Pella e Dellien esclusi da Cincinnati. Il loro preparatore atletico positivo al Covid-19. Alcuni tennisti minacciano il boicottaggio da Cincinnati
A poche ore dall’inizio di questa seconda parte della stagione maschile, abbiamo un altro episodio del travagliato dramma che ha caratterizzato gli ultimi mesi di questo sport. Dopo aver visto i loro colleghi Guido Pella e Hugo Dellién esclusi dal torneo di Cincinnati perché hanno avuto contatti con l’unico infetto da coronavirus della bolla – il preparatore atletico di entrambi – molti giocatori non sono stati affatto contenti della situazione e, secondo il quotidiano ‘Marca’, minacciano addirittura di boicottare la competizione.
Il movimento, guidato da Novak Djokovic, numero uno al mondo e presidente del Players’ Council, e da alcuni dei migliori giocatori sudamericani, sostiene che il protocollo inviato dall’organizzazione ai tennisti indica che devono ritirarsi dal torneo solo se condividono la stanza con un caso positivo di coronavirus, cosa che in questo caso non è avvenuta.
Le qualificazioni di Cincinnati inizieranno alle 11.00, ora locale, alle 16.00 italiane di oggi.
La notizia dell’esclusione di Pella
Brutte notizie: Guido Pella, numero 35 del ranking mondiale, è stato escluso questo mercoledì dall’ATP Masters 1000 di Cincinnati, che prenderà il via questo giovedì a New York, dopo aver scoperto che il suo preparatore atletico, Juan Manuel Galván, era l’unico individuo a risultare positivo al coronavirus nella bolla istituita dalla US Tennis Federation (USTA) per ‘Cincinnati’ e US Open.
Galván ha trascorso l’ultima settimana con Pella e il suo team tecnico a Miami e così l’argentino dovrà isolarsi nella sua stanza almeno per 10 giorni, a partire da martedì, quindi ha ancora qualche speranza di giocare gli Us Open.
“Sono stato sfortunato, ma non posso fare altro che cercare di rendere questo tempo il più breve possibile in questi giorni che dovrò restare chiuso. Non ho sintomi, sono negativo, ma la procedura ora indica che devo fare test regolari per vedere come si evolve la situazione e per vedere se potrò giocare agli US Open. Lo spero “, ha confessato in un messaggio lasciato sui social media.
TAG: Guido Pella, Hugo Dellien, Masters 1000 Cincinnati, Masters 1000 Cincinnati 2020
Il danno c’e’ ovvio, pella non e’ federer e mi sta bene, ma è il numero 35 del mondo, soldi ne ha a fiumi
Sì certo proprio uguali, ma non scrivete balle su.
Non ho detto questo ho solo detto che i positivi non sono malati…il 95 per cento sono asintomtatici il virus ha perso violenza se abbiamo meno di 10 morti al gg…( in Italia Per chi fa finta di non capire )
l’ignoranza al potere! ma hai capito che i tennisti stanno negli USA o no? per te 60.000 contagi e 1.500 morti al giorno sono “quasi zero”???? SVEGLIA, O MENTE OTTENEBRATA
@ SuperCami (#2576754)
E invece nello stato di New York i dati attuali sono praticamente uguali ai nostri.
@ Spider 99 (#2576744)
certo, mentre tutto gli altri sono dei buffoni vero?…….infatti non esiste il virus i morti sono solo invenzione, in tutto il mondo stanno benissimo, ogni tanto prima di scrivere c…te ….pensa
Ti informo che si parla di New York e USA, la situazione è un po’ diversa.
Poi con tutto il rispetto se si fosse trattato di un giocatore di peso ( tipo Nole Thiem o Zverev ) non credo che sarebbero stati così rigorosi e questo rischia di creare un precedente che non può essere stravolto poi come farà più comodo
E che vuol dire ? Viene isolato il positivo e la squadra continua a gicoare. Qua andava isolato il preparatore ma non bisognava danneggiare A priori pella e Dellien. Facevano il tampone e se negativo giocavano regolarmente. Ragazzi bisogna andare avanti, i morti sono quasi a zero, le terapie intensive quasi vuote e ricordate che il positivo non è malato, basta ascoltare gente onesta come bassetti e zangrillo.
Si dai si sa che e’ cosi, per un po’ di mesi sara’ cosi..tanto vale viaggiare da soli
Il calcio si gioca in 11
Torneo farsa
Ahahahah
Chissà quanti accidenti gli sta ancora tirando
Li tacci tu.
Seguire le regole del calcio è troppo complicato ? C’è un positivo ? Si isola e si va avanti .
Pensate che danno per Pella e Dellien..che non e’ un Federer e per lui uno slam giocato sono anche un sacco di soldi… 10 gg chiusi in camera di hotel, senza allenarsi, preoccupati, tacciati da tutti, e alla ripresa deboli e perdita di tono e allenamento…e chi le paga le spese di hotel ? Pensate le carte che hanno firmato e che ora li costringono a fare altro? Pensate se una cosa così capiterà agli us, primo turno…tutti a casa ….secondo me stiamo scherzando ….ma con il fuoco…
Se cresceranno ancora i contagi in europa si procederà al blocco delle frontiere.
e cosi’ roland Garros e Internazionali si dovranno arrendere.
COn buona pace di binaghi che vorrebbe anche il pubblico
Se il positivo al coronavirus fosse sintomatico e stesse male Pella e Dellien e la persona in questione sarebbero da escludere, ma di fronte ad un probabile caso di contagiato asintomatico, non si può non notare l’ assurdità di tutto il carrozzone pandemico, noi italiani siamo bravi a sminuirci però siamo riusciti a chiudere la Serie A in tranquillità, con una sola positività di un membro dello staff del Parma, senza inficiare la regolarità del campionato, alla fine le società con la Federazione hanno messo all’ angolo il governo e il comitato tecnico scientifico di stampo marxista leninista.
Senza fare tanto casino bastava isolare il preparatore di Pella e Dellien e far giocare i tennisti una volta accertata la loro negatività..
Ridicolo continuare a dire che non si deve giocare negli stati uniti. Adesso basta con ste boiate. In Europa ci sono 1.500 contagi giorno in Germania, in Francia 2.500,in Spagna 3.000. Ci sono casi contagio nei ritiri delle squadre italiane, e più casi in squadre inglesi e spagnole. Basta con questa falsa informazione: lo stato di new york e grande la metà dell Italia e ha 600 casi al giorno. In questo momento giocassero al Roland garros o Madrid sarebbe quasi meno sicuro che a flushing meadows. Giocare ha rischio di contagio ovunque, non c entrano gli stati uniti. Voglio vedere quando ci saranno 5000 casi a ottobre cosa si dirà, e cosa dirà in primis Nadal, quando annulleranno il suo Roland garros se parlerà di sicurezza cm quando ha parlato della rinuncia allo us open
Ridicolo commentare ogni articolo sempre con la stessa fesseria.
ridicolo voler giocare negli usa
Pella è quello che non voleva andare a NY per non rischiare di “passare 60 giorni in ospedale”, e poi quello positivo è il suo preparatore? Fenomeno.
L’esclusione è severa ma andando lì hanno accettato volontariamente delle regole, adesso non possono cascare dal pero…
Una bolla così mi pare poco sostenibile. Rischia di falsare pesantemente il torneo. Non puoi mandare a casa un giocatore negativo solo perché il suo massaggiatore è positivo. Mandi a casa le persone positive e stop. È vero che un negativo oggi potrebbe diventare positivo domani ma se decidi di organizzare un torneo nel paese con più casi di covid al mondo qualche rischio lo devi mettere in preventivo