldi di quei prize money saranno stati pochi, ma i punti li ha presi tutti, e quelli producono classifica e di conseguenza soldi futuri.
Avrà avuto qualche ingaggio di partecipazione
Gli stipendi dei calciatori sono frutto di un contratto firmato dalle 2 parti, non si capisce come si possa anche solo pensare di ridurli – legalmente – senza accordi tra i contraenti. Semmai le società dovevano essere abbastanza previdenti da inserire clausole legate ai risultati (economici). Tutt’altra cosa è ovviamente il montepremi di un torneo. E comunque fare i “piagnina“ (non mi riferisco a Zverev direttamente) per uno che a 23 anni ha guadagnato 22milioni di $ di soli montepremi è francamente grottesco. (In attesa che arrivi il solito commercialista dei giocatori a spiegarci che quei soldi sono lordi, che ci sono un sacco di spese, che hanno un team, e che in definitiva dei 22 milioni gli rimane in tasca qualche migliaio di €, un po’ meno che a noi insomma, che le tasse non le paghiamo e di spese non ne abbiamo).
i calciatori sono lavoratori che esercitano la propria professione in base ad un contratto di lavoro.
come dico da tempo, il tennis è troppo noioso televisivamente per poter evitare la verticizzazione dell’interesse.
il covid ha solo accelerato questa tendenza, rendendo i 250 come e peggio dei challenger.
E le bollette chi le paga? La mia solidarietà a Sasha.
A 23 anni ha già vinto 22 milioni di dollari. Una cosa sproporzionata rispetto a giocatori del passato… Kuerten, n° 1 e plurivincitore slam, aggiustando con l’inflazione, ne ha guadagnati meno. Lo stesso per Stich. Hewitt, Roddick e Courier hanno i guadagni di Zverev, ma considerando l’intera carriera (sempre correggendo con l’inflazione). Giocatori che hanno fatto la storia come Agassi, Lendl, Becker ed Edberg, con la solita correzione dell’inflazione, hanno guadagnato solo il doppio di lui o meno. Il doppio, ma ci rendiamo conto di che nomi sono?
Zverev per ora non ha vinto niente in confronto a quelli visti sopra. Ha guadagnato tanto solo perchè ha avuto la fortuna di nascere in un momento in cui i montepremi sono più alti del passato, perchè dei fenomeni arrivati prima di lui hanno attirato interesse verso il tennis
Ho visto Roger a colloquio con un navigator
@ Gabriele da Ragusa (#2640763)
i calciatori però sono dipendenti con la busta paga.che poi ci sia scritto 500.000 euro piuttosto che 1000 è un altro discorso
Esattamente come nel calcio con quel sistema marcio e viziato che non ha portato decurtazioni negli stipendi dei calciatori. Una vergogna
Solo il mio affitto non lo abbassano?:-)
Eh ma i fenomeni si lamentavano perché a Pula il montepremi era troppo basso, solo in Italia si danno così pochi soldi dicevano.
Comunque è una situazione abbastanza paradossale, vincendo una sola partita a Vienna ci si porta a casa più soldi…
Tempi bui…Reddito di cittadinanza anche per i top player…
stavo pensando al fatto che nei tornei tennistici hanno rivisto i compensi mentre nel calcio, SE GIOCANO, i salari dei giocatori non vengono toccati. Ne consegue che i bilanci delle società calcistiche sono in profondo rosso,più di quanto non lo fossero già. E’ un bubbone che prima o poi dovrà scoppiare…nonostante ci sia tutto l’interesse ,anche politico (per accquietare le masse), a che lo sport più seguito vada avanti.
Di contro i tennisti fuori dai primi 100-120 sono in perdita. I primi 100 invece guadagnano molto meno.