Zverev va controcorrente: “Le palle a Parigi? Meglio delle precedenti”
Mentre il tempo su Parigi continua a fare i capricci, non si placa il dibattito sulle nuove palle a Roland Garros. Dopo molti pareri negativi sulla nuovissima palla Wilson, arrivano anche dei pareri opposti. John Isner è stato il primo a non disprezzare le nuove palle: “Si, sono pesanti, ma ti danno un po’ di tempo in più per giocare. Alla fine, io amo spingere e non sono veloce in campo, quindi non vanno così male per il mio tennis”.
A rincarare la dose, ecco Sasha Zverev, che è stato a dir poco netto: “Le palle di questa edizione sono molto migliori di quelle dell’anno scorso. La Babolat è stata la peggiore palla di tutti i tempi”. Giudizio a dir poco tranciante quello del tedesco…. Zverev ha inoltre parlato del suo 2020, ricordando i suoi ottimi risultati negli Slam finora conclusi: “Quest’anno sono il terzo miglior giocatore al mondo come rendimento nei tornei dello Slam, dietro Djokovic e Thiem. Adesso il mio obiettivo è vincerne uno, e poi altri. A New York sono arrivato a soli due punti dal farcela. Questo mi ha provocato un’enorme frustrazione, ma allo stesso tempo mi ha mostrato quanto sia vicino al successo. E’ come se fossi arrivato a mettere una mano sul trofeo… la sconfitta è stata durissima, ma adesso sono completamente consapevole di potercela fare. Vedremo che succederà qua a Parigi, anche se tutti noi sappiamo che questo non è lo Slam più facile per me, per le condizioni e per la scarsa preparazione sul rosso”.
Ecco come Zverev sta affrontando le condizioni particolari del torneo: “Incordo le racchette tre chili meno del mio solito, che è davvero tanto. Sono aggiustamenti necessari, nessun tennista in gara si sente a suo agio con questo clima, sappiamo che il torneo si doveva tenere tra maggio e giugno, resta il momento ideale per giocare qua. Ma non ci dobbiamo dimenticare che Roland Garros ha fatto l’impossibile perché il torneo si potesse svolgere, quindi noi dobbiamo ringraziare ed essere felici di trovarci qua a giocare. Altri tornei, come Wimbledon, sono saltati per colpa della pandemia, dobbiamo quindi dare credito a US Open e Roland Garros per aver fatto di tutto per esser disputati. Sarà scomodo giocare col freddo, ma è quel che dobbiamo fare quest’anno”.
Marco Mazzoni
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Finalmente uno con le palle !
Calma ragazzi, Ceck prima di pensare a Zverev dovrà superare l’ostico Londero. Match tutt’altro che scontato
Il Ceck fino ad ora ha fatto 4 allenamenti e ha battuto De Munair, che per caratteristiche di gioco ultra difensivista è l’avversario peggiore che potesse incontrare. E’ in fiducia e si trova benissimo con queste palle. Fatta questa premessa credo che in un eventuale match tra Zverev e Ceck molto dipenda dal servizio del primo, e viceversa dal gioco in risposta del secondo. Detto questo per Zverev c’è poco da stare tranquillo perchè fisicamente anche se dovesse passare sarebbe molto dispendioso. Dal punto di vista del Ceck la chiave di volta sta proprio nel minor numero di sbagli forzati e non forzati in risposta. Se riesce a non perdere durante i primi 2-3 colpi l’inerzia dello scambio durante i game di Zverev allora assisteremo allo show del Ceck.
Bravo sasha così ti voglio
E …caro Sacha ,stavolta hai uno spot difficilino, vediamo cosa combini…
Ai quarti Sasha ci deve prima di tutto arrivare. Ha sulla sua strada Cecchinato ( al terzo ) e Sinner ( agli ottavi ). Secondo me salta con uno dei due.
@ gene61 (#2611754)
Ahhhhaha
Sasha ha le palle ma che palle il suo gioco pallettaro.
Bravo Sascha! Finalmente una voce fuori dal coro.
😀
Bellissima!
Giudizi e ragionamenti molto interessanti di Isner e Zverev; se il clima migliorasse solo un po’, il cambio di palle risulterebbe meno sconvolgente per tutti .
Finalmente uno intelligente. Bravo Sasha!
Concordo con Zverev che i giocatori non debbano assolutamente lamentarsi per le condizioni climatiche di gioco. Tuttavia far presente che le palle scelte non sono le più adatte per le attuali condizioni di gioco, mi sembra assolutamente legittimo. Ovviamente è anche legittimo ritenere che per lui le palle Wilson non siano poi tanto male. L’unanimità di giudizio è in effetti quasi impossibile.
Sasha che palle!
Sasha mi spiace ma nei quarti non penso Rafa riesca a perdere neanche un set con te.
Dopo aver letto per giorni le lamentele di altri ora ecco, come normale che sia, il parere di uno che è contento 🙂 🙂
Ci sta proprio un detto milanese:
Cent co
cent crap
cent cu
dusent ciap
Basta cambiare alcuni piccoli fattori ed a volte emergono sorprese clamorose.
Il paradosso degli anni dei Fab3 (prima fab4) è stato che in questo periodo si è avuta una grandissima omologazione delle condizioni di gioco.
L’erba tagliata per farla digerire ai non erbivori, la terra resa puù veloce, i sintetici rallentati.
In passato le condizioni di gioco variavano molto di più da torneo a torneo, dando luogo a maggiori differenze di gioco e specializzazioni.
Senza voler mettere in dubbio la loro superiorità tecnica, il fatto di aver avuto 3-4 tennisti che hanno dominato come mai nella storia del tennis è dovuto anche a questa standardizzazione del gioco (unito ad altri aspetti che hanno permesso il prolungamento della carriera di chi si è saputo gestire bene).