In arrivo anche una “bolla” australiana
L’Australian Open del 2021 si sta avvicinando e ci sono domande intorno al torneo per la prossima edizione.
Tennis Australia informa che ci sarà una “bolla di due mesi” per i tennisti durante i mesi di dicembre e gennaio. Non sono ancora noti grandi dettagli su come ciò sarà fatto e non sono state ancora annunciate ulteriori informazioni.
Craig Tiley ha parlato anche della questione del pubblico sugli spalti:
“Gli Australian Open dovranno prendere una decisione sulla capacità di pubblico per il 2021 entro novembre. L’ipotesi migliore è quella di avere il 75% del pubblico presente del 2020. Nel peggiore dei casi non ci sarà nessuno ed il torneo si giocherà a porte chiuse”.
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Se non iniziano a ragionare in questi termini non ce ne salteranno mai fuori. Avanti così ma tutti insieme, ciascuna sigla deve sedersi allo stesso tavolo e dare il proprio contributo. E dialogare ad un’unica voce voce con la parte politica per trovare le giuste soluzioni logistiche.
La bolla del tennis è molto più impegnativa e grande di qualsiasi altro sport…si va dai top 10 fino ai juniores, passando per i doppisti. Metterla in piedi è un’impresa titanica e solo unendo tutti gli sforzi si potrà giungere al risultato sperato.
Strategia intelligente: prepararsi al peggio, sperando che le misure più severe si possano allentare se la situazione migliorerà.
Penso comprenda anche i tornei preparatori della stagione australiana (Sydney, Brisbane ecc), ma tutti in sede unica
Se i francesi vogliono fare giocare il Roland Garros è meglio che si organizzano per la “bolla” anche loro.
Due mesi? Anche chiedendo a un qualificato di venire 15 giorni prima del suo primo match e chiudersi in un armadio, giocare le quali, giocare il main draw e magari vincerlo, si arriva a circa 40 giorni. Ma i rimanenti 20 giorni?