Zverev: “La bolla di Parigi? A New York era tutt’altra cosa, impressionante, qua no”
Sasha Zverev dopo il sofferto successo su Herbert ha parlato della differenza tra la “bolla” di New York allo scorso US Open e quella allestita a Parigi per il torneo in corso. Secondo il tedesco, non ci sono paragoni: quella newyorkese era di tutt’altro livello.
“Non si possono comparare le due “bolle”, semplicemente non si può” ha affermato Zverev. “Credo che a New York, essendo il primo torneo dopo la pandemia, hanno voluto impressionarci. Volevano fare qualcosa di incredibile, e ci sono riusciti. Nonostante non fossimo in un hotel a cinque stelle, hanno fatto qualcosa di pazzesco: la lobby, la sala giochi, il simulatore di golf, il mini-golf, il basket, la zona di intrattenimento, la zona in esterno con molti schermi e tutti i posti di ristorazione ambulanti con varie cucine… sembrava una sorta di super camping extra lusso, enorme, fatto solo per noi tennisti”.
Continua Sasha sulle differenze a Roland Garros: “Quello che hanno realizzato con gli allestimenti è stato unico, spettacolare. Qua a Parigi non è poi cambiato molto rispetto a un torneo normale, salvo il fatto che c’è meno gente. C’è una zona giocatori, ma non abbiamo assolutamente lo stesso intrattenimento allestito per noi a New York. L’hotel poi non è una vera “bolla”, ho ospiti nella stanza accanto che stanno andando a Parigi per visitare la città come turisti. Non si può paragonare le due situazioni, New York e Parigi. Negli States hanno fatto un lavoro incredibile, qua non tanto, però gli allestimenti restano buoni di per sé. Alla fine dei conti, anche a Roland Garros stanno facendo un grande sforzo perché si possa disputare questo Slam. Ci sono altri tornei che non hanno avuto spettatori, che non hanno potuto disporre di molto denaro, e che sono stati cancellati. Qua hanno fatto un grandissimo sforzo, fuori dal comune, per assicurarsi che si potesse svolgere in sicurezza un torneo così grande e importante”.
Zverev quindi in fondo apprezza gli sforzi della FFT: “Essere qua per noi è come un viaggio di lavoro. Stiamo giocando un Grand Slam, è il massimo nel nostro lavoro, non siamo venuti qua per spassarcela con le proposte di svago… Alla fine ci impegnammo in campo, si lavora tanto, e tutto va bene finché si vince. E’ vero, fuori dai match non abbiamo granché per intrattenerci, come a New York, ma pazienza, adesso l’importante è poter competere e dobbiamo essere grati per poterlo fare”.
Sulla sua grande resistenza e successo al quinto set (vanta un record di 6-0 al set decisivo a Roland Garros, e un eccellente 7-1 dal 2018 con la sola sconfitta a US Open 2020), ha affermato: “Beh, ho perso il quinto il set più importante purtroppo a US Open… ma in generale mi sento molto bene sul piano atletico. Ho trovato grande fiducia sulla lunga distanza grazie all’ottimo lavoro svolto fuori dal campo. In palestra, nelle sessioni di preparazione prima della stagione e prima delle ripresa in estate, ho lavorato davvero duramente, e i risultati si vedono. Non è necessario riuscire ad alzare 170 kg col bilanciere da fermo, o fare sessioni con 150 kg alle gambe da seduto, per giocare match di tre set, affronti questi sforzi per prepararti a partite degli Slam, lunghe anche cinque set, per i grandi momenti. Lavorare molto bene fuori dal campo è importantissimo per poi rendere al meglio in torneo”.
Anche in questo Slam (come a NY) Zverev non partiva nel lotto dei “grandi” favoriti. Certamente il tedesco è cresciuto molto, e anche se nelle sue partite continua a vivere dei netti cali di intensità resta uno dei giocatori canditati per andare avanti nel torneo. Domani se la vedrà con Cecchinato, un match tutto da seguire.
Marco Mazzoni
TAG: Alexander Zverev, Bolla, Intervista, Marco Mazzoni, Roland Garros 2020, us open 2020, Zverev
…ingiocabile soprattutto quando fa doppio fallo! 🙂
Non credo purtroppo per Cecchinato che possa avere delle chances, gli basta acquisire un po’ di sicurezza sui colpi e Zverev insieme a Tsitspas è il giocatore con più probabilità di giocarsela con i big Three
Forza Cecchinato mandalo a farfalle!!!
Sei il mio mito
@ nicknole1964 (#2616132)
Sono finiti in bagno a svuotare il pannolone !
In Francia tutti credono di essere Napoleone mentre in Italia tutti sono convinti di essere Gesù Cristo Francis Scott Fitzgerald Tenera è la notte
Speriamo che gli capiti uno di quei momenti da “non mi ricordo più come si tira una seconda”!
@ mitch (#2616167)
Appunto. E lui ha appena detto che nella camera accanto alla sua c’erano dei turisti.
Si e’ criticato tantissimo il WTA di Palermo, che non aveva il budget per prenotare un intero hotel e adesso addirittura uno SLAM come il Roland GARROS mette insieme atleti e turisti esattamente come un wta international
Non si può mica competere con NY, suvvia.
@ Franco66 (#2616036)
Che bello e … generalizzare !
Io lo spero,ma non ha detto niente di male
Sasha ormai hai 23 anni devi smetterla di pensare al minigolf
Il problema non dovrebbero essere gli svaghi, ma il fatto che negli alberghi ci dovrebbero essere solo persone che frequentano il Roland Garros, altrimenti la bolla è una mezza buffonata
A proposito di “bolle”, da tanto tempo (direi 4 o 5 settimane…) non leggo più quelli del:
“a New York impossibile giocare”
“lo U.S.Open verrà sicuramente cancellato”
“è pazzesco solo pensare di giocare a Flushing Meadows”
ecc.ecc.
Dove siete finiti? Mi mancano un po’ le vostre fesserie…
Bravo Zverev, ottimo giocatore e ottima persona .
Che bello e intelligente generalizzare ! 🙄
Questo non si puo’ scrivere, invece lui queste cose tranquillamente puo’ spararle. Bella democrazia ! Complimenti.
Zverev al servizio, ha dei momenti che è ingiocabile. Se Cecchinata passa mentalmente indenne queste fasi di non gioco, ce la può fare.
Attento ragazzo che i franzosi son permalosi Comunque da quello che ho capito una vera e propria bolla non c’è
Già, si era capito è una settimana che lo dico. E stanno pure messi malissimo come contagi
Tranquillo Alexsander domani torni a casa.
Alè
…se il Ceck gli desse una dovuta, sonora e meritata ramazzata…