Junior Tennis: Intervista al padre e coach di Stefano Napolitano (classe 1995)
Se il tennis italiano maschile vive un periodo di grande difficoltà nel circuito professionistico, lo stesso non si può dire del tennis giovanile. L’Italia infatti, soprattutto negli ultimi anni, ha compiuto passi da gigante; sono molte le giovani e giovanissime promesse che han raggiunto traguardi importanti in tutte le categorie, eta’ under 14, under 16, ITF junior under 18, nonché ITF Futures PRO.
In questo contesto non si può non sottolineare il contributo di una regione, il Piemonte, che annovera tra le sue file tre tra i più promettenti tennisti del nostro paese; uno di loro, Alessandro Colella, nato il 10 febbraio 1992, già da quest’anno ha tentato l’ingresso nel circuito professionistico giocando diversi tornei ITF futures; gli altri due, giovanissimi, Stefano Napolitano (11/04/1995) e Matteo Donati (28/02/1995), sono già tra i primissimi giocatori del circuito eta under 14, rispettivamente n°12 e n°14 del ranking;
Stefano Napolitano inoltre, già da quest’anno, ha provato a confrontarsi con giocatori del circuito ITF under 18, raggiungendo peraltro dei risultati incoraggianti, avendo raggiunto il secondo turno all’ AS OPEN 2009 G5 in Macedonia partendo dalle qualificazioni, ed il secondo turno all’HRT Autumn Cup G4 in Danimarca.
Ho intervistato il padre e maestro di Stefano, Cosimo Napolitano, che da ieri è al centro tecnico nazionale di Tirrenia.
“Quali sono le capacità e le caratteristiche fisiche e mentali di Stefano?”
“Stefano è un ragazzo tranquillo, determinato, dai solidi valori, e questa è per me la cosa più importante; è tecnicamente molto valido, ha un buon servizio e ottimi fondamentali; è un giocatore rapido che gioca in tutte le zone del campo; è cresciuto moltissimo, è alto 1.83, ha leve lunghe, e proprio per questo abbiam lavorato duramente sulla mobilità e l’elasticità; dovremo comunque continuare a lavorare per far si che diventi ancora più veloce e più resistente e per far questo servirà continuità e presenza.”
“Su quale superficie lei pensa potrà esprimere il suo miglior tennis?”
“Si trova molto a suo agio sul rapido sia indoor che outdoor, ma si esprime molto bene anche sulla terra battuta dove ha raggiunto importanti risultati come i quarti di finale all’European Junior Championships, 2009 under 14 in Repubblica Ceca.”
“Dove si svolgeranno i prossimi allenamenti?”
“Proprio la settimana scorsa, dopo la riunione del consiglio federale, è stato definito il programma delle prossime settimane e di tutto il 2010; partiremo oggi per il centro tecnico nazionale di Tirrenia dove, da lunedì, svolgeremo un lavoro completo sia per quanto riguarda la parte atletica che la parte tecnico-tattica sino al mese di dicembre; in questo periodo ci alleneremo anche 2-3 settimane a Montecarlo con Riccardo Piatti con il quale collaboriamo da almeno un anno e mezzo; alterneremo quindi centro tecnico nazionale di Tirrenia e Montecarlo come nostri riferimenti più importanti anche per tutto il 2010″
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“Nel 2010 Stefano giocherà il circuito ETA under 16 o si dedicherà esclusivamente al circuito ITF under18?”
“Giocherà esclusivamente tornei ITF under 18 fino a metà stagione inoltrata e giocherà sicuramente il torneo dell’Avvenire a Milano; inoltre giocherà anche 4-5 ITF Futures 10.000.”
“Vi siete prefissati degli obiettivi per i prossimi anni?”
“Io credo che sia importante per un atleta avere degli obiettivi intermedi raggiungibili, come salire un po’ in classifica, vincere un buon numero di partite ed essere competitivi; ma penso anche che l’obiettivo più importante per Stefano sia quello, nel giro di 3-4 anni, di diventare un buon atleta, perché, facendo questo, potrà diventare un giocatore importante e, seguendo l’esempio di Flavia Pennetta, conquistare le prime posizioni della classifica ATP.”
Ringrazio il sig. Cosimo Napolitano per la gentilezza e la grande disponibilità.
Arnoldo Spanò
TAG: Cosimo Napolitano, Mondo Junior, Stefano Napolitano
Invece di fare i Viaggi Mentali, e Calcoli basati sul nulla.. pensa all’attuale, tutta sta fretta d’invecchiare..
sicuramente non dobbiamo crescere sotanto nel tennis, ma perche siamo sul sito tennistico, pariamo di questo sport. comunque le mie top 3 speranze.
1. quinzi
2. napolitano
3. gaio
1. julia mayr
2. burnett
3. trevisan (mo si sta perdendo come suo fratello). allora preferisco di piu moroni, di sara o parmigani. la evelyn mayr la metteri piu in deitro visto che è del 1989.
Non solo nel Tennis, dobbiamo diventare forti.. (vedi Basket,Pallavolo e Rugby).
ho cercato tanti tennisti italiani e come potremmo essere forti nel futuro.
atp deludente e wta fondamentale (pure finale di fed cup)
atp:
6 top 200
5 top 100
0 top 50
wta:
9 top 200
7 top 100
3 top 50
2 top 20
0 top 10
tutti gli giovani e giovane con le perfettissimissime opportunità. under 18:
atp:
top 200: quinzi, napolitano, donati, gaio, miccini, pancaldi, giannessi, dall’asta, molina
top 100: quinzi, napolitano, donati, gaio
top 50: quinzi, napolitano e gaio
top 20: ?
wta:
top 200: burnett, mayr, mayr, moroni, parmigiani, trevisan, giorgi, giovine
top 100: burnett, mayr, mayr, moroni, parmigiani, trevisan, giorgi, giovine
top 50: burnett, julia mayr, trevisan, giorgi
top 20: ?
anche se è troppo, troppo presto per parlare, pero abbiamo talenti fondamentali. sicuramente mi sono dimenticato anche altri italiani o italiane che potrenno fare tantissima strada. FORZA ITALIA E DIVENTIAMO UNA FORTISSIMA NAZIONE PURE NEL TENNIS!!
Ma cosa stai dicendo? se ci sono cetri specializzati, i ragazzi possono solo migliorare..e poi che centra, questi sono junior..ragionare prima di giudicare..ragionare
per esempio quinzi che si allena in america, va pure bene.
Se si allena a Tirrenia finirà male……
Se l’esempio è Flavia Pennetta, come dice il papà, allora deve andare ad allenarsi in Spagna, dove fanno le cose seriamente.
Ti StraQuoto su tutto quanto!!!
Basta vedere.. anche Trevisan, “Campione Juniores” ed a livello Porfessionistico.. stiamo vedendo tutti quanti, i suoi risultati!!!
Meglio Trevisan o Nishikori?? fate voi…
E’ inutile generalizzare, comunque dicono un gran bene di questo ragazzo..lo dimostra anche il fatto che vada a tirrenia..forza Stefano..forza Cosimo
Giusto per informazione (non voglio fare paragoni, né dare consigli).
Roger Federer dai 14 ai 16 anni è stato mandato al centro svizzero di tennis di Ecublens, in Svizzera francese vicino a Losanna, e ha dovuto vivere lì (frequentava anche la scuola), lontano dai suoi amici d’infanzia e dai suoi genitori e dovendo parlare una lingua straniera (lui è di Basilea ed è cresciuto parlando svizzero tedesco e tedesco). So da alcune interviste che in quel periodo aveva sofferto per la sua situazione, eppure mi sembra che ne sia venuto fuori abbastanza bene.
Ma lasciateli stareeee
a 14 anni secondo me è importante che ci sia il padre a guidarlo, capita più o meno a tutti i tennisti.a quell’età se si è troppo indipendenti si rischia di crescere forse un po’ di più come tennista ma anche molto meno come uomo.secondo me la famiglia deve stare accanto al ragazzo specie fino ai 16 anni.
daccordissimo….lasciamo stare i tornei under 14 o under 16…basta ricordarsi di fognini, che è stato campione under 16 ma poi per sua stessa ammissione si è pentito di aver “perso troppo tempo” a livello giovanile quando i suoi coetanei (x carità, non discuto che siano di un altro livello sia fisico ke mentae ke atrelico) come Murray e Djokovic invece di fregiarsi de titolo di campioni europei under 16 si facevano le ossa in tornei maggiori…ha ammesso che il ritardo di frequantazione a livello pro lo paga adesso come approccio alle partite…e visto l’andamento spesso molto latalenente dei suoi match non gli si può che dare ragione..
Quando in tutti gli sport sento parlare il padre, che fà coach e segue il figlio, nn mi lascia mai presagire a nulla di buono, ha ancora 14 anni spero nn gli vengan addossate già troppe aspettative ed ansie, è ancora un ragazzino speriamo bene..
Già dal prossimo anno 4-5 future e tutti tornei under18 😀
Grande! Questo vuol dire essere ambiziosi, poi i risultati possono non arrivare ma non si lascia nulla d’intentato!
Speriamo diventi un buon professionista.