Wimbledon, si stimano 110 mln di euro di perdite nell’indotto
30/06/2020 16:30 
11 commenti
11 commenti
Il quartiere di Wimbledon
Mentre gli appassionati di tennis rimpiangono in questi giorni la mancanza dei Championships, l’area di Wimbledon conta le gravissime perdite per la cancellazione del torneo 2020. Il più antico e prestigioso torneo di tennis si è sempre disputato dopo la seconda guerra mondiale (non si è giocato dal 1940 al 1945), crescendo anno dopo anno in popolarità e giro d’affari. Il verde e tranquillo quartiere londinese per la quindicina del torneo si trasforma completamente: moltissimi alloggi vengono affittati da residenti (pronti a spostarsi altrove) a giocatori, membri dei team, media e lavoratori dello staff; le attività commerciali incrementano in modo significativo gli introiti; molte attività di Londra si spostano a Wimbledon per fornire servizi e assistenza.
Il quotidiano britannico Times ha pubblicato nell’edizione odierna una piccola inchiesta, stimando che la perdita per l’intero indotto del quartiere sia di almeno 100 milioni di sterline, circa 110 milioni di euro. Adrian Mills, capo della Wimbledon Village Business Association, ha affermato che “la perdita del torneo è un vero bagno di sangue per la nostra area. Il quartiere è popolato da persone mediamente benestanti, ma moltissimi alloggi restano vuoti anche per un mese intero in attesa del torneo, e l’assenza dell’evento quest’anno provocherà per molte persone una perdita importante, senza contare le attività commerciali come pub e ristoranti che nel periodo del torneo hanno il proprio picco annuale di incassi. Già la pandemia ha provocato un crollo negli ultimi mesi, ora l’assenza del torneo e di tutte le persone che arrivano a Wimbledon come pubblico o per lavorare è un vero colpo di grazia. Non sarà facile superare questa situazione”.
Ricordiamo che l’All England Club si è in parte “salvato” dal punto di vista finanziario grazie alla copertura assicurativa di cui disponeva.
TAG: cancellato Wimbledon 2020, Curiosità, Marco Mazzoni, perdite per cancellazione, quartiere di wimbledon, tennis e soldi, Wimbledon
Sinner
Zverev
Alcaraz
Fritz
Medvedev
Ruud
Djokovic
de Minaur
Dimitrov
Sabalenka
Swiatek
Zheng
Rybakina
Krejcikova
Loading ...
il rischio pandemico era talmente lontano da ogni previsione che all’epoca della stipula dell’assicurazione (sicuramente multirischi) la cifra sarà stata irrisoria. Un manager NON è un semplice cittadino ! Certamente per il 2021 l’assicurazione sarà carissima e potrebbe essere stipulata con un pool di grandi compagnie assicurative. Comunque per il 2020 le vecchiette mangiafragole alla panna si sono strafogate pure di sterline !
@ Giorgio il mitico (#2564510)
A parte che l’assicurazione non c’entra un tubo con “l’indotto” del torneo, ti informo che ogni assicurazione COSTA.
Quindi ogni manager, ma anche ogni semplice cittadino, deve fare una valutazione di convenienza fra il costo dell’assicurazione e il costo del sinistro assicurato, ponderato per la probabilità di accadimento.
Hai ragione perché oltre ai morti per Covid avremmo i morti da alcool. I gestori dei pub dovrebbero chiudere e mandare l’IBAN a Nicola M che ci pensa lui a mantenerli.
Giusto!
Ed anche contro l’arrivo dei marziani, una catastrofe nucleare e l’invasione di cavallette e locuste.
@ Giorgio il mitico (#2564510)
si parla di indotto, non del torneo, l’assicurazione copre il torneo
La copertura assicurativa ammontava a circa 115 milioni di sterline, quindi le simpaticissime vecchiette ed i compassati signori soci del club hanno guadagnato alla grandissima senza dover fare un bel nulla.
Come mai tanti manager fenomenali dei circuiti ATP e WTA che più fenomenali non si può non hanno mai pensato di assicurarsi per tempo dai rischi di pandemia ?
Spero che nel corso per dirigenti tennistici sia aggiunto un capitolo sulle coperture assicurative per rischi da epidemie e pandemie, che cosa ne pensate ?
si, dai, facciamo finta di niente e giochiamo. pazienza per morti e contagiati, l’importante è che qualche pub possa vendere le sue schifose birre ai soliti semi-alcolizzati
E chissenefrega. Fossero gli unici ad aver perso introitiin questo periodo.
Che Mazzata!
Ma era prevedibile questo. Io vivevo a wembley park nell’anno in cui il tottenham giocava al wembley stadium …quell’area era super-incasinata ( e questo generava enormi guadagni per attività anche medio-piccole )…appena il tottenham ha terminato la costruzione del suo stadio, sono stati dolori a wembley park
E io pago!!!