Petra Kvitova: “Non voglio più pensare al passato”
07/10/2020 16:19 
22 commenti
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Petra Kvitova
Petra Kvitova è una delle tenniste con più talento nel panorama internazionale. Dopo il gravissimo infortunio alla mano sofferto nella terribile aggressione qualche anno fa, la mancina ceca è stata bravissima a ritrovare se stessa e, pian piano, il suo miglior tennis. A Roland Garros non ha mai brillato particolarmente, con la semifinale raggiunta nel lontano 2012. Quest’anno, in un torneo molto particolare, torna tra le migliori quattro, con serie possibilità di vincere per la prima volta gli Open di Francia.
Ecco le sue parole dopo il successo odierno: “Sono piuttosto orgogliosa di tutto quello che ho fatto oggi. Da quando mi sono svegliata, mi sentivo piuttosto nervosa. Avvicinandomi alla partita, sapevo che sarebbe stata una grande battaglia, in ogni momento. È un’avversaria molto difficile, ha molta varietà nel suo tennis, sapevo sarebbe stato molto complicato. Ovviamente, giocare i quarti di finale di un Grande Slam non è mai facile, c’è tanta tensione, quindi sono molto felice del lato mentale, come ho gestito la pressione. Penso di aver servito molto bene nel primo set. Poi, quando ho perso il servizio, ho fatto il contro break immediatamente, ho continuato a lottare su tutti i punti. Penso che sia stata la grande differenza, perché non ha commesso errori facili. Sapevo che dovevo correre molto. Sono molto felice nel complesso, per come ho gestito tutto oggi”.
Roland Garros 2020 sta regalando molte sorprese, ma per Kvitova era scontato che accadesse: “Come si vede probabilmente in tutti gli Slam, la sorpresa nel tabellone femminile non è una novità. Queste nuove giocatrici giocano benissimo, altrimenti non sarebbero in semifinale. Ieri Podoroska ha battuto Elina, e se lo merita davvero. Sta decisamente giocando molto bene. Agli argentini piace giocare sulla terra battuta. Penso che sia mentalmente in grande fiducia, lo sta dimostrando davvero”.
Poi si è concentrata sul proprio gioco, che in fondo non vede migliorato rispetto a quando arrivò in semifinale otto anni fa: “Non credo, penso di essere sempre la stessa giocatrice su terra battuta. Diverse sono le condizioni qui, che rendono giocare mentalmente molto duro. Giocare al chiuso, all’aperto, sole, vento, qualunque cosa, pioggia… di tutto! Sono molto contenta di essere di nuovo in semifinale di un Grande Slam dopo la finale dello scorso anno in Australia. Sono davvero felice di aver migliorato i miei risultati nel Grande Slam negli ultimi anni. Adesso spero che questo viaggio non sia finito”.
In effetti Petra …è Petra. Tantissimo talento, ma condizioni fisica non sempre ottimale (anche per colpa dei tanti infortuni), e il suo tennis tende ad esser molto dipendente dalle sue sensazioni. Quando sente bene la palla ed è serena, in poche possono batterla. Lei ha sempre vissuto di forti emozioni, come racconta nell’ultima risposta: “Ero emozionata nella mia ultima partita, ho pianto lacrime di gioia. Era tutto quello che sentivo, sentivo il sostegno delle persone che erano davvero lì quando ne avevo bisogno. Comunque, quando guardo indietro, quei quattro anni sono stati molto duri ma anche molto felici, è un misto di emozioni. È difficile per me in questo momento pensare al passato, quindi preferisco non farlo. Voglio solo guardare avanti in questo momento”.
Marco Mazzoni
TAG: Marco Mazzoni, Petra Kvitova, Roland Garros 2020
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Ma che importanza ha se poi non è tornata ceca e i trofei sono intestati al paese X invece che Y, quando il tennis è uno sport individuale e lei è chiaramente espressione della scuola ceca, e nessuno può negarlo(oltre tutto è diventata cittadina americana nel 1981 dopo aver vinto già due wimbledon)? Se vuoi che ti dia ragione a fini statistici ok, ma se Sinner cambiasse nazionalità dopo aver già giocato vinto 2 slam, quindi dopo aver già raggiunto l’apice del suo sport difficile non considerarlo anche italiano, magari traditore :wink:, ma anche italiano, senza considerare che Martina fu “costretta” a cambiare nazionalità e non ha mai detto di non sentirsi ceca.
Non è tornata ceka, ha chiesto di poter acquisire la doppia cittadinanza dichiarando di non voler rinunciare alla cittadinanza americana. Certo la scuola è ceka, ma se diventi cittadina di un altro stato e giochi in una competizione a squadre contro il tuo paese natale i titoli che vinci non li puoi intestare al paese di origine. Se Sinner diventasse cittadino austriaco e vincesse poi 18 slam diresti che è il più grande giocatore italiano perché l’ha allenato Piatti e la scuola è italiana??
La Sukova ha fatto 4 finali Slam (battuta da Evert, Navratilova e Graf) e vinto una marea di doppi. In più – come Roberta Vinci con Serena – ha negato alla Navratilova il Grande Slam, sconfiggendola in semifinale in Australia nell´84 quando Martina era praticamente invincibile.
Anche se la maturità tennistica ed il dominio degli anni 82-84 sono avvenuti negli USA grazie all´incontro con allenatori e preparatori atletici americani, rimane il fatto che Martina é cresciuta sui campi rossi della ex Cecoslovacchia e che l´impostazione tennistica di Martina si deve prima al suo patrigno e poi a George Parma che hanno strutturato il suo gioco aggressivo.
Come diceva il grande Rino Tommasi l’importante è la scuola tennistica in cui si è cresciuti e Navratilova è stata forgiata dalla scuola ceca (più che evidente peraltro, mica giocava come la Evert), inoltre Martina è tornata cittadina ceca dopo la caduta del blocco comunista e non è certo diventata statunitense perchè le piacevano di più gli hotdogs delle salsicce affumicate di Praga, l’ha fatto per sopravvivenza sportiva e di vita. Non si può non considerarla la più grande tennista ceca di sempre (e non solo)!
Però a differenza di Navratilova Mandlikova è rimasta ceka fino al 1986,quasi tutto quello che ha vinto l’ha vinto per l’allora Cecoslovacchia.
Sukova era alta 1,88 e faceva coppia in doppio con la tedesca Kohde Kilsch alta 1,87 erano chiamate le twin towers. Braccina sì però capace di battere sia Martina che Evert, purtroppo non sempre nelle occasioni importanti. E poi troppo fragile al cospetto di Graf.
Sukova me la ricordo altissima per la media delle tenniste di allora, e abbastanza “braccina”.
NAVATRILOVA MANDLIKOVA KVITOVA PLISKOVA PERO TUTT LE CTSCHECKE SONO BRAVE HANNO UNA MEREA MINIMO UNA 20 GIOCATRICE DI LIVELLO WTA MINIMO TOP 80 MINIMO
Ragazzi, dei nomi che avete citato, solo Sukova e Novotna sono considerate ceke.
Navratilova ha difeso i colori degli Usa, e la Mandlikova e’ naturalizzata australiana.
Sukova per me e’ stata inferiore alle due ceke di adesso ( pliskova e kvitova ) la novotna e’ stata sicuramente superiore a Pliskova.
dovendo fare una classifica:
1)kvitova
2)novotna
3)pliskova
4)sukova
se vogliamo inserirci mandlikova e navratilova
1)navratilova
2)mandlikova
3)kvitova
4)novotna
5)pliskova
6)sukova
Dovesse Petra vincere il Roland Garros si avvicinerebbe tantissimo alla Mandlikova,che avrebbe uno slam in piu ma un Wta Finals in meno rispetto a Petra…
SE VINCE IL TORNEO DI NUOVO WTA NR 3 CON MERITO
La Navratilova, pur essendo ceka, viene considerata negli almanacchi come americana. Cosi come Ivan Lendl.
Daje Tsitsiiiiii!!!!!! Berretto ringrazia!!!
Navratilova però non è più da considerarsi ceka dall’81, tutto quello che ha vinto di grosso lo ha vinto da statunitense ha perfino giocato la Fed Cup per gli Usa.
Appunto ma per piacere Pliskova come più grande ceka non si può sentire, come rendimento negli slam finora nettamente inferiore non solo a Mandlikova ma anche a Sukova (4 finali slam) e Novotna (1 slam + 3 finali)
Hana Mandlikova, Jana Novotna, Helena Sukova e perchè no Martina Navratilova sono senz’altro da considerare superiori alla Pliskova nella storia. Niente contro la bella e brava Karolina, ma finora negli Slam è arrivata in finale solo una volta (US Open 2016). Mandlikova e Navratilova superano anche Petra.
No scusate dimenticate una certa Navratilova…
E la Martina Navratilova? ☺
E Jana Mandlikova dove la mettiamo?
non mi piace per niente il suo gioco ma si merita questo risultato così come tutto quello che ha vinto in carriera. Il fatto di essere tornata ad altissimi livelli dopo quello che le è successo fa di lei una grandissima combattente. Le auguro di avere una carriera ancora lunga e piena di successi
Mi piacerebbe vederla nuovamente vincitrice di uno SLAM. Purtroppo con lei i pronostici sono sempre molto difficili da fare perchè, come ammette lei stessa, dipendono molto dal suo stato mentale. Secondo me da questo lato lei è sempre stata debole, per questo ha vinto troppo poco, rispetto alle sue possibilità. Alla sua età e con la sua esperienza, non dovrebbe sentirsi particolarmente ansiosa, fin dalla mattina, per incontrare ai quarti una Siegemund. Lei è un paio di categorie sopra, dovrebbe star più tranquilla, conscia della propria forza.
E pensare che molti giudicano karolina pliskova la piu grande tennista ceka della storia, solo perche e’ arrivata al n1.
La piu grande secondo me invece e’ proprio la Kvitova.
Non si vince Wimbledon due volte per caso, bentornata campionessa.
A volte gli eventi negativi ti rafforzano come persona e Petra vince meno ma è più serena e solida.
E poi vince meno, parliamone sabato…