Roland Garros: Rafael Nadal domina Novak Djokovic e conquista il 13 esimo titolo a Parigi e il 20 esimo dello Slam (con il video della finale)
Rafael Nadal è ancora una volta il Campione di Parigi.
Nell’ultimo atteso atto del Roland Garros, lo spagnolo ha spazzato via senza troppi complimenti Novak Djokovic in tre set, 6-0 6-2 7-5. Con l’incredibile 100a vittoria in 102 partite disputate sulla terra parigina, il mancino di Manacor si è assicurato il torneo per la 13a volta, agganciando Roger Federer a quota 20 Slam nella classifica di tutti i tempi.
Nel suo inedito formato autunnale, la finale dell’ultimo Slam stagionale era iniziata sotto i migliori auspici in termini di spettacolo, con i due capofila del circuito a rispondersi colpo su colpo nei primi giochi. Il break in apertura dell’iberico è però stato preludio alla sua dirompente cavalcata verso il trionfo, con il serbo a salvare il servizio solo in avvio di secondo set. Anche nella seconda frazione non c’è tuttavia stata partita e Nole è apparso poco determinato.
Nel terzo e decisivo parziale, il 33enne di Belgrado è finalmente apparso più propositivo, insidiando il mancino di Manacor che ha perso per la prima volta il servizio nel sesto gioco. Djokovic si è solo illuso di poter tornare in partita, prima di vanificare tutto con un mortale doppio fallo nell’undicesimo gioco, che ha spalancato le porte del successo a Nadal.
TAG: Novak Djokovic, Rafael Nadal, Roland Garros, Roland Garros 2020
@ tinapica (#2630158)
Non male ….potrebbe andare….
@ zambro75 (#2629982)
Già chiesi venia a chi me lo fece notare prima di lei portando a, probabilmente inutile e tardiva, giustificazione il fatto di aver scritto alle 4 del mattino sbagliando a fidarmi della mia memoria.
Ma se la mia colpa è tanto grave valuterò di espiare diversamente…un paio d’ore in ginocchio sui ceci nell’angolino più buio ed umido di casa mia potrebbero soddisfarla?
@ RAFA GOAT (#2629527)
se aspetta e spera….forse le Finals delle Leggende a 50 anni vince…oppure magari l’Atp fara’ in modo di fargliele vincere
@ tinapica (#2629763)
Volevo correggere questo commento. A Nadal mancano Bercy e Miami . Cincinnati vinto nel 2013. Prima di scrivere dovreste essere piu’ informati.
@ Volevo la Wip (#2629551)
Scusate, ma questo ritornello ormai ripetuto a memoria mi sembra un luogo comune usato come slogan anti Djokovic..che Nole non sia amato perché si è inserito nella rivalità Roger/Rafa non è credibile, visto che non stava scritto negli annali del tennis che nessuno più forte di loro avrebbe potuto spuntare all’orizzonte, come e’ invece evoluzione naturale di tutti gli sport. Certo, per i loro tanti appassionati è stata una doccia fredda e quindi per loro Nole “ha rotto le uova nel paniere” e non può stare certo simpatico, rinfacciando al serbo tutti i difetti più terribili che esaltano la sua grandezza avendo continuato a batterli, tanto da essere davanti a Roger nei testa a testa e credo anche con Rafa, o forse pari dopo ieri. Ma quello che sta succedendo nella nostra fase tennistica non può diventare né fisso negli anni né valido per tutti, e sottolineare e estendere al mondo i propri sentimenti, meglio sentimentalismi, voler sempre sfuggire ai concreti dati attuali è sempre opinabile, credibile per chi ci crede e ci si aggrappa, e lascia il tempo che trova. Certo, la 13esima di Rafa passerà alla storia, Nole a Wimbledon 2019, i 20 slam (per ora) di Rafa e Roger, il numero assurdo di 1000 di Nole su tutte le superfici dove è solo e senza rivali..quindi ce n’è abbondantemente per tutti e tre, per esaltarci e senza dover sempre invece preferire di screditare gli altri o imporre un ordine di meriti che davanti a questi numeri e’ quasi ridicolo e sicuramente antisportivo. Poi se Nole batte un campione come Roger è perché sicuramente qualcosa in più si è inventato o ha dimostrato, visto che Roger non era lì a cedere davanti al primo noioso banale sprovveduto, quindi cade anche il discorso che il tennis di Nole non ha aggiunto niente, chiedetelo a Roger e Rafa, che se ne intendono più di noi..poi al Rolando ieri Nole non ha trovato scappatoie, e si è inchinato all’esperienza del “cultore” di questa terra, di chi ha rinunciato a NewYork per dedicarsi esclusivamente al suo record puntando tutto su questo..Nole per ora si lancia su tutto, non ha ancora un orto privato da coltivare, ha un tennis a 360 gradi che vuole sperimentare mettendosi alla prova dappertutto, pur con le inevitabili (accettate e consapevoli) sconfitte.
@ ph (#2629390)
Post Scriptum alla mia replica di questa notte quando, per l’ora tarda ed il fatto che conosco praticamente a memoria la razzia attuata dal Cannibale quando divorava il mondo a pedali, confesso di non aver letto con attenzione l’elenco riportato, a cui faccio 3 appunti.
Innanzitutto mancano 2 Giri di Lombardia; invece, al loro posto compaiono la corsa olandese della birra (all’epoca -ma per me ancor oggi- non era certamente considerata ed ambita quanto le vere Grandi Classiche, che sono le Monumento con l’aggiunta della sola Freccia Vallone…al limite anche della Paris Tours che, se ben ricordo, è la sola preda sfuggita alle fauci del Cannibale) e la Gent-Wevelgem che sono di prestigio inferiore, seppur tra di loro diverso (la corsa belga ha una Storia che quella olandese può solo sognarsi ma qui subentrarono questioni di geopolitica ciclistica per cui l’Olanda non poteva restare esclusa dalle prove della fu Coppa del Mondo, mentre il Belgio ne aveva già due).
Inoltre non è corretto scrivere “10 Giro+Tour”perché di accoppiate nello stesso anno Merckx ne portò a compimento “solo” 3 (poveretto…) quindi casomai andrebbe scritto “3 Giro+Tour, + 2 Giri, + 2 Tours”. Infine, se non erro tre mondiali li hanno vinti anche Binda, Freire e, soprattutto, Sagan (consecutivamente!).
Quel che rende Merckx superiore, a chiunque altro, non è il numero di vittorie per singola corsa (dove lui primeggia in solitaria solo a Sanremo e a Liegi) ma il fatto che lui abbia (più volte) dominate alla sua maniera tutte le corse (tranne appunto la Paris-Tours, ma in compenso anche il mondiale dilettanti, il Grand Prix des Nations -altro che un mondiale a cronometro di 31,7 chilometri…- , il primato dell’ora…) di cui basterebbe essere vincitore una sola sporadica volta in carriera per potersi a buon diritto affermare nella Storia del ciclismo.
Sì vai a rosicare in silenzio bravo…se la metti sul piano della fortuna allora potrei risponderti quanto ha avuto il primo infortunio serio roger?? A 33 anni quando aveva già vinto di tutto e di più!!! Se non è fortuna quella…oppure quando è esploso nole roger quanti Slam aveva ??? 16 se non ricordo male mentre nadal 9, quindi lo spagnolo ha dovuto vincere la metà e passa dei suoi Slam con il vero nole in circolazione, roger solo 4…la fortuna ha baciato anche roger ma sei troppo rosicone e antisportivo per ammetterlo.
Ps:tu ne hai 10 di anni???
Riguardo a Parigi 2 – al coperto, anche se lo ritengo un torneo di un certo prestigio, non penso abbia dignità di appartenenza a quella manciata di tornei che, pur minori, per Storia e prestigio di albo d’oro, possono nobilitare una carriera. Certamente lo metto su un gradino più alto di Madrid e Shanghai.
Però, evidentemente, non potevo scrivere che nel personale mappamondo nadaliano mancasse proprio la bandierina su Parigi!
Anche Federer ha la -a mio parere- grave lacuna del Queen’s ma non posso certo affermare che non abbia espugnata Londra!
Ringraziandovi di aver corretto, vi chiedo venia. Ma anche comprensione: erano le 4 del mattino e sbagliai a fidarmi della mia memoria. Basta sostituire Miami a Cincinnati e confermo quel che scrissi.
lasciamo da parte il tifo ieri nadal ha dato una lezione di tennis
Mmhhh… Ripassati un po’ i palmares…
Nadal Cincinnati l’ha vinto una volta. Non ha mai vinto Miami e Bercy.
Poi anche a Shanghai risulta vincitore, ma si giocava ancora a Madrid (in autunno, su cemento indoor)…
Forse Miami dove ha perso 4 finali.
Cincinnati fu espugnata nel 2013 🙂
@ il capitano (#2629614)
Come sarebbe su UNO giocato? Non mi risulta proprio che Thiem abbia disputato un solo Torneo Maggiore…Topo Gigio, per via delle orecchie, è lui, vero?
@ Raul Ramirez (#2629564)
Tutti quei nomi la giocarono con entusiasmo solo per i soldoni che ha sempre messo in palio. Così come i grandi nomi contemporanei.
Uso il femminile perché uno spettacolo tennistico dove ad una sconfitta non segua immediata eliminazione non è un torneo ma solo un’esibizione.
La vera Fama in questo gioco la si conquista coi 4 Tornei Maggiori e con un numero di tornei minori racchiuso in un paio di manciate.
Una volta poi c’era anche la Coppa Davis ma quella ormai è solo sui libri di Storia.
@ Francesco (#2629500)
Tifando Federer penso che non siano i numeri ma i nomi a contare di più. Discorrendo di nomi di località, a Federer purtroppo mancano Monte-Carlo e Roma mentre a Nadal manca solo Cincinnati.
Parlando di nomi propri di famiglia e di relativi possedimenti, a Nadal riuscì di sconfiggere Federer a “casa sua” mentre a Federer mai è riuscito di restituirgli il favore.
Per questo mi sento di affermare che Nadal è più forte di Federer, non per i numeri.
Però le emozioni e le gioie estatiche che mi dà Federer quando gioca come sa giocare neanche lontanamente il miglior Nadal può suscitarle.
@ SlamdogMillionaire (#2629447)
Certi 1.000 (cioè escludendo Madrid e Shanghai) a mio parere contano molto più delle settimane in cima ad una classifica, tanto più che quella di quest’anno è pesantemente falsata dall’anomalia di aver mantenuti i punti dell’anno prima anche per i tornei che si sono potuti disputare.
@ Losvizzero (#2629436)
Anche se alla vigilia condividevo il parere per cui il tabellone di Djokovic fosse molto più facile di quello di Nadal, poi, alla luce delle eliminazioni “premature” e degli avversari effettivamente incontrati, credo che i loro cammini verso la finale siano stati eugualmente difficoltosi (cioè meno di quello di Thiem che forse ha pagato anche questo scotto, oltre al maggior impegno profuso a Flushing Meadows).
Proprio per questo la scoppola inflitta dal Maiorchino al Serbo mi impressiona vieppiù.
Ma vincerne 5…6…7…8! nella stessa edizione delle Olimpiadi, vincendone comunque per 4 Olimpiadi di seguito, è un’impresa anche più estrema di fare il Grande Filotto dei 4 Tornei Maggiori nello stesso anno solare, quindi certamente ben superiore alla vittoria di uno solo di questi Tornei; almeno a mio parere.
P.S.: molto, da me, apprezzata la citazione del grandissimo Edwin Moses, di cui troppe volte viene dimenticata la dimensione leggendaria.
Quello era un altro ciclismo…quello era IL ciclismo, senza radioline a preordinare i comportamenti in corsa, senza le assurde medie orarie che adesso frustrano ogni tentativo di fuga solitaria (gli ultimi a riuscirci Contador, Froome…ma con distacchi che all’epoca di Merckx si verificavano ordinariamente e ad opera di nomi di secondo piano), su percorsi che sembravano di guerra per la lunghezza e le difficoltà proposte (di fronte a cui, se si sommavano quelle meteorologiche, pioggia, vento o neve che fosse, non si batteva ciglio e si continuava a gareggiare fino al traguardo, dello sfinimento).
Tutto questo dalla fine degli anni ’80 non c’è più e perciò, ancor prima che per l’improbabilità che nasca un altro Merckx, i primati del Cannibale resteranno inarrivabili.
Questo però non deve sminuire le leggende di Federer che sta ai vertici da più 3 lustri, o di Nadal che lo segue di un’incollatura, ed anche di Djokovic che in un arco temporale minore ha saputo quasi eguagliare (e per certi versi superare) quegli altri due mostri, giocandoci contro.
In fondo Merckx faceva un po’ “corsa a sé”, dato che grandissimi Campioni come Gimondi, Ocagna (non riesco a scrivere la tilde…), Fuentes…possono essere tutt’al più paragonati a Murray. Quel che più mancò a Merckx, a voler ben vedere, fu proprio un rivale alla sua altezza. Certo: non era colpa sua se nessuno era alla sua altezza…