Dominic Thiem vorrebbe il supertiebreak invece del terzo set in alcuni tornei
Dominic Thiem, numero tre al mondo, è stato il tennista che ha gareggiato maggiormente nella fase post-quarantena, in diversi tornei, paesi, superfici e anche in diversi format.
Il 26enne austriaco ritiene che il circuito possa adottare alcuni dei modelli seguiti durante questi tornei, in particolare l’abolizione del terzo set.
“Forse potremmo introdurre il supertiebreak di tanto in tanto al posto del terzo set. Soprattutto nei primi round di alcuni tornei. Sarebbe una soluzione interessante “, ammette l’austriaco, che è stato finalista all’Australian Open all’inizio del 2020.
Il modello suggerito da Thiem è attualmente utilizzato nella stragrande maggioranza dei tornei di doppio – che hanno anche abolito i vantaggi con il punto decisivo sul 40 pari.
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È esattamente come diceva il ragioner Ugo Fantozzi..il super tie-break è come la corazzata Potiomki..una cagata pazzesca!…10 minuti di applausi
Ricordo dei quinti set senza tie-break che rimarranno nella storia, match della durata di 6 ore. Interminabili,vero, ma impagabili per pathos e emozioni. Chi ama questo sport non può volere che si cambino le regole
Se questo sarà il tennis del futuro non ci sarà proprio nulla di cui parlare perché non lo seguirò più. Mi sta bene come formula per tornei minori, non dai master 500 in su. I tennisti che vogliono giocare di meno dovrebbero anche essere pagati meno, così vediamo se sono ancora d’accordo ad accorciare le partite!
@ titti (#2567759)
Quando questo momento arriverà vorrà dire che non guarderò più il tennis così come non guardo più la Davis. Mi limiterò a giocare con qualche vecchio nostalgico dei bei tempi come me (ho trent’anni)
È questo il tennis del futuro. Tra un po’ di anni ne riparliamo.
@ Nicola M (#2567726)
Sono d’accordo Nicola!
Forse perché il futuro del tennis passerà inevitabilmente da loro? Forse perché oggi (almenoché non sia un pensionato) nessuno o quasi, riesce o può, stare cinque ore davanti la tv per una partita? Forse perché molti tornei di circolo stanno e “nazional/alternativi” stanno già adottando questa formula? Forse perché ho 55 anni e quando vado un set pari in un torneo agostano in Sicilia sono contento del super tie break?
@ Nicola M (#2567726)
Applausi a scena aperta: commento perfetto.
e basta con queste cazzate, e ancora di più basta con la cazzata suprema dell’avvicinamento del pubblico dei giovani. quando ero giovane mi sono avvicinato al tennis senza che nessuno cambiasse niente. se vogliono andare dietro a un pubblico semi ritardato che non riesce a seguire un match per più di un ora che smettano di chiamarlo tennis. il supertiebreak invece del terzo set è una IDEA DI MERDA!
Temo che qualcuno non perderà l’occasione per chiedere di giocare i prossimi due (?) slam 2 su 3, motivandolo col fatto che i giocatori sono poco preparati fisicamente.
Anzi qualche “journalist” con i baffi l’ha già proposto, senza rendersi conto che questa “diminutio”, specie se temporanea, inchioderebbe a questi slam l’asterisco che già sinistramente aleggia.
@ Luca Martin (#2567698)
E allora?Diciamo la stessa cosa,solo che io l’ho circoscritta al tennis,visto che è di questo che si parla.
E da quando il mondo deve seguire i gusti e le regole degli adolescenti? Senza contare che io ricordo ancora i pomeriggi passati a guardare partite lunghe ma memorabili di Coppa Davis o lunghe e appassionanti finali slam. Invece di fare un mondo a misura di adolescenti nevrotici con deficit di attenzione bisognerebbe insegnare a rallentare e a gustare, e tutelare la qualità di uno sport bellissimo. Il bel gioco ti appassiona anche per 5 ore. Il pum pum stufa anche dopo 2 games.
Se è per questo il cellulare compare ovunque e nei frangenti più disparati. Mentre si guida, durante la proiezione di un film, nelle cene romantiche tra fidanzati. Non è un problema tennistico. È un problema epocale.
Lo spettatore con la pazienza,la concentrazione sta scomparendo,gli spalti sono pieni di spettatori più concentrati sul cellulare che sulle partite.Accorciare i match sarà inevitabile.Io sono romantico,preferisco la tradizione
@ Gianluca (#2567679)
Concordo. La direzione è quella. Il punto secco sul 40 pari e il super tie break sono il futuro prossimo.
Assai. 🙁
Secondo lei tornei come Sidney (che non c’è più, lo so), Dubai, Buenos Aires, San Paolo, Acapulco, Rotterdam, Nizza, Barcellona, Halle, Queen’s, Newport, Kitzbuehl, Umago, Bastad, Gstaad, Amburgo, Washington, Tokyo, Basilea…e persino il defunto torneo di Chennai fanno/facevano fatica a racimolare 10 spettatori? La sola possibile spiegazione: lei ha problemi con la matematica o con la vista, o con tutt’e due.
Per carità. Se volete fare in fretta, tirate una monetina…
La fine (del tennis) si avvicina. Con essa resteranno solo i ricordi di un nobile, spietato ed affascinante gioco.
Secondo me ha ragione Thiem avvicina il pubblico piu giovane
Diciamoci la verità vedere un match di primo turno durare 3 ore per un adolescente è impensabile!!
Di quale sport stiamo parlando?
Non scherziamo, chi ha eletto il tennis come proprio sport non può assolutamente considerarne ridicolo il sistema di punteggio.
Si e poi ? Magari anche una fetta di c,,, ?
🙂 Dura la vita del tifoso
Ho paura che si andrà in quella direzione
Meglio a birra e salsiccia!
Facciamo un tie-break sull’1 pari nei primi 2 set anche, già che ci siamo.
Mi raccomando montepremi invariato, non è che uno si stanca per niente
Secca però, senza andare ai vantaggi
Questo è pericoloso.
Perché non la facciamo a pari e dispari ?
Certo che Thiem dopo la finale in Australia non si è più fermato: un fiume in piena, spesso purtroppo deborda, straripa.
Mi dispiacerebbe cambiare idea perché fino al 2019 lo consideravo forse il più affidabile in termini di pensiero tra giocatori top ten.
A Thiem da quando è stato usurpato dalla famosa conferenza dal carterpillar Williams, ha incominciato a sciogliere la lingua!
Di tanto in tanto……
E’ ora di finirla con queste idee bislacche.
E’ il caso di giocare di più e parlare di meno…
la direzione è un punteggio meno ridicolo di quello attuale, per fortuna.
soprattutto per i tornei che fanno fatica a raccimolare 10 spettatori, ossia praticamente tutti tranne i 1000 e gli slam, la rivoluzione del punteggio appare l’unica soluzione
Onestamente sono d’accordo con lui. Almeno nei primi turni dei tornei minori, si darebbe più spazio all’imprevedibilità, si velocizzerebbe il gioco e si vedrebbero giocatori più freschi nelle fasi finali del torneo con, di conseguenza, partite più interessanti.
No, Dominic. No.
mi andrebbe pure bene sui primi turni dei master mille da 128 giocatori, tipo Indian Wells a patto che la finale la facciono al meglio dei 5 per compensare.
e parché non fare un solo super tiebreak al posto dei tre set?
Thiem, forse potresti anche tu, come molti aspiranti “riformatori-apprendisti stregoni”, andare a fare ..
Il super tie-break secondo me favorisce il fattore fortuna ( a discapito della bravura ).
Thiem dovrebbe giocare (e parlare) di meno.
Ma per favore dai su siamo seri….