Andrea Gaudenzi ancora dubbioso sulla ripresa del circuito: ” Nelle prossime due settimane decideremo per gli US Open, al momento non abbiamo ancora garanzie dai governi”
Oggi all’interno dello studio tennis a Sky Sport 24 (canale 200 ) con Luca Boschetto ed Elena Pero si è collegato il presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi.
Dichiara Gaudenzi: “Stiamo lavorando duro per portare un calendario accettabile, ma la situazione è estremamente complessa. L’ATP ha sviluppato un protocollo di 70 pagine per la sicurezza dei giocatori. Stiamo monitorando gli altri sport che hanno dei problemi simili. Noi abbiamo il problema aggiuntivo dell’internazionalità con le restrizioni e la quarantena che aggiungono complessità alla vicenda.”
“Se i giocatori dovessero avere una quarantena in entrata e uscita dagli Stati Uniti, si bloccherebbe immediatamente il calendario.
Nelle prossime due settimane decideremo per gli US Open, al momento non abbiamo ancora garanzie dai governi. Fra due tre giorni avremo più chiarezza dalla Cina, in indoor sarà più semplice perché è tutto focalizzato sull’Europa. Se si dovesse giocare ad agosto, effettueremo test giornalieri ma in caso di positività da parte di un giocatore – ad esempio nei momenti decisivi di uno Slam – sarebbe impensabile sospendere, una volta messa in moto la macchina bisognerebbe andare avanti.
“Per quanto riguarda il ranking congelato, i giocatori devono avere la possibilità di non giocare quest’anno se non si sentono tranquilli.
Discorso ben accettato dai giocatori, decisione non perfetta come tutte quelle che stiamo prendendo in questo periodo, ma ha coperto il più ampio numero di casi d’uso”.
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Era del tutto palese che bisognava iniziare dalla Europa ma comunque i viaggi sono limitati : un atleta pakistano in Italia ad oggi non può entrare ( credo pure un brasiliano)
Gaudenzi si è di certo trovato in una situazione impensabile e sfortunatissima, ma, a mio avviso, si è mosso male.
Bisognava partire dall’Europa dove oggi si potrebbe già giocare e lo si capiva già da tempo, in base a come si stavano muovendo i vari governi, che la situazione sarebbe stata questa.
un decisionista…penoso
La stagione sulla terra battuta avrebbe potuto essere gestita molto meglio, già a luglio si sarebbero potuti organizzare i primi tornei a porte chiuse, per preparare il Roland Garros nella data che era stata scelta unilateralmente a inizio pandemia, ovvero fine agosto/inizio settembre nel periodo di Flushing Meadows.
Gli Us Open con uno spostamento di un mese nella sede originaria o a fine stagione a Indian Wells prima delle Atp Finals avrebbero potuto essere salvati.
Tentare di isolare i tennisti a NY come i giocatori Nba nei campi di Disney World è pressoché impossibile!
@ Luca (#2567190)
Col senno di poi
@ Luca (#2567190)
Col senno di poi
…col sennò si poi bisognava iniziare dall Europa
Quello che è vero che a NY adesso va molto meglio (7/800 casi al giorno) dopo oltre due mesi di chiusura totale.
Ma Zero morti scritto anche in maiuscolo non si può leggere.
Morti a NY
13/07 (oggi) 41.
12/07 11
11/07 17
10/07 32
9/07 32
8/07 19
Comunque è molto probabile che salti perché la situazione a livello globale è ancora troppo incasinata.
Se la partecipazione sarà limitata, potrebbero organizzare i tornei egualmente, in tono minore, senza assegnare punti ATP.
Allora dovranno mettere in quarantena anche tutti quelli che arriveranno dal sud America, dalla Russia e dall’India (sempre che ci siano voli che arrivano da questi paesi). Se si può fare un torneo così… ok allora. FACCIAMOLO!
Forse era meglio partire la scorsa settimana con 2 mesi di tornei in europa,dove stanno giocando diverse esibizioni,e finire a settembre con parigi.poi da ottobre indoor europeo e se la situazione migliora poteva essere un’idea andare in usa magari indian wells a giocare prima il 1000 e poi usopen
Sai quanti morti a new york nelle ultime 24 ore? ZERO SPACCATO. Il problema è la west coast e il centro america. Lo statp di new york è stato tra i primi a far scattare un rigido lockdown. Adesso sono loro stessi a mettere in quarantena chi arriva da florida o california, pensa un pò.
Caspita, i “momenti chiavi” mi mancava… Grazie per la perla…
Con quello che succede negli USA direi proprio di annullare tutto eh !!!!
C’è una situazione grave negli USA e per te è strano che ci siano ancora dubbi… Forse nel mondo de Mulino Bianco li i dubbi non ci sarebbero..
Salta tutto quindi. Tra 30 giorni dovrebbe cominciare Washington e questi ancora hanno dubbi.