Marco Cecchinato e la voglia di ricominciare per tornare di nuovo grande
Marco Cecchinato sul quotidiano la Repubblica ha ricordato la sua avventura al Roland Garros del 2018 dove è riuscito a raggiungere le semifinali.
“Hanno parlato molto di quel torneo che ho disputato a Parigi nel 2018 . Molte persone hanno detto che quello che è successo e’ stato casuale. Sinceramente non mi piace che la gente dica queste cose. Ho lavorato sodo per fare un buon risultato a Parigi e prima di quel torneo avevo già vinto un torneo ATP e ne ho vinti altri due dopo. Non posso credere che i miei buoni risultati sul circuito siano solo una questione di foruna”, rivela.
Marco Cecchinato ha parlato dei suoi obiettivi a breve termine:
“Quando il tennis ritornerà, darò tutto me stesso dal 113° posto, ma con uno spirito competitivo di un giocatore di alto livello. Voglio giocare di nuovo gli ultimi turni sui campi centrali e voglio combattere contro i migliori tennisti del mondo. So che mi aspetta una strada molto difficile, ma sono ottimista di poterla percorrere” dichiara l’azzurro.
TAG: Italiani, Marco Cecchinato
Tanto stupida che ho ho ragione da 2 anni. Aspetta e spera, mi raccomando.
Vincerà ancora a Barletta!
Caso quasi unico nel tennis recente: dal nulla ha fatto SF al RG, notiziona per il tennis italiano post Panatta tanto da essere stata inserita anche nei tg nazionali. Quindi le capacità ci sono, non c’è stata quella di gestirle nella nuova dimensione in cui questo traguardo l’aveva improvvisamente collocato
culo lo posso avere io a diventare 2.8 no uno che diventa 16 al mondo
Ufficiale atp washington e master 1000 cincinnati e us open non si goocano e questa settimana l atp dichiarera anke sospesa la coppa al numero 1 atp di fine anno non si assegna
Cecchinato non mi ha, da tifoso, mai veramente entusiasmato. Ha ragione a dire che il suo periodo di grazia non è stato solo fortuna. Ha azzeccato tutto in quel periodo, è stato un grande nello sfruttare il suo momento top.Purtroppo come diceva l utente Sandro non è stato altrettanto abile nella ” caduta” anche per scarsa umiltà(lo si vedeva in campo). Il suo massimo lo ha raggiunto, però mi fa piacere vedere che ci crede perché sulla terra nessuno gli vieta di fare un ottimo risultato. È incredibile vedere che ad esempio Fognini o altri ottimi tennisti non abbiano a differenza sua fatto semi al RG.Gli va dato atto di aver sfruttato l anno della sua vita,in forma può valere un top20 sulla terra e un top70 di media.
PS. Non so perché,forse per la storia scommesse o perché al challenger di Vicenza non mi ha firmato l autografo, ma non mi è mai stato particolarmente _simpatico”.
Perdonami ma la tua è una analisi stupida. Con affetto.
Concordo in pieno.ultima chiamata..
maleducato molto e il suo gioco ne risente del poco rispetto che ha verso tutti
@ Sandro (#2568781)
Cecchinato per quei 2 bei risultati si è montato la testa.. Basta vedere anche i post che metteva su Instagram, il pavoneggiarsi in campo e tutto questo mettersi in risalto è finito per andargli contro
Oltre alla SF del RG ha vinto 3 atp 250, il che non e’ banale per nulla, fra l’ altro prendendo a pallate Schwartzmann. Quindi non e’ solo un exploit ma un periodo di 10 mesi di grazia sulla terra. Se un episodio puo’ essere casuale, un periodo piu’ prolungato non lo e’. Gli auguro di tornare ai livelli di 18 mesi fa. Ovviamente parliamo solo di terra
Forza grande Andy Murray !!!!!
Con Sartori a Vicenza sarà l’ultimo treno per così dire, credo che se una volta lo hai fatto, vuol dire che consci già la strada, quindi sarà una cosa di testa, volontà e sapere ascoltare, vedremo come andrà!.
Tornare grande?? Il Ceck è già grande e vaccinato x vostra informazione. Saluti
Spesso ha poca pazienza ed eccede in variazioni senza tattica..
@ idea (#2568777)
Io invece sì… è uno dei più estrosi e divertenti giocatori! Sa giocare tutti i colpi e varia moltissimo, c’è ne fossero di talenti così!
@ Sandro (#2568781)
Bravo ! Concordo in pieno!
È stata la favola di Cenerentola!il manovale della terra battuta di più non potrà fare, gli rimangono solo i Challenger, ma non è detto che li vinca!
@ Sandro (#2568781)
Senza dubbio nessuno dopo l’Argentina si sarebbe aspettato un tracollo simile. Dal mio punto di vista è un tennista che non è riuscito mentalmente a sostenere il peso di doversi riconfermare terraiolo di vertice a Parigi, ma non solo. Un po’ come se sia salito troppo in altro e gli siano venute le vertigini. Ha iniziato a pensare troppo negativamente, magari anche a livello inconscio, si è fatto prendere troppo dal desiderio di riconfermarsi così in alto, ha giocato sempre sotto stress, con la necessità di dover dimostrare a se stesso e agli altri che quanto accaduto non era stato casuale, e il suo tennis pian piano è andato in involuzione tecnica. Quelle geometrie che lo avevano portato così in alto, lo hanno poi trascinato in basso, perchè non è più stato in grado di esprimerle con la continuità precedente.
A questo punto tornato quello pre 2018, lavorando sodo e senza porsi obiettivi troppo ambiziosi, potrebbe di nuovo costruirsi una classifica da top 100 e riprendere a vincere partite sulla terra.
Teniamo anche conto che è un tennista che fa punti solo sul lento, quindi andare in crisi i quella superficie vuol dire per il tracollo in classifica, perchè non può compensare altrove.
Come dicevo 2 anni fa, guardate che cecchinato, se si fa la media tra “testa” e “braccio” resta un giocatore da challenger. Si ferma lì. Ha avuto un exploit come hanno in tanti ogni tanto ma poi muore tutto lì. Purtroppo qua ci si piscia addosso per ogni giocatore e/o giocatrice che vince un torneo o che si avvicini a farlo. Mi viene in mente quelle scarsa della Puig quando ha vinto l’olimpiade: ha avuto una settimana gloriosa e mai più ce l’avrà, era palese, ma tutti a dipingerla come la tennista del millenio. Quando dicevo che al top del tennis femminile dopo le williams si sarebbero alternate per anni tante giocatrici perchè il livello è medio-basso e nessuna c’ha la testa per essere un vincente tutti a dire che sparavo cagate e. ad ogni nuova vincitrice, tutti a dire “è lei la nuova numero uno che dominerà per anni”. Semplicemente bisognerebbe essere un po’ più obiettivi ed esaltarsi meno, il che non vuol dire sminuire le singole vittorie, ma il fatto è che bisogna rendersi pur conto che resteranno un unicum. Anche il titolo “tornare di nuovo grande”: ma quando mai è stato “grande”?. Cioè un minimo di moderazione, anche rispetto a tennisti che grandi lo sono davvero.
Il primo passo il siciliano lo ha fatto, si è liberato del mediocre Vico
Credo che affidarsi a Sartori sia un ottima scelta per provare a ripartire.
Effettivamente cosa sia successo nella testa e nel gioco di Marco non solo dopo Parigi ma anche dopo la vittoria in Argentina per me onestamente rimane, almeno parzialmente, un mistero.
Scelte sbagliate, una forma di presunzione mal diretta e quasi autolesionistica, tanti incontri a dir la verità persi anche per un nulla …. . La convinzione probabilmente di avere svoltato definitivamente.
Oggi troverà nella risalita un panorama, bisogna dirlo, diverso da quello di due anni fa, molti sono i giovani che stanno emergendo. Bisognerà vedere come si porrà davanti ai nuovi traguardi, quanta umiltà (elemento che negli ultimi tempi gli è mancato molto) avrà e in che modo si metterà in gioco. Dovrà giocare anche alcuni tornei minori per ritrovare fiducia e vittoria.
Ho letto che Sartori, che lo conosce bene perché lo aiutò a diventare professionista molti anni fa, vuole da lui il massimo impegno e la massima serietà. Solo così potrà recuperare autostima e quindi tornare a buoni livelli competitivi.
uno stop lungo e drammatico come quello del covid
sarebbe l’ideale per resetttare tutto e riprendere con nuovo spirito
nn sono un tifoso di marco, ma gli auguro il meglio
Tutti sanno che e’ piu’ difficile riconfermarsi che affermarsi , vediamo cosa sapra’ dimostrare.
Niente avviene per caso, sono d’accordo con Cechhinato: né le ascese né le cadute. Per risalire avrà bisogno di tanta testa e della volontà ferrea di mordersi la lingua in campo (e fuori), evitando gli atteggiamenti che ne ledono l’immagine e ne deteriorano la sostanza.