Lorenzo Musetti dopo l’approdo agli ottavi di finale a Roma: “io dopo i primi game ho colpito più forte ed è stata la chiave”
Lorenzo Musetti: “Non ci ho mai giocato contro, ma lo conosco abbastanza. L’avevo visto giocare a Francavilla contro Giulio [Zeppieri] che ha vinto. L’anno scorso ha cambiato marcia allo US Open. Qui ha rimontato contro De Minaur, è un mancino può darmi fastidio. Ma sto giocando bene, non ho paura”.
“Sono veramente contento di questa vittoria, Nishikori non me l’ha regalata. Sapendo che potevo essere un rompiscatole in campo è partito aggressivo, io dopo i primi game ho colpito più forte ed è stata la chiave di svolta della partita.
Ho giocato una partita bellissima, sapevo che era più difficile rispetto a Wawrinka, perché Nishikori gioca più vicino alla riga e mi toglie più tempo: a me non piace tanto. Ho servito sempre bene, sono stato freddo, questa tattica di lucidità mentale e freddezza penso mi abbia aiutato”.
“Kei è un giocatore fantastico, ma sapevo che ha avuto un’operazione e pensavo di poter avere una chance. Sono veramente contento di questa vittoria, Nishikori non me l’ha regalata. Sapendo che potevo essere un rompiscatole in campo è partito aggressivo, io dopo i primi game ho colpito più forte ed è stata la chiave.
Ho sempre avuto una buona manualità ma a volte ne abusavo e non spingevo. Da piccolo ti levi i sassolini dalla scarpa anche così. Qui giochi con un avversario che ha fatto finale Slam e non puoi farlo. C’è un altro aspetto in cui devo migliorare le smorzate: a volte quando le faccio, non le seguo a rete. Il cesto prima del match che sto facendo con il coach Simone [Tartarini] mi sta dando sicurezza, soprattutto dalla parte del diritto“.
“In campo sono più positivo, credo di aver acquisito una diversa consapevolezza e una maggiore convinzione nelle ultime settimane. Però ho fatto un mese con questo atteggiamento. Devo fare tutta la carriera così”.
Il gran punto di Musetti
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La tuabteoria sarebbe valida se anche nel 1979 avessero giocato a porte chiuse.
Se riesce a spingere e dare più peso di palla al dritto, diventa un giocatore letale. intanto batte sui 200 km/h che è già una chiave per mettersi bene in partita. L’altro aspetto difficile sarà la risposta di rovescio come per tutti quelli che lo giocano a una mano. Sul kick fa fatica. Ieri Nishikori nel secondo set, finchè è riuscito a spingere sulle gambe, batteva in kick e andava a rete e ha fatto 11 punti su 12 o qualcosa di simile. Peccato che non ho letto domande al ragazzo su questo particolare.
Secondo me è vero.
Quest’anno portiamo per la prima volta 4 ragazzi agli ottavi del torneo di casa e curiosamente è anche il primo torneo di Roma a porte chiuse. Giacobbo direbbe “Coincidenze?” (per poi infilarci i templari ,rennes le chateux e i bambini indaco…)
Del resto il detto recita “Chi si loda s’imbroda”
Quindi d’ora in poi Roma si giocherà a porte chiuse ! :O
è tornato dal lockdown trasformato fisicamente, molto più muscolare.
poi il sorteggio è andato bene perché ha pescato due grandi nomi diciamo in rodaggio post lockdown e post operazione. un po’ come quelli che oggi pescano fognini.
però il tennis espresso è un tennis di buon livello, la palla è molto diversa rispetto a quella di un anno fa.
Molto bene ma, giocare con nessuno sugli spalti e dentro ad una bolgia, soprattutto in ‘casa’ le sensazioni cambiano molto. Noi italiani soffriamo un po’ di empatia ….vedremo.
Anche Musetti come Sinner, mai banale nelle dichiarazioni.
Io che seguon il calcio , mi rendo conto di quanto siano soporifere le dichiarazioni dei calciatori rispetto a quelle di questi due teenager.
@ Alecon (#2601474)
Grande Musetti la velocita’ e pesantezza di palla e’ FONDAMENTALE per diventare veramente forte! Ecco cosa significa CRITICA COSTRUTTIVA BENEFICA PER IL GIOCATORE…..molto di piu’ dei vari “vai sei il meglio”.Anche il suo allenatore ieri durante il match ha detto “deve migliorare passo per passo”.
Detto questo DEVE ASSOLUTAMENTE, PER QUANTO POSSIBILE, modificare la presa e preparazione del diritto, anche di poco……con questo diritto su terra no problem, sulle superfici veloci specie di risposta e’ un handicap!
Bravo, analisi lucidissima. Sia Sinner che Musetti fanno ben sperare anche perchè la testa sembra funzionare molto bene dentro e fuori dal campo.
Altra dichiarazione interessante e matura, ha detto che le recenti batoste (e si riferiva alle sconfitte con Hanfmann e Alcaraz) gli hanno fatto bene. Bravo Lorenzo, è così che si cresce.
La cosa splendida è la maturità intellettuale di questi giovani italiani, che è una novità assoluta rispetto ai campioncini o ai campioni del recente passato.